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Presentazione dell’evento “Rime per un sogno” e concerto Minghi

COSENZA – Sabato 4 gennaio alle ore 16.30 presso la sala Maurizio Quintieri – Ridotto del Rendano, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dell’evento Rime per un sogno a cura dell’associazione di volontariato Bracciaperte in collaborazione con lo Spi Cgil di Cosenza e l’Auser di Cosenza.
Interverranno il presidente dell’associazione Bracciaperte, Pasquale Nigro, il sindaco della città di Cosenza, architetto Mario Occhiuto, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, il segretario provinciale dello Spi Cgil, Giannino Dodaro.
Sarà inoltre inaugurata dal dottor Eugenio Gagliardi, presidente dell’associazione culturale Cenacolo di cultura città di Cosenza, la mostra personale del maestro Giuseppe Cascella, che resterà aperta al pubblico anche domenica 5 gennaio dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
Durante la conferenza stampa saranno illustrati i dettagli del concerto di Amedeo Minghi, previsto per domenica 5 gennaio alle ore 21 presso il Teatro Rendano. Un concerto di beneficenza nel corso del quale sarà presentato ai sindaci dei Comuni che hanno aderito al progetto un ecografo portatile.

Sold out per il concerto di Capodanno al Rendano

COSENZA – Sold out per il concerto di Capodanno, con Rosa Martirano, organizzato per il primo gennaio al “Rendano”, dall’Associazione “Salotto 12”.

Si rinnoverà anche quest’anno la tradizione del Concerto di Capodanno nel centro storico organizzato, per il primo gennaio 2014, alle 19,30, al Teatro “Rendano”, dall’Associazione “Salotto 12” ed ideato da Sergio Nucci.
Il concerto, giunto alla sua quindicesima edizione, vedrà esibirsi la cantante cosentina Rosa Martirano.
L’evento, inserito nel programma della manifestazione “Buone Feste cosentine”, promossa dall’Amministrazione comunale e dall’Assessorato al teatro e agli spettacoli guidato da Rosaria Succurro, ha già fatto registrare il sold out.
Merito di una formula vincente che coniuga la gratuità dell’evento (l’ingresso è libero), con la dislocazione nel centro storico, nella suggestiva cornice del Teatro “Rendano”, e con il fatto che il concerto dell’Associazione “Salotto 12” è l’unico evento del primo gennaio in città.
Soddisfazione è stata espressa dall’ideatore del concerto Sergio Nucci per il tutto esaurito registrato ancor prima che l’evento si consumi. Nucci si è detto, a questo proposito, rammaricato di non poter soddisfare tutte le richieste pervenute per assistere al concerto, in quanto il sold out, verificatosi con largo anticipo, non consente di poter accogliere tutte le istanze.
Di solidissima formazione jazz, la cantante cosentina Rosa Martirano può esibire con orgoglio alcune significative collaborazioni con i grandi della musica jazz, come l’armonicista belga Toots Thielemans, ospite internazionale di uno dei primi dischi del “Rosa Martirano quartet”, o con il cantautore Claudio Baglioni, con il quale partecipò ad alcune tappe del tour “Oltre”, interpretando il brano “Con tutto l’amore che posso”, accompagnata al pianoforte dallo stesso cantautore romano, dal quale venne poi invitata, nel 2004, ad esibirsi all’interno del Festival, da lui diretto, ‘O Scià” a Lampedusa.
La versatilità di Rosa Martirano e le sue straordinarie qualità vocali le consentono di spaziare, con eccellenti risultati e con una disinvoltura unica, dal jazz, suo primo amore, al pop d’autore e alla bossa nova.
A quest’ultimo proposito, significativa la collaborazione avviata, nel 2007, con il chitarrista brasiliano Roberto Taufic, con il quale ha dato vita ad un fruttuoso sodalizio, sfociato in una serie di apprezzati concerti all’insegna della musica di Antonio Carlos Jobim, tra i padri, insieme a Vinicius de Moraes e a Joao Gilberto, della bossa nova.
La nuova avventura musicale di Rosa Martirano porta il nome del suo cd più recente, “La curpa è di l’amuri”, prodotto da Roberto Musolino, suo storico sodale, e nel quale la Martirano, oltre che interprete, è anche autrice di ben 11 dei 12 brani che lo compongono. A proposito di questa nuova fatica discografica il violoncellista e musicista jazz Paolo Damiani, con il quale Rosa Martirano ha tenuto alcuni concerti nel 2010, ha detto che si tratta di “un’opera raffinata ed inventiva, densa di colori: quelli di Calabria, che l’uso del dialetto restituisce in immagini memorabili. Rosa Martirano – sottolinea ancora Paolo Damiani – vince la sfida perché non cade nella trappola della cartolina folk: grazie ai sorprendenti arrangiamenti dell’eccellente Roberto Musolino e a un gruppo di ottimi solisti, il suono è decisamente attuale ed evoca atmosfere in bilico tra pop d’autore e jazz mediterraneo.”
A costituire l’ossatura del concerto del primo gennaio al “Rendano” saranno i brani tratti da “La curpa è di l’amuri”, ma nel programma figurano anche alcuni inediti che troveranno posto nel prossimo cd che la cantante cosentina ha in preparazione.
A questi si aggiungeranno alcuni pezzi che fanno parte delle esperienze passate e che, punteggiandone il lungo percorso musicale, l’hanno, in una sorta di nostos, ricondotta nella sua Calabria.
La Martirano sarà affiancata al “Rendano” da Vittorino Naso alla batteria, Roberto Musolino al basso, Checco Pallone (tamburi a cornice), Roberto Risorto al piano, Enzo Naccarato alla fisarmonica e Alberto La Neve al sax.
Completano il quadro, le due coriste Daniela Butera e Anna Passarelli.

