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Seminario “Il comportamento elettorale dei calabresi nel Referendum del 2016”

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ARCAVACATA DI RENDE (CS) -Il comportamento elettorale dei calabresi nel referendum costituzionale sarà il tema del seminario che avrà luogo martedì 6 dicembre alle ore 11,00 presso la sala riunioni del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali nell’edificio cubo 0b. Il seminario è organizzato dall’Osservatorio Politico-Istituzionale del Dipartimento che, come per altre tornate elettorali, intende fornire una lettura “a caldo” dei dati calabresi.

Il seminario sarà coordinato da Piero Fantozzi, docente di sociologia politica, con le relazioni di Marino De Luca, dottore di ricerca in “Scienza Politica”, Roberto De Luca, docente di “Sociologia dei fenomeni politici”, Francesco Raniolo, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Silvio Gambino, docente di “Diritto Costituzionale” in rappresentanza del Comitato per il “NO”, e Renato Rolli, docente di “Diritto Amministrativo” in rappresentanza del Comitato per il “SI”.

 

Crotone, Nicola: «Non ci sono partite più semplici di altre»

CROTONE – «Non ci sono partite più semplici di altre». Questo il commento a caldo di Davide Nicola, allenatore del neopromosso Crotone, al sorteggio dei calendari di Serie A. «Sulla carta attribuiamo ad ogni incontro dei valori che di fatto possono essere confermati, o disattesi, soltanto dal campo. La prima partita? E’ un’incognita per tutti: per affrontarla al meglio sarà determinante aver svolto una preparazione corretta durante l’estate, con i giusti carichi, e poter disporre di un organico definito – ha aggiunto il tecnico del Crotone – Siamo consapevoli di essere una matricola, ma in questo ambiente si respira grande entusiasmo e una concreta voglia da parte di tutti di misurarsi ad alti livelli: una volta in campo, dovremo dimostrare coraggio e qualità per essere competitivi contro tutti. La statistica…? Non gioca a favore delle neo promosse, ma il campionato è lungo e le le statistiche spesso vengono disattese con grande sorpresa per tutti: il nostro ruolo sarà quello di soffrire con entusiasmo fino alla fine. Vogliamo costruire una pagina della nostra storia e per far ciò ci stiamo attrezzando a dovere. Non ci poniamo limiti: siamo consapevoli delle nostre forze e tireremo fuori tutte le nostre energie».

Incendio golf car Gerace, sindaco: «Contrastare illegalità»

GERACE (RC) – Giuseppe Varacalli, sindaco di Gerace, dove ieri sono state incendiate dieci golf car che il Comune aveva acquistato con fondi dell’Unione europea con l’intenzione di utilizzarle per le escursioni dei turisti nel borgo antico, ha diffuso una nota in cui rivolge un appello alla cittadinanza invitandola «ad innalzare una solida barriera contro l’illegalità e contro coloro che, per qualsiasi, assurdo motivo – afferma il primo cittadino – vorrebbero deturpare l’immagine della nostra amata città, da sempre conosciuta ed ammirata per civiltà, storia, cultura, tradizioni, accoglienza e bellezza». Varacalli sostiene che «il vile episodio verificatosi in località “Barbàra” nella notte tra il 29 ed il 30 maggio scorsi ha offeso, in egual misura, l’Istituzione comunale e tutti i geracesi. Vi chiedo – dice il sindaco rivolto alla cittadinanza – di andare avanti, insieme con le nostre famiglie, orgogliosi di essere geracesi, operando per il continuo progresso della città con sentimenti di concordia e confrontandoci proficuamente, pur nella naturale diversità di idee. Sarà anche un modo efficace per onorare la memoria e gli insegnamenti dei nostri padri». Il Sindaco di Gerace ringrazia, inoltre, «quanti, la Chiesa, rappresentanti istituzionali, associazioni e cittadini, hanno espresso solidarietà e condannato l’episodio», aggiungendo di «confidare nell’attività della magistratura e delle forze dell’ordine, a cui è dovuta ogni nostra collaborazione. Auguro alla nostra Gerace – conclude Varacalli – il futuro che le spetta, degno della sua gloriosa storia che nessuno potrà mai cancellare».

