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La forza di un sogno. A Cosenza il musical Flashdance con Renato Capalbo nel cast

COSENZA – La passione e l’entusiasmo sono sempre gli stessi del primo spettacolo. Eppure lui di strada ne ha fatta, anche tanta. Il danzatore di Cosenza – Cerisano per essere precisi – Renato Capalbo, nemmeno 30enne, ha già calcato i teatri più importanti d’Italia, con spettacoli importantissimi del calibro di “Notre Dame de Paris”, “Romeo & Giulietta – Ama e cambia il mondo”, “Siddharta il Musical” e “Illuzion the show”, solo per citarne alcuni.

E domani sera tornerà ad esibirsi nella sua Cosenza, al Teatro Alfonso Rendano, per la prima delle tre imperdibili tappe calabresi del musical “Flashdance”, nell’ambito della rassegna “Fatti di musica”, la manifestazione per i migliori live d’autore ideata e diretta da Ruggero Pegna. Poi lo spettacolo sarà il 4 dicembre Teatro Politeama di Catanzaro, 8 dicembre Teatro Cilea di Reggio. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.00.

Renato Capalbo racconta il suo Flashdance Flashdance

«Flashdance è uno spettacolo completamente diverso dagli altri in cui ho partecipato perchè è un musical a tutti gli effetti – spiega Capalbo -. La storia è tratta appunto da un film cult del 1983 che racconta di questa ragazza che insegue tenacemente il suo sogno di entrare a far parte della prestigiosa scuola di danza Shipley, e ognuno di noi riesce a vivere in prima persona questo coinvolgimento». E ancora sul cast artistico e tecnico: «Il cast è meraviglioso, a cominciare dalla protagonista Valeria Belleudi che ha davvero tanta energia. La regia di Chiara Noschese è nuova è originale perchè lei è riuscita a rimanere fedele all’originale dandogli una ventata di freschezza. Poi le coreografie di Marco Bebbu sono incredibili». Nel cast artistico anche Elisa Lombardi (Gloria), Ilaria De Rosa (Kiki), Rossella Contu (Tess), Flavio Gismondi (Jimmy), Roberto Vandelli (Harry), Michael Altieri (C.C.), Altea Russo (Hannah), Lorena Crepaldi   (Louse/mrs Wilde). 

L’amore per Cosenza

Sebbene non sia la prima volta che Renato Capalbo, ormai ballerino affermato a livello internazionale, danzi nella sua Cosenza, l’emozione è sempre la stessa che fu per Notre Dame de Paris. «Danzare a Cosenza con uno spettacolo grande come Notre Dame è stato veramente un sogno perché è uno spettacolo a cui sono molto legato». Tornare ad esibirsi a Cosenza, come sempre con famiglia e amici in prima fila ad applaudirlo, lo ripaga anche dell’emozione soltanto accarezzata per Romeo e Giulietta che lo scorso giugno avrebbe dovuto infiammare lo stadio San Vito – Marulla. «Con Romeo Giulietta siamo rimasti tutti un po’ male perché è stato annullato all’ultimo momento. Speravo di ritornare nella mia Città con un altro spettacolo, ed eccolo qua. Di questo ne sono felice! Spero che tutto il pubblico possa apprezzarlo sul palco di un teatro prestigioso come l’Alfonso Rendano!». «La Calabria – prosegue – cerca di aprirsi ai grandi spettacoli. Purtroppo non senza difficoltà, dovute alla burocrazia. I calabresi che vengono a teatro sono un pubblico veramente caloroso e che regala sempre grandi emozioni e grande entusiasmo!»

In scena con … amore! 

FlashdanceUna piccola, grande, curiosità. Renato Capalbo sta vivendo la tournée di Flashdance accanto alla sua compagna, Ilaria de Rosa (foto a lato), nel cast dei cantattori.  «Per la prima volta lavoro con la mia fidanzata, questo è una magia. Riesco ad apprezzare un altro lato di lei che non conoscevo perché non c’eravamo mai vissuti sotto questo punto di vista. Per me è stata una scoperta. Anche in questo ambito confermo che è lei quella giusta (sorride)! Una vera professionista. Io adoro la sua voce e adoro ascoltarla mentre magari durante un cambio scena. tutto ciò è bellissimo. Inoltre vivere la tournée insieme è un po’ come un viaggio di nozze».

Progetti futuri: ancora all’ombra delle campane di Notre Dame de Paris!

