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Senso civico e deposito illegale di rifiuti: Spadafora scrive ad Occhiuto

COSENZA – Il consigliere comunale Francesco Spadafora ha richiamato l’attenzione dell’Amministrazione comunale sul fenomeno del deposito illegale dei rifiuti da parte dei cittadini che adottano comportamenti non corretti.

E lo ha fatto con una lettera indirizzata al sindaco nella quale segnala il grave stato di degrado e di incuria in cui versano alcune zone della periferia cittadina.

“Queste situazioni – fa rilevare Spadafora – nascono per l’abbandono indiscriminato ed illegale di rifiuti ai margini delle strade da parte di alcuni cittadini incivili che con il loro comportamento poco corretto hanno creato delle vere e proprie discariche a cielo aperto che non solo danneggiano la salute dei cittadini, ma compromettono in modo particolare il decoro urbano.”

E Francesco Spadafora ha indicato nella zona di Portapiana e Contrada Timpone degli Ulivi quella dove il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti si registra in maniera più diffusa, “nonostante – sottolinea il consigliere di Forza Italia in Consiglio comunale – la maggior parte dei cittadini residenti pratichi con regolarità la differenziata porta a porta. A fronte di questo atteggiamento positivo della popolazione – rileva inoltre Spadafora – c’è chi continua, però, ad infrangere le regole conferendo di tutto e di più in queste zone che risultano essere poco controllate”.

In particolare, una delle aree più esposte al fenomeno è quella di Contrada Timpone degli Ulivi, nelle immediate adiacenze della fontana dello Zumbo, dove è possibile trovare di tutto: frigoriferi, armadi, materassi, televisori, buste di rifiuti indifferenziati, cartoni e pneumatici.

Per fronteggiare il fenomeno, Spadafora ha avanzato la proposta di installare, nei punti più critici, delle telecamere mobili che consentano un attento monitoraggio e l’individuazione, attraverso i filmati, delle persone che commettono gli abusi. Spadafora ha a questo proposito fatto pervenire la lettera indirizzata anche al responsabile del Nucleo Decoro Urbano della Polizia Municipale, ispettore Luca Tavernise, al fine di intensificare l’attività di controllo e sanzionare i responsabili dei comportamenti illeciti.

Rifiuti: Occhiuto contro Corrado

COSENZA – La vicenda dei rifiuti non sembra trovare soluzione e continua la polemica sul conferimento nelle discariche.

Il sindaco Mario Occhiuto contesta l’atteggiamento del sindaco di Celico, Luigi Corrado, in merito all’ordinanza di blocco dei camion di spazzatura provenienti dal capoluogo bruzio.

“Pur non amando fare politica attraverso denunce – dichiara Occhiuto – mi sono ritrovato costretto a depositare un esposto per l’interruzione di pubblico servizio, con la speranza che il procedimento conseguente possa contrastare quella pericolosità per la salute che viene avvertita in tutta la città di Cosenza a causa dell’emergenza rifiuti. Emergenza che è stata indiscutibilmente provocata dagli atti illegittimi di chi si trova ad amministrare il territorio non facendo il bene della comunità ma, anzi, andandole contro. Di questo, ovviamente, ho già informato il prefetto Tomao in modo da attuare le successive azioni del caso”.

Il sindaco tuona nuovamente contro il sistema gestionale che non vuole saperne di “liberare” Cosenza dalla morsa gravosa che da troppe settimane l’ha travolta, con le strade invase dai rifiuti.

“Se la città di Cosenza è sporca – aggiunge – i cittadini sappiano che adesso lo devono al sindaco di Celico, che con un’ordinanza ha inibito l’accesso dei veicoli sulla strada che porta alla discarica di Celico, individuata dalla Regione Calabria. Non si può fare una distinzione fra rifiuti cosentini e rifiuti non cosentini. Se la discarica può provocare un possibile danno ambientale e per la salute, come pure giustamente sostengono i rappresentanti dei comitati che si oppongono, il danno può essere provocato dai rifiuti conferiti anche dagli altri Comuni e non solo da quelli di Cosenza. La discarica o è di tutti, o va chiusa a tutti. Non è più ammissibile continuare con politiche di questo tipo che rovinano il territorio e alimentano un sistema malato di gestione della cosa pubblica”.

 

Riapre la discarica di Pianopoli

CATANZARO – Riapre domani, 28 febbraio, la discarica di Pianopoli, l’unica attiva in Calabria, chiusa per circa 20 giorni in conseguenza dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria resisi necessari dopo le intense precipitazioni delle scorse settimane.

La Regione Calabria comunica la riapertura dell’impianto, la cui chiusura ha provocato la situazione di vera e propria emergenza in tutta la Calabria a cui abbiamo assistito in questi giorni.

