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Castrovillari, su uno scooter non si fermano all’alt: beccati con 4 chili di hashish VIDEO

CASTROVILLARI (CS) – In questo particolare periodo caratterizzato dall’esodo della stagione estiva sono stati intensificati i quotidiani servizi di controllo del territorio coordinati dal Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, attuati anche nelle ore notturne e finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere.

Nell’ambito del piano predisposto dalla Compagnia di Castrovillari, le pattuglie impiegate alternano i centri cittadini con le zone più isolate, sorvegliando le arterie principali e secondarie delle varie località. Nel corso della mattinata del 09 agosto, mentre i carabinieri del Nucleo Radiomobile stavano effettuando un posto di controllo nel comune di Castrovillari, hanno notato che uno scooter con a bordo due persone aumentava improvvisamente la velocità tentando di evitare il controllo.

La manovra è stata prontamente bloccata dai militari dell’Arma che, dopo aver identificato i soggetti ed al termine delle operazioni di perquisizione, hanno rinvenuto una busta da spesa con all’interno 4 kg di hashish.

Lo stupefacente era suddiviso in 40 panetti confezionati con pellicola trasparente, ciascuno con un’etichetta identificativa.

In considerazione degli elementi raccolti ed in attesa dei successivi sviluppi, in virtù dell’attuale fase di svolgimento delle indagini preliminari, i due S.G. e S.S. sono stati arrestati in flagranza per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Castrovillari, in attesa dell’udienza di convalida.

Dato il quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuta, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari i Carabinieri sono già a lavoro per approfondire gli accertamenti sia di natura tecnica, a cura del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Vibo Valentia, che prettamente investigativa finalizzati a delineare il canale di approvvigionamento e la destinazione sul mercato al dettaglio, per i quali sarà indispensabile esaminare le etichette riportate su ogni panetto.

Scoppia la lite, aggredisce il fratello e lo manda in ospedale: arrestato

VIBO VALENTIA – Lo scorso 3 agosto, la volante della Questura di Vibo Valentia è intervenuta per un violento litigio tra due fratelli nella frazione di Vena Media, per futili motivi. Il più giovane dei due a causa delle ferite riportate per effetto dell’aggressione fisica è stato costretto a ricorrere alle cure sanitarie ricevute presso il pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino”, e successivamente dimesso con una prognosi di 35 giorni. Tra i due fratelli c’erano rapporti conflittuali già da tempo.

Da una prima ricostruzione, parrebbe che il fratello maggiore ha aggredito quello minore con violenti calci e pugni senza un apparente motivo, procurandogli vistose ferite con fuoriuscita di sangue. Nonostante il primissimo intervento pacificatore dei familiari, l’aggressore ha perseverato nella sua condotta delittuosa continuando ad aggredire la sua vittima con sempre maggiore veemenza, tanto che è stato necessario attivare l’intervento delle volanti attraverso la numerazione di emergenza 113. I poliziotti – immediatamente giunti sul posto – sono riusciti a contenere l’aggressore, il quale è stato in seguito accompagnato in Questura per gli approfondimenti investigativi necessari.

Il soggetto che si è reso protagonista della violenta aggressione è stato tratto in arresto dagli uomini della volante, sotto la direzione investigativa della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, per il reato di lesioni. Successivamente in sede di convalida è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.

Blitz sulle spiagge di Corigliano: sequestrato un lido di oltre 2mila mq

CORIGLIANO-ROSSANO – Nelle primissime ore della mattinata di ieri, Ufficiali ed Agenti di Polizia giudiziaria appartenenti al Nucleo operativo di polizia ambientale (N.O.P.A.) della Guardia costiera – Capitaneria di porto di Corigliano calabro, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso d’urgenza dal Pubblico ministero di un’intera struttura balneare occupante una superficie totale di circa 2.694 mq comprendente, oltre ad una porzione di spiaggia adibita a posa di attrezzature balneari, anche opere di facile e difficile rimozione adibite a bar ed annessi servizi sul litorale di Giurisdizione. Lo stabilimento è situato in località Sant’Angelo nel comune di Corigliano-Rossano.

