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Crotone, revocato divieto dimora per sindaco Pugliese ma lui si dimette lo stesso

CROTONE – Il Gip di Crotone, Michele Ciociola, ha revocato la misura del divieto di dimora che aveva emesso, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico del sindaco, Ugo Pugliese, nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento diretto al consorzio sportivo “Daippo” della gestione della piscina comunale. La decisione è stata presa a conclusione dell’interrogatorio di garanzia cui Pugliese è stato sottoposto con l’assistenza del suo difensore di fiducia, l’avvocato Francesco Laratta.

Pugliese ha comunque espresso la sua volontà di dimettersi da sindaco, carica dalla quale era stato sospeso in base alla Legge Severino, «indipendentemente – ha detto – dalla misura adottata e dall’esito dell’interrogatorio di garanzia», nel momento in cui il prefetto lo reintegrerà. Decisione presa, ha spiegato, «per potere essere libero di difendersi nel processo e potere dimostrare a tutti, in maniera inequivocabile, di essere estraneo a tutti i fatti contestati e di non essere assolutamente ancorato ad alcun incarico o poltrona».

Investita fuori dal “Pugliese”, muore infermiera. Inutili i soccorsi

CATANZARO – Sono stati inutili i soccorsi dei colleghi del 118 immediatamente giunti dinanzi l’ospedale Pugliese di Catanzaro per prestare le prime cure all’infermiera che da poco aveva terminato il suo turno di lavoro e che è stata investita da un auto.

La donna, 57 anni, aveva finito il suo turno pomeridiano e stava percorrendo la strada quando una vettura l’ha travolta nei pressi del passaggio a livello. La 57enne è morta a seguito di un arresto cardiaco proprio nel nosocomio catanzarese dove svolgeva la professione.

 

Nuova 106, il sindaco di Amendolara contro il presidente dell’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”

 AMENDOLARA (Cs) – «Sulla nuova SS106, non soltanto nei modi e nei tempi prescritti ed in tutte le sedi competenti il comune di Amendolara ha fatto esattamente quanto si poteva ed andava fatto ma quell’iniziativa fu così efficace che, nel 2014, portava all’intero stravolgimento del progetto definitivo di nuovo tracciato (del febbraio dello stesso anno). Con l’integrale copertura attraverso gallerie naturali, infatti, unici ad essere ascoltati, raggiungevamo l’obiettivo minimo prefissato di tutela del paesaggio e del terroir, rispetto a quello massimo delle gallerie naturali al quale da sempre tendiamo. Solo perché costretti dagli eventi e dalle intollerabili modifiche successive, oggi continuiamo e continueremo a portare avanti quella stessa battaglia di allora, con forza se possibile ancora maggiore». È quanto ribadisce il Sindaco Antonello Ciminelli chiedendo di essere smentito pubblicamente dal Signor Fabio Pugliese, «se – aggiunge – egli ne è capace e se ha elementi per farlo».

«Nel frattempo – continua il Primo cittadino di Amendolara – prendendo atto dell’ulteriore, immotivata invettiva autoreferenziale contro la mia persona e contro l’Amministrazione Comunale di cui si è nuovamente reso protagonista chi da anni continua a spacciarsi, non si sa a che titolo, come il solo autorizzato a poter parlare di SS106 e soprattutto della bontà dell’ANAS, riformuliamo pubblicamente a Pugliese i due inviti ai quali tuttavia egli non è ancora stato in grado di dare riscontro:  a rendere nota sia la lista delle migliaia e migliaia di presunti iscritti all’Associazione “Basta vittime sulla strada statale 106 di cui vanta di essere Presidente; sia, visto che c’è, anche l’eventuale verbale dell’eventuale assemblea attestante l’eventuale elezione democratica dello stesso alla guida di questo sodalizio di cui egli appare purtroppo il solo rappresentante; ad organizzare dove, come e quando egli vorrà un incontro pubblico faccia a faccia col sottoscritto nel quale poter confrontarci, da una parte, sulla battaglia di civiltà che noi portiamo avanti da anni ed alla luce del sole onorando il nostro ruolo di rappresentanti istituzionali democraticamente eletti e rieletti dal popolo; e, dall’altra, sulle posizioni urlate soltanto a mezzo mail ed attraverso il nefasto bollettino delle povere vittime di incidenti stradali di un anonimo ingegnere della Sibaritide in ciclica ricerca di notorietà personale e di protagonismo mediatico funzionale probabilmente, il dubitativo è d’obbligo, ad altre finalità».

