Archivi tag: ptu

Rossosimona in scena al PTU con “Pinocchio ‘u lignistùartu”

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Sabato 22 giugno, alle 21, il Piccolo Teatro dell’Università della Calabria ospiterà il debutto del nuovo spettacolo della compagnia Teatro Rossosimona, “Pinocchio ‘u lignistùartu”.

Esito finale del corso per Allievi Attori tenuto da Lindo Nudo nella stagione 2018/2019, la rilettura del classico per ragazzi scritto da Carlo Collodi fra il 1881 e il 1883 è il pretesto per giocare al teatro sperimentando personaggi e situazioni.

Una messa in scena corale e divertente, con 14 attori alle prese con più personaggi da interpretare e una storia di ribellione e crescita che continua ad essere attuale e godibile a tutte le età.

Sul palcoscenico Giuseppe Agostino, Alessandro Bonifacio, Giuseppe Bonifacio, Yonereidys Bejerano Jane, Salvo Caira, Giulia Caruso, Francesca De Luca, Giulia Dodaro, Ugo Lanzafame, Alessia Lico, Giovanbattista Picerno, Rina Scala, Stefania Scola e Chiara Vinci.

«‘U lignistùartu è il bambino discolo – spiega il regista Lindo Nudo -, che fa sempre il contrario di quello che gli si dice e fa arrabbiare i genitori. È l’aggettivo con cui da bambini venivamo rimproverati». Termine dialettale che ben si addice al personaggio Pinocchio e che anticipa l’introduzione nella pièce di alcuni dialoghi in calabrese, come già successo in molte delle produzioni di Rossosimona.

«Anche in un corso di allievi ci si può divertire a sperimentare – aggiunge Nudo, che firma anche l’adattamento drammaturgico dello spettacolo e che, anche in questa nuova produzione, si è avvalso della collaborazione di Jacopo Andrea Caruso alla consolle audio luci, di Caterina Cozza per i costumi, di Teatro della Maruca per le scenografie, di Noemi Caruso per la gestione sala, di Ugo Lanzafame per la logistica e di Claudia Gullà per le foto e le riprese video, in una logica di avviamento dei giovani alle professionalità teatrali.

Lo spettacolo si arricchisce inoltre dell’esecuzione dal vivo dei brani “Pinocchio testadura” e “Ara trattoria d’a prupetta càvuda”, composti e interpretati da Giovanbattista Picerno. Le voci fuori campo sono di Paolo Mauro e Lindo Nudo. Con questo spettacolo si chiude il ciclo quinquennale di attività di formazione presso la sala teatro di via Tintoretto. Da ottobre i corsi riprenderanno al Palacultura di via Rossini, sempre a Rende, in sinergia con l’associazione Creativa.

 

 

 

Rossosimona, il 2 maggio al PTU “Un nemico del popolo” di Henrik Ibsen

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Debutta il 2 maggio prossimo al Piccolo Teatro UniCal la pièce “Un nemico del popolo”, nuova produzione di Teatro Rossosimona

Una nuova collaborazione con Teatro Rossosimona, dopo “L’incidente” e “Confessioni di un masochista”: l’attore e regista cosentino Francesco Aiello si cimenta questa volta con la direzione di un testo di Henrik Ibsen, “Un nemico del popolo”, il cui debutto è previsto per giovedì 2 maggio al Piccolo Teatro dell’Università della Calabria con doppia programmazione alle 19.30 e alle 21, in replica il 3, 4 e 5 maggio, sempre con doppio spettacolo.

Una scelta derivata dalla volontà di ospitare gli spettatori direttamente sul palcoscenico, per una fruizione della pièce più coinvolgente e intima, che quindi obbliga ad un numero ristretto di presenze e rende necessaria la prenotazione al numero 392.3946821.