Il futuro di Renato Capalbo oltre Flashdance regalerà a lui, e a noi, altre soddisfazioni. «Dopo e durante Flashdance – svela -, ci saranno altri progetti. Ad esempio a dicembre tornerò a far parte del cast di Notre Dame de Paris per festeggiare insieme il ventennale a Parigi! Non vedo l’ora!». Anche noi! E sul Notre Dame classico, di nuovo in tournée in italia nel 2019, rivela appena: «Posso dire che sarà ancora una volta meraviglioso!».

Aspettando NDP non ci resta che apprezzarlo dunque in Flashdance: «Spero di vedervi domani sera tutti in platea al Rendano, il teatro in cui sono cresciuto, perchè è uno spettacolo che merita. Vi aspetto numerosi».

 

Renato Capalbo: «Vi racconto il mio Notre Dame de Paris e vi aspetto al San Vito»

Notre Dame de Paris5COSENZA – Quando parla del “suo” Notre Dame de Paris Renato Capalbo ha pochi dubbi e molte certezze. Su tutte una: rivederlo è ogni volta diverso! Contrariamente a quanto ne pensava il filosofo Walter Benjiamin, la riproducibilità di questa straordinaria Opera musicale non ne toglie l’autenticità. Rivedere Notre Dame de Paris è un’esperienza ogni volta diversa. Ogni volta cambia qualcosa: l’affiatamento fra gli artisti in scena, la sinergia fra artisti e pubblico, gli stati d’animo dei protagonisti e degli spettatori, la location che ne cambia visuale e acustica (e quindi la fruizione e il rapporto fra spettatore e Opera), il colore, il groove ritmico. Notre Dame de Paris ogni volta offre sfumature ed energie diverse. È un peccato quindi vederla una volta soltanto. Lo pensa anche Renato, ballerino cosentino (di Cerisano) di nascita, romano d’adozione, nomade dello spettacolo per passione. Notre Dame de Paris4

Del corpo di ballo di Martino Müller ne fa parte da quando l’Opera dei record di Riccardo Cocciante (musiche), Pasquale Panella (versione italiana dei testi), Luc Plamondon (liriche), è tornata in scena nel marzo 2016, toccando praticamente tutte le regioni d’Italia e la Svizzera e facendo registrare il tutto esaurito praticamente dappertutto. E ora Notre Dame de Paris sta per tornare per l’ultima volta con il cast originale in Calabria, dove sono gia stati venduti quasi settemila biglietti per le rappresentazioni in programma dal 23 al 25 giugno allo stadio San Vito Marulla, a Cosenza, la città di Renato.

Capalbo è pronto? «Sono prontissimo. Aspetto questo momento da non so quanto tempo – racconta un’emozionato Renato «-. Finalmente tutti i miei familiari e gli amici che non potevano spostarsi potranno vedermi in questo straordinario spettacolo nella nostra città. Il pubblico di Cosenza è un pubblico energico e caloroso, come sanno esserlo solo quelli del Sud, e sa cosa deve aspettarsi. Questo spettacolo lo conoscono proprio tutti: il rapporto con Cosenza sarà quindi estremamente naturale. La location poi è circolare ed è all’aperto, non manca proprio niente. Sarà tutto fantastico». Renato non ha dubbi: la prima e unica volta a Cosenza di Notre Dame de Paris sarà un successo. 

Notre Dame de Paris3

E mentre in città stanno per arrivare gli autoarticolati che trasportano le mitiche campane della cattedrale di Notre Dame e le scenografie, Capalbo ripensa al suo viscerale rapporto con questo spettacolo musicale. «È da quando ho cominciato a lavorare con David e Clemente Zard per altre produzioni che speravo che Notre Dame ritornasse in scena. Così ho affrontato l’audizione in maniera consapevole e matura, con un pensiero fisso in testa: entrare a far parte del corpo di ballo dell’opera. Ricordo ogni sensazione e ogni emozione provata quel giorno. Questa tourneè l’ho conquistata. La sento mia. Anche se il giorno del casting non avrei immaginato che saremmo venuti a Cosenza in tour. A pensarci mi vengono i brividi», spiega il ballerino, che è già arrivato a Cosenza per tenere degli stage sulle nuove tecniche coreografiche di contaminazione.

«Anche stavolta dedico lo spettacolo alla mia famiglia che sarà in prima fila. Vederlo a Cosenza sarà diverso anche per loro.  È un po’ come quando Perrotta ha portato la Coppa del mondo a Cerisano. Chi mi aspetto di vedere tra il pubblico? Sicuramente Mirella Castriota, la direttrice della Dance studio, la scuola di danza di Rende dove ho cominciato a danzare, insieme alle altre maestre».