Primi interventi per l’emergenza rifiuti

ROSSANO (CS) – Nella notte scorsa è stata emessa un’ordinanza dal sindaco Antoniotti che consente una prima raccolta delle centinaia di tonnellate di spazzatura che nelle ultime settimane si sono accumulate lungo le strade. Priorità è stata data alle aree circostanti l’Ospedale Giannettasio e le scuole.

Il Comune si sostituisce dunque alla Regione Calabria, che ancora una volta in tema rifiuti non riesce a dare risposte risolutive ai territori.

“Non si poteva più continuare ad assistere, inermi – dichiara Antoniotti – allo scempio ambientale che si stava perpetrando in città. Per questo, non avendo ormai da giorni alcun riscontro dagli uffici della Regione Calabria, dopo un costante confronto con la Prefettura, ho deciso, per i poteri conferitimi dalla legge, di emettere un’ordinanza di bonifica. Il rischio igienico-sanitario – continua – era elevatissimo e si era aggravato nelle ultime ore con l’incendio di diversi cassonetti dell’immondizia. Certo, il provvedimento non è risolutivo e la Regione Calabria deve obbligatoriamente e prioritariamente dare delle risposte in tal senso”.

Attraverso l’ordinanza Antoniotti ha dato mandato di asportare gli rsu giacenti in strada alla ditta Ecoross, che ha garantito il servizio straordinario in modo del tutto gratuito. I rifiuti saranno stoccati, in via provvisoria fino al superamento dell’emergenze, nell’isola ecologica, di proprietà del Comune di contrada Pennino, all’interno di cassoni scarrabili a perfetta tenuta stagna. Eventuali fuoriuscite di percolato saranno raccolte in vasche di accumulo e poi smaltite.

Denunce a sindaci e imprenditori causa rifiuti

CATANZARO – Il sindaco di Nocera Terinese Gaspare Rocca ed il suo predecessore Luigi Ferlaino sono stati denunciati dalla guardia di finanza insieme all’imprenditore Giuseppe Vescio e a due impiegati dell’Ente con l’accusa di abuso e falso per l’affidamento della raccolta rifiuti con ordinanze e senza gara d’appalto.

I tre sono stati raggiunti da avvisi di garanzia della Procura di Lamezia e sono stati segnalati alla Procura della Corte dei conti per un danno erariale di 500 mila euro.

 

Deserta la Conferenza dei Servizi sui rifiuti: preoccupazione per il territorio

COSENZA – Per la seconda volta consecutiva non si è tenuta la Conferenza dei Sindaci, convocata a palazzo dei Bruzi. La seduta,indetta per avviare una discussione che deliberasse un documento comune in fatto di sanità e di rifiuti, è andata deserta per il mancato raggiungimento del numero legale nonostante il numero dei primi cittadini presenti fosse cresciuto rispetto allo scorso 17 gennaio. Quarantasette i sindaci che hanno risposto all’appello di Mario Occhiuto, presidente della conferenza in quanto alla guida del Comune capoluogo di provincia. Ne occorrevano almeno 52 e cosi, per sole 5 assenze, l’ennesima occasione di incontro per dibattere delle attuali emergenze del territorio è andata sfumata.

Con il sindaco Occhiuto al tavolo della presidenza c’erano il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale, Gianfranco Scarpelli, il presidente della Commissione consiliare Sanità di palazzo dei Bruzi, Massimo Bozzo, e il capo segreteria Giovanni De Rose. Fra il pubblico anche i consiglieri comunali Giuseppe Mazzuca e Michelangelo Spataro.

Nulla di fatto quindi affinché i rappresentanti delle amministrazioni della provincia producessero un documento ufficiale con le istanze da presentare alla Regione Calabria. Ma la circostanza, al di là del piano prettamente formale, è servita sul piano sostanziale a esternare, da parte di alcuni, le forti preoccupazioni in merito ai disagi subiti dalla cittadinanza nelle diverse comunità di appartenenza. Su tutti, il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, ha preso per primo la parola sviluppando un fervente intervento su quanto sta per avvenire nel suo Comune: “C’è un bando, un capitolato di appalto, che prevede – ha dichiarato Antoniotti – che la Regione Calabria mandi i rifiuti in Olanda. L’unica cosa che è sfuggita ai più, però, è che abbiamo appreso che questi rifiuti passerebbero per 800 tonnellate al giorno dalla città di Rossano. Si tratterebbe di cento camion in entrata e cento camion in uscita. Rossano ha già dato in termini di rifiuti e non può continuare a pagare. Se dovesse essere necessario, annuncio fin d’ora che andremo al Consiglio di Stato e anche a Strasburgo”.