L’OPERA TEATRALE 

Scritto nel 1882 da quello che è considerato il padre della drammaturgia moderna, il nucleo di “Un nemico del popolo” è costituito dalla scoperta e divulgazione, da parte del dottor Stockmann, dell’inquinamento delle acque termali della sua città. La sua denuncia provoca l’ostruzionismo della stampa e degli amministratori, fra i quali il fratello sindaco (in versione femminile nella rilettura di Francesco Aiello), condannandolo alla pubblica riprovazione e alla solitudine.

In scena attori e allievi attori dei corsi di teatro tenuti da Lindo Nudo, fondatore e direttore artistico di Rossosimona: Salvo Caira, Maria Canino, Jacopo Andrea Caruso, Alessandra Curia, Giovan Battista Picerno, Francesco Rizzo, Stefania Scola e Chiara Vinci. Le musiche originali sono di Remo De Vico e le scenografie di Caterina Cozza; l’aiuto regia è affidato a Federica Suraci mentre il responsabile tecnico è Jacopo Andrea Caruso. Direttore di produzione è Lindo Nudo.

L’allestimento dello spettacolo rappresenta uno stimolo e un’opportunità per giovani attori e registi che da sempre è parte degli obiettivi della compagnia nata all’interno del campus universitario più di vent’anni fa: promuovere la diffusione di una cultura teatrale improntata all’impegno civile e sociale favorendo il ricambio generazionale.

Aiello, collaboratore storico di Rossosimona, scrive nelle note di regia: «La nostra è una lettura di “Un nemico del popolo” che oscilla fra il fuori politico e il dentro dell’interiorità umana, convinti di restare fedeli alle intenzioni ibseniane. Il dramma familiare diventa politico, la questione delle terme inquinate, fiore all’occhiello della città, oscilla fra vendetta personale e amore per la cosa pubblica. I vizi privati del dottor Stockmann costituiscono il carburante delle sue virtù politiche. Anche la nostra messa in scena cerca di rendere chiaro questo aspetto passeggiando pericolosamente sul confine fra l’interno e l’esterno. Thomas Stockmann rimugina, anzi rumina mentalmente gli avvenimenti che lo hanno condotto ad essere additato come nemico del popolo, senza mai accorgersi di ciò che lo muove da un punto di vista privato: i sentimenti di rivalsa verso un familiare socialmente più fortunato. Lo scienziato, chiuso nella sua interiorità viene mosso da sentimenti non pregevoli, ma certamente umani, sentimenti che lo contrappongono all’altro protagonista del dramma, suo fratello, sorella nella nostra chiave interpretativa. La sindaca è una donna cosciente del suo ruolo politico, perfettamente integrata nelle strutture gerarchiche del suo tempo, ottima rappresentante di quella maggioranza che più o meno consapevolmente fa il gioco del potere, amplificandone la voce e permettendo quel dispotismo morbido tipico delle democrazie contemporanee».

 

 

AttorInCorso, chiusura col botto per la V edizione di “Teatro sotto il banco”

RENDE (CS) – Chiude con un Ptu pieno la rassegna “Teatro sotto il banco”, organizzata da AttorInCorso e giunta alla sua quinta edizione. A riempire il Piccolo teatro dell’Unical è stata, ancora una volta, la replica dell’Antigone che ha visto salire sul palco la Compagnia per l’Università della Calabria. Il progetto voluto da AttorInCorso ha ottenuto il tutto esaurito così come era accaduto a gennaio quando lo spettacolo ha debuttato.

Va ricordato come lo spettacolo andato in scena al Ptu è liberamente tratto dal testo di Jean Anouilh frutto del laboratorio condotto dalla regista di AttorInCorso Lucia Catalano e Luca Gelsomino.

Per il progetto è stata scelta una delle più classiche tragedie greche, “Antigone”, che improvvisamente, si trasforma in una vicenda dei nostri giorni, che, a sua volta, ritorna a essere dramma greco, e così via in un susseguirsi incalzante di “quadri” ed emozioni. Antigone è un’eroina contemporanea, lacerata dalla tensione tra la religiosità del legame familiare e l’imperativo del dovere della principessa greca.

