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Di Natale: «Chiederemo il ripristino del servizio venatorio»

Nell’ambito della serie di incontri programmati con i Settori dell’Ente, il Presidente della Provincia di Cosenza ha voluto dedicare particolare attenzione alla Polizia Provinciale riconoscendone il ruolo di presidio di legalità e sicurezza. La riunione –  allargata a tutti gli agenti del Corpo – si è tenuta nel Salone degli Stemmi del Palazzo della Provincia, presenti il Sostituto Commissario Antonella Pignataro e il Segretario Generale Umberto Greco. Di Natale ha affermato che la Polizia Provinciale necessita di riappropriarsi del ruolo primario di interfaccia con i cittadini, sia nell’ambito del servizio stradale che in quello ambientale: «andrò a Catanzaro per chiedere alla Regione Calabria il ripristino del servizio venatorio, riportando all’interno dell’Ente una funzione importante nel campo della tutela dell’ambiente e della vigilanza sulla caccia e sulla pesca nelle acque interne». Un impegno forte, che richiede però la massima collaborazione da parte del Corpo, richiamato al senso di responsabilità che lo ha sempre contraddistinto e del quale il Presidente dà atto ringraziando soprattutto la dott.ssa Pignataro per la costante presenza, il senso del dovere e l’attaccamento al servizio. Antonella Pignataro ha quindi ringraziato il Presidente per il ruolo riconosciuto alla Polizia provinciale e si è detta certa che l’Amministrazione risolverà gli ormai antichi problemi legati al mancato riconoscimento delle spettanze per turnazione e reperibilità e alla mancata fornitura delle divise, ormai rattoppate e logore. Un ruolo, quello della Polizia Provinciale, che per la Pignataro è fondamentale sul territorio quale presidio strategico di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale e di tutela degli animali: «specificità e competenza riconosciuta proprio ultimamente alla Polizia Provinciale di Cosenza dal WWF ITALIA, che ha inteso pubblicamente manifestare vivi apprezzamenti per l’importante operazione a tutela del patrimonio faunistico dello Stato inerente il sequestro nell’Alto Jonio cosentino – effettuato dagli agenti in servizio al Distaccamento di San Giovanni in Fiore, con il supporto logistico del distaccamento di Trebisacce – di due corvi imperiali detenuti illegalmente in un’angusta gabbia». img_0032 img_0033 img_0034Anche il Segretario Generale, dott. Umberto Greco, ha inteso rassicurare i presenti rispetto all’attenzione dell’Ente per il Corpo di Polizia Provinciale, del cui rilancio il Presidente si è fatto pubblicamente carico pur nelle difficoltà del momento storico:  «stiamo  cercando  di  chiudere  un bilancio assestato, ma il nostro primo pensiero è a voi – a chi è quotidianamente in trincea e si rimbocca le maniche con responsabilità e senso del dovere».

Lista per Cosenza: «Di Natale pesca nel torbido»

«Il consigliere facente funzioni autoproclamatosi presidente della provincia, Graziano Di Natale, ha diffuso i dati dello “spreco” di Mario Occhiuto, ammontanti a circa 1,8 mln di euro in due anni. Si tratta degli stipendi di 4 dirigenti e di circa 20 funzionari esterni, figure resesi necessarie dopo che la provincia è rimasta senza dipendenti». E’ quanto si legge in una nota della Lista per Cosenza. «25 persone costano all’incirca (al lordo) 900 mila euro annui – prosegue il comunicato – ma con queste persone si è riusciti a portare avanti gli obblighi della Provincia in materia di edilizia scolastica, di contenzioso, di lavori pubblici, di polizia provinciale. Se Occhiuto avesse potuto fare i concorsi li avrebbe fatti, ovviamente. Di Natale spaccia per scandalo delle spese di funzionamento normali in un ente svuotato da tutto ma non dagli obblighi e tace, per esempio, sulle vergogne commesse in altri enti. Quello che è grave, però, è che la sua condotta, in attesa che il Consiglio di Stato intervenga sia sul ricorso Occhiuto che su quello Bruno, cagionerà un danno superiore ai duecentomila euro annui per l’indennizzo che bisognerà dare ai dirigenti illegittimamente rimossi. L’avvocato Di Natale – si conclude la nota – è anche simpatico, per molti versi, ma la sua convinzione di essere titolare di ciò che non gli appartiene è incredibile. Gli sprechi sono quelli degli stipendi d’oro di altri enti, non di un funzionamento normale, obbligatorio, indispensabile».

