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Cosenza Popolare fuori dai giochi, l’NCD farà ricorso al TAR, “provvedimento ingiusto e antidemocratico”

Cosenza ( Cs) – “C’è stato comunicato ufficialmente che la lista Cosenza Popolare è stata ricusata per motivi esclusivamente  di carattere formale. Al fine poter garantire la regolare presenza di una parte politica che nelle ultime elezioni regionali è stata la prima forza nella città di Cosenza, abbiamo deciso di proporre ricorso giurisdizionale dinnanzi al TAR Calabria di Catanzaro affidando l’incarico all’ Avv. Giovanni Spataro del foro di Cosenza”. Questo quanto diffuso da una nota della segreteria regionale NCD.  “Tale ingiusto ed antidemocratico provvedimento ci impone di reagire nelle forme consentite dall’ordinamento al fine di salvaguardare il diritto costituzionalmente garantito di partecipazione popolare  e di rappresentatività di ogni aggregazione politica presente sul territorio.Registriamo, nello stesso tempo,che parteciperanno alla competizione elettorale liste zeppe di personaggi squalificati che ammorbano l’aria democratica della città, mentre  le istituzione preposte al controllo fingono di non vedere.Questa è una città ammalata, che viene infangata ogni giorno da connivenze, reticenze  ed atteggiamenti omertosi che fanno grande la zona grigia e determinano un arretramento costante della parte laboriosa ed onesta della comunità.

Vicenda Zoccali, Oliverio: Faremo ricorso

CATANZARO –  “I Consiglieri regionali di opposizione di un centrodestra ormai residuale avrebbero voluto che, nonostante i calabresi li abbiano bocciati, continuassero a governare sempre loro”. E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione Mario Oliverio, replicando alle dichiarazioni dei consiglieri regionali di opposizione, Tallini e Mangialavori, sulla vicenda Zoccali. “Lamentano, infatti – prosegue il Presidente della Giunta regionale – che il più importante collaboratore di Scopelliti al Comune di Reggio Calabria prima e alla Regione poi, non sia stato lasciato nella postazione più autorevole di comando dell’Amministrazione regionale. Invece di gridare allo scandalo per il fatto che solo tre mesi prima delle elezioni la precedente Giunta regionale, nel mentre stava per essere mandata a casa, ha rinnovato i contratti pluriennali degli incarichi fiduciari dei dirigenti o, ancor di più, invece di sollecitarne per senso etico le dimissioni volontarie dopo l’insediamento del nuovo Governo regionale, protestano perché il dott. Zoccali sarebbe stato oggetto di un provvedimento di spoil system. L’Amministrazione regionale, ovviamente, provvederà in sede extragiudiziale a tutelare le proprie ragioni, facendo ricorso avverso la decisione del Giudice del Lavoro. Sarà una sentenza definitiva a stabilire i termini giuridici della vicenda. Dal punto di vista politico-istituzionale, però – dice ancora il Presidente della Regione – la protervia e la contraddizione dei Consiglieri regionali di centrodestra non possono essere oscurate da nessuna sentenza. Dovrebbero avere maggior senso del pudore quando, da una parte cavalcano e strumentalizzano la critica ad una presunta mancata discontinuità amministrativa e, dall’altra, gridano senza vergogna contro il principio dell’alternanza e dello spoil system. La loro – conclude il Presidente della Regione – è la presunzione e la faccia tosta di chi, non avendo niente da dire sulla Calabria ed avendo perso ogni credibilità per essere stati i protagonisti dello sfascio a cui è stata condotta la nostra Regione, cercano di camuffarsi sotto le vesti di improvvisati azzeccagarbugli nel disperato tentativo di generare confusione e di rifarsi una verginità a fronte del loro fallimento”.