«Quanto Amendolara – prosegue Ciminelli – è riuscita a mettere in piedi in questi anni in termini di progetti e realizzazioni finalizzati in concreti alla sostenibilità ambientale, su tutti l’unico progetto richiesto, finanziato e realizzato in Calabria di dissuasori contro la pesca a strascico ed a tutela del mare, non soltanto non teme smentita da parte di chi continua soltanto a fare chiacchiere dietro una tastiera di computer ma consente al Sindaco ed agli esecutivi che si sono succeduti di godere di stima ed apprezzamenti diffusi e che non necessitano della visibilità spasmodica, quella ricercata invece a tutti i costi da soggetti come Pugliese. Quella di Amendolara e dell’Alto Jonio – conclude – contro lo stravolgimento del progetto originario del nuovo tracciato e la sostituzione (nel nuovo progetto presentato dopo luglio 2017) delle gallerie naturali con sole trincee e viadotti destinati a distruggere storia e futuro di questa terra, in particolare tra l’abitato di Amendolara Marina e Amendolara paese resta una battaglia sociale ed epocale per la dignità e l’avvenire delle nostre popolazioni e delle future generazioni alla quale non abdicheremo in cambio di nessun dei mediocri compromessi economici calati dall’alto che piacciono così tanto a gente come Pugliese!».

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Case di Babbo Natale in ospedale, oggi e domani l’inaugurazione

locandina_a-casa-di-babbo-natale_defale, casa di babbCATANZARO – Il Natale arriva anche per i piccoli in corsia grazie all’Associazione ‘Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore’ e a ‘Una rete a sostegno del bambino fragile’, con il supporto di Fondazione con il Sud. Oggi, alle ore 9.30, sarà inaugurata la Casa di Babbo Natale del Day Hospital Oncologia (ospedale Ciaccio) in sinergia con l’Associazione Officine Buone. Domani, alle ore 10.00, sarà inaugurata quella dell’atrio di Pediatria (ospedale Pugliese) con la partecipazione straordinaria di Piero Procopio, al pomeriggio la festa continua con la compagnia teatrale ‘Tutto Esauriti’. Il cartellone natalizio comprende anche altri appuntamenti, ma i volontari sono presenti in ospedale per tutto l’anno.

Le Case di Babbo Natale saranno aperte per tutto il periodo natalizio. I piccoli potranno partecipare alle attività del Laboratorio degli Elfi, del Salotto di Babbo Natale e del Punto Letterina con l’invio delle lettere  a Poste Italiane che da anni propone un’iniziativa di raccolta delle letterine attraverso i centri postali inviando poi ai bimbi un piccolo dono speciale. Lo stand, organizzato in sinergia con le associazioni che operano nell’ospedale, consentirà di raccogliere dei fondi a sostegno di bambini in difficoltà (nei giorni 12, 14,16, 19, 21 e 23).

Martedi 13, in oncologia, Piero Procopio si esibirà nello spettacolo di cabaretchissu è de nostri’. Lunedì 19, nell’atrio di Pediatria alle ore 16, lo spettacolo a cura del laboratorio ‘Artisti in pigiama’, ‘I colori della pace’, che sarà replicato il giorno dopo alle ore 9.30 nel Day Hospital Oncologia. Martedì 20 l’animazione della bimboteca ‘Il Marmocchio’ di Catanzaro, alle ore 16 nel Day Hospital Oncologia, alle ore 17 nell’atrio di Pediatria.

L’Associazione ‘Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore’ si occupa di minori e famiglie in difficoltà dal 1989 con molteplici attività e progetti. L’associazione è in ospedale 12 mesi su 12 dal 2001. Da circa 2 anni, grazie al supporto della Fondazione con il Sud, i volontari sono affiancati e formati da operatori specializzati. Al momento, l’animazione e il sostegno sono assicurati da lunedì a venerdì da 34 volontari, 1 psicologa, 1 figura specializzata in educazione, 1 mediatore culturale, 8 operatori esperti in tecniche di intrattenimento e sostegno dei bambini ospedalizzati.

