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Scoperta maxi piantagione di droga. Avrebbe fruttato milioni di euro

CANDIDONI (RC) – Una piantagione di marijuana con 1.227 arbusti, per un peso totale di 921 chilogrammi circa, è stata scoperta e sequestrata a Candidoni, nella Piana di Gioia Tauro, dai finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria che hanno arrestato due persone in flagranza di reato.

Dopo avere trovato all’interno di un immobile nelle campagne al confine con il comune di Rosarno circa 75 chili di canapa indiana, in parte in fase di essiccazione e in parte confezionata, i finanzieri, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno individuato tra la fitta vegetazione di un terreno limitrofo, la piantagione dotata di un impianto di irrigazione e di un piccolo casolare con vari strumenti utilizzati per la lavorazione della sostanza stupefacente. La droga sequestrata, per un totale di circa una tonnellata, una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa otto milioni di euro.

Foto Ansa

Droga, armi, estorsione e tentato omicidio, blitz nel reggino

REGGIO CALABRIA – È in corso un’operazione dei Carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Dda, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare a carico di 45 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico internazionale di droga, tentato omicidio, estorsione, porto e detenzione di armi, danneggiamento e altri reati.
La misura conferma in toto l’impianto accusatorio dell’indagine, avviata nel settembre del 2017 dal Nucleo investigativo del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro, che il 9 luglio scorso aveva portato al fermo di 32 persone. Oltre ai destinatari del fermo, fra gli arrestati figurano altre sette persone, non destinatarie del provvedimento del 9 luglio, con ruoli di rilievo in due cosche di Rosarno.
Dalle indagini emergono, in particolare, le responsabilità penali di quattro donne, che con le loro condotte hanno apportato, secondo l’accusa, un contributo sostanziale al perseguimento dei fini illeciti dell’organizzazione.

Tra le 45 persone arrestate stamattina dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria contro le cosche di ‘ndrangheta Cacciola e Grasso di Rosarno c’è  una criminologa, Angela Tibullo, di 36 anni, accusata di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, corruzione in atti giudiziari e intralcio alla giustizia. La criminologa, in particolare, grazie alla sua professione, riferiscono i carabinieri, “é risultata determinante nelle dinamiche associative e nel perseguimento degli interessi illeciti di alcune cosche di ‘ndrangheta”.

Immagine di repertorio

“Riuniti” di Reggio Calabria «Inutili allarmismi, solo strumentalizzazioni»

REGGIO CALABRIA – «Rimane l’amarezza di rispondere a quanti non si pongono alcuno scrupolo nell’arrecare danno all’immagine della Calabria, della sanità calabrese e del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria».

Lo afferma in una nota la Direzione generale del nosocomio reggino in relazione alla vicenda dei bendaggi di emergenza. «E tutto questo – si aggiunge – anche a costo di generare inutili allarmismi e senza alcun rispetto nei confronti di tutti gli operatori che svolgono, con diligenza, il loro lavoro nell’interesse esclusivo dei cittadini».

Nella nota la Direzione generale sostiene inoltre che «la notizia pubblicata da diverse testate giornalistiche nazionali e locali è stata fondamentalmente strumentalizzata»

Da una prima sommaria indagine esperita con i Direttori delle Unità operative interessate, «emerge una prima ‘verità’ che altro non è che l’esatto contrario di quanto riferito in perfetta malafede agli organi di stampa».

Fonte Ansa

Viola Reggio Calabria, accordo biennale per coach Mecacci

REGGIO CALABRIA – «La Viola Reggio Calabria è lieta di annunciare il raggiungimento di un accordo biennale secco con Coach Matteo Mecacci per le stagioni sportive 2018-19 e 2019-20». Questo quanto si legge sulla pagina ufficiale della società.

Classe ’86, nato e cresciuto a Siena, coach Mecacci ha iniziato la sua carriera di allenatore nella Virtus Siena (UN 19) nella stagione 2011-12, collaborando anche nella prima squadra militante nel campionato di DNA (3a serie nazionale). Nel 2014-15 inizia il suo percorso come Capo Allenatore nella società della Mens Sana Basket 1871 nel girone A della Serie B, chiudendo in testa il girone d’andata e guadagnandosi così l’accesso alla Coppa Italia. Conclude la stagione regolare al 1° posto con due turni di anticipo e vince i play-off di girone qualificandosi alla final four promozione di Forlì. Dopo la sconfitta nella semifinale contro la Fortitudo Bologna, la Mens Sana conquista la promozione in serie A2 grazie alla vittoria nello spareggio finale contro Agropoli. Nella stagione di A2 2015-16, che vede la Mens Sana partecipare alla Serie A2 (girone Ovest), coach Mecacci svolge il ruolo di Vice ad Alessandro Ramagli. In campionato la squadra conclude la stagione regolare al 5º posto. Nei play-off promozione la Mens Sana incrocia Imola venendo eliminata. La nuova stagione A2 2016-2017 vede l’organico della squadra rivoluzionato, con coach Giulio Griccioli come capo allenatore. La Mens Sana conclude la stagione nelle medio-basse posizioni di classifica rimanendo per la prima volta dopo oltre 20 anni fuori dalla post-season. La stagione 2017-18 decreta un 11º posto finale, con coach Griccioli esonerato già nella prima parte del campionato e sostituto da coach Mecacci, la cui guida si rivelerà fondamentale per il raggiungimento della salvezza.

