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Cosenza, le luminarie accendono lo scontro politico. Occhiuto se la prende col senatore Morra

LuminarieCOSENZA – Punta il dito contro il senatore Nicola Morra. il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto non ha dubbi: «C’è qualcuno che fa macchinazioni e ritengo che sia il senatore Morra, tra l’altro lo conoscevo e pensavo fosse una persona sensata e di cultura». L’inquilino di palazzo dei Bruzi lo ha detto a chiare lettere nel corso di una conferenza stampa organizzata a tempo di record dopo il servizio sui costi delle luminarie e sulle presunte irregolarità su cui indagano la Procura e le fiamme gialle, andato in onda nel tg1 delle 20 di domenica sera. Mario Occhiuto se la prende con il senatore del Movimento 5 Stelle: «Non sono complottista e rispondo alle polemiche con argomentazioni, non mi piace la politica parolaia che si richiama a complotti ma in questo caso devo denunciare quanto accaduto», ha affermato Occhiuto ricordando un precedente tentativo da parte di alcuni esponenti del centrosinistra di pubblicare notizie su di lui nella campagna elettorale del 2011. Occhiuto poi ha fatto un paragone con le altre amministrazioni: «Hanno speso molto più di noi per una sola serata mentre a noi vengono contestate le spese di più anni. Non accetto che tale notizia arrivi su Raiuno perché non hanno parlato del concerto di Capodanno». Il Luminarie 2primo cittadino snocciola dati, mostra documenti supportato dal vicesindaco Luciano Vigna, dallo staff dell’ufficio stampa e con il sostegno di assessori, consiglieri e suoi sostenitori presenti in una affollata sala degli Stemmi della Provincia. Occhiuto mostra le interdittive antimafia per alcune cooperative, delibere in cui fa vedere quanto spendono le altre città italiane per le feste natalizie. «Queste cose – aggiunge Occhiuto – sono dati inconfutabili: la riduzione degli affidamenti diretti e non solo. Su piazza Bilotti e per il cimitero abbiamo chiesto i componenti delle commissioni per i bandi di gara. Abbiamo otto milioni in meno per la spesa corrente. Le singole procedure di gara sono fatte dagli uffici in assoluta trasparenza». Risparmio e trasparenza sono i concetti ribaditi da Occhiuto: «Potevamo anche far venire i Negramaro ma non volevamo spendere tanto per un concerto». E poi va oltre: «Le denunce ci sono e ci mancherebbe. Ma le strumentalizzazioni non mi piacciono. So che dietro c’è Morra. Ovviamente se c’è una denuncia di un parlamentare è ovvio che devono esserci degli accertamenti. Come è accaduto per Piazza Bilotti. Possono indagare e non troveranno nulla, anche con centomila denunce».

Franco Bruno, IV Commissione regionale ai Trasporti

COSENZA (CS) La Provincia di Cosenza, rappresentata dal Consigliere delegato ai Trasporti Franco Bruno e dal Dirigente del Settore Ing. Claudio Carravetta, è stata audita dalla IV Commissione permanente – “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” – del Consiglio regionale della Calabria, in merito alla Proposta di legge n. 88/10^ d’iniziativa della Giunta regionale recante: “Norme per i servizi di trasporto pubblico locale”. Presente anche la Città Metropolitana di Reggio Calabria, rappresentata dall’Assessore ai Trasporti Agata Quattrone.

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Il Consigliere Bruno ha fatto preliminarmente osservare che l’audizione è stata possibile su istanza della Provincia di Cosenza. Detto ciò, Franco Bruno ha comunque espressamente ringraziato il Presidente della Commissione Domenico Bevacqua, che ricevuta la richiesta ha immediatamente disposto la convocazione delle Province.

