Archivi tag: Religione

Madonna del Carmine, le celebrazioni a Corigliano tra devozione e attualità

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Si è rinnovata anche quest’anno l’abituale devozione alla Madonna del Carmine tra fede e riti. Come da tradizione molte le persone, tra cui molte donne, ragazzi e bambini, che anche a piedi da Schiavonea e dallo Scalo, ma non solo, hanno raggiunto la chiesa di Sant’Antonio nel centro storico cittadino. E anche se la chiesa della Madonna del Carmine, ai piedi del paese nei pressi del  ponte Margherita, è chiusa per un restauro che dura ormai da anni, le iniziative si ripetono con la stessa religiosità e la stessa intensità di anno in anno. Nei giorni antecedenti non sono mancate meditazioni e preghiere di riflessione tra cui l’invocazione carmelitana. Alla vigilia del 15 luglio il primo atto con la processione della statua della Madonna da Sant’Antonio fino all’antica chiesa del Carmelo con la benedizione dei giardini e la preghiera di intercessione per le attività agricole. In serata la messa sullo spiazzale della stessa chiesa e a seguire gli inni alla Madonna a cura del professor De Rosis. A chiusura i fuochi pirotecnici con successiva fiaccolata di ritorno a Sant’Antonio con supplica alla Madonna. Nella nottata Adorazione Eucaristica e veglia per tanti fedeli sino al Rosario e alla Santa Messa delle sei del mattino, funzione concelebrata dal parroco don Gaetano Federico e presieduta da monsignor Giuseppe Satriano che, ricordando l’importanza del culto Mariano, in alcuni tratti della sua omelia è stato perentorio: «La Madonna è esempio di credo da cui bisogna prendere grande esempio. Come il sì incondizionato di Maria anche la nostra fede deve rinnovarsi e essere specifica e continua nella vita quotidiana». Riferendosi poi all’importanza dell’abitino del Carmine, il vescovo  è stato altresì chiaro: «La nostra fede non è un amuleto magico ma una professione in un padre misericordioso per cui spesso non siamo uniformi. Dobbiamo indossare sempre l’abito dei cristiani chiamati alla propria missione senza indugi ma consapevoli della verità in Cristo. In tutte le circostanze delle vita, buone o meno, dobbiamo avere chiaro il riferimento della cristianità». Non poteva mancare un riferimento al delicato periodo storico che viviamo tra fatti di cronaca internazionali sanguinosi: «Senza scendere nel merito delle vicende politiche si può affermare che chi uccide nel nome di Dio, specie tanti bambini e anime innocenti, quello stesso Dio non l’ha mai incontrato nella sua vita. L’inclinazione alla violenza, generatrice di una vita vuota e triste, deve lasciare il posto alla speranza che questo martirio possa cessare. Fiducia che deve risiedere nella nostra fede e nelle nostre preghiere quotidiane che saranno ascoltate dal Padre nonostante le nostre colpe e pause di distrazione». Molte anche le persone, tra bimbi e adulti, che per voto hanno indossato la veste della Madonna del Carmelo assistendo alle sante Messe presenti nell’arco della giornata.

[#Anime] Influenze Mitologiche e Religiose nell’animazione giapponese

Per il quarto appuntamento della #NerdHorrorNight, incentrata sui riti religiosi, Nerd30 ha stilato una lista delle principali e più evidenti influenze mitologiche e religiose negli anime.

Si comincia da una pietra miliare dell’animazione nipponica: in Dragon Ball si trovano vari riferimenti inerenti alla mitologia:

  • Il drago Shenron ha il tipico aspetto di un drago cinese.

    shenron

  • Re Yammer è un dio che decide quali anime devono ascendere al Paradiso e quali devono discendere all’Inferno, come nella religione cinese.
    re yammer
  • La trasformazione in Oozaru Vegeta rimanda alla leggendaria metamorfosi in lupo mannaro, che avviene con la luna piena e fa perdere il controllo su se stessi.

    oozaru vegeta

Troviamo riferimenti anche nelle moderne pietre miliari dell’animazione giapponese, One Piece e Naruto. Per esempio, in One Piece:

  • Il potere di Brook, ovvero quello di resuscitare una sola volta, è ispirato ai fuochi fatui, tipici delle leggende giapponesi.
    brook
  • L’idra di Magellan è ispirata a Yamata no Orochi, mostro appartenente alla mitologia shintoista giapponese.

