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Referendum, Carbone a Rende per le ragioni del Sì

RENDE (CS) – Le ragioni del Sì al referendum del prossimo 4 dicembre, sono state ribadite dal parlamentare cosentino del Partito Democratico, Ernesto Carbone, nel corso di un incontro svoltosi a Rende per iniziativa del segretario cittadino Gianfranco De Franco, con la partecipazione anche di Gianluigi Greco, membro della segreteria regionale. Determinato Carbone nel sostenere la necessità di snellire l’attuale, farraginoso sistema del bicameralismo paritario. Per il deputato allunga e complica il processo legislativo. Inoltre l’esponente del Pd ha sottolineato anche l’inutilità del Cnel istituito nel 1957 e costato da allora oltre un miliardo di euro senza aver prodotto alcun tipo di beneficio. «Votare Sì contribuirà a cambiare questo Paese – ha affermato Carbone – I sostenitori del No utilizzano solo argomentazioni strumentali. Senza dubbio – ha aggiunto il deputato – l’approvazione della riforma consentirà di tagliare costi e posti della politica. Avremo un’Italia più semplice e meno costosa». Nel suo intervento il parlamentare ha anche sottolineato la necessità di riformare il Titolo V per riportare sotto il controllo dello Stato centrale alcune materie che si è deciso di decentrare in un momento in cui «si è voluti andare dietro al federalismo della Lega». Carbone si riferisce in particolare alle politiche energetiche ed a quelle sanitarie e dei trasporti, attualmente di competenza delle regioni. Sulle polemiche relative alla formulazione del quesito referendario precisa: «Non lo ha scritto né il governo, né il parlamento, né Renzi, né Brunetta. Il quesito è previsto dalla Legge 357 del 1970 e la Corte di Cassazione nel momento in cui si presentano le firme convalida il quesito. Per questo ritengo la polemica di questa giorni assolutamente fuori luogo e anche un po’ sciocca».

Salvatore Bruno

Referendum, Mancini a sostegno del Sì

COSENZA – «Vorrei invitare i 68 mila elettori che negli ultimi anni mi hanno gratificato della loro preferenza, scrivendo il mio cognome sotto il simbolo prima del Pdl e poi di Forza Italia, a sostenere le ragioni del SI in vista del referendum del prossimo 4 dicembre». Così Giacomo Mancini, già deputato socialista, vicino alle posizioni di Denis Verdini, nel corso di un incontro con sindaci, amministratori locali, attivisti che si è svolto al Museo del Presente di Rende in Calabria. «Mi auguro che la scelta di votare SI la facciano anche tutti coloro che hanno creduto nello spirito innovatore introdotto da quel movimento – ha aggiunto Mancini – Del resto i principi ispiratori della riforma costituzionale proposta da Matto Renzi e dal suo governo sono in molte parti coincidenti con quelli contenuti nel programma del Pdl delle ultime elezioni politiche. A sostegno delle ragioni del SI ci sono, quindi, tutte le condizioni per creare un fronte ampio che comprenda tutti riformisti, liberali e moderati che vogliono edificare un Paese più moderno, più efficiente e più giusto». Nel corso dell’iniziativa Mancini ha annunciato l’avvio della costituzione di diversi comitati LiberiSi che condividono l’appello lanciato da Marcello Pera e da Giuliano Urbani di cui lo stesso Mancini è tra i sottoscrittori. I comuni dove sono state già avviate le formalità per la costituzione dei comitati per il SI sono: Cosenza, Rende, Castrovillari, Rossano, Corigliano, Acri, Carolei, Santo Stefano di Rogliano, Castrolibero, Scalea, Montalto, Paola, Grisolia, Belvedere, San Lucido, Fuscaldo, Longobardi, Amantea, Cleto, Rogliano, Belsito, Pedivigliano, Marzi, Colosimi, Cerisano, Mendicino, San Sosti, Aprigliano, Terranova da Sibari, Spezzano della Sila, Pedace, Vaccarizzo Albanese, Bianchi, Scigliano, Lago, Lattarico, Cariati, Grimaldi, Marano Principato, San Cosmo Albanese, Cerzeto, Cerchiara di Calabria, Torano, Morano.

