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Orlandino Greco auspica l’interesse della Regione anche per l’aeroporto di Sibari e per l’aviosuperficie di Scalea

Orlandino Greco, presidente del gruppo consiliare Oliverio Presidente , interviene sulla proposta del presidente della Giunta calabresse, di destinare 11 milioni di euro per la creazione di nuove rotte da e per gli aeroporti calabresi. “E’ una proposta che avrà ricadute positive immediate sul contesto economico-sociale calabrese e rappresenta un punto di svolta per la capacità d’attrazione turistica della nostra regione – ha dichiarato Greco

aereo ryanL’incontro fissato per il 21 settembre tra il presidente Oliverio e i dirigenti Ryanair si inserisce quindi perfettamente in un quadro di crescita e valorizzazione territoriale della Calabria. A ciò va aggiunta anche l’approvazione da parte della Commissione Europea del finanziamento per la realizzazione della nuova aerostazione dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, che a regime dovrebbe gestire 3,5 milioni di passeggeri all’anno.  Si tratta di provvedimenti che avranno impatto economico diretto indiretto e indotto. L’obiettivo è quello di rilanciare l’intero sistema aeroportuale calabrese attraverso investimenti mirati all’ammodernamento e al potenziamento dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme e all’adeguamento e potenziamento degli aeroporti nazionali di Reggio Calabria e di Crotone, aumentando quindi il grado di connettività di questi scali il cui impatto sul sistema economico di un territorio è strettamente connesso alla quantità di destinazioni che si possono raggiungere. Intendo quindi esprimere grande soddisfazione per l’iniziativa della giunta regionale, conclude Orlandino Greco, con l’auspicio che la stessa attenzione venga riservata per l’aeroporto di Sibari e per l’aviosuperficie di Scalea, altri punti di snodo fondamentali per lo sviluppo della Calabria”.

 

Caos Provincia, elezioni il 23 ottobre

COSENZA – Le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza si terranno, come annunciato, il 23 ottobre 2016. È quanto si legge in un comunicato trasmesso dall’amministrazione. Riteniamo giusto fare chiarezza, ancora una volta, per evitare che il consigliere Di Natale continui a creare confusione nei cittadini, facendo sensazionalismi interpretativi di note ministeriali che invece sono chiarissime. La nota della conferenza Stato Regioni, infatti, raccomanda che le elezioni provinciali, laddove previste, si indicano entro 90 giorni dalla scadenza del consiglio provinciale. “Entro”, ci pare banale spiegarlo ma pare che alcuni non conoscano nemmeno il significato della lingua italiana, vuol dire in qualunque data compresa tra un inizio e un termine. Il consiglio provinciale di Cosenza scade naturalmente il 12 ottobre 2016, essendo trascorsi due anni dalle elezioni. Entro 90 giorni da tale scadenza, quindi, deve svolgersi il rinnovo. Ovvero qualunque data compresa tra il 12 ottobre 2016 e il 12 gennaio 2017. Il Presidente Mario Occhiuto – si conclude la nota – ha fissato il rinnovo il 23 ottobre 2016, cioè entro i prescritti 90 giorni e in tale data si terranno.

Occhiuto: «Servizi di trasporto inefficienti»