“UlcerDays – Dove mi curo”? Medici e pazienti al Rendano Mercoledì 6 Novembre

COSENZA – Si svolgerà anche a Cosenza, come sta accadendo in diverse città italiane,  la Giornata dedicata al tema delle ulcere cutanee,  UlcerDays, che si propone di sensibilizzare in merito ad una patologia invalidante e diffusa, ma le cui opportunità di cura sono poco conosciute, il che fa sì che i pazienti siano spesso portati a rivolgersi a strutture lontane, con aggravi di spese e di sofferenza.

L’iniziativa cosentina si svolgerà domani mercoledì 6 novembre, con inizio alle 16,30, nella Sala Quintieri del Teatro Rendano.

L’organizzazione è  dell’AIUC – Associazione Italiana Ulcere cutanee- in collaborazione con SIMITU- Associazione per i diritti dei pazienti affetti da lesioni croniche cutanee e con il patrocinio del Comune di Cosenza.

Ad aprire i lavori sarà il Coordinatore regionale AIUC dottore Francesco Giacinto,che è anche responsabile dell’ Ambulatorio di Vulnologia di I livello a Praia a Mare per l’Azienda sanitaria cosentina.

“La Giornata dedicata al tema delle ulcere cutanee –dice il dr. Giacinto – dovrà servire ad accendere i riflettori sulle esigenze dei malati e sulle opportunità di cura esistenti nella nostra regione. C’è soprattutto la necessità di istituire percorsi diagnostico-terapeutici dedicati, in grado di dare risposte efficaci in termini di cure appropriate e riduzione della sofferenza delle persone malate. Al dibattito abbiamo perciò invitato medici, infermieri, amministratori della sanità, responsabili delle politiche sociali, rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni civiche.”

Nella qualità di  coordinatrice del mondo delle Associazioni del terzo settore di Cosenza, Alessandra De Rosa rappresenterà il punto di vista dei numerosi pazienti che registra anche la provincia cosentina.

Dopo i saluti delle autorità, inizieranno le esposizioni delle relazioni scientifiche:

– professore Raffaele Serra, dell’Università di Catanzaro, responsabile di un Master in vulnologia su: “Peer to peer-Wound Web Net”.

– dottore Luigi Battaglia, Responsabile scientifico del Progetto regionale per le ulcere cutanee su:  “I percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali in Calabria”.

