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Reggina formato playoff: Viterbese battuta 3-1

REGGINA (3-4-1-2): Confente; Conson, Redolfi, Solini; Kirwan, De Falco, Zibert, Sandomenico (41′ st Franchini); Strambelli (25′ st Salandria); Tulissi (13′ st Bellomo), Doumbia (41′ st Tassi). In panchina: Vidovsek, Licastro, Seminara, Viola, Marino, Pogliano, Ungaro. All.: Cevoli

VITERBESE (3-5-2): Forte; Rinaldi, Atanasov, Sini; Pacilli (1′ st Palermo), Damiani (24′ st Vandeputte), Baldassin, Cenciarelli, Mignanelli (29′ st Zerbin); Bismarck (1′ st Sraniti), Polidori. In panchina: Demba, Vandeputte, Milillo, Messina, Svidercoschi, Artioli, Molinaro, De Vito, Tsonev. All.: Calabro

ARBITRO: Fontani di Siena

NOTE: Ammoniti: Forte (V), Mignanelli (V), Pacilli (V), Sini (V), Baldassin (V), Tassi (R), Bellomo (R)

MARCATORI: 12′ pt Tulissi (R), 26′ pt Doumbia (R), 5′ st Magnanelli (V), 45′ st Tassi (R)

 

REGGIO CALABRIA – La Reggina continua a sognare. Gli uomini di Cevoli si regalano un mercoledì da leoni nella sera della presentazione di Baclet, giunto dal Cosenza con un contratto fino al 2021 per certificare le ambizioni del club amaranto. Chi lo avrebbe pensato dopo le tribolate vicende di inizio stagione.

Al solito, la Reggina sembra subire già dall’inizio le offensive avversarie. Dopo neanche cinque minuti un colpo di testa di Atanasov sugli sviluppi di un corner sibila non lontano dal palo. Al 12′ però i padroni di casa passano con un gol fantasma. Doumbia riceve palla sul fondo e mette in mezzo dove Tulissi di testa anticipa tutti. Forte sembra salvare sulla linea, ma il guardalinee indica il centro del campo tra le proteste degli ospiti. Il vantaggio certifica la serenità con cui la squadra di Cevoli affronta le partite, accettando anche di subire, ma sempre fiduciosa di raggiungere la porta avversaria. Così, dopo un tiro pericoloso di Baldassin arriva anche il raddoppio. Una bella combinazione tecnica tra Strambelli e Doumbia libera il francese al tiro. Forte non può niente e il primo tempo si conclude con un secco 2-0.

Nella ripresa dopo un paio di sostituzioni – fuori Pacilli e Bismarck per Palermo e Saraniti – la Viterbese rientra in campo più convinta e dopo cinque minuti dimezza lo svantaggio. Mignanelli sulla sinistra supera in velocità Conson, si aggiusta il pallone e col mancino fulmina Confente. Gli ospiti quindi provano ad alzare i ritmi ma Saraniti spreca un bel contropiede tre contro due. Nel frattempo, c’è spazio anche per Nicola Bellomo. Ma è un altro neo entrato, Tassi, a chiudere definitivamente il match al 90′. L’ex Bari propizia il gol con una bella apertura, che Tassi, davanti a Forte, non spreca.

La Reggina consolida così il proprio posto in zona playoff. Gli acquisti di Strambelli e Baclet e quello di un giocatore tecnicamente fuori categoria come Bellomo certificano che la volontà di Reggina è quella di rimanere in alta quota.

 

E’ ufficiale, Baclet alla Reggina,  «Cosenza resterà sempre nel mio cuore»

COSENZA – La Società Cosenza Calcio comunica di aver perfezionato la cessione, a titolo definitivo, delle prestazioni del calciatore Allan Pierre Baclet alla Società Reggina 1914, nato a Lille (Francia) il 26/05/1986, ha vestito il rossoblù a partire luglio 2016, collezionando 90 presenze e mettendo a segno 21 reti.

La Società intende ringraziare il giocatore per la professionalità dimostrata e l’impegno profuso nel corso della sua avventura a Cosenza ed augura al ragazzo le migliori fortune, umane e professionali.

