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Parte il progetto “Urban generation”

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COSENZA(CS)Ai nastri di partenza il progetto Urban Generation, promosso e gestito da un gruppo di ragazzi cosentini vincitori del bando Social Innovation promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Un progetto Smart City che si realizza e diventa tangibile non solo per i giovani cosentini ma per l’intera cittadinanza. Tema centrale del progetto è la mobilità sostenibile e partecipata vista come strumento per rendere migliori e più vivibili le aree urbane. Il progetto è stato realizzato utilizzando strumenti e tecnologie 2.0 e contribuirà ad avvicinare l’area Cosenza-Rende-Unical, oggetto della sperimentazione, al virtuoso panorama europeo delle buone pratiche in materia di mobilità. Durante l’evento di presentazione che si terrà il 18-19-20 settembre nelle principali piazze delle tre aree interessate, la collettività sarà coinvolta e stimolata con attività e missioni di gioco e scoprirà una realtà nuova, dove per ogni buona pratica messa in atto si innesca un sistema premiale, e non più sanzionatorio. Questa la vera marcia in più del progetto Urban Generation!Da tempo si sente parlare di Smart Cities ma effettivamente il concetto è percepito ancore come astratto, poco di concreto è stato fatto per far sì che le buone prassi in materia siano spiegate in modo chiaro all’utenza. Proprio per tali motivazioni il progetto Urban Generation è stato ideato per essere alla portata di tutti e prevede supporti che creano una rete visibile per le vie dell’area urbana Cosenza-Rende-Unical.La conferenza stampa che si terrà giorno 18 settembre alle h.16,00 presso le Sale del CONI Point Cosenza sarà anche un momento  in cui si avvierà un dibattito in materia di mobilità sostenibile e durante la quale verranno spiegati il ruolo e le funzionalità dei Totem, da tempo oggetto di curiosità da parte della cittadinanza cosentina e rendese.

 

Dal 28 ottobre tre Smart Days per informare sulla “città intelligente”

COSENZA – L’Amministrazione comunale di Cosenza punta moltissimo sul progetto “Smart city”, cui ha aderito fra le prime città italiane. Infatti, il Sindaco Mario Occhiuto e l’Assessore Geppino De Rose, per il Laboratorio operativo hanno messo a disposizione i locali dell’ex stazione di Piazza Matteotti, sede attuale del CONI. È proprio in questa sede che i vari partner dell’iniziativa stanno lavorando già da qualche mese alla costruzione concreta della “città intelligente”, obiettivo ambizioso ma tutt’altro che impossibile. I primi risultati e le prospettive di questo impegno saranno portati a conoscenza della cittadinanza nel corso di una tre giorni ed una serie di workshop, il primo dei quali rivolto a tutti i cittadini, gli altri a specifiche categorie di cittadini. Il coinvolgimento ampio di residenti e forze vive della città è infatti ritenuto fondamentale per la riuscita di questo progetto, che, con l’ausilio delle nuove tecnologie, si propone di costruire un futuro urbano più a misura d’uomo, attento alle esigenze ambientali e sociali.

Progetto smart city nel centro storico di Cosenza: priorità a sicurezza e innovazione dei processi d’intervento

Amministrazione comunale e forze imprenditoriali, accademiche, scientifiche insieme attorno ad un tavolo per trovare il modo di salvare uno dei centri storici più belli d’Italia.

Da circa cinquant’anni la parte antica di Cosenza ha conosciuto un progressivo percorso di abbandono e degrado, contro il quale poco hanno potuto gli interventi delle varie Amministrazioni succedutesi.

“C’è  bisogno di ingenti finanziamenti, ma soprattutto è indispensabile un approccio diverso al problema, l’ innovazione dei processi con i quali affrontare la situazione”.

Il Sindaco Mario Occhiuto lo ha detto in apertura della prima riunione indetta, questa mattina a Palazzo dei Bruzi, per coinvolgere le forze vive della città sul progetto di smart city nel centro storico, lanciato dal Comune aderendo ad un bando Miur che vuole rilevare i fabbisogni e verificare l’esistenza di soluzioni tecnologiche e organizzative potenzialmente in grado di soddisfare le necessità di rivitalizzazione e riqualificazione di contesti edilizi degradati in aree centro storico.