Nel merito della proposta di legge regionale, nel rappresentare la posizione della Provincia di Cosenza le osservazioni del Consigliere delegato sono state nette e decise: «sul piano politico rileva innanzitutto la totale assenza di attenzione dell’ex Presidente della Provincia di Cosenza verso un Ente che ha guidato per ben dieci anni e la cui popolazione ha contribuito in modo rilevante e decisivo al raggiungimento dei suoi traguardi politico-istituzionali attuali. Su quello strettamente normativo, invece, il disegno di legge proposto è illegittimo, controverso, incostituzionale. E’ illegittimo per lo scoordinato e illogico tentativo di sottrarre alle Province l’esercizio di una funzione fondamentale, quella della “pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale” così come sancito dalla Legge di riforma degli Enti di Area Vasta. Il disegno di legge proposto assegna tale funzione alla Giunta Regionale che esercita, addirittura, poteri di programmazione assumendo i poteri di approvazione del Piano Attuativo del T.P.L. (art. 8). Secondo le previsioni dell’art. 9 del disegno di legge, la Giunta Regionale approva, persino, il Programma Pluriennale del T.P.L., attraverso il quale (comma 3) si spinge alla definizione dettagliata dei servizi con indicazioni delle linee e delle frequenze, specificate per fasce orarie per tutte le tipologie di servizi esclusi i collegamenti urbani.

V’è di più: l’art. 15 assegna all’ART-Cal. – nuovo carrozzone politico-istituzionale previsto dalla proposta di legge e concepito in modo da risultare praticamente ingovernabile –  la facoltà di definire gli Ambiti territoriali e i Comitati d’Ambito sottraendo, qualora non definiti dalla stessa ART.-Cal, alle Province la piena titolarità a programmare i servizi. Nel contesto proposto dalla Provincia di Cosenza a nulla servono, invece, questo ipotetico Ente ART-Cal. e la relativa e rilevante spesa a esso connessa (stimata in €.1.250.000, ma in realtà molto più elevata), poiché ogni aspetto programmatorio, gestionale, di regolamentazione dovrebbe essere affidato alle Province o, se si preferisce, agli Enti di Area Vasta che a ciò sono stati designati dalla legge 56/2014 (legge Del Rio), senza alcun dispendio di risorse».

Secondo il Consigliere Bruno è infine «preoccupante la previsione di un bacino unico regionale ottimale per l’organizzazione dei servizi: le esperienze altrove condotte (Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Piemonte e altre ancora) confermano, così come già ribadito dalle Province calabresi nelle precedenti osservazioni formulate alle Linee Guida per l’elaborazione dell’aggiornamento del P.R.T., la validità del bacino ottimale concepito su confini provinciali».

Il sangue rosa, un’altra vita è possibile. Progetto dell’Animed a Cosenza

LOCANDINA IL SANGUE ROSACOSENZA – Ritorna nelle scuole della provincia cosentina il progetto formativo siglato ANIMED (Associazione Nazionale Interculturale Mediterranea), “Il sangue rosa. Un’altra vita è possibile”. A promuovere l’iniziativa a sostegno delle vittime della violenza di genere è Cinzia Falcone, presidente ANIMED. L’iniziativa gode del patrocinio della Provincia di Cosenza e si svolge in collaborazione con l’Arma dei carabinieri e il Provveditorato agli studi di Cosenza. La lunga serie di incontri verrà inaugurata il 23 novembre nella sala “M. Quintieri” del teatro Rendano alle ore 10. Al tavolo degli esperti, accanto alla Falcone, ci saranno Gianfranco Tomao, Prefetto di Cosenza, Mario Occhiuto, presidente della Provincia di Cosenza, Fabio Ottaviani, comandante provinciale Legione Carabinieri di Cosenza, Luciano Greco, dirigente A.T.P., Giancarlo Costabile, docente Unical e il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati, capo servizio di “Gazzetta del Sud”. La manifestazione sarà caratterizzata da alcuni contributi artistici e dalla performance canora della giovane Alessia Labate. Ai numerosi incontri in programma prenderanno parte anche gli studenti degli istituti comprensivi: “E’ utile estendere il fenomeno ai minori – evidenzia Cinzia Falcone – spesso testimoni silenziosi di quanto accade tra le mura domestiche”. Testimonianze, letture, proiezioni video, lezioni frontali, dibattiti: “Sarà un lavoro di squadra finalizzato a sensibilizzare i giovani alla cultura della non violenza”. Tutti i contributi saranno, infine, fruibili all’interno del volume “#iodamorenonmuoio”.

