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A Rende corso in conservazione e restauro dei beni archeologici e architettonici

RENDE (CS) – Partirà il 3 giugno prossimo nei locali di palazzo Vercillo-Martino il corso promosso sall’associazione Co.Re in conservazione e restauro dei beni archeologici e architettonici rivolto a studenti di tutte le nazionalità. In occasione della giornata di apertura, i coordinatori del corso presenteranno le attività previste. Si parte il 18 giugno con la lectio di Josep Armengol, studioso e docente originario della Costa Rica, infine il corso sarà chiuso dallo stage che prevederà il restauro del monumento ai caduti, sotto la guida di Gianluca Nava.

«Considerato il flusso di corsisti e docenti – ha affermato l’assessora al centro storico Marina Pasqua – sarà questa occasione non solo di rilancio culturale, ma anche economico per il borgo antico che ritornerà a nuova vita. Le iniziative programmate per giugno e che proseguiranno per il periodo estivo sicuramente susciteranno l’interesse dei giovani fruitori del corso che abiteranno il centro storico: le proiezioni al Santa Chiara e le visite guidate nei luoghi storici li accompagneranno piacevolmente nel loro percorso didattico».

«Sono ancora disponibili – ha detto Armando Rossi, presidente di Co.Re – alcuni posti e le iscrizioni, per chi fosse interessato, sono prorogate sino al tre giugno. Ricordiamo inoltre che sono aperte le adesioni al corso di architettura sostenibile. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.corecultura.org».

Flussi Creativi 2016, al via alla Quarta Edizione di eventi e intrattenimento

RENDE (CS) – Al via la quarta edizione dei “Flussi Creativi” che si terrà nei giorni 11 e 12 giugno al Parco Fluviale Emoli a Quattromiglia di Rende. Durante le due giornate verranno allestiti spazi gratuiti dedicati allo sport, ai giochi e all’intrattenimento.
L’evento mira al coinvolgimento attivo di giovani, adulti e ragazzi in ogni fascia di età, al fine di rendere il cittadino il protagonista principale dell’evento stesso.
La quarta edizione sarà arricchita dalla presenza di tanti giochi a premi e dalla realizzazione di un percorso sportivo che mira a far vivere attraverso il superamento di diversi livelli di difficoltà un’esperienza unica e divertente per tutti i partecipanti.
Novità del 2016 è il “Bracciale flussi creativi” che permette l’accesso a quattro delle seguenti attività: percorso avventura (ponte tibetano, parete verticale, ponte himalayano), salto e trampolino elastico, attività e percorso equestre, salti acrobatici e giochi sportivi, giochi di motricità (battaglia dei cuscini, salti su gonfiabili e tappeti elastici) e Vinci in 60 secondi.
E’ possibile richiedere il bracciale presso le strutture autorizzate (www.colorbaobab.org) mediante la sottoscrizione simbolica del costo di €3. Al termine delle attività i partecipanti dovranno conservare il  bracciale e consegnarlo agli infopoint dell’associazione Color Baobab, presenti all’interno del parco, per partecipare all’estrazione di fantastici premi.

Saranno realizzate quattro aree specifiche:
AREA ROSSO: dedicata alle attività musicali e di intrattenimento su palco
AREA VERDE: dedicata allo svolgimento del gioco Vinci in 60 Secondi
AREA AZZURRO: dedicata allo svolgimento gratuito di attività motorie e sportive con la partecipazione del team Decathlon e da più di 30 associazioni di categoria. Le attività saranno calcio, pallavolo, boxe, judo, baseball, ginnastica artistica, tennis, arti marziali, badminton, rugby, yoga e tanto altro.
AREA GIALLO: dedicata interamente ai più piccoli con attività di intrattenimento

Procura Cosenza nomina esperto per rilievi sul sito della Legnochimica

COSENZA – All’inizio della prossima settimana, probabilmente già a partire da lunedì, saranno avviati i rilievi sull’area della ex Legnochimica, al centro di un’inchiesta della Procura di Cosenza. Lo scorso novembre gli uomini del Nipaf del Corpo forestale dello Stato avevano sequestrato il sito per un’estensione di 90mila metri quadrati e ipotizzato un forte inquinamento di metalli pesanti nelle falde acquifere. Il sostituto procuratore Antonio Tridico e il procuratore aggiunto Marisa Manzini hanno incaricato per le analisi il professore Sindona dell’Università della Calabria. Ai rilievi parteciperanno specialità dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale dello Stato.