La passione di Capalbo per quest’opera è contagiosa. A cinque giorni dalla prima replica a Cosenza, in città l’attesa è palpabile. Gli ingredienti ci sono tutti: il nutrito e prestigioso cast che arriverà a Cosenza il giorno del debutto: Lola Ponce (Esmeralda), Vittorio Matteucci (Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin), Matteo Setti (Gringoire), Graziano Galatone (Febo) e Tania Tuccinardi (Fiordaliso); il corpo di ballo, gli acrobati e breakers; la celeberrima nella sua semplicità scenografia. E i tagliandi venduti che crescono giorno dopo giorno, ora dopo ora, ne rimangono tremila. Tutto il resto, da venerdì 23 a domenica 25, ne siamo sicuri, verrà da sè. Renato è carico: «Sono veramente felice. Non vedo l’ora!»

Andreina Morrone

Info utili per Notre Dame de Paris a Cosenza

La tappa cosentina di Notre Dame de Paris è inclusa nel programma di “Fatti di Musica Radio Juke Box 2017” ed è patrocinata dell’Assessorato comunale ai Grandi Eventi guidato da Rosaria Succurro.

I biglietti sono regolarmente in vendita in tutti i punti Ticketone (Cosenza: Inprimafila, via Marconi 140; Rende: Media World, Metropolis, ecc.). Per i biglietti riservati ai gruppi è necessario contattare l’organizzazione al precedente numero oppure all’indirizzo email info@ruggeropegna.it. Tutte le informazioni su settori, prezzi, vendita online, sconti ragazzi fino a 12 anni e gruppi di almeno 25 persone, sono reperibili al numero telefonico 0968441888 e al sito www.ruggeropegna.it.

Dalla sua Cosenza a Notre Dame de Paris: il mondo di Renato Capalbo

COSENZA – Le recensioni e i litri di inchiostro su Notre Dame De Paris di certo non si sprecano. L’Opera Popolare di Riccardo Cocciante, Luc Plamondon e Pasquale Panella, dal suo debutto in Italia, datato 14 marzo 2002, ha collezionato successi di pubblico, di critica e di vendite. Non occorre perciò che siamo anche noi a commentare positivamente lo spettacolo tratto dal romanzo “Il gobbo di Notre Dame” di Viktor Hugo, che nel prossimo mese di Novembre (25-26) giungerà anche a Reggio Calabria, al Palacalafiore. Per l’occasione confermata la presenza del cast originale formato dal quintetto della meraviglie Ponce-Di Tonno-Matteucci-Setti-Galatone, già presente nei primissimi tour, e dai nuovi interpreti Leonardo Di Minno e Tania Tuccinardi. Per la tappa reggina già si prevede una grande affluenza di pubblico, del resto le prime due tappe del nuovo tour, a Milano e a Trieste, hanno fatto registrare il tutto esaurito. In questi giorni lo spettacolo è di scena a Bari per poi approdare a Napoli dal 20 aprile. 13006650_10154055482149906_780412571520610583_n

Nel cast dei ballerini il giovane danzatore di Cosenza Renato Capalbo, 27 anni, che fra una replica e un’altra sui teatri più importanti d’Italia, ci ha parla diffusamente dei suoi inizi nella danza, dell’approdo nel carovana di Cocciante, del rapporto con gli altri compagni di avventura. E in attesa di poterlo vedere a Reggio, Renato ci fa quindi entrare nel mondo di Notre Dame, da la musica non è mai stata così spettacolare.

D. Come sei arrivato a superare i provini di Notre Dame de Paris, alla corte di Cocciante?

R: I provini di NDP oggi li ricordo con un’emozione incredibile. Sono stati veramente molto impegnativi MA da parte mia c’era tantissima determinazione. Li ho quindi affrontati di petto, senza lasciare nulla al caso. Ho ascoltato bene tutte le indicazioni che il coreografo Martino Muller e il regista Gilles Maheu richiedevano e le facevo mie per soddisfare le loro aspettative. Volevo a tutti i costi entrare a far parte di questo meraviglioso spettacolo. Il treno, come si dice, passa una volta sola ed io non volevo farlo scappare via. Sara stata determinazione, sarà stata fortuna, ma ce l’ho fatta e sono molto contento e sono arrivato alla “corte” del grande musicista, cantante e autore Riccardo Cocciante. Persona di grandissima umiltà e di una sensibilità davvero incredibile. Sono molto fortunato ad averlo conosciuto e ad aver appreso la sua passione per questo spettacolo. 13010215_10206200451354911_1281667992_o