COSENZA – Biglietterie chiuse e orari delle partenze inadeguati, la denuncia di Occhiuto sul paradosso dei treni verso il mare: “La Regione Calabria è solo il governo del nulla e dei proclami – scrive il sindaco della città dei bruzi in una nota – Cosenza ha una posizione strategica invidiabile, dista solo mezz’ora dal mare e dalla montagna ma, nella realtà pratica dei servizi, le distanze aumentano a dismisura rendendo disagiato anche il percorso più breve”. La denuncia del primo cittadino, informa un comunicato, si basa anche sui tanti messaggi di malcontento ricevuti da persone rammaricate per l’assoluta mancanza di una mirata programmazione in fatto di trasporti. “Gli utenti – specifica Occhiuto – mi fanno presente di continuo che per raggiungere ad esempio la costa tirrenica dalle stazioni ferroviarie di Cosenza e di Quattromiglia di Rende, proprio in questi giorni in cui il flusso verso le località balneari si quintuplica, trovano le biglietterie all’interno degli scali inesorabilmente chiuse. Quelle automatiche, quando funzionano, sono assalite da code lunghissime che spesso fanno perdere il treno. Com’è noto, se si sale sul convoglio sprovvisti di biglietto, pur avvisando il capotreno per tempo, c’è da pagare una sovrattassa di almeno 5 euro. Una situazione paradossale, perché non soltanto non si viene messi nelle condizioni di viaggiare senza disagi, ma al danno, poi, subentra anche la beffa. Per non dire inoltre – aggiunge il Sindaco – degli orari che non tengono assolutamente conto delle esigenze dei cittadini, visto che, mi dicono, dopo le 9,30 non ci sono partenze da Vaglio Lise per Paola. Rispetto alla stazione ferroviaria di Vaglio Lise, occorre aprire un capitolo a sé: nonostante sia di proprietà e dunque di diretta gestione di Ferrovie dello Stato, a causa dello stato di degrado e abbandono in cui versa, è sempre l’Amministrazione comunale che, non essendone comunque responsabile, è costretta sistematicamente a intervenire. Del resto non siamo nuovi a situazioni di questo tipo, dal momento che il Comune di Cosenza garantisce servizi che dovrebbero spettare alle competenze della Regione Calabria, vedi il servizio taxi ‘Al volo’ grazie a cui l’azienda Amaco garantisce le navette dalla città all’aeroporto di Lamezia. Io personalmente – aggiunge – ho dato disposizione di continuare ad effettuare il servizio abituale seppure in questo periodo la domanda è più che altro per le località turistiche marittime e di montagna, anziché per Cosenza. Purtroppo abbiamo preso atto di come il governo regionale si caratterizzi come ‘governo del nulla e dei proclami’. Tutto ciò fa molta rabbia, la stessa che mi manifestano in questo periodo cittadini e turisti, e dei quali mi faccio portavoce presso quegli stessi organi amministrativi preposti al problema e ancor prima a un’adeguata organizzazione che sia aderente alle richieste dei viaggiatori. Com’è possibile – si chiede Occhiuto – che in Lombardia ogni anno si predispongono appositi treni verso i lidi della Liguria e dell’Emilia Romagna, mentre da noi in Calabria, con ben 800 chilometri di costa, al mare non sappiamo addirittura come arrivarci?”.’

Provincia, niente elezioni ad ottobre

COSENZA – Mario Occhiuto pensa che in Italia esista la “libera Repubblica  di Cosenza”, ma per fortuna esistono regole e istituzioni da rispettare. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Cosenza e per la carica di Presidente si svolgeranno in un’unica data e non sarà quella del 23 ottobre. Le stesse dovranno indirsi e  tenersi entro novanta giorni dalla loro scadenza vale a dire entro il 12 gennaio 2017. Lo afferma in una nota il consigliere provinciale anziano Graziano Di Natale. A chiarire tutto è stato il Ministero dell’Interno che con verbale della conferenza stato regioni ed autonomie locali del 28/07/2016 n. 11/2106 ha proceduto all’interpretazione autentica della legge 56/2014 stabilendo che “le elezioni per i rinnovi dei consigli provinciali si indicono e si tengono entro 90 giorni dalla loro scadenza”, tale previsione vale per tutti i consigli provinciali in Italia. È inutile dire – ha aggiunto Di Natale – che mi atterrò scrupolosamente a quanto stabilito nella conferenza stato regioni e autonomia locali con il verbale a firma del sottosegretario all’interno on. Giampiero Bocci. Avvieremo le procedure necessarie al rinnovo del Consiglio Provinciale e per l’elezione del nuovo Presidente della Provincia. Ho già informato con una nota la Prefettura di Cosenza che non può restare inerte di fronte ad un provvedimento a firma del sottosegretario all’Interno del Governo Italiano. Immediata la replica di Occhiuto attraverso una nota di Lista per Cosenza. Ancora una volta un sottosegretario compulsato da chi vive nei veleni si presta giochi di potere del PD e si sostituisce alla legge. Lo afferma Lista per Cosenza in un comunicato riferendosi all’ennesima nota di Graziano Natale. La pretesa del Pd- prosegue la nota-significa è quella di governare un ente senza vincere le elezioni ma la figuraccia che questi sottosegretari fanno fare al governo Renzi è palese. La legge prescrive che entro 90 giorni dalla scadenza naturale del mandato vengano indette le elezioni. L’italiano -si legge nella nota – non conosce difficoltà di interpretazione: entro novanta giorni dalla scadenza significa novanta giorni prima come indizione. Purtroppo il PD cosentino – prosegue Lista per Cosenza – non si rassegna e vorrebbe governare senza vincere. È un fatto vergognoso , così come sono vergognosi questa sete di lite , i richiami continui al Prefetto  e la non accettazione del responso Democratico. Mario Occhiuto è vittima di una persecuzione personale che non ha precedenti in Calabria -conclude Lista per Cosenza – che indigna i cittadini e l’opinione pubblica ma che non fermerà la ventata di rinnovamento e di freschezza.

