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Il Teatro Rendano apre ai più piccoli con il musical di Masha e Orso

COSENZA – Continua la stagione in prosa del Teatro “A. Rendano”, che si rivolge a un pubblico sempre più variegato. Difatti, destinatari del prossimo spettacolo saranno i più piccoli che avranno la possibilità di trascorrere un allegro pomeriggio in compagnia di Masha e Orso, i protagonisti del cartone più popolare del momento. Il musical, ispirato alle vicende animate russe, arriverà sul palco del “Rendano” la prossima domenica, dalle ore 17,00. L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza, porterà in scena le avventure della simpatica Masha, la bimba russa col suo abitino rosa da matrioska, con il suo amico Orso e tutti i personaggi principali della serie, per un appuntamento rivolto ai più piccoli e ai grandi che per un pomeriggio vogliono ritornare bambini. Lo spettacolo, con colpi di scena ed effetti speciali, ha tutte le carte in regola per regalare al pubblico due ore di spensieratezza e, perchè no, qualche riflessione su quanto a volte sia difficile essere bambini in un mondo di adulti.

 

Dopo “Quali Alibi” Daniele Silvestri a Cosenza il prossimo 12 maggio

Cosenza ( Cs) – Torna da solista sulla scena musicale scegliendo come luogo di espressione della sua arte e della sua musica il teatro. E’ Daniele Silvestri, l’apprezzatissimo cantautore romano,  che, con il suo poliedrico e fantasioso estro musicale approderà anche a Cosenza il prossimo 12 maggio, al teatro Rendano. Un tour che partirà da Foligno il 27 febbraio e si concluderà a Palermo il 14 maggio. “Quali Alibi” è il titolo del singolo presentato in anteprima lo scorso 20 gennaio, che anticipa l’uscita del nuovo lavoro discografico del cantautore in programma a fine febbraio. Il videoclip di “Quali Alibi” è diretto dal regista Francesco Luceri, ed è stato ambientato nel castello di Corigliano d’Otranto e nello stabilimento Colacem di Galatina. Una sorta di micro film nel quale passato e futuro si intrecciano amorevolmente grazie ad un gioco di immagini, suoni e colori. Il singolo, a poche ore dall’uscita ha fatto registrare ben oltre 42 mila visualizzazioni sul web. C’è grande attesa, dunque, per la presentazione dell’album completo dove hanno preso parte quindici tra amici e colleghi dell’artista romano, tra cui Roy Paci. Un nuovo lavoro al quale seguirà un tour intenso e ricco di date. A cinque anni di distanza dal grande successo di S.C.O.T.C.H e dopo il positivo riscontro avuto con Il padrone della festa, il progetto che ha realizzato in collaborazione con gli amici Max Gazzé e Niccolo Fabi, Daniele Silvestri, torna a fa sentire la sua voce e la sua musica. Nuovi arrangiamenti dal sound innovativo, enigmatico, l’uso di parole sempre in continua mescolanza ed evoluzione, ma allo stesso tempo, la creazione di un’atmosfera intima e suggestiva. Per lo spettacolo del Rendano sono già disponibili i biglietti e gli organizzatori sono certi che l’artista, assai seguito da più generazioni, farà registrare il tutto esaurito.

 

Raffaella Aquino 

Sabrina Ferilli al Rendano in SIGNORI…LE PATÉ DE LA MAISON

COSENZA – Sabrina Ferilli, nel cast della brillante commedia “Signori…le paté de la maison”, sarà la guest star del prossimo appuntamento della “Stagione Teatrale 2015/2016”. Sul palco del Teatro Rendano, domani, sabato 20 febbraio, alle ore 20.30 e domenica 21 febbraio, alle ore 18, protagonista una grande diva italiana. Ispirata alla commedia francese Le Prénom, di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Patellière, l’adattamento teatrale è firmato da Carlo Buccirosso e dalla stessa Ferilli. Sul palco, con la splendida Sabrina, Maurizio Micheli, regista della messa in scena e Pino Quartullo. Si preannuncia l’ennesimo sold out del cartellone ideato da “L’Altro Teatro”.

Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 12 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone de “L’AltroTeatro”. Quest’anno la storica società compie ben venta’anni di attività.

Curioso destino quello della commedia teatrale francese Le Prénom, di cui gli stessi autori Matthieu Delaporte eAlexandre De La Patellière hanno saputo trasporre la scoppiettante drammaturgia in sceneggiatura perfetta per il cinema, producendo un film che riscosse un successo incredibile e duraturo. In Italia, il testo torna sulle tavole del palcoscenico grazie a un cast di talentuosi artisti.

In questo spettacolo – racconta Ferilli, che produce ‘Signori…le patè de la maison’ – in maniera comica, c’è la volontà di sovvertire tutta una serie di luoghi comuni, che vanno da quelli politici ma anche una modalità borghese di vivere e sull’omosessualità. C’è un modo leggero e divertente di trattare argomenti che faranno scaturire reazioni in questo nucleo familiare”.

Una cena in famiglia con una perfetta padrona di casa (Sabrina Ferilli), il marito, l’amico del cuore e i cognati e l’annuncio di un imminente lieto evento.Colpi di scena e un’innocente goliardata può rivelare imbarazzanti verità. E allora, anche la più gustosa delle pietanze, come il paté che dà il nome al titolo, può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio. Colpi di scena, incomprensioni, disaccordi, stravaganze, bizzarrie, il tutto condito con un‘ampia dose di ironia, sagacia e situazioni comiche.

Domani sera al Rendano “Tre Donne in cerca di guai”

zanicchi

Cosenza ( Cs) – Domani sera sul palco del Rendano  torna la stagione firmata da “L’Altro Teatro”. In scena, la comicità in rosa di tre signore del teatro: Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Clery  Protagoniste del brillante “Donne in cerca di guai”, diretto da Nicasio Anzelmo. Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 12 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”Una commedia divertente dove vincitrici sono le donne con la loro forza e determinazione. Donne che riescono a risorgere dalle loro ceneri afferrando dal loro passato, fatto di delusioni e sconfitte, la forza per costruire un nuovo futuro. La crisi di mezza età e la solitudine sono narrate con raffinata ironia, una piece che gioca con gusto, eleganza e grande divertimento. Commedia sapientemente ritmatata, dove i cinque protagonisti sono continuamente sotto pressione e con un finale a sorpresa. Ispirato alla commedia francese “Les Amazones” di Jean-Marie Chevret, lo spettacolo affronta il tema della solitudine delle cinquantenni single. “Tre donne in cerca di guai”, un testo teatrale che da molte stagioni sta divertendo i francesi, sbarca in Italia grazie a Corinne Clery: “Otto anni fa, quando ho visto per la prima volta a Parigi questa commedia me ne sono innamorata e ne ho acquistato i diritti. Insieme al regista Anzelmo abbiamo voluto attendere di trovare il giusto adattamento per l’Italia”. Per Iva Zanicchi in teatro è un quasi debutto: “Sono felicissima di questa nuova avventura.” “In “Tre Donne in cerca di guai” interpreto il ruolo di Martine, una donna abbandonata dal marito dopo trent’anni di matrimonio”. Barbara Bouchet “Quando mi è stato sottoposto questo testo me ne sono immediatamente innamorata. Mi piace molto il mio ruolo: Micky è una donna energica, risoluta, che sotto la corazza di donna manager nasconde una grande fragilità”.

