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Jole Santelli prima governatrice donna della Calabria

COSENZA – È netta la vittoria di Jole Santelli, candidata del centrodestra alle Regionali in Calabria, che diventa così il primo presidente donna della Regione. 

Nella seconda proiezione per la Rai la Santelli è al 50,9%, il primo degli inseguitori Pippo Callipo per il centrosinistra al 31,3%; Carlo Tansi (lista civica) registra il 10,6% e precede Francesco Aiello (M5S) al 7,2%.

L’affluenza per le elezioni regionali in Calabria, alle ore 23, è stata del 44,32%: il dato è praticamente stabile rispetto al 44,16% della precedente consultazione di riferimento. 

«Da domani cominciamo a lavorare partendo dai dai mille problemi ma anche dalle mille opportunità che la Calabria offre. Lavoreremo tutti insieme per raccontare una regione diversa, è questo il primo obiettivo», ha detto Jole Santelli intervistata a Porta a Porta.

«Abbiamo visto le proiezioni e abbiamo visto che la signora Santelli praticamente è in testa abbondantemente, quindi sarà il nuovo presidente della Regione Calabria – ha detto il candidato civico sostenuto dal Pd per la presidenza della Regione Calabria Pippo Callipo, in una conferenza stampa nel suo comitato elettorale -. Auguri e buon lavoro. noi abbiamo fatto tanto. Sono sceso in campo insieme agli amici del Pd, abbiamo lavorato molto, però i calabresi hanno scelto la coalizione di centrodestra, hanno scelto il partito dei conservatori, non hanno creduto e non hanno voluto una rivoluzione e un cambiamento che avevo promesso di fare. Siccome siamo una terra democratica noi accettiamo questa decisione e faremo la nostra opposizione». 

Regionali, in crescita anche l’affluenza delle 19

COSENZA – È di 35,52% l’affluenza alle urne alle ore 19 per le elezioni regionali in Calabria (dato relativo relativo a 404 comuni su 404). Alle precedenti elezioni, alla stessa ora, era del 34,68%,

Le urne aperte, da stamane alle ore 7 e fino alle 23 di questa sera, per eleggere il presidente della Giunta e i componenti dell’Assemblea legislativa in Calabria come in Emilia Romagna.

Le operazioni di scrutinio avranno inizio a partire dalle ore 23.00, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti. Gli elettori calabresi chiamati al voto sono circa 1,8 milioni.

Regionali, alle 12 affluenza sopra il 10%

COSENZA – Affluenza superiore al 10,48%, alle ore 12, per le elezioni regionali in Calabria (dato relativo a 404 comuni su 404). Nella precedente consultazione, alla stessa ora, era stata dell’8,85%.

Urne aperte da stamane alle ore 7 e fino alle 23, per eleggere il presidente della Giunta e i componenti dell’Assemblea legislativa in Calabria come in Emilia Romagna.

Le operazioni di scrutinio avranno inizio a partire dalle ore 23.00, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti. Gli elettori calabresi chiamati al voto sono circa 1,8 milioni.

Regionali, è l’election day in Calabria

COSENZA – Sono aperte dalla 7 di questa mattina e fino alle 23 di stasera, come in Emilia Romagna, le urne per la scelta del nuovo presidente della Regione Calabria e per il rinnovo del Consiglio regionale. 

Quattro i candidati alla carica di governatore.

Il centrodestra schiera la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, che può contare sul sostegno di sei liste: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Santelli presidente, Udc, Cdl. Sul fronte opposto, il centrosinistra presenta il candidato civico Pippo Callipo. L’imprenditore del tonno e presidente della squadra di pallavolo è sostenuto dalla sua lista “Io resto in Calabria” alla quale si è aggiunto il Pd ed un’altra lista espressione delle forze di centrosinistra, “Democratici e progressisti”. A completare il quartetto, ci sono il candidato civico del Movimento 5 Stelle, il docente dell’Università della Calabria Francesco Aiello, che può contare anche sull’appoggio della lista “Calabria Civica”, ed il ricercatore del Cnr ed ex capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, sostenuto da “Tesoro Calabria”, “Calabria Pulita” e “Calabria Libera”. 

Incognita astensionismo

Sulle elezioni pesa inevitabilmente l’incognita dell’astensionismo che già nel 2014 raggiunse cifre record, con un’affluenza al voto che raggiunse solo il 44,10% degli aventi diritto.

Non è possibile il voto disgiunto.

Le operazioni di scrutinio cominceranno subito dopo la chiusura dei seggi.

