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Mendicino, passi carrai, Gervasi replica al sindaco, «Mistificazione della realtà»

MENDICINO (CS) – La replica del consigliere di minoranza Francesco Gervasi non si è fatta attendere. Il sindaco Palermo, in una nota stampa ha dichiarato che «la tassa sui passi carrai è da imputare a Gervasi, Reda e Vena».

A tal proposito, il capogruppo di Avanti Mendicino vuole fare chiarezza.

«Mistificazione della realtà, ma i cittadini non abboccheranno a certe menzogne. La nostra proposta di apportare delle modifiche al Regolamento sulle Occupazioni di Suolo Pubblico per abolire i passi carrabili non voleva essere accolta dal Presidente del Consiglio e dal Segretario Comunale in quanto, a loro dire, formalmente incompleta,dichiara Gervasi –  anche se poi, dopo un imbarazzante scaricabarile sul da farsi e sulle decisioni da prendere, hanno dato il via alla discussione. La cosa ci ha lasciati assai perplessi perché in consiglio, quando se ne ha la volontà, rispetto ad una proposta, si possono portare emendamenti, la si può studiare, modificare, rinviare alle commissioni, ma NON CHIUDERSI A RICCIO e definirla irricevibile. In tal modo viene limitato e minato l’esercizio della democrazia!! La votazione (che illegittimamente ed in violazione del regolamento non voleva essere concessa da Presidente e Segretario poi ravvedutisi alla legge) ha visto SOLO I NOSTRI VOTI FAVOREVOLI».

«La maggioranza, pur riconoscendosi favorevole nel merito, si è astenuta. A mio avviso, – continua Gervasi – la discussione e la proposta avrebbero dovuto incontrare unanime condivisione e tutti insieme (e non solo noi) avremmo dovuto mostrare la piena disponibilità per lavorare al completamento dell’iter.
Ma purtroppo l’ego del sindaco, messo a dura prova per non aver potuto metterci il cappello sopra prima degli altri ed avere dunque la primogenitura sulla proposta lo ha portato a boicottare la proposta e a girare la frittata (in questo devo riconoscere è abilissimo), sostenendo che faranno analoga proposta in futuro..
Dunque, l’ego di Palermo viene prima degli interessi dei cittadini e prima dell’esercizio dei diritti democratici dei consiglieri… Ma state tranquilli, continueremo a vigilare e a denunciare tutte le irregolarità nel pieno ed esclusivo interesse della popolazione!! Ora speriamo che si dia seguito all’istruttoria della nostra proposta… Vi terremo aggiornati. Nel frattempo, per il teatrino che stanno facendo, con una fantasia straordinaria quanto menzognera, vi tranquillizzo, non si paga il biglietto, è gratuito!! Vi consiglio di riguardare la diretta streaming… fugherete ogni dubbio!!».

Unical, il Consiglio degli Studenti replica al Rettore

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la risposta del Consiglio degli Studenti dell’Università della Calabria, a firma del Vice Presidente Vincenzo Fallico, al Rettore Crisci:

 