-Quindi, le esperienze dei centri di cura in Calabria, con i dottori Francesco Giacinto che opera a Praia a Mare-Scalea; Giovanni Saladini, consigliere nazionale AIUC, a Lamezia Terme; Stefano Priolo, responsabile dell’Ambulatorio di I livello, a Reggio Calabria; e con Miro Sollazzo, infermiere esperto nella cura delle ulcere, responsabile dell’Ambulatorio infermieristico a Polistena.

Seguiranno le relazioni delle dottoresse:

  • Marilù Vulnera, Direttore dell’Area farmaceutica territoriale dell’Asp di Cosenza su: “L’ulcera cutanea; counselling e farmacia”

  • Giuliana Bernaudo, Direttore del Distretto “Tirreno” dell’Asp di Cosenza su: “L’ulcera cutanea nel distretto “Tirreno”.

Si darà poi voce ai pazienti ed al dibattito. Concluderà Francesco Giacinto.

Affidati i lavori per il teatro Rendano

Cosenza.Prosegue a Cosenza da parte dell’Amministrazione comunale l’apertura di numerosi cantieri per la realizzazione di progetti che restituiranno ai cittadini luoghi più funzionali e attrattivi. Insieme alla riqualificazione delle piazze, delle strade e dell’arredo urbano già in corso d’opera, sono appena stati affidati i lavori di adeguamento del teatro Rendano.La ditta aggiudicataria della gara, su 23 imprese partecipanti (fra cui, oltre a quelle regionali, anche una di Napoli e una di Catania), è la ditta Morrone Stefano di Trenta. L’importo complessivo dei lavori a base d’asta è di 230 mila euro, grazie al finanziamento del POR della Regione Calabria che ha destinato una linea di intervento alla qualificazione del Sistema dei teatri calabresi. In particolare, il prestigioso stabile di tradizione “Alfonso Rendano” sarà interessato da lavori per la messa in sicurezza dell’impianto elettrico, per il rifacimento del palcoscenico totalmente in legno, per il rifacimento del  meccanismo dei cosiddetti tiri scenici che consente il movimento delle quinte e, inoltre, per garantire la sicurezza degli spettatori per interventi sulle vie di esodo che saranno ripristinate nel calpestio e risanate nelle scale esterne per meglio adeguarle al deflusso delle persone in condizione di sicurezza.“E’ importante riuscire a intercettare risorse che, oltre a permetterci di realizzare grandi opere pubbliche, ci diano la possibilità di tutelare il nostro immenso patrimonio monumentale – afferma il sindaco Mario Occhiuto – Assume quindi uno specifico impegno di responsabilità non dimenticare i luoghi di fruizione come il teatro Rendano che consentono di nutrire l’anima e alimentare la mente.

“La Traviata di Verdi” chiude la 53ma stagione lirica del Teatro “Rendano”

COSENZA – Chiude nel segno di Verdi la 53ma stagione lirica del Teatro “Rendano” di Cosenza, diretto da Isabel Russinova.

Sarà, infatti, “La Traviata”, del compositore di Busseto, l’ultimo titolo del cartellone lirico del teatro di tradizione cosentino, degna conclusione delle celebrazioni verdiane del “Rendano” il cui primo atto era stato, a marzo, l’omaggio che ha visto esibirsi a Cosenza, in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il soprano Fiorenza Cedolins, una delle voci più rappresentative del panorama lirico nazionale, molto apprezzata e richiesta all’estero.

Non meno conosciuta ed apprezzata la cantante che giovedì 30 maggio (ore 21,00) e venerdì 31 maggio (ore 21,00) in tutte e due le serate, interpreterà, ne “La Traviata” in scena al “Rendano”, il ruolo di Violetta Valery. Si tratta del soprano emiliano Elena Rossi che è già stata Violetta nell’allestimento di “Traviata” del Teatro “Coccia” di Novara.