Le Dichiarazioni coach Mecacci:

«Ho avuto modo di apprezzare il progetto pluriennale inerente alla Viola espostomi dall’Amministratore Unico e DG Coppolino. Dopo l’A2 a Siena, ho rifiutato varie proposte nella stessa serie in attesa di potere iniziare un nuovo e stimolante percorso in prospettiva. Reggio Calabria per me rappresenta questo e già nei prossimi giorni verrò in Calabria per condividere con società e staff tecnico la pianificazione della stagione. Saluto i calorosi tifosi della Viola e tutta Reggio Calabria. Sono emozionato e voglioso di iniziare»

Le parole dell’Amministratore Unico e DG Coppolino:

«Dopo le trattative non andate a buon fine con vari profili di A1, e dopo il tentativo con coach Avenia, abbiamo deciso di puntare con estrema convinzione su coach Mecacci che è – a ben donde – considerato tra i più giovani allenatori italiani di prospettiva. Il suo curriculum parla chiaro, sarà compito della società metterlo nelle migliori condizioni possibili al fine di poter regalare al mondo Viola le gratificazioni sportive che merita».

Si conferma la conferenza stampa delle ore 12.00 di oggi, in diretta Facebook grazie alla costituenda Area Comunicazione Viola, dalla Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio in Reggio Calabria per presentare, insieme ad Istituzioni, CONI e FIP, il progetto pluriennale.

Foto Mens Sana Basket – sulla pagina ufficiale della Reggio Calabria 1966

 

Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, Elisa Scalercio: «La sanità è allo sbando»

COSENZA – «Quanto successo ieri presso gli ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria è vergognoso. La gestione della sanità calabrese targata Oliverio e compagni, è da anni allo sbando, nonostante i proclami. Ultimo, ma solo in ordine cronologico, quello tenutosi pochi giorni fa dal direttore generale Frank Benedetto che aveva presentato il progetto del nuovo ospedale (privato) reggino, insieme, ovviamente, al governatore Mario Oliverio, che con grande entusiasmo durante la conferenza stampa già sognava “l’ospedale del futuro”, ma le immagini che arrivano dal pronto soccorso di Reggio, dove in assenza di tutori e stecche, per “immobilizzare” gli arti dei pazienti sono stati usati cartoni da imballaggio, ci riportano immediatamente alla triste realtà del presente, lasciando allibito e sconcertato chi guarda, e ci fanno chiedere sempre di più a che livello di indecenza si debba arrivare, prima che lo Stato centrale intervenga a porre un veto assoluto sulla governance regionale per le questioni legate alla sanità. Auspico- prosegue Elisa Scalercio, dirigente nazionale dei giovani di Forza Italia- che quanto prima vengano date delle risposte ai cittadini calabresi, sempre più stanchi di questa gestione targata PD che sembra non conoscere altro tempo verbale al di fuori del “futuro”, essendo totalmente incapace di risolvere i problemi del tempo presente, e mi auguro che alle prossime elezioni, i cittadini se ne ricordino, nel frattempo chiediamo agli organi competenti di agire, poiché il diritto alla salute è tra i più importanti della nostra Costituzione e come tale pretendiamo che sia garantito come si deve, gli ospedali della Calabria non possono continuare ad essere utilizzati come ospedali da campo».

Ai “Riuniti” di Reggio Calabria ingessati col cartone, interviene U.Di.Con.

REGGIO CALABRIA – «C’è un orario per fratturarsi al pronto soccorso di Reggio Calabria, lo sapevate? Più precisamente dalle 8 alle 20 – esordisce in tono polemico il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – oltre quell’orario i medici sono costretti ad utilizzare il cartone e lo scotch per immobilizzare, se così si può dire, l’arto che ha subito una frattura. I Riuniti non sono nuovi, purtroppo, ad episodi singolari, nonostante il nome che il consiglio regionale della Calabria ha dato loro qualche anno fa, Grande ospedale metropolitano, che, appunto, di grande ha forse solo il nome».