Rende e quell’area pedonale di Viale Principe. Il M5S non ci sta

RENDE (CS) – L’Amministrazione Manna ha istituito a Rende “La passeggiata della domenica”: a partire da domenica 29 maggio e per tutte le domeniche d’estate, infatti, un tratto di Viale Principe sarà chiuso al traffico dalle 8 del mattino e fino alle 20 di sera, per garantire la possibilità di scendere in strada con biciclette, pattini, palloni. Tuttavia, il Moviment 5 Stelle, per bocca del capogruppo Miceli, fa sapere il proprio disaccordo rispetto all’iniziativa, ritenuta basata su una decisione «presa sempre a porte chiuse». Secondo il M5S sarebbe stato più sensato destinare all’iniziativa altre aree della città, come Quattromiglia o via Fratelli Bandiera o via Rossini, sempre brulicanti «di gente e di bambini che riempiono le strade e le piazze e che usufruiscono dei servizi offerti dai tanti commercianti rendesi», mentre viale Principe è già dotata di piste ciclabili e pedonali, ma non punti di ristoro. «Una scelta – fanno sapere dal M5S – che non ci convince, che impoverisce il territorio e non aiuta gli esercenti locali, già provati dalla crisi economica e dai tributi comunali. Come Movimento 5 Stelle ci faremo promotori di una raccolta firme per far cambiare idea a questo esecutivo di centro destra».

“Sistema Rende”, chiuse le indagini per politici e cosche

RENDE (CS) – Concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio e corruzione aggravata dal metodo mafioso: con queste ipotesi d’accusa la Dda di Catanzaro ha chiuso le indagini sul “Sistema Rende”, l’inchiesta su presunti intrecci tra politici ed esponenti del clan Lanzino Rua. Il 23 marzo erano finiti agli arresti domiciliari Sandro Principe, già sindaco di Rende, ex sottosegretario al Lavoro, più volte deputato, ex consigliere e assessore regionale, ex capogruppo del Pd in Regione, l’ex primo cittadino Umberto Bernaudo, gli ex assessori comunali Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi, tutti del Pd, e l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli. Arrestato anche Marco Paolo Lento, che avrebbe avuto il ruolo di intermediario tra Mirabelli ed esponenti della cosca. L’ordinanza era stata notificata in carcere agli elementi di vertice del clan Adolfo D’Ambrosio, Michele Di Puppo, Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo.  L’avviso di conclusione indagini è stato firmato dal nuovo procuratore Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Luberto e dal pm Pierpaolo Bruni. Secondo i nuovi capi di imputazione Principe, Bernaudo e Ruffolo si sarebbero accordati con gli uomini della cosca che «a fronte del procacciamento di voti, dell’impegno elettorale e della propaganda avrebbero ricevuto condotte amministrative di favore». Condotte che sarebbero durate per oltre un decennio, dal 1999 al 2011. In calce all’avviso di conclusione delle indagini la Dda ha aggiunto che «l’azione penale non sarà esercitata per gli episodi relativi alle competizioni elettorali del 1999, 2004 e 2006» perché eventuali reati sarebbero già prescritti. Sempre ai tre esponenti politici si contesta il concorso esterno in associazione mafiosa poiché avrebbero agevolato e rafforzato la cosca ottenendo in cambio «il procacciamento di voti con metodo mafioso» per elezioni comunali, per le Provinciali del 2009 e per le Regionali del 2010. Tra le condotte evidenziate dagli inquirenti c’è anche l’assunzione nella cooperativa Rende 2000 del boss Ettore Lanzino. Secondo l’accusa «Principe disponeva o comunque sollecitava, d’intesa con Bernaudo, l’assunzione del capo clan e comunque ometteva di attivarsi con riferimento a un eventuale licenziamento». Secondo quanto si legge nel provvedimento, sarebbero altre 23 le persone assunte nella coop e ritenute contigue al clan. L’ex consigliere regionale Mirabelli è accusato di aver promesso, per il tramite di Lento, assunzioni in aziende private di soggetti vicini a Michele Di Puppo in cambio del suo impegno elettorale. A Gagliardi sono invece contestate la violazione delle norme elettorali e la corruzione per aver favorito Adolfo D’Ambrosio nella gestione del bar Colibrì di proprietà comunale. Gli indagati adesso avranno venti giorni di tempo per presentare memoria difensiva o chiedere di essere sentiti. Solo dopo la Procura antimafia potrà procedere con l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.

