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Responsabilità professionale in ambito sanitario, se ne parla in un convegno

LAMEZIA TERME (CZ) – Il tema della Responsabilità Professionale, in campo sanitario, è certamente e da molti anni di grande attualità con una rilevanza mediatica spesso sproporzionata alle reali dimensioni del problema e che non aiuta i veri protagonisti, pazienti e medici, sovente entrambi vittime di carenze strutturali del sistema. Il contenzioso che si sviluppa genera un quadro fatto di sfiducia da una parte e di comportamenti difensivi, quando non omissivi, dall’altra nella convinzione, non sempre corretta, che omettere di agire è meno punibile di rischiare sbagliando. Quanto la nuova Legge sulla Responsabilità Professionale possa modificare questo circolo vizioso sarà probabilmente acquisizione dei prossimi anni, ma già si comincia a discutere di quale futuro si prospetti e quanto questo futuro potrà influire sui comportamenti dei medici. “La responsabilità professionale: stato dell’arte e nuovi orientamenti” è il titolo dell’incontro che si terrà sabato 8 aprile a Lamezia Terme presso il T-Hotel. Sotto la conduzione di Roberto Pititto, Dirigente Medico ASP di Cosenza, interverranno: Raffaele Mauro – Medico Legale – Direttore Generale ASP di Cosenza, Gianluca Di Feo – Giornalista Professionista – Vice Direttore di “la Repubblica”, Salvatore Aleo – Professore Ordinario di Diritto Penale presso l’Università di Catania, Antonio Puliatti – Avvocato – Patrocinante presso le Giurisdizioni Superiori, Piercarlo Rizzi – Medico Legale – Direttore U.O. Medicina Legale ASP di Catanzaro. L’evento, patrocinato dal Sindacato Medici Italiani e dalla Federazione Medici e Veterinari, è stato accreditato con 6 punti ECM per i primi cento iscritti. L’iscrizione può essere prenotata collegandosi al sito www.assimefac.it.

Medicina e Persona, un incontro per rispondere alle esigenze dei pazienti

CASTROVILLARI (CS) – A Tu per Tu con il  pressante “bisogno di salute” che proviene dalla gente a cui deve rispondere continuamente l’organizzazione sanitaria e assistenziale con proprie capacità e strumentazioni.

Con questi presupposti il pomeriggio di sabato 25 marzo, nella sala conferenze dell’ospedale di Castrovillari,  si è tenuto un incontro  degli aderenti, nel Mezzogiorno d’Italia, a “Medicina e Persona”, libera associazione fra operatori sanitari, nata nel febbraio del 1999, con l’intento di essere strumento per  la valorizzazione delle intuizioni, delle intelligenze e delle capacità umane e professionali nel campo  della cura e dell’assistenza alla persona.

Al centro del corso-convegno , che ha messo a confronto specialisti su come vivono la professione tra di loro e nel rapporto con i pazienti, la sofferenza delle persone malate e l’esigenza che scaturisce da loro , dalla loro fragilità durante l’esistenza quando devono interfacciarsi con il sistema sanitario per le loro patologie.

 Una full immersion tra testimonianze ed esperienze di medici, socio sanitari e pazienti per riaffermare l’importanza di uno sguardo umano ”verso l’altro e ridirsi l’esigenza di significato della persona rispetto al bisogno di salute, di assistenza e della vita stessa.”

Di fatto uno dei doveri umani  più vincolanti  per ognuno, che è un ambito di responsabilità comune.

L’iniziativa, che ha coinvolto anche la mattinata di domenica 26 con un confronto- dibattito tra pubblico ed esperti,  ha interessato , nel complesso, obiettivi formativi riguardanti: l’integrazione interprofessionale e multi professionale nonché interistituzionale, tenendo ben presenti gli aspetti relazionali, fondamentali, e sempre più importanti nella comunicazione interna, esterna, con il paziente e per l’umanizzazione delle cure.

Per loro sono stati richiamati e dibattuti gli elementi- principi che consistono l’etica bioetica e la deontologia nella professione medica. Non a caso una delle problematiche più sentite oggi è quella della estrema specializzazione delle competenze. Tale situazione è inevitabile per l’enorme incremento delle conoscenze, ma espone- è stato sostenuto- al rischio di frammentazione della cosiddetta gestione del paziente.