L’unità di ortopedia, a causa di insufficienza organica è costretta a operare dalle 8 alle 20, gli infermieri talvolta non sono in grado di immobilizzare le parti fratturate per mancanza di aggiornamento. La farmacia dell’ospedale, inoltre, ha un’asticella che delimita la spesa da non superare ed il Pronto Soccorso si trova quindi a non procedere con l’approvvigionamento di materiali.

«Vogliamo commentare le foto dei pazienti ingessati con il cartone? Io non intendo farlo, perché provo un forte senso di amarezza al pensiero di persone che in Italia valgono meno di altre – prosegue Nesci – porteremo le foto al Commissario Scura, forse un commento è bene che lo faccia lui. Tra l’altro, non dimentichiamo che il reparto di ortopedia dei Riuniti è stato inaugurato con grandi feste meno di due anni fa dall’ormai ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – conclude Nesci – attenzione però, a fossilizzarci su ortopedia, perché è tutto il nosocomio a manifestare condizioni disastrose. Reparti con personale ridotto ormai sono all’ordine del giorno, intanto abbiamo previsto un gazebo dove proteggere da una sicura insolazione il Presidente Oliverio che, dopo questo episodio, sceglierà i Riuniti per incatenarsi, lo aspettiamo, che sia la volta buona».

Foto in evidenza da: https://www.huffingtonpost.it/2018/07/30/allospedale-di-reggio-calabria-manca-il-gesso-fratture-curate-con-il-cartone_a_23492465/

Una stagione di successi per il Cus Cosenza Boxe

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il Cus Cosenza Boxe fresco affiliato alla FPI ha già collezionato una serie di vittorie, che lasciano ben sperare per il futuro.

L’attività agonistica è iniziata con la fase regionale del Torneo Nazionale Seniores, tenutasi a Reggio Calabria il 22 aprile, dove il pugile del cus Spanò Fabrizio(cat.81kg) si è laureato campione regionale, dopo un match molto combattuto contro il coriaceo Arcuri Giuseppe di Catanzaro, ottenendo , così, il passaggio alle finali nazionali di Cascia. A Spanò si aggiungeva Magarò Stafano (cat.49kg), il quale, dopo essere passato per diritto alla fase finale, portava a casa la medaglia di bronzo. Il 19 maggio nuovo impegno presso la palestra della Boxe popolare di Cosenza e nuova vittoria, questa volta prima del limite, per Fabrizio Spanò. Nella stessa serata, larga vittoria ai punti per Piero Malvasi contro il bravo Luca Morabito di CZ.

A chiusura del mese, sul difficile ring di Reggio Calabria, Malvasi portava a casa  una meritata vittoria contro il forte pugile di casa Vincenzo Giuffrè. Il 23 giugno ulteriore impegno per Malvasi al Palagiovino di Catanzaro Lido, dove un verdetto di parità premiava più del lecito l’avversario. Dopo meno di un mese, il 14 luglio, presso il Centro Commerciale di Rende, nel tradizionale appuntamento  con la boxe organizzato dalla Palestra popolare di Cosenza, Malvasi si riscattava , ottenendo una bella vittoria contro il bravo Michele Pullano della Invictus di Catanzaro. Il 22 luglio la classica ciliegina sulla torta per Malvasi che affrontava, sempre in trasferta a Catanzaro Lido, il forte pugile di Potenza Rocco Grieco, che nulla ha potuto contro la determinazione e la superiore tecnica di Malvasi. Questa prima fase dell’anno agonistici si è conclusa in modo più che positivo, adesso non resta che aspettare la fine delle meritate vacanze per confermare e migliorare quanto di buono è stato fatto finora.

Operazione “Alba-Rosa”, armi, droga e ricettazione, blitz della polizia

REGGIO CALABRIA – Nelle prime ore della mattinata odierna, al culmine di articolate e complesse investigazioni condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi (RC), è stata data esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari nr. 3104/16 RGNR, 2494/16 RG GIP, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palmi (RC) in data 24/07/2018, su richiesta di quella Procura della Repubblica, a carico di nr. 10 soggetti.

In particolare, il Commissariato di PS Taurianova, con il concorso della Squadra Mobile di Reggio Calabria e Prato, dei Commissariati di PS Gioia Tauro, Palmi, Polistena e dei Reparti Prevenzione Crimine Calabria, hanno tratto in arresto i seguenti indagati:

  1. ASCONE Luciano 47 anni di Cinquefrondi (RC)– arresti domiciliari – già detenuto in carcere per altra causa;
  2. CAMBRIA Raffaele 27 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  3. D’AGOSTINO Angelo 36 anni di Rosarno (RC)– custodia in carcere;
  4. FIUMARA Francesco 27 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  5. LUCA’ Giuseppe 30 anni – arresti domiciliari;
  6. MITRUSHI Vllasi (alias Orest) 33 anni – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa;
  7. PALAIA Benito 39 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  8. PAPASIDERO Francesco 38 anni di Rosarno (RC)– custodia in carcere;
  9. PEPÈ Salvatore 33 anni di Rosarno (RC) – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa;
  10. SCARFO’ Fabio 27 anni di Candidoni (RC) – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa.

