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Coronavirus, in Calabria poco meno di 300 nuovi positivi

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 456.760 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 478.918 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Nel totale dei tamponi effettuati sono compresi 60 tamponi processati con test antigenico rapido.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 28.722 (+295 rispetto a ieri), quelle negative 427.978.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute. 2886 il totale dei tamponi processati con 113 guariti e 2 nuove vittime.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 4.051 (66 in reparto AO di Cosenza; 12 in reparto al presidio di Rossano; 7 al presidio ospedaliero di Acri; 16 al presidio ospedaliero di Cetraro; 8 all’Ospedale da Campo; 10 in terapia intensiva, 3.932 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 4.245 (4017 guariti, 228 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.859 (30 in reparto all’AO di Catanzaro; 3 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 24 in reparto all’AOU Mater Domini; 8 in terapia intensiva; 1.794 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.361 (2.280 guariti, 81 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 425 (22 in reparto; 403 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.055 (2.016 guariti, 39 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 1.095 (17 ricoverati, 1.078 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1.377 (1.345 guariti, 32 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.467 (82 in reparto all’AO di Reggio Calabria; 4 in reparto al P.O di Gioia Tauro; 9 in terapia intensiva; 2.372 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 8.428 (8.276 guariti, 152 deceduti).- Altra Regione o Stato estero: CASI ATTIVI 93 (93 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 266 (266 guariti).

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 56, Catanzaro 58, Crotone 14, Vibo Valentia 7, Reggio Calabria 160. Altra Regione o Stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 140.

Recovery, la Calabria viene tagliata fuori. E la Regione chiede risposte al Governo

«Dal Governo scarsa attenzione verso i problemi del Sud e della Calabria». È quanto afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, in merito al “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation Eu.

«“Nessuna nuova, buona nuova”. L’Italia è stata devastata dall’azione del Governo Conte, che è pure riuscito a trasformare il detto in “nessuna nuova, mala nova”. È evidente che la Calabria non è nel cuore del ministro De Micheli, come dimostrato dalla fuffa che ha sempre inserito nei suoi interventi sul e per il territorio calabrese», incalza anche il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, in merito al Recovery plan approvato dal Governo.

«Per De Micheli – continua Spirlì –, il ponte sullo Stretto potrebbe benissimo essere sostituito da una ciclabile. Quanto al porto di Gioia Tauro, dal ministro piacentino ha avuto la stessa considerazione di una mestolata di brodo con anolini industriali. Per non dire del progetto sull’Alta velocità che, probabilmente, sarà stato confuso con i limiti di velocità che la stessa De Micheli avrà certamente superato mentre si allontanava dalla Calabria».

Recovery, budget dello scorso anno

«Il Pnrr – afferma Catalfamo – dovrebbe rappresentare lo strumento per rilanciare l’insoddisfacente crescita italiana e rimediare agli effetti della pandemia da Covid 19 che ha aggravato la situazione economica con ricadute in termini di forti contrazioni del Pil».

Nella bozza del piano, tuttavia, spiega l’assessore, «a caratterizzare l’intervento per il Sud è l’anticipo di 20 miliardi del fondo Sviluppo e coesione aumentando gli investimenti rispetto a quelli già previsti nel bilancio dello Stato. In pratica, si confermano gli investimenti del Piano Sud di un anno fa e si cerca la quadra per garantire il 34% del volume di investimenti».

Catalfamo ricorda che, a fine 2020, «i presidenti di otto regioni del Sud hanno, con un documento indirizzato al Governo centrale e ai vertici della Commissione europea, rilevato che la percentuale di finanziamenti destinati alle regioni del Mezzogiorno, sulla base dei parametri europei, dovrebbe essere di circa il 65%. Da questa scelta penalizzante purtroppo continuano a derivare tutti gli effetti a danno delle aree meridionali del Paese».

«CARENZE SULL’ ALTA VELOCITÀ»

«Il Pnrr – aggiunge – prevede investimenti per una Alta velocità di rete per la velocizzazione della Napoli-Salerno-Reggio Calabria e l’upgrading ed elettrificazione della linea Ionica Sibari-Catanzaro Lido-Reggio Calabria che, tra l’altro, in parte risultavano già finanziati. La carenza di indicazioni, tra l’altro, si collega in maniera evidente allo studio di fattibilità che, sulla base degli annunci del Mit, discordanti dalle notizie fornite da Rfi, doveva essere pronto per fine novembre e che la Regione Calabria sta ancora attendendo di esaminare nonostante le reiterate richieste. Lo studio non c’è ancora ma le scelte vanno avanti».