    idra di magellan

  • Durante la storia troviamo alcuni personaggi che hanno mangiato il frutto del mare Zoo Zoo mitologico: Sengoku è capace di trasformarsi in un Buddah dorato gigante.
    sengoku
    Marco può trasformarsi in una fenice.
    marco one piece
    Momonosuke può assumere le sembianze di un drago cinese.

    momonosuke

  • I due dinosauri della Franky Family si chiamano Sodoma e Gomorra, proprio come le due città distrutte da Dio nella mitologia ebraica.
  • Le armi ancestrali prendono il nome dalla mitologia greco-romana. Ad esempio, una delle armi è Pluton, che prende il nome da Plutone, dio romano dell’Ade; un’altra è Poseidon (in foto), che richiama Poseidone, dio greco del mare.
    poseidon

L’opera di Kishimoto, Naruto, è influenzata più che altro dalla mitologia nipponica:

  • Tra i miti giapponesi, le volpi a nove code sono due creature sagge, una bianca e una nera, che possiedono una sfera nera. Chiari i riferimenti, quindi, quelli in Naruto.
  • Orochimaru è chiaramente Yamata no Orochi in forma umana ed è capace di trasformarsi in un serpente a otto teste, identico a quello mitologico.

    orochimaru

  • Tutte le tecniche dell’arte oculare dello Sharingan ipnotico hanno i nomi dei Kami shintoisti, ovvero gli oggetti di venerazione della fede. Ad esempio, Amaterasu è la dea del sole, Tsukuyomi la dea della luna e Susanoo (in foto) il dio delle tempeste.
    susanoo
  • Sempre rimanendo in tema di arti oculari, tutte le tecniche del Rinnegan fanno riferimento al Samsara e alle sei vie della trasmigrazione della religione buddista.
    rinnegan

Come dimenticare I Cavalieri dello Zodiaco, opera che è un intero riferimento alla mitologia greca: protagonisti, antagonisti e ambientazioni sono tutti ispirati all’antica Grecia. Sono presenti, inoltre, ulteriori riferimenti ad ambiti esterni al mondo ellenistico. Vediamone un paio:

  • Salta subito alla mente Shaka (Virgo), cavaliere d’oro che usa tecniche e poteri ricollegabili alla religione buddista. Egli stesso si definisce come uomo più vicino a Buddha.
    shaka
  • Shura (Capricorn) è il cavaliere d’oro che ha nel suo braccio destro la spada Excalibur, chiaro riferimento al mito bretone di Re Artù.
    shura
  • L’intera saga filler di Asgard è basata su personaggi che hanno in comune nomi e caratteristiche di quelli della mitologia nordica. Spicca fra tutti Siegfried (Orion), palese riferimento alla leggenda di Sigfrido e il drago.
    sigfried

Anche Shaman King rimanda a diversi miti e religioni:

  • Gli spiriti degli sciamani possono assumere forme che ricordano varie mitologie, mentre altri hanno le sembianze di animali del mito.
  • Durante la storia, i protagonisti si imbatteranno negli X-Laws (in foto), un gruppo di sciamani con degli spiriti dalle sembianze di angeli, con nomi e ruoli che richiamano alla religione cristiana: per esempio, Michael è l’angelo più vicino a Dio.

    x laws

  • Gli Oni che Anna e Hao possono evocare sono caratteristici della tradizione giapponese.

Non dimentichiamoci dell’acclamatissimo Death Note, in cui Ryuk, uno dei personaggi più amati dell’opera, ha in sé due diversi rimandi:

  • innanzitutto è uno Shinigami, dio della morte giapponese e, inoltre, il suo vizio di mangiare mele richiama la storia del peccato originale di Adamo ed Eva.
    ryuk

La mitologia e la religione egizia sono certamente richiamate dall’intero anime di “Yu-Gi-Oh!

  • con i suoi oggetti del millennio.
    oggetti del millennio

Nella prima serie di Beyblade:

  • i quattro bit power dei protagonisti, creature che animano le trottole, sono il drago azzurro, la tigre bianca, la tartaruga nera e la fenice rossa, animali sacri della mitologia giapponese.

In Soul Eater:

  • salta all’occhio immediatamente che la Shibusen, scuola per maestri d’armi, è retta da uno shinigami.

    shinigami sama

Questi sono solo alcuni tra i più famosi esempi di anime e manga che sono fortemente influenzati dalle mitologie e le religioni e si trovano talmente tante simbologie che molte sfuggono all’occhio dello spettatore. Si parla del Giappone come di una società chiusa e forse in questo c’è un fondo di verità, però se nella cultura pop i nipponici si lasciano influenzare non solo dall’Oriente, ma anche dall’Occidente, significa che la voglia di apertura esiste.
Siamo noi, forse, che non sappiamo coglierla?

