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Tragedia del Raganello, il Comune di Civita “i Carabinieri avrebbero dovuto avvisarci della bomba d’acqua”

CIVITA (CS) – All’udienza del 27 maggio scorso,davanti la Corte di Appello di Catanzaro, investita della decisione sull’appello del Procuratore Generale in particolare dell’assoluzione dei sindaci di Civita, Cerchiara e San Lorenzo Bellizzi, tutti imputati primariamente del reato di inondazione colposa per la tragica vicenda delle Gole del Raganello, avvenuta il 20 agosto del 2018, la difesa del Comune di Civita (patrocinata dall’avv. David Zanforlini), ha richiesto la conferma della sentenza assolutoria del GUP di Castrovillari, non solo per i motivi espressi nella sentenza impugnata dalla Procura Generale,  ma ha anche aggiunto una circostanza che certamente verrà in futuro analizzata anche nel processo che, per gli altri capi di imputazione, sta procedendo avanti il Tribunale di Castrovillari. La difesa del Comune di Civita ha chiesto alla Corte di Catanzaro di valutare le conseguenze sull’impianto accusatorio dell’art. 8 del Decreto 21 luglio 1987 n. 424 (istitutivo della riserva naturale delle Gole del Raganello), che recita: “la vigilanza della riserva è affidata al Corpo Forestale dello Sato”.

La norma non è, per così dire, desueta perché nell’organigramma della Organizzazione per la tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare, esiste come competenza del Reparto Comando il Nucleo Vigilanza e Sicurezza, cioè una struttura destinata primariamente alla vigilanza sul territorio di competenza. Come tutti sappiamo il Corpo Forestale ora è confluito nella più ampia organizzazione territoriale dei Carabinieri, denominato Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità, Parchi e CITES, il cui Comando di Cosenza, doveva, tra l’altro, “provvedere alla conservazione e manutenzione del patrimonio immobiliare amministrato”, cioè nel nostro caso, la Riserva delle Gole del Raganello. La circostanza ha estrema rilevanza nel processo ora celebrato avanti la Corte di Appello di Catanzaro, perché il Giudice del Merito dovrà valutare se la vigilanza prescritta in capo ai Carabinieri ex Corpo Forestale, qualora esercitata correttamente, nel senso di comunicare ai titolari della Protezione Civile locale, cioè i Sindaci, della bomba d’acqua che si stava riversando nell’invaso di San Lorenzo Bellizzi alle 13,45 del 20 agosto 2018, avrebbe consentito di intervenire facendo uscire le persone presenti nelle Gole prima delle 14,45, ora in cui si è verificato il drammatico evento in prossimità del Ponte del Diavolo. Per la difesa del Comune di Civita la tempestiva e dovuta comunicazione dei Carabinieri Tutela della Biodiversità e dei Parchi di quanto stava avvenendo a monte del Comune di Civita avrebbe certamente consentito nell’ora intercorsa fra l’inizio della bomba d’acqua caduta a San Lorenzo Bellizzi e il verificarsi il drammatico incidente, di poter estrarre ogni visitatore sceso nelle Gole del Raganello.

