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Niente colpo della San Paolo a Cava de’ Tirreni

COSENZA – Nel recupero della settima giornata del campionato di Serie A2 di Raffa (Girone 3), la San Paolo Cosenza esce sconfitta dalla difficile trasferta di Cava de’ Tirreni (Sa) in casa della Voden M.S. Cafaro per 5-3 (53-34). La seconda sconfitta consecutiva dei cosentini – dopo il k.o. nel derby con il Città di Rende – matura soprattutto negli individuali, dopo che la San Poalo aveva ben figurato nel set di terna. In parità invece il computo dei set di coppia. La squadra di Gerace non dimostra appieno le sue importanti potenzialità e staziona ancora nella zona calda della classifica a quota sette punti. La strada per la salvezza è ancora lunga ma nelle retrovie la graduatoria guidata da Rende è corta e capitan Toteda e compagni hanno tutte le carte in regole per la permanenza di categoria. La nona giornata, la seconda di ritorno, propone San Paolo Cosenza – Pezzuto Santa Rosa e Mondo Nuovo Lecce – Città di Rende.

VODEN S. CAFARO (SA) – SAN PAOLO COSENZA 5-3 (tot. punti 53-34)

Cafaro: Nasta L. (C), Nasta F., Di Domenico, Ferrara, Vorraro, Merola. All.: Senatore E., Dir.: Senatore D.

San Paolo Cs: Toteda F. (C), Granata, Giannotta, Capone, Greco F., Greco A. All.: Gerace, Dir.: Nudo

DIRETTORE DI GARA: B. Avagliano

ARBITRI DI PARTITA: M. Petrosino – G. Scarpa

TERNA: Nasta L, Nasta F., Vorraro vs Toteda F., Giannotta, Granata 3-8;

INDIVIDUALE: Ferrara vs Capone 8-2 e 8-1; Nasta L. vs Giannotta (sost. Granata) 8-0;

COPPIE: Nasta L., Vorraro vs Toteda, Granata 8-2 e 5-8; Ferrara, Di Domenico (2° set sost. Di Filippo) vs Giannotta, Capone 5-8 e 8-5.


ULTIME DAL VOLO

Per quanto riguarda invece l’attività sportiva della specialità del Volo, si è tenuta nella giornata di ieri, presso la Pol. Malaspina, la riunione arbitrale relativa alle disposizioni tecniche della stagione 2019 indetta dal coordinatore regionale Raffaele Brutto, a cui hanno preso parte gli arbitri del Comitato regionale FIB Calabria della suddetta specialità. All’incontro era presente anche il Presidente del Comitato provinciale di Catanzaro Nicola Colubriale.

La Cittanovese vince il recupero e rimanda la festa dell’Isola

CITTANOVA (RC) – La Cittanovese vuole crederci ancora e rimanda la festa, forse già pronta, dell’Isola Capo Rizzuto per l’aritmetica promozione in Serie D. Nel recupero della 13ª giornata di ritorno, i ragazzi di mister Zito battono 3-2 al “Monreale-Proto” la Reggiomediterranea che ora vede materializzarsi l’incubo playout per salvare la categoria.

La partita è vivace sin dalle prime battute. Gli ospiti passano in vantaggio al 2′ con Zappia dal dischetto. Il pareggio della Cittanovese, ad opera di Salandria, non si fa attendere molto ma Caruso riporta avanti la Reggiomediterranea prima dell’intervallo. La ripresa si apre con la bruciante doppia marcatura dei padroni di casa. Pareggio di Di Gioia al 2′ e al 3′ il gol del sorpasso firmato Sapone. Gli ospiti, ancora in bambola per lo svantaggio, non riescono più a incidere e al 35′ rimangono in dieci uomini per l’espulsione di Mallamaci. Finisce 3-2 per la Cittaovese che – la matematica docet – a 180′ dal termine della stagione tiene ancora viva la fiammella della speranza per il salto di categoria.

Ristabilito il distacco di quattro lunghezze fra la capolista Isola e la Cittanovese, il titolo dell’Eccellenza si deciderà domenica pomeriggio. Campi interessati quello di isola dove arriverà il Locri e quello di Scalea dove si attenderà proprio la Cittanovese.

