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Teatro Morelli, le fiabe diventano underground nello show che apre la stagione

COSENZA – Si apre la nuova stagione degli spettacoli al Teatro Morelli. In scena il prossimo 6 dicembre “The Black’s Tales Tour”, che mette in scena una versione underground delle fiabe più note, ad opera di Licia Lanera di Fibre Parallele. L’appuntamento è a partire dalle 20.30 nella cornice del Teatro Morelli, per dare avvio alla nuova stagione del Progetto More, ideato e diretto da Scena Verticale, in partenariato col comune di Cosenza, la regione Calabria e il MiBact. In “The Black’s Tales Tour” le icone delle fiabe piano piano si sgretolano, fino a diventare la realtà stessa, la più feroce, la più fallimentare. Una sorta di horror che vuole far paura per esorcizzare la paura stessa: quella di chi scrive, quella di chi vive. Cinque le fiabe di partenza, tutte classiche e conosciutissime (la Sirenetta, Scarpette rosse, Biancaneve, La regina delle nevi e Cenerentola), che vengono spogliate della loro parte edulcorata che le rende adatte al mondo dei bambini e presentate in tutta la verità della loro versione autentica. Licia Lanera propone, così, una personale visione delle storie,raccontando incubi notturni, per parlare di alcune donne, delle loro ossessioni, delle loro paure. A condire le tinte scure dello spettacolo, le musiche originali composte grazie alla collaborazione con il musicista pugliese Tommaso Qzerty Danisi, a ipnotizzare lo spettatore in una dimensione a metà tra l’onirico e il reale.

 

 

 

Cosenza, il teatro al Castello. Focus Calabria è il nuovo evento di Scena Verticale

COSENZA – Riparte la stagione 2016/2017 del Progetto More, ideato e diretto da Scena Verticale in partenariato col Comune di Cosenza, il MiBACT e la Regione Calabria. Per l’occasione è stato allestito un mini festival autunnale per presentare la nuova stagione teatrale, concentrato nelle giornate 21, 22 e 23 ottobre. Si tratta di Focus Calabria, una manifestazione dedicata ad artisti e compagnie provenienti da tutta la regione, ma anche residenti al di fuori, purchè di origini calabresi. Nei tre giorni previsti si susseguiranno spettacolo, ma anche letture sceniche, incontri, dibattiti. Non è una novità per il More, basti pensare alla vetrina Calabria del 2013 e la trasformazione, nel già più lontano 1999, da Compagnia teatrale ad attività culturale attenta alle proposte teatrali calabresi. Del tutto nuova è, invece, la location stessa del Focus, cioè il Castello Svevo di Cosenza, con il ritorno alla cornice consueta del Teatro Morelli solo per l’ultimo spettacolo in programma. «Per tre giorni – ha spiegato il direttore artistico Dario De Luca – vogliamo trasformare il Castello di Cosenza in una piccola roccaforte teatrale, luogo di visione, con 10 appuntamenti tra spettacoli, performance e letture sceniche, ma anche luogo di confronto  e  perché no di incontri conviviali».Questi ultimi saranno altresì arricchiti dalla presenza di un osservatorio composto da tre critici nazionali: Graziano Graziani (Radio3 Rai, Rai 5, minima&moralia), Sergio Lo Gatto (TeatroECritica) e Nicola Viesti (Hystrio). «È un confronto sul sistema teatrale calabrese – prosegue De Luca – che spesso facciamo tra di noi,  concentrandoci sulle implicazioni politiche; questa volta vogliamo dare un quadro del sistema teatrale calabrese a livello artistico-culturale, in modo che ognuno dopo possa fare la sua riflessione». È per tale ragione che gli incontri in programma tra osservatorio critico e compagnie saranno aperti al pubblico, nell’ottica della condivisione tra scena e platea, tra teatro e città, rendendo continuativo il percorso di audience development che vuole avvicinare lo spettatore alle poetiche degli artisti coinvolti nella rassegna. Soddisfazione e orgoglio per la ricchezza e articolazione della manifestazione ha espresso Rosaria Succurro, assessore cittadino agli eventi: «Scena Verticale, con professionalità, passione e competenza riesce ogni anno a proporci qualcosa di diverso, che apre a nuovi interessanti stimoli. A noi il compito di far emergere sempre le professionalità e mantenere saldo il legame con il territorio. Vorrei che questa rassegna costituisse anche uno sprone ad approfondire la conoscenza del nostro territorio, vivere il teatro in un luogo che non è quello del teatro può aprire prospettive differenti ed avvicinare anche un pubblico nuovo».

