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La Santelli sulla visita di Renzi, «Una battaglia navale sulla pelle dei calabresi»

COSENZA – «In una terra in cui le promesse mancate superano lungamente le risposte, Renzi cerca di smacchiarsi e svestirsi dai panni di “restauratore”. Un tentativo, anche attraverso delle scelte politiche di partito che inseguono i grillini (come il caso Visco con cui il PD voleva cercare un capro espiatorio ai disastri causati), di recuperare quella verginità politica prematuramente scomparsa dietro un’arrogante e vuota annuncite, che la realtà si è puntualmente ogni volta incaricata di smentire nei fatti». Questo quanto si legge in una nota stampa diffusa dal coordinatore di Forza Italia Jole Santelli a poche ore dalla fine del tour calabrese dell’ex premier.
«Abbiamo deciso di approcciarci, – si legge ancora-  questa volta, al Renzi viaggiatore con la satira, visto che il segretario PD non considera reali i problemi di una regione come la nostra, ostaggio di un governo in linea con quello nazionale ma troppo impegnato in lotte intestine per accorgersi di essere stato eletto da tre anni.
 Abbiamo cercato di raffigurare attraverso delle vignette il Renzi post-rottamatore. Ed abbiamo deciso di farlo attraverso i social, insieme al nostro movimento giovanile, per rivolgerci a quella fascia più digitalizzata, quella dei giovani, con cui Matteo Renzi non è mai riuscito a dialogare, considerandola solo terra elettorale da conquistare attraverso bonus e mance, mortificandone il futuro». «Renzi sceglie di venire in Calabria- prosegue la Santelli-  attraverso il suo treno magnifico, assai diverso da quelli su cui i calabresi viaggiano, in fondo alle classifiche europee in termini di servizi e confort. Conviene ricordare proprio l’azione del Governo Renzi sul punto, che nel 2016, nel contratto di programma RFI-MIT, stanziava 9 Miliardi di nuovi investimenti per l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria di cui solo 400 milioni per il Mezzogiorno, al quale sono stati contemporaneamente definanziati 370 milioni di ex FAS che erano destinati all’adeguamento della rete ferroviaria meridionale. D’altronde non poteva scegliere altro mezzo, data l’incapacità delle politiche governative sull’aereoporto crotonese e visto che l’autostrada di cui il segretario PD si vanta di aver inaugurato in realtà non solo non è mai stata completata ma necessita, in larghi tratti, di interventi di rifacimento necessari a garantire la sicurezza degli automobilisti che nel project review dell’Anas, voluto dal ministro Del Rio, sono stati sostituiti da interventi di manutenzione assolutamente non bastevoli. Insomma, A3 – colpito e affondato. Questa la battaglia navale del segretario PD sulla pelle dei Calabresi.
Una cosa però è certa. Nel ‘treno dei desideri’ di Renzi v’è a bordo tutta la nomenklatura politica che ha mortificato le potenzialità e la libertà della nostra Regione. Che ‘destinazione’ può mai avere questo treno sulla base dei percorsi dei passeggeri? Noi vogliamo permettere invece all’altra Calabria, quella che vuole correre, di avere la meglio».

Aria Nuova PD, Renzi a Paola, «Modello di buona politica»

PAOLA (CS) – «La visita di Matteo Renzi nella Città di Paola rappresenta il giusto segnale di cambiamento che il territorio si aspetta». A dichiararlo è Aria nuova per il Pd che a Paola ha il suo motore pulsante, ormai esteso per tutta la provincia ed ha  avuto modo di affermare come sia importante promuovere il “modello Paola” quale laboratorio politico da estendere per tutta la provincia. «Un modello di buona politica che ha consentito al Partito Denocratico di essere il primo partito del centro sinistra e di investire su una classe politica giovane e brillante. Il segretario nazionale del partito ha avuto modo di visitare,accompagnato dal presidente del consiglio comunale Graziano Di Natale, il Santuario di San Francesco di Paola, luogo ideale per il rilancio del turismo religioso della nostra Regione. Con oggi parte più  forte il processo di rinnovamento che stiamo portando avanti».

Matteo Renzi a Paola in visita al Santuario di San Francesco (AUDIO)

PAOLA ( CS) Nella seconda giornata calabrese il tour del segretario del PD Matteo Renzi ha toccato Paola, la cittadina del tirreno, dove l’ex premier ha fatto visita al Santuario di San Francesco.

Abbiamo raccolto le sue dichiarazioni

 

 

Renzi in Calabria tra selfie, sostenitori e contestazioni

REGGIO CALABRIA – Con una visita al Parco lineare Sud di Reggio Calabria, si è aperta la seconda settimana di tour del treno del Partito democratico. Matteo Renzi, segretario Dem, è stato in visita al parco, dove sono in corso lavori di riqualificazione, con il sindaco Giuseppe Falcomatà e parlamentari del Pd tra i quali Stefania Covello. Renzi è poi giunto in stazione, da dove il treno è partito per Rosarno. Fuori dalla stazione c’erano ad attenderlo sostenitori, ma anche un gruppetto di contestatori di Fratelli d’Italia e vigili del fuoco precari. Subito dopo l’ex premier si è recato in visita alla Fattoria della Piana, azienda agricola che dà lavoro ad oltre 180 persone, spesso finita nel mirino della ‘ndrangheta. La giornata di Renzi è proseguita a Cirò e Catanzaro. Anche qui non sono mancate le contestazioni. Il secondo e ultimo giorno di visita in Calabria prevede una tappa al Santuario di San Francesco di Paola. 