LA DICHIARAZIONE DEL GIOCATORE

«I due anni e mezzo che ho trascorso in rossoblù sono stati molto importanti, coronati dalla promozione in Serie B della scorsa stagione. Non dimenticherò mai l’immenso affetto di tutta la tifoseria. Cosenza resterà sempre nel mio cuore. Ringrazio il Cosenza Calcio e il Presidente Eugenio Guarascio che hanno assecondato la mia volontà, concedendomi  di accettare la proposta ricevuta da un’altra Società».

Ph: Francesco Farina 

Fra obiettivi e calciomercato. Il neo presidente Luca Gallo a 360°: «Voglio una Reggina superba e arrogante»

REGGIO CALABRIA – La prima conferenza stampa ufficiale del neo presidente della Reggina, Luca Gallo, si è svolta questa mattina presso Altafiumara Resort & Spa di Villa San Giovanni. 

Una conferenza, durata oltre 2 ore, durante la quale il patron amaranto non ha voluto fare discorsi preimpostati, ma si è concesso immediatamente alla stampa, rispondendo a cuore aperto alle moltissime domande dei giornalisti e mettendo sempre in primo piano il bisogno di essere trasparente con la tifoseria.

Gli stessi tifosi e la città di Reggio Calabria, infatti, sono stati i primi a essere ringraziati dal presidente Gallo all’inizio della conferenza.

«La società non mi è stata ceduta, è stata acquistata», ha chiarito subito il patron, che ha ricordato le sue origini calabresi, uno dei motivi che lo ha spinto a rilevare il club: «Non avevo bisogno di venire qui per fare speculazione o business perché sono già presente sul territorio. È stata una scelta di cuore, non una scelta economica».

Infatti, le problematiche del club sono state subito evidenti: «Ho dovuto mettere le mani su tante cose – ha spiegato il presidente – e altre ancora ce ne sono da fare. Io non ho rianimato la Reggina, l’ho letteralmente resuscitata».

Il presidente non si è nascosto con chi gli ha chiesto quali saranno i progetti per il club per questa e la prossima stagione, ma ha sottolineato con forza le sue ambizioni: «Se volete una risposta da 0 a 0 vi dico che sono venuto qui per stare in serie C per 5-10 anni. Poi se volete sapere quello che spero, che vorrei fare e che sogno per me, per il club e i tifosi vi dico che sogno di andare ai playoff e di vincerli».

Perché su un punto il presidente non transige: «La Reggina non può stare in Lega Pro».

E, mentre si pensa in grande, è bene tenere buoni rapporti con altre società di categorie superiori: «Avere contatti con grandi società non può che fare bene alla Reggina – spiega il patron – Come ambiente non abbiamo nulla da invidiare a nessuna squadra. Faremo sinergie, ma non saremo vassalli di nessuno». «Reggio è una città bellissima, splendida – ha aggiunto -. Una tifoseria come quella della Reggina non si deve sentire seconda a nessuno. Ho sentito parlare di umiltà, ma spero che la Reggina sia tutto tranne che umile. Voglio che sia presuntuosa, superba e arrogante, odiata da tutte le tifoserie, ma amata visceralmente dalla sua».

Riportare la squadra ai fasti che merita è chiaramente l’obiettivo a lungo termine della società e uno dei mezzi per raggiungere lo scopo è anche quello di puntare sul settore giovanile: «Io e Taibi ne parliamo spesso. Spero che in futuro da qui vengano fuori calciatori che possano diventare la bandiera della squadra. Sogno di trovare il Totti o il Baresi radicato nel club». Perché simili scenari si realizzino è necessario un ambiente idoneo dove la squadra possa allenarsi in tranquillità. Per questo, una delle prime azioni da neo proprietario del club è stata quella di riportare la Reggina al Sant’Agata: «È la casa della Reggina. Deve stare solo lì».  Oltre allo storico campo di allenamento si è parlato anche dello stadio: «Il Granillo è una bella struttura, non è uno splendore. Voglio parlare col Comune perché voglio agire anche su quello, per quel che mi sarà consentito».