Oltre alle significative collaborazioni con importanti direttori d’orchestra come Gianluigi Gelmetti e Guillaume Tourniaire (che in passato ha diretto altre volte al “Rendano”) e con registi come Filippo Crivelli, Roberto De Simone, Ugo Gregoretti e Pier Luigi Pizzi, Elena Rossi può vantare, tra le altre, una consolidata collaborazione al fianco di Andrea Bocelli con il quale si è esibita in diverse occasioni: dal concerto organizzato al Teatro “Asioli” di Correggio per l’assegnazione del Premio Pavarotti, proprio ad Andrea Bocelli, alla partecipazione, nel maggio del 2011, all’Asian Tour di Bocelli a fianco del quale ha cantato nei concerti di Jakarta, Taipei e Pechino. Esperienza ripetutasi, nel settembre 2010, quando lo ha accompagnato nel concerto “Piramidi, Suoni e Luci” al Cairo.

Le molteplici esperienze di Elena Rossi all’estero ne hanno fatto oggi una delle soprano italiane più contese dai teatri internazionali.

La regia de “La Traviata” che andrà in scena al “Rendano” giovedì 30 e venerdì 31 maggio è  di Artemio Cabassi che firmerà anche scene e costumi per la sua provenienza dal mondo della scenografia e per aver disegnato alta moda per le  più prestigiose case italiane e spagnole. Dopo una breve parentesi, negli anni ottanta,  nell’operetta, Cabassi è approdato alla lirica dirigendo un “Werther” di Massenet con Katia Ricciarelli.

Nutrito il gruppo di cantanti che ha diretto nel corso degli anni: Leo Nucci, Fiorenza Cedolins, Daniela Dessì e Renato Bruson.

Fortunata anche la collaborazione con Vittorio Sgarbi per L’Arlesiana di Cilea al Palazzo ducale di Sassuolo con la Fondazione Toscanini.

Al pubblico di Cosenza, Artemio Cabassi, per quanto viene anticipato nelle note di regia, ha scelto di proporre l’opera nella sua più asciutta, e autenticamente verdiana, eleganza: “uno spettacolo – afferma il regista – che si muove nel solco della tradizione, ma che non vuole limitarsi ad essere puramente illustrativo, volendo indagare i rapporti spesso contraddittori tra i vari personaggi. In quest’ottica, Alfredo, sinceramente innamorato ma tutto sommato impulsivo e infantile, è visto come un temperamento appassionato, coi nervi spesso a fior di pelle. Particolare rilievo è stato dato al personaggio di Annina, non solo cameriera di Violetta, ma sua fidata confidente, perennemente al suo fianco, silenziosa e devota.”

Inedito, ma non privo di precedenti, lo spostamento d’epoca: Cabassi ha, infatti, posposto la vicenda di un paio di decenni, incorniciandola in una sontuosa scenografia in stile liberty e ispirandosi, per i costumi, ai grandi stilisti Paul Poiret e Jeanne Paquin e al loro gusto orientaleggiante. La rinnovata iconografia, e gli stimoli che vorrebbe indurre nell’immaginario dello spettatore, tendono a rendere, ancora più di una cornice ottocentesca o di una integrale attualizzazione, il senso del passaggio tra due epoche e del tramonto di un intero sistema di valori con tutte le sue illusioni.

L’Orchestra della “Traviata” in scena al “Rendano” è quella delle Terre Verdiane, diretta da Stefano Giaroli che è anche maestro concertatore. Nel suo percorso di direttore d’Orchestra, Giaroli ha debuttato come direttore d’opera, nel 2001, proprio con “Traviata” alla “Messehalle” di Basilea e, sempre dirigendo l’opera verdiana partirà, ad agosto, per una importante tournée nel sud della Francia.

Il coro dell’allestimento del “Rendano” è il “Città della Musica” di Lecce, diretto da Vincenza Baglivo. Il cast dei cantanti è completato dal tenore barese Gianni Leccese (Alfredo Germont), dal baritono Donato Di Gioia (Giorgio Germont) e ancora da Giorgia Bertagni (Flora Bervoix), Antonella Degasperi (Annina), Stefano Consolini (Gastone), Franco Montorsi (Barone Douphol), Fabrizio Macciantelli (Marchese D’Obigny) e Luca Gallo (Dottor Grenvil).

Biglietti in vendita al botteghino del “Rendano” e all’Agenzia InPrimafila di viale degli Alimena.