«Magnifico Rettore,
la recente lettera che Ella ha indirizzato alla comunità accademica, in relazione alle elezioni
studentesche e alla mozione di sfiducia presentata dal Consiglio degli Studenti nei suoi confronti,
lascia noi studenti davvero sconcertati. Non vogliamo cadere nel tranello di ricondurre la trattazione
di tematiche cruciali, come quelle affrontate dal Consiglio degli Studenti, a questioni personali e di
basso profilo: è stato fatto, ma noi non la seguiremo su questa strada. Le Sue riflessioni sono
difficilmente riconducibili alla responsabilità e alla dignità del ruolo che Ella (immeritatamente)
ricopre.
Nel ricordarle che il Consiglio degli Studenti è l’organo più autorevole di rappresentanza studentesca
del nostro Ateneo, che in esso siedono gli studenti eletti afferenti a tutti i movimenti studenteschi
dell’Unical, ci tocca anche precisare, perché su questo punto Ella interpreta tendenziosamente
e personalizzando le questioni (come è sua abitudine) e le nostre rimostranze, che la mozione di
sfiducia è stata votata in maniera unanime dal Consiglio Degli Studenti, per tutte le motivazioni in
essa esposte, tra le quali è ben presente la questione delle elezioni studentesche seppur non in
modo esaustivo.
Il ripetuto aumento delle tasse universitarie, la drastica riduzione degli iscritti, la perdita sistematica
di risorse umane ed economiche, il taglio dei servizi, la didattica obsoleta, la desertificazione del
Campus, la conflittualità esasperata, la politica di gestione emergenziale, l’arroganza decisionale,
l’aggiramento sistematico di leggi e regolamenti, la sensazione diffusa d’illegalità e, soprattutto, la
mancanza di buon senso (elemento fondamentale per un buon amministratore), sono gli elementi
tangibili e inconfutabili di un declino inesorabile del nostro Ateneo e rappresentano i fattori
determinanti delle decisioni assunte dal Consiglio degli Studenti.
È questa, purtroppo, la triste eredità che Ella, con la Sua gestione, lascia a questa Università, ecco
perchè riteniamo che una comunità sana dovrebbe prenderne coscienza prima possibile, onde
evitare di continuare a perdere tempo, aggravando, ancora di più la situazione e scaricando ulteriori
oneri sulle spalle degli studenti e delle loro famiglie. Per quanto concerne, invece, la questione
relativa alle elezioni studentesche, quello che traspare dalla sua lettera è “pietrificante”.
Nell’esposizione delle Sue argomentazioni, Ella tralascia di raccontare la vergognosa vicenda della
sospensione delle elezioni di Maggio 2018; per Lei è come se la stessa non fosse mai accaduta, come
se tale questione non fosse ancora pendente nonostante il TAR Calabria abbia invitato
l’amministrazione dell’Unical a riattivare l’iter elettorale da oltre 7 mesi.
Forse per Lei gli oltre 900 candidati, che si sono spesi e impegnati in quella campagna elettorale,
sono solo da considerarsi alla stregua di comparse virtuali (magari da attivare e spegnere con un
click!) che non meritano alcuna chiarezza. Probabilmente, anche il lavoro e le risorse impegnati, sia
dagli studenti che dalle strutture organizzative dell’Ateneo, per Lei non hanno nessun valore. È come
se il Funerale della Democrazia nel nostro Ateneo per Lei non si fosse mai celebrato.
Invece, caro Rettore, tutto ciò, purtroppo, è accaduto e l’artefice di tale scempio è proprio Lei!
Ora, caro Rettore, è tempo di dare certezze, pertanto, la invitiamo a fare meno salotto con i suoi
“autorevoli” rappresentanti supporters (magari gli stessi che in maniera illegittima continuano a
