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Referendum Rossano-Corigliano, Bruno Bossio: «Si è espresso un voto di civiltà»

COSENZA – Sul risultato del referendum consultivo per la fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano, che si è svolto ieri decretando la volontà di unire i due enti per dare vita alla terza città per popolazione della Calabria, si esprime oggi la deputata del PD, Enza Bruno Bossio, dichiarando che «a Rossano e Corigliano si è espresso un voto di civiltà. È stata sconfitta la paura della modernità e non hanno prevalso ataviche rinchiusure municipalistiche. La nuova città – prosegue la parlamentare – sarà un punto di forza per l’intera Calabria. Inevitabilmente essa costituirà un polo attrattivo e fortemente produttivo per la crescita sociale ed economica regionale. La nuova città avrà anche una forte identità storico-culturale; sarà, di fatto, una capitale magnogreca. Essa è destinata ad avere una centralità ed una funzione strategica nell’ambito regionale. Mi auguro che quanto si è registrato tra le due più importanti città della sibaritide possa essere da esempio per avviare anche il processo di unificazione dell’area urbana cosentina. Il voto di ieri unisce e non divide – conclude la Bruno Bossio – L’impegno per promuovere la città unica sull’asse Cosenza, Rende, Unical dovrà essere profuso nel segno della emulazione e non della competizione. Una forte sinergia tra le due potenziali nuove città sarà una convenienza non solo per I territori interessati ma per la modernizzazione del sistema istituzionale regionale e meridionale».

Referendum Corigliano-Rossano, Graziano: «Giornata storica»

ROSSANO (CS) – In attesa dell’ufficialità, il consigliere regionale Giuseppe Graziano, promotore della legge di fusione dei due comuni jonici, si dice convinto dell’esito positivo del referendum alla luce dei primi dati disponibili: «È una giornata storica scritta, di proprio pugno, dai coriglianesi e dai rossanesi che, insieme, hanno deciso di iniziare a scrivere un nuovo capitolo per la crescita e lo sviluppo di questo angolo della Calabria. Vince, anzi stravince il Sì, in tutti e due i comuni, contro ogni più rosea previsione, con un’affluenza anche superiore rispetto a recenti consultazioni. Questo significa che da oggi abbiamo tutto il diritto ed il dovere di poter sperare che il sogno, rimasto tale per decenni, di una grande città fornita di tutti i servizi diventi finalmente realtà. Peccato solo che siamo arrivati con 20 anni di ritardo rispetto a quando, causa stessi interpreti che oggi si sono schierati apertamente e sciaguratamente contro la fusione, perdemmo l’occasione e l’opportunità di avere un’autonomia più concreta e diventare provincia. È giusto, quindi, che certa gente prenda atto del fallimento politico personale e lasci spazio, con riverenza, al volere supremo dei cittadini. Che attraverso questa consultazione referendaria non solo hanno deciso di cambiare le sorti della loro terra per cercare di garantire un futuro migliore ai loro figli, ma hanno lanciato un monito chiaro alle istituzioni e alla politica. La gente vuole ritornare ad essere protagonista del proprio destino. Io ci sono e incalzerò il governatore Oliverio, che ha sostenuto sin dal principio il progetto di unificazione di Corigliano-Rossano, affinché stabilisca un crono programma certo delle tappe verso la creazione del nuovo comune».

Referendum Corigliano-Rossano, l’esultanza di Mascaro per la vittoria del Sì (dati definitivi)

ROSSANO (CS) – Il sindaco Mascaro, dopo aver ricevuto i primi dati relativi all’esito del referendum per la fusione, non ha avuto dubbi sulla vittoria del Sì, anche se lo spoglio non era ancora terminato: ««Fusione. Eccoci. Non avevamo dubbi – scrive il primo cittadino bizantino nella nota – Il risultato seppur parziale conferma che la stragrande dei concittadini dell’area urbana aveva ed ha voglia di costruire insieme il futuro della città unica e fondare su di essa nuove prospettive per tutto il territorio. Con emozione ringrazio le due comunità, soprattutto i giovani – sottolinea Mascaro – per la grande e straordinaria partecipazione dimostrata e per aver condiviso convintamente il progetto epocale della terza più grande città della calabria. Abbiamo dimostrato senza equivoci di voler essere protagonisti dal basso della nostra Storia. La politica dovrà e saprà proseguire il percorso e l’obiettivo inequivocabile scanditi e decisi oggi nelle urne. Nelle prossime ore incontrerò il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci per concordare, insieme alla Regione Calabria, come continuare a disegnare insieme la nuova città di Corigliano-Rossano». 

