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Renzi a Cosenza, la città che grida alla RIVOLUZIONE

COSENZA-Esiste una fetta d’Italia che vive di silenzio. Ne esiste un’altra che non perde occasione per gridare la sua rabbia. Ore 18.30, Renzi arriva a sostegno di Mario Oliverio, candidato alle elezioni regionali, e futuro (dicono) presidente della Regione. Tutta la città sembra esserne certa. Tutta quella accorsa per ascoltare un Presidente del Consiglio che, con il suo solito carisma intellettuale, arriva in Calabria per parlare di leggi, di problemi, di difficoltà e di buoni propositi. Chi lo ascolta, la Cosenza che vive “bene”, ne è quasi incantata ed entusiasta. Chi lo aspetta, fuori dall’auditorium, è un’altra parte di Cosenza, che vive nei centri sociali, che non ha un posto dove stare, che è disoccupata, che combatte contro il disagio “vero” della povertà e della delinquenza.Quella folla non smette di urlare, di assaltare, di distruggere. Quella folla che sembra volere a tutti i costi  la rivoluzione e che si batte perché lui, Matteo Renzi, lasci la città nel più breve tempo possibile e nelle condizioni peggiori. Quella degli studenti, dei precari, degli immigrati, dei disoccupati, che nelle risposte di Renzi non trova che insulti, offese e un grande menefreghismo. Quella folla, radunata per le vie del centro storico, che ha convinto le forze dell’ordine a spostare il comizio all’interno per paure di ripercussioni. Quella folla che si dichiara miscredente e non  disposta a farsi “abbindolare”. Quella stessa folla che tenta di assaltare il cordone di sicurezza dell’auditorium dove si trova il premier.

“Combattono contro Renzi, contro Alfano, contro chiunque sia responsabile della crisi capitalista che con il Piano Casa, lo jobs Act e la Buona scuola sembra aver cancellato il diritto alla vita”. Quella folla è già pronta a ribellarsi tanto da non voler nemmeno ascoltare. Una storia già annunciata, un disordine già previsto. La polizia tenta di bloccare il tafferuglio, i manifestanti rispondono con i fumogeni. Di tutto questo, un ferito, di soli vent’anni, e qualche contuso tra polizia.

 

ph: laprovinciadiCosenza.it

 

Lia Giannini

Sciopero a Catanzaro: “Rottamiamo Renzi ed i suoi caroselli pubblicitari”

CATANZARO -In molti sono scesi oggi in piazza a Catanzaro per partecipare allo sciopero organizzato dall’Unione Sindacale di Base (usb) ed improntato sui temi della sanità, delle pensioni, della disoccupazione, della scuola e della povertà, tutti punti tristemente urgenti sul piano regionale e nazionale. I vertici di USB dichiarano: “Oggi manifestiamo contro la politica di Renzi. Rottamiamo il braccio lungo dei mercati finanziari, delle banche. Rottamiamo Renzi ed i suoi caroselli pubblicitari”.

Desecretazioni

Renzi cencella il segreto di Stato. Finalmente sapremo da dove prenderà quelle 80 euro.

La direttiva prevede la declassificazione degli atti relativi a vecchie  stragi ancora avvolte nel mistero. Le parafarmacie stanno già facendo incetta di fosforo.

I documenti verranno versati secondo un criterio cronologico, dal più antico ai più recenti. Non vedo l’ora di sapere quanto fosse intrallazzone Crispi.

I parenti di molte vittime di stragi possono sperare di avere finalmente giustizia. Oltre ad una aspettativa di vita lunghissima, ovvio.

 

sciscia

 

Speranza indica a Renzi la scuola su cui intervenire

LAMEZIA TERME (CZ) – Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha risposto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sottolineando l’apprezzamento per la lettera inviata a tutti i sindaci d’Italia sull’edilizia scolastica.

Speranza ha raccolto l’invito a indicare una scuola della città da sistemare e ha scritto al premier in merito alla ristrutturazione della Maggiore Perri.

“Per rispondere alla sua richiesta – si legge nella lettera del sindaco Speranza al premier Renzi – l’Amministrazione da me guidata ha individuato l’istituto Maggiore Perri, il complesso scolastico più antico e anche più frequentato della città che accoglie 35 classi della scuola primaria ed un numero di 870 alunni. La sua realizzazione risale in parte ai primissimi anni del ‘900 (piano seminterrato ed ex refettorio), in parte agli anni 40/45 (piano terra e primo piano). Dalla sua completa realizzazione ad oggi non si è mai proceduto ad una ristrutturazione dell’immobile: è necessario effettuare pertanto una completa ristrutturazione al fine di eliminare i rischi vari per gli utenti scolastici ed eliminare le attuali condizioni negative per la fruibilità degli spazi. Il progetto che si intende realizzare è volto al miglioramento delle condizioni di sicurezza sismica dell’edificio, all’abbattimento delle barriere architettoniche, all’adeguamento alle norme antincendio sulla sicurezza degli Istituti Scolastici e all’adeguamento alle norme di agibilità, sicurezza e igiene degli edifici scolastici. Per tali interventi è stato approvato un progetto preliminare complessivo di € 3.150.000,00: progetto che è diviso anche in lotti funzionali autonomi che possono essere finanziati autonomamente”.

On Franco Laratta: Vincerà Renzi, non ci sono dubbi

On. Franco LarattaOn Franco Laratta: Vincerà Renzi, non ci sono dubbi. E andrà bene anche tra gli iscritti. Ma la prova del cambiamento dovrà partire dalla Calabria. Ad iniziare dalle scelte per le europee e le regionali”!

Nel corso di un incontro, tenutosi oggi a Cosenza, in preparazione alle convenzioni di fine settimana e alle primarie aperte dell’ 8 dicembre, Franco Laratta ha espresso un forte auspicio per il cambiamento radicale del Pd. A partire dalla Calabria ‘dove il pd è indietro di 30 anni’!

Secondo Laratta: “Vincerà Renzi, non ci sono dubbi. E andrà bene anche tra gli iscritti. Ma la prova del cambiamento dovrà partire dalla Calabria, subito dopo le primarie dell’8 dicembre. Perché in Calabria la politica è la stessa degli anni ’70 e i partiti sono lontanissimi dalla società e dalle esigenze dei cittadini.  E’ chiaro che un segno di forte rottura rispetto a quanto accaduto finora, dovrà partire proprio dal pd calabrese. Il fallimento della gestione commissariale, la sconfitta elettorale in quasi tutti i piccoli  e grandi centri della Calabria, lo stato di confusione e di profonde irregolarità con cui si sono celebrate le “parlamentarie’ di dicembre e i congressi provinciali di questi giorni, la dicono lunga sulle condizioni comatose in cui versa il partito!  Per cui, dalla segreteria Renzi dovranno arrivare segnali fortissimi di un profondo cambiamento. Il Pd calabrese non esiste, e se in qualche modo dovesse esistere, non ha niente di positivo e utile. Ci attendiamo segnali di rottura già nelle candidature alle elezioni europee e subito dopo alle elezioni regionali. Non abbiamo tanto tempo a disposizione, per cui bisognerà agire in tempi rapidi”!