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“Il bello della solidarietà”, al Rendano sfilata solidale per la ricerca nefrologica

COSENZA – L’ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati) ha organizzato, in collaborazione con l’agenzia di eventi “A pois”, una sfilata di moda inusuale per il prossimo mercoledì 14 dicembre alle ore 19 presso la Sala Quintieri del Teatro “A. Rendano” di Cosenza. Sulla passerella signore che operano in ambito sociale e lavorano nella pubblica amministrazione resesi disponibili a sfilare per una giusta causa.

Gli abiti sono offerti dalla boutique Sandro Ferrone, le scarpe messe a disposizione da Size, le borse offerte dall’azienda Al Girotondo, gli orologi da Scintille Montesanto. La serata di beneficenza, condotta dalla giornalista Rosa Cardillo, sarà allietata da una pièce teatrale a cura del Franz Teatro Gruppo Ottanta e dall’esibizione live dei musicisti Checco Pallone e Alessandro Castriota Scanderbeg Durante l’evento verranno messi in palio un gioiello donato da Scintille e una sciarpa su disegno esclusivo di Silvio Vigliaturo offerta da Moda Movie. Il ricavato verrà devoluto al Centro di Ricerca Rene e Trapianti di Cosenza diretto dal dottor Renzo Bonofiglio.

Reumatologia, importanti studi del Gruppo di Ricerca della UMG

CATANZARO – Ancora una volta la Rheumatology Research Unit, unità di ricerca Dipartimentale afferente al Dipartimento di Scienze della Salute – Università di Catanzaro, porta a casa una serie di successi al rientro dall’atteso congresso nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR).

L’evento, tenutosi dal 23 al 26 novembre presso il Palacongressi di Rimini, ha visto la partecipazione di circa 1000 reumatologi provenienti da tutta Italia, compresa una nutrita delegazione di professionisti calabresi. A rappresentare il gruppo di ricerca del capoluogo la Prof.ssa Rosa Daniela Grembiale, il Dott. Saverio Naty, il Dott. Francesco Ursini e la Dr.ssa Caterina Bruno.

Durante i lavori congressuali il Dott. Francesco Ursini ha presentato i risultati del suo ultimo studio, selezionato come comunicazione orale per la sessione “Connettiviti”. Tale studio, condotto in collaborazione con il Dipartimento di Reumatologia della Basilicata e il William Harvey Research Institute di Londra ha valutato l’effetto della modulazione dietetica dell’introito di sodio sulla severità di malattia in un modello di sclerodermia, una temibile patologia reumatica per la quale, attualmente, non si dispone ancora di terapie valide.

«I nostri dati – afferma Ursini – dimostrano come la modulazione dell’introito di sale nella dieta sia in grado di ridurre la gravità di malattia a livello cutaneo in topi affetti da sclerodermia. Chiaramente – prosegue Ursini – saranno necessari ulteriori studi per chiarire se l’eccessivo introito di sale rappresenti realmente un fattore di rischio nell’uomo e quindi se l’eventuale restrizione dietetica possa risultare efficace nel ridurre la progressione di malattia nei pazienti affetti».

Parallelamente alle attività scientifiche, durante il Congresso si sono tenute le elezioni per il rinnovo degli organi societari nazionali e regionali. La prof.ssa Rosa Daniela Grembiale, recentemente eletta come Presidente Nazionale del CIPUR, il principale sindacato dei docenti universitari, è stata confermata a maggioranza assoluta Delegato Regionale della società per il prossimo biennio.

«Vorrei ringraziare tutti i colleghi calabresi per questa conferma – dichiara la Prof.ssa Grembiale – che rappresenta da un lato motivo di grande orgoglio e soddisfazione poiché certifica la qualità del lavoro svolto durante il precedente mandato, dall’altro una grande responsabilità nel cercare di innalzare la reumatologia calabrese ai livelli che merita, dopo le numerose mortificazioni conseguenti a scelte politiche scellerate. Pertanto, tra i principali obiettivi da perseguire, in sinergia con tutti i colleghi iscritti e con l’altra principale associazione di categoria (CREI), cercheremo di proporre soluzioni volte alla tutela del diritto alla cura dei pazienti calabresi al fine di mitigare la mobilità sanitaria passiva, fonte di una vera e propria emorragia economica per le casse della nostra Regione».