Teatro e politica, C.Re.SC.o Calabria ai candidati regionali: «Necessario sostenere la scena artistica calabrese»

COSENZA – In vista delle prossime elezioni regionali anche gli operatori del settore culturale, e nello specifico teatrale, dicono la propria sulla situazione calabrese e sul rapporto con gli amministratori politici calabresi. In particolare il coordinamento di C.Re.SC.o Calabria, dopo aver fornito dei dati in chiave di denuncia, circa lo stato dell’arte negli ultimi anni, si rivolge ai prossimi governatori regionali «affinché sia finalmente riconosciuta dignità a tutti i lavoratori e lavoratrici dello spettacolo dal vivo».

Quali strategie verranno adottate per consolidare il Sistema Teatrale Calabrese in un’ottica di impresa? 

«Il finanziamento complessivo attuato dalla Regione Calabria nel biennio 2018/2019 è stato – viene spiegato in una nota – di € 1.598.131,51, molto distante dai € 5.500.000,00 € delle Regione Basilicata; € 23.912.000,00 stanziati dalla Regione Campania; € 18.900.000,00 della Regione Puglia; e €26.816.116,00 della Regione Sicilia. È evidente un divario tra l’entità dei finanziamenti accordati dalle diverse Regioni
sopracitate allo Spettacolo dal vivo, in particolare al settore Teatro. Si compone un quadro in cui la Regione Calabria si colloca in fondo alla graduatoria. Tutte le Regioni, sono invece accomunate da una pratica consolidata di emanazione dei Bandi, quasi sempre a ridosso della scadenza del periodo
di realizzazione previsto dai Bandi medesimi. Avviene spesso che i finanziamenti risultino
decurtati rispetto alla domanda iniziale presentata dalle compagnie. I mezzi economici, sempre più esigui, hanno alimentato un mercato in cui i lavoratori devono pagare per lavorare: teatri, sale prove, formazione, spese vive, prestazioni professionali mal retribuite. La tutela previdenziale è ridotta all’osso, la pensione è un miraggio. Inoltre una burocrazia sempre più ossessiva e limitante, ha avviato un processo di metamorfosi in cui gli operatori, da artisti, sono diventati burocrati, nella necessaria e complessa attività di gestione dei
Bandi. La costante irregolarità nell’emissione dei Bandi (unica risorsa finanziaria a sostegno della progettualità dei Singoli e delle Compagnie), impedisce agli operatori di avviare strategie progettuali sistematiche, così che le attività risultano irregolari nel ritmo di ideazione e realizzazione. I ritardi nell’emissione dei bandi e i pochi fondi investiti, si ripercuotono anche sul
piano nazionale generando ripercussioni sull’ottenimento dei riconoscimenti ministeriali. Nel triennio 2018-2020 il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) ha assegnato alle imprese teatrali calabresi solo lo 0,2 % circa del totale a disposizione e non per assenza di compagnie meritevoli.
Infine il ritardo nei pagamenti e/o la decurtazione dei medesimi rispetto alle assegnazioni originarie, costringe le Compagnie a lavorare sempre sul debito».

L’appello al prossimo Governo regionale:

«In qualità di operatori teatrali, auspichiamo che la messa a regime del Sistema Teatrale Calabrese e l’applicazione della Legge n.19 per la programmazione e lo sviluppo regionale dell’attività teatrale, sia uno degli obiettivi del futuro Governo Regionale, poiché la volontà politica può determinare il dialogo necessario per concretizzare le azioni di resistenza creativa messe in atto dalle singole compagnie teatrali calabresi. È necessario progettare le fondamenta per creare e sostenere la scena artistica calabrese. Per mostrare che anche in Calabria si produce buon teatro, buone pratiche, si innova. E per difendere lavoratori ed occupazione. E pensarci parte di una costellazione dove non solo gli operatori teatrali, ma ogni categoria di lavoratori e lavoratrici presente sul territorio

regionale abbia a disposizione tutte le risorse necessarie per manifestare nel pieno diritto potenzialità e bellezza».

Pippo Callipo: «Nel centrodestra già litigano ora per le poltrone, figuriamoci dopo»

ROCCELLA (RC) – «Nel centrodestra sono già alla spartizione delle poltrone, ma se litigano fin da ora per le postazioni di potere figuriamoci cosa potrebbero fare dopo… Io sono un uomo libero e mi muove solo l’amore per questa terra». È quanto ha detto il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo al termine di una giornata trascorsa a confrontarsi con i cittadini del Reggino, prima nella Piana di Gioia Tauro e poi nella Locride. «I paesi delle aree interne – ha affermato Callipo – si stanno completamente svuotando, i giovani sono costretti ad andare via e qualcuno sembra ignorare che la loro è una scelta obbligata, una scelta drammatica».