“Antigone” fa parte del progetto gratuito “Compagnia per l’Unical”, nato da un’idea di AttorInCorso, concessionaria del Centro di aggregazione giovanile presso l’Università della Calabria e che ha visto, in questa prima fase, la promozione di un laboratorio. Condotto da Lucia Catalano e Luca Gelsomino, il laboratorio ha avuto proprio lo scopo di creare un luogo di aggregazione e condivisione tra le diverse “figure” che popolano l’università. In scena docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e studenti. Il laboratorio ha avuto la durata di un anno e mezzo e dopo la messa in scena dello spettacolo “Antigone” al Piccolo teatro Unical, i lavori riprenderanno con nuove call al fine di ampliare e far crescere, con sempre maggior determinazione, il progetto portato avanti da AttorInCorso. Va sottolineato come tutto il cast degli attori si sia impegnato, concretamente, in prima persona per l’allestimento dello spettacolo curando ogni aspetto della messa in scena: dalle scene, alla musica, ai costumi.

In scena sono andati Gabriele Abate, Sandro Calabrese, Marie-Josè D’Alessandro, Francesca Daniele, Cinzia De Leo, Giuseppe De Vita, Giusi Folino, Claudia Galdini, Luca Gelsomino, Noemi Guido, Daniela Imbardelli, Laura Luchi, Rocco Malivindi, Maria Mandarino, Pavlos Paraskevopoulos, Rina Scala, Porthos Sesti, Alessia Severi e Eugenio Vocaturo; tecnico luci Luigi Piccinino, tecnico audio Francesco Clarizio; organizzazione generale Carina Minervini, scene Giusy Augimeri.

“Teatro sotto il banco” chiude i battenti per questa edizione che ha visto premiare gli studenti nei concorsi “La Fiaba – Filomena Pastore” e “Insalata di fiabe” che è anche il titolo di uno degli spettacoli andati in scena nei matinée insieme a “I Musicanti di Brema” che hanno riscosso grande successo. L’edizione di quest’anno di “Teatro sotto il banco” è stata anche l’occasione per ospitare nell’ateneo lo spettacolo “La guerra di Paulinuzzu Millarti” di e con Andrea Puglisi.

 

“Becket” di Max Mazzotta in scena al PTU dal 19 al 21 marzo

RENDE (CS) – Ancora un debutto per la compagnia Libero Teatro, in scena con uno studio sulle opere di Samuel Beckett dal 19 al 21 marzo alle ore 20,30 al Piccolo Teatro Unical. Beckett è infatti il titolo del nuovo lavoro diretto da Max Mazzotta, un omaggio all’autore nel trentennale della sua morte, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio di ricerca teatrale tenuto dal regista cosentino in questi mesi al Ptu in collaborazione con il Cams dell’Università della Calabria e incentrato su tre delle più importanti opere del famoso drammaturgo, “Aspettando Godot”, “Finale di Partita” e “Giorni Felici”. Nelle vesti dei personaggi dei testi beckettiani Antonio Belmonte, Camilla Sorrentino, Caterina Anastasio, Cesare Vitaliano, Claudia Rizzuti, Emanuel Bianco, Francesca Pecora, Helena Pedone, Ilaria Nocito, Ivonne Garo, Maria Canino, Maria Grazia Pantusa, Michele Condò, Valentina Bonavita.
«L’esito di questo laboratorio vuole essere un omaggio al genio di Beckett nel trentennale della sua morte e dare al pubblico non soltanto uno spettacolo, ma fargli vivere l’esperienza esistenziale del suo teatro attraverso i paradossi e le grandi verità nascoste tra le righe dei suoi indimenticabili versi e dei suoi impossibili personaggi. Un’occasione importante per farlo conoscere alle nuove generazioni e allo stesso tempo un modo per tutti noi di ritornare a studiare e re-immergerci nella potenza dei suoi testi. Il laboratorio è scuola e ricerca, è indagine e sperimentazione. L’esito è l’opportunità di rivivere in scena i luoghi metafisici, i sottotesti e i silenzi che danno vita e cuore ai suoi personaggi. Quattordici ragazzi e ragazze tra i venti e i trent’anni si cimentano in un lavoro drammaturgico e teatrale legato alla sua poetica. I giovani aspiranti attori giocano con gli “spartiti” di alcune opere, interpretandone “l’andamento esistenziale”; ognuno di loro è personaggio, ma allo stesso tempo luogo, musica, luce, sabbia, albero, bidoni»,  dichiara lo stesso Mazzotta.
Parte del ricavato delle tre repliche della messinscena sarà, inoltre, devoluto in favore dei progetti dell’associazione “Susan G. Komen Italia” per la lotta ai tumori del seno. La stessa associazione farà tappa a Cosenza il prossimo 28 marzo con la Carovana della Prevenzione, un servizio gratuito rivolto soprattutto a donne che vivono in condizioni di disagio sociale ed economico.