Insomma la Reumatologia dell’Università è diventata ormai punto di autentica eccellenza che andrebbe sostenuta e potenziata.

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Da sinistra i dottori: L’Andolina (Tropea), Ursini (Catanzaro), Frugiuele (Cosenza), Grembiale (Catanzaro), Venturino (Cotronei), Congiusta (Locri) e Bruno (Catanzaro).

Diabete, medici e ricercatori al Parco Commerciale Le Fontane per sensibilizzare i cittadini

CATANZARO – Domani, domenica 20 novembre, sarà la Giornata Mondiale del Diabete. per sensibilizzare sulla tematica e invitare alla prevenzione, dalle 10 alle 18, presso il Parco Commerciale Le Fontane, un team di medici del Policlinico universitario Mater Domini sarà presente e disponibile per offrire ai cittadini le informazioni necessarie riguardanti l’insidiosa patologia e di effettuare in maniera gratuita l’esame della glicemia, operazione semplice che permetterà di scoprire indicazioni sul rischio di sviluppare la malattia. Purtoppo, nei tempi recenti, la malattia si sta diffondendo in larga misura, per cui sempre più sono necessari i programmi di screening e informazione: solo in Italia, 4 milioni di persone hanno una diagnosi di diabete e circa 1 milione hanno la malattia senza esserne al corrente; molte di più sono, invece, le persone che non hanno ancora sviluppato la malattia ma che ne presentano i primi sintomi, come un’alterazione dei livelli di glicemia. In ogni caso, molti sono i passi in avanti compiuti dalla medicina circa le terapie relative alla malattia e, per questo, giovani ricercatori saranno disponibili per illustrare i risultati ai cittadini, coordinati dalla professoressa Marta Letizia Hribal, che da vent’anni conduce questi studi. Sarà infine possibile contribuire direttamente alle attività di ricerca, portate avanti con pochi fondi pubblici e con molto entusiasmo dai ricercatori di Diabete Ricerca e dell’Università Magna Graecia, facendo una piccola offerta.

Welfare-Oggi pubblica il saggio sul distretto di Catanzaro Lido di Franco Caccia

CATANZARO – E’ stato pubblicato da una prestigiosa rivista nazionale, specializzata nel campo di politiche e progetti in campo socio-sanitario, un saggio relativo ad un’innovativa esperienza di cura realizzata nel distretto di Catanzaro Lido.

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Il lavoro portato avanti nell’ASP di Catanzaro trova così importanti riconoscimenti anche oltre i confini regionali. A dare ampio risalto alla sperimentazione di nuova domiciliarità realizzata nel territorio del distretto di Catanzaro Lido, diretto dal dr. Maurizio Rocca, è la principale rivista italiana del settore delle politiche socio-sanitarie Welfare-Oggi edita dal gruppo Maggioli, nel numero 2-2016.
Il saggio, a firma del dirigente sociologo Franco Caccia, responsabile tecnico della sperimentazione tuttora in fase di attuazione, ha messo in luce la tipologia e l’originalità del percorso alimentato da una nuova idea di salute e caratterizzato da nuove ed originali soluzioni organizzative. Le pressanti richieste provenienti da una popolazione che tende sempre più ad invecchiare, deve spingere il mondo delle istituzioni locali a rispondere con tempestività e qualità nei servizi. La sperimentazione portata avanti dal distretto di Catanzaro lido, anche attraverso il progetto Home Care Premium cofinanziato dall’Inps, rappresenta uno spazio in cui è stato possibile offrire alle 300 persone non autosufficienti, prese in cura durante la sperimentazione,  un pacchetto personalizzato di servizi grazie al quale è stato possibile  il mantenimento a  domicilio di persone fragili. Il saggio si sofferma sulle diverse azioni messe in atto dal distretto  per consentire il raggiungimento di importanti risultati, fra cui anche importanti ricadute sul piano dell’occupazione.   L’attenzione verso la formazione continua delle diverse figure di cura,  la creazione di strumenti per un concreto coinvolgimento dei familiari nelle attività di assistenza, il ruolo assegnato della comunicazione con la sperimentazione di un ciclo di puntate televisive sui temi della non autosufficienza, il coinvolgimento delle istituzioni locali e delle scuole nei percorsi generativi di un welfare di sviluppo, sono solo alcuni dei punti di forza di una sperimentazione innovativa, da subito pienamente condivisa e sostenuta dal direttore generale dott. Giuseppe Perri, secondo il quale «la scelta di un importante gruppo editoriale, di diffondere il progetto di nuova domiciliarità  realizzato nel distretto di Catanzaro Lido, quale buona prassi a livello nazionale, è un importante riconoscimento che stimola tutti noi ad andare avanti con fiducia  ed ottimismo».