sedere negli organi di governo e a votare provvedimenti a danno degli studenti) e, come si direbbe
in gergo studentesco, a “uscire il decreto” per riportare almeno in parte una parvenza di legalità in
questo Ateneo.
Ci tocca, poi, fare una dovuta precisazione sui dubbi, da Lei maldestramente insinuati, in relazione
alla tempistica con la quale il CDS ha mosso la Mozione di sfiducia nei suoi confronti a 9 mesi dalla
scadenza del mandato rettorale.
Sono ormai quattro anni che, in maniera costante, la nostra componente Le chiede di invertire la
rotta e di dare impulso a quel nutrito programma elettorale per il quale molti di noi nel lontano 2013
l’hanno sostenuta. In ogni occasione, abbiamo sempre espresso in maniera chiara le nostre proposte
e ampiamente motivato e documentato le ragioni del nostro dissenso, sia in occasione “interne”
(come l’approvazione di bilanci, regolamenti, bandi tasse e diritto allo studio, ecc.), che in occasioni
pubbliche, tra tutte le inaugurazioni degli anni accademici alla presenza di istituzioni nazionali apicali
come l’allora Prefetto Franco Gabrielli e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Lo abbiamo fatto sempre in maniera critica, ma mai distruttiva e, sempre, nel rispetto dei ruoli e
delle persone, nell’interesse generale del nostro Ateneo.
Infine, un’ultima considerazione sulla politica sviluppata durante il suo mandato, da Lei definita
come: “finalizzata a mettere al centro gli interessi della fondamentale componente studentesca”.
Enfatizzare risultati poco significativi e prendersi meriti che non le appartengono, come più volte
abbiamo riscontrato, è nel Suo stile. Nel caso specifico, il raggiungimento della copertura totale delle
borse di studio, vede ben poco del suo operato. Tutti sanno che il merito va ascritto al Presidente
della Regione Calabria, accolto all’Unical da una nutrita assemblea nella quale lei non era presente,
chissà perché! Piuttosto, dovrebbe spiegare agli studenti e ai contribuenti come sono state
impiegate le risorse relative all’avanzo di bilancio 2015 del Centro Residenziale (circa 4 milioni di
euro) che sono state sottratte dal diritto allo studio, dai servizi e dalla socialità nel Campus (motivo
per cui nel 2016 come CDS abbiamo chiesto le dimissioni del Pro-rettore Filice).
Se, poi, gli esempi più significativi del suo mandato sono: aver esteso la no tax area e scaricato
l’onere economico di tale scelta sugli altri studenti (perché in fase di approvazione dei bilanci
preventivi, Ella, insieme al suo CdA, ha deciso di dirottare la maggior parte delle risorse
compensative del MIUR sulla spesa corrente), aver inaugurato 2 nuove residenze universitarie
(peraltro costruite dalla precedente gestione) e, nel contempo, aver lasciato morire la socialità del
campus (con crescenti fenomeni di vandalismo e abusivismo), aver intrecciato rapporti col tessuto
produttivo del territorio con il risultato di aver fornito manodopera intellettuale a basso costo al
mondo dei call center; allora, caro Rettore, come rappresentanti degli studenti, che amano questo
Ateneo e questa terra, possiamo affermare, con ancora più forte convinzione, che la strada che
abbiamo deciso d’intraprendere è quella giusta.
Noi miriamo in alto e non personalizziamo l’individuazione né la soluzione dei problemi, perché la
politica universitaria non prende mai, per noi, la forma del pettegolezzo o dell’insinuazione, perché,
in conclusione, la nostra visione è agli antipodi della sua e perché i nostri fini sono orgogliosamente
altri e ben più nobili dei suoi»