Referendum Costituzionale, nasce all’Unical il Comitato per il NO

 

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ARCAVACATA DI RENDE (CS) – “Referendum costituzionale 2016: votare Sì o No?” All’Università della Calabria, si è dato vita al Comitato studentesco UNICAL per il NO nel Referendum Costituzionale, presieduto da Mirko Riccelli. Il coordinamento del comitato è costituito da:  Pietro Marchio, Carlo Miceli, Francesco Iaria, Simone Canino, Stefano Vento, Francesco Di Benedetto, Francesco Scanni, Pierluigi Iapichino, William Raffa, Francesco Villì, Ferdinando Falcone, Pietro Domma, Raffaele Costabile, Marco Ammendola, Anastasia Grigorchuk e Martina Talarico. Il Comitato studentesco UNICAL per il NO si è riunito giovedì 29, presso la Sala Stampa dell’Università della Calabria, per la presentazione delle ragioni a sostegno del NO. <<Il nostro non è un comitato politico, ma un comitato a difesa della Costituzione. Questa non è una riforma chiara e comprensibile,  l’art 70 è stato usurpato e deteriorato. Da nove semplici parole è passato a 439 parole, scritte in maniera poco chiara e incomprensibile. Il nuovo testo appare farraginoso, lungo e con continui rimandi a singoli commi. Il bicameralismo perfetto non è del tutto superato, come vogliono farci credere dall’altro fronte del SI. La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi costituzionali, le minoranze linguistiche, il referendum popolare, le leggi elettorali, le leggi che si rapportano con l’Unione europea e le norme che riguardano i territori. Inoltre, vi sono circa 10 diversi iter legislativi a seconda della materia trattata. Con un solo quesito referendario ci chiedono di cambiare ben 47 articoli, su 139 che compongono la Carta Costituzionale. Dal 1948 ad oggi, sono stati modificati 43 articoli, ma uno per uno, seguendo il principio secondo cui le revisioni della Costituzione devono essere circoscritte ad un singolo articolo. Qui, invece, con un solo quesito, direi furbesco, ci viene chiesto di modificarne 47! La Costituzione verrebbe completamente stravolta! Il quesito referendario, in parole povere,  è una sintesi delle ragioni del SI. Quindi, chi legge, coglie le ragioni del SI ed è indotto a votare SI. Insomma, è una riforma che incrementa la confusione>>. Il comitato studentesco fa parte della rete nazionale promossa dai costituzionalisti Alessandro Pace e Gustavo Zagrebelsky. A livello provinciale il comitato è presieduto dal progessore Silvio Gambino. Il comitato ha organizzato, nel mese di ottobre, numerose iniziative per coinvolgere tutti gli interessati: studenti, laureandi, dottorandi e specializzandi.  Il 25 ottobre, presso la sala dell’University Club (ore 11:00), è prevista un’importante iniziativa, sotto il profilo accademico. Iniziativa che vedrà la partecipazione del Prof. Alessandro Pace, Presidente del Comitato Nazionale per il NO, per confrontarsi con gli studenti dell’Università della Calabria.

 

 

Denise Ubbriaco

Unical e Referendum, il Comitato per il NO chiede al Rettore chiarezza

RENDE (CS)_Il Comitato UNICAL per il NO nel Referendum Costituzionale ritiene necessario rendere pubblico un avvenimento preoccupante e non edificante, oltre che poco chiaro e antidemocratico.                                     Lo scorso 6 ottobre, infatti, il Comitato ha richiesto con regolare istanza al Magnifico Rettore dell’Università della Calabria Prof. Gino Mirocle Crisci la possibilità di allestire con cadenza regolare un banchetto informativo all’interno del campus, in modo da informare gli studenti riguardo l’importante appuntamento referendario del 4 dicembre e con lo scopo di favorire una più ampia partecipazione democratica.

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                             Lo stesso Rettore, tuttavia, ha ritenuto di non concedere gli spazi per tutti i giorni richiesti, autorizzando solo due giorni per l’intero mese di Ottobre.                                                                                                                                     Si sottolinea, inoltre, l’assenza di chiarezza da parte del Magnifico Rettore, che non ha reso note le motivazioni, né ha richiamato alcuna normativa che potesse giustificare la sua decisione.                               Tutto questo nonostante negli ultimi giorni egli avesse dichiarato ad una nota testata giornalistica locale l’impegno nel garantire a tutti i dovuti spazi per la campagna referendaria all’interno dell’Ateneo.               Per questi motivi, il Comitato esprime preoccupazione, in quanto tale limitazione appare arbitraria e senza alcun senso.                                                                                                                                                                         Si ritiene infatti che l’allestimento di un banchetto informativo negli spazi pubblici del Campus sia fondamentale per informare un alto numero di studenti, essendo tra l’altro un metodo poco invasivo e rispettoso delle regole democratiche.                                                                                                                                Il Comitato, inoltre, vuole sottolineare come la serenità del confronto sia stata già seriamente compromessa in precedenza dallo stesso Rettore, il quale si è schierato apertamente con il fronte del Sì partecipando in qualità di Rettore (e non a titolo personale) alle iniziative referendarie del 22 settembre e del 3 ottobre organizzate da alcune correnti del Partito Democratico all’interno dell’ateneo. Questa presa di posizione così netta, unita ai fatti riportati, desta il timore di non poter svolgere la campagna referendaria nel migliore dei modi a causa delle limitazioni imposte.                                                                                                                           Il Comitato, dunque, auspica che il Rettore riveda la propria decisione riguardo gli spazi assegnati affinché possano essere garantite adeguatamente il pluralismo delle idee e la democraticità. Crediamo infatti che la campagna informativa sul Referendum Costituzionale sia un’importante forma di espressione culturale e civica, e in una vera e propria culla della cultura quale dovrebbe essere l’Università della Calabria, essa non può assolutamente venire a mancare.                                                                                                                          Piero Calamandrei, Padre costituente che contribuì alla elaborazione del testo costituzionale del 1947, parlando una volta ai giovani studenti, negli anni ’50, ha avuto modo di sostenere che “la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”; non vorremmo che in molti studenti inizi a breve ad avvertirsi la sensazione che l’aria “cominci a mancare”.