Al Sersale non riesce il bis

SERSALE (CZ) – Si chiude con una sconfitta la prima partita di mister Venuto sulla panchina del Sersale. Nonostante l’entusiasmo per la vittoria ottenuta domenica scorsa contro l’Igea Virtus, non riesce il bis ai ragazzi in divisa giallorossa in un Ferrarizzi pieno.

Il primo tempo corre via equilibrato e senza grosse emozioni, ma l’occasione più nitida è del Sersale: i padroni di casa provano a passare in vantaggio al 25′ con una conclusione di Scozzafava che termina sul fondo. Al 5′ della ripresa si fanno vedere i ospiti con il tiro di Bonanno, bloccato da Bambino. Il Sersale non si nasconde e al 6′ centra il palo. A sbloccare il risultato è quindi il Gela che al 32′ passa in vantaggio con la rete di Scerra. Nel finale padroni di casa tutti in avanti alla ricerca del disperato pareggio che non arriva. Grande rammarico in casa Sersale: come spesso successo quest’anno la matricola catanzarese non è riuscita a capitalizzare una buona gara giocata. Senza i tre punti di oggi (che avrebbero portato la squadra catanzarese a -2 dal Castrovillari), la salvezza ora sembra proprio una chimera.

Nell’altro recupero di oggi l’Igea Virtus batte il Gladiator 2-1 e si riporta in vetta.

L’Acri “regala” il primo punto al Roggiano

ACRI (CS) – Tre giorni dopo la partita sospesa a poco più di un quarto d’ora dall’inizio, Acri e Roggiano si sono ritrovate per recuperare il match che completa il decimo turno di Eccellenza. Con due formazioni leggermente variate rispetto a domenica, al “P. Castrovillari” arriva il primo punto (all'”attivo”, vista la penalità) in classifica del Roggiano che si schioda così dall’etichetta dello “zero punti”.

Proprio come domenica scorsa sono i padroni di casa a passare in vantaggio nei minuti iniziali di gara. Stavolta non è Le Piane ma Margiotta a battere la difesa avversaria. L’offensiva acrese non finisce qui e i rossoneri, autori di un buon primo tempo, vanno vicini al raddoppio prima con Siciliano (15′), poi con Le Piane (24′) ma in entrambe le occasioni Marsico si fa trovare pronto. Da parte ospite il più ispirato è Micieli che al 43′ viene colto in fuorigioco. Poco prima occasione Acri con Cotello. Nella ripresa è sempre Micieli il più pericoloso dei suoi e al 20′ l’attaccante del Roggiano è autore di un tiro che finisce di poco fuori. L’Acri da parte sua non riesce a trovare il bandolo della matassa e subisce così la reazione degli ospiti. Il Roggiano si scopre alla ricerca del pareggio, concedendo qualcosa agli avversari (occasione Acri alla mezz’ora con Fabbricatore) ma gli sforzi vengono ripagati al primo dei tre minuti di recupero con il gol del subentrato Parise. L’Acri colpita nel punteggio e anche nell’orgoglio non riesce a rialzarsi, anche perchè in precedenza erano stati rilevati i due attaccanti Cotello e Margiotta, e la partita si chiude sull’1-1.

Per la squadra di Cirino in classifica si registra il magro bottino di undici punti in dieci gare, in tribuna il malumore dei tifosi.

Andreina Morrone

Caffè Aiello, recupero da dimenticare a Lagonegro

 