Sul calciomercato:

«Vogliamo un centravanti forte e di spessore. Baclet – nome uscito in questi giorni sulle pagine dei giornali – è uno di questi insieme ad altri nomi». Inoltre, ha aggiunto il presidente, «la società vorrebbe intervenire anche in altri settori come la difesa. Se potremo interverremo anche lì».

Infine, il presidente Gallo ha concluso la conferenza così come l’aveva iniziata, pensando ai tifosi: «Quello della Reggina deve essere un tifoso che deve pretendere. Il tifoso della Reggina deve essere viziato, bisogna dargli tutto quello che non ha avuto finora». «L’appartenenza – ha ricordato il presidente Gallo –  è la cosa più importante per una società, il tifoso è il patrimonio più importante per un club. I presidenti passano, la Reggina resta. Bisogna cercare di valorizzare la cultura, la storia e le vicende della società. Quando ho firmato mi è venuto un brivido, diventare proprietario di un club con una storia di 105 anni, è una responsabilità incredibile. Sogno una tifoseria che sia tutt’uno con il club»

 

Pareggio nel finale per la Reggina contro la Viterbese

VITERBESE – REGGINA 1-1

VITERBESE (4-3-1-2): Forte; De Giorgi, Rinaldi, Sini, De Vito; Baldassin (25′ st Tsonev), Damiani, Palermo; Pacilli (17′ st Bismarck); Vandeputte, Saraniti (17′ st Zerbin). In panchina: Thiam, Schaeper, Atanasov, Perri, Milillo, Messina, Polidori, Artioli, Molinaro. All.: Sottili

REGGINA (3-4-1-2): Confente; Conson, Redolfi (31′ pt Pogliano), Solini (23′ st Viola); Kirwan, Zibert, Salandria, Franchini; Marino (1′ st Ungaro); Tulissi, Sandomenico. In panchina: Vidovsek, Licastro, Seminara, Ciavattini, Tassi, Bonetto, Mastrippolito. All.: Cevoli

ARBITRO: Cudini di Fermo

NOTE: Ammoniti: Saraniti (V), Diamani (V)

MARCATORI: 33′ pt Vandeputte (V), 36′ st Viola (R)

 

VITERBO – Continua la serie positiva della Reggina. A Viterbo ci pensa Viola a salvare i suoi e a non far spegnere la fiamma dell’entusiasmo.

Nei primi minuti il ritmo è basso e nessuna delle due squadre sembra imporsi. Poco prima del 10′ però la Viterbese prova a volgere l’inerzia del match dalla propria parte. Il primo tiro degno di nota arriva al 7′, con Saraniti che da posizione piuttosto angolata cerca di impegnare Confente. Un paio di minuti più tardi, sempre sulla destra, Vandeputte saggia i riflessi del portiere amaranto, ancora reattivo. L’occasione più grande però capita a Sini all’11’. Sugli sviluppi di un corner Palermo mette la testa per la sponda verso il secondo palo, dove l’ex Lecce spara alle stelle. I padroni di casa attaccano in maniera convinta e la Reggina sembra intimorita. Al 20′ una gomitata di Saraniti compromette la partita di Redolfi. Solo cartellino giallo per l’ex Lecce, ma alla mezz’ora il difensore scuola Atalanta è costretto a uscire dal campo. La situazione precipita al 33′ quando, nel pieno rispetto della legge di Murphy, la Viterbese passa. La Reggina spreca un corner e le cattive marcature preventive permettono ai laziali di ripartire in superiorità numerica a campo aperto. Vandeputte non spreca e firma l’1-0. La Reggina è in bambola e ci deve pensare ancora Confente a salvare sul diagonale di Saraniti.

