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Rende,LabDem Calabria chiude la campagna per il sì al referendum con Gianni Pittella

foto-loizzoRENDE (CS) – Domani alle ore 17 presso l’Hotel San Francesco di Rende, il Laboratorio Democratico della Calabria chiuderà la campagna referendaria a sostegno del SI. “L’Europa, le riforme, la crescita. I riformisti in campo per un nuovo modello di sviluppo” questo il tema del convegno che vedrà la partecipazione del coordinatore regionale di Labdem Cesare Loizzo, dell’Assessore regionale Franco Rossi, del presidente nazionale di LabDem Salvo Andò e di numerosi amministratori locali e dirigenti politici provenienti da tutto il territorio calabrese. Le conclusioni saranno affidate al leader del gruppo dei Socialisti&Democratici al parlamento europeo Gianni Pittella. «Con questa iniziativa vogliamo rimarcare la straordinaria mobilitazione che ha visto protagonista la nostra associazione su tutto il territorio regionale a sostegno del sì al referendum costituzionale, – dichiara Cesare Loizzo coordinatore di Labdem in Calabria- grazie all’impegno dei nostri associati abbiamo costituito numerosi comitati per il SI e animato il dibattito con tante iniziative pubbliche sul tema. Siamo ad un passo da una svolta epocale, il 4 Dicembre gli Italiani avranno la possibilità di cambiare le sorti del Paese. Con la vittoria del SI avremo un Italia più dinamica più veloce, più competitiva e soprattutto un Italia protagonista in Europa, capace di invertire la rotta».

 

                                      

Referendum costituzionale, Debora Serracchiani: «Votare no non equivale a mandare a casa Matteo Renzi»

serracchianiMENDICINO (CS) – A pochi giorni dal referendum costituzionale che chiamerà alle urne milioni di italiani, questa sera, il teatro comunale di Mendicino è stato il palcoscenico dell’incontro del PD sulle ragioni del sì in presenza del vice segretario nazionale del Pd Debora Serracchiani. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio Palermo e di Margherita Ricci, segretario del Pd di Mendicino, il primo a prendere la parola è stato Federico Jorio , coordinatore provinciale  di “Bastaunsi zonadem”. «Due sono gli obiettivi della campagna referendaria-dice Jorio- : un atto di fiducia verso il cambiamento, e un ampio senso di credibilità nei riguardi della situazione economica attuale», «un momento importante per il nostro Paese- fa eco il consigliere regionale Mimmo Bevacqua. Una proposta avanzata dal premier Matteo Renzi che parte da quando il Parlamento ha chiesto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di rimanere in carica in virtù dell’incapacità di eleggere un nuovo Presidente. Se siamo qui, è per dire che questa è un’occasione imperdibile per il Mezzogiorno che ha l’opportunità di riscattarsi dopo anni di oscurantismo e di relegazione del Mezzogiorno ad una mera questione. L’approvazione della riforma serve al Paese per dare dignità, credibilità e per convincere tutti gli amici delusi e amareggiati che faticano ad arrivare a fine mese». «È la partita degli italiani che hanno bisogno di stabilità-dice Stefania Covello, segretaria nazionale del Pd. Siamo chiamati ad un senso di responsabilità, è necessario un rinnovamento, e questo è possibile grazie allo snellimento legislativo che comporterebbe la diminuzione del numero dei senatori che da 315 scenderebbe a 100». serracchiani-2«Quella che stiamo giocando è una partita importante- dice Debora Serracchiani- siamo di fronte ad un Paese che non è pronto ad affrontare una grande sfida. Di fronte ad una situazione di stasi che comporta tra l’altro il mantenimento di enti inutilizzati, il sì al referendum comporterebbe il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni,la riduzione del numero dei parlamentari, il superamento del bicameralismo paritario, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della seconda parte della Costituzione. A chi vota no per mandare via Renzi, ricordo che il referendum riguarda la riforma costituzionale. È il momento di prenderci le nostre responsabilità e di decidere se cambiare il nostro Paese».