Arrestati politici a Rende, le reazioni. Duro il M5S

RENDE (CS) – Le vicende giudiziarie di cui si è avuta notizia in queste ore ci lasciano sbigottiti. Esprimo piena fiducia nel lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine che farà piena luce sui fatti e accerterà con chiarezza ogni eventuale responsabilità. Nello stesso tempo, ci auguriamo che gli esponenti del nostro Partito coinvolti riusciranno a chiarire la loro posizione”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico calabrese, l’on. Ernesto Magorno, in merito all’operazione condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Cosenza che questa mattina ha portato all’arresto di amministratori e politici. “Il nostro Partito deve rimanere unito: abbiamo salde radici democratiche e solidali che ci permetteranno di affrontare al meglio questo ulteriore momento difficile – dice ancora Magorno – respingendo, con l’autenticità dei valori e dell’amore per la nostra terra, ogni tentativo di cavalcare il vento dell’antipolitica per vanificare i tanti sforzi di cambiamento, legalità e trasparenza che stiamo attuando con grande impegno”.

Parole dure da parte del Movimento Cinque Stelle di Cosenza: “Ogni giorno arrestano qualcuno del PD. Oggi piu’ di uno e in Calabria.Esponenti di quel PD che direttamente o per interposta accozzaglia di liste sostiene la candidatura a sindaco di Lucio Presta. Noi le persone indagate o anche semplicemente sospettate per quei reati le espelliamo subito. Con il m5s si candida solo chi ha la fedina penale immacolata, gli onesti; per questo di noi i cittadini si possono fidare.Che fara’ ora il PD , il cui Presidente della Regione e’ stato eletto e governa anche grazie ai voti di chi oggi e’ accusato di voto di scambio, corruzione e concorso in associazione mafiosa? Ci verrebbe quasi da dire, scherzando, per ridere e non piangere, che il PD cosentino deve augurarsi che Alfano fissi al piu’ presto  la data del voto perche’ se continua con questo andazzo non rimarra’ nessuno di loro a piede libero ed allora altro che 16 liste !”

L’inchiesta che ha terremotato il Pd rendese costringe tutti noi a profonde riflessioni di natura democratica. Dalle indagini della Dda sembra emergere un sistema ben congegnato atto alla creazione di voti e consensi elettorali. Un sistema che, se accertato, pone il cittadino in posizione di subalternità rispetto al politico-datore di lavoro in combutta con le ’ndrine locali.” Questo invece un primo commento del M5S di Rende. “La giustizia ora dovrà chiarire tutti quegli interrogativi che feriscono al cuore l’Area urbana cosentina e un’intera città, attraverso l’accertamento dei reati a carico degli arrestati. Nessun dubbio dovrà essere lasciato al caso e per questo confidiamo nel lavoro degli inquirenti. Ma anche la politica dovrà fare le sue mosse di legalità e di dignità, in questa scacchiera che vede contrapposti Stato e anti-Stato: chiediamo al sindaco di Manna e alla sua maggioranza di provvedere a formare una commissione speciale sulla Rende Servizi, società in house del Comune citata più volte nel provvedimento firmato dalla Dda di Catanzaro. Proponiamo, altresì, la costituzione di parte civile del Comune nel caso in cui si dovesse arrivare ad un processo. Dalla stampa apprendiamo che nell’inchiesta è finita anche l’ultima campagna elettorale del 2014 per le Comunali. Chiediamo perciò un gesto di estrema onestà agli eletti del Pd rendese: tutti i consiglieri, a partire dal capogruppo in Consiglio, dovrebbero fare un passo indietro e dimettersi.

 

Scioglimento a Palazzo dei Bruzi. Le reazioni

Foto Roberto Monaldo / LaPresse11-02-2015 RomaPoliticaCamera dei Deputati - ddl RiformeNella foto L'aula della CameraPhoto Roberto Monaldo / LaPresse11-02-2015 Rome (Italy)Chamber of Deputies - ddl ReformsIn the photo