Ricco e interessante il programma previsto da Focus Calabria. La rassegna sarà aperta da “La città e il desiderio”, un percorso interattivo sensoriale, curato da Confine Incerto e Conimieiocchi, alla scoperta della propria città interiore. Un “cantiere di teatro” finalizzato alla formazione di un gruppo di ricerca artistica sul linguaggio dei sensi e sul teatro in spazi non convenzionali. Manolo Muoio porta in scena Rock Oedipus, prodotto da Teatro Rossosimona, un viaggio in bilico tra teatro propriamente inteso e rock, sulle note della Stratocaster di Luca Pietramala, un “deposito perduto di testi, memorie e oggetti-feticcio, precipitato in piccolo-privato-perverso immaginario rock”. Ernesto Orrico e Massimo Garritano presentano “La mia idea. Memoria di Joe Zangara”, il racconto in prima persona del piccolo emigrante calabrese giustiziato per aver attentato alla vita del presidente Roosevelt. Saverio Tavano porta in scena “Formiche”, sul tema della solitudine dell’anima, dell’alienazione. Teatro ,della Maruca presenterà in prima nazionale  “Il servo di Amleto”, un’indagine sul passaggio da un’epoca all’altra in cui il teatro di prosa si incontra con l’arcaico teatro di figura. Nino Racco va in scena con “Opera aperta – in memoriam Rocco Gatto”, mugnaio della provincia reggina vittima della ‘ndrangheta. Scena Nuda presenta “Un vecchio gioco”, uno spettacolo che indaga la natura dell’uomo e la sua innata indole votata alla violenza, in un’alternanza continua tra mondo quotidiano e mondo visionario.

Oltre a tali spettacoli, sono previsti anche due work in progress. Tra questi, “L’incidente. Io sono già stato morto” dell’attore cosentino Francesco Aiello, che racconta l’ipocondria di un ansioso patologico. Il secondo è “Tette – Mastoplastica elementare” della Compagnia Ragli che vuol essere uno sguardo sulla attuale dimensione estetica del cibo.

Chiuderà la rassegna la Compagnia Arciere con la prima nazionale di “Francesco e il Re”, con testo di Vincenzo Ziccarelli e messo in scena da Adriana Toman. Il re Luigi XI, dopo aver ben governato e resa forte la Francia, non si rassegna a lasciarsi consumare dalla malattia e invoca l’intervento di Francesco di Paola, già noto per le sue doti taumaturgiche e per aver compiuto dei miracoli.

 

 

Cosenza, in partenza al Teatro Morelli i corsi della scuola di teatro More

COSENZA – È in partenza il nuovo anno della scuola di teatro More, nell’ambito del progetto di residenza del Teatro Morelli, ideato e diretto da Scena Verticale e in partenariato col Comune di Cosenza. Nella giornata di domani, 3 ottobre, ripartiranno le lezioni della scuola diretta da Dario De Luca; in programma numerosi corsi, che dureranno fino a giugno, ripartiti per fasce di età: ci sarà il corso per i giovanissimi, da 8 a 13 anni, tenuto da Maria Irene Fulco; quello per gli adolescenti, da 14 a 21 anni, curato da Ernesto Orrico e Maria Irene Fulco; quello per adulti, dai 21 anni in poi, condotto dallo stesso De Luca. Il percorso didattico-teatrale sarà arricchito nel corso dell’anno da una serie di corsi specifici, come dizione, danza, storia del teatro, che prevedono la partecipazione di registi, attori e pedagoghi.  Per ulteriori informazioni sulla scuola di teatro More, giunta al quarto anno consecutivo, è possibile consultare il sito www.progettomore.it.

 

Rassegna More Young, penultimo appuntamento al Morelli con “Per Obbedienza”