 

Raffaella Aquino

Franco Bruno propone l’aggiornamento del Piano Provinciale dei Trasporti

COSENZA(CS) “Il progressivo indebolimento dell’intero sistema dei trasporti calabrese rappresenta, senza dubbio, un elemento di grande preoccupazione oltre che un evidente impedimento alla programmazione e allo sviluppo locale del nostro territorio. L’affermarsi di una logica di smobilitazione e il perdurare di un tentativo di perversa razionalizzazione contribuisce a indebolire, ulteriormente, una realtà già sacrificata e soffocata da ingiuste scelte di politica locale, con disastrose conseguenze sul piano delle relazioni sociali, economiche, produttive e occupazionali. Il superamento della grave situazione di crisi economica del paese e, in particolare, della nostra regione richiede l’attenzione e l’impegno responsabile di ogni articolazione istituzionale,  al fine di stimolare un serio e meditato ragionamento attraverso il quale, con forza e intransigenza,  possano essere unanimemente sostenute  necessità  e  priorità. È per questo che si è ritenuto utile e urgente proporre agli operatori del Settore, alle forze sindacali,  l’avvio dell’iter di aggiornamento del Piano Provinciale dei Trasporti della Provincia di Cosenza, per alimentare un confronto dialettico finalizzato alla elaborazione di una proposta concreta di programmazione dei servizi in ambito provinciale”.

È quanto afferma il Consigliere delegato ai Trasporti della Provincia di Cosenza, Franco Bruno, a margine degli incontri svoltisi, nella sede della Provincia, con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle imprese operanti nell’ambito dei servizi di T.P.L.

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Secondo Bruno, “ogni processo di razionalizzazione è da coniugare con le istanze, i bisogni che, nelle diverse e variegate espressioni, le comunità esprimono. Nulla può essere se non in funzione della ricerca di nuove e più adeguate condizioni di sviluppo,  per mezzo delle quali continuare ad alimentare la speranza di cambiamento”.

Per il Consigliere delegato“La legge 56/2014 (legge Del Rio), che attribuisce alla Provincia, tra le altre, la funzione fondamentale della programmazione dei servizi di trasporto di ambito provinciale, impone il compimento di uno sforzo rilevante, finalizzato all’aggiornamento del quadro dei servizi e alla proposizione di programmi orientati al soddisfacimento delle esigenze di mobilità degli studenti, dei lavoratori, degli uomini e donne di questa terra. In questa prospettiva – ha continuato Bruno – c’è  bisogno dell’impegno di tutti, per costruire, come sempre, una comune e condivisa proposta istituzionale”.

  Nel concludere, il consigliere delegato ai Trasporti ha osservato la necessità di attivare un confronto istituzionale con la Regione, al fine di costruire un sistema di mobilità moderno, efficace e rispondente alle necessità dei calabresi.

La Provincia incontra il “Coni”: l’importanza della sinergia

Bruno - Sandulli - MauroLo sport come palestra di vita, come viatico virtuoso per diventare uomini. La Provincia di Catanzaro, che detiene la proprietà della maggior parte delle strutture sportive del territorio di competenza, offre la propria collaborazione al Coni per supportare questo fondamentale percorso di crescita e formazione, con il sostegno alle iniziative finalizzate alla promozione di ogni settore sportivo capace di stimolare le giovani generazioni all’ insegna dei principi che muovono lo sport e dovrebbero essere alla base della convivenza quotidiana.

E’ quanto è emerso nel corso del cordiale incontro che il presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, ha avuto nei giorni scorsi con la delegata provinciale del Coni, l’avvocato Cinzia Sandulli (presente anche il sindaco di Sellia Marina, consigliere provinciale Francesco Mauro). Il presidente Bruno ha assicurato sostegno all’attività del Coni, apprezzando tanto la professionalità dell’avvocato Sandulli quanto il fatto che per la prima volta sia una donna ai massimi vertici della rappresentanza provinciale del Coni. “Una presenza che saprà aggiunge una particolare sensibilità e lungimiranza alla comprovata competenza – ha affermato Bruno -. La Provincia di Catanzaro vanta un patrimonio di impianti sportivi di qualità, attenzionati con particolare sforzo visto il delicato momento amministrativo ed economico. Strutture importanti che mettiamo a disposizione del Coni all’insegna di iniziative capaci di promuovere lo sport in ogni forma e livello, in una provincia come la nostra che purtroppo vanta un basso indice di sportività”.