 

Info e prenotazioni

Ticket Posto Unico 5€

Nessuna prevendita – Per prenotare basta telefonare ai numeri
333 9555376 (Iris) – 320 2123611 (Graziella)

I biglietti si potranno acquistare la sera stessa dello spettacolo nell’area ticket del PTU – la biglietteria sarà aperta al pubblico dalle 19 in poi

Da Ottobre al PTU il nuovo laboratorio teatrale di Max Mazzotta

RENDE (CS) – Partirà ad ottobre il nuovo laboratorio organizzato da Libero Teatro in collaborazione con Cams Centro Arti Musica e Spettacolo Unical e diretto dall’attore e regista Max Mazzotta sulle opere teatrali di Samuel Beckett. Il corso per attori, che si terrà al Piccolo Teatro dell’Unical fino al mese di marzo, è rivolto a studenti universitari, giovani artisti ed interpreti, e terminerà con l’allestimento e la messinscena di uno spettacolo teatrale. <<A trent’anni dalla scomparsa di Samuel Beckett, Libero Teatro vuole rendergli omaggio con un laboratorio teatrale incentrato sulle sue opere drammaturgiche con il desiderio e l’ambizione di farle conoscere ai più giovani, per tentare di riscoprirne il senso poetico, ricercando, con gli strumenti contemporanei, nuove forme musicali capaci di far vibrare ancora una volta le sue note poetiche universali>> spiega Mazzotta. <<Beckett è senza dubbio uno degli autori più complessi e completi del teatro e della letteratura moderna – continua il regista -. Con la sua opera ha influenzato tutta la drammaturgia teatrale venuta dopo di lui. Maestro e genio assoluto, ha saputo fare del linguaggio scritto un vero e proprio spartito interiore, una musica che si nutre di parole pesanti come macigni, intrise di una poesia talmente elevata che tocca le corde dell’anima segnando per sempre le viscere della nostra coscienza>>.

COME SI ARTICOLA IL LABORATORIO

Il laboratorio è incentrato su lezioni teoriche e pratiche di improvvisazione, studio dei testi teatrali, recitazione e interpretazione dei personaggi beckettiani, canto, training fisico e vocale, elementi di danza e coreografia a cura anche di professionisti del settore che affiancheranno il regista durante il percorso formativo. Per l’esito finale è previsto inoltre l’utilizzo di materiali video e multimediali. Lo studio sulle poetiche teatrali e sulla storia del teatro invece si avvarrà della collaborazione di docenti del Dams Unical. In particolare il laboratorio è diviso in due fasi: una prima fase da ottobre a dicembre 2018 con tre incontri a settimana ed una seconda fase da gennaio a marzo 2019 con quattro-sei incontri a settimana. È aperto ad un massimo di quindici aspiranti attori (studenti e non) e tre stagisti/tirocinanti Unical. Nella selezione degli stagisti saranno privilegiati tesisti e studenti con esigenze didattiche direttamente correlate all’argomento trattato.