Dopo i brevi interventi da parte di altri sindaci, tutti i presenti hanno espresso solidarietà al sindaco Antoniotti in merito alle decisioni della Regione Calabria che si ripercuoteranno in maniera dannosa e diretta sulla città di Rossano.

In pratica, i 47 sindaci in sala chiederanno a Scopelliti e all’assessore all’Ambiente Pugliano di rivedere la situazione. I Comuni che hanno risposto presente all’appello, includendo Cosenza, sono i seguenti: Acri, Aiello Calabro, Aieta, Alessandria del Carretto, Belsito, Bisignano, Carolei, Cassano allo Ionio, Castrolibero, Castrovillari, Cerisano, Cetraro, Corigliano Calabro, Dipignano, Domanico, Fiumefreddo bruzio, Fuscaldo, Grisolia, Lattarico, Longobucco, Lungro, Mangone, Marano Principato, Montalto uffugo, Mormanno, Paola, Pedace, Pianecrati, Pietrafitta, Praia a mare, Rogliano, Rossano, Rovito, San Fili, San Martino di Finita, San Nicola Arcella, San Pietro in Guarano, Sangineto, Santa Sofia d’Epiro, Santo Stefano di Rogliano, Serra Pedace, Spezzano piccolo, Torano Castello, Tortora, Trebisacce, Trenta.

Emergenza rifiuti a Cosenza, Occhiuto attacca:“La colpa è della politica gestionale attuata dalla Regione Calabria”

Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto denuncia la grave situazione di disagio registrata in città a causa dell’ennesimo blocco di conferimento dei rifiuti nella discarica di Pianopoli evidenziando le responsabilità della Regione: Queste le sue parole: 

“La città di Cosenza nei prossimi giorni si ritroverà nuovamente invasa da cumuli di rifiuti, nonostante il soddisfacente avvio della raccolta differenziata porta a porta, e questo a causa delle ultime disposizioni regionali comunicate all’Amministrazione comunale e alla ditta Ecologia Oggi in merito all’ennesimo blocco del conferimento dei rifiuti nella discarica di Pianopoli, unica discarica privata che serve i Comuni dell’intera Calabria.

“Questo tipo di gestione fallimentare da parte della Regione sta diventando insostenibile e non ci vedrà più passivi – dichiara il sindaco Mario Occhiuto – Non accettiamo di assistere a scelte scellerate che, per motivi che ci sfuggono, vanno puntualmente a penalizzare i cittadini del nostro territorio rendendo vani gli sforzi del governo locale. Per agevolare infatti lo stato emergenziale di Reggio Calabria, si creano disagi altrove e in particolare nella provincia di Cosenza. Non è questa la strada giusta per risolvere i problemi. La nostra città e’ l’unico capoluogo che, al di là dei continui blocchi, ha raggiunto il 40% della raccolta differenziata, progetto che, dato lo stato delle cose, per la sua completa affermazione subirà adesso gravi conseguenze. Occorre prendere atto – aggiunge Occhiuto – che la politica attuata dalla Regione in questo settore ha fallito su tutti i fronti. Io, in particolare, ho il dovere di denunciare la pesante penalizzazione subita dalla città di Cosenza, a cui la Regione ha anche bocciato il finanziamento per il progetto di un Centro di riciclo presentato dall’Amministrazione comunale”.

A margine delle dichiarazioni del sindaco Occhiuto, è utile precisare che nei quartieri cosentini in cui è attiva la raccolta differenziata, non si registrano scene di strade o marciapiedi sporchi di rifiuti. I disagi si avvertono nelle zone non ancora interessate dal progetto, quelle dove si trovano gli ultimi cassonetti esistenti che straripano di sacchetti e/o ne vengono circondati.

Il Comune di Cosenza, fra l’altro, dato il buon funzionamento della raccolta differenziata, ha necessità di scaricare poche quantità di rifiuti a Pianopoli.

Ecco di seguito lo schema sul programma di conferimento che la Regione Calabria impone oggi alla città dei Bruzi:

Ieri e oggi scaricate 50 tonnellate

Domenica e lunedì discarica di Pianopoli chiusa

Martedì e mercoledì previsto lo scarico di 50 tonnellate

Giovedì blocco discarica Pianopoli

Venerdì e sabato scarico di 50 tonnellate.”

Barbanti (M5S), per risolvere il problema rifiuti servono 45 milioni di euro

ROMA – Sebastiano Barbanti – M5S ritorna sull’emergenza rifiuti in Calabria affermando che non è mai finita. I vari partiti politici, ora al governo regionale delle grandi intese, dopo aver sparato a zero per 16 anni contro una “fallimentare” gestione commissariale, oggi si trovano a perpetrare le stesse identiche nefandezze del passato.