Una collaborazione sinergica che parte con la partecipazione della Provincia ad alcune iniziative calendarizzate dal Coni, a partire dalla quinta conferenza del progetto “Sport in Sinergia”: Il contributo di Anci, Ics, Coni e Coni Servizi per lo sviluppo dell’impiantistica sportiva sul territorio, che si terrà venerdì 2 ottobre alle 11 nella Sala Giunta di palazzo di Vetro.  Anci, Istituto per il Credito Sportivo, Coni e Coni Servizi, infatti, hanno lanciato il progetto “Sport in Sinergia” con l’obiettivo di offrire la loro esperienza, proponendo una serie di soluzioni mirate a favorire lo sviluppo dell’impiantistica sportiva sul territorio, tra cui diverse e vantaggiose opportunità di finanziamento.

Provincia di Catanzaro: Personale provinciale trasferito alla regione

CATANZARO (CZ) I consiglieri di maggioranza alla Provincia di Catanzaro esprimono “grande soddisfazione per la decisione assunta di mantenere allocato nelle amministrazioni di provenienza il personale delle Province, immesso nei ruoli regionali dal 1 agosto. E’ la conseguenza di una articolata e faticosa concertazione tra la Regione, l’Upi regionale e le amministrazioni provinciali che consentirà di gestire al meglio questa fase transitoria garantendo la qualità e la continuità dei servizi, nell’interesse prioritario del bene comune delle comunità amministrate”.

“Un importante risultato – scrivono ancora i consiglieri di maggioranza della Provincia di Catanzaro – raggiunto grazie al lavoro condotto con tenacia e determinazione negli ultimi due giorni dal presidente della Provincia di Catanzaro, e presidente dell’Upi regionale, Enzo Bruno, che ha mantenuto l’impegno assunto davanti ai dipendenti della Provincia di Catanzaro sin dal giorno del suo insediamento di tutelare i livelli occupazionali, in un contesto di serena produttività”.

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“Nell’affollata riunione del personale interessato, già convocata nei giorni precedenti per salutare i dipendenti provinciali trasferiti e ringraziarli dell’impegno profuso in questi anni per l’Ente, il presidente Bruno ha potuto comunicare con grande soddisfazione ai numerosi presenti, l’esito della concertazione per mantenere nella sede di appartenenza gli immessi nei ruoli regionali. L’Ufficio Personale – spiegano ancora – aveva effettuato la comunicazione formale della delibera firmata dal presidente, nel rispetto dei necessari passaggi burocratici connessi al trasferimento e dopo i cinque giorni previsti dalla legge, garantendo la partecipazione e il confronto con i sindacati. Ieri è arrivato un positivo passo in avanti verso il futuro della nuova Provincia. Le polemiche strumentali artatamente alimentate da quanti hanno voluto presentare l’assenza fisica del presidente Bruno alla comunicazione della delibera firmata dal presidente, nel rispetto dei necessari passaggi burocratici connessi al trasferimento dell’immissione in ruolo, sono un vano tentativo di distrarre dall’ennesimo atto politico-amministrativo adottato nell’esclusivo interesse dell’Ente”.

“Al presidente Bruno va il nostro sentito apprezzamento per la passione e l’impegno profuso, anche come presidente regionale dell’Upi, nel coordinare il complesso lavoro a supporto del processo di riordino delle Province che ha contribuito a mantenere la barra dritta in un momento  di grande confusione, centrando l’attenzione sulla tutela dei dipendenti e sulla qualità dei servizi – affermano ancora -. Un atteggiamento responsabile che ha consentito alla nostra amministrazione, la prima in Italia, di ottemperare a quanto disposto dalle apposite leggi nazionali e regionali: nessun dipendente risulta essere coinvolto nei processi di mobilità, le spettanze dovute mensilmente sono sempre state erogate regolarmente senza alcuna preoccupazione per la tenuta finanziaria dell’Ente. Le porte della presidenza e dei consiglieri provinciali sono state sempre aperte per raccogliere perplessità e suggerimenti, dubbi e interrogativi, proposte e rimostranze. Nell’ottica del rispetto di tutti i dipendenti che da anni lavorano con abnegazione e sacrificio per mantenere la virtuosità di un Ente ereditato sano e amministrato dallo scorso ottobre con sapienza e responsabilità. Al contrario di quanto sostenuto in malafede, anche istigando i dipendenti interessati al trasferimento – le cui giuste preoccupazioni sono state strumentalizzate – a disertare l’incontro di ieri, il presidente Bruno si è preoccupato di quanti avrebbero dovuto subire il trasferimento e sarebbero stati sballottati senza avere nemmeno una stanza in cui lavorare, pensando prima di tutto alla fondamentale continuità nell’erogazione dei servizi pubblici in capo all’Ente. Facendosi carico di quelle preoccupazioni, e dei suggerimenti raccolti dagli stessi dipendenti,  è arrivato il risultato che da ieri è stato consegnato ai dipendenti, che del semplice saluto del presidente avrebbero potuto fare ben poco: il personale immesso nei ruoli regionali potrà andare in ferie, e continuare a lavorare, con serenità e tranquillità rispetto alle future prospettive. Le parole stanno a zero, diceva qualcuno, contano i fatti. E di fatti, con questa amministrazione provinciale se ne stanno venendo tanti – concludono i consiglieri di maggioranza -. Riteniamo che non si possa fare opposizione per il solo gusto di farlo e, soprattutto, strumentalizzare, in un delicato momento, le giuste preoccupazioni dei dipendenti, ma suggeriamo ai colleghi consiglieri Verrengia e Montuoro di adoperarsi, pur nella diversità delle posizioni che volontariamente hanno assunto, in maniera proficua e costruttiva per la risoluzione dei problemi”.