P_20160413_195220LAGONEGRO (PZ) – Serata da dimenticare per i colori rossoneri. Sconfitta per tre a zero la Caffè Aiello, nel recupero della giornata di campionato non disputatasi a causa dell’impegno azzurro di Daniele Lavia. Sulle ali dell’entusiasmo la prestazione della Basi Grafiche, solo a tratti convincente il gioco espresso Tomasello e compagni. I lucani, con questa vittoria volano in classifica a 47 punti, ferma a trentanove la squadra di capitan Tomasello. Dopo un inizio convincente della Caffè Aiello , punto a punto e buona intensità, a metà primo set ha preso il largo la squadra di casa. Finale di parziale con i rossoneri a sedici. Nella seconda partita stesso copione, con Corigliano  brillante solo nelle fasi finali. Venticinque a venti per la Basi Grafiche il risultato. Nella terza partita non manca lo spettacolo. Bene Lagonegro, ma altrettanto forte la Caffè Aiello. Parziale avvincente, spettacolare, con i rossoneri finalmente capaci di giocare la pallavolo di domenica scorsa, tutta cuore e voglia di non mollare. Ventotto a ventisei il finale, con i giocatori di Falabella festanti sotto i propri numerosi e caldi sostenitori. Finale da battaglia vera, con recuperi prodigiosi ed attacchi spettacolari da una parte e dall’altra. Così il direttore sportivo Pino De Patto a fine gara: “ il primo arbitro ha deciso il secondo ed il terzo set con delle decisioni a senso unico e molto discutibili. Purtroppo capita anche agli arbitri di avere serate negative. Noi certamente non ci siamo espressi al massimo ma siamo stati obbiettivamente penalizzati. Complimenti a Lagonegro ed al suo sportivo e caldo pubblico.

RINASCITA LAGONEGRO – CAFFE’ AIELLO CORIGLIANO 3 – 0 (Parziali 25-16;25-20;28-26)

Rinascita Lagonegro – Fortunato, Turano 4 , Bruno, Maiorana, Iorno, Francescato, Boesso 15 , Parisi 2, Boscaini 10, Cubito 6 , Gabriele 13 , Maiorana 3 , Benedetto. All. Falabella Paolo – assistente Denora Caporusso.

Caffè Aiello Corigliano – Avena, Alikaj 4 , Testagrossa 3 , Gradi 2  , Casciaro, Tomasello 9 , De Patto , Garnica 4 , Lefosse 3 , Lavia D. 11 , Lavia L , Donzella. All De Giorgi – assistente Cortese

Spettatori 400. Durata h 1.30

 

Solo un pareggio per il Rende

 

Rende allenamentoAversa Normanna-Rende 0-0

AVERSA NORMANNA (4-3-3): Granata; Ciocia, Guastamacchia, Porcaro, Bosco; Nappo (dal 21’ st Romano), Franco, Marzano; D’Ursi (dal 37’ pt Di Prisco), Ramaglia, Esposito (dal 10’ st Djallo). A disp.: Mola, Amitrano, Scuotto, Aprile, Finizio, Sessa. All. Chianese

RENDE (4-3-3): De Brasi; Bruno, Ginobili, Musca, Marchio; Fiore (dal 33’ st Piromallo), Papa, Benicasa; Azzinnaro, Kyeremateng (dal 23’ st Actis Goretta), Feraco (dal 5’ st Dodaro). A disp.: Palumbo, Scarnato, Sanzone, Ruffo, Filodoro, Zangaro. All. Trocini

ARBITRO: Davide Copat di Pordenone. Assistenti: Capolupo e Martinelli di Matera.

il campionato nazionale dilettanti girone I prevede il match , per il recupero di campionato, tra l’Aversa Normanna e il Rende. E’ una gara molto importante per entrambe le formazioni che hanno, però, obiettivi differenti. L’Aversa pensa in grande e vuole continuare il sogno playoff mentre il Rende deve ottenere punti importanti per migliorare la sua classifica. Entrambe le formazioni arrivano da un risultato positivo, L’Aversa viene dalla vittoria in trasferta sul campo del Marsala, mentre il Rende si è imposto nella sfida casalinga. Primo tempo interessante che vede l’aversa in controllo della gara mandando in affanno il Rende grazie a molteplici occasioni da gol non sfruttate. La seconda frazione di gioco si riapre con l’Aversa che cerca in tutti i modi il gol del vantaggio. Partita che si inizia a giocare sul piano fisico impegnando al massimo direttore di gara, fioccano le occasioni ma non vengono sfruttate. La partita viene controllata al meglio dai padroni di casa e dopo quattro minuti di recupero finisce sul risultato di 0-0. La squadra biancorossa riesce ad uscire indenne dal recupero di campionato portando a casa un punto importante per la salvezza, mentre i granata riescono ad agganciare al quinto posto la Vibonese.