“Festa a villa Rendano” in scena lo spettacolo dedicato al musicista di Carolei

Cosenza ( Cs) – Il 20 e il 21 febbraio alle 18.30 e alle 21.00, dopo uno studio durato mesi, debutta lo Spettacolo-Concerto “Festa a Villa Rendano” dedicato alla figura inaspettatamente affascinante e rivoluzionaria di Alfonso Rendano. Un appuntamento importante per Villa Rendano pensato e organizzato dall’Associazione “Concerti Versi Incerti Luoghi” insieme e alla Fondazione “Attilio e Elena Giuliani Onlus”. Più che di uno spettacolo vero e proprio, si tratta di un evento.
Pasquale Anselmo e Francesca Florio, hanno scritto un testo ambientato nelle stanze di Villa Rendano, magnifico luogo che grazie al restauro e alla cura della Fondazione “Attilio e Elena Giuliani” ha ripreso vita. Lo spettacolo è strutturato, come un concerto, in 5 movimenti, che corrispondono a 5 stanze della Villa.
“Festa a Villa Rendano” è appunto, una festa! Gli spettatori (un massimo di 50 per replica) saranno gli invitati e si aggireranno per le stanze della villa, accompagnati da un’orchestra da camera e un soprano. In ogni stanza assisteranno a uno spaccato della vita di Alfonso Rendano, che, logicamente, non potendo esaurirsi nei 12 anni della sua permanenza cosentina , è stata approfondita con salti di tempo e di luogo. L’attenzione degli autori è andata verso l’uomo Rendano, i suoi valori e i contatti con l’universo femminile, facendo risaltare la figura della moglie Antonietta e le sue scelte operistiche e letterarie. Il taglio non è documentaristico, è soltanto uno sguardo tenero su un musicista carico di inquietudini, proprie dell’uomo che ha vissuto a cavallo tra due secoli. La forza propulsiva della musica, il potere della parola, la magia di Villa Rendano sono gli ingredienti principali di questa pièce, costruita su misura. La direzione musicale dell’orchestra (pianoforte, quartetto d’archi, arpa e soprano) è del  Maestro Franco Pisciotta. Francesca Florio è Antonietta Rendano. È coautrice e ha curato gli elementi scenici e i costumi. Francesco Bossio è Francesco Cilea, compositore calabrese amico dei Rendano. Pasquale Anselmo è Alfonso Rendano. È autore, regista e direttore artistico del progetto. Lo studio di particolari figure storiche, la potenza evocativa della recitazione, la magica armonia della musica e la scelta di luoghi artistici come scenografie naturali, hanno dato vita all’associazione “Concerti  Versi  Incerti  Luoghi” di P. Anselmo e F. Florio che ha PRODOTTO INTERAMENTE il progetto senza aiuti istituzionali, fra l’altro, richiesti con molto anticipo e attraverso iter burocratici protocollati. L’associazione ringrazia l’arch. Mario Occhiuto per l’attenzione, ma gli ultimi accadimenti non hanno perfezionato la collaborazione con l’amministrazione comunale. Le repliche proseguiranno per i due fine settimana successivi (27/28 febbraio  e  5/6 marzo), con le medesime modalità, ogni giorno 2 spettacoli: 18.30 e 21.00. Lo spettacolo è gratuito ed è dedicato ai cittadini di Cosenza.

Cresce l’attesa per il ritorno della “cantantessa”, il 26 febbraio al Teatro Rendano