Incidente stradale su statale 107, tamponamento tra auto: due feriti – VIDEO

CROTONE – Questa mattina alle ore 11:00 una chiamata alla sala operativa dei vigili del fuoco di Crotone segnalava un incidente stradale sulla SS107 al kn 134 uscita nord di Crotone
Tre le autovetture coinvolte in un tamponamento, una Lancia Delta, un furgone Fiat Doblò ed una Mercedes.
Feriti i due passeggeri a bordo del Fiat Doblò che venivano estratti dall’abitacolo in collaborazione con i sanitari del 118. I malcapitati venivano trasferiti presso struttura ospedaliera. Illesi i passeggeri delle altre vetture coinvolte.
Sul posto per i rilievi del caso la polizia stradale, presenti anche Anas e Carabinieri.
La statale 107 al km 134 chiusa parzialmente sino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza.

pia

Le somministra la droga dello stupro e la violenta: arrestato nel Cosentino

LATTARICO (CS) – Il 04 agosto, i militari della Stazione Carabinieri di Lattarico hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Cosenza nei confronti di un imprenditore sessantaduenne in quanto resosi responsabile di violenza sessuale nei confronti di una giovane donna venticinquenne.

I fatti risalgono al mese di febbraio 2023 e avvenuti nel Comune di Lattarico dopo che i due avevano cenato assieme in un ristorante della zona.

Dalle indagini condotte dai Carabinieri di Lattarico, guidati dal Mar. Gerardo Paldino, è emerso che la vittima era stata stordita con della sostanza stupefacente (cosiddetta droga di stupro GHB) contenuta in una bottiglietta di acqua che le era stata offerta dall’uomo, facendola così cadere in uno stato confusionale e permettendo allo stesso di approfittare avendo un rapporto sessuale completo.

L’uomo è stato rintracciato presso la propria abitazione di Corigliano Rossano e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

Sanità, arrivati altri 120 medici cubani in Calabria: 42 nel Cosentino

RENDE (CS) – Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, insieme al rettore Nicola Leone, ha accolto questa mattina presso l’Università della Calabria, a Cosenza, i 120 medici cubani giunti stanotte all’aeroporto di Lamezia Terme.
 
I nuovi 120 camici bianchi caraibici si sommano ai 51 medici arrivati a dicembre 2022, e che da gennaio 2023 prestano servizio, con grande soddisfazione dei cittadini calabresi, presso 4 ospedali della provincia di Reggio Calabria.
 
“Un caloroso benvenuto a tutti voi, e grazie, grazie davvero per essere qui”, ha detto il governatore Occhiuto accogliendo i medici cubani nelle aule della Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche.
“In questi mesi i vostri colleghi giunti in Calabria lo scorso dicembre hanno dato alla nostra Regione un contributo fondamentale per tenere aperti gli ospedali e per dare risposte ai pazienti, sono certo che anche voi vi integrerete benissimo e che anche questa sarà un’esperienza di successo.
All’inizio fui criticato per questa mia iniziativa, per aver portato in Calabria dei medici cubani. Oggi tutti vorrebbero ripeterla anche nelle altre Regioni. 
Lo scorso mese di agosto, quando firmai l’accordo presso l’ambasciata cubana a Roma, sostenni che questi medici non avrebbero rubato alcun posto di lavoro agli italiani. 
E infatti nell’ultimo anno e mezzo abbiamo assunto in Calabria 2.500 unità di personale sanitario.
Purtroppo sul reclutamento di alcune specializzazioni abbiamo difficoltà, in Calabria ancor più che nel resto d’Italia. 
E i medici cubani arrivati oggi sono specializzati, ad esempio, in emergenza urgenza, in ortopedia, in cardiologia, in quelle specializzazioni difficili da trovare per tutte le Regioni. E dunque ci daranno un grande aiuto.
Ringrazio il Ministero degli Esteri che ci ha aiutato in queste settimane a superare qualche problema burocratico, e ringrazio l’Università della Calabria e il rettore Nicola Leone che ha riaperto l’Ateneo ad agosto per far svolgere a questi medici il corso intensivo d’italiano. Studieranno anche di sabato e domenica ed entro questo mese saranno nelle corsie dei nostri ospedali. 
Ma il grazie più grande va a tutti voi – ha concluso il presidente Occhiuto, salutando i camici bianchi caraibici – perché avete deciso di venire in Calabria a darci una mano, lasciando a Cuba le vostre famiglie e i vostri affetti. Grazie davvero di cuore”.
 