RECUPERO ECCELLENZA / L’ Acri supera facile la pratica Montalto

ECCELLENZA, TERZA GIORNATA GIRONE DI RITORNO – Recupero:

Acri – Montalto 3 – 0

ACRI: Puterio, Siciliano (40′ st Montalto), Luzzi, Filippo, Levato, Sposato, O. Viteritti (23′ st Viteritti F.), Pipieri, Petrone, Caputo (31′ st Visani), Fanigliulo. A disposiz.: Algieri, Perri, Caruso, Mancino. All.: M. Pascuzzo

MONTALTO: Lupo, Forcinito, Milordo, Greco, Lategano, Martinez (7′ st Sposato), Africano (1′ st Palermo), Passarelli, Di Nardo, Tocci, Donato. A disposiz.:Tenuta, Carbone, Tuoto, De Rose. All.: Tuoto

ARBITRO: Enrico Gigliotti di Cosenza

Assistenti: Tropeano – Barcio (Cs)

MARCATORI: 17′ pt Caputo, 26′ pt Viteritti, 42” pt Fanigliulo

NOTE – Angoli: 6 a 0 per l’Acri. Recupero: 0 pt, 3′ st.  Spettatori: un centinaio.IMG_20160203_174201

Tre gol e tre punti: come era prevedibile, l’Acri contro il Montalto ritrova vittoria e condizione. Nel recupero della terza giornata la squadra rossonera, scesa in campo non in formazione tipo ma con un ragionevole turn over per fare esordire qualche giovane, supera agilmente l’avversario odierno, fanalino di coda a -8 punti. Si sa, ormai il Montalto gioca solo per le statistiche ma non si fa può non può fare un plauso a questi ragazzini che nonostante tutto scendono in campo con impegno e per onorare la maglia. Per la cronaca a sbloccare il risultato al 17’ è Caputo (assist di Fanigliulo), mentre dieci minuti più tardi Viteritti, sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina, segna di testa. Al 42’ 3-0 firmato Fanigliulo: l’attaccante pugliese si libera di due difensori e deposita la palla in rete. In precedenza aveva cercato il gol della bandiera Forcinito. Nella ripresa per l’Acri è ordinaria amministrazione ma alla mezz’ora la squadra di casa prova ad arrotondare il punteggio: dopo un tiro di Luzzi, Filippo cerca di impensierire la difesa avversaria di testa.

Dunque per gli uomini di Pascuzzo tre punti che importanti anche per il morale ma è soprattutto alla classifica a cui tiene il tecnico di casa: La cosa fondamentale sono i tre punti, tre punti che ci fanno scalare qualche posizione in classifica.” E domenica si fa a Sersale per cercare conferme: “Ora possiamo preparare la prossima partita con più serenità. Cercheremo di fare più punti possibili in queste ultime giornate“.

TuotoDal canto suo l’esordiente Tuoto sulla panchina del Montalto commenta così la prova dei suoi ragazzi e degli avversari: “Anche se i pronostici sono sempre a sfavore noi cerchiamo sempre di fare la miglior prestazione possibile, il risultato va in secondo piano. L’Acri è fatta di buoni giocatori e si trova in una situazione di classifica non veritiera“. Infine una chiosa sul suo passato in rossonero: “Acri rimarrà nel mio cuore, è stata la prima squadra a portarmi ad alti livelli. Faccio un grosso in bocca al lupo a questa piazza e a Pascuzzo per  campionati più importanti perchè Acri lo merita“.