Cosenza ( Cs) – “L’abitudine di tornare” è un po’ come l’abitudine di sognare. Se nelle vene scorre quella travolgente passione chiamata musica, si può stare lontani da essa per un po’ di tempo, ma non per molto. Spesso sono i momenti più difficili che si affrontano nella vita, nel suo caso la perdita del padre, a dare quella carica necessaria per tornare a calcare le scene e a conquistare il pubblico. E Carmen Consoli non ha perso l’abitudine di tornare a cantare nei teatri, luoghi a lei molto familiari, accompagnata sempre dalla sua fedelissima chitarra, con quell’eclettismo surreale e intriso di mistero e pathos. La “cantantessa”, grazie a Ruggero Pegna, sceglie anche Cosenza tra le tappe del suo tour nei teatri e sarà in città il prossimo 26 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Rendano, dove si sta registrando quasi il tutto esaurito. Presenterà i brani del suo ultimo lavoro, “L’abitudine di tornare”,  dopo cinque anni di assenza, che è un po’ un ritorno alle origini musicali della cantautrice siciliana. Un disco pop rock, come quelli dei primi anni, anche se non mancheranno i suoi intramontabili intermezzi folk. Tra le canzoni a cui è sicuramente affezionata, c’è “Questa piccola magia”, dedicata a Carlo Giuseppe Consoli, il figlio di quasi tre anni, che la Consoli ha avuto con la fecondazione assistita. Una scelta coraggiosa la sua, di grande attualità che ripercorre un po’ quanto già accaduto alla collega Gianna Nannini, con la nascita di Penelope. Cresce dunque l’attesa per il ritorno a Cosenza di una nuova Carmen Consoli, più matura e certamente più coinvolgente, grazie a quel suo modo unico di saper dare carattere e spessore alla musica e ai testi. Ritorna la  “cantantessa” apprezzata e stimata non solo nel nostro paese, ma anche in Europa.

 

Raffaella Aquino

La Guerritore a Cosenza per l’inaugurazione dell’anno accademico del Conservatorio Giacomantonio

Cosenza ( Cs) – Sarà l’attrice Monica Guerritore ad inaugurare la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2015/2016 del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, che si terrà al teatro Alfonso Rendano lunedì 08 febbraio a partire dalle ore 19.00-  Dante Alighieri sarà il fino conduttore della serata. La bella e brava attrice romana, amata dal pubblico cosentino ( gli affezionati la ricorderanno in giro per il centro storico della città dei bruzi durante le riprese del film “In fuga con Marlene“)  leggerà Dante, “Amor ch’ al cor gentil”, i famosi versi del V Canto dell’Inferno. Per l’occasione, il coro e l’orchestra sinfonica del conservatorio, diretti dal maestro Donato Sivo, intoneranno le note della Dante Symphonie, l’opera sinfonica a programma di Franz Liszt, ispirata alle prime due cantiche della Divina Commedia. La Guerritore è una profonda conoscitrice del capolavoro dantesco, tanto da realizzare un vero e proprio lavoro teatrale, da lei stessa definito “un viaggio emozionante e spirituale”, improntato sulla scia della Divina Commedia e di opere di Leopardi, Pavese, Pasolini e Morante.

 

Raffaella Aquino 

Teatro Rendano, al via il casting per “Francesco di Paula”

COSENZA (CS) Un atto unico sulla vita di un santo, figlio della terra di Calabria. “Francesco de Paula. L’opera” scalda i motori e si prepara ad essere accolta nel tradizionale teatro Alfonso Rendano il 2 e il 3 aprile 2016. Ad omaggiare la straordinarietà di San Francesco di Paola nel seicentesimo anno dalla sua nascita,  sarà un inedito spettacolo scritto e musicato dal maestro Francesco Perri con la regia di Marco Simeoli e la produzione di “Filein Sonus”, “Aura”, “Belcanto Leoncavallo”, “Idea” e “A pois”.

Sul racconto le idee appaiono già chiare, così come sull’originale dimensione multimediale e sulla scelta di alcuni attori. Spicca tra tutti l’uomo di teatro per eccellenza: il brillante Enzo Garinei, attore e doppiatore, fratello del compianto Pietro ed erede diretto della storia della commedia musicale italiana.

Accanto al grande maestro reciteranno gli artisti calabresi Caterina Misasi e Francesco Castiglione. Come richiede la tradizione delle opere da sold out, l’organizzazione aprirà ufficialmente i casting nel teatro bruzio a ballerini, cantanti e attori il prossimo 13 febbraio a partire dalle ore 10.