GRUPPO DEI DEPUTATI CALABRESI DEL PD – Nei prossimi giorni, i deputati calabresi del Pd presenteranno un’interrogazione parlamentare sul caso Cosenza. Lo scioglimento del Consiglio comunale non è solo la risultante del fallimento politico-amministrativo dell’amministrazione Occhiuto ma è innanzitutto un’azione interruttiva di un progressivo e crescente processo di degrado e degenerazione morale. Al Comune di Cosenza l’illegalità è stata, di fatto, eletta a norma. Sono molteplici e numerosi gli indizi che connotano un contesto torbido e di intrecci politico-affaristici che caratterizzano l’azione amministrativa di Palazzo dei Bruzi. Lo scioglimento del Consiglio comunale non è solo la manifestazione di una volontà tesa a promuovere un progetto politico alternativo all’esperienza amministrativa guidata da Occhiuto ma è anche e soprattutto un atto di responsabilità finalizzata a tutelare l’istituzione comunale da possibili effetti devastanti conseguenti a numerose indagini che la magistratura ordinaria e la Direzione Distrettuale Antimafia, da come si evince dalla stampa, stanno conducendo. Il segretario regionale del Pd aveva responsabilmente invitato il Sindaco di Cosenza a dimettersi “prima che fosse troppo tardi”, ma ancora una volta è prevalsa l’irresponsabile vanità. E per questo che lo scioglimento del consiglio comunale è da considerare atto salvifico e di bonifica sociale e morale. O si va avanti verso un’intensa azione di rinnovamento e risanamento morale o la crisi della città di Cosenza è destinata ad essere irreversibile e a compromettere il futuro delle nuove generazioni. A Cosenza bisogna voltare pagina: la città merita amministratori che elevino il prestigio e la credibilità dell’istituzione anche e soprattutto capace di valorizzare e promuovere l’identità di una comunità che è orgogliosa della propria storia e delle sue tradizioni per rilanciare la “cosentinità” come un valore e non ridurla ad un immeritato disvalore”.

Salerno-NazzarenoNAZZARENO SALERNO (Consigliere regionale Forza Italia) – La situazione deflagrata su Cosenza è la conferma di una fallimentare gestione di Forza Italia a livello regionale caratterizzata da tensioni derivanti dall’incapacità di trovare equilibri e di svolgere un efficace ruolo di mediazione. Non solo è mancato un dialogo costruttivo ma sono stati alimentati sospetti e incertezze in un contesto di anarchia nel partito. Se a Cosenza, città della coordinatrice regionale, succede questo, è evidente l’assenza di una guida riconosciuta. Di più, viene certificata la mancanza assoluta di presenza sul territorio, di attività di partito, di corretta interazione. Chi è responsabile di questo sfascio deve assumersi le proprie responsabilità senza cercare espedienti e strategie di temporeggiamento: Jole Santelli deve rassegnare le sue dimissioni consentendo una reale riorganizzazione di un partito che ha la forza per rinascere e tornare ad essere un punto di riferimento per tutto l’elettorato di centrodestra e per quei cittadini che, pur non avendo una connotazione politica definita, non si riconoscono negli schemi e nei metodi della sinistra. Il presidente Berlusconi, con il suo carisma e la sua indiscussa leadership, faccia definitivamente chiarezza e individui la personalità più idonea per avviare il processo di ricostruzione. Bisogna infatti agire con celerità: la posizione assunta dall’amico Luca Morrone, coordinatore provinciale di Forza Italia e presidente del consiglio comunale, è il frutto di un malessere diffuso che esprime un segnale allarmante. Il nostro partito deve essere inclusivo e valorizzare gli uomini che possono dare un serio contributo al partito ed alla comunità. Scelte casuali, non condivise o addirittura dettate da interessi specifici portano a gravi allontanamenti. Occorre ripartire dai nostri valori e per fare ciò deve essere ricostituito quel senso di appartenenza che è stato annacquato a causa di azioni ingiustificate e controproducenti. In una città come Cosenza non ha senso non presentare il simbolo del partito, il messaggio sarebbe devastante. Basta con la vaghezza e la superficialità: si deve cambiare e subito.