 

ECCELLENZA/ Acri, vincere per tornare a vincere

ACRI (CS) – Vincere per tornare a vincere: con questo imperativo l’Acri scenderà in campo domani pomeriggio per il recupero della 18esima giornata di campionato. Certo contro il Montalto – squadra ultima in classifica con -8 punti per la nota vicenda Dirty Soccer e 74 reti subite – dovrebbe essere poco più che un allenamento in vista della trasferta di Sersale, ma una vittoria in casa rossonera oggi serve come il pane per risollevare il morale della squadra, abbastanza a terra dopo due pareggi e tre sconfitte nelle ultime cinque uscite. “Siamo tranquilli perchè i giocatori giocano sempre al massimo ma quando ti mancano i risultati e le vittorie si fa difficoltà perchè una squadra giovane non ha la giusta esperienza per gestire il momento difficile. Solo con la testa e l’applicazione possiamo uscire da questa delicata situazione”: questo il commento dopo la gara con l’Isola di domenica di mister Pascuzzo. Una vittoria dunque per ritrovare l’entusiasmo, una vittoria per ripartire e per ritrovare la continuità.

A dirigere l’incontro domani pomeriggio, alle ore 14,30, una terna tutta cosentina: Enrico Giogliotti, in qualità di arbitro, Egor Tropeano e Maurizio Barcio, come assistenti.

Domani il recupero Roggiano – Isola, sarà la volta buona?

12644667_1708981992648179_4201866423487355884_nROGGIANO (CS) – Isola Capo Rizzuto, atto terzo. Si terzo, terzo tentativo di disputare la partita valevole per la prima giornata di ritorno del campionato di Eccellenza. La prima volta rinviata per pioggia, la seconda per neve, domani dovrebbe essere la volta buona, il meteo,stavolta, non sembra volersi mettere di mezzo. Infatti per domani nella piccola cittadina cosentina è previsto bel tempo, cielo sereno e soleggiato, temperature di 15 gradi circa e, probabilmente, un leggero vento che non dovrebbe compromettere il regolare svolgimento del match. Dunque, scongiuri a parte, domani Roggiano e Isola Capo Rizzuto scenderanno in campo per quest’attesa sfida. Match molto delicato per entrambe le squadre, i padroni di casa vogliono vincere per allontanare la zona calda, l’Isola ha bisogno dei tre punti per continuare ad inseguire un posto nei play off inanellando la terza vittoria di fila. Il Roggiano di mister Perrelli arriva da un buon 0-0 in casa del Reggiomediterranea, mentre la formazione di mister Mesiti arriva dall’esaltante vittoria in rimonta col Trebisacce, ma deve però fare i conti con le squalifiche di Marano e Scuteri, entrambi espulsi nella gara interna. Due rinunce importante per il tecnico di Bagnara Calabra, due tra gli uomini più in forma del momento, sarà sicuramente difficile sostituirli ma non impossibile, considerata anche la straordinaria prestazione di Le Piane contro il Trebisacce. La squadra isolana ha sostenuto oggi pomeriggio la rifinitura presso il campo sportivo “Rocco Leone” di Sant’Anna, per iniziare ad abituarsi alla terra battuta alla quale si andrà incontro domani a Roggiano.

A dirigere l’incontro confermata la signora Stefania Signorelli di Paola, stesso fischietto già designato per i due precedenti tentativi non andati a buon fine per le avverse condizioni meteo. Con lei gli assistenti Fabrizio Cozza e Michele Palermo, sempre della sezione di Paola.

La riabilitazione nelle distorsioni della caviglia

ALTOMONTE (CS) –  In ambito ortopedico – traumatologico le principali problematiche a livello del complesso articolare della caviglia o articolare tibio – tarsica sono le distorsioni (oltre alle fratture soprattutto di tibia). La distorsione di caviglia, detta comunemente “storta“, non è un’alterazione permanente. Tuttavia, essendo il più frequente trauma muscolo – scheletrico dell’arto inferiore, è quello che maggiormente può creare problemi soprattutto se non viene effettuata una buona riabilitazione.distorsione 1

È tipica dei giovani, in particolare degli sportivi. Gli sport maggiormente a rischio sono il basket, il calcio e la pallavolo. La maggior parte dei pazienti recupera completamente ma in circa un 30% dei casi compaiono dolore e instabilità cronica. La dinamica classica nelle distorsioni della caviglia è una ricaduta sbilanciata e accidentale dopo un salto o a seguito di un movimento o un contatto brusco. Il più frequente meccanismo di infortunio è in inversione (rotazione interna della pianta del piede) e a volte i due meccanismi possono coesistere. In alcuni casi è una fragilità derivante da precedenti episodi mal curati o dovuta a uno scarso tono muscolare o ad una lassità legamentosa.

