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Regionali, Giudiceandrea: «Sosteniamo il programma di Callipo per la Calabria»

COSENZA – «Dieci punti chiari e concreti per lo sviluppo della Calabria. Il programma di Pippo Callipo non lascia spazio ad altre interpretazioni: negli interessi dellimprenditore di Vibo Valentia cè solo lamore per la sua terra». Commenta così il programma di Callipo governatore della Calabria il candidato Pd al consiglio regionale Giuseppe Giudiceandrea.
«Legalità e trasparenza; sanità; occupazione e sviluppo; cultura; ambiente; turismo; infrastrutture; Zes; aree interne e fondi europei sono i punti chiave che Callipo mette al centro del suo programma di governo analizza Giudiceandrea In questi dieci punti sono racchiusi i prossimi anni della Calabria. Un lavoro che sui trasporti, sulla Zona economica speciale e su altri temi fondamentali è iniziato negli ultimi anni e che necessita di essere implementato e non disperso. Non si tira indietro Callipo nel parlare di un argomento difficile come la sanità spiegando che bisogna dialogare con la gestione commissariale e migliorare i nostri servizi; non si tira indietro Callipo quando parla di misure occupazionali sulle quali bisogna premere il piede sullacceleratore e non tralascia nemmeno la necessità di siglare un patto verde per salvaguardare il nostro patrimonio ambientale».
«Siamo davanti ad una persona dice Giudiceandrea riferendosi a Callipo che ha scelto di sottrarre tempo e fatica alla propria impresa di famiglia per pensare ad una famiglia più grande, quella della Calabria. Pippo Callipo merita tutto il nostro sostegno affinché dal 27 gennaio si possa lavorare, insieme, alla realizzazione di questi dieci punti fondamentali per la nostra terra».

 

Regionali, Francesco Madeo si dichiara il candidato dei territori

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – “Io resto in Calabria” è la lista a sostegno dell’aspirante governatore Filippo Callipo alle elezioni regionali del prossimo 26 gennaio nelle cui fila si legge anche il nome del candidato consigliere Francesco Madeo.

«La scelta di correre insieme a Filippo Calllipo è basata su un sacrosanto principio meritocratico. Abbiamo scelto Callipo perché è la persona che ha meritato più di tutti la nostra attenzione visto che da imprenditore non solo ha costruito una grande realtà imprenditoriale che dà lustro e valorizza la Calabria con grandi capacità imprenditoriali ma anche perché mostra costante impegno per il sociale e per i giovani. Un uomo che ha quindi ampiamente dimostrato di avere le capacità e le competenze per amministrare la regione Calabria».

Una scelta personale sì, ma prima di tutto una scelta di gruppo che guarda alla collettività. «Abbiamo scelto la lista “Io resto in Calabria” perché vogliamo investire le nostre risorse umane in questa Regione. Questo perché siamo consapevoli di quanto sia difficile restare in Calabria, senza aerei di Stato e case a Milano. Non veniamo in Calabria solo per fare campagne elettorali, perché dentro e fuori le istituzioni solo noi lavoriamo per migliorare la vita di chi ha deciso di restare», dichiara Francesco Madeo presentando ufficialmente la sua candidatura in Consiglio regionale.

Il consigliere comunale di Corigliano-Rossano, giovane ma dalla già decennale esperienza politica nel territorio, non si nasconde quindi e anzi rilancia i suoi obiettivi programmatici sull’onda dello slogan della lista: «”Io resto in Calabria” perché le nostre battaglie locali e provinciali devono trovare un aiuto in Consiglio Regionale. Vogliamo lo sviluppo di questa Regione ma siamo consapevoli che debba essere sostenibile ed equamente distribuito tra i cittadini. Abbiamo bisogno di riferimenti istituzionali con i quali dialogare, confrontarci e lavorare insieme se non vogliamo che la maggioranza dei comuni calabresi sia abbandonata nei prossimi 10 anni. Dobbiamo riempire l’Assise Regionale di persone che vivono i territori, che li assaporano quotidianamente, che vengono dalle periferie. Solo insieme ed uniti saremo il chiavistello giusto per poter portare le idee dei singoli cittadini e delle singole piccole e grandi amministrazioni comunali all’interno di Palazzo Campanella».

Regionali, presentate candidature presidenza e liste

CATANZARO – E’ fatta: sono stati presentati i candidati a presidente della Regione e le liste degli aspiranti consiglieri regionali in vista delle elezioni del 26 gennaio.