Di Natale: «Senza dirigenti esterni risparmiamo quasi due milioni»

La Provincia di Cosenza ha sostenuto nel biennio 2014/2016 costi per un milione e 842 mila euro per i dirigenti esterni. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso dall’amministrazione guidata dal presidente facente funzioni Graziano Di Natale, il quale sottolinea: «Si tratta di una somma gigantesca che da oggi in poi la Provincia risparmierà utilizzando le risorse interne, nell’ottica della rigidità e del contenimento della spesa pubblica». Per lunedì 3 ottobre, nella Sala della Giunta, è previsto un incontro con le Organizzazioni Sindacali, al fine di rendere edotte le parti sociali della situazione dell’Ente e condividere il più possibile l’indirizzo che sarà intrapreso dal punto di vista della riorganizzazione amministrativa.

Effetto Di Natale, azzerate tutte le nomine esterne della Provincia

COSENZA – Il neo presidente della Provincia di Cosenza Graziano Di Natale ha incontrato oggi il segretario generale Umberto Greco e la dirigente del Settore Affari Generali Antonella Gentile per fare il punto sullo stato dell’arte amministrativo e contabile dell’Ente. Una riunione lunga e proficua, volta al confronto e alla collaborazione fra gli attori istituzionali coinvolti sia politici che burocratici, al fine di condividere le strategie di azione giudicate più idonee per raggiungere gli obiettivi prefissati.

A tal proposito il presidente della Provincia ha annunciato una gestione dell’Amministrazione improntata su tre principi cardine: rigore, legalità e austerità. «Nello svolgere il compito di garante di questa nobile Istituzione – ha affermato Di Natale – desidero avvalermi della competenza e della professionalità delle persone che compongono la struttura: il segretario generale, i dirigenti, i funzionari e tutti i collaboratori che vi operano all’interno. Con tutti loro – ha continuato il Presidente – intendo sviluppare un rapporto di vera collaborazione al servizio dell’istituzione nella quale abbiamo l’onore e l’onere di operare, premiando la qualità interna delle risorse dell’Ente». In quest’ottica generale di lavoro, il presidente Di Natale ha immediatamente azzerato le nomine esterne facenti capo alla vecchia Amministrazione. A breve saranno infine comunicati i dati ufficiali dei costi sopportati dalla Provincia di Cosenza per il personale esterno.

Di Natale: «Subito un taglio agli incarichi esterni»

COSENZA – C’erano anche i dipendenti dell’Ente alla conferenza stampa di insediamento di Graziano Di Natale. Il consigliere anziano della Provincia di Cosenza ha vinto la sua battaglia legale e forte dei diversi pronunciamenti del Tar e del Consiglio di Stato, ha assunto le funzioni di presidente in attesa del rinnovo delle cariche. Le nuove elezioni saranno convocate entro 90 giorni dal prossimo 23 ottobre. In quella circostanza si voterà sia per il nuovo presidente che per eleggere il nuovo consiglio provinciale. Insieme a Di Natale sono intervenuti i consiglieri provinciali del Pd, Franco Iacucci e Franco Pascarelli ed il nuovo segretario generale reggente Umberto Greco, oltre al Vice Segretario Generale e Dirigente del Settore Affari Generali, Antonella Gentile. La conferenza stampa si è svolta nella Sala degli Stemmi, alla presenza del personale dipendente della Provincia. Di Natale ha ribadito che opererà immediatamente un taglio netto agli incarichi esterni, non solo per consentire un risparmio considerevole alle casse dell’Ente, ma anche per valorizzare le tante professionalità presenti nell’organico. Per Di Natale, dunque, è il momento di aprire una pagina nuova, con la presenza di una figura di garanzia – quella del consigliere anziano – in grado di traghettare l’Ente verso il rinnovo del Consiglio Provinciale e del Presidente della Provincia. Nel corso dei prossimi mesi, per quanto breve sia il periodo che separa l’Ente dal rinnovo degli Organi politici, Di Natale ha quindi voluto indirizzare ai dipendenti un messaggio di certezza nella quotidianità del lavoro – si legge in una nota – impegnandosi a fare scelte oculate al cui interno ognuno dovrà essere parte integrante e comunicando l’annullamento degli incarichi esterni che pesavano sulle casse dell’Ente per oltre un milione di euro. Infine l’impegno più atteso dai lavoratori: «Mi impegnerò personalmente, ai livelli più alti, per assicurare all’Ente le risorse necessarie al pagamento degli stipendi e all’erogazione dei servizi essenziali». L’applauso spontaneo degli astanti ha chiuso quindi su questo impegno solenne una conferenza gremita e partecipata. A margine della Conferenza Stampa, la dichiarazione del Consigliere Provinciale Lucantonio Nicoletti: «Esprimo soddisfazione per il ripristino della legalità alla Provincia di Cosenza, chiesta a gran voce sin dal maggio scorso e fino a ieri negata. Non si è trattato di portare avanti una battaglia contro Mario Occhiuto, ma di impedire il perpetrarsi di una gestione dell’Ente senza maggioranza e da decaduti».