«NESSUN INTERVENTO PER IL PORTO DI GIOIA»

«Anche gli interventi del progetto Green Port – prosegue Catalfamo – non riguardano la Calabria e si concentrano sulle nove Autorità di sistema portuale nel Centro-Nord. Non ci sono interventi per il porto di Gioia Tauro, tra i più importanti al mondo».

«NIENTE FONDI PER AEROPORTI»

«Non ci sono interventi specifici – aggiunge ancora – per gli aeroporti in generale – per i quali sembra essere prevista la sola digitalizzazione – mentre è ormai evidente da anni l’impossibile gestibilità economica degli aeroporti minori. Non c’è la realizzazione del Ponte sullo Stretto, rivendicato dalla Calabria e anche dalla Sicilia su tutti i tavoli istituzionali perché ritenuto infrastruttura necessaria per garantire il collegamento tra l’Europa e il Mediterraneo. Purtroppo, come per l’Av ferroviaria, anche questa assenza era ampiamente prevedibile se non addirittura preannunciata dal Mit».

«LE RICHIESTE DELLA REGIONE AL MIT»

«In questi ultimi mesi – sottolinea Catalfamo –, la Regione Calabria e il dipartimento Infrastrutture hanno più volte segnalato al Mit la necessità di accelerare l’iter di progettazione e realizzazione delle grandi infrastrutture di collegamento rapido tra la Calabria e il resto del Paese. Il ministro aveva garantito che i fondi per la progettazione di fattibilità dell’alta velocità ferroviaria, nel tratto tra Salerno e Reggio, stanziati dal Governo nel mese di maggio, sarebbero stati immediatamente utilizzati e che, entro due mesi, sarebbe stato presentato il risultato dello studio. Ad oggi, nonostante siano trascorsi molto più dei due mesi annunciati dal ministro, non si ha traccia di questo studio e Rfi non ha dato neanche informazioni sull’avvenuto affidamento dell’incarico ai progettisti incaricati di redigerlo».

«SCARSA ATTENZIONE DEL GOVERNO»

«Tutto ciò – conclude – denota una scarsissima attenzione del Governo verso le problematiche del Sud e della Calabria in particolare. Si assegnano risorse molto inferiori a quelle destinate al Nord e le progettazioni da parte dei soggetti gestori della rete – in particolare Rfi, su cui la Regione non ha alcun potere di controllo e di indirizzo – avvengono con tempi estremamente più lunghi rispetto alle stesse progettazioni in altre aree del Paese. Rispetto al Recovery Plan, adesso rimane da attendere l’accoglimento delle schede presentate dalla Regione, oggi all’esame della cabina di regia istituita dal Governo».

LE PROPOSTE DELLA REGIONE

«La Regione ha presentato un corposo pacchetto di interventi (un totale di 109 proposte per circa 4,5 miliardi). Di queste proposte, il 75% (79 proposte per circa 3,35 miliardi di euro) sono destinati a progetti infrastrutturali tesi a migliorare l’assetto infrastrutturale regionale. Si tratta di interventi di messa in sicurezza della rete stradale secondaria (strade comunali e provinciali), interventi destinati favorire la mobilità sostenibile con riduzione dell’inquinamento in particolare nei centri abitati, ciclovie urbane e interregionali, nodi di interscambio modale e rinnovo del parco mezzi per il Tpl, digitalizzazione (smart road), riqualificazione e adeguamento funzionale dei porti di rilevanza regionale».

 

Catalfamo auspica che «l’avvio delle opere proposte nelle schede, possa consentire di consegnare alla “next generation” calabrese qualcosa di concreto che vada oltre idee spesso basate solo su luoghi comuni ben lontani da una reale visione di sviluppo del sistema Paese, che senza il traino del Sud continuerà ad arretrare rispetto all’Europa e al resto del mondo».

 

 

Superato il milione di vaccinati in Italia, in Calabria sono poco più di 17000

CATANZARO – L’Italia sfonda il milione di dosi di vaccino somministrate dall’inizio della campagna vaccinale, per la precisione 1.002.004 (71.1% di 1.408.875 disponibili). Il primo ad annunciarlo è stato il premier Giuseppe Conte su Facebook (foto a lato).

Il post di Conte

 «È il primo incoraggiante passo di questa maratona decisiva per il futuro di tutti noi. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale che con il loro lavoro straordinario rendono possibile questa impresa», è invece il commento del ministro Roberto Speranza.