Il sostegno non si limita solo alla permanenza in ospedale, ma, laddove sia richiesto, continua anche fuori. In particolare, i disagi di piccoli e grandi sono accolti nello sportello aperto lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio in sinergia con ‘Una rete a sostegno del bambino fragile’ che, oltre al ‘Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore’, riunisce altre associazioni. All’ascolto segue poi l’attivazione delle risposte più adeguate.

Elezioni Crotone, al ballottaggio “Terra Libera” non sosterrà Pugliese

CROTONE – “Terra Libera Calabria”, l’associazione guidata dal Senatore Francesco Molinari, ha fatto sapere che al ballottaggio per le elezioni Comunali di Crotone non sosterrà la corsa di Ugo Pugliese. La motivazione risiede nella scelta di prendere le distanze dal gruppo “No Eni” di Pietro Infusino che, a sua volta, garantirà il proprio appoggio allo stesso Pugliese.

«Ci ha deluso, e non poco, la scelta del gruppo “No Eni”, guidato da Pietro Infusino (a cui nel primo turno avevamo dato sostegno), di garantire appoggio, al ballottaggio,  alla corsa di Ugo Pugliese. Non ci accoderemo in questa scelta, perchè sostenere Pugliese, espressione dell’area Sculco,  vuol dire appoggiare quel passato  che ha segnato il declino e la fine di Crotone, anche se dietro una faccia pulita. Proseguire sulla stessa strada scelta da Infusino & Co  significherebbe tradire i principi ispiratori di “Terra Libera”, ma soprattutto, significherebbe rinnegare la ragione che, al primo turno, ci aveva spinto a metterci la faccia, appoggiando la coalizione collegata  al candidato a sindaco Infusino. Scelta  che ritenevamo giusta, proprio perché sganciato dai vecchi sodalizi politici, responsabili della distruzione di una città, dalle grandi potenzialità  economiche per una notevole dotazione culturale, una spiccata vocazione turistica, ma per le quali le più bieche logiche personalistiche nella gestione del potere hanno rappresentato un vero e proprio tappo. E non si può certo dire che quel filone, di cui Pugliese è espressione, non ne sia stato protagonista. Perciò, lo diciamo chiaramente: Pugliese non avrà  il sostegno di “Terra Libera”, perché chiunque abbia a cuore le sorti di Crotone non può compiere una scelta tanto scellerata».

Il disappunto della Pugliese ( La Calabria che Vuoi) per i mancati pagamenti regionali dei TFR

Frascineto ( Cs) – « Voglio manifestare il mio disappunto nei confronti della Giunta Regionale – in merito ai mancati pagamenti dei TFR. A tale riguardo, intendo spezzare un lancia a favore dei tanti lavoratori di Calabria Verde (ex AFOR)e di quelli dei vari consorzi di bonifica,  i quali, da tempo chiedono all’attuale Regione Calabria un loro diritto “sacrosanto” quale quello del pagamento delle spettanze dei trattamenti di fine rapporto di lavoro.Trattamento che, come si sa,dovrebbe essere messo in cassa dal proprio datore di lavoro, con uno stipendio all’anno così per i vari anni”. E’ quanto afferma in una nota Angela Lucia Pugliese ( Movimento La Calabria che vuoi- Frascineto) . “In questo caso invece, – prosegue la nota-  come si è visto, il denaro in questione (il gruzzolo dei vari TFR dei singoli lavoratori) è stato distratto dai vari governi regionali che si sono succeduti, per altre necessità, senza pensare all’enorme buco che avrebbero poi creato negli anni nelle casse della stessa regione a discapito di questi lavoratori. Come esponente del MOVIMENTO LA CALABRIA CHE VUOI – circolo di Saracena,che ormai come molti sanno, da tempo si occupa attraverso i propri rappresentanti di dare voce al territorio, su problemi che da anni attanagliano questa regione, CHIEDO, e sollecito, la Regione in questione,attraverso il presidente della giunta Regionale, il quale si è impegnato  personalmente ad un riordino dell’ente, affidando appunto, la delega come commissario, ad un figura di grande spessore istituzionale come quello del generale dell’arma Aloisio Mariggiò,di provvedere al più presto alla liquidazione di queste spettanze,attingendo i soldi magari anche da altre risorse a disposizione, perché è un DIRITTO dei lavoratori ricevere al più presto la loro spettanze in merito. Cosi che, si possa dare fiato,anche attraverso questi piccoli interventi ad un’economia già in ginocchio come quella Calabrese, che stenta a ripartire. Il mio auspicio è quello che finalmente si possa dare nuova linfa a questo ente dotandolo di nuove figure professionali all’altezza del compito, realizzando progetti per l’utilizzazione e valorizzazione delle risorse forestali, di sistemazione idrogeologica e di valorizzazione ambientale,senza però tralasciare quelli che già operano in questo settore, e, chiudendo una volta per tutti il conto con il passato».