Paolo Gabriele De Luca

La Pasqua calabrese all’insegna della tradizione

Una Pasqua all’insegna della tradizione quella che si sta svolgendo quest’anno, complice la bella giornata di sole riservata alla nostra regione. Nel pieno rispetto della più antica tradizione calabrese, a farla da padrone è stato il pranzo in famiglia, in attesa, magari, della compagnia degli amici nella giornata di domani, Pasquetta, in genere riservata allo svago fuori porta. Sulla tavola, malgrado la crisi di questi tempi incerti, presenti tutte le specialità della cucina territoriale, dai primi tipici fino ai secondi di carne più popolari, senza tralasciare i dolci pasquali della tradizione, ognuno con il proprio ingrediente in più passando da provincia a provincia. La domenica di Pasqua conclude, dal punto di vista religioso, un ciclo di riti, anch’essi legati al folklore atavico. Riti, dicevamo, segnati da una numerosa partecipazione, segno del legame che unisce la popolazione calabrese alle proprie radici storico-religiose.

La Via Crucis vivente nel centro storico di Mendicino
La Via Crucis vivente nel centro storico di Mendicino

E se l’aspetto religioso della Pasqua ricopre la sua importanza consueta, non meno sentito l’aspetto godereccio della celebrazione. Buone presenze si sono fatte registrare, infatti, nelle strutture di ristorazione e negli agriturismi, rendendo regolare il traffico sia sulla rete stradaria ordinaria che sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. E per quanti sono amanti della cultura e dell’arte, per la giornata di oggi, eccezionalmente, molti sono i musei rimasti con le porte aperte, da quello reggino in cui sono esposti i Bronzi di Riace fino ai parchi archeologici di Scolacium, Locri e Sibari.

 

Inaugurate a Paola due mostre per celebrare la vita e il culto di San Francesco

PAOLA (CS) – Questa mattina a Paola, su corso Roma, sono stati presentati due allestimenti relativi alla vita e al culto di San Francesco, a cura dell’Amministrazione comunale del Rotary Club. Il primo cittadino, Mostra San Francesco di PaolaBasilio Ferrari, ha avuto l’onore di tagliare il nastro di entrambe le mostre, accompagnato da Padre Domenico dei Frati Minimi del Santuario di San Francesco di Paola; Ottavio Coscarello, presidente del Rotary club service paolano; Renato Mannarino, curatore di entrambe le mostre; Maria Pia Serranò, Presidente della III Commissione del Comune di Paola. “Grazie a questi due allestimenti – ha dichiarato Ferrari – riportiamo San Francesco nel cuore del centro storico e stiamo lavorando con entusiasmo ad un progetto di celebrazioni che rispettino il valore della semplicità e della fratellanza così come ci indicano i Frati Minimi, veri custodi del culto del nostro Santo”. Gli ha fatto eco Maria Pia Serranò, la quale ha ribadito il lavoro di senergia della Consulta Comunale con quella Regionale e con il Santuario stesso. “Il nostro obiettivo – ha poi aggiunto – è coinvolgere i cittadini, le energie positive del territorio e valorizzare i nostri giovani talenti”.

Il primo allestimento, “La vita di San Francesco di Paola”, consta di riproduzioni di antiche incisioni miniate, a cura dello studioso Renato Mannarino, al fine di celebrare il VI Centenario della nascita del santo paolano. Si articola in quattro campate, della lunghezza di 16 metri, ripercorrendo la vita del santo. La struttura, realizzata nel 2006 per il quinto centenario della morte del santo, fu ideata dallo stesso Mannarino per la mostra itinerante “Testimonianze”. 47 miniature che ripercorrono le tappe della vita di Francesco in otto capitoli (infanzia e giovinezza, la congregazione eremitica paolana, i cinque conventi da lui costruiti, i miracoli, il cammino verso Napoli, l’incontro a Roma con papa Sisto IV, la sosta in Francia alla corte dei re).