La sinfonia non cambia nel secondo tempo. Al 51′ Pacilli sul fondo nasconde il pallone a Franchini, cerca un buon angolo di tiro ma calcia troppo alto. La risposta degli ospiti è timida, col tiro di Ungaro che muore lontano dalla porta. Per fortuna di Cevoli c’è Confente: Solini è impreciso nell’uscita del pallone, Vandeputte riconquista il possesso e punta la porta; sul suo tiro incrociato l’estremo difensore calabrese mette in corner. La Viterbese però ha la grande colpa di non mettere in ghiaccio la partita. Qualche insicurezza inizia ad affiorare anche nei padroni di casa, perché la Reggina inizia a farsi vedere più spesso in avanti, pur senza grandi idee su come attaccare. Ovviamente il più pericoloso è Sandomenico che all’80’ salta l’uomo e calcia verso il primo palo, dove però trova Forte. E’ il prologo del gol, che giunge un minuto dopo quando lo stesso Forte respinge un tiro di Tulissi e involontariamente innesca Viola che da due passi agguanta il pari. La Viterbese non è più lucida e non riesce a costruire alcun pericolo.

Finisce così, con un pareggio immeritato e per questo ancora più prezioso. Di certo però Cevoli dovrà lavorare per migliorare la fase offensiva.

Fideiussione depositata, la Reggina è in regola

REGGIO CALABRIA – Una corsa contro il tempo. Un lavoro enorme considerando i pochi giorni a disposizione. Un fascicolo che vale almeno tre vittorie sul campo. La Reggina ce l’ha fatta e comunica che stamattina la società del presidente Luca Gallo ha consegnato, per mano dell’avvocato Mario Caprini, la fideiussione valida presso gli uffici della Lega Pro di Firenze, ampiamente entro i termini stabiliti.

La fideiussione del valore di 350.000 euro è stata rilasciata da Generali Italia Spa (Roma). 

Insomma, la stagione sportiva della Reggina è al sicuro: evitati altri rischi. Un successo pieno del presidente Luca Gallo e dell’intera macchina dirigenziale della M&G.

Soddisfatto Vincenzo Iiriti, direttore generale del club:

«Questa è la notizia più bella da quando vi è la gestione Gallo. Abbiamo fatto un vero e proprio miracolo. Penso che nessuna squadra a livello professionistico abbia mai depositato in Lega una fideiussione idonea nel giro di soli sei giorni. Quando sono state depositate le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello Federale non vi nego che un po’ di preoccupazione l’abbiamo avuta, perché dieci giorni sono davvero pochi, solitamente servono una trentina di giorni per il disbrigo di tutte le pratiche. Ma non ci siamo persi d’animo e ci siamo messi subito al lavoro senza fermarci un solo secondo, ce la stiamo mettendo davvero tutta. Posso dire con grande soddisfazione che ce l’abbiamo fatta, abbiamo evitato una penalizzazione pesante, che è quello a cui tenevamo di più. Ringrazio ancora una volta il presidente Luca Gallo per l’ennesimo sforzo economico, ma soprattutto per l’ennesimo gesto di cuore fatto nei confronti di Reggio Calabria. Sono già arrivati giocatori importanti, di categoria superiore, sicuramente entro la fine del mercato arriverà qualcun altro. Adesso mi aspetto una grande risposta da parte di tutti quanti, la squadra ha bisogno del sostegno di tutti i tifosi, sogno un Granillo dipinto di amaranto».

Reggina e Taibi insieme fino al 2022

REGGIO CALABRIA – Fiducia totale. Per il presente e per il futuro. La Reggina e il presidente Luca Gallo infatti trovato l’accordo per il rinnovo del contratto del direttore sportivo Massimo Taibi.

L’accordo è pluriennale: sarà valido fino al 30 giugno del 2022.

«Il rinnovo di Massimo Taibi rappresenta un altro tassello fondamentale che rinforza l’organigramma della Reggina – si legge nella nota – . Il presidente Luca Gallo è sicuro che insieme al direttore sportivo Massimo Taibi si potranno alimentare nuovi sogni e centrare gli obiettivi prefissati».   