Mario Occhiuto e le problematiche della Provincia

COSENZA – “L’incertezza normativa ed i prelievi imposti da parte dello Stato sui bilanci delle Province rischiano di determinare una pesante ricaduta in termini di servizi alle popolazioni. Questa situazione non può essere caricata sulle spalle dei dipendenti delle Province, nè deve causare dolorosi tagli alla qualità dei servizi che l’ente continua ad erogare, nonostante tutto”. Lo afferma il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto, in qualità di componente del Direttivo nazionale dell’Upi (Unione province d’Italia).

“A tale incertezza – dichiara Occhiuto – si aggiunge anche il forte ritardo nell’erogazione dei trasferimenti erariali da parte dello Stato che, come anche evidenziato dalla Corte dei Conti, incide

negativamente sulla tenuta degli equilibri di bilancio. L’applicazione della Legge di stabilità 2015 e la Legge 56 (c.d. Delrio) sul riordino delle Province e Città Metropolitane, come è stato affermato da Occhiuto-Marioautorevoli commentatori, rappresenta una caso di paranoia normativa. Mentre a tutt’oggi sono ancora in corso le procedure per il riordino delle funzioni, interviene in modo oltremodo traumatico la Legge n. 190/14, che anticipa gli effetti della stessa “Delrio”, mostrando una totale incoerenza rispetto alla tempistica che quest’ultima si era data. La stessa Legge n. 56, infatti, aveva l’intento di realizzare uno spostamento di funzioni e di risorse con conseguente trasferimento di personale, che sarebbe stato il vero obiettivo della norma, seguendo una tempistica coerente con l’eccezionalità della manovra”.

Ma questo non è avvenuto. Pertanto Occhiuto spiega: “la Legge di stabilità rivoluziona tutto il percorso previsto imponendo alle Province, ex abrupto, una taglio pari al 50% del costo delle dotazioni organiche all’8 aprile 2014 senza tenere conto che si è ancora in fase di mappatura di funzioni, rivisitazione di dotazioni, confronto con le Regioni. Nel bilancio annuale che l’ente sta preparando andranno quindi a confluire tutte le voci relative agli stipendi di un personale che, secondo la normativa, da diversi mesi avrebbe dovuto essere collocato presso altri enti. Queste voci verranno rimborsate alle Province o si rischia che si arrivi ad una situazione di dissesto?”

Per fare un esempio, la sola Provincia di Cosenza il taglio si assesta, per l’anno 2015, sui 14 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ad altri tagli pregressi per un totale di 80 milioni di euro. “Tutto ciò – conclude il Presidente Occhiuto – crea l’impossibilità di erogare anche i soli servizi essenziali ai cittadini quali la sicurezza delle strade, il sistema del trasporto pubblico locale e la gestione degli edifici scolastici”.

 

Seduta del consiglio provinciale di Catanzaro: centrali le surroghe di due consiglieri

CATANZARO (CZ) La surroga dei consiglieri Franco Mastroianni e Vittorio Paola è il primo punto all’ordine del giorno della seduta del consiglio provinciale di Catanzaro convocata dal presidente Enzo Bruno per martedì 7 luglio alle ore 10. Saranno in tutto undici gli argomenti al vaglio degli inquilini dell’Aula Ferrara pronti ad accogliere le new entry Emilio Verrengia e Davide Zicchinella.