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Tutti i partecipanti dovranno essere muniti di fotocopia di un documento di riconoscimento, una foto e curriculum vitae. Ai ballerini si richiede abbigliamento comodo. Sarà insegnata una coreografia sul posto. Cantanti e attori potranno scaricare il provino su parte direttamente dalla pagina facebook https://www.facebook.com/franciscodepaulapovero/?fref=ts (è fondamentale ai fini della validità dell’audizione).

E’ obbligatorio, altresì, prenotare la propria audizione inviando una mail a apoiseventi@gmail.com e specificando la categoria per la quale ci si intende candidare.

Di seguito breve nota di regia e biografia degli artisti.

Il testo teatrale copre una parte significativa di San Francesco di Paola: dalla costruzione dell’ordine fino alla partenza per la Francia.Un arco di tempo che copre più di cinquant’anni e che si sviluppa sempre in Calabria. L’operazione non vuole essere né solo musicale né esclusivamente teatrale in quanto cerca di far confluire diverse esperienze (ballo, canto, prosa, multimedialità) e di offrire un prodotto che possa essere ad ampio spettro e per tutti. In questo senso si  pensa a strategie che possano coinvolgere lo spettatore e, magari, renderlo parte integrante dello spettacolo. Le scenografie saranno in led wall o con videoproiettori, spesso in movimento. L’idea è quella di coinvolgere in toto la platea e di creare dei fermo immagine come fossero dipinti dalla mano del Caravaggio.

Enzo Garinei

E’ tifoso sfegatato della Lazio e maestro di vita e di teatro. Enzo Garinei, classe 1926, è un prolifico attore teatraletelevisivo e cinematografico ed è uno dei principali caratteristi e doppiatori del panorama italiano È fratello del noto commediografo e regista teatrale Pietro Garinei e padre di Andrea, anche lui attore. Esordisce al cinema nel 1949, in Totò le Mokò, e nel corso di quattro decenni partecipa, in ruoli secondari, a numerose commedie musicali e cinematografiche, rallentando le proprie apparizioni solo a partire dagli anni novanta. Nel teatro leggero ha partecipato spesso agli spettacoli di Garinei e Giovannini; le sue più recenti performance (nel 2008 e 2009) lo vedono tra i protagonisti di Facciamo l’amore, a fianco di Gianluca Guidi e Lorenza Mario e di Aggiungi un posto a tavola, sempre a fianco di Gianluca Guidi e con Marisa Laurito. È stato anche, pur se saltuariamente, doppiatore televisivo: il personaggio più noto da lui doppiato è stato sicuramente quello di George Jefferson (interpretato daSherman Hemsley) della sitcom di lunga durata I Jefferson (19751985). Doppiò anche Stanlio, in coppia con Giorgio Ariani, in alcune comiche e film. Nonostante questa sua attività di doppiatore, egli risulta curiosamente doppiato da Massimo Turci nelle poche pose che ha all’interno del film Donne sole.Nel luglio 2009, ha vinto il riconoscimento speciale Leggio d’Oro “Alberto Sordi“.