Enzo PaoliniENZO PAOLINI (Consigliere comunale Pse) – Le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali si è resa necessaria per ristabilire etica e moralità nel governo cittadino. La deriva clientelare e priva di ogni controllo che aveva ormai preso l’amministrazione comunale di Cosenza ha imposto un segnale politico deciso per impedire la prosecuzione di una esperienza insostenibile sul piano della legalità e del rispetto delle regole. La magistratura ha già da tempo constatato l’esistenza di “rilevanti violazioni di principi di buona amministrazione e di trasparenza dell’azione amministrativa” posti in essere al Comune di Cosenza. In particolare è stato ufficialmente accertato che al Comune di Cosenza “si assegnano incarichi di consulenza a soggetti esterni alla amministrazione comunale senza reali controlli e con scarne motivazioni in ordine agli esiti della procedura comparativa seguita per la selezione del contraente, scegliendo i professionisti in maniera del tutto arbitraria avvalendosi di incarichi di mera facciata che rappresentano la giusta causa dei compensi”. Più volte e costantemente nel corso degli anni è stata chiesta la cessazione di questo modus operandi soprattutto nel settore dei lavori pubblici ma la risposta è stata la reiterazione dei comportamenti con atti di utilizzo di risorse pubbliche sottratti a qualsiasi controllo e non condivisibili sotto tutti i profili. Uno scenario fosco che non si è schiarito con il passare del tempo neanche dopo i suddetti accertamenti ma, anzi, si è ancora più esteso investendo tutti i settori della gestione da parte di sindaco e giunta come hanno evidenziato la recente inchiesta per le spese delle luminarie di Natale, le interrogazioni rimaste senza risposta sugli affidamenti dei lavori di somma urgenza, l’omissione di tutte le dovute procedure sulle pratiche di bilancio. Questa insostenibile assenza di senso delle istituzioni è il motivo per cui la coalizione di centrosinistra, ed altri consiglieri facenti parte di forze politiche che, pur assicurando sinora sostegno al sindaco, avevano da tempo manifestato l’esigenza di cambiamento e di chiarezza, di fronte alla pericolosissima china di immoralità impressa alla azione della amministrazione hanno ritenuto fosse giunto il momento di un segnale di volontà e di espressione politica tale da mettere la parola fine ad una esperienza amministrativa giudicata fortemente negativa sia sul piano del merito che su quello del metodo. Questi i motivi politici di un atto, quello delle contestuali dimissioni per assoluta violazione delle più elementari regole che impedisce un vulnus democratico tale da inquinare in maniera irrimediabile la imminente campagna elettorale.

Wanda-FerroWANDA FERRO (Forza Italia) – La decisione di alcuni consiglieri comunali cosentini di fare cadere l’amministrazione Occhiuto è una ulteriore pagina buia scritta da quella classe politica calabrese autoreferenziale e arrogante, che opera in spregio agli interessi della collettività e a difesa delle rendite di pochi. Non v’è altro modo per interpretare lo scioglimento del Comune di Cosenza, una manovra politica che appare, oltre che dannosa per l’intera comunità cosentina, insensata perché arrivata in prossimità della scadenza naturale della legislatura. I firmatari delle dimissioni hanno il dovere di spiegare ai cittadini le ragioni ed i termini dell’operazione, ammesso che ve ne sia qualcuna capace di convincere i calabresi che si tratti davvero di una strategia politica, e non dettata da ripicche o regolamento di conti o coinvolgimenti di carattere individuale le cui origini vanno forse ricercate nelle vicende che hanno caratterizzato le ultime elezioni regionali. Una grande ammucchiata, quella che ha portato alla vittoria di Oliverio, caratterizzata dall’esaltazione del trasformismo e del trasversalismo che oggi procede senza pudore e raggiunge la vetta, con il contributo addirittura di chi era stato eletto nelle fila di schieramenti che avrebbero dovuto rappresentare quell’opposizione costruttiva al governo regionale e che invece ha piegato il proprio ruolo agli interessi individuali, sostenendo una pseudo ragione di governabilità. In tale direzione ritorna prepotentemente di attualità la vicenda del referendum contro il nuovo statuto regionale, che ha indotto alcuni esponenti dell’opposizione a non aderire alla sottoscrizione ed altri, addirittura, a ritirare la firma già apposta in nome di una presunta salvaguardia delle finanze regionali, le quali andrebbero invece custodite mediante una reale contrazione e revisione della spesa che però al momento non appare perseguibile dal governo di centrosinistra, per via degli svariati interessi, pur legittimi, di pochi o tanti imprenditori impegnati sia in politica che nei vari settori dell’economia. Ancora una volta gli interessi di pochi e i giochi di potere hanno prevalso sugli interessi di una intera città e dei suoi cittadini.