PSC Cosenza, la replica di Palazzo dei Bruzi al consigliere Guccione

COSENZA – «L’Amministrazione comunale intende chiudere al più presto il capitolo riguardante il Piano Strutturale Comunale ed è per questa ragione che si sta completando la fase di valutazione delle osservazioni che sono state presentate da parte dei cittadini, delle aziende, delle imprese e di tutti gli stakeholders interessati»

Lo afferma l’Amministrazione comunale in risposta all’interrogazione rivolta al Sindaco Mario Occhiuto da parte del consigliere comunale Carlo Guccione in ordine a presunti inadempimenti e ritardi a suo dire ascrivibili alla Giunta comunale.

«Non c’è nessuna Conferenza di Pianificazione da convocare – si legge nella risposta dell’Amministrazione di Palazzo dei Bruzi – perché abbiamo già interloquito con la Regione e, come già rilevato, l’iter procedurale in via di completamento riguarda la fase della valutazione delle osservazioni al Piano, già avviata da tempo, e la convocazione, finalizzata alla riadozione del PSC, prima della commissione consiliare urbanistica, competente per materia, e poi dell’assemblea consiliare. Non ci sono, pertanto – come sostiene il consigliere Guccione – né ulteriori passaggi, né ritardi o inadempimenti. D’altra parte l’Amministrazione – prosegue la replica di Palazzo dei Bruzi – ha seguito sin dall’inizio la buona prassi della cosìddetta urbanistica partecipata, coinvolgendo direttamente nella discussione sul PSC, i cittadini, i professionisti e le imprese  prima della definitiva adozione dello strumento urbanistico in Consiglio comunale, che risale alla fine di giugno del 2017.Ed è per queste ragioni che l’Ufficio del Piano resta aperto e disponibile per tutte le delucidazioni che i portatori di interesse potranno ancora richiedere.Al consigliere Guccione rispondiamo che con orgoglio vantiamo un diritto di primogenitura per essere stata Cosenza la prima città capoluogo in Calabria ad ad aver adottato un PSC con una formula nuova e con una notevole capacità di innovare il territorio. Negli anni passati avevamo di fronte strumenti di espansione della città e che prevedevano dei volumi consistenti. L’Amministrazione comunale ha, invece,  puntato  molto su un Piano di rigenerazione urbana e di riqualificazione degli spazi e di recupero del centro storico. Un Piano che è incentrato soprattutto su due obiettivi: disegnare una città con dei servizi di qualità e creare nuove opportunità occupazionali. Cosenza, dopo la riadozione ed approvazione del PSC, sarà una città con più servizi qualificati e una città più vivibile e più competitiva. Per tutte queste ragioni non potremo che accelerarne e non frenarne l’iter di completamento, al contrario di quanto va sostenendo il consigliere Guccione».

 

Debiti Amaco. Replica dell’assessore Spataro a Carlo Guccione

COSENZA- «Mi si obbliga replicare ancora una volta (e spero sia l’ultima) alle false notizie diffuse dal consigliere Regionale Carlo Guccione, il quale sa benissimo che il parco autobus dell’ Amaco è ormai vecchio di quindici (gli autobus più recenti) e addirittura venticinque anni (i famosi autobus gialli di cui parla il consigliere Regionale). Questi autobus sono talmente datati che la casa e/o case costruttrici hanno chiuso i battenti come del resto tutte le fabbriche di autobus in Italia. Considerati gli investimenti ZERO della Regione Calabria per favorire l’acquisto di autobus nuovi , queste Aziende sono costrette a riparare quelli vecchi acquistando in Italia i motori rifatti e revisionati secondo le rigide procedure di legge che sicuramente il consigliere conosce, almeno spero. Sono rimaste pochissime Aziende in Italia a fornire motori rifatti perché le stesse hanno anche acquistato in blocco i pezzi di ricambio che ovviamente non cedono.
Come già detto, il consigliere regionale, invece di attivarsi per far sequestrare gli autobus che intendevano solo offrire un collegamento veloce con l’Università della Calabria, con la stessa solerzia potrebbe oggi promuovere una legge Regionale per consentire alle aziende come l’Amaco ad acquistare nuovi autobus e non costringerla a riparare vetture ai limiti della rottamazione.
Per evitare ulteriori passività il consigliere Regionale avrebbe potuto evitare il taglio lineare di 800.000, 00 euro a danno dell’Amaco da parte della Regione Calabria di cui lo stesso consigliere è componente di maggioranza.
Egregio consigliere, il tuo suggeritore ha omesso di informarti che come già detto, attualmente l’Amaco eroga tutti i servizi programmati con l’orario estivo e non c’è una sola corsa soppressa per carenza di mezzi o avaria degli stessi.
Consigliere, cambia suggeritore, questo porta male».

 

