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Allerta meteo nel crotonese e nel cosentino

CATANZARO – Le intense piogge che si stanno abbattendo sul versante ionico cosentino e crotonese e nelle zone interne ha portato la La Protezione Civile della Regione Calabria a emettere questa mattina già due bollettini meteo su posaibili condizioni critiche sul territorio rispetto a rischi idrogeologici.
In particolare nell’avviso delle 8.33 vengono segnalate previsioni di criticità livello 3 (moderata criticità di rischio idrogeologico) nella provincia di Crotone, in particolare a Cutro. Da monitorare anche la situazione a Paludi, Scandale, Pietrapaola, Crosia, Cropalati, Caloveto, Calopezzati.

Gli intensi fenomeni temporaleschi, che stanno interessando tutto il Meridione, in Calavria dovrebbero attenuarsi in serata.

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CISAL FPC Calabria contro Tansi sulle reperibilità personale ProCiv

CATANZARO – L’annullamento delle reperibilità del personale protezione civile regionale – che rimane solo in casi di allerta ed emergenza stabiliti dopo un bollettino – è al centro della polemica fra la CISAL FPC Calabria e Carlo Tansi. Questa la nota stampa della Cisal per la quale la Calabria è e rimane un territorio a rischio che necessità la reperibilità degli operatori della Protezione Civile:

one civbile”Apprendiamo che negli ultimi giorni il dott. Carlo Tansi, Dirigente del Settore Protezione Civile della Calabria, ha prodotto un altro capolavoro burocratico. Di fatto, con la sua grande genialità ha stabilito – si legge nella nota della CISAL – di annullare a far data al 01 aprile 2016 l’istituto della “reperibilità” per il personale di Protezione Civile.
In sintesi, secondo il dott. Tansi, soltanto dopo l’emissione di un bollettino meteo, certamente non prevedibile da alcuno, il personale potrà essere ritenuto reperibile, a prescindere se nel frattempo lo stesso personale, non edotto per tempo, è fuori sede e/o abbia deciso di impiegare il proprio tempo libero senza prima chiederne autorizzazione a lui.
L’altra possibilità potrebbe invece essere che il personale – continua la nota – a proprio onere esclusivo e senza alcuna remunerazione, si ritenga costantemente disponibile ad di fuori dell’orario di lavoro in attesa della possibile emanazione di un bollettino meteo per essere prontamente disponibili; sembra di vederli, sempre con il cellulare in mano in attesa di un eventuale messaggio che li avvisi dell’emissione di un bollettino meteo!!!
Tutto questo non si capisce bene su quale base normativa e/o di contrattazione decentrata si fondi, ma – denuncia il sindacato – il dott. Tansi ha deciso così!
Oltre a tutto questo – fa notare la CISAL – l’eventuale richiamo del personale in reperibilità è condizionato ai soli eventi meteo, quindi tralasciando tutti quelli che sono gli altri rischi di cui purtroppo il territorio calabrese è ben ricco, come rischio antropico, sismico e tsunami, ecc.
A tal punto non potendo assolutamente credere che un dirigente regionale di Protezione Civile si sia dimenticato che la Calabria è ad alto rischio di eventi calamitosi, non possiamo che dedurre che lo stesso dott. Tansi abbia condotto un proprio studio per il quale il rischio sismico non sia più riguardante la Calabria. Pertanto, nell’invitarlo a pubblicare questo nuovo capolavoro scientifico, lo vogliamo – ironizza la CISAL – contestualmente candidare al Premio Nobel per la scoperta fatta.
Dimettendo i toni amaramente ironici e sarcastici sin qui tenuti, ci chiediamo se davvero nessuno ai piani alti della Cittadella Regionale sia stato informato di ciò e, nel caso lo fosse stato, se condivide l’azione distruttrice che il dott. Tansi sta attuando nei confronti della Protezione Civile Regionale, dai cui uffici i dipendenti – afferma la CISAL – stanno continuamente fuggendo per trasferirsi in ambiti lavorativi più sereni e produttivi.
Vogliamo in questa sede comunque rammentare che per eventuali disservizi e/o malfunzionamenti della macchina di Protezione Civile – dichiara la CISAL – il Presidente Oliverio sarebbe solidale col dott. Tansi in termini di responsabilità civile e penale e che gli Organi Inquirenti non ci risulta abbiano mai avallato benevolmente la strategia dello struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia!”