Caos Provincia di Cosenza, Di Natale si rivolge alla Corte dei Conti

COSENZA – «La presa d’atto di decadenza della dirigenza esterna nominata dall’ex presidente Mario Occhiuto è stata trasmessa alla Procura Regionale della Corte dei Conti per valutare se soggetti decaduti possano continuare ad esercitare senza titolo le loro funzioni gravando sulle casse della Provincia di Cosenza». Lo ha reso noto con una nota il consigliere provinciale anziano Graziano Di Natale il quale ha inoltre comunicato che tali dirigenti si sono anche «auto liquidati l’indennità di posizione. E’ davvero paradossale – prosegue Di Natale – quanto sta accadendo in Provincia con Mario Occhiuto che continua ad occupare illegittimamente le stanze del Palazzo e con i dipendenti terrorizzati dalle ripercussioni che possono derivare dalla burocrazia esterna non legittimata nelle sue funzioni. Ho trasmesso quindi il provvedimento di decadenza della dirigenza alla Procura Regionale della Corte dei Conti proprio perché c’è un danno erariale per le casse dell’Ente che continua impunemente a consumarsi». Di Natale precisa che la Provincia di Cosenza può avvalersi delle «professionalità interne al fine di consentire all’Ente un risparmio di oltre un milione di euro. Capisco che questa mia presa di posizione abbia scompaginato i piani di Occhiuto – conclude l’esponente del Pd – ma non è più possibile tollerare la prepotenza e l’arroganza e soprattutto il non rispetto delle sentenze».

Provincia di Cosenza, Di Natale: «Esportiamo figuracce anche all’estero. Occhiuto finisca questa commedia»

COSENZA – Non si placano neanche a ridosso di Ferragosto le polemiche tra Mario Occhiuto e Graziano Di Natale. L’ultima puntata della serie è una nota diffusa da Di Natale che riportiamo integralmente:

DI NATALE«Occhiuto continua imperterrito ad essere attaccato alla poltrona e si supera pure facendo credere ad una delegazione del Comune di Greenwich, guidata dall’Ambasciatrice Beatrice Crumbine, di essere il Presidente della Provincia di Cosenza. Come dire, esportiamo le figuracce anche all’estero. Finisca questa commedia Occhiuto. L’Italia, la Calabria, Cosenza non possono essere mortificati in questo modo. Scriverò presto all’ Ambasciatrice Beatrice Crumbine per chiederLe scusa a nome di tutti i cittadini della Provincia di Cosenza che credono nelle regole democratiche del nostro Paese».

Orlandino Greco: ‹‹Idm voterà no al referendum costituzionale››

orlandino-greco-21COSENZA – Fa conoscere la sua posizione  sul referendum costituzionale  di novembre, Orlandino Greco,consigliere regionale della Calabria e leader del movimento L’Italia del Meridione. Una posizione, la sua, nettamente in contrasto, come dichiara, con “la visione che il governo intende proporre con l’innovato impianto istituzionale”. ‹‹ Sono orgoglioso che anche l’Italia del Meridione si sia espresso per il “no”. Innanzitutto è inaccettabile il metodo con cui il governo intende trasformare un referendum confermativo su materie di rilevanza costituzionale in una scommessa sulla tenuta del premier. Il tentativo di rilanciare con slogan demagogici una riforma così importante per il Paese è davvero preoccupante per la tenuta democratica del Paese. Il rischio è che la riforma “Boschi”, si tramuti, come avvenuto per la riforma Delrio che avrebbe dovuto abolire le Province, in un provvedimento generativo di un vero e proprio caos istituzionale. Con la riforma non si superano, inoltre, i problemi relativi al bicameralismo perfetto. Si prevedono infatti procedimenti legislativi differenziati a seconda delle diverse modalità di intervento del nuovo Senato, con il rischio di creare una vera e propria impasse istituzionale. La riforma va acolpire con forza l’assetto istituzionale, delegittimando, attraverso l’eliminazione della legislazione concorrente e l’introduzione della clausole di supremazia, la potestà legislativa delle regioni. Non si può poi dimenticare che alla riforma costituzionale è collegata una legge elettorale che non tiene in alcuna considerazione le osservazioni della corte costituzionale che hanno decretato l’illegittimità del“Porcellum”.  Infine, il combinato disposto, individua nel segretario del partito che vince le elezioniil capo del governo, il quale nomina i parlamentari, i quali votano il presidente della repubblica e i membri del Csm. Di fatto, per proprietà transitiva, il segretario del primo partito del Paese nominerà anche gli organi di garanzia determinando un grave vulnus democratico, consolidando il primato delgoverno sul parlamento e certificando il passaggio da una democrazia partecipata ad una a consenso informato. L’Italia del Meridione sosterrà sempre iniziative politichee legislative volte all’ innovazione e alla semplificazione dei processi burocratici e dell’assetto istituzionale, ma saremo sempre contrari ad un cambiamento che metta in discussione i principi fondamentali della nostra carta costituzionale.