AIRC, il Rendano si tinge di rosa

COSENZA – A sostegno della ricerca oncologica AIRC Comitato Calabria presenta

Giusy Versace e Raimondo Todaro in “Con la testa e con il cuore si va ovunque”
Teatro A. Rendano – Cosenza – 21 ottobre ore 21.00

Il Comitato Calabria AIRC presenta Giusy Versace e Raimondo Todaro in “Con la testa e con il Cuore si va ovunque”, un emozionante spettacolo musicale tratto dall’autobiografia di Giusy Versace e nato dall’incontro della campionessa paralimpica con il maestro di ballo Raimondo Todaro. Lo spettacolo rientra tra le iniziative promosse dall’AIRC per il “Nastro Rosa” all’interno della XXIV edizione della Campagna BCA Breast Cancer Awareness che dall’1 al 31 ottobre unisce donne e uomini in ogni parte del mondo per migliorare la consapevolezza, raccogliere fondi e ispirare azioni significative nella lotta contro il tumore al seno.
In occasione dello spettacolo la facciata del Teatro Alfonso Rendano, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, si illuminerà di rosa.
Grazie a questa straordinaria accensione, anche la Città di Cosenza, parteciperà all’iniziativa ideata da Evelyn H. Lauder nel 1992 e diventata il simbolo universale della lotta contro il cancro al seno con un gesto emblematico che si svolge negli oltre 70 Paesi in cui la BCA Campaign prende vita.
Negli anni sono stati illuminati: Il Duomo di Milano, l’Albero della Vita di EXPO e il Colosseo in Italia, la Casa Bianca a Washington, l’Empire State Building di New York, le Cascate del Niagara in Ontario, l’Opera House di Sidney, la Torre Eiffel di Parigi, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, la Porta di Brandeburgo di Berlino e centinaia di altri.

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<<Con la testa e con il cuore si va ovunque>> non è solo uno spettacolo ma un’occasione per amare la vita. Il racconto della vicenda personale che ripercorre il dramma vissuto dall’artista a soli 28 anni ed il suo percorso di risalita verso una nuova vita (la sua nuova vita è appunto il sottotitolo del libro edito da Mondadori) che la porta ad essere la prima atleta italiana a correre con un’amputazione bilaterale su delle protesi in carbonio. Sempre nuovi e diversi obiettivi da raggiungere, dapprima grazie allo sport ed in seguito ai ritmi della danza, ma sempre con il sostegno di coloro che le sono stati accanto, la famiglia e gli amici.

Ospite della serata il cantante Daniele Stefani, interprete del singolo “Un giorno d’amore” (Sony Music), presente nel film Gomorra e reduce dal Festival di Sanremo con la canzone “Chiaraluna”.
Lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Cosenza, dal Coni e dal Comitato italiano Paralimpico Calabria ed è organizzato in collaborazione con Piano B – Event Project Management.

L’incasso sarà interamente devoluto a sostegno della ricerca oncologica.