“Antincendio boschivo. Strategie di previsione, prevenzione e intervento”: un convegno all’insegna della salvaguardia ambientale

lavori convegnoMORANO CALABRO (CS) – L’argomento principe del convegno promosso dal Gruppo Speleo del Pollino e dall’Amministrazione comunale di Morano Calabro è stato “Antincendio boschivo. Strategie di previsione, prevenzione e intervento”. Tecnici e istituzioni presenti si sono avvicendati sulla spinosa questione degli incendi, restituendo alla platea una serie di dati e considerazioni su cui riflettere.
È toccato al presidente degli speleologi moranesi, Roberto Berardi, aprire i lavori e soffermarsi sul grande impegno che l’associazione da lui guidata profonde da decenni nella salvaguardia dell’ambiente «lottando contro chi vorrebbe distruggere – così Berardi – il nostro patrimonio naturalistico».
Antonio Fioriglio, funzionario della Protezione Civile Calabria, ha invece focalizzato l’attenzione sulla struttura operativa regionale, costituita da uomini e mezzi. È pure emerso come purtroppo non sia ancora stato attivato il COP (Centro Operativo Regionale) di Cosenza, a fronte dell’importanza che la struttura riveste nel contrasto ai roghi.
Il maggiore del Corpo Forestale dello Stato, Angelo Roseti, ha avuto il compito di descrivere l’attuale situazione sul fronte incendi e di segnalare come il 95% di essi sia di natura dolosa o colposa. Il dirigente del CFS ha evidenziato come, anche in questo settore, i tagli ai fondi siano stati significativi e abbiano prodotto effetti negativi sull’apparato interventistico. Nel 2007 la Protezione Civile disponeva di 31 Canadair, nel 2014 solo 14.
Al presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, tra i relatori, non piace l’idea di accorpare il Corpo Forestale dello Stato ad altre forze di polizia. È poi passato a esporre l’articolata opera di prevenzione e intervento promossa dal Parco in un territorio vastissimo e impervio. Opera condotta fianco a fianco con il CFS, la Protezione Civile, associazioni di volontariato in ambito interregionale, l’ausilio di velivoli da diporto per l’avvistamento e gruppi di detenuti della Casa circondariale di Castrovillari. Ma la vera novità è costituita dall’apparato di videosorveglianza: «Insieme alla Telecom – ha informato il Presidente dell’area protetta – il Parco ha posizionato telecamere ad ampio raggio per un controllo attento e continuo delle aree sensibili».
Anche l’assessore Biagio Angelo Severino non condivide l’iniziativa che mira a unificare il CFS con altri organi di Polizia.Il membro dell’esecutivo locale ha dapprima ringraziato il Gruppo Speleo del Pollino per le attività svolte, quindi ha suggerito in tono polemico di «abbattere la scure della spending review sugli stipendi dei parlamentari anziché penalizzare le Forze dell’Ordine e mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini».
Conclusioni affidate al sindaco Nicolò De Bartolo che ha tracciato un profilo del lavoro svolto negli anni dal Parco. Il Primo cittadino ha poi voluto porre l’accento sulle «responsabilità enormi dei Sindaci che però – ha affermato – non dispongono di adeguate risorse per tutelare concretamente i territori». De Bartolo ha chiesto che «le istituzioni interessate siano messe in condizioni di operare compiutamente e di ragionare sul paradosso che vede fondamentali, e non di solo appoggio, i gruppi di volontariato. Oggi – ha osservato De Bartolo – questi sodalizi svolgono un’azione inderogabile, talvolta sostituendosi allo Stato e assicurando servizi che altrimenti non sarebbero garantiti». Quindi un «riconoscimento sentito al Gruppo Speleo del Pollino, al suo Presidente, alla macchina organizzativa della Protezione Civile ad ogni livello, al Parco Nazionale del Pollino» grazie ai quali «abbiamo più volte scongiurato la desertificazione di intere aree. È certamente indispensabile limitare gli sprechi di risorse pubbliche – ha terminato De Bartolo − evitando di indebolire servizi che sovrintendono alla salvaguardia della biodiversità e all’equilibrio delle specie».