 

 

Guccione: «Metropolitana leggera Cosenza-Rende-Rogliano è condizione indispensabile»

Guccione a manifestazione Partito Socialista 2COSENZA – «La metropolitana leggera Cosenza-Rende-Rogliano è un’opera strategica per l’intera area urbana ed è una condizione indispensabile affinché si realizzi il collegamento veloce tra Cosenza e Catanzaro, tra l’Università della Calabria e il Campus di Germaneto.  E’ ovvio che dal punto di vista istituzionale non bisogna prestare il fianco a chi è pronto a trovare pretesti per mettere in discussione un’infrastruttura così importante. La Giunta regionale deve lavorare per convocare un tavolo istituzionale con i sindaci di Rende e Cosenza, affinché si avvii un percorso condiviso dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto».

E’ quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione.

«Le sfide istituzionali – continua Carlo Guccione – non servono a nessuno, tantomeno invocare la convocazione di consigli comunali – come si è potuto leggere nelle dichiarazioni del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio – che si sono già pronunciati all’unanimità per la realizzazione della Metro Tranvia. Chi governa la Regione ha il compito di interloquire con tutte le amministrazioni comunali, perché si arrivi presto alla cantierizzazione dei lavori di un’opera importante non solo per Cosenza e Rende ma per l’intera Calabria».

Ospedale civile dell’Annunziata, Occhiuto: «Basta divisioni, chiederò un confronto con la Regione»

ospedale annunziataCOSENZA – Mario Occhiuto interviene sulla perdurante situazione di emergenza registrata presso il nosocomio cittadino: «Sono al fianco di operatori e pazienti dell’ospedale dell’Annunziata – afferma – Dobbiamo fermare il degrado che viene assecondato anche dalle divisioni. In qualità di Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia, sono accanto ai miei concittadini, agli utenti e agli operatori sanitari che da troppi anni portano la croce della sofferenza e dei disagi presso il nostro ospedale. Pertanto – aggiunge – sono disponibile a qualsiasi iniziativa si rendesse necessaria per porre fine a uno stillicidio di contrapposizioni tra medici e pazienti che la politica non è riuscita a risolvere e neppure a mediare. Non pongo in tal senso distinzioni di responsabilità, e ricordo, infatti, che due anni fa intervenni con un’ordinanza senza precedenti in Italia pur di smuovere le acque stagnanti dell’immobilismo, con la quale si imponeva di assumere dei medici per la carenza di personale al Pronto soccorso. Non è pensabile che gli ammalati e le loro famiglie paghino le conseguenze di pastoie burocratiche, né che medici e infermieri di valore debbano vivere la loro professione in continua trincea. È questo il primo passaggio da compiere, censurando la ferita che si è aperta nel tempo tra curanti e curati. Ho ben presente la situazione creatasi nei decenni in Calabria da chi ha usato la sanità come serbatoio di clientela elettorale, depotenziando i reparti e disinvestendo in tecnologia e in risorse umane. Per queste ragioni, chiederò alla Regione un incontro e un confronto aperto che possa mettere da parte ogni differenza, nella consapevolezza che, dinanzi alla tutela della salute, non possano esistere divaricazioni. Sono pronto a recarmi ancora una volta in ospedale con la fascia tricolore per rappresentare il bisogno incessante di sicurezza e di protezione del bene più prezioso e per chiedere, insieme a medici e infermieri, scelte di qualità e di progresso. Cosenza deve tornare a essere uno dei migliori ospedali del Sud e, nell’attesa che si possano definire percorsi e valutazioni sul nuovo nosocomio non più procrastinabili, l’Annunziata deve uscire dalla morsa di una precarietà sempre più grave ed evidente».

Di Natale insiste: «Occhiuto disattende le sentenze amministrative»

COSENZA – «Credo che la misura sia davvero colma: le stanze della Provincia di Cosenza continuano ad essere occupate senza alcun titolo da Mario Occhiuto con la complicità della burocrazia di nominati esterni». Lo afferma in una nota il consigliere provinciale anziano Graziano Di Natale. «E’ un fatto di una gravità inaudita – prosegue l’esponente del Pd – che un soggetto dichiarato decaduto, dai giudici amministrativi, Tar e Consiglio di Stato, continui ad occupare le stanze della Provincia senza che nessuno intervenga per fermare questo spettacolo indecoroso a cui siamo chiamati ad assistere come cittadini Calabresi. Il punto non è più la presidenza della Provincia ma il messaggio che si lancia alla popolazione amministrata: nonostante il Tar Calabria e il Consiglio di Stato io non me ne vado. Di fronte a tanta arroganza a tante sfrontatezza – conclude Di Natale – bisogna reagire per far capire che a Cosenza, e più in generale in Calabria, si rispettano le leggi e le sentenze. Cosenza non è una Città estranea alla Repubblica Italiana e come tale soggiace al rispetto delle regole che la democrazia impone. Nei prossimi giorni assumerò, quindi le iniziative istituzionali idonee, a ripristinare la legittimità amministrativa nella Provincia di Cosenza».