ritenuti responsabili, a vario titolo, di:

  • Reati in materia di sostanze stupefacenti art. 73 del DPR 309/90;

e SCARFÒ Fabio più due altri soggetti nei confronti dei quali si procede a piede libero, di:

  • Tentata rapina;
  • Ricettazione;
  • Detenzione e porto illegale di arma da taglio [art.4 L 110/75]

 

Il provvedimento in questione è il risultato di complesse e laboriose indagini condotte dal Commissariato di PS di Taurianova, con il coordinamento di questa Squadra Mobile e supportate da numerosi presìdi tecnologici, confluite nell’informativa di reato redatta a carico dei soggetti di cui sopra.

L’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento cautelare da eseguire ha accolto le risultanze investigative della Polizia di Stato che, grazie ad una mirata ed efficace attività di intercettazione, accompagnata da proficui servizi di polizia giudiziaria, hanno ricostruito puntualmente gli esiti delle attività di indagine esperite.

Infatti l’indagine veniva avviata in data 29.8.2016 a seguito di un tentativo di rapina perpetrato ai danni della banca Monte dei Paschi di Siena, filiale di Taurianova (RC) dove, nell’immediato venivano individuate le auto utilizzate dai correi per giungere sul luogo del delitto e – quindi – i proprietari ed utilizzatori delle stesse, individuati in tre uomini di Rosarno: Scarfò Fabio, D’agostino Angelo e Papasidero Francesco.

Le successive attività tecniche consentivano di acquisire elementi tali da ritenere configurata la responsabilità dei predetti per il delitto perpetrato a Taurianova, ma soprattutto permetteva di accertare come i soggetti in questione – in concorso con altre persone di Rosarno e dei paesi limitrofi – fossero impegnati in una notevole serie di attività delittuose, concernenti soprattutto lo spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso di tali attività gli indagati mantenevano contatti con soggetti dimoranti nel nord Italia, in Puglia, e financche con soggetti di nazionalità albanese, da qui il nome dell’operazione denominata “ALBA-ROSA”, con i quali organizzavano compravendite di sostanza stupefacente.

L’indagine non ha invero consentito di accertare la sussistenza di un’associazione unitaria che reggesse le fila dei traffici illeciti emersi, documentando piuttosto l’esistenza di singole trattative, singoli affari, a cui di volta in volta si interessavano solo alcuni dei soggetti indagati.

Sulla base delle risultanze dell’attività di indagine e a fondamento delle ipotesi accusatorie sono stati effettuati due riscontri fondamentali con gli arresti di SCARFÒ Fabio avvenuto a Torino nel corso del 2016, in quanto trovato in possesso di 1,049 kg di sostanza stupefacente del tipo eroina e di FALLETI Diego a Melicucco sempre nel 2016, in quanto trovato in possesso di circa 50 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana trasportata all’interno del proprio Fiat Doblò di colore bianco.

Al termine delle formalità di rito, i soggetti sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Accesso antimafia all’Asp di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA-  Il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno, ha disposto un accesso ispettivo antimafia nell’Azienda sanitaria provinciale. «L’accesso – si legge in un comunicato della Prefettura – è stato disposto allo scopo di compiere accertamenti ed approfondimenti per verificare l’eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso. L’attività ispettiva della Commissione d’indagine, insediatasi oggi – riferisce ancora la Prefettura – sarà supportata nell’espletamento dell’incarico da personale delle forze di polizia e dovrà essere perfezionata entro tre mesi dall’insediamento, periodo prorogabile di ulteriori tre mesi qualora fosse necessario».

(Fonte Ansa)

 

Agguato nel reggino, Oliverio fa visita al piccolo Nicolay

REGGIO CALABRIA – Il presidente della Regione, Mario Oliverio, si è recato ieri sera presso gli Ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria per fare visita al piccolo Nicolay, il bambino di nazionalità bulgara colpito durante un agguato di ‘ndrangheta a Seminara.

Il Presidente, accompagnato dai medici del reparto di Rianimazione, il Direttore U.O.C. Anestesia e Rianimazione, dott. Sebastiano Macheda e dalla dott.ssa Albanese, ha salutato il piccolo Nicolay con il quale si è intrattenuto qualche minuto a parlare.

Ai medici Oliverio ha chiesto notizie sul suo stato di salute che sta evolvendo positivamente.

Il Presidente Oliverio sin dal pomeriggio di sabato, appena appresa la notizia, aveva subito contattato il dott. Frank Benedetto, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti, per avere informazioni sullo stato di salute di Nicolay. f.d.