Rita Pellicori

Flora Sculco: «La riforma costituzionale è l’occasione per togliere l’Italia dal freezer»

incontro-per-il-si-catanzaro-foto-1CATANZARO – «La riforma costituzionale è l’occasione per togliere l’Italia dal freezer e rimetterla in marcia. Incluso il profondo Sud, di cui fa parte la Calabria, come mai disorientata e in attesa di risposte ad una crisi che l’ha sprofondata nel disagio sociale. A pochi giorni dal voto, occorre avere chiari i punti della riforma che da soli valgono la scelta in direzione del cambiamento invocato da decenni: fine del bicameralismo paritario e fiducia al Governo solo dalla Camera; fine del contenzioso Stato-Regioni e possibilità per il regionalismo, che dopo mezzo secolo ha perso appeal, di rimettersi in linea, anche attraverso il Senato dei poteri territoriali». È quanto ha asserito la consigliera regionale Flora Sculco nel corso dell’iniziativa “Le ragioni del sì” promossa dal “Coordinamento Comitati Basta un Sì – per cambiare l’Italia e per cambiare la Calabria” . Il consigliere comunale Mauro Notarangelo ha detto che avrebbe preferito l’abolizione del Senato, «ma adesso ciò che conta è cogliere l’opportunità di cambiare approccio ai problemi». Il consigliere provinciale Rosario Lo Stumbo ha detto di avere scelto il si “in maniera convinta”.  Pino Pitaro, in conclusione, ha affermato che «la riforma serve per affrontare le sfide della crescita e della riduzione delle diseguaglianze. Il Senato dei poteri locali può soddisfare l’esigenza delle Regioni e del sistema delle autonomie locali di avere una sede nazionale di proposta, ascolto, confronto e decisione. A chi dice che la riforma indebolirà ulteriormente il ruolo delle Regioni e del sistema delle autonomie locali, io mi sento di rispondere che non è così. Al contrario, proprio la riforma rappresenta l’opportunità di ridare senso Regioni che appaiono stanche, cariche di competenze gestionali dagli esiti fallimentari: si pensi alla sanità, al turismo, al lavoro, all’ambiente. Conservare questo drammatico stato di cose sarebbe un suicidio. Catanzaro deve svegliarsi. Dal sì al referendum al sì al cambiamento amministrativo per una città a misura d’uomo, che sappia armonizzare i tanti microcosmi di cui è composta, non ci vuole poi molto. Certo, nessuno ci regalerà niente. Serve – secondo l’avv. Pitaro – rimboccarsi le maniche e sapersi distinguere, altrimenti i cittadini non cambieranno per un nuovo solo di facciata. Non dobbiamo demonizzare nessuno, ma stare ai fatti. E dopo il 4 dicembre iniziare una riflessione concludente».

Referendum, anche la rappresentanza universitaria si esprime sulle ragioni del Sì e del No

RENDE (CS) – Mercoledì 30 novembre, alle ore 11:00 presso il DAM-Dipartimento Autogestito Multimediale del Polifunzionale dell’Università della Calabria, si terrà, in vista del prossimo referendum costituzionale, un’iniziativa con l’On. Roberto Speranza dal titolo “Democrazia: dal consenso alla partecipazione”. L’appuntamento, organizzato dall’associazione Sviluppo Universitario in collaborazione con il Comitato UNICAL per il NO è finalizzato a illustrare nel dettaglio la riforma costituzionale (che andrà a modificare circa un terzo dell’intero testo costituzionale) con i suoi pro e contro sotto ogni punto di vista, quindi, non solo in ambito politico, ma soprattutto sotto il profilo tecnico-giuridico.  Unical
L’incontro darà voce ad esponenti della Rappresentanza Universitaria; infatti, a fare gli onori di casa saranno Giulio Curcio Terremoto, Rappresentante al CUS e presidente dell’associazione Sviluppo Universitario e Diego Mazzitelli (rappresentante eletto in CDA), doverosi i saluti del Magnifico Rettore che precederà gli interventi di Mirko Riccelli (Comitato UNICAL per il NO) e del prof. Walter Nocito, docente di Diritto Pubblico dell’ateneo, a moderare l’incontro il giornalista del corriere della sera, Tommaso Labate, per poi passare alle conclusioni dell’On. Roberto Speranza.
«Sarà l’occasione – si legge in una nota – per fare le giuste riflessioni sulle criticità della riforma costituzionale, ricordando che è fondamentale andare a votare informati, qualunque sia la scelta finale, nonostante il referendum sia senza quorum e che quindi il risultato sarà valido indipendentemente dalla percentuale di affluenza alle urne…».