Questi i risultati definitivi: a Corigliano si sono espressi a favore del Sì 7.674 votanti, pari al 61,36%. Per il no invece hanno votato in 4.833 pari al 38,64%. A Rossano il Sì ha conquistato addirittura il 93,80%. 12.715 i voti a favore contro i 791 espressi per il no pari al 5,84%.

Referendum Corigliano-Rossano: ecco i dati definitivi sull’affluenza

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Seggi chiusi e spoglio cominciato a Rossano e Corigliano per il referendum sulla fusione dei due comuni dello Jonio cosentino. Questi i dati definitivi sull’affluenza: a Corigliano su un totale di aventi diritto pari a 38.236 elettori hanno votato 12.605 persone pari al 32,97% del totale. A Rossano gli aventi diritto sono 30.328. Hanno votato in 13.556, ovvero il 44,70%. Manca però ancora una sezione per avere il dato definitivo. Nel frattempo procedono rapidamente le operazioni di spoglio. Secondo i primi dati il SI sarebbe in vantaggio in entrambi i comuni.

 

Referendum sulla fusione, seggi aperti a Corigliano e Rossano. Affluenza ore 19

COSENZA – Giornata storica oggi per i due grandi centri dell’alto Ionio cosentino. I cittadini di Corigliano Calabro e di Rossano sono infatti chiamati a decidere sulla fusione. Unico quesito sulla scheda elettorale : “Volete l’istituzione di un nuovo comune, denominato Corigliano-Rossano, mediante fusione degli attuali comuni di Corigliano Calabro e Rossano?” Una domanda nella quale è racchiuso il destino di due grandi comuni, due realtà ben solide, punti strategici per l’intera regione. Il referendum, indetto dal consiglio regionale con al deliberazione n° 177/2017 si svolgerà secondo quanto previsto dalla legge regionale n° 13 del 1983 e successive modifiche. Saranno 38.236 i cittadini coriglianesi chiamati alle urne. Rispetto all’ultima tornata elettorale, quella referendaria del dicembre 2016, il corpo elettorale è notevolmente aumentato in quanto sono stati inseriti i cittadini coriglianesi iscritti all’Aire (residenti all’estero). All’incirca 32.000 sono invece gli elettori di Rossano. Nella città Bizantina ci sono 32 sezioni più due speciali (il carcere e l’ospedale). Ecco i dati dell’affluenza alle ore 12:

A Corigliano Calabro, dove gli aventi diritto al voto sono 38.236 si sono recati alle urne 2.845 elettori pari al 7,44% della popolazione. A Rossano, dove gli aventi diritto al voto sono 30.328 si sono recati alle urne 3.179 elettori pari al 10,48% della popolazione.

Ecco i dati dell’affluenza alle ore 19:

A Corigliano Calabro si sono recati alle urne 9.674 elettori pari al 25,30% della popolazione. A Rossano si sono recati alle urne 10.528 elettori pari al 34,71% della popolazione.

 

Referendum sulla fusione, elenco degli scrutatori e dei presidenti di seggio di Rossano

ROSSANO (CS) – Domenica 22 ottobre si terrà il referendum regionale consultivo sulla fusione delle città di Rossano e Corigliano. Ecco l’elenco degli scrutatori e dei presidenti dei seggi. È obbligatorio presentarsi con documento di riconoscimento e tessera elettorale.

 

Sezione 1 e 2 –  Scuola Media DA VINCI di via MARTUCCI. Presidente: Daniela Boccuti e Sergio FARINA. Scrutatori: Sofronia Ceraolo, Antonella Simeri, Salvatore Tavernise, Virginia Monteleone, Adriana Sciommarello, Umberto Donvito.

 

Sezione 3 e 6 –  Ex Palazzo di Giustizia in Piazzale  S.STEFANO. Presidenti :Lucio Lefosse e Anna Acri. Scrutatori: Rossana CarrozzaBambina PerfettoGiuseppe Iapichino, Fabiola Fabiano, Maria Nicastro, Maria Grazia Spina.

 

Sezione 4 – Scuola Elementare S.CHIARA di via SANTA CHIARA. Presidente Federico Smurra. Scrutatori: Annamaria PellegriniFrancesco RizzoMarco Ruffo.

 

Sezione 5 – Scuola Elementare di via ACQUA DI VALE. Presidente Gianluigi ZICARELLI. Scrutatori: Antonio Cetera, Nicolas Nigro, Carmelo Turco.

 

Sezione 7 – Casa privata in contrada SANTA MARIA DELLE GRAZIE. Presidente Adriana Zicarelli. Scrutatori: Bina Bruno, Giovanni Blascini, Pasquale Vitale.