Nasce a Rende “La Casetta sull’Albero” per promuovere lettura e condivisione

RENDE (CS) – Si è tenuta ieri a Rende, presso il Museo del Presente, la presentazione dell’associazione culturale “La Casetta sull’Albero”. Al dibattito che ne è seguito, dal titolo “Leggere insieme è il gioco più bello”, hanno preso parte il Sindaco di Rende, Marcello Manna, la maestra Rosalba Ameruso, la dott.ssa Viviana Andreotti e le socie fondatrici dell’associazione, la presidente dott.ssa Cinzia Bianco, l’avv. Loredana Veltri, insieme alla dott.ssa Francesca Benincasa e alla sig.ra Francesca Sardano.

La maestra Rosalba Ameruso ha letto la favola del pesciolino Arcobaleono ai bambini accorsi, per poi coinvolgerli in un laboratorio artistico. Difatti, l’obiettivo della neonata associazione è proprio quello di coinvolgere bambini e ragazzi nell’attività della lettura, di gruppo e ad alta voce, con l’ausilio di laboratori teatrali, musicali e artistici. La lettura, del resto, è un atto fondamentale per i bambini, poichè attraverso questa si scoprono nuovi mondi, stimolando la fantasia e il senso della realtà. Inoltre, la pratica della lettura ad alta voce ha dalla sua il pregio di stimolare la condivisione e il confronto. Da tali premesse, “La Casetta sull’Albero” si prepara a un’intensa attività.

 

 

 

 

Legambiente e la situazione Legnochimica

RENDE (CS)- Legambiente Calabria non perde di vista la problematica dei siti da bonificare. Nel particolare negli ultimi periodi ad interessare Legambiente Calabria è la situazione dell’ex stabilimento Legnochimica di Rende. Non potrebbe essere diversamente in quanto l’associazione del Cigno ha seguito la vicenda da quando si sono verificati i primi episodi di autocombustione e continua a interessarsene.

LEGAMBIENTE

La situazione calabrese e le diverse illegalità deve essere aggredita con costanza e determinazione di azione politica, che su questo tema non può avere tentennamenti, la legge sugli ecoreati e i nuovi provvedimenti in via di approvazione possono aprire una nuova stagione di legalità per la riconversione ecologica del Paese. La Regione deve recuperare da subito i gravi ritardi registrati sugli interventi da compiere, risolvendo anche il nodo delle risorse necessarie. Serve un piano sulle bonifiche aggiornato e condiviso oltre che perseguire gli ecocriminali.

Nella nostra Regione, come nel resto del Paese, si agisce come se fosse sempre un’emergenza senza mai una buona programmazione. Non c’è solo la necessità di bonificare il sito in località Lecco a Rende, ma è importante anche tutelare la salute e l’incolumità dei cittadini e questo è compito delle amministrazioni comunali, del Sindaco e del Comune di Rende in particolare. Vi è la necessità ed il bisogno di effettuare e rendere pubblici i dati dei controlli sul sito contaminato, è importante che i cittadini abbiano le informazioni riguardo ai controlli che vengono effettuati in materia ambientale. Ricordiamo che il Sindaco – quale ufficiale del Governo – adotta, con atto motivato e previa comunicazione al Prefetto, provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, pertanto il Sindaco di Rende ha il dovere di far verificare le condizioni ambientali limitrofe alla Legnochimica e che possono provocare danni alla salute dei cittadini.

Miceli (M5S): «Morrone pensi a rispondere al Ministero»