Ritrovato cercatore di funghi disperso

vigili del fuoco_tropvato cercatore funghi 2Celico (CS) – Andata a buon fine la ricerca di un uomo disperso dalla sera del 22 settembre. Il 58enne, andato nei boschi di Celico, è stato ritrovato in località Fago del Soldato nel comune di Spezzano della Sila. Dopo i controlli del 118, l’uomo è rientrato a casa. Oltre ai vigili del fuoco, hanno partecipato alle ricerche i Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato e il  Soccorso Alpino.

“L’uomo, inoltratosi nei boschi nel comune di Celico, non è rientrato a casa per cui è stato attivato il piano provinciale per la ricerca di persone disperse – informa una nota stampa dei vigili del fuoco – Sul posto è stata inviata una squadra operativa della sede centrale di Cosenza, il nucleo regionale cinofili e due esperti di topografia applicata al soccorso (TAS) per il coordinamento delle ricerche. Dopo una notte di ricerche, l’uomo è stato ritrovato intorno alle ore 11 dai soccorritori, in loc. Fago del Soldato, nel comune di Spezzano della Sila”.

 

Premio Pericle, premiati i ricercatori Unical Nicola Leone e Francesco Valentini

ARDORE (RC) – Due ricercatore dell’Università della Calabria, il professor Nicola Leone del Dipartimento di Matematica e Informatica, e il dottor Francesco Valentini del Dipartimento di Fisica, si sono aggiudicati il prestigioso Pericle d’Oro. Si tratta di un premio importante, dedicato ogni anno a un diverso settore di Pericleattività, con l’obiettivo di valorizzare e mettere in luce quei talenti calabresi che si sono distinti nell’Italia e nel mondo per professionalità e creatività. Nato ormai da un trentennio, il Premio Pericle, nella sezione internazionale sulla ricerca scientifica, annovera nel suo albo d’oro scienziati di grande prestigio, quali il professor Umberto Veronesi e il Premio Nobel Renato Dulbecco. A questi grandi nomi, si aggiungono dunque quest’anno quelli dei due ricercatori dell’Ateneo calabrese, premiati nel corso della cerimonia svoltasi pressoil Castello Feudale di Ardore.

Nicola Leone, professore di Informatica e direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica, da anni guida il gruppo di ricerca in Intelligenza Artificiale dell’Unical, già insignito di vari riconoscimenti per la sua ricerca scientifica, tra cui, proprio il giugno scorso, il Premio Gems of PODS in California.

Francesco Valentini, dottore di ricerca in Fisica, è membro del gruppo di ricerca in Plasmi Astrofisici dell’Unical e, il mese scorso, è stato insignito del premio La città del sole 2016.

All’Università Magna Graecia un meeting internazionale per la lotta al mieloma multiplo