Alla “prima” di giovedì 30 maggio potranno assistere gli abbonati del turno B (abitualmente quelli della pomeridiana di domenica), alla recita di venerdì 31 maggio, gli abbonati del turno A.

Il 3 maggio la “prima” di “Scanderbeg”, l’opera con la quale chiude la 53ma stagione lirica del Teatro “Rendano”

Cosenza – Un vero e proprio evento chiuderà il 3 e il 5 maggio la 53° stagione lirica del Teatro “Rendano” di Cosenza. Di scena il dramma in musica “Scanderbeg”, composto da Antonio Vivaldi e rappresentato per la prima volta nel 1718 al Teatro della Pergola di Firenze. La riproposizione dell’opera a Cosenza segna una importante e virtuosa collaborazione tra il Teatro “Rendano” diretto da Isabel Russinova, il Teatro Nazionale dell’Opera di Tirana, palcoscenico della prima rappresentazione di questa produzione nel novembre del 2012, e l’Opera Academy di Verona che, su commissione del teatro albanese, ha realizzato il progetto artistico con il coinvolgimento degli allievi dei master di specializzazione dell’accademia veronese.

Dell’opera “Scanderbeg” gran parte della musica originale andò perduta, mentre il libretto, di Antonio Salvi, poeta di corte del granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici, sopravvisse interamente. Grazie al raffronto di documenti d’epoca, si accertò che quattro arie con recitativo vennero scritte dalla mano di Antonio Vivaldi. Al compositore Francesco Venerucci è toccato il compito di sottoporre a revisione le quattro arie “vivaldiane” e un certosino lavoro di restauro e di vera e propria reinvenzione della musica per tutta la copiosa parte rimanente. Al musicologo e saggista Quirino Principe, invece, quello, lungo e faticoso, di rielaborare interamente il libretto di Salvi, rendendolo più comprensibile e lasciando inalterati solo rari versi.


A Tirana l’opera è stata rappresentata in occasione del centenario dell’Indipendenza dell’Albania dalla secolare soggezione all’Impero Ottomano, proclamata il 28 novembre 1912.Grazie a questa operazione di ritrovamento, recupero, rielaborazione e quasi re-invenzione testuale oggi “Scanderbeg” può essere rappresentata, dopo Tirana, al Teatro “Rendano” di Cosenza.

Al centro del dramma in musica vivaldiano, la figura dell’eroe albanese Giorgio Castriota Scanderbeg, nato a Croia nel 1405, prima valoroso soldato al servizio dei Turchi, per qualche tempo orientato verso la religione islamica, poi tornato al cristianesimo. Scanderbeg fu condottiero del suo popolo e tessitore dell’identità nazionale albanese. “Difendendo la propria terra – scrive Quirino Principe – Scanderbeg difese l’Europa cristiana e civile e in questo suo ruolo raggiunse una statura politica e morale fra le maggiori della storia europea, tanto che la sua grandezza fu ricordata con evidenza anche fuori del vecchio Continente.”

Doppia la dimensione storica assegnata a Scanderbeg dallo stesso Principe: “come campione del cristianesimo dinanzi all’espansionismo islamico e come eroe nazionale d’Albania”.

Due le rappresentazioni previste al “Rendano”: la “prima” venerdì 3 maggio, alle ore 20,30 (turno A di abbonamento) e la replica domenica 5 maggio, alle ore 17,00 (turno B di abbonamento).

L’Orchestra, il coro e il corpo di ballo sono quelli del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Tirana. Stesso discorso per i cantanti: Armand Likaj (nel ruolo di Scanderbeg), Emiljana Palushaj (Doneca), Ogert Islami (Aroniz), Erlind Zeraliu (Ormondo), Edvin Kastrati (Amurat II), Ivana Hoxha (Asteria) e Klodian Kacani (Acomat).

Maestro Concertatore e Direttore d’Orchestra Zhani Ciko, che del Teatro dell’Opera di Tirana è anche sovrintendente; maestro del coro è Dritan Lumshi. La regia è di Giorgia Guerra, ripresa da Ada Gurra. Maestro del ballo e coreografo, Lino Privitera.

A firmare le scene Andrea La Cagnina, mentre le proiezioni video sono di Florian Canga e i costumi di Claudia Yanina Fascio.