Francesco Perri

Francesco Perri (1972) è compositore e direttore d’orchestra. Dopo aver conseguito gli studi classici a 16 anni, si è diplomato in Composizione, Strumentazione, Pianoforte e in Direzione d’orchestra. E’ laureato al D.A.M.S. e Filosofia con il massimo dei voti e la lode. Nel ’97 è stato borsista presso la Scuola di musica e filosofia del corso Metafisica della voce di Napoli: Simbolica, Ermeneutica, Analisi musicale. E’ giornalista pubblicista e critico musicale. E’ stato direttore responsabile del periodico di cultura “Il Fermento”. Dal 2001 al 2004 è stato Direttore dell’Istituto di Musica Pareggiato P.I.Tchaikovsky della Provincia di Catanzaro; infine docente di Teoria e Solfeggio presso il Conservatorio Statale “S. Giacomantonio” di Cosenza. Come direttore d’orchestra ha al suo attivo concerti in Italia ed all’estero (Francia, Bulgaria, Canada, Germania e, negli Stati Uniti). Allievo di Bellugi, Pavlov, Gergiev, ha molto approfondito, sotto l’aspetto compositivo e strumentale, il repertorio Sinfonico tedesco tra ‘800 e ‘900 (Beethoven, Mahler, Schoenberg, Berg) e quello russo (Prokofiev e Shostakovich), avendo, infine, particolare predilezione verso il repertorio wagneriano e del Verismo italiano.Nel 2000 è stato tra i fondatori, in Calabria, della Orchestra Sinfonica Calabrese SerrEnsemble, premio Sallentum 2001, con la quale ha diretto più di cinquecento concerti in dieci anni anni di attività e di cui è il direttore stabile. Nel 2003 ha inciso con l’Orchestra SerrEnsemble un Cd edito dalla Sony dedicato al Tango (nel quale è direttore d’orchestra, pianista e orchestratore di tutti i brani) e nel 2006 un Cd dedicato a Mozart con tre concerti per pianoforte ed orchestra. Come pianista sta dedicandosi, con concerti e con ricerche ed incisioni discografiche, allo studio critico e musicale per la riscoperta del patrimonio musicale calabrese.

La Tosca di Puccini di scena al Rendano: tragedia ed eroismo, tra rinnovamento e storia

rendano

Cosenza ( Cs) – Se non fosse stato per le musiche di un’orchestra magistrale e superlativa, diversi spettatori ( i più sfortunati relegati ai palchetti laterali, parte della stampa compresa), della Tosca, in scena ieri sera al Teatro di tradizione cosentino, si sarebbe potuto raccontare ben poco. Una Tosca a metà, la si potrebbe definire, che ha ricevuto il plauso di un Rendano, degli “ospiti in platea” in modo particolare, che non ha registrato il tutto esaurito, nonostante l’opera di Puccini,  con le due rappresentazioni in programma per la 55° stagione lirica di Cosenza, ( in replica domenica 24 alle ore 17.30) sia l’unica inserita nel cartellone 2015-2016 che ha come leitmotiv  L’Eroe e l’Identità. Una scelta poco azzeccata , forse,  quella di coniugare innovazione e tradizione. Difatti, solo parte del pubblico, la platea, appunto, e gli spettatori dei palchi centrali,  sono riusciti a giudicare le scelte della regia, firmata da Antonello Palombi, non promossa, però, a pieni voti.  Sullo sfondo, infatti, la raffigurazione di una Roma ottocentesca, proiettata con la tecnica del video mapping, a voler dare quella sensazione di profondità scenica che, probabilmente non è stata del tutto apprezzata e ammirata. Del resto è noto, il pubblico di Cosenza è avvezzo alla tradizione, si attende una riproduzione fedele e aderente all’originale, ( basti ricordare la messa in scena, sempre al Rendano, nel febbraio 2012, di una versione rivisitata , “in giacca e cravatta” del Rigoletto di Verdi, che ha ricevuto molte critiche da parte del pubblico).  E’ stata però, nel complesso una Tosca, approvata e gradita, grazie soprattutto ad un’orchestra straordinaria, quella del Teatro Rendano, diretta dal maestro Luca Ferrara, particolarmente applaudita durante le arie più note.  E lucevan le stelle, l’aria più famosa dell’opera pucciniana,  quella certamente più attesa dagli spettatori, non ha suscitato l’entusiasmo sperato.  Leonardo Caimi, nel ruolo di Mario Cavaradossi, si è lasciato sfuggire qualche stecca non del tutto lineare, ma , nell’insieme, la sua è stata una buona interpretazione. Così come apprezzati  sono stati anche alcuni tra gli altri interpreti:  da Francesco Landolfi nel ruolo del Barone Scarpia a Francesco Musino nei panni di Cesare Angelotti, da Alessandro Battiato ( Il Sagrestano) al cosentino Saverio Pugliese, che ha interpretato Spoletta. Bella e brava Daria Masiero, nel ruolo di Flora Tosca. Il soprano è una delle voci più acclamate del panorama lirico e, nel corso della sua carriera,  ha dato voce a grandi protagoniste.  E la sua Tosca, portata al Rendano, è stata elogiata,  così come l’intera vicenda narrata, un connubio perfetto tra tragedia ed eroismo, di cui i due sfortunati amanti, ne restano vittime.  Fedeli  alla tradizione invece gli ambienti, maestosi e cupi,  dove a fare da sfondo, grazie alle nuove tecnologie,  c’erano i luoghi in cui  realmente è stata ambientata l’opera di Giacomo Puccini: La chiesa di Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel Sant’Angelo.  Promosse le scenografie e i costumi, curati con piglio ed eleganza da Rocco Pugliese Eerola, vecchia conoscenza del Teatro Rendano, presenza fortemente voluta dal direttore del teatro cosentino, Lorenzo Parisi. La Tosca in scena al Rendano non è stata soltanto una rappresentazione teatrale, che ha visto protagonisti, tra gli altri, sia il coro F. Cilea di Reggio Calabria che il Piccolo Coro dell’Alfonso Rendano, ma ha rappresentato per molti anche un’occasione di studio e apprendimento. Sono infatti stati creati dei veri e propri laboratori di sartoria, trucco e parrucco, che hanno visto coinvolti per diverse settimane giovani di tutta la provincia.  Il pubblico? Poco glamour, nessun effetto luminescente,  l’assenza di  paillettes e lustrini si è notata come quella del primo cittadino Mario Occhiuto, ma, ovviamente tanto sfoggio di pellicce, baci, abbracci e sorrisi, molti dei quali circostanziali, tipici di quella Cosenza borghese, che, tra serio e faceto, per nulla perderebbe un evento così mondano.