Renzi a Diamante, assist a Oliverio sulla sanità: «Quello che vale in Campania deve valere anche per la Calabria»

DIAMANTE – Intervistato dal direttore del Quotidiano del Sud Rocco Valenti è giunto a Diamante Matteo Renzi. Il segretario del Pd presenta “Avanti” il suo libro dal titolo di evocazione socialista, in parte incentrato sulla sua esperienza a Palazzo Chigi, in parte proiettato veso il futuro. Accompagnato da Mario Oliverio e dal segretario Magorno, Renzi parla a tutto tondo dell’attualità politica nazionale, passando con disinvoltura dai rapporti con Berlusconi, alla questione dei migranti fino ai vaccini. Ammette gli errori commessi in occasione del referendum, rivendicando con orgoglio la scelta delle dimissioni. Assente com’era prevedibile, il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà mentre in prima fila c’è Angela Marcianò, l’assessore defenestrato dalla giunta dello Stretto. «Sono desideroso di lavorare a Roma con lei -dice l’ex premier – La scelta del sindaco Giuseppe Falcomatà, che è nostro, è una sua scelta ed ognuno è responsabile di quello che fa». Sulla sanità Renzi non ha dubbi: «Quello che è stato fatto per la Campania deve valere anche in Calabria – afferma a chiare lettere riferendosi alla nomina di De Luca quale commissario per la sanità. Riferendosi a Oliverio seduto in platea ha poi aggiunto – La scelta non spetta a me ma poi dovete essere all’altezza. Il messaggio per il governo, però, è quello portato avanti da Oliverio».

Direzione nazionale del Partito Democratico, ci sono undici membri calabresi

ROMA – Nella giornata della ratifica dell’elezione di Matteo Renzi a segretario del Partito Democratico, arrivano anche le nomine dei componenti del direttivo nazionale. Ci sono anche 11 calabresi. Oltre ai membri di diritto, il ministro dell’Interno Marco Minniti, il presidente della Regione Mario Oliverio, il segretario regionale del Pd Magorno ed il sindaco di Reggio Falcomatà, sono riconfermate nell’organismo anche le parlamentari Enza Bruno Bossio e Stefania Covello. Nel direttivo nazionale anche i deputati Ernesto Carbone e Ferdinando Aiello, ed il presidente del consiglio regionale Nicola Irto. Gli outsider sono Marco Schirripa e Dario Costantino.

Renzi, un plebiscito anche nella federazione provinciale di Catanzaro

CATANZARO – Le convenzioni del Partito democratico nella provincia di Catanzaro si chiudono con un risultato straordinario per Matteo Renzi: 2.741 voti pari al 78.9% delle preferenze. La Federazione provinciale di Catanzaro si conferma “renziana”: una convinzione certificata dalle preferenze espresse dalla stragrande maggioranza dei circoli Pd che fino a ieri pomeriggio sono stati chiamati a confrontarsi sulle tre mozioni in campo in vista delle primarie del 30 aprile. Nel corso di assemblee, sempre molto partecipate e svolte in un clima sereno e costruttivo in tutta la provincia, hanno votato in 3.485, pari al 63,12% degli iscritti. Il ministro Andrea Orlando ha registrato 542 preferenze pari al 15,5 % mentre per il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, si sono pronunciati in 197, pari al 5,6%. Il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno e il responsabile della mozione “Avanti, insieme”, referente dell’area Renzi nella Provincia di Catanzaro, Rosario Bressi, hanno espresso la propria soddisfazione per l’esaltante risultato conseguito. «Gli iscritti si sono espressi in maniera chiara sulla volontà di voler conferire a Matteo Renzi un mandato preciso a cambiare l’Italia e l’Europa per costruire un ‘partito pensante’ che contribuisca a questo scopo, proprio come si legge nella mozione di riferimento – affermano Bruno e Bressi -. Vogliamo un partito che sia aperto, innovativo e radicato sul territorio; un partito costruito sui valori della partecipazione dove essere democratici significhi interpretare i bisogni dei nostri cittadini. Tutto questo sarà possibile solo se a guidare il Pd ci sarà Matteo Renzi. E la Federazione di Catanzaro si è espressa chiaramente in questa direzione». «Un ringraziamento particolare va al segretario regionale Ernesto Magorno – concludono Bruno e Bressi – per l’impegno profuso anche in questa importante battaglia: con 13.387 voti, pari al 76% delle preferenze, quello della Calabria può essere annoverato tra i risultati più soddisfacenti per Renzi. La presenza di Magorno nel nostro territorio e la sua vicinanza alla nostra Federazione hanno rappresentato uno stimolo e un sostegno a fare sempre meglio».

