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Volantini contro il vescovo che vietò le processioni

PALMI (RC) – Alcuni volantini contro il vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, Francesco Milito, in cui si legge, tra l’altro, “vattene e lasciaci vivere in pace!!!”, sono stati lasciati in varie zone del territorio della diocesi. Monsignor Milito è il vescovo che nell’estate del 2014 vietò lo svolgimento delle processioni religiose nella diocesi dopo il caso del presunto “inchino” (un dondolamento dell’effige sacra) rivolto verso la casa del presunto boss Beppe Mazzagatti in occasione della processione della Madonna delle Grazie della frazione Tresilico, svoltasi a Oppido nel luglio 2014. Divieto revocato dallo stesso vescovo nel marzo scorso. Nei volantini, già acquisiti dai carabinieri che stanno cercando di risalire all’autore o agli autori, ci sono violente critiche all’operato del presule, una delle quali riferita ai reati contro i minori. Un passaggio che secondo gli investigatori potrebbe fare riferimento alla vicenda dell’arresto, avvenuto nel dicembre scorso, di un parroco della diocesi, don Antonello Tropea, accusato di sesso con minori. In occasione dell’arresto di don Tropea, la diocesi diffuse una nota in cui si invitavano «i fedeli tutti a restare uniti nella preghiera per esprimere la vicinanza al sacerdote nel clima di quest’Anno della Misericordia».

Oppido Mamertina, tornano le processioni dopo lo stop biennale per l’inchino

OPPIDO MAMERTINA (RC) – Da 4 aprile prossimo nella diocesi di Oppido Mamertina-Palmi si potranno svolgere regolarmente le processioni religiose dopo lo stop, durato quasi due anni, imposto dal vescovo Francesco Milito in seguito all’inchino, cioè un dondolamento della sacra effigie, che sembrerebbe essere stato rivolto verso la casa del presunto boss Beppe Mazzagatti, in occasione della processione della Madonna delle Grazie della frazione Tresilico di Oppido nel luglio di due anni fa. È stato lo stesso vescovo ad autorizzare il ripristino dei riti con un apposito documento. La prima processione che avrà luogo sarà quella della Madonna dell’Annunziata, protettrice della diocesi, in programma per il prossimo 4 aprile, appunto. I riti pasquali, poichè già concessi, si erano svolti regolarmente anche lo scorso anno. Nell’atto di monsignor Milito, valido per tre anni, allo scadere dei quali sarà messa in atto una verifica, si parla anche della preparazione dei componenti dei Comitati che organizzano le feste e dei portatori delle sacre effigi.