Giudice sportivo Luzzese – Corigliano. Tre squalificati e verdetto rinviato

Dopo le polemiche infinite su Luzzese- Corigliano, proseguiti in questi giorni a suon di comunicati e botte e riposta, arrivano i primi responsi da parte del giudice sportivo. Nel bollettino settimanale del comitato regionale Figc- Lnd, però, si evincono solo le squalifiche nei confronti  dei tesserati delle due società in questione. La società dell’Asd Corigliano calcio, in effetti, ha inoltrato preavviso di ricorso e per tale motivo l’organo federale ha preso atto del preannuncio di reclamo soprassiedendo ad ogni decisione in merito ai fatti avvenuti durante l’arco della gara. Da ricordare che lo scontro diretto, del girone A di Promozione, giocato sabato scorso ha lasciato sul campo è “finito” 1 a 0 per i silani ma con il triplice fischio arrivato cinque minuti prima che finisse la stessa. Motivazione indicata dall’arbitro Molinaro per la presunta assenza delle regolari condizioni per proseguire la contesa. Per sapere, quindi, se sarà omologato o meno il risultato di 1 a 0, o se sarà accolta la proposta di ripetizione della partita come vorrebbe il Corigliano, e eventuali altre sanzioni annesse e connesse, bisognerà attendere almeno un’altra settimana. Intanto, la squadra di mister Cipparrone perde per squalifica Apicella, fino al 30 marzo, Sarli per due turni, e Amoruso, per somma di ammonizioni, per una giornata. Corigliano di patron Guccione che ha presentato preannuncio di reclamo inerente all’errore tecnico del direttore di gara, come da immagini televisive, sull’azione che ha deciso la gara: ossia fallo laterale assegnato al Corigliano ma battuto alla Luzzese che ha prodotto poi la rete del vantaggio dei silani. Dirigenza che sembra si sia rivolta anche ad un noto studio di diritto sportiva per tutelare la causa in questione. Rimostranze del club jonico che puntano anche al triplice fischio anzitempo da parte della signora Molinaro senza consultare i due guardalinee e commissari di campo. Tra le lamentele dei coriglianesi anche l’inadeguato servizio d’ordine e la fatiscenza del cancello venuto giù anche perché obsoleto oltre che a qualche tifoso un agitato. A tal proposito la stessa società fa notare, sempre attraverso le immagini, il cancello divelto con i propri tifosi assiepati in tribuna e non sul campo.  E mentre il dibattito sul big- match Luzzese- Corigliano proseguirà tra ricorsi e contro ricorsi, la lotta al vertice a distanza proseguirà per fortuna sul campo. Sabato i coriglianesi dovranno affrontare una trasferta insidiosa come quella di Catanzaro Lido contro la temibile Mke di mister Rosati mentre i luzzesi domenica saranno a Botricello contro l’arcigno Atletico. Impegni ostici che faranno focalizzare l’attenzione sul rettangolo di gioco in attesa di sapere se e quando si arenerà l’onda lunga della diatriba tra le due società.

Cristian Fiorentino

Graziano prossimo alla decadenza, ma l’esponente di Forza Italia ha pronto il piano B: candidarsi a sindaco di Rossano

Rossano una vedutaCATANZARO – Volge al termine l’esperienza di Giuseppe Graziano tra i banchi di Palazzo Campanella. A breve infatti, la Corte d’Appello di Catanzaro pronuncerà la propria sentenza in merito al ricorso presentato da Gianluca Gallo, primo dei non eletti della lista Casa delle Libertà per la circoscrizione di Cosenza. A meno di clamorosi stravolgimenti, i giudici dovrebbero confermare il dispositivo di primo grado: Graziano non ha rispettato i termini e i tempi per mettersi in aspettativa dalle sue funzioni esercitate nel Corpo Forestale dello Stato e per questo, era ineleggibile. E mentre Gallo scalda i motori per tornare ad occupare l’ambito scranno in Consiglio Regionale, Graziano ha già pronto un piano B. Non è un mistero che dietro la decadenza del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, ci sia la longa manus proprio di Graziano; il coordinatore provinciale di Forza Italia avrebbe convinto alcuni consiglieri comunali della città bizantina, fino a ieri strenui sostenitori del primo cittadino in carica, a sottoscrivere le dimissioni insieme ai membri dell’opposizione. L’obiettivo: sottrarre ad Antoniotti, che coltivava ambizioni di ricandidatura, la macchina amministrativa negli ultimi mesi di un mandato che era comunque destinato a terminare con le elezioni della prossima primavera. L’addio di Antoniotti ha il sapore di un passaggio di consegne per quanto concerne la leadership azzurra a Rossano e, più in generale, lungo la fascia jonica cosentina. Dal predominio di Giuseppe Caputo, che aveva anche piazzato il figlio Guglielmo nell’esecutivo guidato da Antoniotti, si passa all’asse Graziano-Rapani. Ernesto Rapani è infatti il candidato a sindaco in pectore del centrodestra, anche se la prossima decadenza di Giuseppe Graziano da consigliere regionale, potrebbe modificare i programmi.