Biglietti in vendita sia al botteghino del “Rendano” che all’agenzia Inprimafila di viale degli Alimena.

Rinviato lo spettacolo “Non tutto è risolto” con Franca Valeri, ultimo appuntamento della Stagione di Prosa del Rendano

Cosenza – Sopraggiunti motivi tecnico-organizzativi che hanno imposto il rinvio, a data da destinarsi, dello spettacolo “Non tutto è risolto”, con Franca Valeri, previsto il 20 e 21 aprile prossimi, quale ultimo appuntamento della Stagione di Prosa del teatro “Rendano”.

Lo rende noto la Direzione Artistica del teatro precisando che, non appena possibile, sarà comunicata agli abbonati la nuova data dello spettacolo.

Ultimo Appuntamento Primaverile per l’Associazione “M. Quintieri” con il Pianista Antonio Consales

COSENZA – Ultima tappa, al teatro “Rendano”, del percorso culturale progettato dall’Associazione “Maurizio Quintieri”, insieme al Direttore Artistico del Teatro Rendano Isabel Russinova, che nei precedenti appuntamenti ha legato la “parola” alla “musica” in tutte le sue sfaccettature.

Nel concerto del pianista cosentino Antonio Consales – previsto nella sala “Quintieri” del teatro “Rendano” giovedì 11 aprile alle ore 20.00 – “La Parola si fa Musica”, diventando il tema ispiratore del concerto che il raffinato artista presenta come “un viaggio ai confini tra la musica assoluta e la musica a programma”. Con l’appuntamento di giovedì prossimo la musica diventa, dunque, protagonista assoluta della scena abbandonando i legami materiali con la parola per giungere ad una dimensione di libera ispirazione artistica che omaggia il testo letterario, superandone i limiti linguistici.

Il programma propone musiche di Mozart, Beethoven, Chopin, Bach-Busoni, Bach-Siloti, Liszt.

I biglietti – posto unico € 7,00 – sono in prevendita presso INPRIMAFILA Via Alimena 4/B – COSENZA (0984.495699), o anche on-line su www.inprimafila.net.

Gli appuntamenti musicali con l’Associazione “M. Quintieri” riprenderanno ad  ottobre con un il Festival “Classical”, dedicato alla musica classica.

Brevi note biografiche

Antonio Consales ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di sette anni e si è diplomato giovanissimo con il massimo dei voti, la lode e la menzione “ad honorem” presso il Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio”. Perfezionatosi con A. Pennella, C. Zecchi, J. Demus, A. Neri, B. L. Gelber, P. Badura-Skoda, M. Abbado, B. Canino, ha intrapreso una brillante carriera che lo ha portato ad esibirsi nelle principali città italiane, nonché in Europa e Stati Uniti, vantando tra l’altro collaborazioni con artisti di fama internazionale tra i quali M. Larrieu, A. Persichilli e V. Guzman. Ha effettuato numerose registrazioni per la RAI – Radio e Televisione ed è stato ospite di trasmissioni televisive su RAI e MEDIASET. Il programma proposto prevede opere di Mozart, Beethoven, Chopin, Bach ed il Mephisto Valzer di Liszt.

Rendano: Gran Galà del balletto il 13 aprile con i primi ballerini del Teatro alla Scala Sabrina Brazzo e Mick Zeni

Foto di Graziella Vigo

Cosenza – Saranno i primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano Sabrina Brazzo e Mick Zeni le autentiche vedettes del Gran Galà del Balletto in programma al “Rendano” sabato 13 aprile, alle ore 20,30, penultimo appuntamento della 53ma stagione lirica del teatro di tradizione cosentino.

Il Galà apre un canale di collaborazione tra il Teatro “Rendano” di Cosenza ed il prestigiosissimo Teatro alla Scala di Milano. Oltre alla Brazzo e a Zeni, primi ballerini della danza scaligera, nell’articolato programma del Galà figurano anche altri elementi di spicco del corpo di ballo del Teatro milanese, come le soliste Antonella Albano e Beatrice Carbone, insieme a Stefania Ballone, Sofia Caminiti, Christian Faggetti, Federico Fresi, Daniele Lucchetti e Marco Messina.