I 120 medici cubani appena arrivati seguiranno, come già avvenuto per i loro colleghi giunti in Calabria 7 mesi fa, un corso intensivo di italiano presso l’Unical, e tra qualche settimana saranno a disposizione del servizio sanitario regionale calabrese.
 
Ecco dove andranno a lavorare:
 
42 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza;
– 22 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro;
– 17 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone;
– 17 presso l’Azienza ospedaliera di Cosenza, 
– 9 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia;
– 6 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria;
– 5 presso il Gom di Reggio Calabria;
– 2 presso l’Azienda ospedaliera Dulbecco di Catanzaro.
 

‘Ndrangheta, Occhiuto incontra De Masi: “vicini a chi si ribella alle mafie”

CATANZARO – “Oggi, di strada per recarmi al Consiglio regionale, mi sono fermato a Gioia Tauro, per andare ad incontrare, presso la sede della sua azienda, Antonino De Masi, un imprenditore diventato suo malgrado un simbolo, in Calabria e nel Paese, della lotta e della ribellione alla criminalità organizzata.
 
Una persona che ammiro e che stimo, per il grande coraggio dimostrato negli anni e per la determinazione con la quale si è opposto alle angherie e alle minacce della ‘ndrangheta, restando sempre nella sua Regione per creare crescita, sviluppo e occupazione.
Con lui ho avuto una piacevole chiacchierata, un proficuo confronto, con tante idee e tante possibili iniziative per valorizzare nel nostro territorio la cultura della legalità.
 
Le istituzioni devono essere vicine a personalità come De Masi e devono sostenere concretamente gli imprenditori che – opponendosi alle mafie – hanno pagato negli anni e continuano a pagare un prezzo, dal punto di vista economico e personale, davvero incalcolabile“.
 
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Bocciata la centrale del Mercure: “vinta una battaglia durata oltre vent’anni”

LAINO BORGO (CS) – Una battaglia durata oltre vent’anni e che, finalmente, ha trovato un felice epilogo per l’ambiente e la salute dei calabresi, oltre che per uno sviluppo certo e sostenibile: bocciata la centrale termoelettrica del Mercure, nel cuore del Parco del Pollino.

A stabilirlo è stata la Giunta regionale della Calabria, presieduta da Roberto Occhiuto, che ha approvando il Piano del Parco, senza concedere deroghe alla potenza della centrale. Il Pollino, perciò, non ospiterà più megacentrali a biomasse, pericolose per la salute dei cittadini e per l’ambiente, ma anche per lo sviluppo turistico ed economico del territorio.

Questa disposizione mette così fine ad una vertenza ambientale tristemente nota in tutta Italia ed anche oltre i nostri confini, caratterizzata dalla presenza di una enorme centrale a biomasse, di 41megawat elettrici, collocata in un parco nazionale, e quello del Pollino è il più grande d’Italia, nonché zona di protezione speciale(ZPS) dell’Unione Europea e patrimonio Unesco.

“In questi lunghi anni non abbiamo mai smesso di lottare – dichiara il consigliere regionale Ferdinando Laghi, vice presidente di ISDE Italia – Medici per l’Ambiente, che ha fatto di questa tematica una delle sue più grandi battaglie di attivismo ambientalista – insieme ai cittadini e a Sindaci della Valle del Mercure, e agli ambientalisti uniti nel Forum “Stefano Gioia” – di cui Laghi, assieme alla lucana Antonietta Lauria è portavoce- comprensivo di oltre 50 associazioni sparse su tutto il territorio nazionale, per contrastare quella che è stata spesso definita una vergogna italiana”.

“Si tratta di una centrale che ogni anno brucia circa 350mila tonnellate di alberi – fa sapere Laghi – ed emette, con la combustione delle biomasse, polveri sottili ed altre sostanze nocive, con un impatto ambientale considerevole, cui si aggiungono i gas di scarico degli oltre 100 TIR -in andata e ritorno- che, tra le altre cose, vanno anche a congestionare la già problematica viabilità del Parco.