Con queste parole Callipo ha dato il via al suo tour nella Locride da Bombile, una frazione di Ardore colpita nel 2004 da una frana che ha interessato lo storico Santuario della Madonna della Grotta che custodisce una preziosissima statua cinquecentesca del Gagini. Callipo ha incontrato i cittadini e ha visitato il luogo della frana assieme al sindaco di Ardore Giuseppe Campisi e al rettore del Santuario don Nicola Commisso, per poi andare a Siderno a dialogare con gli operatori turistici riuniti al “Grand Hotel President” con il presidente provinciale di Federalberghi Maurizio Baggetta. Tappa anche a Marina di Gioiosa Jonica con il presidente del Consiglio comunale Daniele Albanese e il sindaco Geppo Femia, per poi partecipare all’incontro di chiusura della giornata, davanti a un nutrito pubblico, all’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica. Affiancato dal sindaco Vittorio Zito, dal commissario provinciale del Pd Giovanni Puccio, dalle candidate al Consiglio regionale Nancy Spatari e Mimma Pacifici e dal presidente uscente di Palazzo Campanella Nicola Irto (anche lui in corsa per le Regionali a sostegno di Callipo), l’aspirante governatore ha aperto il suo intervento ricordando politici di grande spessore come Mimmo Bova e Sisinio Zito. «Qualcuno mi rimprovera di non essere avvezzo alla politica – ha detto Callipo – ma le persone che incontro mi fanno notare che io in realtà da cinquant’anni faccio politica sul territorio, la politica del fare, dell’ascolto, dell’impegno. Capisco la sfiducia della gente – ha concluso – ma se ci giriamo dall’altra parte non cambierà mai nulla. Noi invece vogliamo cambiare tutto e lo faremo: i calabresi sanno che non possono affidarsi a chi si vanta di essere eletto da 50 anni e ha ridotto la Calabria in questo stato. Io non mi rassegno».

 

Regionali, Occhiuto: «Accanto a Jole Santelli con convinzione e affetto»

COSENZA – Dopo la rinuncia alla corsa come candidato governatore torna a parlare di elezioni regionali il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

«Ho già spiegato – si legge sul suo profilo Facebook – che per carattere io amo costruire, non distruggere; che il mio sogno era quello di fare il presidente – come in tanti mi avevano chiesto – per cambiare la Calabria, e che non avrei mai avuto alcun interesse rispetto a una mia personale affermazione politica priva di un obiettivo concreto di governo della Regione. Credo sia comprensibile a tutti, quindi, come il mio stato d’animo – dopo l’esclusione- sia stato di grande delusione, dopo aver passato anni di preparazione sul programma e di incontri in giro per la Calabria. Addirittura il 13 aprile dello scorso anno ci fu una grande manifestazione a Lamezia a cui parteciparono ben cinquemila calabresi».

«Ma la delusione e l’amarezza non devono trasformarsi per forza in odio o in rancore, come a qualcuno piacerebbe.  Non è il mio carattere».

Sul rapporto attuale con la candidata di centrodestra, Jole Santelli, Occhiuto chiarisce:

«Chi vive i rapporti umani sa che a renderli tali sono i sentimenti e quando succedono delle cose come quelle tra me e Jole, così come succede un po’ in tutte le famiglie o nei casi in cui i legami sono più stretti, si possono creare degli equivoci. Ma poi si elaborano i sentimenti, il senso di amarezza e di delusione si attenua, e ci si chiarisce. Jole mi ha sinceramente sostenuto per anni e poi – quando ha compreso che sulla mia candidatura c’era un veto invalicabile posto da altri partiti – solo alla fine ha accettato l’investitura per se stessa. Poteva dirmelo prima -è vero- ma evidentemente in quel momento sarebbe stato per lei imbarazzante».

«Io ho scelto di continuare a stare nella squadra, pur non da protagonista principale, per “costruire” – com’è nel mio carattere- e per contribuire nel mio piccolo e con altre modalità a migliorare la nostra Calabria. Per questo motivo oggi sono accanto a lei, con convinzione e con l’affetto di sempre».