Di Natale presidente della Provincia di Cosenza

COSENZA – Graziano Di Natale, in qualità di consigliere anziano della Provincia di Cosenza, da questa mattina ricopre il ruolo di presidente fino alle nuove elezioni e dopo la recente pronuncia di decadenza di Mario Occhiuto da parte del Tar. Di Natale da tempo sosteneva la decadenza dalla carica di presidente di Mario Occhiuto, indicandone le motivazioni nell’articolo 1 comma 65 della legge 56/2014, che «dispone la decadenza della carica di presidente della Provincia in caso di cessazione della carica di sindaco» e nel comma 58, della stessa legge, dove è specificato che «la carica di presidente è legata  a nuove elezioni». A Di Natale sono giunti messaggi di congratulazioni dai segretari Pd Magorno e Guglielmelli: «Auguriamo buon lavoro a Graziano Di Natale – scrivono in una nota congiunta – che si è insediato alla guida della Provincia Di Cosenza, dopo la pronuncia del Tar che ha annullato il decreto con cui Mario Occhiuto in maniera illegittima aveva indetto i comizi elettorali per le elezioni di secondo grado del consiglio provinciale Di Cosenza e non per l’elezione del presidente. Inizia per l’Amministrazione provinciale di Cosenza – aggiungono – una pagina di trasparenza e legalità’, che da tempo il Pd ha invocato in tutte le sedi politiche e anche in quelle giurisdizionali. Grazie al pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale e all’insediamento odierno di Di Natale l’ente può’ finalmente rientrare nei canoni della correttezza amministrativa e della legittimità amministrativa, ponendo fine alle strumentalizzazioni politiche e agli atti abusivi che sono stati perpetrati fin qui da Mario Occhiuto. D’altro canto, la linea del Pd sulla vicenda è sempre stata chiara, a sostegno di un immediato ripristino delle regole e di ritorno alla normalità in un’amministrazione pubblica a servizio dei cittadini e non di una parte politica».

Provincia Cosenza, la dichiarazione di Guccione dopo la sentenza del Tar

COSENZA – Dopo la sentenza di oggi emessa dal Tar della Calabria, che ha annullato la convocazione delle elezioni per l’elezione del consiglio provinciale ma non del presidente, si espresso sulla vicenda anche Carlo Guccione, consigliere comunale alla guida della coalizione La Grande Cosenza: «La sentenza pronunciata oggi dal Tar della Calabria ha messo in evidenza in modo inequivocabile che Mario Occhiuto, dal momento della sua decadenza da sindaco avvenuta nel mese di febbraio in seguito alle dimissioni della maggioranza dei componenti del consiglio comunale, ha avuto come effetto la decadenza da primo cittadino ma anche da presidente della Provincia di Cosenza. Addirittura, la sua rielezione a sindaco non ha comportato in modo automatico la sua ripresa di funzione da presidente della Provincia. È evidente che da febbraio ad oggi ha ricoperto questa carica in maniera del tutto illegittima. Ha utilizzato la carica di presidente abusivo della Provincia per la formazione delle liste e per la campagna elettorale nelle ultime elezioni amministrative di Cosenza. Con questa sentenza – ha proseguito Carlo Guccione – del Tar della Calabria iniziano ad essere ripristinate le regole democratiche da lungo tempo calpestate nella nostra città per favorire interessi, clienti e amici. Finalmente incominciamo a vederci chiaro. Si tratta di una prima tangibile conferma di quanto abbiamo sostenuto in questi ultimi mesi. La democrazia e il funzionamento trasparente delle istituzioni, a partire dalle più elementari regole, sono state piegate a una logica personalistica tesa a usurpare i diritti dei cittadini utilizzando funzioni e cariche istituzionali addirittura senza averne alcun diritto».