Catanzaro, domani incontro-dibattito per il Sì alla riforma

CATANZARO – In programma domani a Catanzaro presso la Sala delle Culture del Palazzo della Provincia l’incontro-dibattito “Le ragioni del Sì”, promosso dal Coordinamento Comitati Basta un Sì – per cambiare l’Italia e per cambiare la Calabria, che fa riferimento alla consigliera regionale Flora Sculco. L’appuntamento è previsto per le 18 e vi prenderanno parte il consigliere comunale Mauro Notarangelo, il consigliere provinciale Rosario Lostumbo, il segretario della Cisl di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentina Pino De Tursi, l’avvocato Pino Pitaro e il consulente aziendale Alberto Tiriolo. Coordina il dibattito l’avvocato Vittorio Ranieri. Flora Sculco ha dichiarato in proposito: «La Calabria e Catanzaro in primis debbono partecipare attivamente al processo di svecchiamento del Paese. La riforma costituzionale è un’occasione per dire che nelle dinamiche innovative in atto, che incideranno sul Parlamento e sui rapporti Stato-poteri locali, la Calabria intende essere protagonista, perché qui, più che altrove, si avverte l’urgenza di avere un sistema istituzionale più corrispondente ai bisogni della società».

Roccella, nuovo incontro del Comitato per il No alla Riforma Costituzionale

ROCCELLA JONICA (CS) – Prosegue la campagna referendaria del Comitato “Da sinistra per il No” a Roccella Jonica. In programma per martedì 20 novembre a partire dalle 18 presso l’ex Convento dei Minimi un incontro pubblico dal titolo “No a una costituzione anticostituzionale”.La discussione, introdotta da Alessandra Mallamo del Comitato stesso, si svolgerà alla presenza di Geminello Preterossi, filosofo della politica e del diritto dell’Università di Salerno, e con la partecipazione del sindaco di Polistena Michele Tripodi, autore del libro “Lo giuro sulla Costituzione”.

 

Chiusura Tribunale Rossano, la protesta democratica del Gruppo d’Azione per la Verità

ROSSANO (CS) – Il Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre è ormai vicino e tra i molti sostenitori della ragioni dell’una e dell’altra parte c’è anche chi, rispetto al voto, ha deciso di astenersi in segno di protesta. Si tratta del Gruppo d’Azione per la Verità, che ha annunciato la propria astensione dal voto referendario per la «scarsa credibilità dimostrata dallo Stato circa la chiusura dell’ex Tribunale di Rossano, su cui continua a gravare un singolare e drammatico silenzio. L’unico Palazzo di Giustizia soppresso in Calabria, senza una motivazione ufficiale che giustifichi tale scelta, almeno in relazione ai presidi di Paola, Castrovillari e Lamezia, tutti ben collegati con i rispettivi capoluoghi di provincia». In questo modo, il Gav ha deciso di mettere un atto una protesta democratica contro l’indifferenza dello Stato, dopo che il Consiglio Superiore della Magistratura non ha ancora sciolto le riserve sui dossier relativi al caso. Nell’occasione di tale annuncio, inoltre, il Gav ha manifestato la propria solidarietà ai 18 soci lavoratori della Cooperativa “C.V.N.” che per più di 16 anni è stata impegnata nelle attività di vigilanza e sicurezza presso  l’ormai ex Tribunale di Rossano, lavoratori ora disoccupati.