Raganello, 3 anni fa la tragedia: oggi le commemorazioni per le vittime

CIVITA (CS) – La comunità di Civita non dimentica. Venerdì 20 agosto, a tre anni dall’immane tragedia del Raganello in cui morirono dieci persone, nove escursionisti e una guida, travolte nel torrente Raganello da un’onda di piena anomala, mai avvenuta, o se avvenuta non a memoria d’uomo, tutta la comunità civitese,  l’amministrazione comunale e la Parrocchia “Santa Maria Assunta  si riuniranno in preghiera davanti all’Altare della misericordia divina per innalzare una sentita preghiera per le 10 persone decedute quel nefasto giorno. Una “preghiera” per esprimere, ancora una volta, cordoglio, vicinanza e solidarietà alle  vittime e a tutte le loro famiglie. La Divina Liturgia si terrà presso la Chiesa Parrocchiale “Santa Maria Assunta”, con inizio alle ore 9. La cerimonia religiosa sarà officiata dal parroco, Padre Remo. “Sarà una preghiera – ha spiegato Padre Remo – accorata di tutta la comunità cristiana, che invocherà il Dio della vita, perché trasformi in eternità l’amore e i sogni dei nostri fratelli e sorelle scomparsi, e conforti tutte quelle famiglie che hanno subito una perdita cosi grave”.  “La comunità di Civita non dimentica. A tre anni da quel nefasto giorno, incancellabile nella memoria della comunità di Civita, l’amministrazione comunale, la comunità parrocchiale e l’intera popolazione vogliono ricordare chi quel giorno perse la vita lasciando i propri cari nel dolore più atroce. Mi duole constatare, però, – ha dichiarato il sindaco di Civita, Alessandro Tocci – che la tragedia del Raganello e tutto ciò che ne è conseguito  sia stata dimenticato dalle Istituzioni preposte, quelle stesse Istituzioni che nei giorni immediatamente successivi vennero a Civita rilasciando dichiarazioni improvvide e facendo promesse che a tutt’oggi non sono state mantenute.  Noi continuiamo a ricordare e a testimoniare la nostra vicinanza ai familiari delle dieci vittime di quel terribile lunedì pomeriggio”. 

Tragedia Raganello, un anno dopo. Tocci: «Vogliamo ricordare chi non c’è più»

CIVITA (CS) – A un anno dalla tragedia in cui morirono dieci persone, nove escursionisti e una guida, travolte da un’onda di piena del torrente Raganello, tutta la comunità civitese,  l’amministrazione comunale e la Parrocchia “Santa Maria Assunta, nell’esprimere ancora una volta vicinanza e solidarietà alle  vittime e alle loro famiglie, si riuniranno in preghiera presso la Chiesa Parrocchiale, martedì 20 agosto, alle 18, per la celebrazione della Divina Liturgia  in suffragio delle dieci vittime di quel nefasto giorno.

Il ricordo della comunità di Civita

Alla cerimonia religiosa parteciperanno, oltre alla comunità di Civita, le autorità civili, religiose e militari del comprensorio, i componenti del “Comitato Familiari Vittime del Raganello”, presieduto dalla dott.essa Teresa Santopaolo, i familiari delle dieci vittime e i rappresentanti istituzionali delle comunità  di alcune  delle vittime. Subito dopo la celebrazione liturgica, alle  20, organizzata dal “Comitato Familiari Vittime del Raganello”, ci sarà una “passeggiata – fiaccolata” che partendo dalla Chiesa Santa Maria Assunta arriverà al Belvedere.

Le parole del sindaco

«A un anno da quel terribile lunedì vogliamo ricordare, insieme alla comunità parrocchiale, guidata da padre Remo che ringrazio per quanto fatto finora, chi non c’è più», ha detto il sindaco di Civita, Alessandro Tocci. «Lo vogliamo fare sommessamente e in modo molto sobrio. Vogliamo testimoniare, ancora una volta, la nostra vicinanza ai familiari delle dieci vittime.  Un evento che ha stravolto – ha sottolineato il sindaco Tocci – la vita di una piccola comunità.  Un triste ricordo indelebile ma che ci deve spronare ad andare avanti.  Quanto successo  il 20 agosto  dell’anno scorso non potrà e non sarà cancellato dalla memoria della comunità civitese, sottolineando, però, che la  comunità che mi onoro di rappresentare – ha concluso il sindaco di Civita –  ha vissuto quest’anno con grande dignità e con grande senso di umanità».

Raganello, indagini chiuse: avvisi a sindaci, operatori turistici e guide

CASTROVILLARI (CS) – La Procura della Repubblica di Castrovillari ha emesso l’avviso di conclusione indagini per l’onda anomala che il 20 agosto dello scorso anno travolse un gruppo di escursionisti nelle Gole del Raganello, a Civita, uccidendo dieci persone, tra le quali una guida.