Di contro la Calabria ha utilizzato solo il 43,3% delle dosi di vaccino al momento a disposizione (39.280). Nella regione, infatti, risultano somministrate 17.023 dosi di vaccino.

Ancora troppo pochi i vaccini nelle Rsa

Delle dosi finora inoculate 14.827 sono state usate per vaccinare gli operatori sanitari e sociosanitari, 2.113 per il personale non sanitario e solo 83 dosi sono andate ai primi “fortunati” ospiti delle residenze sanitarie assistite (Rsa). 

+++ Dati aggiornati secondo il report del Ministero della salute delle 17.14 del 15 gennaio. +++ 

Covid, in Calabria nuova impennata di casi: +405. Il cosentino supera i 4000 casi attivi

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 454.070 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 476.032 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 28.427 (+405 rispetto a ieri), quelle negative 425.643.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 4.017 (65 in reparto Azienda ospedaliera di Cosenza; 12 in reparto al presidio di Rossano;7 al presidio ospedaliero di Acri; 15 al presidio ospedaliero di Cetraro; 8 all’ospedale da Campo; 10 in terapia intensiva, 3.900 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 4.222 (3.995 guariti, 227 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.807 (29 in reparto all’Azienda ospedaliera di Catanzaro; 4 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 24 in reparto all’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini; 9 in terapia intensiva; 1.741 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.356 (2.275 guariti, 81 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 411 (22 in reparto; 389 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.055 (2.016 guariti, 39 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 1.114 (16 ricoverati, 1098 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1.351 (1.319 guariti, 32 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.368 (79 in reparto all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; 4 in reparto al presidio ospedaliero di Gioia Tauro; 8 in terapia intensiva; 2.277 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 8.367 (8.216 guariti, 151 deceduti).

– Altra Regione o stato estero: CASI ATTIVI 93 (93 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 266 (266 guariti).

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 117, Catanzaro 55, Crotone 42, Vibo Valentia 40, Reggio Calabria 151, altra Regione o stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 176. 

Vaccini e tamponi ad amici, parla il dirigente Asp sospeso: “Su di me fango”

COSENZA – “Non intendo dare giustificazioni, ma solo salvaguardare la mia dignità professionale che, al momento, mi interessa ancor di più di quella personale”, scrive dalla sua pagina social Vincenzo Cesareo direttore dello spoke Paola-Cetraro dopo le indagini dei Nas che lo hanno portato alla sospensione di un anno dall’attività. 

“La campagna mediatica di fango su di me prosegue a ritmo serrato ed è in iniziata, – incalza Cesareo dal suo profilo fb – guarda un pò, ancor prima che bussassero alla mia porta i NAS ieri mattina intorno alle 7.10 per le perquisizioni ed i sequestri ordinati dal giudice ( telefono cellulare, una scatola semi vuota di cardioaspirina ed una scatola di anti diarroico con poche compresse dentro). Bene il mostro è stato sbattuto in prima pagina per i reati di peculato, truffa, falso etc., manca solo l’art.416 o magari il 416 bis”.