Giuseppe MazzucaGIUSEPPE MAZZUCA (Consigliere comunale capogruppo Pse) – La fine dell’esperienza Occhiuto alla guida del Comune di Cosenza apre una fase nuova che porterà, da qui a pochi mesi, a nuove consultazioni per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. Tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella fine di questa consiliatura si sono assunti questa responsabilità perché convinti della necessità di porre fine ad una esperienza complessivamente negativa, caratterizzata da una gestione di potere autoritaria e opaca. Al commissario che, ci auguriamo, venga nominato con la massima urgenza e che dovrà traghettare il Comune verso nuove elezioni  chiediamo di avviare senza indugi una bonifica del Comune di Cosenza attraverso la pubblicazione di delibere, determine, incarichi e di tutti gli atti amministrativi prodotti dalla giunta Occhiuto, con particolare riguardo alle consulenze, agli incarichi e agli affidamenti diretti concessi generosamente in questi ultimi cinque anni nel settore degli appalti pubblici. Per quanto ci riguarda la fine anticipata della consiliatura è da considerarsi una operazione di salute pubblica necessaria per acquisire consapevolezza della reale situazione lasciataci in eredità dall’amministrazione Occhiuto e per mettere i cittadini nella condizione di scegliere, con coscienza, da chi farsi governare.

antonio caridiANTONIO CARIDI (Senatore Forza Italia) – Le dimissioni forzate del sindaco cosentino, Mario Occhiuto, rappresentano la situazione emblematica di un contesto politico in seria crisi per i giochi di potere. Questa manovra vigliacca avrà dirette conseguenze per i cittadini di Cosenza che hanno scelto di essere rappresentati da un’amministrazione, costretta a scomparire per intrallazzi di palazzo. La nomina del commissario che andrà a traghettare il comune fino alle prossime elezioni non rappresenterà certamente un rilancio per Cosenza, soprattutto in ottica di completamento dei progetti avviati dalla ormai ex amministrazione comunale. Si deve tenere presente che lo schiaffo morale è stato dato ai cittadini, alla vera forza del contesto cosentino, a chi risponderà certamente presente alle prossime elezioni rimarcando, sicuramente, il riconoscimento nei confronti di Mario Occhiuto che ha fatto tanto per Cosenza. La politica non è questo, la politica deve avvicinarsi alla gente, la politica non può eclissare le decisioni popolari solo ed esclusivamente per trarre benefici. Palazzo dei Bruzi sarà in difficoltà adesso.

orsomarso-fausto-pdlFAUSTO ORSOMARSO (Consigliere regionale Gruppo Misto) – La vicenda di Cosenza, cronaca annunciata di quanto si è consumato in parallelo nei mesi scorsi in Consiglio regionale e in Parlamento, è lo specchio dell’Italia di Renzi e della sua annunciata rottamazione. Si commenta da sé’: in uno scenario nazionale che ha dimenticato il Sud con il complice silenzio della deputazione calabrese di questo Governo abusivo e con un Governo regionale che ha consumato il suo primo anno e mezzo impegnato in una guerra tra bande più che sui problemi della Calabria. I cittadini di tutta la Calabria avevano una sola speranza riconoscendosi tutti in quello che la politica aveva in solo quattro anni realizzato nella città di Cosenza. In Calabria la sfida epica all’orizzonte non sarà tra le sigle della destra o della sinistra ma tra la conservazione che distrugge e la speranza che ci siano istituzioni in grado di funzionare nell’interesse diffuso dei cittadini. La battaglia di giugno a Cosenza sara’ l’Armageddon tra un vecchio Sud e la speranza nel nuovo.

gregorio fontanaGREGORIO FONTANA (Responsabile nazionale organizzazione di Forza Italia) – Pieno sostegno e totale fiducia del Presidente Berlusconi e di Forza Italia, alla coordinatrice regionale on. Jole Santelli e al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Si è provveduto a sospendere in via immediata, ai sensi dell’articolo 59 dello statuto di Forza Italia Luca Morrone, per aver messo in atto, disattendendo le indicazioni degli organi regionali e nazionali del partito, comportamenti tali da determinare la caduta dell’amministrazione comunale di Cosenza, convintamente sostenuta da Forza Italia, creando così un grave danno e pregiudizio alla vita amministrativa della città e all’immagine e alla credibilità politica del movimento. Si è inoltre provveduto a sospendere, ai sensi dell’articolo 59, il consigliere regionale Ennio Morrone, per avere in reiterate occasioni e con comportamenti conseguenti, favorito, supportato indotto atti orientati alla destabilizzazione dell’amministrazione comunale di Cosenza.