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Bracciante agricolo sorpreso ad appiccare un rogo, denunciato

CIMINA’ (RC) Un bracciante agricolo di 45 anni è stato denunciato dagli uomini del Reparto carabinieri del Parco nazionale dell’Aspromonte con l’accusa di avere causato un incendio boschivo all’interno dell’area protetta in provincia di Reggio Calabria.

I militari stazione Parco di Gerace, nell’ambito di un servizio svolto sul territorio Parco, hanno sorpreso l’uomo in località Cavaleri di Ciminà dove, secondo quanto riferito, aveva poco prima appiccato un rogo. Il quarantacinquenne è stato trovato in possesso dell’accendino utilizzato per dare fuoco alle sterpaglie.

 

Foto Ansa

Reggio Calabria, cinque gambiani fermati per molestie e aggressione

REGGIO CALABRIA – Molestie alle avventrici e lancio di pietre: queste le accuse rivolte a cinque cittadini gambiani, tutti richiedenti asilo. Il gruppo di uomini, questa notte, è stato allontanato dai gestori di un lido sul lungomare di Reggio Calabria per avere molestato delle clienti. Poi, per ripicca, avrebbero lanciato delle pietre contro le strutture del lido stesso. Secondo una prima ricostruzione fatta dal personale delle Volanti della Questura intervenuto sul posto, numerosi clienti del locale hanno inseguito i cittadini extracomunitari aggredendone due, entrambi ventottenni e incensurati. I due giovani sono stati portati in ospedale e in seguito sono stati dimessi dopo le cure.
L’intervento delle Volanti e del personale delle forze dell’ordine impegnato nei servizi di vigilanza ai lidi della zona ha riportato la calma. Gli investigatori della Squadra mobile escludono la matrice razziale dell’aggressione. Le indagini per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda sono tuttora in corso.

Reggio Calabria, allarme bomba poi rientrato terrorizza la Città

REGGIO CALABRIA – Questa mattina un allarme bomba, poi rientrato, ha tenuto in ansia per un po’ i cittadini di Reggio Calabria dopo che una telefonata anonima, giunta al centralino dei carabinieri, aveva segnalato la presenza di una bomba nella filiale cittadina della Bnl-Paribas.

La sede dello sportello bancario è distante meno di 100 metri dal Duomo della città dove erano in corso le celebrazioni religiose in onore di Maria della Consolazione.

I carabinieri, intervenuti assieme agli artificieri dell’Arma e alla Polizia, hanno disposto per questioni di sicurezza l’interdizione al traffico e ai pedoni della zona fino a quando gli esperti, coadiuvati dai reparti cinofili giunti da Vibo Valentia e specializzati nella ricerca di ordigni, non hanno comunicato l’assenza di pericoli.

Cessato l’allarme, il blocco delle attività disposto per l’area è stato rimosso anche per consentire la processione del quadro della Madonna della Consolazione, come previsto dal programma dei festeggiamenti religiosi in corso in città.

Ristoranti e villaggi turistici, maxi sequestro nel reggino

REGGIO CALABRIA – Beni per un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria a Nicola Comerci, di 71 anni, attivo nella Piana di Gioia Tauro ma con interessi nelle province di Vibo Valentia, Roma, Bologna. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di Prevenzione del tribunale reggino.

L’attività investigativa svolta dalla Divisione Polizia anticrimine della Questura reggina ha consentito di accertare dagli anni ’70 in poi la costruzione di un impero economico nel campo della ristorazione e dei villaggi turistici con l’appoggio della cosca Piromalli e dei legami con i clan De Stefano di Reggio, Mancuso del vibonese e Coco di Milano.

I sigilli sono stati apposti 5 appezzamenti all’interno o nelle adiacenze del complesso turistico “Baia Tropea Resort” già sequestrato nel 2016 assieme al “Blue Paradise” di Parghelia, dove si tennero le riprese della fiction Rai “Gente di Mare”, oggetto di un procedimento della Procura di Vibo Valentia.