 

Plebiscito per la mozione Renzi nel primo e nel terzo circolo di Cosenza del Partito Democratico

COSENZA – Quasi tutti con Renzi gli iscritti del primo circolo Pd di Cosenza. Nella sala Coni si è svolto il congresso del Partito Democratico con la partecipazione del segretario regionale Ernesto Magorno, della deputata Enza Bruno Bossio, del segretario provinciale Luigi Guglielmelli del segretario del circolo Gabriele Petrone. A presiedere l’assemblea è stato chiamato Franco Ambrogio. La mozione a favore di Renzi è stata introdotta dallo stesso Petrone, in sostituzione dell’assente Damiano Covelli. Sulla candidatura del ministro Orlando ha parlato Enzo Damiano, per Emiliano è arrivato il contributo di Marco Ambrogio, passato negli ultimi giorni da renziano della prima ora a sostenitore delle posizioni espresse dal governatore della Puglia. Il primo circolo è anche il più ampio della città. Raccoglie gli iscritti del centro storico e delle frazioni. Su 470 aventi diritto hanno votato in 390. Renzi ha raccolto 348 preferenze, 28 sono andate alla mozione di Emiliano, 13 a quella di Orlando. Operazioni completate anche nel circolo 3, dove la mozione Renzi ha ottenuto 158 voti su 169. Orlando ha incassato otto preferenze. Nessuna invece è andata ad Emiliano. «Renzi ha rassegnato le dimissioni sia da Presidente del Consiglio, sia da segretario del Partito Democratico – commenta la deputata Enza Bruno Bossio – in maniera tale da poter avviare un nuovo processo di legittimazione democratica. Ha deciso di dimettersi  proprio perché nessuno potesse dire che la sconfitta referendaria fosse stata acqua fresca. La sconfitta nel referendum è stato un episodio negativo, ma dagli episodi negativi si riparte, cercando la legittimazione popolare nei congressi dei circoli, nelle primarie e, spero entro breve tempo, nelle elezioni politiche». Secondo Ernesto Magorno, segretario regionale del partito, la scissione non ha indebolito il Pd: «C’è tanta gente pronta a votare un partito unito sui contenuti, sull’azione di governo, sull’azione politica. Penso che l’effetto della scissione ha prodotto paradossalmente un Pd più unito e dunque rafforzato».

Renzi a sorpresa fa visita a Falcomatà. Si è parlato anche di primarie

REGGIO CALABRIA – Matteo Renzi si è recato a sorpresa a Reggio Calabria. L’ex segretario del Pd è stato immortalato a passeggio sul lungomare cittadino con il sindaco Giuseppe Falcomatà. Renzi non ha incontri pubblici in programma, ma la tappa nella città calabrese è una delle tante che segneranno la sua campagna di ascolto che lo porterà in giro per l’Italia nei mesi del congresso. La situazione nel Pd, in vista della primarie e del congresso del partito, ed i progetti per la Città metropolitana sono stati gli argomenti di cui Matteo Renzi ha parlato con il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. L’incontro tra Renzi a Falcomatà di cui era stato informato soltanto il sindaco, si é svolto in un bar del centro e si é protratto per circa due ore.  Successivamente i due hanno raggiunto il lungomare cittadino, intitolato, peraltro, a Italo Falcomatà, padre del primo cittadino, che fu sindaco di Reggio Calabria negli anni ’90 e morì nel 2001. L’incontro tra Falcomatà e Renzi – si apprende – é servito a rinsaldare ulteriormente il già stretto rapporto che c’é tra l’ex premier ed il sindaco di Reggio Calabria. Preludio del possibile coinvolgimento di Falcomatà nelle future vicende del Partito democratico.

Premier Renzi a Reggio, soddisfatti Romeo e Giudiceandrea

COSENZA – Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale, l’on. Sebi Romeo, e il capogruppo dei Democratici Progressisti, l’on. Giuseppe Giudiceandrea, esprimono grande soddisfazione per la venuta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che domani chiuderà la campagna referendaria a Reggio Calabria. In una nota i due esponenti politici affermano: «la chiusura della campagna referendaria in Calabria rappresenta un segnale importante e dimostra, ancora una volta, l’attenzione che il governo nazionale ha nei confronti della nostra regione. In questi anni la sinergia tra il governo nazionale e la giunta regionale presieduta dal governatore Oliverio – continua la nota – ha prodotto diversi risultati positivi, come il patto per il sud, il patto per la Città di Reggio, la stabilizzazione di migliaia di lsu ed lpu, il completamento dell’autostrada Salerno Reggio Calabria, il finanziamento del terzo macro lotto della s.s.106. Domani nella città dello stretto chiuderemo questa appassionante campagna referendaria in compagnia del Premier, proprio per questo ribadiamo il nostro accorato appello a votare si per cambiare l’Italia».