Reggina, Luca Gallo è il nuovo proprietario

REGGIO CALABRIA –  La  Reggina ha un nuovo proprietario. Nella mattinata di oggi 10 gennaio 2019, è stato sottoscritto davanti al notaio il passaggio di proprietà del 97,1% delle quote della Urbs Reggina 1914 Srl. Luca Gallo ha rilevato l’86,66% delle quote dalla P&P Sport Srl della famiglia Praticò e il 10,44% da De Caridi e Simonetta.

Nessuna cordata, nessun gruppo.

Luca Gallo, presidente della M&G Holding Srl e unico proprietario di tutte le società che fanno capo alla M&G, rivestirà il ruolo di presidente della Urbs Reggina 1914 Srl.

«Il presidente Luca Gallo è pienamente consapevole della sfida e dell’impegno che derivano dall’essere proprietario di un club così importante – si legge nella mail -, che domani festeggerà 105 anni di storia e che rischiava di sparire dal panorama del calcio professionistico. L’obiettivo immediato è rendere la Urbs Reggina 1914 Srl più forte, solida e strutturata fuori e dentro il campo».

 

Reggina, c’è l’ok per la nuova fidejussione. «Ammenda e penalizzazione record evitate»

REGGIO CALABRIA – Grande soddisfazione in casa Reggina. La presentazione, entro dieci giorni, della nuova fideiussione, permetterà alla squadra calabrese di evitare una penalizzazione record e una maxi multa. 

«Preso atto delle motivazioni depositate dalla Corte Federale d’Appello per la vicenda relativa alla fidejussione Finworld, la Reggina 1914 esprime la propria soddisfazione per l’esito del giudizio che consentirà nei termini prescritti dalla sentenza il deposito di una nuova fidejussione per la corrente stagione sportiva». È quanto si legge nell’ultima nota stampa del Club amaranto.

Quindi nessuna sanzione di alcun genere e natura a carico del Club. Totalmente evitata anche la paventata super ammenda con penalizzazione record in classifica.

«Le società che inopinatamente e senza alcun interesse si erano schierate contro la Reggina 1914, sono state “bacchettate” dalla Corte – si legge ancora nella nota -. I loro ricorsi dichiarati inammissibili sotto ogni profilo essendo stato considerato, il loro intervento, semplicemente adesivo a quello legittimo della FIGC. Un’altra vittoria legale della Reggina e dei suoi avvocati Edoardo Chiacchio e professor Francesco Di Ciommo, a cui vanno i sentiti ringraziamenti del presidente Mimmo Praticò e dell’intera dirigenza amaranto».

Reggina beffata sul finale: solo 1-1 col Trapani

REGGINA – TRAPANI 1-1

REGGINA (3-4-3): Confente; Conson, Solini, Redolfi; Kirwan, Franchini, Zibert (35′ st Petermann), Salandria; Tulissi (44′ st Tassi), Viola (13′ st Marino), Sandomenico. In panchina: Licastro, Vidvosek, Ciavattini, Mastrippolito, Pogliano, Seminara, Zivkov, Bonetto, Ungaro. All.: Cevoli.

TRAPANI (4-3-3): Dini; Garufo (27′ st Da Silva), Mulé (1′ st Scognamillo), Pagliarulo, Costa Ferreira; Aloi (27′ st Toscano), Taugourdeau, Corapi; Tulli, Evacuo, Nzola. In panchina: Kucich, Ingrassia, Scrugli, Tolomello, D’Angelo, Dambros, Valenti. All.: Italiano.

ARBITRO: Natilla di Molfetta

NOTE: Ammoniti: Garufo (T), Nzola (T), Taugourdeau (T), Zibert, Petermann (R)

MARCATORI: 7′ pt Redolfi (R), 46′ st Corapi (T)

 

REGGIO CALABRIA – Davanti alla nuova dirigenza, la Reggina quasi riesce nel colpaccio. Il Trapani pareggia solo nel recupero del secondo tempo grazie a un rigore di Corapi.

