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Aggrediscono e rapinano una coppia armati di coltello, due arresti

REGGIO CALABRIA  – Colti in flagrante, un 21enne e un 18enne sono stati arrestati.  I due, uno dei quali armato di coltello, hanno aggredito una coppia a bordo della loro auto sul lungomare di Catona. Le vittime hanno immediatamente contattato la polizia che, dopo aver soccorso la coppia e chiarito le dinamiche del fatto, ha dato l’avvio alle ricerche dei due giovani ritrovati a pochi metri dal luogo della rapina. Alla vista dei poliziotti,  i due hanno cercato invano di liberarsi del coltello, cosa che non è sfuggita alle forze dell’ordine che hanno rinvenuto anche un passamontagna e dei guanti. I due giovani sono stati arrestati e sottoposti ai domiciliari.

Cosenza, arrestata una coppia per rapina. Lui va in carcere, lei ai domiciliari

COSENZA – Due persone, Luigi belladonna di 43 anni, e Monica Farsetta di 28, entrambe di Cosenza, sono state arrestate dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale per il reato di rapina aggravata. A Luigi Belladonna è stata contestata anche la violazione degli obblighi derivanti dal regime di sorveglianza speciale. I fatto contestati risalgono al 7 agosto scorso. Una donna, insieme ai figli minori, stava recandosi in uno studio medico di Via Beato Angelo d’Acri, a Cosenza. Appena entrata nel portone del palazzo è stata aggredita da un uomo il quale, minacciando di estrarre una pistola, è riuscito a farsi consegnare la fede nuziale e circa 300 euro in contanti. L’attività investigativa condotta dagli agenti della squadra mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica, basata su una descrizione dell’uomo, dal forte accento dialettale, sulla visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e il monitoraggio dei pregiudicati per reati specifici, consentiva di ricostruire i movimenti del malvivente, sia nelle fasi antecedenti alla rapina che in quelle immediatamente successive. L’uomo era giunto sul posto a bordo di una Fiat Punto guidata da Monica Farsetta. Il grave quadro indiziario ricostruito ha consentito alla Procura di chiedere e di ottenere dal Gip un provvedimento di applicazione di misura cautelare. Belladonna è finito in carcere mentre Monica Farsetta è stata posta agli arresti domiciliari.

Rapina a mano armata in una bar. La polizia blocca il colpevole

COSENZA – Un giovane, G.B., di 25 anni, incensurato, è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Cosenza poco dopo che aveva compiuto una rapina in un bar. G.B., secondo gli accertamenti degli investigatori, è entrato nell’esercizio commerciale travisato e armato di pistola e, dopo aver minacciato il titolare, si è fatto consegnare l’incasso della giornata, circa tremila euro. Il venticinquenne si è poi dileguato velocemente nelle strade circostanti. Una volta ricevuta la segnalazione della rapina, gli agenti della questura sono riusciti a rintracciarlo e a fermarlo. Il giovane aveva ancora con sé il bottino e l’arma usata per compiere la rapina.

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Rapina a giovane coppia, arrestati padre e figlio

SOVERATO (CZ) – I carabinieri delle Compagnie di Soverato e Santa Maria Capua Vetere hanno arrestato due persone, Darko e Robert Jovanovic, di 54 e 27 anni, padre e figlio, serbi, con l’accusa di essere i responsabili della rapina compiuta a Davoli il 26 novembre del 2016 ai danni di un giovane dopo essersi introdotti nella sua abitazione. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica. I due sono stati arrestati a Castel Volturno, dove attualmente sono domiciliati. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Darko e Robert Jovanovic si erano introdotti nell’abitazione per compiere un furto ritenendo che in casa non ci fosse nessuno. Quando si sono visti davanti il figlio dei proprietari, l’hanno aggredito e picchiato, impossessandosi poi di alcuni oggetti in oro. Alla rapina avrebbe partecipato un terzo giovane, che é stato identificato ma che risulta, al momento, irreperibile.

Maxi rapina in villa, il basista è il nipote dell’anziana vittima

SAN NICOLA DA CRISSA (VV) – I carabinieri di Serra San Bruno hanno arrestato tre persone, Domenico Marchese, di 24 anni, e Vincenzo e Giuseppe Musolino, di 21 e 23 anni, cugini, per aver compiuto una rapina a San Nicola da Crissa in casa di una donna di 68 anni, sottraendole 60 mila euro in contanti che la vittima custodiva in cassaforte. Marchese, che é il nipote della donna, é accusato di avere fatto il basista della rapina, eseguita materialmente dagli altri due arrestati, che erano travisati. La vittima, minacciata con una pistola giocattolo, é stata immobilizzata e bendata. La cassaforte é stata aperta con le chiavi che l’anziana aveva legate al collo con una catenina, particolare determinante per compiere la rapina rivelato ai complici da Marchese.

Rapina nella filiale Ubi Banca del centro storico di Cosenza. Bottino da 180 mila euro

Polizia e carabinieri indagano, con il coordinamento del procuratore Mario Spagnuolo, sulla rapina perpetrata ai danni della filiale di Ubi Banca situata nel cuore del centro storico di Cosenza, in Piazza XV Marzo. Secondo quanto si è appreso, nel pomeriggio di martedì 11 luglio, poco prima dell’orario di chiusura, tre banditi sono penetrati all’interno della filiale, minacciando il cassiere ed alcuni clienti in quel momento presenti nell’istituto. Si sono poi diretti verso la cassaforte riuscendo ad arraffare un bottino da 180 mila euro. Si sono poi allontanati su un’auto guidata da un complice che li attendeva poco lontano. Le forze dell’ordine hanno già visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza.