Cosenza ( Cs) – Alle battute finali “More Young”, la rassegna inserita nell’ambito del “Progetto More” dedicata agli artisti emergenti e under 35, sostenuta dal Mibact, dalla Regione Calabria e dal Comune di Cosenza. Il penultimo appuntamento, venerdì 11 marzo (ore 21) al Morelli, è con lo spettacolo “Per Obbedienza” di Ura Teatro (ura, dall’albanese “ponte”), compagnia che nasce come continuazione del  sodalizio artistico tra Fabrizio Saccomanno  e Fabrizio Pugliese i quali, dopo anni di lavoro in un Teatro Stabile per l’Innovazione, hanno attivato diverse collaborazioni con artisti e strutture pugliesi, approfondendo contemporaneamente il loro percorso artistico iniziato quindici anni fa con gli spettacoli “Gramsci, Antonio detto Nino” di Saccomanno e “Per Obbedienza” di Pugliese. Oggi, il lavoro della compagnia sul territorio è costante e coinvolge progetti di teatro comunità in alcuni paesi del Salento. Lo spettacolo di Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno, che ne firmano regia e drammaturgia, è vincitore de I Teatri del Sacro 2015.  “Per obbedienza” è la  grande storia di un piccolo uomo fuori dall’ordinario: Giuseppe da Copertino, santo (in scena Fabrizio Pugliese). Una storia picaresca, comica, commovente e al tempo stesso raccapricciante: una vita complicata, un padre sciocco e truffato dagli amici, quattro fratelli morti, una madre indurita dalla fatica e da una fede arida. Una storia che si dipana dal primo Seicento, in un’età sfarzosa e sudicia, dove trionfano malattie gravi, infezioni, una giustizia ingiusta, una Chiesa onnipotente, ma – sopra a tutto – una vocazione sublime, l’amore bellissimo e assoluto di un giovanetto al limite dell’autismo che si innamora perdutamente della mamma sua: la Madonna.   Nell’estasi, più che vedere, il soggetto diventa lui stesso madonna, divinità, demone, a seconda. Giuseppe va in estasi con una facilità incredibile: l’unica differenza rispetto ad altre estasi, dove lo spirito abbandona un corpo immobile, sta nel fatto che lui il corpo se lo porta con sé, in volo; quel corpo martoriato da digiuni e flagellazioni diventa una pagina dove è disegnato tutto il suo amore verso la Madonna, tutta la sofferenza di quel mondo che lui non comprende, non da sveglio, certo, e non secondo un pensare quotidiano, ma che sente dentro di sé. Senza saperlo, quel santo “idiota” mostra la nostra di inadeguatezza, il nostro bisogno di dare sempre un ordine razionale alle cose, l’incapacità, o paura, di perderci magari davanti ad un affresco, riconducendo  alla “potenza simbolica del figurativo” le emozioni che il racconto segreto di quelle immagini ci suscita… Tutto il lavoro di ricerca, di fonti storiche, di leggende popolari  porta nel nostro lavoro all’elaborazione di un testo per attore unico; un narratore all’interno di una struttura scenografica semplice, fatta di pochi segni e uno sgabello malfermo su cui siede, in bilico anche lui, in procinto di cadere, o di volare, forse.

Vaughan Phoenix for Blowing on Soul: il Gospel sta per Invadere Cosenza

COSENZA – Le Associazioni culturali Galimi Art Session e InMediArt, in collaborazione con la residenza teatrale Progetto More, presentano il concerto di Vaughan Phoenix for BLOWING ON SOUL.

Un incredibile show gospel che apre le feste natalizie nel giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre alle ore 18 presso il teatro Morelli di Cosenza.

L’evento vede la direzione artistica di Elisa Palermo (in arte Brown) e Riccardo Galimi. La prima, direttrice del Soul Sighs Gospel Choir, è una rinomata voce Gospel calabrese, nota in tutta Italia grazie anche alle sue numerose performances con artisti di altissimo livello; il secondo, grande pianista, si è distinto nel panorama culturale calabrese per le sue eccellenti capacità organizzative, alle quali si deve la realizzazione di Art Sessions e prestigiosi concerti con ospiti di fama internazionale – ultimo suo ospite a Belvedere è stato Fabrizio Bosso.

La realizzazione di tutto questo – ci racconta la Brown – è stata possibile solo grazie alla collaborazione con Monica Bernassola (amica nel gospel da anni), al Progetto More di Scena Verticale, agli sponsors, e soprattutto alla vicinanza, all’entusiasmo e al lavoro del Soul Sighs Gospel Choir. Sarà una tre giorni incredibile che raccoglierà coristi da tutta Italia per dare vita al BLOWING ON SOUL GOSPEL CHOIR e che vedrà la direzione musicale del grande Vaughan Phoenix, un artista che ho sempre sognato di portare nella mia terra! Mi auguro davvero che solisti e coristi del meridione non perdano questa occasione.”

Nel corso della serata, Phoenix riceverà il premio Cuore Valentino. Per l’occasione il coro sarà accompagnato da una band d’eccezione che vedrà :

Roberto Risorto – tastiere; Luigi Genise – piano elettrico; Chris Riccardi – organo; Alessio Iorio – basso; Lorenzo Iorio – chitarra; Antonio Staropoli – percussioni; Maurizio Mirabelli – batteria.