CATANZARO – Inagurato con successo il meeting internazionale all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Fino al 2 luglio Catanzaro è Capitale della lotta al mieloma multiplo con il meeting “Multiple Myeloma 2016. Perspectives for a Paradigm Change”. L’evento, organizzato dal prof. Pierfrancesco Tassone dell’UMG di Catanzaro e dal prof. Angelo Vacca dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, per tre giorni ospiterà i massimi esperti internazionali della malattia. L’obiettivo è quello di fare il punto sulle ultime novità e le più moderne terapie contro il mieloma multiplo. Nella giornata inaugurale, il meeting internazionale è stato preceduto da un Educational Workshop finalizzato ad una revisione critica delle più rilevanti acquisizioni dell’oncologia medica moderna con particolare attenzione ai farmaci innovativi che stanno significativamente rivoluzionando lo scenario terapeutico di numerose neoplasie, dal melanoma ai tumori del polmone e a numerose altre neoplasie solide. «Il mieloma multiplo e gli altri disordini correlati rappresentano condizioni relativamente poco frequenti ma oggi in notevole incremento per le quali, fortunatamente, si sono recentemente registrati notevoli passi in avanti che stanno aprendo progressivamente a nuove prospettive e speranza per i pazienti – affermano i docenti Pierfrancesco Tassone e Angelo Vacca, presidenti del Congresso -. Per molti anni la terapia di questa malattia è stata basata sull’uso di pochi farmaci chemioterapici e di steroidi. Nell’ultimo decennio, e soprattutto nell’ultimo anno, lo scenario terapeutico è significativamente migliorato con l’introduzione di diversi nuovi farmaci approvati dagli enti regolatori internazionali e recentemente resi disponibili ai pazienti. Alcune di queste cure stanno per raggiungere la commercializzazione anche in Europa. Diversi nuovi agenti sono il prodotto delle sofisticate biotecnologie attualmente disponibili e hanno portato a una recentissima e profonda revisione delle linee guida internazionali per il trattamento della malattia. Molto interessanti sono i recenti progressi dell’immuno-oncologia in questo specifico settore. L’impiego di anticorpi immunostimolanti sta dimostrando un forte impatto sulla progressione della malattia e sulla sopravvivenza dei pazienti con una buona qualità di vita grazie alla riduzione degli effetti collaterali rispetto alle vecchie cure». Il meeting continuerà nella giornata di domani con due importantissime letture magistrali, quella del prof. Kenneth Anderson (Harvard Medical School, Boston, USA) e del prof. Carlo Croce (Ohio State University, Columbus, USA). Interverranno inoltre altri importanti esperti che contribuiranno a definire i più importanti risultati della moderna ricerca clinica e traslazione per la cura del mieloma multiplo e della macroglobulinemia di Waldenstrom.

All’Unical seminario di approfondimento sul Progetto Alpha. Ricerca e tecnologia per sconfiggere l’Alzheimer

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Lo scorso venerdì 17 giugno presso l’University Club dell’Unical si è svolto il convegno “Memorie, documenti storici e sistemi intelligenti”, organizzato dall’Istituto di Informatica e Telematica (IIT) sede di Cosenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Vi hanno preso parte anche l’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni (ICAR-CNR) di Napoli che in Collaborazione con IIT e il centro Regionale di Neurogenetica di Catanzaro portano avanti il progetto ALPHA (eAsy inteLligent service Platform for Healthy Ageing) dal 2014; gli istituti CNR di Linguistica Computazionale (ILC), sede di Genova, di Elettronica e di Ingegneria dell’Informazione e delle progetto alphalTelecomunicazioni (IEIIT), sedi di Genova e Torino, impegnati nel progetto NINFA (iNtelligent Integrated Network For Aged people), e l’istituto milanese di Tecnologie Industriali e Automazione (ITIA), coinvolto nel progetto Goji. Durante il seminario si è fatto il punto sulla malattia di Alzheimer, che ad oggi conta almeno 600 mila casi nel mondo, con ingente costo sociale. Sia il Rettore Crisci che il professor Roberto Guarasci, responsabile dell’Istituto di informatica e telematica Cnr sede di Cosenza, hanno sottolineato come l’uso oculato delle risorse in Calabria possa contribuire ad una partecipazione attiva circa lo sviluppo della ricerca nel campo.

Centrale nella discussione del seminario il Progetto Alpha, che è nato come piattaforma per monitorare i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer sulla base di criteri quali: analisi dei disturbi comportamentali, cognitivi e sintomi neurologici, misurazioni mirate per lo sviluppo di sistemi intelligenti e piani di cura personalizzati. Per risalire ai fattori di rischio dei pazienti malati, quinsi, è stata effettuata una digitalizzazione delle cartelle cliniche dei pazienti dell’ex Ospedale Psichiatrico di Girifalco, in provincia di Catanzaro. I dati così raccolti sono stati illustrati dalle ricercatrici dell’IIT-CNR di Cosenza Erika Pasceri e Maria Taverniti. Delle 5250 cartelle cliniche (dal 1881 al 1931), 550 cartelle sono state trascritte e ben 4300 cartelle digitalizzate. Le ricercatrici hanno inoltre annunciato che un lavoro simile di digitalizzazione clinica verrà fatto, a breve, anche per l’ex Ospedale Psichiatrico di Reggio Calabria.Tali dati sono poi stati interpretati dalla dottoressa Laura Borrello, dell’ASP di Catanzaro.