domenico_miceliRENDE (CS) – «Troviamo imbarazzante la risposta alle nostre osservazioni che il consigliere Morrone infila a margine dello scontro in atto tra Manna e Bevacqua per come confermate allo stesso membro del Laboratorio Civico. Imbarazzanti le sue dichiarazioni perché il consigliere di maggioranza fa finta di ignorare quali siano le proposte che come Movimento 5 Stelle da più di un anno abbiamo inoltrato all’esecutivo Manna: acquisire ad oneri reali i terreni inquinati dell’ex area Legnochimica e procedere immediatamente con le operazioni di messa in sicurezza del sito per prevenire l’autocombustione estiva dei laghi. Ma c’è di più, ed è anche più grave – prosegue nella sua nota il consigliere del Movimento 5 Stelle Miceli – Morrone ancora aspetta di conoscere l’esito delle analisi effettuate con il progetto europeo Punto Zero Acqua, portato avanti in regione dalla nostra portavoce Laura Ferrara. Morrone, fra l’altro, non sembra conoscere la differenza fra inquinamento delle acque e quello atmosferico a cui fa riferimento nella sua delirante risposta. Ignora che abbiamo già riscontrato parametri superiori a quelli consentiti dalla legge, tanto nel fiume Crati, quanto in un pozzo privato dell’area industriale di Rende e che in base a questi dati preoccupanti abbiamo già provveduto ad inoltrare un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Cosenza, al Ministero dell’Ambiente, all’Arpacal e al Prefetto. Per effetto della nostra segnalazione – conclude Miceli – il Ministero dell’Ambiente ha contattato i vari enti pubblici interessati, chiedendo tutta la documentazione inerente i campionamenti d’acqua e ha chiesto altresì di relazionare sullo stato dell’inquinamento dell’area nonché sulle misure adottate o in corso di adozione per la tutela dell’ambiente. Aspettiamo con ansia questa relazione. Morrone si attivi con tutta la maggioranza a tale scopo anziché ammassare vacue parole valide solo a produrre solo un’imbarazzante velina per la stampa utile solo a certificare il quadro desolante che ci consegna questa maggioranza».

Movimento 5 Stelle chiede urgente intervento Bonifica Area Ex Legnochimica di Rende

RENDE (Cs) – Presa di posizione del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle di Rende, che in una nota stampa critica l’operato del sindaco Manna a proposito dell’area inquinata dell’ex Legnochimica.

“Dopo due anni di propaganda istituzionale, che è passata anche attraverso la costituzione di un’inutile commissione consiliare speciale, possiamo continuare ad affermare con certezza che la mancata bonifica dell’area ex Legnochimica ha precise responsabilità politico-amministative. Da una parte l’immobilismo dell’esecutivo Manna, inefficace coacervo che esprime mancanza di idee e di iniziative valide alla risoluzione dei problemi della città; dall’altra la Regione Calabria, nella persona del presidente della Commissione Ambiente, Domenico Bevacqua, che dopo mesi di silenzio torna a parlare del problema solo per lavarsene le mani.

Le sue dichiarazioni sconfessano Manna e la sua linea operativa. E lo sbugiardano – continua la nota del Movimento 5 Stelle di Rende – quando, per oltre sei mesi, il primo cittadino ha continuato ad appellarsi alla Regione quale unico ente pubblico in grado di portare a compimento le operazioni di bonifica.

Certo, lo stesso Bevacqua a febbraio 2016 aveva promesso un incontro a Rende, tranne poi sparire nel nulla nel momento in cui, elettoralmente, la situazione politica rendese del suo partito di appartenenza è diventata un campo minato da cui prendere distanze cautelative.

Come Movimento 5 Stelle rileviamo oggi, dopo due anni di interventi sul tema, un inaccettabile scaricabarile istituzionale che pregiudica e mortifica il diritto alla salute dei cittadini.

Non serviva certo Bevacqua per spiegare che il sito è privato e che il pubblico non può sostituirsi al privato se non a certe condizioni. E non serviva certo Manna a spiegare che la situazione è complicata. E noi aggiungiamo che la situazione è così ingarbugliata per colpa di una politica miope che porta avanti atti inaccettabili anche sotto il profilo giuridico, come l’ultima ordinanza bocciata dal Tar che ha anche condannato il Comune di Rende a pagare le spese.

Dopo due anni di governo Manna – prosegue ancora la nota stampa –  possiamo affermare, non senza rammarico, di essere all’anno zero nella risoluzione della problematica. E siamo preoccupati per l’imminente stagione calda che potrebbe consegnarci nuovamente l’emergenza incendi senza che Manna o l’assessore all’Ambiente abbiano posto in essere qualche misura preventiva per evitare questo fenomeno che giustamente preoccupa i residenti e i tanti lavoratori dell’area industriale rendese.

Rilanciamo la nostra proposta a Manna e al suo esecutivo di centro destra – concludono i 5 Stelle – azzerare il valore urbanistico dei terreni inquinati dell’area ex Legnochimica per impedirne l’uso fino all’avvenuta bonifica. Detto altrimenti: avviare immediatamente il percorso per acquisire ad oneri reali quei terreni inquinati. E naturalmente avviare l’immediata messa in sicurezza del sito, per scongiurare l’autocombustione che puntualmente si verifica ogni estete, appena le temperature superano i 32-33 gradi.”