Hanno risposto all’invito del Sindaco, affiancato dall’Assessore all’Innovazione Geppino De Rose, dall’Assessore alla Crescita economica urbana e mobilità sostenibile Nicola Mayerà, e dal Dirigente comunale ing. Carlo Pecoraro,  l’ing. Stefano Banini del Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale quale coordinatore, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Silvano Corno, l’architetto Gabrio Celani, l’ing. Giovanni Guagliardi di Confindustria, Patrizia Tortorici del Polo Beni Culturali Calabria, il Presidente Ance Cosenza dott. Francesco Cava, il dottore Francesco Fragale per l’Ordine dei Geologi, l’ing. Giandomenico Spezzano del CNR, l’ing. Salvatore Leto quale responsabile tecnico dell’Ente gestore del Polo regionale per Energia e Ambiente.

 

Il Sindaco in apertura ha illustrato i diversi progetti che questa Amministrazione ha iniziato o si appresta a varare a favore della città antica, della sua rivitalizzazione, della sua rinascita strutturale e  sociale. Ha ricordato, tra l’altro, l’apertura di venticinque botteghe su corso Telesio, la nuova illuminazione pubblica e quella artistica puntata a valorizzare luoghi e monumenti, la riqualificazione dei fiumi ed il prestigioso progetto del Museo Alarico. E, ancora, ha citato il servizio prestato dal bus turistico “Scopri Cosenza”, le attività e gli eventi estivi sul Lungofiume boulevard, la prossima realizzazione della via degli artisti, i cui lavori sono già stati appaltati.

Mario Occhiuto ha poi parlato della città come si è sviluppata fino agli anni ’50, secondo canoni estetici ed urbanistici apprezzabili e ancora godibili; e del successivo boom edilizio che, qui come in tutta Italia, ha prodotto errori ed orrori. “Cosenza – ha rilevato- è il risultato dei decenni precedenti ed oggi ci ritroviamo con una città dissestata sul piano sia finanziario che urbanistico. Dobbiamo, dunque, riprendere il discorso partendo da una logica di sostenibilità urbana.”

Il Sindaco ha sottolineato come il centro storico sia costituito sì da pregevoli edifici pubblici, ma anche e soprattutto da edifici privati costruiti  con materiali poveri e, quindi, particolarmente vulnerabili.

“Al primo punto dobbiamo mettere la sicurezza delle strutture, con interventi mirati laddove ce n’è più bisogno. Subito dopo vanno individuati processi innovativi di intervento, anche per far sì che il pubblico possa intervenire sulle proprietà private.”

Il Sindaco pensa al proposito alle cosiddette “procedure perequative” con cui coinvolgere nelle azioni i proprietari degli edifici, con benefici per tutti.

“Cosenza ha bisogno di risorse per un recupero che non può certo avvenire in uno o due anni. Ed è indispensabile  il coinvolgimento delle forze cittadine, dei privati, del mondo accademico e della ricerca, con cui desideriamo programmare quanto necessario.”

L’Assessore Geppino De Rose ha, subito dopo,  illustrato dettagliatamente il bando Miur insistendo sulla necessità di “uno sforzo di fantasia per costruire insieme un modello innovativo, che nel centro storico possa legarsi anche a dinamiche sociali”.

Tutti gli intervenuti hanno espresso condivisione per il progetto.

Il prof. Celani ha sottolineato come recuperare il centro storico e metterlo in sicurezza sia da considerare operazione non solo necessaria, ma “obbligatoria”,  in quanto il degrado ha un costo sociale.

Il coordinatore ing. Banini ha indicato quale priorità l’individuazione delle criticità per poi arrivare al modello innovativo d’intervento.

Il  prof. Spezzano ha indicato alcune soluzioni pratiche per la sicurezza, come l’impiantistica sensoristica sugli edifici per prevenire crolli.

Il dottor Cava ha sottolineato come molto positiva una condivisione che nasce dall’inizio del processo per un progetto, il recupero del centro storico, che riguarda tutti.