 

Provincia di Cosenza, il Tar annulla convocazione elezioni. Occhiuto si rivolge al Consiglio di Stato

COSENZA – Un nuovo terremoto scuote la politica a Cosenza. Il Tar della Calabria, infatti, ha disposto l’annullamento del decreto 4/16 con il quale il presidente della Provincia Mario Occhiuto aveva indetto i comizi elettorali per la tornata di secondo grado del consiglio provinciale e non per l’elezione del presidente.

img_20160916_163307I particolari sono stati resi noti durante una conferenza stampa indetta dallo stesso di Natale questo pomeriggio, l’ennesima conferenza stampa. Questa volta la sentenza si pronuncia sul ricorso fatto a nome del consigliere comunale Marsico che, insieme ad un gruppo più nutrito di consiglieri, chiede l’annullamento delle elezioni fissate per il 23 ottobre da Mario Occhiuto. La data era stata decisa non a caso; proprio in quel periodo decadranno le cariche dei consiglieri provinciali le cui funzioni durano due anni. Erano stati eletti infatti il 13 ottobre del 2014 e secondo Occhiuto quindi, riferendosi alla legge 56 del 2014, il corpo elettorale sarà costituito da sindaci e consiglieri, in carica alla data del 23 ottobre. Il consigliere Di Natale è di altro parere perché da qualche mese rivendica la titolarità a presidente del consiglio in qualità di consigliere anziano dichiarando, con tanto di leggi e ricorsi al Tar, che Mario Occhiuto è decaduto dalla carica di Presidente della Provincia di Cosenza quando è decaduto anche come sindaco della città.

Di Natale, accompagnato dall’avvocato Enrico Morcavallo che ha illustrato tecnicamente la sentenza del Tribunale Amministrativo, ha tenuto a precisare che questa che si sta configuando come una battaglia non è per conquistare una poltrona bensì per ripristinare la legalità e la nota con cui Occhiuto avrebbe indetto le elezioni, l’unico decreto adottato da Presidente della Provincia, oltre ad essere un atto senza alcuna valenza giuridica, perché proveniente da soggetto che non ha requisiti per farlo, rappresenta anche un reato denunciato alla magistratura competente. Anzi i reati sarebbero due, aggiunge l’avvocato Morcavallo, quello di abuso d’ufficio e quello di mancata osservazione dolosa del provvedimento di un giudice. Insomma per come scritto sulla sentenza la norma dello statuto deve essere disapplicata. Al verificarsi del fatto delle dimissioi contestuali della maggioranza dei consiglieri comunali si verifica l’effetto della decadenza del sindaco e del presidente della provincia.

Intanto Mario Occhiuto prende atto della sentenza, pur non condividendo l’apparato logico giuridico, e dichiara di impugnarla davanti il Consiglio di Stato.

<<La sentenza, tuttavia, non ha l’effetto di individuare un mio eventuale sostituto, né tantomeno ne indica alcuno e pertanto rimane, comunque, in carica il vicepresidente Lino Di Nardo.

Pertanto se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tribunale amministrativo regionale, sarà mia cura trarne le conseguenze.

Resta il fatto che la legge Delrio di riforma delle Province dimostra tutte le sue lacune, motivo per cui l’interpretazione risulta poco chiara sotto diversi aspetti>>.

