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Mendicino, calato il sipario su Radicamenti off. Si guarda al futuro (AUDIO)

MENDICINO (CS) – Non ha ancora spento la seconda candelina, eppure il teatro comunale di Mendicino può dirsi già grande. Divenuto realtà grazie ai fondi Por Calabria Fesr 2007/2013, e inaugurato l’undici marzo 2016, il teatro ha collezionato successi sin da subito. Testimone di quel fermento culturale importante per l’area urbana, questo piccolo teatro di provincia è stato il palcoscenico su cui si sono esibiti musicisti, artisti locali e nomi prestigiosi. Apice di questo fermento è stato Radicamenti off che si è concluso ieri con lo spettacolo di burattini “Zampalesta u cane tempesta”. «Radicamenti off è nato da una costola di Radicamenti e rappresenta la seconda stagione che abbiamo tenuto qui al teatro di Mendicino-spiega il direttore artistico Mario Massaro- con tre eventi speciali. C’è stata la possibilità, grazie al contributo rientrante nel progetto “Radicamenti”, di ospitare un artista di fama internazionale come Paolo Nani, attore apprezzatissimo che ha fatto registrare il sold out, di realizzare “Re Giangiurgolo e le arance d’oro”, una nostra produzione, e di portare da Crotone, sempre nel rispetto di quello che è stato il filo conduttore di Radicamenti, ovvero le nostre tradizioni, un burattinaio calabrese che ha portato in scena “Zampalesta u cane tempesta” che ha avuto molte repliche e ha vinto il premio Otello Sarzi come miglior spettacolo di burattini italiano. Non potevamo non portare il meglio per questa stagione teatrale che prosegue teoricamente quella di “Sguardi a Sud” dell’anno scorso». Oltre ad essere il direttore artistico del teatro comunale di Mendicino, Mario Massaro è direttore della compagnia “Porta Cenere” vincitrice di un bando regionale di manifestazioni culturali, una fucina di progetti come «l’evento della scuola dei classici, riconosciuto come evento regionale di importanza culturale, che consiste nella distribuzione di spettacoli teatrali per ragazzi in giro per la Calabria. Altro progetto è Diteca con il quale l’associazione distribuisce 42 spettacoli il 16 Comuni della provincia di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone». Archiviato il successo di Radicamenti off, si pensa già al futuro in cui questo piccolo grande teatro sarà ancora una volta protagonista. (Immagine presente sulla pagina Facebook del Teatro Comunale di Mendicino)

AUDIO:

Rita Pellicori

Morale e divertimento in “Zampalesta u cane tempesta”

MENDICINO (CS) – Si può giungere ad un finale diverso? Lo si può pensare, sperare, immaginare?
Piglia ‘o cane, acchiappa ‘o cane. Si apre con questi versi la storia di “ Zampalesta un cane tempesta”, lo spettacolo del Teatro Maruca di Crotone, vincitore del premio Otello Sarzi, che ha chiuso Radicamenti off, una costola del festival Radicamenti che si svolto a Mendicino dal 19 al 23 dicembre. Zampalesta, il «cane rognoso» di don Cataldo che rompe la corda e corre. Finalmente libero, il cane tirato su a calci e bastonate percorre in lungo e in largo un paesino della Calabria. Una storia di incontri/scontri con il mondo animale e quello umano: la gallina Serafina, il contadino Rusaru e il cuoco Mariuzzu. Zampalesta porta scompiglio, semina il panico, distrugge tutto ciò che incontra; è costretto a misurarsi con gli archetipi che hanno caratterizzato la terra calabra: l’omertà, lo scetticismo, il timore nei confronti di ciò che è diverso. Strappa sorrisi e consensi ad adulti e bambini, fa rivivere la tradizione attraverso la musica popolare e i piatti tipici della gastronomia. In un susseguirsi di scene divertenti si scopre che Zampalesta è il simbolo della paura verso la diversità degli animali. Una storia semplice resa magica dai burattini di legno creati dalle mani sapienti di Angelo Gallo. La pantomimica di Angelo esercita fascino, il dialetto rende più vere e genuine le avventure tragicomiche di un cane dal carattere focoso. Diverte, appassiona, si guadagna il plauso del pubblico. Un’ora di semplice e sano divertimento che, come ogni favola, cela un importante insegnamento: «essere umani o animali cambia poco, basta prenderli con le buone maniere perché la vita è un gioco».

Rita Pellicori

 

 

 

Parte Radicamenti off, tre spettacoli al teatro comunale di Mendicino

MENDICINO (CS) – Tre appuntamenti teatrali per scaldare il Natale: 8, 13 dicembre e 4 gennaio, il Teatro comunale di Mendicino, nell’ambito del progetto Radicamenti Off, propone rispettivamente: Re Giangurgolo e le arance d’oro, La Lettera – interpretato da Paolo Nani e, infine, Zampalesta u cane tempesta.

Nel primo appuntamento, Re Giangurgolo e le arance d’oro, gli spettatori avranno l’opportunità di vedere sul palco gli attori interpretare un personaggio classico del teatro calabrese. Con linguaggio ricco, ma chiaro, il nostro Giangurgolo, diventato re, è pronto per una nuova avventura e tra sketch, zuffe ed equivoci la Compagnia Porta Cenere porta in scena goliardia e sentimenti profondi.
Per il secondo spettacolo, quello del 13 Dicembre, a Mendicino arriva un’opera che vanta oltre 1200 repliche e vedrà come protagonista Paolo Nani, uno tra i clown più famosi al mondo. La lettera è un vero e proprio cult, vincitore di numerosi riconoscimenti ed è qui interpretato dal “maestro del teatro fisico”. Un virtuosismo teatrale che coinvolgerà lo spettatore dal primo all’ultimo munito
con pathos e partecipazione costanti.
Zampalesta u cane tempesta, sarà uno spettacolo di burattini, adatto a tutte le età. Portato in scena da Angelo Gallo, della Compagnia Teatro della Muraca la performance ha vinto il Premio Otello Sarzi, e risponde all’ambizione di continuare la tradizione del teatro dei burattini anche nella nostra regione. Uno sforzo che si compie contestualizzando la storia di Zampalesta in Calabria. Tante le disavventure del cane lupo che dovrà misurarsi tra i caratteri, le caricature e gli
stereotipi della nostra contemporaneità.
Radicamenti Off è una costola del noto Festival dei Radicamenti di Mendicino, ne prende in parte il nome proprio perché va a definire scene di alto livello artistico e culturale che però hanno bisogno di spazi diversi per esprimersi al meglio. Sempre in linea con la programmazione del Teatro Comunale di Mendicino -gestito dalla Compagnia Porta Cenere e diretto da Mario Massaro-, presso questa struttura prendono vita le varie rappresentazioni, un elemento di novità e tradizione ormai irrinunciabile.
Intanto riflettori puntati sul primo appuntamento: Re Giangurgolo e le arance d’oro, uno spettacolo per avvicinare i più giovani al teatro e far conoscere loro una maschera della tradizione calabrese!