D. Come ti sei preparato per il musical?

R. La preparazione è stata un percorso in piena salita, senza mezzi termini. Il coreografo Martino Muller, con i suoi grandi assistenti Amy Mason e Marco Chiodo, hanno letteralmente messo su di noi tutte le coreografie, spiegandoci, oltre che ai passi, tutte le sensazioni che avremmo dovuto provare in ognuna di esse. E’ proprio questo che fa la differenza con altri spettacoli. Ogni passo racconta un pezzettino della storia ed è veramente emozionante. Dopo il periodo di sala prove abbiamo affrontato la messa in scena sul palcoscenico allestito appositamente per farci capire quelli che sarebbero stati gli spazi, le luci e tutti gli oggetti di scena. Li è stata magia. Vedere quel muro altissimo toglie il fiato, ma ora pian piano è diventato un nostro “fratello”.

D. Tu sei un clandestino di Clopin o un soldato di Febo?

R. Sono un clandestino di Clopin. Un clandestino che ogni giorno insieme ai suoi compagni grida e combatte per avere il suo diritto di asilo. 12968615_10206200453834973_182210782_n

D. E nel privato com’è Renato?

R. Mi viene un po’ da ridere quando devo parlare di me nel privato perché nella mia vita quotidiana sono un perfetto idiota. Cerco di sorridere sempre e di essere aperto con tutti, questo mi permette di conoscere tanta gente. Insomma sono semplicemente Renatino.

D. Che rapporto hai con la tua città natale e dove hai iniziato a danzare?

R. Sono veramente tanto legato a Cosenza, ma ammetto che ho imparato ad amarla con i suoi pregi e difetti quando sono partito per Roma. Finchè ci stai “dentro” non ti accorgi di quante cose belle ti stai perdendo, pensi sempre che, essendo al “sud”, vivi in una città senza prospettive lavorative, con tanti limiti e così via. Invece da “fuori” senti sempre che è la tua città, la città che ti ha dato di più e che ti ha insegnato tanto, ed è sempre li che torno non appena ho un attimo per me da condividere con la mia famiglia e per ritrovare le mie origini. Ho iniziato a danzare all’età di 11 anni nella scuola “Dance studio di Mirella Castriota” a Rende. Nella mia scuola tutti mi hanno aiutato nella mia formazione di ballerino ma soprattutto come persona. Tutti gli insegnanti e la Direttrice mi seguono sempre e cercano per quanto sia possibile di vedere gli spettacoli a cui prendo parte. Se ripenso a tutti i saggi di danza che ho preparato… E’ stato tutto molto bello e rifarei tutto da capo per arrivare fin qui!

D. Dopo lo straordinario successo della tappa milanese e di quella triestina, adesso Bari. Alcuni giorni fate anche doppia replica. Come trovi il tempo di rifiatare e cosa fai per rilassarti? 

Renato Capalbo insieme ad altri ballerini e a Gio Di tonno (dx), qui nei panni di Quasimodo
Renato Capalbo insieme ad altri ballerini e a Gio Di Tonno (dx), qui nei panni di Quasimodo

R. Sì, Milano e Trieste sono stati due grandi successi. A Milano abbiamo avuto un pubblico di 70.000 persone e Trieste ci ha regalato tante emozioni con il suo teatro “blu”, il Teatro Rossetti. Ora tocca a Bari, dopo due città del nord, una città del sud, e a noi ci fa sempre tanto piacere scendere un po’ nel sud Italia perché la maggior parte del cast ha origini “terrone”! Sono sicuro che avremo un pubblico numeroso e tanto caloroso! In questa prima fase della tourneè molte “doppie”, e quindi cerchiamo di mantenere sempre altissima la concentrazione. Quando però abbiamo un attimo di pausa e la produzione ci da la possibilità di ritornare a casa ne approfitto per tornare sempre dalla mia bellissima fidanzata che mi coccola tantissimo, lei è il mio relax più grande.

D. Conducici nel mondo Notre Dame. Con quale dei cantattori del cast ti trovi meglio? Se dovessi descrivere con due parole ognuno di loro?