E infine: «Non ho chiesto niente in cambio, né ho intenzione di assumere incarichi di governo regionali. Non c’è stato calcolo e non c’è nessuna convenienza personale, altrimenti ci saremmo messi d’accordo da subito. Sono già sindaco e ho l’interesse ad ottenere vantaggi migliorativi per la città che amo e che amministro, e come cittadino calabrese aspiro al cambiamento della regione».

 

Regionali, Felice D’Alessandro: «I comuni sono la nostra ricchezza»

COSENZA – Si è svolta oggi presso la sede elettorale Comitato per Callipo Presidente a Rende l’iniziativa “10 domande per il candidato”, nel corso della quale Felice D’Alessandro, candidato al Consiglio regionale della Calabria con la lista Io Resto in Calabria con Pippo Callipo Presidente nella circoscrizione Calabria Nord (Provincia di Cosenza), ha incontrato stampa e cittadini rispondendo alle loro domande. 

L’evento, organizzato dai promotori del progetto politico 10 idee per la Calabria, ha dato la possibilità al candidato D’Alessandro di presentare la propria visione di futuro per la Calabria, una visione e un programma politico che l’attuale sindaco di Rovito vuole costruire insieme ai cittadini.

La Calabria dovrà affrontare una stagione politica ed amministrativa decisiva per il proprio futuro. E per governare una fase così delicata – dice Felice D’Alessandro –  abbiamo bisogno di riscoprire la nostra dimensione comunitaria. Per questo motivo è stato bello condividere con i cittadini di Rende e Cosenza i nostri valori, i nostri progetti, la nostra energia. Ringrazio il movimento 10 Idee per la Calabria per avere organizzato questa iniziativa. Credo possa essere il primo passo per costruire insieme, attraverso un metodo comune, una Calabria finalmente Felice”. 

Nel corso dell’evento Felice D’Alessandro ha posto l’accento sulla costruzione della futura squadra di governo che dovrà spiccare soprattutto per competenza e qualità. Da sindaco di Rovito, inoltre, non poteva mancare un riferimento al ruolo che dovranno avere nei prossimi anni i piccoli comuni e le aree rurali calabresi: “Un sindaco di un piccolo comune è come un padre di famiglia: solo lui conosce davvero i problemi, i bisogni e le potenzialità della sua comunità. Negli ultimi anni – dichiara D’Alessandro – queste realtà sono state vittima di un grave processo di spopolamento e di una riforma, come quella delle Province, che ne ha limitato fortemente la rappresentatività nelle sedi istituzionali. Da futuro consigliere regionale il mio compito sarà anche quello di ascoltare le istanze dei piccoli comuni e ridare loro dignità e valore, poiché la nostra ricchezza sono i piccoli comuni con le loro grandi comunità”.

L’iniziativa “10 domande per il candidato” rientra all’interno della campagna elettorale della lista Io Resto in Calabria, un progetto al quale Felice D’Alessandro ha aderito con convinzione perché crede nella necessità di dare ai calabresi la possibilità di restare e vivere la propria vita con dignità ed orgoglio nella propria terra d’origine: “Ogni anno, come sappiamo, migliaia di giovani laureati calabresi lasciano la nostra terra per l’assenza di lavoro qualificato. La classe dirigente regionale – conclude D’Alessandro – deve dare l’opportunità ai nostri ragazzi di poter scegliere dove vivere il proprio futuro, sostenendo attivamente chi vuole rimanere e soprattutto creando le condizioni strutturali ideali per chi vuole tornare”.
 

Regionali, Carlo Salvo: «Jole Santelli, unica alternativa credibile per la Calabria»

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Carlo Salvo, candidato per la Casa delle Libertà alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio:

«La Calabria, la nostra amata terra, sta vivendo un periodo alquanto difficile. L’ultimo governo regionale, inefficiente sotto tutti i punti di vista, ha contribuito al declino dell’intera regione ed alla paralisi di tutti i settori primari, dalla sanità alle politiche sociali, dalle infrastrutture all’occupazione giovanile, dall’agricoltura alla pesca, dal turismo all’industria ed altro ancora. La paternità di questa pesante ed inaccettabile crisi, è da attribuirsi  a quella  classe politica che negli ultimi cinque anni ha amministrato la regione Calabria, ovvero il PD ed il suo presidente Oliverio. Se è vero che il governatore Oliverio, in maniera autonoma, ha gestito l’Ente regione utilizzando delle figure tecniche, non politiche, per la gestione degli assessorati, è pur vero che il PD non ostacolando tale scelta, ha contribuito a sminuire il nobile ruolo della politica, inculcando l’erronea  convinzione che la gestione degli assessorati debba essere affidata a  soggetti non eletti dal popolo. Il risultato è sotto gli occhi dei calabresi, fallimento totale in tutti i settori, inefficienza della gestione tecnica degli assessorati, paralisi della macchina burocratica amministrativa. Questo è il risultato che il PD ha portato in dote alla nuova coalizione di centro – sinistra ed al suo  candidato governatore. La domanda sorge spontanea, cosa potrebbe dare  Callipo alla Calabria essendo stato designato proprio dal PD che ha portato la nostra regione al fallimento? Potrebbe solo ed esclusivamente portare avanti la politica fallimentare intrapresa dalla gestione Oliverio e PD, quindi la continuità  del disastro totale.