Scoperti 31 falsi braccianti, sequestro di beni per oltre duecentomila euro

REGGIO CALABRIA – All’esito di un’articolata indagine di polizia giudiziaria svolta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria per il contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica – coordinata dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri e dal procuratore aggiunto dott. Gerardo Dominijanni e diretta dal sostituto procuratore dott. Massimo Baraldo – si è data esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre duecentomila euro, emesso dal tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 31 falsi braccianti agricoli e del titolare di una azienda presso la quale gli stessi risultavano, solo fittiziamente, assunti.

Le investigazioni, condotte dai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Villa San Giovanni, hanno accertato come detta impresa, avente sede a Scilla pur risultando attiva, di fatto non avesse mai operato. Nello specifico, attraverso la presentazione all’Inps della documentazione attestante i simulati rapporti lavorativi, i falsi braccianti agricoli (tra i quali vi erano diversi parenti del titolare stesso, moglie compresa) hanno ottenuto molteplici indebite erogazioni previdenziali, quali indennità di disoccupazione agricola, di malattia, di maternità, nonché i c.d. assegni familiari. Nel periodo oggetto d’indagine, intercorrente tra l’anno 2013 e l’anno 2016, sono state accertate nr. 8.764 false giornate di lavoro agricolo, che hanno generato, complessivamente, indebite erogazioni da parte dell’Inps pari a 210.996,41 euro. Nei confronti dei falsi braccianti agricoli e dell’imprenditore, indagati per il reato di truffa aggravata ai danni dello stato, sono state sottoposte a sequestro disponibilità finanziarie presso istituti di credito (conti correnti e depositi bancari intestati agli indagati), 13 immobili (tra terreni e fabbricati) e 12 autoveicoli, per un valore pari alle indebite erogazioni percepite.

Reggio Calabria, sequestrate vaste piantagioni di droga “Skunk”

REGGIO CALABRIA – A seguito di approfondite indagini in materia di lotta al traffico di sostanze stupefacenti, condotte autonomamente dalle fiamme gialle della compagnia Melito Porto Salvo, anche mediante l’ausilio degli elicotteri della sezione aerea della Guardia di Finanza di Lamezia Terme  per la precisa identificazione dell’area, sono state individuate e, successivamente, sottoposte a sequestro – in terreni siti nei comuni di Roccaforte Del Greco e Bovalino in provincia di Reggio Calabria – due estesissime e rigogliose piantagioni di cannabis del tipo “skunk” (ottenute fondendo le linee genetiche native del Messico (Acapulco gold), della Colombia (Colombian gold) e dell’Afghanistan

Le quasi 7000 piante rinvenute, in ottime condizioni vegetative, molto ben nascoste all’interno di un fitto canneto – in alcune parti alto più di 5 metri – e da alberi ad alto fusto, erano di altezza media superiore a un metro e settanta, nella piantagione di Bovalino  e superiore ai due metri in quella di Roccaforte del Greco.  L’intervento e’ stato posto in essere immediatamente prima della fase della raccolta, atteso che tutte le piante sequestrate presentavano rigogliose infiorescenze dalle quali si sarebbero potuti ricavare circa 4.500 chilogrammi di marijuana, che sul mercato del consumatore finale avrebbero consentito un ingente introito alla criminalità organizzata della zona: lo stupefacente infatti, una volta ceduto al dettaglio, avrebbe consentito di ottenere un ricavo di circa 36 milioni di euro.

Oltre all’ingente quantitativo di stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro l’intero impianto di irrigazione  “a goccia”, costituito da tubi in gomma pvc per un totale complessivo di circa 1,5 km. Inoltre, sono stati sequestrati 4 timer per l’apertura/chiusura dell’impianto dell’acqua.

Le indagini, finalizzate alla ricerca dei responsabili, coordinate dai sostituti procuratori Massimo Baraldo della procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri e Rosanna Sgueglia della procura della Repubblica di Locri diretta dal procuratore Luigi D’Alessio, sono tutt’ora in corso.