“Dunque tra le accuse rivoltemi – chiosa – ci sarebbe il fatto che avrei fatto fare il tampone molecolare a parenti ed amici come risulta da una intercettazione nella quale avrei detto ” tampono anche i gatti”. A nessuno dei media interessa conoscere il significato, per cui ve lo scrivo. Significava, semplicemente, che il tampone andava fatto a tutti per poter garantire la tracciabilità e contenere il virus. Comunque nella vaga ipotesi di accusa non si evince quali sarebbero questi parenti ed amici, e che avrei fatto tamponare una intera squadra di calcio di Fuscaldo dove si erano verificate delle positività, per cui era necessario procedere ai tamponi anche di parenti ed amici dei calciatori e dei dirigenti da parte del dipartimento di prevenzione dell’ASP di Cosenza. Il non aver eseguito i tamponi di massa ci ha portato allo stato di oggi! Mi si contesta ancora che avrei fatto vaccinare parenti, tra i quali mia madre, ed amici nel numero di 4 persone! Intanto mia madre non è stata vaccinata, per cui è chiaramente un falso, vero è che ne ho vaccinati due extra, che si trovavano nell’ospedale dove erano rimaste delle siringhe pronte per vaccino che se non le avessi utilizzate sarebbero andate buttate!!! Quindi sarei colpevole di non aver buttato i vaccini. A tale proposito è fresca la notizia di indagini nel Nord del Paese per lo spreco dei vaccini non utilizzati. Ma in Italia c’è mai stata univocità di interventi della magistratura? E dove era il cosiddetto piano delle vaccinazioni del Commissario della salute della Calabria che è stato pubblicato solo ieri? Ho più volte ripetuto ai miei collaboratori nei giorni trascorsi che non avrei permesso lo spreco di 1 solo vaccino, visto che prima o poi, speriamo il più presto possibile, si deve attuare la vaccinazione di massa. Dalle cosiddette intercettazioni ambientali risulterebbe che non avrei partecipato a riunioni per l’attivazione del reparto Covid-19. Ricordo a tali signori che il primo paziente covid positivo è stato trattato proprio a Cetraro e che il 1 reparto covid è stato attivato proprio a Cetraro e guarda caso da me contro tutti e tutto e grazie alla determinazione del dr. Zuccatelli commissario p.t dell’ASP di Cosenza e che con grande determinazione mi sono battuto perchè lo stesso reparto non venisse chiuso nel giugno scorso, ma ho perso la battaglia. La ripresa della pandemia ha richiesto la riapertura della Pneumologia covid dedicata aumentando addirittura i posti letto che da 6 sono diventati 21, non è stato semplice, anzi molto travagliato, ma alla fine il 14 novembre ha accolto i primi pazienti covid che dovevano essere quelli a bassa carica virale ma che di fatto erano pazienti gravi. A dimenticavo, questa volta ancora tra mille polemiche, il reparto è stato attivato da me. Mi si contesta, tra l’altro, che non avrei partecipato ad una riunione per tale attivazione ( riunione ne ho fatte tantissime e quasi tutti i giorni come della prima fase pandemica, tanto che a casa ritornavo sempre tardi). In verità a me le riunioni inutili non sono mai piaciute, perchè perdita di tempo, sono abituato ad agire, ho la cultura e la determinazione del fare”.

“Ma se c’è un dato incontrovertibile – conclude – è quello che i reparti covid dedicati a Cetraro li ho attivati io! Non avendo ancora avuto modo di valutare gli atti dei quali il PM si è avvalso per agire nei miei confronti e verso i quali ho dato mandato ai miei avvocati per opporsi, mi riservo di riprendere altre considerazioni. E non dubitate che le esporrò perchè dovrà pure emergere, prima o poi, perchè i fatti da me denunciati in modo circostanziato a riguardo delle gestioni della salute ancora giacciono chissà dove e che per questo motivo ho rappresentato i fatti alla Procura di Salerno”.

Covid, in Calabria registrate 286 nuove infezioni da coronavirus. Vaccinazioni al 39.4%

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 451.787 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 473.082 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 28.022 (+286 rispetto a ieri), quelle negative 423.765.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute. I tamponi processati sono 2742. Da registrare, purtroppo, 5 vittime mentre i guariti sono 225.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 3.980 (66 in reparto AO di Cosenza; 11 in reparto al presidio di Rossano; 8 al presidio ospedaliero di Acri; 10 al presidio ospedaliero di Cetraro; 7 all’Ospedale da Campo; 12 in terapia intensiva, 3.866 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 4.142 (3.918 guariti, 224 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.767 (31 in reparto all’AO di Catanzaro; 4 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 23 in reparto all’AOU Mater Domini; 9 in terapia intensiva; 1700 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.356 (2.275 guariti, 81 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 400 (22 in reparto; 378 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.025 (1.986 guariti, 39 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 1.088 (17 ricoverati, 1.071 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1.321 (1.289 guariti, 32 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.340 (80 in reparto all’AO di Reggio Calabria; 5 in reparto al P.O di Gioia Tauro; 8 in terapia intensiva; 2.247 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 8.244 (8.094 guariti, 150 deceduti).

– Altra Regione o Stato estero: CASI ATTIVI 93 (93 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 266 (266 guariti).

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 93, Catanzaro 62, Crotone 0, Vibo Valentia 51, Reggio Calabria 80; Altra Regione o Stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 147.

Report vaccini 

In merito alla campagna vaccinale, infine, l’ultimo report del Ministero della salute, aggiornato alle 19.56 di oggi, riferisce che in Calabria sono state somministrate 15.460 dosi di vaccino anti covid-19 (13.519 al personale sanitario e sociosanitario, 1.878 a personale non sanitario e ancora, solo, 63 ad ospiti di residenze sanitarie assistite). La Calabria rimane ultima fra le regioni (39,4%). In Italia vaccinate con la prima dose al momento 930.678 persone.