Mostra San Francesco di PaolaLa seconda mostra è, invece, ubicata nei pressi della casa natale del Santo ed è organizzata in tre sezioni che illustrano il decennio degli studi di Mannarino sul culto del paolano nel mondo. Un progetto, dunque, anch’esso articolato in immagini dal titolo “Il popolo di San Francesco nel sesto centenario della nascita”. Questo secondo allestimento è patrocinato dal Santuario e dal Comune e dalla Parrocchia di Santa Caterina, sotto l’organizzazione del Rotary Club cittadino. 45 metri quadrati di scatti che illustrano la diffusione del culto nel mondo, dall’Europa fino all’Australia, con attenzione soprattutto ai flussi migratori dei calabresi oltreoceano. “Queste due mostre – ha spiegato Mannarino – riassumono in immagini dieci anni di studi su come San Francesco sia amato nel mondo, due progetto che tentano di rappresentare la devozione di San Francesco di Paola ai nostri tempi”.


“Calabria, un altro paradiso”, Turismo e valorizzazione

CATANZARO (CZ) Il Ministro del Turismo Beni culturali Dario Fraceschini si è soffermato questa mattina davanti allo stand della Calabria, complimentandosi con il Dirigente generale del Dipartimento Regionale “Turismo” Pasquale Anastasi. Uno stand di circa settecento metri in cui campeggiano cinque gigantografie di originali immagini della nostra regione, caratterizzate dallo slogan: “Calabria…un altro paradiso”. Su due schermi la proiezione di filmati che raccontano la Calabria, la sua storia, le sue tradizioni, la sua enograstronomia. Nella mattinata – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – sono stati presentati dal Dirigente del settore “Promozione ed organizzaione turistica” Tommaso Loiero due progetti, uno sul turismo naturalistico e l’altro sul turismo religioso. “Sono questi il frutto – ha detto Loiero – delle attività realizzate, che hanno portato all’individuazione di alcune linee di prodotto che riguardano l’ecoturismo, la didattica ambientale, l’avventura e gli sport estremi praticabili in Calabria. Abbiamo lanciato anche un invito destinato ai turisti ed agli operatori del settore:costruite una mappa dei luoghi di Calabria dove si possono praticare queste attività.

La cittadella regionale degli uffici a Germaneto di Catanzaro.

Per quanto riguarda il progetto sulla valorizzazione del turismo religioso sono stati realizzati due itinerari turistici. “Dopo la individuazione e la catalogazione di trecentosei attrattori e centri di culto, sono stati realizzati due itinerari: “la riviera dei cedri”, che identifica il territorio dell’alto tirreno calabrese (parco nazionale del pollino, isola di Dino, golfo di Policastro, Santa Maria del cedro, Diamante e Paola) e “la riviera dei gelsomini” che identifica gli itinerari del basso ionio reggino (Monasterace,  Polis Magno-greca di Kaulon, parco archeologico di Locri, Stilo). Questi progetti d’eccellenza sono stati studiati per allungare la stagione turistica e privilegiano, infatti, manifestazioni e territori nella bassa stagione calabrese”. Nel corso delle due giornate, vi sono stati anche due momenti di degustazione dei vini calabresi, da parte dei rappresentanti dei Cral di tutte le regioni italiane. Numerosi gli operatori turistici, titolari di agenzie turistiche, provenienti da tutto il mondo, che si sono incontrati  con i settanta operatori turistici calabresi che hanno portato alla Bit di Milano le migliori offerte turistiche, sulla base anche dei dati positivi registrati nella passata stagione.

Il Kantiere Kairòs alla Giornata Regionale della Gioventù

Kantiere KairòsPAOLA (CS) – Domani, domenica 3 gennaio, la Christian Band Kantiere Kairòs sarà a Paola in occasione della Giornata Regionale della Gioventù, organizzata dalla consulta delle pastorali giovanili diocesane. Il concerto della band, nata nel 2008 dall’incontro tra il cantautore Antonello Armieri (voce e chitarra acustica) e Giuseppe Di Nardo (chitarrista e arrangiatore), si svolgerà dalle ore 14,00 al Santuario di San Francesco. Altri membri del gruppo sono Gabriele Di Nardo, alla batteria; Davide Capitano, al basso; Roberto Sasso, alle tastiere. Sul palco domani porteranno il brano “Liberami” che vede la partecipazione del timbro di Fil Mama e altri pezzi dal loro album d’esordio, “Il Soffio”, uscito nell’aprile dello scorso anno e che hanno portato in giro con il loro “Soffio Tour”. Nel loro repertorio, “La Tua Volontà”, “Cemento Armato” e “Cuore Sacro” che mescola il rock e il pop internazionali e attualmente in rotazione radiofonica. Per la prima volta, inoltre, proprio sul palco della Giornata Regionale della Gioventù, la Christian Band eseguirà dal vivo il brano “Una porta aperta”, composto in memoria di una mamma vicina ai giovani calabresi, Mamma Natuzza e che celebra il Giubileo della Misericordia: un esempio a cui ispirarsi per attraversare ogni porta che conduca all’incontro con Dio.