Immagine di repertorio

 

Reggio, Oliverio elogia Falcomatà, «Un percorso costruito sui fatti»

REGGIO CALABRIA – «Reggio Calabria è la più grande città della Calabria e merita di riconquistare il ruolo che le spetta».  Lo ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio nel corso del suo intervento all’incontro conclusivo della tre giorni denominata “S’intesi, il villaggio delle idee per una città che cambia”.

Una manifestazione che ha registrato un notevole afflusso di cittadini e che è servita a fare il punto sul “lavoro” svolto dall’amministrazione comunale in questi anni.

«Quando nel 2014 Giuseppe Falcomatà fu eletto sindaco -ha detto Oliverio- questa città era letteralmente in ginocchio, sia dal punto di vista amministrativo che morale. Chi tenta di rimuovere questo dato vorrebbe far dimenticare la verità ai cittadini. Falcomatà e la sua giunta in questi quattro anni hanno fatto il lavoro delle formiche, intervenendo a 360 gradi su problematiche che, per troppo tempo, erano state messe nella marginalità e nel dimenticatoio. A prevalere era l’effimero e non le condizioni di vita reale della città e dei cittadini. E’ davvero paradossale che oggi i responsabili di quella situazione, i carnefici si rappresentino come vittime. Questioni strutturali di grande importanza sono state affrontate e risolte. Prima fra tutte l’approvvigionamento  idrico».

«Erano 40 anni che non si metteva mano alla diga del Menta»

«Nel 2015 andammo sul Menta insieme al sindaco per fare un sopralluogo e trovammo una situazione desolante, con un cantiere chiuso dal 2010. Le strutture erano abbandonate, i vetri rotti, gli ingressi divelti, importanti macchinari lasciati incustoditi. Abbiamo convocato immediatamente una riunione, abbiamo chiesto una relazione dettagliata da cui emerse che per completare l’opera erano necessari 25 milioni di euro. Abbiamo individuato e messo a disposizione le risorse necessarie per avviare i lavori che abbiamo costantemente monitorato, con sopralluoghi costanti. Ogni sei mesi, insieme al sindaco Falcomatà, siamo tornati sul Menta per controllare il prosieguo dei lavori e abbiamo portato a compimento l’opera. Oggi l’acqua è alle porte della città e posso dire, dopo aver sentito il direttore dell’Asp, che entro il mese di settembre, l’acqua arriverà nelle case dei reggini.  Chiudere i pozzi significa non solo dare acqua di qualità alla città ma anche evitare un abbassamento delle falde e contribuire ad un migliore assetto idrogeologico della città. Questo è un fatto importante. Potremmo parlare di altri tantissimi fatti: del sistema della mobilità, dei parcheggi, della metropolitana su cui abbiamo investito risorse pari a 100 milioni di euro, della depurazione, del sistema delle fiumare, degli interventi di difesa idrogeologica del territorio, del grande progetto di messa in sicurezza degli edifici scolastici, dell’ammodernamento infrastrutturale della mobilità che accomuna Calabria e Sicilia, a partire dallo studio di Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria a cui abbiamo destinato sei milioni di euro. Ci sarebbero ancora altri interventi e altre opere da ricordare, ma non voglio tediarvi oltre. Su tutte voglio solo ricordare la triste vicenda di Cardiochirurgia. C’era stato un investimento importante, strumenti all’avanguardia erano stati acquistati e per quattro anni erano rimasti sotto la polvere, inutilizzati.  Ci fu un’ispezione della Guardia di Finanza. Si gridò allo scandalo. La vicenda venne sbattuta in prima pagina su tutti i giornali nazionali e regionali. Il giorno dopo mi recai agli ospedali “Riuniti” per fare un sopralluogo e quì incontrai e conobbi il dott. Frank Benedetto. Ritornai a Catanzaro e il giorno dopo nominai quest’ultimo, che ringrazio per il lavoro svolto in questi anni, direttore generale affidandogli la “mission” di attivare cardiochirurgia e di portare a buon fine quell’investimento. Quell’obiettivo, agitato, proclamato per anni, noi lo abbiamo realizzato con il supporto e l’apporto dell’Amministrazione comunale con la quale siamo andati oltre, perché abbiamo creato le condizioni per realizzare il nuovo Grande Ospedale Metropolitano per il quale sono state già acquisite le risorse necessarie attraverso una interlocuzione con Inail».