Rassegna More Young, penultimo appuntamento al Morelli con “Per Obbedienza”

Cosenza ( Cs) – Alle battute finali “More Young”, la rassegna inserita nell’ambito del “Progetto More” dedicata agli artisti emergenti e under 35, sostenuta dal Mibact, dalla Regione Calabria e dal Comune di Cosenza. Il penultimo appuntamento, venerdì 11 marzo (ore 21) al Morelli, è con lo spettacolo “Per Obbedienza” di Ura Teatro (ura, dall’albanese “ponte”), compagnia che nasce come continuazione del  sodalizio artistico tra Fabrizio Saccomanno  e Fabrizio Pugliese i quali, dopo anni di lavoro in un Teatro Stabile per l’Innovazione, hanno attivato diverse collaborazioni con artisti e strutture pugliesi, approfondendo contemporaneamente il loro percorso artistico iniziato quindici anni fa con gli spettacoli “Gramsci, Antonio detto Nino” di Saccomanno e “Per Obbedienza” di Pugliese. Oggi, il lavoro della compagnia sul territorio è costante e coinvolge progetti di teatro comunità in alcuni paesi del Salento. Lo spettacolo di Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno, che ne firmano regia e drammaturgia, è vincitore de I Teatri del Sacro 2015.  “Per obbedienza” è la  grande storia di un piccolo uomo fuori dall’ordinario: Giuseppe da Copertino, santo (in scena Fabrizio Pugliese). Una storia picaresca, comica, commovente e al tempo stesso raccapricciante: una vita complicata, un padre sciocco e truffato dagli amici, quattro fratelli morti, una madre indurita dalla fatica e da una fede arida. Una storia che si dipana dal primo Seicento, in un’età sfarzosa e sudicia, dove trionfano malattie gravi, infezioni, una giustizia ingiusta, una Chiesa onnipotente, ma – sopra a tutto – una vocazione sublime, l’amore bellissimo e assoluto di un giovanetto al limite dell’autismo che si innamora perdutamente della mamma sua: la Madonna.   Nell’estasi, più che vedere, il soggetto diventa lui stesso madonna, divinità, demone, a seconda. Giuseppe va in estasi con una facilità incredibile: l’unica differenza rispetto ad altre estasi, dove lo spirito abbandona un corpo immobile, sta nel fatto che lui il corpo se lo porta con sé, in volo; quel corpo martoriato da digiuni e flagellazioni diventa una pagina dove è disegnato tutto il suo amore verso la Madonna, tutta la sofferenza di quel mondo che lui non comprende, non da sveglio, certo, e non secondo un pensare quotidiano, ma che sente dentro di sé. Senza saperlo, quel santo “idiota” mostra la nostra di inadeguatezza, il nostro bisogno di dare sempre un ordine razionale alle cose, l’incapacità, o paura, di perderci magari davanti ad un affresco, riconducendo  alla “potenza simbolica del figurativo” le emozioni che il racconto segreto di quelle immagini ci suscita… Tutto il lavoro di ricerca, di fonti storiche, di leggende popolari  porta nel nostro lavoro all’elaborazione di un testo per attore unico; un narratore all’interno di una struttura scenografica semplice, fatta di pochi segni e uno sgabello malfermo su cui siede, in bilico anche lui, in procinto di cadere, o di volare, forse.