La fase di studio dei dati ha poi lasciato il posto alla sperimentazione al fine di rallentare almeno i declini cognitivi dell’età avanzata. Tra i progetti migliori in questo senso, sono stati esplicati quelli denominati Goji e Ninfa, su cui hanno relazionato il ricercatore Andrea Zangiacomi e la ricercatrice Giovanna Morgavi, quest’ultima in collegamento Skype.Quindi, Rossella Santolamazza, del MIBACT-DGA, ha parlato di “Carte da legare”, un progettoche ha alla base la creazione di un sito degli archivi della psichiatra italiana e del software ArcanaMente, per l’implementazione e gestione delle banche dati storiche di 13 ospedali psichiatrici italiani.

A concludere i lavori seminariali, l’intervento della dottoressa Amalia Bruni, direttrice del Centro Regionale di Neurogenetica dell’Asp di Catanzaro, che ha discusso della malattia, dalla sua scoperta fino alle evoluzioni. «La malattia di Alzheimer – ha spiegato – non è mai uguale a se stessa. La storia naturale dei pazienti e della famiglia di provenienza è alla base della ricostruzione del problema, che ancora dopo trent’anni non ha un farmaco risolutore. La storia entra nella scienza. Abbiamo imparato che la malattia esiste 10 anni prima come malattia biologica del cervello. La Calabria, è un isolato genetico, dove vi è una prolificità elevata. 160.000 soggetti dal ‘600 ai giorni nostri. La prima malata risale al 1807. Si tratta di una giovane donna di 38 anni che viveva a Parigi ma era originaria di Serrastretta, nel catanzarese.  Nelle famiglie calabresi, c’è la stessa mutazione genetica».

Il Progetto Alpha, questa è la speranza, potrebbe fornire a medici e ricercatori nuove informazioni sul comportamento dei pazienti che, insieme ai dati medici, aumenterebbero la precisione e l’affidabilità dell’attività di monitoraggio della salute dei pazienti.

 

Importante ricerca in campo chimico all’Università Magna Grecia di Catanzaro

CATANZARO – «Ricerca di eccellenza in campo chimico presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Una menzione d’onore per l’area diretta dal professor Stefano Alcaro che merita l’attenzione di un quotidiano nazionale della levatura del Sole24 ore». E’ quanto si legge in una nota del gruppo consiliare alla Provincia di Catanzaro, “Insieme per la Provincia”. I componenti del gruppo esprimono la propria soddisfazione per la particolare visibilità raggiunta dalla struttura del Dottorato di ricerca in Scienza della Vita che «corona un percorso appassionato ed impegnativo, partito con l’anno accademico 2013/2014 che ha visto concentrare in questo collegio la maggior parte dei chimici dell’Ateneo con importanti risultati nell’ambito dell’innovazione e della ricerca – affermano ancora i consiglieri provinciali -. Un riconoscimento, quello che emerge dal quotidiano di Confindustria che evidenzia ulteriormente la qualità didattica, la preparazione, l’interazione tra i gruppi di ricerca, il livello elevato della ricerca e della sperimentazione delle facoltà scientifiche di un Ateneo che ha conosciuto negli ultimi anni una meritatissima visibilità internazionale. L’articolo in questione – conclude la nota del gruppo “Insieme per la Provincia” – mette in luce anche il percorso di internazionalizzazione del Dottorato di ricerca in Scienza della vita che aderisce al network europeo intitolato al premio Nobel Paul Ehrlich ,costituito da oltre 40 atenei di 16 paesi nel triennio 2019-2021, e gli eventi ad esso corredato, evidenziando proprio il protagonismo del professor Alcaro e della sua equipe. Un’occasione, insomma, per raccontare la positività del mondo accademico catanzarese che si conferma una eccellenza di cui andare fieri».

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