Gli indagati sono saliti dai sette iniziali a quattordici e sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo, inondazione, lesioni colpose, omissione in atti d’ufficio ed esercizio abusivo della professione.

Tra gli indagati figurano i sindaci di Civita, Alessandro Tocci, il primo cittadino di San Lorenzo Bellizzi, Antonio Cersosimo, e quello di Cerchiara di Calabria, Antonio Carlomagno; indagati anche titolari di agenzia turistiche e guide.

Non figurano, invece, il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, e il dirigente dell’ufficio Biodiversità dei Carabinieri Forestali Gaetano Gorpia, raggiunti all’epoca da avviso di garanzia.    

Secondo l’accusa fu ignorata l’allerta gialla della protezione civile prevista per quel giorno, in particolare dai sindaci.

Tragedia del Raganello, fiaccolata in memoria delle vittime

CIVITA (CS) E’ passato un mese dalla tragedia delle Gole del Raganello in cui morirono dieci persone travolte da un’onda di piena e la comunità di Civita, il centro in cui si verificò la tragedia, si è ritrovato per celebrare una giornata a ricordo delle vittime.

«Vogliamo ricordare chi non c’è più – ha detto il sindaco, Alessandro Tocci – e di comune accordo con il nostro parroco e l’Eparca della Diocesi di rito greco bizantino abbiamo deciso di dedicare l’intera giornata alla memoria, alla fede e alla speranza affinché cose del genere non accadano mai più».

Le parole di mons. Donato Oliverio

«È doveroso – ha detto, durante la funzione, l’eparca mons. Donato Oliverio – vivere il dolore. Lo viviamo e lo facciamo nostro il dolore dei familiari offrendo loro la nostra vicinanza fatta di preghiera. Ci dia forza e consolazione la fede in Dio».
Alla commemorazione, cui ha fatto seguito una fiaccolata, sono intervenuti anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ed il prefetto di Cosenza, Paola Galeone.

Fonte e foto Ansa

Raganello, consulenza Procura sulle morti

 CIVITA (CS) – «Al momento non c’è nessuna novità da poter comunicare. Stiamo acquisendo in continuazione atti e dati attinenti a quanto successo lunedì alle gole del Raganello, a Civita. Stiamo anche valutando la possibilità di avvalerci, come Procura, di una consulenza tecnica». E’ quanto ha riferito il Procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla in merito alle indagini sulla tragedia delle Gole del Raganello a Civita, da ieri sotto sequestro probatorio, dove lunedì scorso un’onda di piena ha travolto e ucciso 10 persone.

Le indagini

In merito alle indagini per individuare le responsabilità della tragedia e sul possibile coinvolgimenti di quanti si occupavano a vario titolo delle attività legate alla fruizione delle Gole, Facciolla ha aggiunto: «Ci stiamo muovendo – ha aggiunto il Procuratore – ad ampio raggio. Tutto ciò che risponde delle condizioni di sicurezza, che sicuramente non c’erano, rientra nelle nostre attenzioni”.

MIGLIORANO LE CONDIZIONI DI CHIARA 

Intanto resta ricoverata presso in terapia intensiva pediatrica e trauma center pediatrico del Gemelli la bambina travolta dalla piena del torrente Raganello. La piccola Chiara è sveglia, respira autonomamente e continua a migliorare. Oggi ha potuto incontrare la sorella che, con gli altri familiari, vengono seguiti dall’equipe di psicologi della Fondazione Gemelli. I genitori della piccola sono morti investiti dall’onda di piena e ieri si sono tenuti i funerali a Qualiano, Napoli. La piccola Chiara, che verrà a breve informata della loro morte, viene assistita dal gruppo di psicologi della Fondazione Gemelli insieme con la sorella che l’ha raggiunta oggi e agli zii. 