E proprio attraverso il linguaggio universale della musica, il gruppo intende arrivare ai giovani portando un messaggio di misericordia, esprimendo in note la quotidiana conversione all’amore di Dio. Un sound fresco, che mixa rock, ballad e pop internazionale all’insegna della fede: un invito ai giovani, quegli stessi “giovani che – sostiene la band – hanno in mano il futuro, il loro e quello degli altri giovani operai al lavoro. Confrontarci nella bellezza della preghiera comunitaria, è per noi meraviglioso e stimolante”. Lo stesso nome del gruppo è fortemente evocativo: il termine “kairòs”, dal greco, significa “tempo di grazia” e indica il lavoro di un “Kantiere”, appunto, che, in questo tempo, desidera dare il proprio contributo.

 

 

 

Domenica 3 gennaio la Giornata Regionale dei Giovani

Una giornata dedicata ai giovani, all’insegna della festa e della gioia, quella organizzata per domenica 3 gennaio presso il Santuario di San Francesco di Paola dalla Consulta regionale di Pastorale Giovanile e promossa dalla Conferenza Episcopale Calabra.

Un evento destinato ad aprire il cammino verso la Giornata Mondiale della Gioventù in programma a Luglio nella città di Cracovia e a focalizzare anche l’attenzione pastorale sul tempo di grazia del Giubileo della Misericordia iniziato lo scorso 8 dicembre con l’apertura della porta Santa ad opera di Papa Francesco.

La consulta regionale di Pastorale giovanile, il cui delegato è il Vescovo di Cassano all’Jonio, Monsignor Francesco Savino, proporrà ai giovani delle diocesi di Calabria una riflessione esperienziale sulle opere di misericordia corporali e spirituali, inserite in un “pellegrinaggio” dentro i luoghi del santo calabrese a Paola, prima di vivere la festa con la gioia e la musica dei “Cantiere Kairos”, gruppo musicale di musica cristiana, e celebrare l’eucarestia che concluderà la giornata di fraternità e preghiera alla luce del Vangelo.

La giornata sarà l’occasione per lanciare il cammino di preparazione verso la Gmg di Cracovia alla quale la Calabria parteciperà come Chiesa con una delegazione regionale.

Morto Vescovo di San Marco Argentano, Domenico Crusco

SAN MARCO ARGENTANO (COSENZA)  – Il vescovo emerito della diocesi di San Marco Argentano Scalea, Domenico Crusco, è morto oggi dopo una breve malattia nel suo paese natale Grisolia. Lo ha annunciato il vescovo, mons. Leonardo Bonanno insieme al suo presbiterio. La salma sarà trasferita domani in Duomo in attesa dei funerali che saranno celebrati alle 10.30 di martedì prossimo. Mons. Crusco, 79 anni, era sacerdote dal 1961 ed è stato vescovo anche nella diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.

Quarta edizione della Settimana della Cultura Calabrese

CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – Un programma intenso che dura otto giorni, nella Casa del forestiero (Pro loco) nella centralissima via Roma di Camigliatello Silano, in cui si alternano passeggiate in luoghi significative per le mostre e gli incontri  a presentazioni di libri, giochi tradizionali e la proiezione serale di docu-film e pellicole su San Francesco di Paola.