Morano, Madama Sangenella in replica dopo lo scorso successo

MORANO CALABRO (CS) – Dopo il grande successo di domenica scorsa, con l’auditorium “Troisi” strapieno L’Allegra Ribalta replica “Madama Sangenella” di Eduardo Scarpetta, per la regia di Casimiro Gatto. Lo spettacolo, inserito nel ricco cartellone della Rassegna TeatroMusica 2016-17, sarà in scena domenica 11 dicembre alle 18,30. Di origine francese, Madama Sangenella, era intitolata “Le Dindon”, letteralmente “il tacchino” o “il somaro” o “lo spaccone”, fu scritta da Georges Feydeau, ripresa e riadattata al gusto contemporaneo e partenopeo già nel lontano 1902 da Scarpetta, finì col divenire una vera e propria opera d’arte originale. Siamo agli inizi del ‘900 ed in Italia impazzano i Café Chantant, eco di una moda parigina, il cui fenomeno dilaga soprattutto a Napoli. La vicenda di Madama Sangenella, arguta e brillante, si sviluppa nell’arco di due giorni, attraverso una serie di storie di intrecci di amori, di equivoci e di ambiguità, che tinge lo spettacolo ricco di trovate, toni frizzanti, colori accesi e clamorosi colpi di scena, capaci di coinvolgere il pubblico catturando costantemente la sua attenzione.

unnamed-1 La trama di Madama Sangenella è tipicamente quella della tradizionale commedia francese, tempio per eccellenza del teatro classico, il cui obbiettivo è mettere alla berlina i vizi, i costumi e le contraddizioni di una società borghese altisonante, che si diverte al solo vedere in scena la parodia della loro stessa realtà. Felice, marito infedele di Concettina, corteggia Teresina, moglie dell’amico avvocato Pasquale Corella, la quale, però, si dichiara fedele al marito e disposta a tradirlo solo qualora dovesse scoprire di essere da lui tradita. Pasquale, a sua volta, tradisce Teresina con Eugenia Sangenella, nota canzonettista, sposata con il rozzo pescivendolo arricchito Antonio Cuoccio. Eugenia minaccia Pasquale, che vorrebbe scaricarla, di rivelare la loro relazione qualora egli non si presenti ad un appuntamento amoroso la sera stessa. Antonio si reca da Pasquale perché ha trovato una lettera in cui Eugenia dà appuntamento all’amante in casa di un’amica e vuole vendicarsi, nonché separarsi. Da qui partirà un tourbillon di situazioni comicissime che vedrà alternarsi sulla scena una galleria di personaggi pittoreschi, a volte grotteschi, altre volte surreali, sempre esilaranti. Ricordiamo che domenica 18 dicembre, alle 18,30, sarà recuperato lo spettacolo “Un posto fiso in paradiso” della Compagnia teatrale “Uomini di Mondo” di Ischia.

Raccolta differenziata a Pentone (Cz), la replica della minoranza

PENTONE NUOVOPENTONE (CZ) – Il gruppo di minoranza del Comune di Pentone, Rinascita per Pentone, replica a quanto apparso su alcune testate locali in merito all’avvio della raccolta differenziata nel centro presilano: mai fatto speculazione politica, chiarisce.

“In un recente articolo apparso sulle testate locali – si legge nella nota stampa –  si fa riferimento all’avvio della Raccolta differenziata nel nostro centro ed in particolare si rivendica la portata storica e soprattutto si sottolineano le responsabilità dell’amministrazione precedente a guida Mirenzi, colpevole, secondo il comunicato, di aver prodotto scadenze differenti del bando della differenziata e dell’indifferenziata. In un altro passaggio che a pochi sarà sfuggito si evidenzia poi come “le minoranze” abbiano fatto su questa problematica speculazione politica senza dare i dati reali: ebbene vorremmo chiarire nonché ricordare alcune cose che nonostante i giochi di prestigio dell’attuale maggioranza non illudono più nessuno”.