A fine corso sarà rilasciato a chi ne farà richiesta un attestato di partecipazione e gli studenti Unical iscritti al Dams potranno richiedere i crediti formativi (Cfu) o partecipare come tirocinanti. I giorni, gli orari e i costi del laboratorio saranno comunicati durante il primo incontro conoscitivo che si svolgerà lunedì 15 ottobre 2018 alle ore 18 al Piccolo Teatro Unical.

COME CANDIDARSI

Per partecipare al laboratorio bisogna candidarsi inviando una breve lettera motivazionale all’indirizzo della compagnia info@liberoteatro.org con oggetto “candidatura al laboratorio teatrale 2018/2019” aggiungendo alla mail i propri dati anagrafici e di residenza e se studenti Unical anche l’anno e il corso di laurea, entro e non oltre lunedì 8 ottobre 2018. I candidati riceveranno una mail di conferma e convocazione al primo incontro (15 ottobre). Dopo il primo incontro collettivo seguiranno dei colloqui individuali di valutazione con il regista e curatore Max Mazzotta.

“Sogno di una notte di mezza estate” il divertissement di Lindo Nudo al PTU

RENDE (CS) – Una rivisitazione briosa della celebre commedia di William Shakespeare. Un divertissement corale che non tradisce il testo originale ma aggiunge in alcune scene la particolarità del dialetto calabrese alle vicende di amori non corrisposti e sortilegi ingarbugliati che caratterizzano le vicende di Oberon e compagni.

Si può descrivere così la versione del “Sogno di una notte di mezza estate” prodotta da Teatro Rossosimona che calcherà il palcoscenico del Piccolo Teatro Unical il 14 e 15 giugno alle ore 20.30. Adattamento drammaturgico e regia sono di Lindo Nudo, direttore artistico della compagnia, e protagonisti sono gli alunni del corso di Teatro per adulti della stagione 2017/2018 svoltosi presso la sala di via Tintoretto a Rende, luogo di ritrovo per appassionati dell’arte teatrale.

Giuseppe Agostino, Yonereides Bejerano Jane, Giuseppe Bonifacio, Salvo Caira, Maria Calautti, Ilaria Curcio, Giulia Dodaro, Daniela Imbardelli, Ugo Lanzafame, Daniela Macario, Rina Scala, Laura Savastano, Francesco Scornaienghi, Giuseppe Sgambellone, Giovanna Pucci e Chiara Vinci sono gli interpreti dei personaggi shakespeariani, alcuni dei quali sdoppiati per dare ancora più ritmo alla messa in scena, calati in un contesto in cui la musica sottolinea la giocosità della rappresentazione.

Un brano inedito – “Robertino Rap” – scritto da Lorenzo Brigante e arrangiamenti musicali curati da Giovan Battista Picerno per le canzoni “Tengo ‘na zia vedova”, Rock Oberon” e “Blues Oberon” caratterizzano ulteriormente lo spettacolo che va oltre il semplice saggio di fine corso e s’inserisce nell’obiettivo di creare nuove professionalità nell’ambito teatrale. Costumi e scenografia sono di Teatro della Maruca, audio e luci sono a cura di Jacopo Andrea Caruso.

 

AttorInCorso torna a teatro con due classici intramontabili

RENDE (CS) – AttorInCorso torna sul palcoscenico con due importanti appuntamenti. Andranno in scena, infatti, “I Musicanti di Brema” e “Tratti d’inganno” entrambi per la regia di Lucia Catalano.