L’iniziativa vuole sottolineare alcune ricorrenze del mondo culturale e religioso calabrese. Innanzitutto i 500 anni dalla beatificazione di San Francesco di Paola, a cui sono dedicate tre mostre, la presentazione del libro di padre Giovanni Cozzolino su “La dolce pedagogia della penitenza evangelica in San Francesco di Paola”, a cui presenzierà mons. Giuseppe Fiorini Morosini, fresco di nomina nella diocesi di Reggio-Bova e poi le serate con le proiezioni dei filmati sul taumaturgo paolano. Altra ricorrenza che la Settimana della cultura calabrese vuole sottolineare i 70 anni dal 3 settembre 1943: lo sbarco a Reggio Calabria delle forze delle Nazioni unite per la fine della seconda guerra mondiale; oltre al libro di Antonio Coscarelli sul diario del suo papà “combattente per la libertà” nei Balcani, è sicuramente da vedere la mostra curata da Stefano Vecchione sulle casematte-bunker in Calabria. Ed ancora spazio alla figura di Vincenzo Federici-Capobianco, il protomartire del Risorgimento calabrese. Tra le mostre è da segnalare anche quella curata da Biagio Gamba su “Memento mori. La concezione della morte nell’iconografia di piccolo formato nei secoli XVI-XIX”. Tra i libri in presentazione, il saggio del prof. Mario Casaburi su “GianCarlo Maria Bregantini una luce nel giardino della Locride”, a cui parteciperanno: il parroco di Cetraro don Ennio Stamile, il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Salvatore Magarò, il presidente regionale del Movimento Cristiano Lavoratori Vincenzo Massara, il giornalista Andrea Gualtieri e il magistrato Biagio Politano. E’ da seguire inoltre la presentazione del saggio del vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Luigi Renzo, su “Monachesimo e santità in Calabria”.

Ma la Settimana della cultura calabrese è innanzitutto una grande occasione di incontri, ecco perché domenica sera 25 agosto è prevista la festa della “Comunità don Milani” di Acri, sabato 31 il terzo torneo nazionale du strummulu  e il primo settembre, si concluderà con la presentazione del libro sull’attività parlamentare dell’on.le Pierino Buffone e la consegna del Premio Cassiodoro, giunto quest’anno all’undicesimo edizione; il tema, dice Demetrio Guzzardi rettore dell’Universitas Vivariensis, è volutamente “governativo”: la creatività del Fare; «quotidianamente in Calabria ci sono uomini e donne che si impegnano, molti di questi gratuitamente, al servizio della cultura e di chi è rimasto un po’ più indietro», questo il criterio che è stato scelto per la designazione dei nominativi.

Otto giorni a Camigliatello Silano per riaffermare, ci tengono a sottolinearlo gli organizzatori, che solo «la bellezza salverà il mondo».

 

La fratellanza attraverso la preghiera: l’unità dei cristiani

COSENZA – Venerdì 18 gennaio prende avvio la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Un appuntamento annuale di portata internazionale che raccoglie i fedeli delle diverse confessioni intorno a riflessioni comuni. Un momento di condivisione e di fratellanza che accende la luce della speranza e che è espressione visibile del percorso ecumenico costante che si svolge ormai da diverso tempo tra le anime presenti nel cristianesimo. Un’iniziativa che unisce i credenti di una stessa comunità, ma che contestualmente mette in comunicazione spirituale anche gruppi che si trovano in parti diverse del mondo.

Una sola preghiera, un solo spirito di comunione.

A Cosenza, in particolare, la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani viene organizzata dalla commissione per l’ecumenismo e il dialogo dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, in collaborazione con la Chiesa Evangelica Valdese di Dipignano, la parrocchia Cattolica di rito greco-bizantino del SS Salvatore, della Chiesa Avventista del Settimo Giorno e della parrocchia Ortodossa rumena.

Filo conduttore della preghiera e delle riflessioni sarà l’idea del cammino declinato nei vari incontri secondo molteplici accezioni. L’appuntamento di apertura è nella Cattedrale di Cosenza, dove mons. Nunnari e il predicatore Zumpano della Chiesa Valdese affronteranno il “Camminare in Dialogo”. Domenica sarà poi la volta di “Camminare verso la Libertà” presso la Chiesa Valdese di Dipignano, a cui seguiranno gli incontri di martedì 22 alla Chiesa Ortodossa rumena su “Camminare come amici di Gesù”, di giovedì 24 alla Chiesa Avventista con la riflessione “Camminare nella Solidarietà”, per concludere poi venerdì 25 nella Chiesa Cattolica Bizantina con “Camminare insieme nella Celebrazione”. Un cammino spirituale che si concretizza nelle cinque tappe delle comunità cristiane presenti sul territorio.

Fulcro della settimana l’incontro biblico di lunedì 21 incentrato sulla riflessione da cui prende il tema l’intera iniziativa, ovvero il versetto tratto dal libro di Michea “Quel che il Signore esige da noi”. Interverranno Marinella Pernice, come voce della chiesa cattolica, padre Ioan Manea della chiesa ortodossa e il pastore Jens Hansen della chiesa valdese.

 

 

Mariacristiana Guglielmelli