 

Fiorenza Gonzales

Elezioni provinciali, Enzo Bruno incontra i sindaci del PD

CATANZARO – Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nonché segretario provinciale uscente del Partito democratico, ieri mattina ha incontrato i sindaci del territorio aderenti o eletti in liste che fanno capo al Pd, per fare il punto sull’imminente pubblicazione del decreto delle elezioni per il rinnovo dei componenti del consiglio provinciale/Area vasta che si terranno entro la fine del mese di ottobre. Il presidente Bruno, infatti, ha ricordato ai sindaci presenti che la legge Delrio (n.56/2014) ha modificato profondamente l’assetto istituzionale delle Province, prevedendo alla scadenza del primo biennio il rinnovo dei soli componenti il Consiglio provinciale tramite elezioni di medio termine di secondo livello, che vedono protagonisti-elettori-attori tutti i sindaci e i consiglieri dei Comuni ricadenti nel territorio dell’Area Vasta.
enzo bruno
«La Provincia/Area Vasta di Catanzaro, in questo nuovo, difficile e complesso contesto istituzionale e finanziario, con una oculata e responsabile programmazione politica e gestionale derivante dalla dimostrata capacità di tutto il consiglio provinciale di trovare assieme le migliori soluzioni possibili – ha detto il presidente Bruno – finora ha garantito ai cittadini l’erogazione sia dei servizi fondamentali che delle funzioni residuali e, contemporaneamente, per i dipendenti ha confermato sia i livelli occupazionali che la tempestiva liquidazione degli emolumenti, salario accessorio compreso». Il presidente Bruno ha messo in evidenza l’importanza del sostegno dei sindaci in questo primo biennio di governo che si è configurato di “emergenza istituzionale”. «Un momento che, pur se con notevole impegno e sacrifici, abbiamo superato positivamente proprio grazie alla preziosa collaborazione dei sindaci del territorio che hanno tenuto con l’Ente, tramite i consiglieri provinciali, un confronto proficuo e costante su tutte le tematiche e i problemi emersi – ha detto ancora Bruno -. E vista la situazione, anche alla luce degli ulteriori tagli economici stabili dal decreto Enti locali, ritengo che il secondo biennio potrà essere affrontato e superato solo se si persegue lo spirito di collaborazione istituzionale finora intrapreso, prima di tutto dando continuità al lavoro svolto in unanimità di intenti con i consiglieri provinciali ai quali confermo il mio ringraziamento per lo spirito di servizio con cui hanno voluto dare soluzione ai problemi del territorio».
Il presidente Bruno, al quale i sindaci presenti hanno riconosciuto in maniera unanime il grande lavoro condotto in questi due anni sia nella gestione delle funzioni di competenza, con particolare attenzione agli interventi strutturali su strade e scuole, che nell’esercizio di quelle residuali, ha chiesto pieno mandato a procedere nell’organizzazione della aggregazione politica in campo per il rinnovo del consiglio provinciale, con il fine di continuare il buon lavoro condotto fino ad oggi nell’interesse esclusivo delle comunità amministrate.

Caos Provincia, elezioni il 23 ottobre

COSENZA – Le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza si terranno, come annunciato, il 23 ottobre 2016. È quanto si legge in un comunicato trasmesso dall’amministrazione. Riteniamo giusto fare chiarezza, ancora una volta, per evitare che il consigliere Di Natale continui a creare confusione nei cittadini, facendo sensazionalismi interpretativi di note ministeriali che invece sono chiarissime. La nota della conferenza Stato Regioni, infatti, raccomanda che le elezioni provinciali, laddove previste, si indicano entro 90 giorni dalla scadenza del consiglio provinciale. “Entro”, ci pare banale spiegarlo ma pare che alcuni non conoscano nemmeno il significato della lingua italiana, vuol dire in qualunque data compresa tra un inizio e un termine. Il consiglio provinciale di Cosenza scade naturalmente il 12 ottobre 2016, essendo trascorsi due anni dalle elezioni. Entro 90 giorni da tale scadenza, quindi, deve svolgersi il rinnovo. Ovvero qualunque data compresa tra il 12 ottobre 2016 e il 12 gennaio 2017. Il Presidente Mario Occhiuto – si conclude la nota – ha fissato il rinnovo il 23 ottobre 2016, cioè entro i prescritti 90 giorni e in tale data si terranno.