A ROMA I FUNERALI DI CARLO E VALENTINA

Infine oggi pomeriggio, nella chiesa di San Marcellino e Pietro a Torpignattara, periferia di Roma, sono state celebrate le esequie di Carlo Maurici e Valentina Venditti, la coppia romana di 35 e 34 anni morta insieme agli altri otto escursionisti. Sul guardrail di fronte alla chiesa, lungo la via Casilina, uno striscione con i nomi delle due giovani vittime e la loro foto insieme, in un cuore. A poca distanza dal sagrato si vede uno dei murales realizzati da Carlo, street artist. Ai piedi dell’altare le corone inviate dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, oltre a quelle di amici e parenti. In chiesa molti giovani, venuti a dare l’ultimo saluto ai loro amici, già più di mezz’ora prima della cerimonia.

Sequestrate Gole del Raganello, ipotizzato reato di omicidio colposo

CIVITA (CS) – Sotto sequestro l’area delle Gole del Raganello nel territorio del comune di Civita. A disporre il provvedimento di sequestro probatorio è stato Eugenio Facciolla, procuratore di Castrovillari, che ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione di atti d’ufficio. Un’azione urgente e necessaria per fare luce sulla dinamica della tragedia verificatasi lo scorso lunedì e che ha portato alla morte di dieci escursionisti, travolti da un’ondata di piena del torrente. Dure le parole di Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile che, ieri, nel corso di un sopralluogo ha parlato di una tragedia che poteva e doveva evitarsi e di un’allerta meteo ignorata: «Esiste una scala sulla base della quale scatta la comunicazione e se i tecnici, sulla base degli algoritmi e delle carte meteo, evidenziano un rischio di caduta di pioggia di un certo livello, noi ne dobbiamo prendere atto fosse una, dieci, cento volte».

LE POLEMICHE

E adesso è polemica sul sistema degli accessi alle Gole del Raganello cui, di recente soprattutto, si deve una crescita esponenziale del sistema turistico nella zona, comprendente almeno quattro comuni del Pollino (Civita, Cerchiara, San Lorenzo Bellizzi e Francavilla). Tuttavia, «Mai nessun cittadino e/o associazione hanno segnalato situazioni di pericolo all’interno delle gole del Raganello» ha tenuto a precisare Alessandro Tocci, sindaco di Civita. In ogni caso, la pericolosità di quanto accaduto e il timore che una tragedia simile possa ripetersi hanno spinto anche il ministro del’ambiente Sergio Costa a richiedere una maggiore chiarezza con le indagini, sebbene «sulle responsabilità ci sarà tempo – ha detto Borrelli -; si è trattato di un evento puntuale e localizzato a dieci chilometri a monte dall’area dove si è verificata la tragedia».

 

 

 

 

 

 

 

 

Strage Civita, Borrelli: «Tragedia evitabile, ignorata un’allerta»

CIVITA (CS) – Angelo Borrelli, capo della Potezione Civile, questa mattina ha compiuto un sopralluogo sulle Gole del Raganello, dove dieci persone hanno perso la vita lo scorso lunedì. Borrelli ha parlato ai giornalisti presenti di «un’altra tragedia che non doveva esserci. C’era un’allerta gialla che é stata ignorata». Borrelli ha poi ribadito: «A me interessa evitare il ripetersi di tragedie. Dobbiamo fare in modo di prendere spunto da quanto accaduto e migliorare». Di una questione così importante e piuttosto urgente il capo della Protezione Civile ha ammesso di aver discusso con il premier Conte. Tuttavia, di contro alle parole di Borrelli, Alessandro Tocci, primo cittadino di Civita, ha dichiarato che «mai nessun cittadino e/o associazione hanno segnalato situazioni di pericolo all’interno delle gole». Presente a Civita per una visita istituzionale anche Mario Oliverio, presidente della regione Calabria: «È una tragedia che lascia un segno profondo – ha commentato  – ma credo che adesso non sia il momento di prodigarsi in polemiche strumentali perché c’è bisogno solo di silenzio e rispetto per le vittime». Rispetto e cordoglio per le vittime, dunque, ma anche un pensiero e l’impegno perchè simili tragedie non debbano verificarsi di nuovo: «Vogliamo che il turismo continui in quest’area, in sicurezza» ha dichiarato Paola Galeone, prefetto di Cosenza.