Il maestro Vaughan Phoenix ha alle spalle un nutrito numero di tournée ed esperienze artistiche che lo hanno reso un talento innegabile. La sua evoluzione come produttore, cantante, direttore artistico, scrittore e tanto altro gli hanno reso la fama meritata in tutto il mondo. I suoi workshops sono stati definiti “sorprendenti”, “pieni di energia”, “momenti che cambiano la vita” e “ispirati”. Oggi, Vaughan, è uno degli artisti, produttori e workshop leaders più richiesti, soprattutto dopo essersi guadagnato il riconoscimento di un GRAMMY AWARD come produttore della grande artista gospel Tasha Cobbs. Egli ama descriversi così: “Sono solo un contenitore che ama essere riempito da Dio!”.

IL GOSPEL STA PER INVADERE LA CITTA’…

Per Info e Prevendite:

PREVENDITA : Inprimafila Via Alimena 4/b Cosenza Tel 0984 795699

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Con/fine: la danza racconta l’angoscia

Secondo appuntamento della rassegna More 2014/2015. Stavolta il teatro Morelli ha accolto sul proprio palco lo spettacolo “Con/Fine”, firmato dal coreografo, insegnante e regista Massimiliano De Luca e “danzato” da Valentina Militano, Orlando Capitano, Giorgia Conte e Laura Colombo. Danzato e non interpretato, appunto, perché i 50 minuti della rappresentazione andata in scena venerdì scorso sono spesso percorsi da una tensione più coreografica che narrativa: i quattro giovani sono danzatori di lodevole talento, e tentano in modo apprezzabile di imprimere un’interpretazione che sia all’occorrenza sofferta, intima, furiosa al loro muoversi sul palco, ma è forse l’eccessiva ripetitività dell’impianto coreografico a privare gradualmente la storia di un contenuto che possa essere sfaccettato ed interiorizzabile come si propone d’essere sulla carta. A mitigare la stasi del prodotto un’ottima scelta musicale, che impreziosisce di tensione emotiva molti passaggi. Emozionante, invece, la tranche finale, in cui i quattro ballerini restituiscono con grande intensità l’asfittica pressione dell’angoscia, delle convenzioni dure a morire, della maschera che si è costretti ad indossare mentre il tempo a nostra disposizione su questa terra/palcoscenico ci crolla inevitabilmente addosso. Un tentativo di teatro-danza, insomma, premiato dal grande talento dei suoi giovani interpreti e da alcune buone intuizioni che, se fatte fruttare a dovere, daranno vita ad ottimi esperimenti futuri.

Salvatore Perri

Ph: Giovanni Barberio

Primavera a teatro: il programma del progetto MORE

Cosenza – L’attività della compagnia Scena Verticale nel teatro Morelli rappresenta il successo dell’arte scenica contemporanea, capace di mettere insieme i numeri del pubblico con i favori della critica. Nella passata stagione, i venerdì della rassegna “More Fridays” erano assurti ad appuntamenti-cult del fine settimana bruzio, registrando numerose presenze.

Adesso il progetto, diretto e organizzato dalla compagnia Scena verticale con il sostegno del Comune di Cosenza, si evolve con diverse novità e con il riconoscimento, attraverso il POR FESR 2007/2013, della Residenza teatrale che, nell’arco di un triennio, darà modo di sviluppare un itinerario contemporaneo di eventi, incontri, sperimentazione, linguaggi e laboratori professionali.

Cercheremo di dare ai cosentini la possibilità di viaggiare meno vedendo più cose in loco”, ha dichiarato La Ruina, fresco del Premio Ubu 2012 “Migliore attore italiano” per il suo “Italianesi” che andrà in scena al teatro Morelli il 12 aprile.

La prima parte del progetto More, dal 4 aprile (di giovedì, quando è in programma l’incontro con la compagnia di turno) fino al 10 maggio (quando andrà in scena “Lo stipo” del centro R.a.t., attestazione di vicinanza e solidarietà al teatro dell’Acquario in questo suo periodo buio), comprende sei spettacoli e prende il nome di “Focus Calabria” perché “la produzione si prefigge di focalizzare l’attenzione sulle realtà calabresi e su quanto di buono accade nella nostra regione”.

Si tratta per il momento di una sola tessera di un puzzle più complesso che in seguito vedrà maggiore attenzione per la scena nazionale.

Tutte le opere in cartellone saranno precedute da incontri con le compagnie ospitate, il pubblico e gli addetti ai lavori, che si terranno sempre all’interno del teatro Morelli ogni giovedì precedente gli spettacoli, e che saranno incontri a cavallo fra la poesia e la politica.

In virtù del fatto che la residenza teatrale è, per scelta, luogo di multidisciplinarietà, la produzione di Scena Verticale ha deciso di aprire alla musica, questa volta non di venerdì bensì di mercoledì (17 aprile e 15 maggio), proponendo due appuntamenti: rispettivamente l’esibizione di Roberto Cherillo e del Circolo delle quarte.