Come ormai noto, quattro sono gli aspiranti governatori:

Jole Santelli, sostenuta dal centrodestra con sei liste (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Santelli presidente, Udc, Lega e Casa delle libertà); Pippo Callipo per il centrosinistra, con quattro liste (Pd, Io resto in Calabria, 10 idee per la Calabria e Democratici e progressisti); Francesco Aiello, sostenuto dal Movimento 5 stelle e dalla lista “Calabria civica- Liberi di cambiare”, e Carlo Tansi, ex responsabile della Protezione civile regionale. 

Il Partito della Rifondazione comunista ha reso noto che non parteciperà alle elezioni “in assenza – si afferma in una nota – di un’unità delle forze della sinistra”.
   

Regionali, Carlo Tansi è il primo a presentare le liste

COSENZA – Il primo a candidarsi come governatore ed il primo a presentare le liste dei suoi candidati consiglieri. 

«I candidati a consiglieri sono sono tutte persone perbene che non hanno mai avuto a che fare con questa politica», dichiara Carlo Tansi dopo aver presentato a Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone, le liste per la candidatura alla presidenza della Regione Calabria

«Nessun inciucio, nessun apparentamento con partiti o movimenti: restiamo LIBERI dalla casta – si legge sul suo post pubblicato su Facebook -. Abbiamo mantenuto fede al nostro colore ARANCIONE, che indica la distanza anni-luce da questi partiti e movimenti (di destra, di sinistra e di centro) responsabili del totale degrado sociale ed economico del nostro Tesoro Calabria, nonostante le sue immense risorse inespresse».

La promessa di Tansi

Infine: «Cari Calabresi vi giuro sul mio onore che se mi eleggerete metterò tutta la mia competenza, tecnica e amministrativa, la mia passione e l’amore per la nostra Terra per spazzare via tutto il marcio che c’è nella Regione e farò diventare la Calabria il fiore all’occhiello dell’Italia….. esattamente come ho fatto con la Protezione Civile regionale».

Regionali, ufficiale il ritiro di Mario Occhiuto

COSENZA – «Calabresi carissimi, la mia corsa finisce qui». Questo l’incipit del post pubblicato su Facebook con cui Mario Occhiuto ha ufficializzato il suo ritiro dalla corsa alle prossime elezioni regionali.

Importante l’ultimo confronto con Berlusconi

«Su suggerimento di tanti amici coinvolti e dopo l’ennesima sollecitazione del Presidente Berlusconi ho deciso di farmi da parte – spiega l’attuale sindaco di Cosenza -. Silvio Berlusconi è una persona a me cara, che ho sempre stimato e ammirato, e oggi al punto in cui siamo ho giudicato il suo invito giusto e sensato.

Il voto congiunto alla base della scelta

D’altronde non ci sono le condizioni per portare avanti da soli il progetto di cambiamento della Regione Calabria che avevamo in mente, con la speranza di una vittoria elettorale. Infatti l’attuale sistema elettorale prevede (solo in Calabria) il voto congiunto tra il candidato Presidente e i consiglieri. Con tale sistema avremmo potuto ottenere un ottimo risultato, ma – avendo contro tutti – non la vittoria. La mia corsa solitaria sarebbe sembrata quasi una ritorsione o una ripicca; e io sono abituato a costruire, non a distruggere.

Ho condotto una dura battaglia e sono stato sconfitto. Questa è la verità.

Il mio unico fine – credetemi – era quello di portare avanti una “missione”: cambiare la Calabria e renderla migliore e ricca di opportunità per i nostri figli. Oramai non sarebbe stato possibile raggiungere questo obiettivo ma avrei provocato probabili conseguenze negative per tanti amici che mi avrebbero comunque seguito.

Ringrazio di cuore tutti coloro i quali hanno creduto in me e nel progetto che avevamo messo in piedi. E mi scuso con quelli tra di loro che erano convinti della necessità di proseguire e con i tantissimi cittadini che mi scrivono ogni giorno incitandomi ad andare avanti. Io ce l’ho messa tutta fino all’ultimo giorno. Non mi dimenticherò del loro affetto e della loro vicinanza. Chi tra di loro aspira a candidarsi a consigliere regionale troverà posto -c maggiori probabilità di riuscita – nelle liste del centrodestra unito».

Sulla Santelli e l’impegno per Cosenza

«Non ho chiesto in cambio incarichi per me stesso e non rivestirò alcun ruolo nell’ente regione – dice ancora Occhiuto -. Ho proposto alla candidata a presidente Jole Santelli di recepire nel suo programma quelle idee su cui tanto avevamo puntato riguardo alla svolta ecologica e ai nuovi investimenti creativi e innovativi. E le ho chiesto di farsi parte attiva, una volta eletta, per l’accelerazione dei cantieri con opere in corso nella città di Cosenza e per l’avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo Ospedale sul sito da noi proposto.