I siciliani, forti di un maggiore tasso tecnico, provano già al 3′ a dare una svolta alla partita, con una botta di Costa Ferreira che supera di poco la traversa. Al 7′ però sono gli amaranto a passare in vantaggio. Redolfi raccoglie sul primo palo un cross dalla sinistra di Sandomenico e batte Dini. Il Trapani ovviamente alza il baricentro e costringe la Reggina nella sua metà campo. Evacuo ci prova di testa ma Confente para in due tempi. La Reggina potrebbe colpire in contropiede alla mezz’ora, ma Sandomenico è troppo egoista e invece di servire Tulissi porta palla; la difesa del Trapani recupera.

Anche nel secondo tempo è il Trapani a gestire il pallone, con i calabresi preoccupati di non lasciare spazio nella propria trequarti. Al 50′ ci prova Tulli con un tiro alto, cinque minuti dopo invece Corapi su punizione colpisce solo l’esterno della rete. La Reggina è alle corde, non riesce a prendere aria e il Trapani al 64′ sfiora il pari: Nzola in area libera di tacco Tsugordeau che manda di pochissimo a lato sul secondo palo. Qualche minuto dopo ci prova da fermo il solito Sandomenico, ma Dini devia in corner. Il Trapani col passare dei minuti perde lucidità e per la Reggina si aprono spazi invitanti. Al 78′ Sandomenico orchestra la transizione, poi apre su Franchini che crossa in mezzo, dove Marino di testa non è preciso. All’89’, proprio quando i tre punti sono così vicini, un tocco di braccio di Solini costringe l’arbitro a indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta Corapi che sigla il pari.

Alla fine l’atteggiamento troppo attendista non ha pagato i suoi dividendi. Il Trapani tutto sommato ha meritato il pari. Di buono c’è che continua la serie positiva degli amaranto, imbattuti da quattro gare.

Reggina a valanga sul Matera

MATERA – REGGINA 0-6

MATERA (4-4-2): Fortunato; Fiore, Zumpano, Sarcinella, D’Andrea, Ripanto, Mascioli (27′ st Colasurdo), Papa (41′ st Gorghini), Ahmetaj (41′ st Creanza), Basta (34′ st Errico), De Marco. In panchina: Marcangelo, Telesca. All.: Danza

REGGINA (3-4-3) – Confente; Solini (21′ st Kirwan), Pogliano, Mastrippolito, Ciavattini, Bonetto, Petermann (28′ st Marino), Seminara (1′ st Franchini)); Ungaro, Tassi (1′ st Viola), Sandomenico (1′ st Tulissi). In panchina: Licastro, Conson, Salandria, Zibert, Redolfi, Kirwan. All.: Cevoli.

ARBITRO: Zingarelli di Siena

MARCATORI: 35’ Ungaro (R), 49’ e 65’ Viola (R), 81’ Bonetto (R), 90’ Tulissi (R), 92’ Viola (R)

MATERA – Come da copione, termina con una valanga di reti il match tra l Reggina e un Matera pieno zeppo di ragazzi della Beretti per via dello sciopero indetto dalla prima squadra.

Una partita a senso unico in cui il Matera nel primo tempo riesce a limitare i danni e a rimanere sotto di un solo gol. I padroni di casa ovviamente si preoccupano soprattutto di difendere e la Reggina può occupare in massa la metà campo avversaria. La prima vera occasione nasce all’8′ con un tiro di Seminara che termina di poco fuori. Il terreno di gioco sicuramente non aiuta la squadra di Cevoli che ha difficoltà a far girare il pallone con velocità, fondamentale per provare a stanare la difesa del Matera. La Reggina passa solo al 35′ con Ungaro che con l’esterno sinistro converte in rete un assist di Sandomenico.

Nel secondo tempo la diga materana cede. Nel giro di pochi minuti Viola segna due gol; prima in tap-in dopo che il tiro gli era stato ribattuto da Fortunato. Poi con un tiro a porta vuota su assist di Ciavattini. Il quarto gol invece porta la firma di Bonetto che dopo un calcio d’angolo segna sul secondo palo. Nei minuti finali Viola prima ispira il gol di Tulissi poi si mette in proprio per la tripletta, ancora dopo respinta di Fortunato.