«Questo -ha concluso Oliverio- è il percorso che abbiamo realizzato in questi anni. Un percorso costruito sui fatti e che ha prodotto risultati importanti. Dobbiamo continuare in questa direzione senza farci intimidire o scoraggiare dalle forze che non amano la città e che vorrebbero utilizzarla per affermare altri interessi e che tendono a sollevare polveroni e a spostare l’attenzione rispetto al merito dei problemi. I fatti sono più duri delle pietre e alla fine prevalgono sempre sul fumo e sulle chiacchiere. I cittadini, ne sono certo, sapranno valutare e apprezzare il lavoro che è stato compiuto a Reggio Calabria in questi anni per rialzarla dalle macerie in cui era stata posta e per riscattare la sua storia, che è nobile e alta. Noi, come Regione, abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte. Sfido chiunque a verificare il volume di investimenti realizzato dalla Regione in questi anni rispetto a quelli che sono stati realizzati nel quinquennio o negli anni precedenti. Ci si renderà conto che la Città di Reggio Calabria ha ottenuto dalla Giunta Oliverio l’attenzione e lo spazio che meritava grazie ad una visione che ha sempre ispirato la nostra azione di governo secondo la quale o la Calabria cresce insieme o è destinata all’involuzione e all’immobilismo».

 

 

A Reggio Calabria tutti pazzi per i Negrita

REGGIO CALABRIA – E’ stata un’esplosione di energia, entusiasmo, luci e colori, lo straordinario live dei Negrita, che hanno travolto i loro fans arrivati in Piazza Duomo di Reggio da tutta la Calabria per partecipare ad un’autentica festa di gioia e di musica. Un evento targato “Fatti di Musica 2018”, la trentaduesima edizione del Festival del live d’autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, che presenta in varie località della Calabria alcuni degli spettacoli musicali più attesi dell’anno, premiandoli con il “Riccio d’Argento” creato per il Festival dal celebre orafo crotonese Gerardo Sacco.

Come per il concerto di Roberto Vecchioni di domani sera sullo stesso enorme palcoscenico allestito nella centralissima e suggestiva piazza reggina, anche il concerto dei Negrita è stato realizzato in sinergia con il Festival “Alziamo il Sipario” dell’ Assessorato alla Cultura del  Comune di Reggio, nell’ambito del nuovo progetto “Reggio Live Fest”, e in collaborazione con l’ Assessorato Regionale alla Cultura nel quadro dei Grandi Festival Internazionali Storicizzati per la Valorizzazione dei Beni Culturali della Calabria.

Uno straordinario concerto

In una Piazza trasformata per una sera in una magica arena, i Negrita hanno infiammato il loro pubblico con un concerto giustamente premiato come uno dei più belli dell’anno. Prima del concerto, infatti, Pau, Drigo e Mac, storici componenti del gruppo, hanno ricevuto dall’organizzatore Ruggero Pegna il “Riccio d’Argento” come “Migliore band del 2018”, il prestigioso riconoscimento divenuto oramai un vero oscar del live d’autore. Il concerto dei Negrita al Reggio Live Fest, penultima tappa del loro “DYCTour 2018”, si è confermato come un autentico megashow, con una  spettacolare scenografia ad altissima tecnologia, corredata di schermi a led e sofisticati impianti luci. Il gruppo rock aretino, ai vertici delle classifiche e della radiodiffusione  con le varie hit del nuovo album “Desert Yacht Club”, tra cui l’ultimo brano estratto “Non torneranno più”, ha presentato tutto il meglio della ricca e storica discografia. Una dietro l’altra, sono arrivate tutte le loro gemme, da “Radio Conga” a “Brucerò per te”, fino a “Gioia Infinita”, concludendo con vari bis e un grazie alla Calabria sulle note di “Gianna”, uno dei successi intramontabili di Rino Gaetano, tra i cori del pubblico felice in delirio, a mani alzate fino all’inevitabile congedo finale.