R. I cantattori a cui sono più legato sono Leonardo di Minno e Vittorio Matteucci perchè ho avuto già la fortuna di lavorare insieme a loro in un altro capolavoro quale “Romeo & Giulietta ama e cambia il mondo”. Leonardo di Minno è un giocherellone pieno di energia; Vittorio Matteucci per me ormai è un esempio da seguire in quanto grande professionista, come tutti del resto, e un grande insegnante di vita; Gio di Tonno è un “ragazzaccio” sempre con la battuta pronta e abile a inventare giochi divertentissimi; Matteo Setti è ormai il videomaker del gruppo che cerca sempre di catturare attimi che riescano a racchiudere delle belle emozioni o attimi di pura follia con il suo iPhone;

Renato Capalbo con Graziano Galatone ("Febo")
Renato Capalbo con Graziano Galatone (“Febo”)

Lola Ponce è semplicemente bellissima e bravissima, ha una femminilità mozzafiato; Graziano Galatone è il “ragazzaccio” numero 2, è divertente e non si prende mai troppo sul serio, ma che quando fa il suo “spettina tutti”. Tania Tuccinardi è la più giovane degli artisti ed è quella che passa più tempo con il corpo di ballo, è una ragazza semplice e molto simpatica. Ne approfitto per spendere due parole anche per il secondo cast che è composto anch’esso da grandissimi artisti e professionisti del settore e che ogni volta ci regala grandi emozioni.

D. Qual è il tuo brano preferito dello spettacolo?

R. Difficile rispondere perché i brani sono tutti favolosi, devo indicarne più di uno. Quello che mi piace di più e “Luna” interpretato da Matteo Setti in maniera incredibile. Poi c’è “Un prete innamorato” con Vittorio Matteucci che fa emozionare proprio tutti, ma anche “Clandestini” interpretato da Leonardo di Minno in maniera molto profonda e legato alla coreografia più importante dello show.

D. Sono state annunciate le due date di Reggio Calabria. Avrai così la possibilità di danzare in Calabria. Magari qualcuno da Cosenza verrà a vederti…

R. Eh sì avrò modo di ballare nella mia amata Calabria. Spero che i miei più grandi amici e parenti vengano a vedere questo meraviglioso spettacolo, ma non per vedere me, ma per farsi trasportare da quello che ogni giorno mi catapulta in quello che è il mondo di Notre Dame de Paris e la sua Cattedrale.

12965805_1716005705278567_1974139586_nD. E quindi perché venire a vedere NDP?

R. Facile, perché è magico. Guardando questo spettacolo si entra in un mondo fatto di passione, paure, amore, follia, erotismo, mistero. Emozioni che si scatenano tutte in due ore di spettacolo. Emozioni che non si trovano andando a vedere un film al cinema. Queste sono emozioni vere, provate da persone vere che ogni giorno cercando di accompagnare il pubblico in un viaggio sempre unico, sempre diverso ma con un unico obbiettivo: far sognare tutti. Allora? Tu andresti a vederlo?

D. Io si (rido e dico con convinzione). Prima di salutarci, a chi dedica Renatino tutte queste emozioni e soddisfazioni?

R. Le dedico a tutte quelle persone che hanno sempre creduto in me, alle persone che non mi hanno mai detto “questi sono solo sogni”, ma che al contrario mi hanno sempre sostenuto. Queste persone sono la mia famiglia, i miei amici e la mia fidanzata che rende tutto così speciale e mi aiuta ogni volta ad alleggerire i miei pensieri a volte inutili. Lei mi ricorda ogni giorno quanto sia importante sorridere alla vita.

Andreina Morrone

 

Un cosentino nel cast di Notre Dame De Paris

MILANO – Grande attesa stasera a Milano per il ritorno nazionale del famoso Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante e David Zard, tratto dal noto romanzo di Viktor Hugo. Nel tour niente tappe calabresi, almeno fino al 2017, ma nel cast del musical che vede come protagonisti Gio Di Tonno, Vittorio Matteucci, Lola Ponce e Graziano Galatone, c’è comunque un pò della nostra Regione. Nel cast dei ballerini del coreografo Martino Muller c’è anche il calabrese Renato Capalbo. 1073

Nato a Cosenza nel 1989, Capalbo inizia il suo percorso artistico all’età di 11 anni. Nel 2011 debutta da professionista nel corpo di ballo del programma ‪#‎ilpiùgrandespettacolodopoilweekend‬ con le coreografie di Daniel Ezralow. Nel 2012 entra a far parte del corpo di ballo del festival di Sanremo per poi sbarcare in teatro con Siddharta il Musical e nello spettacolo “Illuzion the show” in Thailandia. Nel 2013 è nel cast di “Romeo&Giulietta Ama e Cambia il Mondo” con le coreografia di Veronica Peparini e regia di Giuliano Peparini.

E adesso Notre Dame De Paris, un altro prestigioso tassello per una carriera in ascesa.