Se il PD versa in uno stato comatoso, non meglio godono i Cinquestelle del loro stato di salute politico. Si preannuncia per loro una sonora sconfitta, avendo l’elettorato preso atto del grande bluf del  movimento del comico Grillo, movimento questo dedito all’improvvisazione da parte  di candidati impreparati e poco inclini all’amministrazione della cosa pubblica, basti pensare che l’unico intervento posto in essere dai  parlamentari Cinquestelle calabresi è stato quello di bloccare i lavori di ammodernamento del tratto stradale della 106 Jonica Roseto Capo Spulico – Sibari.
Di Tansi candidato governatore è inutile parlare poiché non essendo la sua coalizione competitiva e rappresentativa, non riuscirebbe mai a raggiungere il traguardo dell’otto percento, avendo un potenziale massimo intorno al tre percento. Tra l’altro questo movimento capeggiato da Tansi, mal si concilia con una seria politica  di ristrutturazione della  regione Calabria sotto il profilo economico – finanziario e di conseguenza occupazionale.
In questo contesto, purtroppo non idilliaco per la nostra regione, la coalizione di centro – destra rappresentata dalla candidata a governatore Jole Santelli, rappresenta l’unica alternativa credibile e l’unica possibilità per la Calabria ed i calabresi di poter, attraverso la politica del fare, risollevare le sorti della Calabria. La sanità dovrà prevedere la realizzazione di nuovi ospedali all’avanguardia per evitare i numerosissimi viaggi della speranza, i giovani dovranno avete l’opportunità di rimanere in sede evitando così l’inarrestabile fenomeno dello spopolamento, i vari settori turismo, agricoltura e pesca dovranno essere valorizzati e supportati attraverso massicci investimenti a pioggia per favorire l’occupazione a tempo indeterminato dei nostri giovani, le infrastrutture dovranno essere realizzate senza vincoli di alcun tipo.
La Calabria ha bisogno di un nuovo modo di far politica, di una politica intelligente e propulsiva che guarda agli interessi della collettività tutta e non del singolo individuo, una politica di idee che attraverso l’impegno costante degli eletti possa far risplendere il nostro territorio e renderlo vivibile dalle persone di ogni età. Mai come oggi è necessario delegare alla gestione dell’Ente regione persone valide e culturalmente preparate, oneste e dotate di spirito di sacrificio, persone capaci di affrontare quella sfida necessaria per raggiungere gli obiettivi prefissati. È importante quindi esprimere un voto utile, evitando l’esercizio del consenso nei confronti di quei candidati che, per la loro scarsa propensione al sacrificio e per la loro insufficiente preparazione politico – amministrativa, mai potrebbero contribuire alla tanto attesa ripresa della nostra Calabria».

Regionali, Tansi: «Emigrazione vera emergenza di questa Terra»

COSENZA – «L’immagine di Piazza Autostazione (a Cosenza, ndr) piena all’inverosimile rimbalzata sui social, ripresa dai TG e da tutti i giornali on line, è un pugno nello stomaco alla Calabria, alla dignità di nuove e vecchie generazioni, costrette ad “emigrare” perché questa terra, irresistibilmente bella, è stata divorata da una classe politica che non ha saputo offrire risposte, soluzioni, alternative», scrive in una nota Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione Calabria.

«È colpa di una politica fatta di convenienze, clientelismi e poca, pochissima, lungimiranza – continua. È una politica che ha barattato la passione, l’entusiasmo, la laboriosità di intere generazioni con la conservazione dei propri interessi, con la difesa ad oltranza dei propri, immeritati, privilegi. Ai ragazzi e alle ragazze di oggi, alle generazioni di ieri, di dieci, venti, trenta anni fa, voglio chiedere scusa. Così come voglio chiedere scusa alla mia Calabria per come è stata ridotta», conclude Tansi.