Il primo spettacolo è nel cartellone di Primavera Kids, l’appuntamento dedicato ai più giovani all’interno del festival di teatro contemporaneo Primavera dei teatri, organizzato a Scena Verticale, la compagnia pluripremiata con gli Ubu diretta da Saverio La Ruina e Dario De Luca. La data da segnare sul calendario è quella dei sabato 2 giugno, ore 11.30, al Teatro Sybaris di Castrovillari. «Possono l’amicizia e la musica salvare la vita di quattro animali rifiutati dai loro padroni? – è scritto nelle note di regia dello spettacolo firmata da Lucia Catalano con l’adattamento drammaturgico di Mariafrancesca Infusino – È questa la domanda principale che percorre “I musicanti di Brema”, fiaba dei Grimm che ha per protagonisti un cane, un gatto, un asino e un gallo, sui quali sembra ormai stare per calare il sipario della vita. Reietti dal mondo al quale hanno dedicato una esistenza intera, i quattro sono di fronte a un bivio: accettare una fine solitaria o rimboccarsi le maniche e individuare un’alternativa di speranza. Decidono così di provare a percorrere la seconda strada facendo squadra intorno alla passione che li unisce: la musica. Ripercorrendo fedelmente la sinossi della fiaba, AttorInCorso costruisce una messa in scena colorata e divertente, proponendo quattro indimenticabili protagonisti, a volte testardi, a volte spaventati, spesso in disaccordo tra loro, ma sempre determinati a cercare un lieto fine. Linguaggio semplice e ampie partiture musicali rendono lo spettacolo adatto anche ai bambini più piccoli, aprendo a diversi spunti di riflessione che toccano temi di indiscusso significato: l’amicizia, l’inclusione di chi è più svantaggiato, il riscatto attraverso l’arte».In scena Audrey Chessebouef, Fabio Zalles Guido, Matteo Lombardo, Carina Minervini, Pavlos Paraskevopoulos, Cesare Vitaliano. Le musiche dello spettacolo sono state composte da Giuseppe Oliveto.

Tratti d’inganno di Eduardo De Filippo è il secondo appuntamento in programma

Il secondo appuntamento di AttorInCorso è previsto per martedì 5 e giovedì 7 giugno al Piccolo teatro Unical dell’Università della Calabria, alle ore 21, con “Tratti d’inganno”. Sul palco Matteo Lombardo, Carina Minervini, Matteo Spadafora in uno spettacolo che si compone di tre atti unici di Eduardo De Filippo: “Pericolosamente”, “Amicizia” e “Occhiali neri”. Alle prese con questi testi e con le tante suggestioni evocate dalla strabordante fonte eduardiana tre attori, chiamati a una prova che li conduce a viaggiare attraverso personaggi diversi. Sono prima uomini e poi donne, vecchi per tornare giovani, innamorati e poi delusi, amici e nemici. E così indagano il rapporto d’amore, incomprensione e follia che lega Michele e Dorotea, i coniugi di “Pericolosamente”. Si confrontano con la generosità e la menzogna in “Amicizia” e approcciano il delicato tema della malattia e della guarigione in “Occhiali neri”. Lungo questa strada, non mancano mai l’amarezza, le risate e l’ironia che segnano la riflessione eduardiana sul teatro e i suoi inganni prima e sulla vita e le sue maschere poi.

Dove trovare i biglietti

I biglietti di “Tratti d’inganno” possono essere acquistati in prevendita al Cag Unical (vicino agli impianti sportivi dell’Università della Calabria), presso il bar “Agiuropicala” dell’Unical oppure telefonando al 393 406 4482 o direttamente al botteghino le sere degli spettacoli.

 

 

“Tre tentativi per un sogno”, al PTU lo spettacolo-omaggio ad Anna Marchesini

RENDE  (CS) – Ad un mese dal debutto al Teatro dell’Acquario per la rassegna Milf de Il Filo di Sophia, torna in scena al Piccolo Teatro dell’Università della Calabria di Arcavacata di Rende mercoledì 16 maggio alle ore 21 “Tre tentativi per un sogno – Omaggio ad Anna Marchesini”, il nuovo spettacolo di Libero Teatro con Graziella Spadafora e la regia di Max Mazzotta.