 

Raffaella Aquino 

Questa sera al Rendano la Tosca di Puccini tra tradizione e innovazione.

Cosenza – Sarà un allestimento molto suggestivo, fedele alla tradizione lirica, ma con temi innovativi che renderanno lo spettacolo ancora più piacevole.  La Tosca di Puccini, in scena questa sera al Rendano di Cosenza e, in replica domenica 24 alle 17.30- sarà, assicurano gli organizzatori, molto sorprendente.  Il pubblico della platea, si troverà, in alcuni momenti, infatti parte attiva di molte scene, grazie all’introduzione del video mapping, uno strumento che consente di proiettare immagini su superfici reali ( basti ricordare la facciata di San Pietro, in occasione dell’apertura del Giubileo).  Alcune di queste scene sono state realizzate a Roma con i droni,  per restituire le atmosfere dei luoghi di “Tosca” (da San Pietro a Castel S.Angelo, da Palazzo Farnese a S.Andrea della Valle)  e coinvolgeranno nell’azione scenica la stessa platea, con l’effetto di accorciare le distanze con il palcoscenico e gli artisti ed abbattere, dunque, la cosiddetta “quarta parete. Il regista, Antonello Palombi, si è detto soddisfatto della sinergia avuta con  i colleghi “e conto di poter mostrare una “Tosca” assolutamente aderente allo spartito e alla scrittura del compositore e che in un certo qual modo soddisferà il palato dei tradizionalisti, ma mostrerà anche le sue vere fattezze utilizzando la tecnologia di cui disponiamo oggi”. Chi ha dato un contributo non da poco all’allestimento del Rendano, per la due giorni cosentina, è stato anche Luigi Pugliese, che della Tosca firma la scene e i costumi. Una rappresentazione,  dunque aderente allo stile dell’epoca, con segmenti innovativi grazie all’apporto delle nuove tecnologie. Grande attesa per  questa sera, non solo per  gli affezionati, ma anche per i meno appassionati, perché l’opera di Puccini sarà l’unica in programma nel cartellone lirico del teatro di Tradizione cosentino.

 

Raffaella Aquino