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Dopo la surroga e la lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente, in discussione: presa d’atto dell’ordinanza della correzione della sentenza n.153/2014 ed adempimenti del giudizio Funaro Luigi contro amministrazione provinciale di Catanzaro; presa d’atto e adempimenti consequenziali Giudizio Falbo Maria contro amministrazione provinciale di Catanzaro; presa d’atto e adempimenti consequenziali sentenza n.164/2014 Giudizio Masucci contro amministrazione provinciale di Catanzaro; presa d’atto e adempimenti consequenziali sentenza 60/2013 Giudizio Funaro Luigi; presa d’atto sentenza Giudizio Vatrano Salvatore; presa d’atto sentenza Corosoniti Maria; presa d’atto e adempimenti consequenziali avviso liquidazione Agenzia delle entrate per registrazione relative

Il Comac di Montalto Uffugo rischia il fallimento

MONTALTO UFFUGO (CS) – Cercasi futuro per il Consorzio mercato agricolo alimentare della Calabria (Comac) e per i dodici dipendenti che da un anno, ormai, non percepiscono alcuna retribuzione. “La Regione Calabria, che è socio di maggioranza della società, provveda nell’immediato a risolvere la vertenza lavorativa del personale e si determini affinché si abbia un quadro chiaro sul futuro dell’azienda”.  È quanto ribadisce con determinazione il consigliere regionale della Casa della Libertà, Giuseppe Graziano, che in merito alla vicenda del Comac di Montalto Uffugo e per conoscere il futuro di questo importante centro commerciale si è fatto promotore di un’interrogazione consiliare.

Il coraggio di cambiare – commenta Graziano – passa anche dalla capacità delle istituzioni, della politica e della classe dirigente di occuparsi in modo concreto e nei fatti delle opportunità di sviluppo reali della mercatonostra Regione.  La condizione di precarietà ed incertezza in cui versa il Consorzio mercato agricolo alimentare della Calabria a Montalto Uffugo e, di conseguenza, le difficoltà alle quali è costretto il personale aziendale – precisa il Segretario questore del Consiglio – sono inaccettabili. Gli unici a farsi carico di questa realtà, rendendola ancora oggi quanto più produttiva, sono le dodici unità lavorative, ma che allo stesso tempo non percepiscono lo stipendio da maggio 2014.

Il Comac poteva essere una realtà virtuosa per l’economia del meridione e soprattutto un punto di riferimento imprescindibile per tutti i produttori agricoli dell’intero comprensorio della provincia di Cosenza, dal Pollino alla valle del Crati, passando per la Sibaritide.

Discussione sui dati della balneazione calabrese

CATANZARO – Dopo l’incontro che si terrà lunedì 27 aprile a Tropea per la provincia di Vibo Valentia, proseguiranno martedì 28 aprile a Catanzaro, nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro a partire dalle ore 10:30, il ciclo di seminari che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha preparato in collaborazione con il Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, per illustrare ai sindaci dei comuni costieri calabresi, alle province e alle altre autorità competenti in materia, i dati della balneazione 2015, elaborati sulla base della campagna di monitoraggio svolta nell’anno 2014.

Lo scopo di questo ciclo di seminari è quello di dare  delle informazioni ai sindaci calabresi, prima che la stagione estiva abbia inizio, conoscendo nel dettaglio i dati del monitoraggio che poi, permetteranno alla Regione di individuare le aree balneabili e quelle non balneabili delle coste calabresi per la stagione arpacal1turistica quasi alle porte. Dopo il primo appuntamento di Cosenza, ed il secondo previsto per lunedì 27 a Tropea, anche martedì 28 a Catanzaro saranno illustrate le attività ed i risultati del monitoraggio.

Prenderanno parte a ciascun incontro, oltre al direttore generale dell’Arpacal,  la Dottoressa Sabrina Santagati, e al direttore scientifico dell’Agenzia, Dottor Oscar Ielacqua, i direttori dei dipartimenti provinciali Arpacal, i referenti regionali e provinciali della campagna di balneazione e i dirigenti e funzionari della Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio.

I seminari proseguiranno, dopo Catanzaro, per le province di Reggio Calabria (29 aprile) e Crotone (30 aprile).