Riforma costituzionale, Idm Santa Sofia d’Epiro: «Voteremo no»

referendum-costituzionaleSANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – La sezione del movimento politico l’Italia del Meridione di Santa Sofia d’Epiro si schiera con le idee e la posizione del suo leader, Orlandino Greco, sul referendum costituzionale di novembre. Il consigliere regionale aveva dichiarato, nei giorni scorsi, di «essere orgoglioso che anche l’Italia del Meridione si sia espresso per il “no”». Quindi una scelta che ha trovato accettazione e condivisione anche nei militanti della sezione albanese, ed in particolare nel vice sindaco Giovanni Baffa Trasci e nel consigliere comunale Pierino Greco. «Noi come movimento siamo in linea – dichiara il consigliere comunale Greco – con le idee del nostro leader e, partendo da questo primo passo, cerchiamo di informare in maniera chiara tutta la nostra popolazione sul referendum di novembre e sul perché ci siamo schierati per il “no”: a breve partiranno anche delle iniziative nel nostro territorio a riguardo. Un primo problema è che il nostro premier, non eletto dal popolo, sta cercando di apportare modifiche essenziali alla costituzione italiana. Secondo, ma non per importanza, è che il segretario del primo partito del paese nominerà anche gli organi di garanzia consolidando così il primato del governo sul parlamento». Sulla stessa linea il vice sindaco Baffa Trasci: «E’ inutile, come detto dallo stesso Orlandino Greco nei giorni scorsi, dire di sostenere sempre iniziative politiche legislative volte ad innovare o a semplificare processi burocratici che attualmente sono superati. Noi, sia come amministratori di un comune, sia come militanti di Idm, saremo sempre contrari ad un cambiamento che mette in discussione i principi fondamentali della nostra carta costituzionale e, soprattutto, senza informare in maniera adeguata il popolo italiano».

Riforma costituzionale, all’Unical dibattito sulle ragioni del Sì

RENDE (CS) – Il 22 settembre, alle ore 11,00, nello University Club dell’Università della Calabria, si terrà un pubblico dibattito sulle ragioni del SI al referendum di riforma costituzionale. L’incontro è organizzato dal comitato del SI dell’Unical composto dai docenti Enrico Caterini, Manlio Gaudioso, Nicola Scaramuzza, Fausto Cozzetto e Francesco Menichini.

All’iniziativa parteciperanno Gianni Pittella, capogruppo S&D al Parlamento europeo, e Salvo Andò, ordinario di diritto costituzionale e presidente nazionale del Laboratorio democratico.

Referendum, Giovani Udc convinti per il No

VIBO VALENTIA – La direzione nazionale dell’Udc, recentemente a Roma per la nascita del comitato per la costituzione e le riforme, rimane, insieme al movimento giovanile, decisa e coesa per il no referendario di ottobre. Nella capitale presente una folta delegazione dei giovani, da tutta Italia, e proprio i giovani Udc hanno espresso convintamente il loro no al referendum in linea con il partito.

Questo quanto si legge nella nota stampa del gruppo nazionale Giovani Udc: «Uno sguardo al futuro, con la forza della storia dello scudocrociato alle spalle, con la consapevolezza di migliorare ma non di ammodernare. La costituzione non è un oggetto da ammodernare a colpi di maggioranza, ma tutte le forze dovrebbero, non il maniera populista o autoritaria, contribuire a migliorarla nel nome del popolo italiano, che è sovrano, e deve rimanere tale, dando un netto no anche a questa legge elettorale dei capi lista bloccati imposti dall’alto. Il popolarismo che cerchiamo giorno dopo giorno di incarnare, vuole colmare il divario tra istituzioni e cittadini, la politica che si fa espressione del popolo nelle istituzioni, la più alta forma di carità per un cristiano».