 

Sezione 8 e 9 – Scuola Media di contrada AMICA. Presidenti :Maria Teresa Ferro Teresa Madeo. Scrutatori: Bambina Abastante, Maria Pacenza, Massimo Di Perna, Paolatrisnia Faustini, Carlo Greco, Francesco Vulcano.

 

Sezione 10, 11, 12, 13 e 13 speciale (casa di cura) – Scuola Media di via NAZIONALE. Presidenti: Acheropita Marino, Luigi Marino, Carmela Cirullo, Antonello Urso, Alessio Liparoti Scrutatori: Corrado Alessandro , Sifonetti Raffaele; Stefano Tavernise, Carmela Franco, Enrichetta Tordo, Teodoro Luigi Nigro, Teresa Vittoria Campana, Roberta Mazza, Emilia Zangaro, Assunta Scalise, Michela Tedesco, Giuseppe Compagnone, Piero Provino, Giuseppe Virardi.

 

Sezione 14, 15 e 16 – Scuola Elementare III TRAVERSA di via MARGHERITA. Presidenti :Rosa RuffoStefano SpataroVittorio Candalise. Scrutatori: Giuseppina Ottomano, Maria Pacenza, Rosa Sisca, Giuseppina Achiropita Malta, Maria Immacolata Marziano, Mario LAPIETRA, Isabella TAIB, Giuseppe PUGLIESE, Domenico TIRSO.

 

Sezione 17, 18 e 18 speciale (casa di cura) – Scuola Materna di via PAPA ZACCARIA. Presidenti: Caterina Parrilla, Giovanna EspositoAntonio D’Agostino. Scrutatori: Erminia Sommario, Giuseppe Di Vico, Salvatore Levote, Antonietta Bruno, Antonio Curia, Luigi Gallina, Angelo Luzzi, Antonio Zumpano.

 

Sezione 19, 20 e 21 – Scuola Elementare via NAZIONALE. Presidenti :Aldo Le Fosse, Caterina Amato, Adele Virardi. Scrutatori: Pietro Graziano, Tommaso Graziano, Pietro Grillo,  Maria Grazia Di Perna, Alessandra Galli, Erminia Greco, Carla Fortunata Diaco, Marcella Federico , Daniela Potentino.

 

Sezione 22 e 23 – Istituto Tecnico Commerciale di via NAZIONALE. Presidenti: Ignazio Giglio e Antonio Federico. Scrutatori: Franca De Vincentis, Rosanna Fazio, Luigi Otranto, Annamaria Larocca, Luigia Achiropita Nigro, Luigina Sommario.

 

Sezione 24, 25, 26 e 27 – Scuola Elementare di via GRAN SASSO. Presidenti Gianfranco Micciullo, Francesca Bruno, Emilio Pirillo, Pietro Laurenzano. Scrutatori: Teresina De Conto, Giuseppe Sapia, Giovanni Spataro, Annamaria Bauleo, Rosa Cirullo, Marialuisa Graziano, Liliana Zangaro, Giovanni Greco, Antonio Tedesco, Achiropita Calarota, Maria Teresa Filippelli, Mercedes Vulcano.

 

Sezione 28 e 29 – Istituto Professionale Stato contrada Frasso. Presidenti Raffaelila Cetera e Elisabetta Lavia. Scrutatori: Maria Carmela Otranto, Maurizio Sifonetti, Davide Uva, Pina Marina Cabras, Saverio Fortino, Paolo Masciopinto.

 

Sezione 30 e 31 – Scuola Media contrada PIRAGINETI. Presidenti Elisabetta Lavia e Mariarosaria Prato. Scrutatori: Ilaria Vittoria Falco, Maria Francesca Oliveto, Graziella Zangaro, Giovanna Esposito, Antonella Falco, Antonella Romeo.

 

Sezione 32 – Casa privata contrada PETRARO. Presidente Domenico Fontanella . Scrutatori: Genny Magliarella, Angela Traina, Giovanni Spataro.  

Fusione Corigliano-Rossano, Giudiceandrea: «Il Tar rigetterà richiesta di sospensione iter referendum»