Giuseppe Graziano
Giuseppe Graziano

Non è escluso infatti che l’ex comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato decida di tornare subito in pista e di candidarsi in prima persona alla carica di sindaco di Rossano. Intanto Antoniotti, dopo che questa mattina le dimissioni di 13 consiglieri su 24 sono state formalizzate davanti ad un notaio, ha rilasciato una dichiarazione al vetriolo attraverso il suo profilo facebook, che qui riportiamo integralmente.

“Care amiche e cari amici, come sempre vi scrivo con il cuore e senza peli sulla lingua. Ho letto le centinaia di attestati di stima, di vicinanza e sincero affetto che in queste ore mi avete espresso, sia in privato che pubblicamente. Ed è proprio vero, come diceva qualcuno, che probabilmente il 17 Novembre 2015 passerà alla storia della Città come la giornata dell’infamia. Nella quale 13 cittadini, rappresentanti del popolo, hanno sottoscritto un patto notarile per sfiduciare il Sindaco. Un atto, questo, che non può non prestarsi a riflessioni e

Giuseppe Antoniotti
Giuseppe Antoniotti

considerazioni. Innanzitutto, per chiarire i perché di questa scelta, di questa decisione. Perché sfiduciare un Sindaco dal notaio rinunciando al confronto politico pubblico, in Consiglio comunale, durante il quale si sarebbero potute dare a tutti i rossanesi ampie e motivate giustificazioni del gesto? Perché, ancora, sfiduciare un Sindaco a pochi mesi dalle elezioni e per di più all’indomani che lo stesso aveva annunciato la sua intenzione di volersi ricandidare? Questo dopo 4 anni e mezzo di governo della Città e dei problemi del territorio ampiamente condiviso con la maggioranza e la squadra amministrativa, durante i quali, nel limite democratico dei ruoli e delle linee di mandato, ognuno è stato libero di promuovere le proprie idee. Ognuno, nessuno escluso. E tutti sono stati co-protagonisti dei risultati, sia di quelli raggiunti sia di quelli che ancora dobbiamo raggiungere. E non mi riferisco a tutti quei problemi di fronte ai quali un Sindaco o un qualsiasi amministratore locale non avrebbe potuto far nulla se non trasmettere e far capire la sua indignazione. Lo ripeto con vanto: abbiamo governato con il cuore questa Città ed oggi questa sfiducia rimane incomprensibile, prima di tutto all’opinione pubblica. Ma non mi intimorisce. Anzi, mi da ancora più coraggio e “fiducia” di andare avanti e percorrere la strada intrapresa nel 2011. Sono consapevole dell’impegno che ho messo a disposizione della mia Città e sicuramente non mi tiro indietro. La mia forza sono i cittadini rossanesi, che conoscono la mia storia politica e personale. Andrò avanti, con il supporto della mia gente. Torno a casa a testa alta sicuro di aver servito la Città di Rossano, la Città del Codex, con tutto me stesso e senza mai risparmiarmi”. Adesso a Rossano arriverà un commissario prefettizio, probabilmente sarà nelle condizioni di insediarsi già lunedì prossimo.

Farsa in scena al D’Ippolito, la Beretti ci mette la faccia

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Vigor Lamezia “improvvisata” alla prima in casa, l’agonia continua.

Probabilmente, anche a Palmi, Domenica, succederà qualcosa di simile: Beretti sul rettangolo di gioco, a prendere l’imbarcata, a metterci la faccia (oltre che il cuore, senza dubbio, motivo per cui va un enorme plauso a dei ragazzini buttati nella mischia da una società silente e assente), a farsi carico, sul campo, (perchè non sembrerebbe, di questi tempi, ma il campo ancora conta qualcosa) di responsabilità che gravano, in realtà, su spalle altrui.