“Intanto Rinascita per Pentone  – precisa il comunicato – ha sempre imputato all’attuale maggioranza i circa 30 mesi di ritardi accumulati e non deve ingannare certo la decisione di questi giorni in quanto le varie amministrazioni sono obbligate da normative e leggi a fare la Rd e quindi non è di sicuro un merito straordinario dell’amministrazione pentonese! Ma questo potrebbe risultare poco concreto se non aggiungiamo altri dati politici che forse, questo si, avremmo dovuto dare prima. In effetti oggi, il sindaco critica e prende le distanze dall’amministrazione Mirenzi responsabile dei due bandi con scadenza diversa, quando va ricordato ai pochi che lo hanno dimenticato, che lui di quella stessa amministrazione è stato consulente, in particolare unico membro dello staff del sindaco. Oppure forse oggi dovremmo scordare che autorevoli esponenti dell’attuale maggioranza erano anche autorevoli esponenti della vecchia amministrazione con ruoli chiave per quanto concerne l’ambiente e la differenziata? Ed ancora quando in pentonecampagna elettorale si parlava di differenziata forse il sindaco Merante non sapeva delle problematiche relative ai due bandi nonostante fosse a diretto contatto con l’amministrazione uscente? E’ facile quindi oggi parlare di speculazione politica per non dire quanto si hanno avuto le mani in pasta già in precedenza e quanto oggi pesa quel precedente!”.

Il gruppo di minoranza puntualizza che “rispetto poi alla partecipazione all’incontro per la presentazione della Differenziata , noi di Rinascita non ci siamo affatto stupiti, essendo noi stessi presenti insieme a tanti nostri sostenitori, tutti quanti preoccupati a causa della scarsa informazione e dei molti dubbi che circolano in queste ore nel nostro centro. Riteniamo perciò per dovere istituzionale appellarci ai cittadini affinchè l’impegno per la Raccolta differenziata sia massimo e nello stesso tempo abbiamo voluto con queste poche righe ricordare al sindaco, alla maggioranza e a quanti si fossero già dimenticati che i dati storici esistono e sono proprio quelli che poc’anzi abbiamo sviscerato”.

Stati generali per i giovani, la risposta della Roccisano a Tallini

CATANZARO – “Stupisce il livello di discussione generato da una iniziativa di confronto con i giovani e con le realtà del territorio. E stupisce per la strumentalizzazione che si intende fare minandone il significato in più punti”.

E’ quanto afferma l’assessore regionale al Lavoro, Istruzione, Welfare e Politiche Giovanili Federica Roccisano, replicando ad una nota diffusa oggi dai consiglieri regionali Tallini, Orsomarso e Mangialavori attraverso cui hanno chiesto l’annullamento degli “Stati generali politiche per i giovani” in programma nei giorni 21 e 22 marzo presso il “T Hotel” di Feroleto Antico.

“I consiglieri di opposizione Tallini, Orsomarso e Mangialavori –prosegue l’assessore Roccisano- non riuscendo a decidere su cosa attaccare hanno, di fatto, prodotto un melting pot di questioni.

Andiamo con ordine. Innanzitutto non è un convegno elettorale o propagandistico, né rappresentativo di una sola parte. Io stessa ho chiarito nei giorni scorsi che la partecipazione sarà garantita a tutte le forze politiche e, a tal proposito, ho già comunicato, a mezzo stampa, le adesioni ricevute da parte dei giovani di Forza Italia, Udc, Socialisti e Idm.

lavoro

Ho ribadito anche che sarà data possibilità di intervento a tutti, tant’è che la modalità non sarà quella della comunicazione da parte dei relatori ma, soprattutto, dell’ascolto delle istanze provenienti dai partecipanti”.

“Capisco –aggiunge la Roccisano- che la metodologia partecipativa da qualcuno non sia molto conosciuta, ma fortunatamente è risultata essere apprezzata dai giovani dei diversi schieramenti politici. Rispetto alle urgenze, sarebbe stato bello che gli stessi consiglieri, così zelanti nell’attaccare l’iniziativa, si fossero fatti portavoce, essi stessi, di una manifestazione a favore dei giovani o, almeno, avessero accettato l’invito a partecipare, portando le loro idee.