La coreografia di apertura è “Infiorata a Genzano” di August Bournonville su musica di Edvard Helsted e Holger Simon Paulli e che vedrà impegnati i danzatori Sofia Caminiti e Daniele Lucchetti. Seguiranno “Black”, coreografia di Francesco Ventriglia su musica di René Aubry, con i danzatori Stefania Ballone e Christian Faggetti, “Il funambolo” (coreografia di Haustin Artel su musica di Peter Gabriel), con Marco Messina, “Romeo e Giulietta” (coreografia di Birgit Cullberg, su musica di Sergei Prokof’ev), con Beatrice Carbone e Mick Zeni, “Fiamme di Parigi” (coreografia di Vasily Vainonen, su musica di Boris Asafiev), con Antonella Albano e Federico Fresi. La seconda parte sarà aperta dalla coreografia di Gianluca Schiavone “Steel”, su musiche di Sool, protagonista la prima ballerina del Teatro alla Scala Sabrina Brazzo.

Foto di Roberto Mettifogo

A seguire, il pas de deux da “Il Cigno Bianco” di Tchaikovsky (coreografia di Marius Petipa), con Sofia Caminiti e Daniele Lucchetti. Completano la seconda parte del programma, “Immemoria” (coreografia di Francesco Ventriglia, su musica di Dmitrij Shostakovich), con Stefania Ballone e Christian Faggetti, “Carmen” di Georges Bizet (coreografia di Giuseppe Carbone), con Beatrice Carbone e Marco Messina, “Excelsior” (coreografia di Ugo Dell’Ara, su musica di Romualdo Marenco), con Antonella Albano e Federico Fresi. Chiusura affidata a “L’Arlésienne” di Georges Bizet (coreografia di Roland Petit) che vedrà protagonisti i due primi ballerini del Teatro alla Scala Sabrina Brazzo e Mick Zeni.

I biglietti per assistere al Gran Galà del Balletto in programma al “Rendano” di Cosenza il 13 aprile sono disponibili sia al botteghino del teatro che all’agenzia Inprimafila di Viale degli Alimena.

All’unica serata potranno assistere sia gli abbonati del Turno A che quelli del turno B.

Il 21 febbraio la PFM al Teatro “Rendano” canta De Andrè. Ancora un sold out

Cosenza – Ancora un sold out al Teatro “Rendano” per un evento organizzato dalla “Bonanno Entertainment”.

Il “Rendano” si appresta a vivere, all’insegna del pienone, una serata speciale giovedì 21 febbraio, alle ore 21,00, per il concerto che la PFM terrà a Cosenza nell’ambito del tour 2013 dedicato al grande cantautore Fabrizio De Andrè.

Il 1979 fu l’anno dello storico tour targato Fabrizio De André-PFM. In omaggio a Faber, la PFM ha deciso di eseguire, con gli arrangiamenti originali, le canzoni più significative di quell’evento che sono poi quelle contenute anche nel doppio album di quel fortunato tour : da “Via del Campo” ad  “Avventura a Durango”, da “Sally” a “Rimini” oltre ai classici “Bocca di Rosa”, “Il Pescatore”, “la “Guerra di Piero”, ecc.

Nella seconda parte del concerto cosentino, spazio ai più grandi successi della band, la cui carriera è stata sorretta da una ricerca costante, caratterizzata da quella poliedricità dei linguaggi che ha spinto la PFM (oggi composta da Franz Di Cioccio, Patrick Djivas e da Franco Mussida) a maturare uno stile inconfondibile, capace di far apprezzare la musica italiana in campo internazionale, al di là della sua tradizione melodica.

 

 

L’incontro con De Andrè avvenne durante un concerto in Sardegna dove la PFM ritrovò quell’amico con il quale aveva già collaborato nell’album “La buona novella”. De André rimase colpito dalla loro capacità musicale dal vivo, perciò, proprio in quella occasione, Franz Di Cioccio gli propose di fare una tournée insieme. Per la prima volta un cantautore ed un gruppo si unirono per dare vita ad un progetto live.