Oggi probabilmente la Vigor Lamezia ha toccato il fondo, magari lo ha anche raschiato, perdendo malamente e senza segnare contro lo Scordia una partita che all’ora di pranzo si sperava potesse essere ancora rinviata, nell’attesa che il Coni si pronunciasse definitivamente sul ricorso alla sentenza di secondo grado della giustizia sportiva che ha ammesso il Messina in D e catapultato la società di Torcasio e Butera nell’inferno della D.

5 reti per gli ospiti guidati dal “mito” Giorgio Corona contro una Vigor scesa in campo da vittima sacrificale. Cronaca di poco conto, dunque, relativamente a quanto riguarda un match che, anche se con un risultato differente, ha fatto ricordare la clamorosa sconfitta che i giovani biancoverdi hanno dovuto subire con l’Akragas in Coppa, ancora prima della sentenza di primo grado che aveva “graziato” la Vigor Lamezia.

Nel frattempo il Coni prenderà una decisione definitiva sull’eventuale riammissione della società di Via Marconi in Lega Pro il prossimo 23 Settembre.

Prima, però, ci sarà la partita contro la Palmese. La società continuerà a far silenzio e a buttare in campo la Beretti o proverà a riabilitarsi in quanto a dignità, uscendo dall’imbarazzante tunnel dell’apatia che la caratterizza? Non che Lega e istituzioni sportive stiano facendo bella figura, sia chiaro, ma una società così assente è una pugnalata ben più dolorosa di una sconfitta casalinga contro il “Città di Scordia”. E il che, con tutto il rispetto per i siciliani, è tutto dire.

In un modo o nell’altro, il 23 Settembre l’agonia finirà.

MORELLI GIACINTO

Centrale a biomasse di Sorbo San Basile, a luglio la nuova udienza davanti al TAR

Sit-in davanti al TAR

CATANZARO – Fissata per luglio 2013 la prossima udienza davanti al T.A.R. della Calabria  in merito alla costruzione di una centrale a biomasse nel comune di Sorbo San Basile, nella Presila catanzarese. Il ricorso contro l’impianto era stato presentato a dicembre dal Comitato ‘No alla centrale a biomasse di Sorbo San Basile’.Questa mattina, davanti al Tribunale Regionale Amministrativo, sit-in dello stesso Comitato. Presenti anche gruppi e cittadini di Catanzaro e provincia.

«Siamo fiduciosi – ha dichiarato Gioconda Chiarella, presidente del Comitato per il no – se hanno preso questi mesi di tempo, significa che veramente quanto abbiamo scritto nel ricorso è importante, va realmente valutato e studiato bene ». Il presidente del comitato ha ringraziato gli avvocati Marcello Nardi e Angelo Calzone per aver redatto il ricorso e quanti si stanno interessando alla vicenda. «Un plauso va al WWF Calabria che ha patrocinato il ricorso al TAR», ha aggiunto Gioconda Chiarella.

A luglio, probabilmente, la sentenza sulla questione. La data precisa dell’udienza sarà comunicata successivamente. Nei prossimi mesi il Comitato promuoverà altre iniziative.

 

 

Centrale a biomasse di Sorbo San Basile (Cz), presentato il ricorso

CATANZARO – Depositato presso il TAR della Regione Calabria il ricorso contro la l’Autorizzazione Unica concessa, dalla Regione Calabria, per la costruzione di una centrale a biomassa (4, 236 MW di potenza) nel comune di Sorbo San Basile. I promotori del ricorso, WWF Calabria, Forum Ambientalista e Comitato ‘No Biomassa a Sorbo San Basile’, lo hanno presentato alla stampa presso la sala concerti del Comune di Catanzaro. Rispetto della salute e della biodiversità le motivazioni di fondo della contestazione: «vanno rispettate sempre e integralmente, a dispetto di limiti e prescrizioni». Alla conferenza stampa  gli avvocati  Marcello Nardi e Francesco Calzone e i membri del direttivo del comitato, Marco Gentile, Eugenio Occhini, Gioconda Chiarella, Angela Campi. Nei prossimi giorni, volantini saranno distribuiti nel capoluogo e nei comuni della Presila.