 

Vaccini e tamponi ad amici e parenti, sospeso dirigente medico dell’Asp di Cosenza

COSENZA – Ordinanza di misura cautelare interdittiva a  di un dirigente medico di Cetraro e Paola, Vincenzo Cesareo sospeso dalla professione medica per un anno su disposizione del Gip di Paola. Cesareo utilizzava ripetutamente a fini personali l’autovettura di servizio.

Indagato anche per aver somministrato indebitamente il vaccino anti covid19 a suoi amici e per aver sottoposto illegittimamente soggetti a lui vicini a tamponi per l’individuazione virus SarsCov2 presso le strutture pubbliche da lui dirette.

L’indagato si appropriava inoltre di presidi medici ospedalieri di proprietà dell’Asp di Cosenza che successivamente dispensava a terzi in virtù dei suoi rapporti personali.

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Nel corso della mattinata odierna i Carabinieri del Gruppo Tutela Salute di Napoli stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare interdittiva emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola su richiesta del Procuratore della Repubblica dott. Pierpaolo Bruni, nell’ambito di un’indagine svolta sotto la direzione del predetto Ufficio Inquirente dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cosenza. Sono altresì in corso perquisizioni domiciliari oltre che acquisizioni documentali presso gli uffici della Pubblica Amministrazione.

Dirigente sospeso per un anno

Il citato provvedimento cautelare prevede l’applicazione della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di mesi 12 a carico di un dirigente medico, Vincenzo Cesareo, direttore sanitario dello SPOKE Ospedaliero di Cetraro-Paola e di altri uffici sanitari della provincia di Cosenza, poiché ritenuto responsabile del reato di peculato. Risulta altresì indagato anche per truffa, falso in atti pubblici e turbata libertà nella scelta del contraente, oltre che per ulteriori ipotesi di peculato aventi ad oggetto farmaci ed altri presidi medici ospedalieri.

Le indagini, dei Nas Carabinieri di Cosenza sotto la costante direzione del Procuratore della Repubblica di Paola dott. Pierpaolo Bruni e protrattesi per oltre 10 mesi attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che a servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di acclarare una serie di condotte di peculato dell’auto aziendale poste in essere dal dirigente medico, il quale si è appropriato del veicolo in uso al presidio ospedaliero da lui diretto destinandolo al soddisfacimento di fini personali quali, solo per fare alcuni esempi, accompagnare amici e parenti in aeroporto, recarsi a fare acquisti presso il centro commerciale Ikea di Salerno, portare a pranzi e cene, anche fuori regione, i propri familiari ed altri soggetti a lui legati da vincoli personali, talune volte anche pernottando presso strutture alberghiere.

Nel corso delle attività, inoltre, sono state documentate illecite condotte aventi oggetto l’effettuazione indebita, sin dal mese di giugno 2020, di tamponi molecolari per la ricerca del virus Covid19 a beneficio di numerosi soggetti a lui vicini, ed in utlimo anche l’indebita effettuazione di vaccini contro il citato virus su persone a lui legate da rapporti amicali.

Coronavirus, in Calabria 283 nuovi positivi. 477 i guariti

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 449.634 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 470.340 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 27.736 (+283 rispetto a ieri), quelle negative 421.898.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute. Da registrare anche una vittima, nel bollettino dell’Asp di Cosenza, e ben 477 guariti. I tamponi processati nelle ultime 24 ore sono stati 3445.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 3.928 (66 in reparto Azienda ospedaliera di Cosenza; 10 in reparto al presidio di Rossano; 10 al presidio ospedaliero di Acri; 10 al presidio ospedaliero di Cetraro; 5 all’ospedale da campo; 10 in terapia intensiva, 3.817 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 4.101 (3.880 guariti, 221 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.739 (34 in reparto all’Azienda ospedaliera di Catanzaro; 4 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 25 in reparto all’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini; 8 in terapia intensiva; 1.668 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.323 (2.242 guariti, 81 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 419 (21 in reparto; 398 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.006 (1.967 guariti, 39 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 1.054 (16 ricoverati, 1038 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1.304 (1.272 guariti, 32 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.378 (78 in reparto all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; 5 in reparto al presidio ospedaliero di Gioia Tauro; 7 in terapia intensiva; 2288 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 8.125 (7.977 guariti, 148 deceduti).