Noi restiamo una forza culturale attiva sul territorio. E io -se Dio vorrà- continuerò a svolgere il ruolo di sindaco di Cosenza dedicandomi ancora di più alla città e poi, tra poco più di un anno, completerò il mio mandato e il mio impegno politico a favore della comunità».

Le parole di Roberto Occhiuto

Sulla legge elettorale sfavorevole insisti anche l’onorevole Roberto Occhiuto: «In Calabria c’è una legge elettorale che non consente agli elettori di votare il Presidente che ritengono migliore e al tempo stesso la lista che incontra la loro sensibilità, di destra o di sinistra che sia. Le regole elettorali della regione favoriscono dunque i candidati presidente con più liste collegate. E con noi c’erano soltanto tre liste composte da tanti cittadini e amici, mentre negli altri schieramenti c’erano il doppio, con tanti portatori di preferenze e professionisti della politica. Andare avanti sarebbe stata una bella occasione di testimonianza ma senza alcuna concreta possibilità di incidere sul futuro della Calabria». 

Quindi su Berlusconi e sulla volontà di tenere unito il centrodestra dichiara: «Ringrazio molto il Presidente Berlusconi per la manifestazione di affetto e vicinanza e la proposta di importanti responsabilità nell’azione di rilancio del nostro partito.
Quanto accaduto rappresenta però una ferita profonda, che non potrà essere lenita da incarichi o ruoli di qualunque genere, che peraltro ho già avuto occasione di rifiutare. Mi bastano la sua amicizia e la sua considerazione.
Sono convinto che la dinamica che ha portato alla scelta del candidato Presidente della Regione Calabria sia profondamente ingiusta e molto triste.
Ingiusta perché non credo che gli amministratori locali calabresi debbano venire fuori da decisioni maturate in palazzi milanesi della Lega.
E triste perché il mio partito, Forza Italia, è stato costretto a subire il diktat di un alleato che non conosce il territorio e impone le sue decisioni sfruttando vicende ed equilibri che con la nostra realtà c’entrano poco o nulla.
Tuttavia, anni di militanza nel centrodestra e il desiderio di non rompere un’unità che può assicurare alla nostra regione un’alternativa concreta alla sinistra hanno prevalso in me su tutto il resto».

 

Regionali 2020, Aiello divide il M5S. Attivisti: «Non ci rappresenta»

COSENZA – «Solo perché occupano “posti” di  potere, alcuni credono di essere indiscutibili e, quindi, di poter decidere le sorti del M5S in Calabria ma, ormai, il tempo delle parole è finito!». Comincia così il documento sottoscritto da un centinaio di attivisti del Movimento 5 stelle Calabria in merito alla scelta del candidato governatore pentastellato alla prossime elezioni regionali, Francesco Aiello, nome evidentemente non condiviso da tutta la base calabrese del Movimento.

«Apprendiamo dalla stampa che il Coordinatore per le elezioni regionali in Calabria, Paolo Parentela, anziché ascoltare in assemblea la voce degli attivisti e degli iscritti calabresi del M5s, ha proposto il prof. Aiello quale candidato governatore, imponendo, calato dall’alto, un candidato che non rappresenta in nessun modo il M5S calabrese.

Lo stesso professore in un’intervista alla Rai alla trasmissione “Un giorno da pecora” si è definito capo di una lista civica che il M5s sostiene, escludendo di essere espressione diretta del M5S, aggiungendo di  essere stato “scelto” dalla deputazione pentastellata calabrese e in attesa di ratifica tramite voto online.

Questa procedura – sostengono gli attivisti – è contraria al comma 5 dell’art. 3 del regolamento delle regionarie del Movimento perché il candidato presidente non viene nè indicato, nè ratificato, ma “scelto” dagli iscritti e tra gli iscritti con votazione online. La cosa più aberrante che genuflette gli Attivisti, è il ricorso a professionalità esterne, eliminando la valorizzazione di quelle interne, altrettanto valide».

La base “esclusa”

E ancora: «Chi ha proposto Aiello, inoltre, sta portando avanti e sostenendo la candidatura nella massima riservatezza, con incontri ad invito, riservati a pochi amici e simpatizzanti, escludendo, totalmente, la base degli iscritti, con un metodo che non appartiene al M5S. Una candidatura e un metodo, dunque, che spaccano profondamente il Movimento in Calabria, così come farebbe anche la candidatura dell’imprenditore Callipo o di altri sempre “calati dall’alto”».