Alcuni vincoli di tutela, secondo i promotori del ricorso, sarebbero stati «ignorati in sede autorizzativa». Si tratta della presenza, nelle prossimità dell’area destinata alla realizzazione dell’impianto, di una IGP (patata della Sila), di una DOP (Caciocavallo Silano) e di zone SIC, Siti di Interesse Comunitario protetti (se costruita, la centrale sarà vicina al Parco Nazionale della Sila). Viene chiesta, perciò, «una valutazione di incidenza che, in sede istruttoria, diversamente da quanto prescritto dalla Direttiva Habitat [direttiva europea per la conservazione della biodiversità, ndr],  non è stato espletata dalla Regione Calabria».

Viene contestata anche parte del Piano di approvvigionamento forestale di legname: «dal computo mancano circa 7000 tonnellate di legname». Detto altrimenti: per il funzionamento della centrale sarebbe necessario più legname di quello presente sul territorio.

Ma è stata la salute il centro delle obiezioni: «anche se la centrale viene autorizzata in base a precise osservanze della legge in materia di emissioni, la nostra preoccupazione si fonda sul concetto che a volte negli anni la legge ritocca al ribasso tali inquinanti nei livelli massimi ammessi, quindi spesso arriva tardi rispetto alle prescrizioni di riduzione che vengono diramate dalle comunità scientifiche».

 

Rita Paonessa

Condannato l’ex consigliere nazionale dei Vas per ingiurie e percosse ad un pescatore

Cetraro (Cs) – La condanna al pagamento di 258 euro ed alle spese processuali è stata sentenziata dal Giudice di Pace Elisabetta Pelaia, per ingiurie e percosse ai danni di Francesco Piazza, a Cetraro, da Emilio Quintieri, ex consigliere nazionale dei Vas, imputato insieme a Diego Piazza, Luca Sirio ed Ilde Carelli.

“E’ una sentenza scandalosa, ho già annunciato che dopo la lettura del dispositivo di condanna farò appello e, se necessario, ricorso in Cassazione”, dichiara l’imputato Emilio Qunitieri.


Catanzaro, sentenza del Tar per le elezioni amministrative: a Salvatore Scalzo il merito del ricorso

La sentenza del Tar che ieri si è pronunciato a proposito del ricorso per le elezioni amministrative di Catanzaro ci rende particolarmente soddisfatti. L’azione intrapresa da Salvatore Scalzo è riuscita a dimostrare fuor da dubbio quelle anomalie che, evidentemente, hanno minato la normale pratica elettorale. La tempestività dell’iniziativa e il coraggio del candidato a sindaco per il centro-sinistra hanno posto le basi per un monitoraggio sezione per sezione da cui è scaturito, come ormai è risaputo, una serie di anomalie tali da produrre la decisione di rivotare in otto sezioni, annullando persino la proclamazione degli eletti. Una decisione quest’ultima che nella sua unicità rappresenta una nuova speranza per la città di Catanzaro che potrà in questo senso riprendere il filo della partecipazione libera e democratica con l’auspicio che a Salvatore Scalzo sia concessa la fiducia che merita. Non sappiamo ancora come andrà a finire, ma di sicuro va riconosciuto a Scalzo il merito ed il coraggio dell’azione legale intrapresa e da qualche ora pure riuscita.

Catanzaro non deve perdere l’ennesima occasione per alzare la voce e devono dare un segno di ritrovata coesione per un progetto, per un’idea: quella di Salvatore Scalzo.

Ricorso della Reggina calcio per la sanzione legata alla vicenda “calcioscommesse”

REGGIO CALABRIA – Il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport ha ricevuto istanza da parte della Reggina nei confronti della Figc. L’istanza ha come oggetto il provvedimento con il quale la Corte federale ha sanzionato la società del presidente Foti con 3 punti di penalizzazione da scontarsi nella stagione sportiva 2012-2013, nell’ambito della vicenda ‘calcioscommesse’. La Reggina era stata sanzionata in prima istanza dalla Disciplinare con 4 punti di penalità, poi ridotti a 3.