Le distorsioni sono classificate a secondo della gravità in una scala che va da 0 a 3, dalla meno grave alla più seria. Il grado 0 è costituito da una distorsione ove il dolore della caviglia scompare o si attenua nel giro di una decina di minuti circa, e non ne compromette il movimento. Solitamente, le distorsioni di grado zero non danno luogo a gonfiore. Nelle distorsioni di grado 1, o leggere, c’è una compromissione dei legamenti che vengono stirati ma non compaiano rotture. È presente un modesto gonfiore solitamente non immediato ma che compare dopo qualche ora del trauma, dolore che non impedisce di camminare ma allo stesso tempo non permette, se non con sofferenza, di riprendere l’attività interrotta. Il danno funzionale è quasi assente quindi non è compromesso il movimento e non è presente instabilità articolare. Nelle distorsioni di grado 2, o moderata, c’è una parziale rottura dei legamenti, il gonfiore compare pochi minuti dopo l’evento traumatico e si possono vedere anche delle chiazze rosse sotto pelle. Esse indicano che alcuni vasi sanguigni si sono rotti. In tale situazione è impossibile riprendere l’attività distorsione 2fisica e il dolore, anziché passare con il tempo, tende ad aumentare o a rimanere costante per diverse ore. Si riscontra una certa perdita della funzione articolare e quindi del movimento e una lieve instabilità. Nelle distorsioni di grado 3, o gravi, vi è una rottura completa dei legamenti con gonfiore che inizia subito dopo il trauma, oltre ad un versamento interno di sangue. Il paziente avverte un dolore intenso, non riesce a muovere la caviglia e non può sopportare nemmeno che qualcuno cerchi di farlo. Si riscontra un’instabilità meccanica e l’incapacità di sostenere il peso sull’arto. Nelle distorsioni di terzo grado, il danno può essere rappresentato oltre che da una rottura dei legamenti anche da una frattura ossea.

Qualora si trattasse di una frattura, va esaminata e, se necessario, si dovrà intervenire chirurgicamente oppure fare una ingessatura che il paziente dovrà portare per 40 giorni, alla quale seguirà un ciclo di fisioterapia mirata a riprendere la corretta mobilità del piede, fino a giungere in 60 giorni alla guarigione completa. Nelle distorsioni della caviglia è molto importante il primo intervento, quello che si fa in campo, subito dopo l’intervento traumatico. È bene quindi sapere cosa fare, nel caso non ci fosse un esperto. Per prima cosa quindi bisogna applicare il ghiaccio e mettere la gamba in alto (elevarla). Dopo aver tolto delicatamente la scarpa e la calza, bisogna fasciare la caviglia con un bendaggio compresso e non caricare con il peso. Nel caso la lesione sia di grado 3, come detto prima, potrà essere necessario un distorsione 3trattamento chirurgico, al quale seguirà un percorso riabilitativo post – chirurgico. Non tutti concordano sulla necessità di un intervento, alcuni ortopedici e fisiatri consigliano, anche in caso di rottura dei legamenti, un trattamento conservativo: ritengono che un adeguato programma fisioterapico sia sufficiente a ridare stabilità alla caviglia .

Nella prima fase del trattamento è consigliabile immobilizzare la caviglia, un’immobilizzazione parziale senza tutori o apparecchi gessati, a meno che non ci sia una frattura. È più conveniente immobilizzare parzialmente la caviglia, ed utilizzare una stampella per camminare (se si vuole mantenere un carico parziale sulla caviglia lesa) o due in caso in cui è prescritta l’assenza totale di carico sulla caviglia lesa) per poi cominciare precocemente la riabilitazione.