COSENZA – Nei giorni scorsi è stato proposto da alcuni cittadini di Corigliano Callabro il ricorso volto a sospendere la procedura referendaria per la fusione dei Comuni di Corigliano e Rossano, la cui udienza al Tar è fissata per il prossimo 22 agosto.
A tal proposito interviene con una nota l’On. Giuseppe Giudiceandrea che, come si ricorderà, è il primo firmatario della proposta di legge che ha sancito la fusione di cinque comuni della presila cosentina che hanno dato vita a Casali del Manco – «nella mia qualità di Consigliere Regionale e capogruppo del gruppo consiliare “Democratici Progressisti” ho ritenuto opportuno di intervenire nel giudizio pendente al TAR Calabria sul referendum consultivo per la creazione del Comune unico “Corigliano-Rossano”; l’atto di intervento, con il patrocinio dell’avvocato amministrativista Valerio Zicaro, è stato notificato e depositato in data odierna.
Com’è noto, la fusione dei Comuni sta suscitando estremo interesse nell’opinione pubblica calabrese e, di conseguenza, è al centro di numerosi interventi sulla carta stampata e sui quotidiani on line. Sono certo però che il TAR Calabria, anche sulla scorta delle argomentazioni giuridiche esposte dall’ottimo avvocato Zicaro, rigetterà la richiesta di sospensione dell’iter consentendo, così, ai cittadini rossanesi e coriglianesi di esprimersi liberamente. Del resto, – conclude la nota – tale progetto segue la positiva esperienza di Casali del Manco, la cui legittimità della procedura si rinviene nella decisione del Consiglio dei Ministri di non impugnare, innanzi alla Consulta, a L.R. n. 11/2017, istitutiva del Comune di Casali del Manco».

Regione, indetto il Referendum consultivo per il Comune derivante dalla fusione di Corigliano e Rossano

CATANZARO – Il presidente della Regione Mario Oliverio ha firmato oggi il decreto con cui ha indetto il referendum consultivo per l’approvazione della proposta di legge sull’istituzione di un nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Corigliano calabro e Rossano, a seguito delle relativa deliberazione n.177/2017 del Consiglio regionale. Il Presidente Oliverio, dopo aver sentito di Sindaci di Corigliano, Giuseppe Gerace, e di Rossano, Stefano Mascaro, con i quali sono stati definiti i termini per lo svolgimento della consultazione, ha fissato la data di convocazione degli elettori per domenica 22 ottobre 2017, stabilendo, tra l’altro, che le operazioni di voto devono iniziare alle ore otto e concludersi alle ore ventuno, e le operazioni di scrutinio devono avvenire immediatamente dopo la chiusura delle urne e proseguire ad esaurimento.

Guccione invoca il referendum per dare vita alla Grande Cosenza

COSENZA – L’esito positivo del referendum consultivo attraverso il quale quattro comuni della Presila cosentina hanno scelto di accorparsi per dare vita ad un’unica amministrazione municipale, spinge il consigliere regionale Carlo Guccione a rilanciare l’ipotesi di costruire una grande area urbana di Cosenza, insieme a Rende ed a Castrolibero. «L’occasione delle dichiarazioni programmatiche, espresse oggi dal sindaco Occhiuto in consiglio comunale,  può rappresentare un momento di confronto in grado di aprire scenari virtuosi e nuove opportunità per la città. Ognuno ha il suo ruolo. E noi siamo un’opposizione che lavora per il bene comune e per  conquistare il governo della città» dice Guccione nella seduta del consiglio comunale. «Il punto di partenza di ogni ragionamento non può non essere quello che Cosenza ha perso centralità e funzioni. Siamo passati da 120mila abitanti del 1975 agli attuali 70mila. La città di Cosenza da molto tempo è diventata marginale e ha subito un forte ridimensionamento, non solo demografico, ma anche nel suo ruolo politico e amministrativo. La città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, quella Grande Cosenza  che abbiamo lanciato nelle ultime amministrative – ha spiegato Carlo Guccione – può essere la risposta alla crisi di governance di questo territorio e il primo passo verso un comune unico di oltre 150mila abitanti con una prestigiosa università. Nelle prossime settimane, insieme ai consiglieri regionali Franco Sergio e Orlandino Greco, presenteremo una proposta di legge regionale per un referendum consultivo sulla città unica Cosenza-Rende-Castrolibero. È importante che i sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero abbiano manifestato, nel corso di un incontro pubblico, la volontà di creare il comune unico e abbiano dato mandato ai rispettivi segretari comunali di verificare quali sono i passaggi amministrativi da attuare in funzione della città unica. Oggi è tempo di dare voce ai cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero attraverso il referendum consultivo».

L’altro referendum: a Ricadi bocciata l’idea di aggiungere Capo Vaticano alla denominazione del comune

RICADI (VV) – Qualcuno parla di occasione persa. Perché francamente, Capo Vaticano è decisamente più conosciuto di Ricadi. Ma i cittadini del comune vibonese hanno bocciato l’idea di aggiungere il nome amato dai turisti a quello del municipio. Sia pure per sole 87 preferenze. In favore del SI sono stati espressi 999 voti, in favore del NO 1.086. Decisivo il voto contrario espresso a Ricadi centro e nella frazione Santa Domenica.