Attaccare chi da otto mesi sta lavorando per contrastare la fuga dei giovani utilizzando i dati ISTAT è tecnicamente errato.  Si tratta, infatti, di dati del 2015 che riflettono, almeno per i primi sei mesi, le politiche del precedente governo regionale. È indubbio, infatti, che le politiche del settore occupazionale non sono di breve, ma di medio e lungo periodo. E che questo governo regionale sta operando nella giusta direzione lo dicono sia gli stessi dati ISTAT, che riscontrano un aumento di 2000 unità lavorative nell’ultimo trimestre del 2015, sia i dati del Ministero del Lavoro, che individuano nella Regione Calabria performance più che positive, con un risultato relativo al bonus occupazionale per i giovani pari a 1200 unità alla data del 29 febbraio.

Da ultimo,  proprio per migliorare le politiche messe in atto e condividere quanto abbiamo realizzato finora con i giovani utenti,  abbiamo coinvolto i maggiori esperti di politiche per i giovani:  da Alessandro Rosina, demografo attento al tema e autore di diversi libri sull’argomento, ad Annibale D’Elia ,che ha elaborato il progetto positivo dei “bollenti spiriti” in Puglia, fino ai vertici tecnici dei Ministeri del Lavoro e dell’Agricoltura per aggiornarci sulle politiche nazionali a beneficio dei giovani e la Fondazione  “Con il Sud” che ogni anno investe nello sviluppo delle regioni del Sud”.

“Penso –conclude l’assessore regionale al Lavoro- che un occhio più attento e privo di pregiudizio ideologico, piuttosto che polemizzare, avrebbe colto l’opportunità dell’evento e, soprattutto, avrebbe messo al centro i giovani beneficiari dell’iniziativa e non altre tipologie di questioni”.

De Rose ( FI) replica a Magorno ( Pd): “intorbidite il clima elettorale”

Cosenza ( Cs) – E’ molto acceso il dibattito in città a seguito dello scioglimento anticipato del consiglio comunale di Cosenza a seguito delle dimissioni congiunte di 17 consiglieri. E non si placa la polemica. Il coordinatore di Forza Italia della sezione di Cosenza Luigi De Rose, replica all’onorevole Magorno:  “Sono abituati a ribaltare tutto ipocritamente, perché per loro fare politica equivale a intorbidire il clima elettorale. E’ del resto l’unica cosa che sanno fare – dichiara- riferendosi ai parlamentari del PD che hanno presentato addirittura una interrogazione parlamentare per avvalorare l’azione di scioglimento della Consiliatura del Comune di Cosenza. L’Amministrazione Occhiuto, in meno di 5 anni, ha fatto più di tutti loro in cinquant’anni, motivo di immobilismo per il quale la Calabria versa in questo stato. Il problema principale è che taluni rappresentanti politici sono molto bravi a manipolare le coscienze approfittando dei bisogni della gente. Da quale pulpito viene la predica? Mentre parlano di presunte e millantate indagini  – sottolinea De Rose – viene fuori che la DDA di Catanzaro avrebbe chiesto misure cautelari proprio nei confronti di due importanti esponenti del centrosinistra alla Regione Calabria. Lo stesso presidente Mario Oliverio è stato costretto, fra l’altro, a mettere mano alla Giunta appena composta a causa di presunte infiltrazioni mafiose e pratiche di malaffare. Guarda caso, il regista delle operazioni di scioglimento del Consiglio comunale è un esponente del PD, colpito da più inchieste che, non appena rientrato in Calabria a seguito di misura cautelare di allontanamento rappresentata dall’obbligo di dimora lontano da questa regione, ha proseguito la sua attività ‘politica’ con il solito metodo vecchio e logoro. Il sindaco Mario Occhiuto – aggiunge ancor De Rose – è stato l’unico a contrastare e combattere la mafia richiedendo subito, al suo insediamento, le certificazioni antimafia per la riorganizzazione delle Cooperative sociali. Queste, non venivano richieste prima perché si era pensato bene di frazionare gli affidamenti diretti di 48 Coop di tipo B ogni sei mesi per eludere la normativa antimafia. Non raccontino dunque una realtà distorta, inizino a proporre idee e – conclude – si preoccupino piuttosto di esporre un programma politico-amministrativo degno di una Cosenza che negli ultimi cinque anni è stata rivoluzionata in meglio e alla quale i cittadini non vogliono rinunciare”.