È stato dimostrato infatti che il movimento velocizza la guarigione, mentre l’immobilizzazione la rallenta o addirittura la blocca. Applicazione del ghiaccio per 20 minuti ogni 2-3 ore, non tenendolo a contatto con la pelle perché provocherebbe ustioni. Bisogna mettere 3-4 cubetti in una borsa del ghiaccio adatta per il contatto con la pelle. Dopo questa fase, l’applicazione di ghiaccio andrà interrotta: prolungarla infatti rallenterebbe il processo di guarigione dei tessuti. La caviglia dovrà essere avvolta in un bendaggio compressivo, mantenere l’arto in posizione elevata per favorire il ritorno venoso e per la riduzione dell’edema (gonfiore). Nella seconda fase, o sub – acuta, se non sono comparse complicazioni si potrà cominciare con la rieducazione funzionale. La riabilitazione è un percorso progressivo dove il lavoro, la fatica e la difficoltà degli esercizi andrà gradualmente aumentando nel tempo. Questa fase sarà incentrata sul controllo del dolore e recupero del rom articolare (range of movement), quindi dell’ampiezza del movimento per il recupero della forza muscolare e della stabilità. Per il dolore si utilizzeranno terapie fisiche (tecar, tens, elettrostimolazione, ultrasuoni), terapie manuali, in particolare massaggi drenanti per la riduzione del gonfiore e massaggi trasversali (con cautela).

 

Per una graduale ripresa della mobilità articolare:

mobilizzazione passiva manuale, da effettuare sul lettino con il paziente sdraiato supino, in assenza di carico. Il fisioterapista farà flettere e stendere la caviglia del paziente ovviamente nel rispetto più assoluto del dolore, per riuscire a guadagnare la piena escursione articolare della flessione ed estensione plantare.

mobilizzazione attiva – assistita. In parte il paziente, sdraiato supino, muoverà attivamente la caviglia. In caso di difficoltà il terapista lo aiuterà nel completare il movimento. Inoltre si faranno esercizi dove si chiederà la flesso – estensione autonoma del ginocchio per poi portare dietro la caviglia, sotto la quale si potrà posizionare una piccola palla.

mobilizzazioni attive e contro resistenza. Il paziente fletterà ed estenderà la caviglia autonomamente sempre sul lettino. Gli si chiederà di fare circonduzioni, o disegnare con il piede figure geometriche o le lettere dell’alfabeto. Infine effettuerà anche movimenti contro resistenza, da sdraiato o da seduto, lavorando in questo modo anche sul recupero della forza muscolare.

Si lavorerà anche per il risveglio e il rinforzo muscolare, che deve essere selettivo, mirato ad alcune catene muscolari, accompagnato da esercizi di allungamento e rilasciamento in modo da ristabilire l’equilibrio muscolare fondamentale per restituire almeno la parte dinamica della stabilità.

Per il rinforzo muscolare si faranno: esercizi in carico, sollevare le punte e i talloni, mettere un piede su un gradino, esercizi con le bande elastiche aumentando gradualmente la resistenza dell’elastico, rinforzo del tibiale anteriore e dei peronieri, esercizio con l’aiuto di una palla di spugna messa sotto il piede ed esercizi sulla deambulazione, cioè sul passo, per reintegrare il piede nella funzione dell’arto inferiore. Lo si farà camminare in avanti, all’indietro e lateralmente. Seguiranno altri esercizi in flessione plantare distorsione 4prima a ginocchio esteso poi a ginocchio flesso (piegato). Nella terza fase la caviglia sarà completamente asciutta ed il tono muscolare buono. Ciò lo si potrà comprendere perché: il paziente potrà camminare veloce alternando una corsa leggera, corsa sul nastro trasportatore (tapis roulant) e corsa in strada. Si dovrà far abituare nuovamente il paziente, facendogli percorrere dei percorsi con ostacoli, per prendere di nuovo coscienza dell’instabilità del terreno che non sarà mai omogeneo. Negli atleti è importante anche rieducare il gesto atletico, affinché venga eseguito nel modo migliore e limitare eventuali recidive. In tutte queste fasi inoltre si effettueranno esercizi per la rieducazione propriocettiva, che nella riabilitazione della caviglia ha un ruolo importantissimo: bisognerà riacquistare la capacità propriocettiva, vale a dire rieducare il piede al perfetto controllo posturale e al movimento.

 

Dott. Fisioterapista Mario Turano, Via Aldo Moro, Altomonte (CS), cell. 348 8841170