Rapina alla farmacia Aiello, individuato l’autore del colpo dello scorso 22 maggio

COSENZA – Individuato dalle forze dell’ordine il presunto autore della rapina commessa ai danni della Farmacia Aiello, in viale Mancini a Cosenza, lo scorso 22 maggio. Si tratta di un uomo di 38 anni già noto alle forze dell’ordine per essere stato già coinvolto in una rapina ad una banca nel 2005. La rapina aveva fruttato un bottino di circa quattromila euro. Il malvivente si è introdotto nella Farmacia Aiello di Viale Mancini nell’ora di chiusura, minacciando il titolare con una pistola successivamente rivelatasi un’arma giocattolo. Decisive le immagini di videosorveglianza poste all’esterno dell’esercizio che hanno ritratto il rapinatore mentre si toglieva il passamontagna.

Rapina bar-tabacchi di Viale Cosmai, incastrato un giovane di 22 anni

COSENZA – Nella mattinata odierna, a conclusione di una serrata attività di indagine, il personale della Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della Misura Cautelare in carcere, emessa in data 13.06.2017 dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta del Sost. Procuratore Dr. Giuseppe COZZOLINO, della Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale, coordinata dal Procuratore Capo Dr. Mario SPAGNUOLO, nei confronti di un giovane, Francesco LUPINACCI, di anni 22, di Cosenza, poiché responsabile di rapina pluriaggravata, porto e detenzione di arma da sparo (pistola) e lesioni aggravate procurate nei confronti di più individui. In particolare, intorno alle ore 20.00 del 22 gennaio scorso un individuo, con il volto travisato, armato di pistola, perpetrava una rapina a Cosenza presso un bar-rivendita di tabacchi sito in questa Via Cosmai. Nella circostanza, il malvivente, dopo essersi introdotto all’interno dell’esercizio commerciale, puntando la pistola all’indirizzo degli avventori presenti, intimava al cassiere di consegnare tutto l’incasso colpendo contestualmente, con il calcio della pistola, dapprima l’impiegata che si trovava davanti alla cassa e poi anche il cassiere stesso. Il malfattore, a cui nella circostanza partiva un colpo di pistola che fortunatamente non colpiva nessuno dei presenti, riusciva ad asportare denaro contante per 15.300,00 euro, dandosi poi alla fuga. Grazie anche alla descrizione fatta del rapinatore da parte dei presenti e alla profonda conoscenza dei pregiudicati del territorio, gli investigatori della Squadra Mobile individuavano così un giovanissimo, l’odierno arrestato, presso la cui abitazione effettuavano un’accurata perquisizione domiciliare che consentiva di rinvenire le scarpe ed il giubbino che indossava il malfattore all’atto della sopra citata rapina. Questo, unitamente agli altri elementi raccolti nel corso delle investigazioni, ha determinato la configurazione a carico dell’indagato di un quadro indiziario grave ed univoco in ordine alla sua responsabilità per i reati perpetrati, consentendo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza di richiedere al Giudice per le Indagini Preliminari ed ottenere un provvedimento di custodia cautelare in carcere che è stato eseguito nella mattinata odierna mediante suo rintraccio e collocamento presso la Casa Circondariale di Cosenza.

Rapina a Villa S. Giovanni, arrestato responsabile

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del rione Modena di Reggio Calabria hanno arrestato Loris Morabito, 42 anni, ritenuto responsabile della rapina compiuta il 19 marzo 2016 a Villa San Giovanni ai danni di due dipendenti di un esercizio commerciale del posto. I militari sono risaliti a Morabito grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Per l’accusa, Morabito, armato di pistola e con il volto travisato da un casco integrale, ha avvicinato due dipendenti di un esercizio commerciale facendosi consegnare l’incasso, pari a 7.000 euro, e gli effetti personali, allontanandosi poi a bordo di uno scooter condotto da un complice. Nei giorni successivi, i carabinieri hanno trovato a casa sua una pistola semiautomatica e uno scooter simili a quelli descritti dalle vittime.

L’uomo è attualmente detenuto per reati in materia di armi nella casa circondariale di Arghillà.

Assaltarono una tabaccheria a Cosenza, presi due rapinatori

COSENZA – Sono accusati di aver rapinato una tabaccheria due giovani, M.P. di 19 anni e F.P. di 20 finiti ai domiciliari. L’ordinanza è stata emessa dal Gip Ferrucci su richiesta del sostituto procuratore del Tribunale Antonio Bruno Tridico. La rapina fu commessa il 18 febbraio scorso ai danni di un locale ubicato all’angolo tra Via Monte San Michele e Via Brenta. Cinque gli autori del colpo per un bottino di appena duecento euro. Uno di loro, M.R. di 21 anni, venne immediatamente identificato. A poca distanza le forze dell’ordine rinvennero anche una maglia di tuta blu con chiusura a zip con all’interno arrotolata parte di calze da donna in nylon di colore nero. La successiva attività di indagine, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini, attraverso la visione di alcuni filmati della videosorveglianza e di accertamenti sulla frequentazione del primo arrestato, ha consentito di individuare due dei quattro complici. Questi ultimi, ascoltati dal personale della squadra mobile, hanno reso dichiarazioni contraddittorie. Si è inoltre proceduto ad una comparazione del loro Dna con i profili genetici estratti dagli indumenti utilizzati per la rapina, con risultati rispondenza inequivocabili. Il quadro indiziario ha portato all’emissione delle due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per i reati di rapina pluriaggravata e porto di coltello. Sono in corso ulteriori indagini per individuare i restanti componenti del gruppetto di malfattori.