Allerta meteo per le prossime 24/36 ore

La Protezione civile della Regione Calabria ha diramato l’allerta per previsioni meteorologiche avverse che interesseranno tutte le aree della Calabria. Dalla serata di oggi, martedì 21 ottobre, e per le prossime 24/36 ore, si prevedono venti di burrasca o forte burrasca dai quadranti settentrionali, accompagnati da forti mareggiate lungo le coste esposte. Dalla mattinata di domani, mercoledì 22 ottobre 2014 e per le successive 24/36 ore si prevedono precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni daranno luogo a rovesci di forte intensità, frequente attività e forti raffiche di vento. Si raccomanda, pertanto, la popolazione ad essere prudente. Considerato che tali fenomeni possono costituire pericolo per l’incolumità delle persone direttamente investite dal fenomeno.

Giovanni Papasso a colloquio con il sottosegretario alla Protezione civile

 

 

 (CASSANO ALL’IONIO)-Il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso, nella mattinata odierna, ha avuto un cordiale, lungo e garbato colloquio telefonico con il Sottosegretario alla Protezione Civile della Regione Calabria, on. Giovanni Dima. Sono stati chiesti interventi sul settore della Protezione Civile a Cassano All’Ionio.

In particolare, ha riferito il primo cittadino di Cassano All’Ionio, è stata rinnovata la richiesta di assegnare al Comune automezzi della Protezione Civile, indispensabili per la salvaguardia di un territorio vasto ed articolato e della popolazione che vi risiede.

“Nel corso della telefonata – ha riferito il Sindaco Papasso – che è servita a riconfermare il sentimento di antica amicizia che mi lega all’On. Giovanni Dima,  ho per prima cosa avvertito il dovere di rivolgere parole di ringraziamento nei suoi confronti, per la disponibilità dimostrata  in tutti i momenti di grande emergenza che hanno interessato  il territorio di Cassano All’Ionio. Soprattutto,  ho ritenuto doveroso ringraziare l’On. Giovanni Dima per  aver portato nell’Istituzione Regione le problematiche dell’intera  Provincia di Cosenza e, in particolare, della Sibaritide».

E’ stato pure assunto l’impegno di un incontro, che dovrà avvenire subito dopo ferragosto e che dovrà servire a progettare interventi concreti per dotare il Comune di Cassano di  mezzi idonei per far fronte alle tante emergenze che interessano un  territorio caratterizzato da zone collinari impervie, da molti chilometri di costa, contornati da pineta e da zone di campagna molto popolose,  continuamente sottoposto al rischio di  incendi e frane e a carenza idrica. L’On. Dima ha assicurato il suo impegno anche per quanto riguarda la sede COM, che è di  vitale importanza, considerata la particolare conformità del territorio di Cassano, per il coordinamento  delle attività di soccorso e di assistenza alle popolazioni, in caso di calamità naturali.

Il Sindaco Papasso è rimasto molto soddisfatto del colloquio che – a suo dire – «si è concluso con il reciproco impegno a lavorare in stretta sinergia, per la protezione e nell’interesse della comunità  ed in favore dell’ambiente,  che ha bisogno di politiche serie di salvaguardia e tutela».