 

 

 

Referendum, all’Unical incontro con Roberto Speranza

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il prossimo 30 novembre dalle 11 presso il Dam (Dipartimento Autogestito Multimediale, – Polifunzionale) dell’Università della Calabria, si terrà un’assemblea con Roberto Speranza in vista del prossimo Referendum Costituzionale. Nel corso dell’incontro si darà voce a esponenti della Rappresentanza Universitaria: tra questi, Giulio Curcio Terremoto, Rappresentante al CUS e presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento, Sviluppo Universitario, e Diego Mazzitelli, rappresentante in CDA. Dopo i saluti del Magnifico Rettore, Gino Mirocle Crisci, interverrano Mirko Riccelli (Comitato NO UNICAL) e il professor Walter Nocito, docente di diritto pubblico dell’ateneo. L’incontro sarà moderato dal giornalista del Corriere della sera, Tommaso Labate.

Referendum Costituzionale, sesta tappa del tour di Idea Calabria a Natile

NATILE DI CARERI (RC) – Ieri presso la sala convegni del Ristorante “La Primula” a Natile di Careri si è svolta la sesta tappa del tour del No promosso dal gruppo “Idea Calabria”, organizzata dal coordinatore per l’Area della bassa locride Domenico Marvelli. Molti gli interventi occorsi nell’incontro per spiegare quali sono le ragioni del No a una riforma costituzionale ritenuta come dannosa per la Costituzione stessa nonchè per i cittadini. Nel dibattito, moderato da Giuseppe Marco Raschillà, membro di “Idea Calabria”, hanno relazionato: Domenico Marvelli, Pietro Borrello, coordinatore di “Idea Calabria” e Giuseppe Raffa, presidente dell’amministrazione provinciale di Reggio Calabria. Numerosi anche gli interventi del pubblico in sala. Forte l’appello del presidente Raffa: «Le motivazioni del No vanno diffuse come il Vangelo».

 

Nomina scrutatori Referendum costituzionale, Rinascita per Pentone dissente: lo strumento ideale è il sorteggio

Da sx Vincenzo Marino e Domenico D'Agostino
Da sx Vincenzo Marino e Domenico D’Agostino

PENTONE (CZ) – Rinascita per Pentone dissente dalla nomina degli scrutatori per il Referendum costituzionale del 4 dicembre. Ieri la seduta della commissione elettorale del Comune di Pentone della quale fa parte anche Domenico D’Agostino, consigliere del gruppo di minoranza. Rinascita per Pentone ha ribadito la sua posizione: “lo strumento ideale per non creare dipendenze e clientele è il sorteggio”.

Questa la posizione sostenuta e resa nota al sindaco a ogni appuntamento elettorale dal gennaio 2015. “Così come si fa in diversi Comuni, compreso il capoluogo – argomenta Rinascita per Pentone – è opportuno interrompere tutti quei meccanismi che determinano nomine e privilegiare invece la casualità ed evitare dunque legami che sanno ancora di clientelismo politico. In un tempo di bisogno è chiaro che tutti vorrebbero avere libero accesso a questo ruolo che almeno per un giorno permette un realizzo immediato, ma questo non significa che bisogna approfittare della necessità delle persone per garantirsi un ritorno”.

La nota stampa prosegue: “questa querelle che va ormai avanti da due anni e che finora ha visto sempre soccombere la proposta di Rinascita, dovrebbe essere gestita prima di tutto con più serenità, ma soprattutto con una normale considerazione delle proposte democratiche anche di altri gruppi. Fa senso in effetti che durante le varie occasioni si chiedono collaborazione e proposte e poi concretamente si chiude ad ogni intervento che provenga dalle minoranze come se si cercasse sempre e per forza la primogenitura. Ci vorrebbe davvero poco per dare segnali diversi sia ai gruppi politici sia alla gente che non si riconosce più nella politica e che vede nel sorteggio degli scrutatori un piccolo, ma significativo gesto di inversione di tendenza”.