 

«Affrontare un lavoro teatrale sulla biografia di una donna di teatro è un’esperienza stimolante e allo stesso tempo complessa poiché non è frutto della creatività di un drammaturgo, ma è la vita stessa dell’attrice che da narrazione diventa drammaturgia – racconta il regista Max Mazzotta – La trama non è un racconto inventato, ma prende spunto dal vissuto della protagonista che sul palcoscenico smette di essere persona e diventa personaggio. Un lavoro di ricerca minuzioso, simile per alcuni versi a un’indagine investigativa, in cui si analizzano le motivazioni più profonde, la parte emotiva più nascosta per risolvere i casi più difficili. È stato per noi emozionante e commovente ripercorrere la vita di Anna Marchesini, un’attrice completa, una scrittrice d’altri tempi, una donna sensibile e allo stesso tempo ironica, forte e determinata. Qualità che le hanno permesso di tramutare eventi tragici in momenti di passaggio, di cambiamento fino a trasformarli in racconti grotteschi e comici: ridere delle proprie disgrazie e farne tesoro».

«Ci siamo divertiti tantissimo nel ridare corpo e vita a quei personaggi popolari che l’hanno resa celebre: dalla “sessuologa”, alla “signorina Carlo/cecata”, passando per la “cameriera secca dei signori Montagné” – continua il regista – Abbiamo cercato di penetrare nel suo mondo, nella sua personalità, nella sua intimità in punta di piedi, sforzandoci di immaginare come si sarebbe raccontata lei stessa, cosa avrebbe fatto in questa o in quella scena. Un omaggio, dunque, sincero come fu la vita di Anna; vera e discreta come sanno esserlo solo i poeti. Non so se siamo riusciti nel nostro intento, certo è che abbiamo scelto di raccontare un’artista attraverso il suo amore per il teatro, la letteratura, la vita».

L’onere o l’onore di portare sul palcoscenico tutto ciò spetta a Graziella Spadafora. «È sempre stato il mio sogno rendere omaggio ad Anna, una delle mie attrici preferite– spiega Graziella Spadafora – .In parte mi rivedo in lei per la sua verve comica, la sua spontaneità e quindi lo spettacolo. Vedo concretizzarsi una mia idea resa possibile dal genio di Mazzotta e tutto questo è davvero una vera magia».

 

All’Unical “Giganti”, il nuovo lavoro teatrale di Max Mazzotta al PTU

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Ancora un debutto per Libero Teatro, in scena con uno studio su “I Giganti della Montagna” di Pirandello dal 3 al 6 marzo alle ore 20,30 al Piccolo Teatro Unical. Giganti è infatti il titolo del nuovo lavoro diretto da Max Mazzotta, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio “Il 1900 e il teatro moderno” da lui curato e realizzato in collaborazione con il Cams dell’Università della Calabria. Nelle vesti dei personaggi del testo pirandelliano Rossella Agosto, Sara Capitano, Ilaria Nocito, Simona Cristiano, Camilla Sorrentino, Francesca Pecora e Matteo Spadafora. Musica e luci di Graziella Spadafora e Iris Balzano, responsabile tecnico Gennaro Dolce e stage voce/canto il maestro Alessandro Castriota Scanderbeg. Per la particolare disposizione del pubblico sul palco i posti saranno limitati, per cui il Libero Teatro consiglia a chi vuole assistere a Giganti di prenotare.

«L’esito di un laboratorio teatrale, è sicuramente il succo poetico, la “summa” di ciò che si è studiato, analizzato e creato in circa un anno di lavoro intenso e approfondito sull’opera di Pirandello. Voglio ringraziare e fare i miei complimenti agli allievi-attori che hanno studiato e messo in pratica con serietà, coraggio, equilibrio e maturità sorprendente, la difficile scrittura di Pirandello. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno avuto l’ardire di avvicinarsi a questa ricerca e in particolare Alessandro Castriota Scanderbeg, che ci ha offerto la sua esperienza di maestro musicista e cantante»dichiara lo stesso Mazzotta.