– Altra Regione o stato estero: CASI ATTIVI 93 (93 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 266 (266 guariti).

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 84, Catanzaro 94, Crotone 16, Vibo Valentia 12, Reggio Calabria 77.

Altra Regione o stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 210.

Rinascita Scott, al via il maxi-processo di ‘ndrangheta a telecamere spente. I giornalisti si appellano a Bonafede

LAMEZIA TERME (CZ) – È partito oggi il più grande processo alla ‘ndrangheta. Alle 9.30, nella nuova aula bunker realizzata nell’area industriale di Lamezia Terme, infatti, è iniziata la prima udienza dibattimentale del procedimento “Rinascita-Scott” contro le cosche del vibonese ed i loro legami con ambienti politici, istituzionali e della massoneria deviata che si svolgerà nella nuova aula bunker realizzata nell’area industriale di Lamezia Terme. Oltre 300 gli imputati che dovranno rispondere di circa 400 capi di imputazione.  Niente telecamere

All’interno dell’aula Bunker non è stato permesso, però, l’ingresso alle telecamere. I giornalisti si sono visti recapitare l’elenco degli accreditamenti da parte del giudice Brigida Cavasino, nel quale si comunica che “le riprese audio-video durante la celebrazione dell’udienza non sono autorizzate”.  La questione ha infastidito non poco i giornalisti che si sono appellati al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, denunciando il fatto. “Vale la pena ricordare che il processo “Rinascita Scott” vede 325 imputati, un numero che richiama il famoso maxi processo alla mafia istituito dai giudici Falcone e Borsellino a metà degli anni Ottanta. Non consentire l’ingresso delle telecamere, come avvenne invece a Palermo in occasione del maxiprocesso alla mafia del 1986, significherebbe impedire di documentare uno degli eventi giudiziari più importanti della storia repubblicana”, scrivono su giornalistiitalia.it. Si pensi solo che all’udienza si sono accreditati 19 giornalisti di testate regionali e nazionali ed anche estere del calibro di The Times, Bbc, Associated Press, Ard, Orf, France Press, Reuters. 

Gratteri: “non è più la mafia dei pastori”

Questo è “un processo alla ‘ndrangheta che vuole dare l’idea di cosa oggi sia la mafia calabrese, non più una mafia di pastori dedita ai sequestri di persona, ma una holding del crimine per contrastare la quale, sostengo da anni, ci deve essere la volontà della politica di apportare modifiche al codice penale”, dichiara il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, prima dell’inizio del processo: “Importante anche la mobilitazione spontanea della gente comune che in questo caso c’è stata. Continuiamo ad essere inondati da denunce”.

Coronavirus, in Calabria rilevati 249 nuovi positivi. Vaccinazioni al 50%

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 446.647 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 466.895 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 27.453 (+249 rispetto a ieri), quelle negative 419.194.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute. 2517 i tamponi processati nelle ultime 24 ore. I guariti sono 133, si registra una vittima.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 3.845 (67 in reparto AO di Cosenza; 5 in reparto al presidio di Rossano; 10 al presidio ospedaliero di Acri; 7 al presidio ospedaliero di Cetraro; 5 all’Ospedale da Campo; 9 in terapia intensiva, 3742 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 4.100 (3.880 guariti, 220 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.893 (33 in reparto all’AO di Catanzaro; 4 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 22 in reparto all’AOU Mater Domini; 7 in terapia intensiva; 1827 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2075 (1994 guariti, 81 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 407 (21 in reparto; 386 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2002 (1963 guariti, 39 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 1.044 (15 ricoverati, 1029 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1.302 (1.270 guariti, 32 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.462 (80 in reparto all’AO di Reggio Calabria; 6 in reparto al P.O di Gioia Tauro; 6 in terapia intensiva; 2.370 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 7.964 (7816 guariti, 148 deceduti).

-Altra Regione o Stato estero: CASI ATTIVI 93 (93 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 266 (266 guariti).

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 40, Catanzaro 29, Crotone 1, Vibo Valentia 10, Reggio Calabria 169,

Altra Regione o Stato estero 0 Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 66.

Vaccinazioni al 49,9%

Intanto sul fronte vaccini la Calabria, che rimane nelle retrovie nella classifica fra regioni (davanti solo a Molise e provincia autonoma di Bolzano), ha utilizzato la metà (49,9%) delle dosi di vaccino Pfizer-BioNTech ricevute: vale a dire 12781. Dato  aggiornato alle ore 16.17.