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Giustizia, Lombardo nuovo procuratore aggiunto di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – La quinta commissione del Csm ha proposto all’unanimità al plenum la nomina del sostituto procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, a procuratore aggiunto dello stesso Ufficio. La pronuncia del plenum dovrebbe avvenire a giorni. Lombardo è uno dei magistrati di punta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria dove, da anni, è impegnato in inchieste che riguardano le cosche della città, le più potenti nel panorama ‘ndranghetistico nazionale ed internazionale, ed i loro rapporti con il mondo della politica, dell’imprenditoria e della massoneria. Attualmente è pm nel processo Gotha contro i presunti componenti la cupola degli “invisibili”, un organismo di vertice che secondo l’accusa sovrintende ai boss della ‘ndrangheta con funzioni di indirizzo delle attività criminali ed i cui componenti risultano ignoti agli stessi affiliati, boss e gregari. Tra gli imputati ci sono anche il senatore Antonio Caridi ed altri esponenti politici. Inoltre ha coordinato l’inchiesta, giunta alla fase processuale, che vede tra gli imputati l’ex ministro dell’interno Claudio Scajola accusato di avere favorito la latitanza di Amedeo Matacena, l’ex parlamentare di Forza Italia condannato in via definitiva a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa ed attualmente latitante a Dubai.

Salvatore Curcio nuovo Procuratore di Lamezia. Ok dal Plenum dal Csm

CATANZARO – Il Plenum del Csm ha dato l’ok definitivo alla nomina di Salvatore Curcio a Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme. In magistratura dal 1989, Curcio ha iniziato come giudice istruttore e poi gip a Catanzaro. Nel 1993 è passato alla Dda del capoluogo calabrese per la quale ha coordinato alcune delle più importanti inchieste sulla ‘ndrangheta, tra cui “Galassia”, che nel 1995 portò all’arresto di 134 persone tra la Calabria e la Germania, e “Decollo”, culminata con l’arresto di oltre 100 persone e un maxi sequestro di cocaina occultata all’interno di blocchi di marmo. Una delle sue ultime inchieste condotte da Curcio, inoltre, ha svelato l’infiltrazione della ‘ndrangheta in una banca della Repubblica di San Marino.

Neonata muore a 48 ore dal parto. Aperta inchiesta

COSENZA – La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sulla morte di una neonata di appena 48 ore avvenuta ieri all’ospedale di Cosenza, dopo che i genitori della piccola, una coppia di Atri, hanno presentato denuncia. La magistratura ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica, in attesa dell’autopsia. Sul caso l’azienda ospedaliera ha emesso una nota in cui, dopo aver espresso «massima vicinanza e solidarietà, nonché partecipazione al grave dolore che ha colpito la famiglia della neonata T.G. per la morte della piccola, avvenuta nella giornata di domenica 11 dicembre, ad appena 48 ore dalla nascita», aveva ricostruito tutta la vicenda, spiegando tra l’altro che «la neonata, nata da madre con diabete gestazionale e rottura prematura delle membrane, alla 37 settimana da parto spontaneo ha manifestato sin dalla nascita distress respiratorio che si è progressivamente aggravato, nonostante le terapie». Nella nota l’ospedale ha parlato di un «caso alquanto complesso ed estremamente difficile da trattare, anche con gli strumenti più aggiornati in dotazione all’U.O.C. Neonatologia e Tin dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza», e ha concluso: «A tutti i medici e infermieri della Neonatologia di Cosenza resta un forte rammarico, una grande sensazione di impotenza e di dolore, per non essere riusciti a salvare la vita alla neonata, nonostante tutti gli sforzi, l’impegno e la migliore assistenza garantita alla piccola».