 

La porzione di realtà si confronta e si confonde con quella dell’immaginazione

Nei Giganti, Pirandello, ci porta nel punto limite dove la porzione di realtà si confronta e si confonde con quella dell’immaginazione e ci fa scoprire le metamorfosi di coscienza attraverso le dinamiche (teatrali) a cui sono sottoposti tutti i personaggi dell’opera: gli attori della compagnia della contessa Ilse e i personaggi degli “scalognati”, parte viva dell’immaginazione stessa, capeggiati dal mago Cotrone e che vivono in una strana villa ai piedi di una montagna, lontano da tutto e da tutti. La missione di Ilse (contessa perché sposa un conte che diventerà attore ed impresario della compagnia omonima) è quella di portare in giro per le piazze, nei teatri, la Favola del figlio cambiato, opera che un poeta scrisse per lei e che per lei, si uccise. Anche se in un mondo in cui gli uomini sono sordi alla poesia, Ilse rifiuta l’offerta del mago Cotrone di rappresentare la favola nella villa come un prodigio che s’appaghi da sè, senza bisogno di andare tra gli uomini e di rischiare la vita per l’arte. Ilse deve compiere la sua missione fino in fondo, Ella è un eroe tragico (al femminile) che incarna il teatro col suo “debito sacro” verso la poesia. Quello di Ilse è un percorso verso la purificazione dal peccato attraverso un “eroico martirio”. Ed ecco che la villa degli scalognati diventa un luogo interiore generato dall’alchimia di Cotrone che ha la funzione di purificare Ilse prima di affrontare i Giganti (umanità senza più il senso dell’umano) o anche i Giganti interiori, ombre nascoste tra le pieghe della coscienza. Lo spazio scenico è qui pensato e usato come una specie di “coscienzioscopio”, strumento capace di farci osservare le “maschere” dei centomila “io”, di uno o di nessuno, che strutturano il comportamento umano nelle sue turbolente vicissitudini emotive. Nei Giganti della Montagna, è racchiusa tutta la poetica Pirandelliana, un’opera enorme, piena di significati e di mondi che s’intersecano in un labirinto interiore capace di scuotere dal profondo il senso ultimo e tragico dell’esistenza stessa, per poi perderlo, quasi immediatamente, lasciandoti solo il barlume di una magnifica intuizione e nulla più.

L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza all’Unical

RENDE (CS) – Il Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza ha in programma un concerto che si terrà presso il PTU Piccolo Teatro Unical, sul cui ampio palcoscenico prenderà posto l’Orchestra Sinfonica dell’Istituto (una settantina di elementi fra studenti dei corsi superiori  e docenti),  in occasione di una manifestazione frutto degli scambi che il Conservatorio intrattiene con prestigiose Istituzioni italiane e straniere.  Solista ospite sarà il Maestro Massimo Polidori,  primo violoncello dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, che eseguirà Kol Nidrei, composizione di Max Bruch (1838-1920) basata su antiche melodie ebraiche. Polidori in questi giorni sta tenendo una master class al “Giacomantonio”, così come il M° Luìs Carvalho, proveniente dall’Università di Aveiro, in Portogallo. Carvalho dirigerà l’orchestra in un brano del repertorio della sua terra, la Fantasia popolare portoghese Arco-Iris di Duarte Ferreira  Pestana, da lui stesso rielaborata per orchestra sinfonica.

Il  programma della  serata comprende  ancora due brani che vedranno  in qualità di solisti  il pianista Pierluigi D’Ippolito e la flautista Giulia Lorenti, giovani musicisti che nello scorso anno accademico hanno superato una specifica selezione fra i migliori studenti dell’Istituto. D’Ippolito eseguirà di Camille Saint- Saëns il  Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra, datato 1868;

Lorenti sarà impegnata nel Concerto per flauto e orchestra K313, scritto da Mozart nel 1778.

Appuntamento per mercoledì 24 maggio alle ore 20,30 al PTU dell’Università della Calabria. L’ingresso è libero, come di consueto alle manifestazioni del Conservatorio.