“Voglio ringraziare il Presidente Occhiuto che ha dimostrato coraggio e determinazione nel difendere gli interessi veri dei calabresi – continua Laghi – senza valutare vantaggi d’altra e diversa natura, che la deroga avrebbe assicurato. Coraggio e determinazione che in tanti, per troppi anni, non hanno avuto.”

Sanità: abbattimento liste di attesa, ok alla proposta di legge in Commissione

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – «In Terza Commissione abbiamo approvato a maggioranza la proposta di legge che prevede l’abbattimento delle liste di attesa nel sistema sanitario regionale calabrese. Si tratta di una norma fondamentale che tutti i cittadini stanno aspettando da tempo e che permetterà di avere più celerità nello scorrimento delle liste garantendo un migliore servizio alla cittadinanza».

Lo annuncia con un comunicato Pasqualina Straface, presidente della Terza Commissione regionale Sanità, Attività sociali, culturali e formative. La proposta di legge recante “Misure per il recupero e l’abbattimento delle liste d’attesa per l’accesso a prestazioni sanitarie” è stata approvata nella seduta odierna. «Registriamo – continua – un risultato importante, per una norma che segue gli indirizzi nazionali sull’abbattimento delle liste di attesa incidendo in maniera migliorativa sulla qualità dei nostri servizi sanitari».

Nel comunicato bacchetta anche la consigliera del Pd, Amalia Bruni, rea di aver «deciso di abbandonare l’aula prima della discussione ponendosi in una posizione di opposizione a prescindere che non tiene conto dei contenuti ma solo della provenienza dell’agire politico». «Alla sua obiezione – conclude – sull’inopportunità da parte di una Regione sottoposta a piano di rientro di poter adottare un atto del genere rispondono i fatti: Sicilia e Puglia hanno già fatto questo passo, e dunque quella che stiamo portando avanti è un’azione amministrativa del tutto legittima e confacente a quelli che sono i bisogni della popolazione. Che, vorrei ricordare alla Bruni, non hanno colore politico ma sono materia da affrontare con la massima condivisione di intenti e unendo le energie di tutti».

Cosenza, picchia la ex durante la gravidanza e la perseguita: arrestato 38enne

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di 38 anni residente in un paese della provincia di Cosenza, in quanto responsabile del reato di maltrattamenti e stalking nei confronti di una sua ex fidanzata.

Nei primi giorni del mese di luglio, una donna, ormai esasperata e terrorizzata dal suo ex, si è presentata presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, decisa a raccontare ai poliziotti il dramma che stava da tempo vivendo e subendo.

La donna, visibilmente intimorita e preoccupata, ha raccontato agli operatori di Polizia di avere intrattenuto con l’indagato una relazione sentimentale definita complicata e travagliata, nata prima come clandestina poi trasformatasi in frequentazione assidua e stabile. I fatti relativi ai maltrattamenti risalgono al mese di dicembre del 2018 per poi proseguire fino alla rottura dei rapporti, avvenuta nell’aprile del 2021; fatti gravi caratterizzati da violenze fisiche e verbali, noncurante, l’indagato, neanche dello stato di gravidanza della compagna. Una vita resa impossibile in cui la vittima è stata costretta a subire minacce, anche di morte, e privazioni di ogni sorta, come ad esempio frequentare amici, andare in palestra o vestirsi liberamente, il telefono era continuamente controllato così come lo erano i social frequentati dalla donna.

Neanche la fine della relazione aveva concesso una tregua alla donna, costretta a subire le condotte vessatorie del suo ex. Diversi sono gli episodi, segnalati e documentati dalla vittima, delle continue aggressioni fisiche e verbali, delle numerosissime telefonate a qualsiasi ora del giorno e della notte o citofonate presso la propria abitazione, dei danneggiamenti alla propria autovettura, violenze spesso intervenute anche alla presenza di minori, figli della vittima. Condotte perduranti che hanno cagionato nella vittima un grave stato d’ansia e di paura nonché un fondato timore per la propria incolumità, tanto da costringerla a cambiare abitudini di vita e a trasferirsi dalla madre.

L’attività d’indagine, avviata a seguito della denuncia della donna, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, ha consentito di accertare i reati contestati e di assicurare l’uomo alla giustizia che è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.