Assessore Pugliano replica al Sindaco di Gioiatauro

L’assessore all’ambiente Franco Pugliano  interviene per dare la giusta lettura dell’avviso pubblico per la ricerca di un immobile ad uso industriale da destinare a stazione di imballaggio e stoccaggio di rifiuti indifferenziati per il successivo conferimento in impianti extranazionali.“Nell’avviso si fa presente che l’attuale sistema di smaltimento dei rifiuti conosce una situazione di estrema difficoltà (non imputabile certamente alla gestione attuale), caratterizzata dal fatto che gli impianti, inadeguatamente gestiti e scarsamente manutenuti durante la pluriennale gestione commissariale, non hanno la capacità funzionale per trattare la totalità dei rifiuti indifferenziati prodotti in Calabria, mentre le poche discariche pubbliche sono ormai prossime alla saturazione e le discariche private non sono in grado di assicurare, per tempi adeguati a quelli richiesti dai lavori di completamento del sistema impiantistico, lo smaltimento della totalità dei rifiuti prodotti”.

“La Calabria può e deve lasciarsi alle spalle l’incubo dell’emergenza rifiuti e, comprensibilmente, per farlo deve attuare la raccolta differenziata che, peraltro, è un obbligo normativo. Se l’emergenza è frutto della rassegnazione, la rinascita è frutto della convinzione, dell’impegno e del contributo di tutti i calabresi, scevri da interessi campanilistici o politici, ad esclusivo beneficio della Calabria. Questa Amministrazione regionale ci crede – conclude l’assessore all’ambiente – e si sta adoperando responsabilmente, in modo trasparente e deciso, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

L’assessore Luigi Fedele replica alla nota della Filt-Cgil

Cosenza.L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – in merito alla nota diffusa dalla Filt-Cgil sul trasporto ferroviario nel tratto Paola – Reggio, ha dichiarato: “La riduzione dell’offerta ferroviaria attuata si inquadra in un contesto che non è peculiare della Calabria ma di quasi tutte le regioni italiane ed anzi la nostra è stata fra le ultime regioni ad effettuare misure di questo tipo. Giusto per citare gli esempi a noi più vicini, si deve ricordare che già due anni fa la Puglia ha soppresso tutti i servizi da Taranto a Metaponto, quando invece da quest’anno la nostra regione ha solo ridotto i servizi sulla tratta contigua Sibari – Metaponto. Lo scorso anno la Campania ha soppresso alcuni treni fra Napoli e la Calabria (in un quadro di soppressioni del valore di oltre 10 milioni di Euro) e solo grazie all’intervento dell’attuale giunta calabrese sono stati limitati questi tagli. In generale, tali misure sono oggi necessarie – ha aggiunto l’assessore Fedele – per la drastica riduzione dei trasferimenti dallo Stato, ed anche in taluni casi per cercare di raggiungere la premialità, che impone particolare riguardo al rapporto fra ricavi e costi, prevista dalle norme nazionali. Pur pensando che ci dovrebbe essere maggior riguardo all’utenza, non possiamo che prendere atto che il criterio imposto dallo Stato è l’aziendalistico rapporto fra ricavi e costi. Nel caso specifico, vi è da precisare che la riduzione del servizio non è quella originariamente proposta da Trenitalia e discussa nei recenti incontri con i Sindacati, ma è stata rivista con particolare attenzione. Infatti permane la tratta Sapri – Paola e viceversa, e da settembre ci sarà un servizio di adduzione dalla linea di Rosarno-Tropea-Eccellente, che potrà dare un servizio alternativo a quella zona. I passeggeri dei servizi soppressi troveranno così soluzioni di viaggio alternative. Sono già programmati interventi di velocizzazione dei servizi e di complessiva riorganizzazione degli stessi – ha concluso l’assessore Fedele – ma sul punto  forniremo le informazioni solo quando gli stessi programmi saranno maggiormente definiti”.