«Noi attivisti ed iscritti al Movimento in Calabria – si legge ancora -, pensiamo, invece, che il candidato dovrebbe essere un attivista iscritto al M5S, scelto dagli attivisti iscritti, secondo le regole dello Statuto». Ancora più decisi, dunque, ci rivolgiamo a tutti i portavoce che non condividono le forzature tentate e chiediamo un’ ultima volta di fermare questo scempio, se davvero si ha a cuore il Movimento 5 stelle in Calabria.

Molti attivisti, provenienti da tutta la Calabria, si sono riuniti più volte nei mesi scorsi ed hanno elaborato una bozza di programma per le elezioni regionali che è stata anche inviata a tutti i portavoce calabresi, ma ancora nessuno, ufficialmente, né tantomeno il coordinatore Paolo Parentela, ha mai preso in considerazione».

L’auto aut

Infine la possibile alternativa proposta: «Ribadiamo che, se non si cambia direzione, ascoltando la base degli iscritti, probabilmente, il 26 gennaio moltissimi Attivisti voteranno altro, si asterranno o annulleranno il proprio voto e non faranno campagna elettorale per il M5S. E la responsabilità sarà, indiscutibilmente, del Coordinatore e di tutti quelli che ne hanno condiviso il metodo e dovranno  rassegnare le dimissioni».

Regionali, cdx spaccato. Occhiuto: «Troppi poteri si oppongono al mio tentativo di fare della Calabria terra migliore»

COSENZA – Le elezioni regionali si avvicinano sempre più e Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, con un post su Facebook, ha fatto chiarezza sulla sua posizione all’interno del centro-destra che, invece, nelle scorse ore avrebbe raggiunto un’intesa per un candidato governatore (Jole Santelli, ndr) diverso da lui.

Di seguito la dichiarazione di Occhiuto diffusa all’indomani di una riunione con i suoi più stretti collaboratori, ai quali avrebbe detto di essere pronto a correre da solo appoggiato da liste autonome:

«Care calabresi, cari calabresi,

come forse già sapete, attraverso una manovra di palazzo e un atto di grande arroganza e prepotenza nei miei confronti sembrerebbe che sia stata raggiunta l’intesa sul profilo del candidato da proporre a Presidente nello schieramento di cdx per le prossime elezioni regionali.

Un unico obiettivo: tutti, tranne Mario Occhiuto.

In Politica come nella Vita esistono valori ai quali decidi di donare le tue energie migliori, i tuoi sogni, la tua voglia di cambiamento. E credi nella reciprocità, nella bellezza dell’impegno sociale e della amicizia.

Sai bene che il palazzo non ti ama. Te ne accorgi quando tanti, troppi, poteri si oppongono al tuo tentativo di fare della Calabria una Terra migliore, di introdurre “la cultura del fare” per creare anche qui finalmente un luogo di opportunità da consegnare ai nostri figli.

Capisci sulla tua pelle il dispiacere e l’amarezza del tradimento da parte di persone che ritenevi amiche e che hai sempre gratificato e che trovi oggi impegnate, con manovre davvero misere, nel tentativo di sostituirti. Non riesci neppure a crederci all’inizio, ma dopo qualche giorno metti in fila tante parole e tanti avvenimenti, ricordi di situazioni simili, e capisci.

Eppure io continuo ad aspirare in una Calabria della Bellezza. Per questo faccio un appello a tutte le persone libere, ai tanti giovani che credono ancora che sia possibile il cambiamento. E a tutti coloro i quali non vogliono consegnare la nostra regione a chi pensa, magari dall’esterno, di utilizzare la voglia di riscatto dei calabresi per i propri interessi.

Dobbiamo ribellarci a tanta violenza e miseria umana travestita di opportunità politica.

Non possiamo semplicemente rassegnarci. “Nessuno può tornare indietro, ma tutti possono andare avanti”».

Le parole di Roberto Occhiuto all’Ansa

«Se è vero che c’è un veto della Lega sulla candidatura di mio fratello credo che sia del tutto pretestuoso e inaccettabile: tantissimi amministratori locali sono sotto processo, lui no. Quanto a me, sia chiaro che se dovessi scegliere tra il cognome e l’appartenenza politica, ovviamente sceglierei il cognome». Queste invece le parole pronunciate ieri all’Ansa da Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, commentando notizie di stampa secondo cui il veto della Lega sul nome suo e del fratello Mario sarebbe passato, appunto, anche al vertice del centrodestra.