Perfetta l’organizzazione, che ha visto la rodatissima macchina di Pegna lavorare in perfetta sintonia con l’Assessorato comunale alla Cultura guidato dal dirigente Umberto Giordano.

E domani si esibisce il professore

Per il concerto del professore-cantautore Roberto Vecchioni sarà allestita anche una platea a sedere con posti numerati, che trasformerà Piazza Duomo in un grande teatro all’aperto, dotato di servizi igienici, sanitari e punti ristoro, compreso quelli dei noti locali  che si trovano all’interno dell’area.

Come per i Negrita, si potrà accedere all’interno dalle ore 20.00, esclusivamente con il biglietto d’ingresso dai punti d’accesso previsti: Corso Garibaldi (lato biglietteria) e via San Francesco di Paola. Vecchioni sarà premiato con il “Riccio d’Argento” del Festival nella sezione “Miti della musica d’autore italiana”.

I biglietti (€ 34 prime dieci file ed €  29,90 dall’undicesima fila) sono disponibili nei punti Ticketone (Reggio: B’Art, a fianco Teatro Cilea), online al sito www.ticketone.it e presso la biglietteria della Piazza.

Pegna e i prossimi spettacoli

«L’esperimento di trasformare Piazze centrali di una Città in luoghi per spettacoli, in particolare a biglietti, non è semplice – ha detto Ruggero Pegna – però, a Reggio, grazie ad un prezioso lavoro sinergico con  l’Assessorato alla Cultura, in particolare Umberto Giordano, Giovanni Cucinotta e Daniela Monteleone che ringrazio di cuore, ancora una volta abbiamo dimostrato che gli spazi importanti e storici di una città possono essere vissuti pure come luoghi di festosa e insolita aggregazione di grandi concerti in condizioni di comfort e sicurezza. Credo che la mia organizzazione con tutte le varie ed esperte professionalità, soprattutto in presenza di nuove e complesse disposizioni in materia di sicurezza, sia una garanzia assoluta, peraltro rodata in migliaia di giganteschi eventi realizzati in circa trentacinque anni di attività. Un grazie sincero va al sindaco Falcomatà e all’ assessore Giovanni Latella, che hanno condiviso questo progetto importante di promozione e valorizzazione di beni culturali della Città, dalla magica Arena in riva allo Stretto, alla bellissima Piazza Duomo e, in altre occasioni, Piazza Castello. Dopo Vecchioni, torneremo a Reggio a fine novembre con la straordinaria Opera “La Divina Commedia” di Marco Frisina al Palacalafiore e, subito dopo, con  il Musical originale Flashdance al Teatro Cilea».

A Reggio Calabria il concerto della band dell’anno dei Negrita

REGGIO CALABRIA – Tutto pronto nella centralissima Piazza Duomo di Reggio Calabria per il concerto dei Negrita di domani sera e per quello successivo di Roberto Vecchioni, in programma domenica 19 agosto.

I due appuntamenti fanno parte di Fatti di Musica 2018”, la trentaduesima edizione del Festival del live d’autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, che presenta in varie località della Calabria alcuni degli spettacoli musicali più attesi dell’anno, premiandoli con il “Riccio d’Argento” creato per il Festival dal celebre orafo crotonese Gerardo Sacco.