 

Tragedia Raganello, sale a 11 il numero delle vittime. Sono 5 i dispersi

CIVITA (CS) – E’ salito a 11 il pesante bilancio delle vittime della tragedia delle Gole del Raganello in Calabria. Nella notte una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduto nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico. Lo ha riferito il capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi.

«I dispersi in questo momento – ha aggiunto Tansi – sono cinque e la difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi(cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere».

Le operazioni di setaccio che vedono impegnati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino saranno spostate anche più a valle fino alla foce del torrente con il coinvolgimento della Capitaneria di porto perché c’è il timore che alcune persone siano finite a mare. «Pensate – ha detto Tansi – che un corpo è stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione».

Tra le 23 persone salvate dai soccorritori c’è un bambino che è stato trasferito in ospedale a Cosenza in stato di ipotermia. Secondo quanto riferito dalla Prefettura, le persone rimaste coinvolte nell’ondata di piena del Raganello facevano parte di due gruppi di 18 escursionisti, per un totale di 36.  Il torrente ingrossato dalle piogge ha sorpreso i gruppi di escursionisti nelle gole, una fenditura nella roccia larga pochi metri tra pareti a picco. La tragedia è avvenuta nel territorio del Parco Nazionale del Pollino a monte del cosiddetto “Ponte del Diavolo”.

Il gruppo speleologico del Soccorso alpino calabrese si sta organizzando per risalire il corso del torrente Raganello alla ricerca di eventuali superstiti dispersi. Nelle gole del Raganello, infatti, ci sono vari anfratti e speroni sui quali potrebbero essersi salvati alcuni degli escursionisti che si trovavano nella zona.  

Nell’area della tragedia è arrivato anche il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla: «Quello che è accaduto è terribile». L’impressione è che non siano state adottate tutte le misure di prevenzione e sicurezza, considerata anche l’allerta meteo, ma questo sarà approfondito in un secondo momento.

Tragedia Raganello, Oliverio rientra dall’Estero. Santelli: «Incredulità»

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, appreso del tragico incidente nelle Gole del Raganello, profondamente addolorato, per la perdita di vite umane nel corso di una escursione che si è trasformata in tragedia, è costantemente in contatto per seguire l’evoluzione delle operazioni con il Prefetto di Cosenza Dott.ssa Galeone, con l’Assessore Regionale Roberto Musmanno, già sul posto, con il dirigente della Protezione Civile Carlo Tansi, prontamente attivatosi, con il Generale Mariggiò, Commissario di Calabria Verde, che ha messo a disposizione mezzi e strutture e con Luca Franzese del Soccorso Alpino, tutti direttamente impegnati nelle operazioni di soccorso .

Le parole di Oliverio

«Non ci sono parole – ha dichiarato il Presidente Oliverio -. E’ una sciagura immane che lascia sconvolti. Una occasione per trascorrere in compagnia una giornata lieta che si è trasformata in una così grave tragedia, lascia ancor di più attoniti».

Il Presidente Oliverio che si trova fuori regione ha deciso il rientro immediato. 

Jole Santelli

Queste invece le parole del coordinatore regionale di Forza Italia Jole Santelli: «Ci lascia increduli la tragedia che ha colpito un gruppo di escursionisti questo pomeriggio, travolto da un torrente ingrossato dalle piogge delle ultime ore nelle Gole del Raganello, nel comune di Civita. 
Ringraziamo i vigili del fuoco che stanno lavorando nell’area insieme al gruppo speleologico del Soccorso alpino calabrese per trarre in salvo i superstiti e ci associamo al dolore dei familiari delle vittime a cui va tutta la nostra vicinanza»