Francesco Aiello: «Calabria è in fondo a molte, troppe classifiche»

COSENZA – «Ci sono responsabilità sul perché la Calabria è in fondo a molte, troppe classifiche?», è quanto si chiede nella sua ultima dichiarazione il candidato governatore della Calabria per il MoVimento 5 Stelle Francesco Aiello.   

«Il tasso di disoccupazione (21,6% nel 2017) è tre volte più elevato di quello (7,6%) dell’UE-28 – dice Aiello elencando  qualche numero, a mò di esempio -.

La percentuale di comuni coperti dal servizio di asili nido è pari al 17%, contro una media nazionale del 52,9%. Per 100 bambini di età 0-2 anni, 1,8 sono presi a carico delle strutture (la media italiana è 12). Il PIl per abitante è 17200 euro, a fronte di una media UE di 30000 euro. La spesa in Ricerca e Innovazione è pari allo 0,52% del PIl regionale (Piemonte 2,1%; Emilia Romagna 1,9%)».

«Una buona quota di responsabilità è da attribuire a chi ci ha governato finora – prosegue Aiello tornando sul quesito iniziale -. Da cittadino ho sempre osservato la presenza di un sistema decisionale chiuso e autoreferenziale, in mano a pochi che nel tempo cambiano schieramento senza neanche pensare di dover dare una spiegazione ai propri elettori».

«Anche la classe dirigente ha molte responsabilità. In molti casi, è inadeguata a gestire la complessità dei problemi, a causa anche delle politiche di reclutamento orientate a premiare di più le appartenenze che le competenze. A queste persone abbiamo dato il potere di decidere delle nostre vite e, grazie alle loro scelte, oggi molti calabresi sono costretti a curarsi altrove, a cercare lavoro fuori regione, a vivere in un contesto socio-ambientale debole che allontana le imprese e nega i diritti di cittadinanza. Ma la responsabilità maggiore è nostra, di noi cittadini che non partecipiamo attivamente alla vita politica o, peggio ancora, che ci adattiamo a questo stato di cose cercando soluzioni individuali».

Infine: «Poiché ci sono delle responsabilità, lo sviluppo della Calabria non dipende da un destino baro e cieco. Si può fare qualcosa per cambiare».

Regionali, Francesco Aiello accetta la proposta M5s. Sarà candidato governatore

COSENZA – Elezioni Regionali Calabria  2020: dopo Carlo Tansi c’è un altro candidato.

Francesco Aiello ha sciolto le riserve.

«Dopo un’attenta riflessione e con la consapevolezza di affrontare un’intensa, importante e difficile sfida, ho deciso di accettare la proposta civica del Movimento Cinque Stelle di candidarmi a Presidente della Regione Calabria», ha scritto il docente dell’Università della Calabria sul proprio profilo Facebook.

Per una proposta civica

«Mi rivolgo alle migliori forze presenti sul territorio per ritrovarsi intorno ad un progetto comune condiviso da un’ampia alleanza civica che affronti finalmente i problemi che bloccano questa Regione.

Ringrazio i parlamentari calabresi e il capo politico del M5S – scrive ancora – per la fiducia che mi è stata accordata come candidato proveniente dalla società civile. Ringrazio anche i tanti cittadini e le associazioni che in questi giorni mi hanno inviato messaggi di incoraggiamento».

Aiello ottimista

Infine: «Sono fiducioso che l’entusiasmo degli attivisti del movimento e di quanti vorranno unirsi a questo progetto sarà una fonte preziosa di energia per disegnare, tutti insieme, un percorso nuovo per la Calabria.

C’è una Calabria onesta, resiliente e positiva che ha bisogno di emergere e di essere valorizzata, qui e nel Paese. A questa Calabria rivolgo il mio appello».

Regionali, Oliverio: «Proporrò la data del 26 gennaio»

CATANZARO – «In questi giorni, tra domani e dopodomani, chiederò un incontro ai presidenti di Corte d’Appello e mi determinerò. Presumo che proporrò la data del 26 gennaio perché ritengo che sia necessario dare il giusto tempo». È quanto ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa “La Tua idea per la Calabria” promossa dalla coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura di Oliverio.

«Non sono per utilizzare il mio vantaggio – ha aggiunto Oliverio – come se si trattasse di giocare una partita a scacchi. Qui stiamo parlando della Calabria e dal primo momento ho detto che non avrei fatto e non farò questa scelta sulla base di accorgimenti tattici ma sulla base di una valutazione che deve consentire a tutti di preparare bene la competizione elettorale. Non appartiene alla mia cultura il gioco tattico sulla pelle di un territorio».