Il M5s lo ha ribadito anche ieri nel corso della bella iniziativa “Il giorno del rifiuto” organizzata dagli attivisti di Catanzaro. In quella sede, insieme ai miei colleghi calabresi Paolo Parentela, Federica Dieni, Nicola Morra e Dalila Nesci, cittadini portavoce di Camera e Senato, al deputato Riccardo Nuti, abbiamo fatto il punto della situazione nazionale e regionale, accogliendo le esperienze dei sindaci di Parma, Pizzaroti, e di quello virtuoso di Saracena, Gagliardi; le testimonianze del vice capogruppo alla Camera, Di Maio, arrivato direttamente dalla Terre dei fuochi e quella del deputato Stefano Vignaroli che ha portato la sua esperienza di battaglia contro la discarica di Malagrotta a Roma.

Ribadisce che in Calabria non servono nuove tasse, ma una nuova mentalità per risolvere l’annoso problema dei rifiuti. E, soprattutto, servono leggi che incentivino la raccolta differenziata e il riciclo successivo dei materiali. Come Movimento 5 Stelle è stata fatta una nostra proposta e un Piano rifiuti è da più di due anni nelle mani dei nostri governanti. Sono in attesa ancora di una risposta nel merito e nel frattempo ci chiediamo perché la Regione vuol spendere 9 milioni di euro al mese –oltre 110 milioni all’anno – per spedire fuori regione i nostri rifiuti anziché  utilizzare 45 milioni di euro per mettere in atto il un Piano rifiuti e risolvere, questa volta sì una volta per tutte, l’emergenza rifiuti in Calabria.

Catrovillari: Comune e Amministrazione contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti

Per far suscitare il senso di appartenenza e di responsabilità che alcuni sembrerebbe, dalle loro azioni  che si registrano, aver completamente perso.

“Continua senza sosta l’opera preventiva e sanzionatoria verso quella esigua minoranza di persone che, a spregio di ogni pur minima regola di convivenza e in violazione delle normative ambientali, continua ad abbandonare, in modo incontrollato ed indiscriminato, rifiuti , causando gravi danni per l’ambiente,  la salute pubblica, ed economici per il ripristino dei luoghi.”

Lo rende noto l’Assessore allo Sviluppo Ambientale del Comune di Castrovillari, Angelo Loiacono che, con l’apporto del Servizio Ambiente, del Comando della Polizia Locale , dell’opera degli Ispettori ambientali, dei Volontari e delle videoregistrazioni delle diverse telecamere, posizionate in diversi luoghi, ricorda l’azione quotidiana del Comune per sconfiggere “tale fenomeno il quale – fanno sapere dagli uffici – si è caratterizzato in più forme per come hanno rivelato gli stessi dispositivi di ripresa, scoprendo, e venendo così in aiuto dei funzionari impegnati sul campo, cattive consuetudini ed assoluta assenza di senso civico e di buon senso di tanti.”

Da qui le circa 200 sanzioni scattate (per conferimento errato di rifiuti si va dai 103 ai 309 euro, invece per l’abbandono di rifiuti  non pericolosi si parte dai 300 per arrivare ai 3mila euro), per comportamenti lesivi all’igiene e alla salute pubblica, con somme anche considerevoli, “che non possono prescindere, comunque, da un coinvolgimento civico e, quindi, di cittadinanza attiva- sostiene Loiacono – di tutti i residenti per prevenire queste violazioni che hanno pure bisogno di una vigilanza sinergica a tutela del patrimonio contro ogni barbarie, come lo è l’abbandono di rifiuti.”

“E’ uno degli elementi fondamentali della nostra azione- precisa l’Assessore Loiacono-  la tutela e qualità ambientale che vogliamo affermare, non solo con i  vari interventi e programmi finalizzati, ma anche reprimendo quei comportamenti che si discostano da questa preoccupazione. E lo faremo utilizzando tutti i mezzi che le norme e le nuove tecnologie ci mettono a disposizione.”

“Proprio per la gravità sociale del fenomeno – ricorda l’amministratore-  abbiamo accresciuto le sanzioni come la legge ci permette e come avvertiva un’ordinanza del Sindaco Lo Polito di qualche mese fa, costretto e spinto dagli eventi e dalle persistenti cattive abitudini dei soliti irriducibili cittadini, al fine proprio di prevenire l’abbandono indiscriminato di rifiuti nella nostra città e sul territorio.”

Il degrado della Piazza delle Grazie di Reggio Calabria

Un attento lettore, il signor Sergio Notaro ha inviato alcune foto per denunciare lo stato di abbandono in cui versa la zona della Piazza delle Grazie di Gallico Superiore, periferia nord di Reggio Calabria.

Rifiuti che impediscono la viabilità
Rifiuti di ogni genere
Fango e rifiuti che sommergono le strade

 

Rifiuti che "adornano" la flora della piazza
La strada inagibile che costeggia la piazza