Entrambi i concerti sono realizzati in sinergia con il Festival “Alziamo il Sipario” dell’ Assessorato alla Cultura del  Comune di Reggio, nell’ambito del progetto “Reggio Live Fest”, con la collaborazione dell’Assessorato Regionale alla Cultura, nel quadro dei Grandi Festival Internazionali Storicizzati per la Valorizzazione dei Beni Culturali della Calabria.

Dopo il successo della sezione internazionale “Pianoman” di fine luglio all’Arena dello Stretto, trasferimento in un’altra location reggina incantevole: la riqualificata e confortevole Piazza Duomo, a poche decine di metri dal lungomare più bello d’Italia, per altri due attesissimi appuntamenti unici in Calabria.

La Piazza sarà completamente transennata e controllata dal nutrito servizio di sicurezza dell’organizzazione. Si potrà accedere all’interno dalle ore 20.00, esclusivamente con il biglietto d’ingresso (ridotto rispetto ai tour), dai punti d’accesso previsti: Corso Garibaldi (lato Nord) e via San Francesco di Paola. Nelle vie limitrofe, scatteranno anche i divieti di sosta e di transito già da oggi e fino al mattino di lunedì 20 agosto.

L’enorme palcoscenico coperto, che presenta un frontale di oltre venti metri, è stato posizionato sul lato opposto al Duomo, che fa da sontuosa cornice all’intera Piazza, luogo davvero ideale, secondo Pegna,  per ospitare un grande evento musicale in condizioni di comfort e sicurezza. La piazza sarà dotata di servizi igienici e punti ristoro, compreso quelli dei noti locali  che si trovano all’interno dell’area.

Per il concerto del professore-cantautore milanese sarà anche allestita una platea a sedere con posti numerati, che trasformerà Piazza Duomo in un grande teatro all’aperto.

Il concerto dei Negrita si presenta come un autentico megashow. L’esplosivo “DYC Tour2018” si avvale, infatti, di una suggestiva scenografia ad alta tecnologia, corredata di schermi a led e sofisticati impianti luci. Il gruppo rock aretino degli storici componenti Pau, Drigo e Mac, ai vertici delle classifiche e della radiodiffusione  con le varie hit del nuovo bellissimo album “Desert Yacht Club”, tra cui l’ultimo brano estratto “Non torneranno più”, presenterà un concerto davvero spettacolare e travolgente.

A Reggio, i Negrita saranno premiati con il “Riccio d’Argento” come Band dell’anno, mentre a Roberto Vecchioni sarà consegnato il premio del Festival nella sezione  “Miti della musica d’autore italiana”. Per entrambi i tour si tratta delle uniche tappe in Calabria.

INFO E BIGLIETTI

Entrambi i concerti inizieranno alle ore 21.30.

I biglietti dei due eventi (€ 29,90 per i Negrita; € 34 prime dieci file ed €  29,90 dall’undicesima fila per Vecchioni) sono disponibili nei punti Ticketone (Reggio: B’Art, a fianco Teatro Cilea) e online al sitowww.ticketone.it. Tutte le informazioni sugli eventi di “Fatti di Musica”, media partner nazionale Radio Juke Box, sono reperibili al sito www.ruggeropegna.it e alla pagina facebook “Fatti di Musica”.

Canapa indiana coltivata sul terrazzo, un arresto

REGGIO CALABRIA – Quasi 200 piante di canapa indiana per un’altezza che varia da 20 a 40 centimetri (foto di repertorio). Sul terrazzo di casa Denetrio Labate, disoccupato con precedenti, è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio delle sostanze stupefacenti.

Canapa indiana, sequestrata la sostanza

Il 47enne è stato sorpreso dai militari all’interno dell’abitazione. Al proprio interno erano presenti diverse tipologie di concimi e materiale utilizzato per coltivare la canapa. Successivamente la sostanza, una volta confezionata, veniva essiccata. La droga è stata posta sotto sequestro dopo essere stata inviata ai Ris di Messina per gli accertamenti.