Referendum costituzionale, Magorno: «Raccolte 11mila firme. Il Pd calabrese al fianco di Renzi»

CATANZARO – Ernesto Magorno, Segretario Regionale del Partito Democratico in Calabria, ha consegnato al partito nazionale 11 mila firme per il Referendum confermativo sulle Riforme Costituzionali dell’ottobre prossimo. L’Onorevole ha parlato di un «traguardo importante» che testimonia come, soprattutto dopo il risultato elettorale negativo, militanti, amministratori locali e segretari di circolo si stiano dando da fare per donare il proprio contributo all’«attuazione di una riforma di portata storica. Un atto di responsabilità, espressione del pieno sostegno al presidente del consiglio dei ministri e segretario nazionale del Partito in quella che, dopo due anni di cambiamento, è alla sfida più grande. Siamo al fianco di Renzi che ci chiama alla mobilitazione generale nell’interesse del Paese: un’Italia che guarda al futuro con maggiore fiducia, ma per crescere ancora ha bisogno di meno sprechi, più “leggerezza”, stabilità e partecipazione, rompendo un atavico immobilismo. Solo il Pd può concretizzare questa aspirazione. Questa è la strada giusta per raggiungere il traguardo. Continuiamo con impegno per raccogliere il maggior numero di firme possibile».

PD Lamezia, bene raccolta firme. Continua attività dei comitati per il Sì al Referendum

LAMEZIA TERME (CZ) – Si è conclusa la raccolta firme per il Referendum confermativo sulle Riforme Costituzionali svolta dal Partito Democratico di Lamezia Terme.

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L’iniziativa, che è stata portata avanti in tutta Italia data la campagna nazionale lanciata dal Segretario Premier Matteo Renzi, si è svolta in ogni parte della città con il PD lametino che è stato presente in piazza in ogni parte del nostro territorio. Presenti nelle varie tappe, oltre a numerosi tesserati e simpatizzanti, anche l’On. Sebastiano Barbanti, i segretari di circolo Andrea Sinopoli e Giovanna Viola, il segretario del circolo giovanile Antonio Gatto e tanti dirigenti di partito come il Sen. Giuseppe Petronio, gli ex consiglieri comunali Giovanni Gallo, Marisa Putrino e Vittorio Paola, l’avv. Milena Liotta, l’avv. Monique Famularo, il dott. Nello Sofi, il dott. Paolo Cosentino, l’avv. Andrea Falvo, l’ing. Salvatore Cosentino, l’Arch. Guido Cimino, la dott.ssa Nadia Iannazzo, l’avv. Tonino Barberio e l’ing. Rosa Vitellino tra gli altri. L’occasione è stata utile anche per parlare, confrontarsi e approfondire i temi della riforma con la gente. Il popolo ha risposto bene all’impulso di dialogo su cui si fonda l’attività dei nostri banchetti e si è dimostrato disponibile e capace ad andare oltre sterili preconcetti dati dai colori politici prendendo atto dell’importanza che la riforma riveste per il futuro del Paese. L’attività dei comitati, costituiti dai nostri compagni di partito e dai simpatizzanti, non si ferma qui infatti proseguiranno, insieme alla segreteria politica dell’On. Barbanti recentemente inaugurata, la propria opera di sensibilizzazione fino ad Ottobre per continuare a stare tra la gente e gettare le basi per un PD nuovo e credibile che valorizzi le nuove generazioni facendo tesoro dell’esperienza del passato.

Riforme Costituzionali, iniziativa del Pd catanzarese. Tante firme per il SI

Banchetti lungomareCATANZARO –  Alla presenza di tanti militanti del Partito Democratico di Catanzaro, di segretari di circolo della Città, di consiglieri comunali, di dirigenti provinciali e regionali del partito e di parlamentari, ma soprattutto di fronte a centinaia di catanzaresi si è consumata, in un’assolata mattinata di giugno, una importante manifestazione di democrazia partecipata  sul lungomare di Catanzaro Lido. Sono state centinaia le firme apposte in poche ore da parte di tanti catanzaresi che hanno voluto dare il loro contributo alla proposta di riformare, dopo tanti anni di dibattiti noiosi e tentativi liturgici, della Costituzione. Con questo SI convinto, anche da Catanzaro si pongono le basi per l’abolizione del Senato, per il riordino legislativo tra le competenze nazionali e quelle regionali e per una spinta convinta verso meccanismi di democrazia diretta introducendo i referendum consultivi. Questo per fare in modo che anche il nostro Paese diventi contemporaneo e si doti di procedure costituzionali snelle, veloci e moderne. Nei prossimi giorni i Comitati per il Sì, promossi dalla Federazione Provinciale del Partito Democratico, intensificheranno sul territorio le iniziative interloquendo  con i cittadini per far in modo che anche dalla Calabria e da Catanzaro parta l’impulso al cambiamento del Paese e delle istituzioni repubblicane. Il clima positivo che aleggiava tra i militanti e l’entusiasmo alla partecipazione convinta rappresenta un buon viatico per dare avvio alla campagna autunnale per il Sì al referendum.