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Coordinamento del Teatro Calabrese, «Per noi solo ritardi e promesse»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «L’iter di studio e conseguente approvazione della nuova legge regionale sul teatro, durato circa tre anni, dopo i proclami politici del Presidente Oliverio, risalenti a dodici mesi or sono, ad oggi, nonostante le reiterate e continue sollecitazioni non ha prodotto alcun effetto sperato. A fine giugno 2018, sono tantissime le azioni e gli atti da compiere al fine di rendere effettivamente operativa la legge nell’applicazione del primo triennio». E’ quanto diffuso in un comunicato del Coordinamento del Teatro Calabrese.

In considerazione di ciò, il coordinamento  ha deciso di indire una conferenza stampa- che si terrà lunedì 25 giugno alle ore 11 nei locali del TAU, all’Unical– con l’intenzione di rendere pubblica la situazione, estremamente grave, che sta condizionando in maniera importante  la nascita del tanto auspicato “sistema teatrale regionale”.

RICHIESTE E AUSPICI

«I ritardi, sommati alle promesse – si legge nella nota-  stanno mettendo letteralmente in ginocchio le imprese teatrali calabresi, sia quelle storiche e consolidate che quelle neonate o “giovani”.Pretendiamo quindi, attraverso questa presa di posizione, un’assunzione di responsabilità da parte del Governo Regionale, in grado di dare risposte concrete al duro lavoro e alla grande pazienza dimostrata.Tale iniziativa è quella che ci pare più opportuna e utile per perseguire l’obiettivo comune e non vanificare gli sforzi finora compiuti».

Morano, ritardi nella consegna delle posta, il Sindaco, “Situazione inaccettabile”

MORANO CALABRO (CS) – In una missiva trasmessa ai responsabili regionali di Poste Italiane, il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo, lamenta i continui ritardi nella consegna della corrispondenza, problema più volte segnalato in passato, ma ancora lungi dall’essere risolto. «Purtroppo», afferma il primo cittadino, «la situazione è pesantemente peggiorata negli ultimi mesi, con ritardi inaccettabili e così prolungati da sembrare inverosimili. Non è superfluo sottolineare come la problematica stia esasperando l’intera comunità e le continue proteste da parte dei cittadini, non ultima quella del Centro Anziani – che lamentano il mancato recapito di atti, documenti e/o fatture utenze abbondantemente scadute, le cui conseguenze appaiono del tutto evidenti – si moltiplichino e interpellino nostro tramite le istituzioni». «La causa di cotanta disfunzione», osserva De Bartolo, «sembra debba addebitarsi alla carenza di personale addetto alla consegna delle lettere, divenuta, ahinoi, unfatto cronico nella filiale locale. E’ pertanto necessario un intervento urgente, che risolva l’annosa quaestio e restituisca ai cittadini la serenità e la fiducia in un’azienda strettamente legata alle sorti e alla storia del Paese. Non bisogna dimenticare», ammonisce il sindaco, «come, ancorché privatizzata, Poste Italiane resti controllata e garantita dallo Stato, da cui riceve la concessione per lo svolgimento di “servizi pubblici” fondamentali, che non possono e non debbono essere interrotti, ammenoché non si voglia commettere reato». «Purtroppo», aggiunge stizzito il capo dell’esecutivo moranese, «nessun risultato hanno sortito le pressioni e le rimostranze dei cittadini presso la sede locale delle Poste. A nulla sono valse le ripetute comunicazioni e i reclami inoltrati mediante il call center dell’azienda. Ci troviamo in un paradossale contesto di emergenza, insopportabile nell’era della tecnologia digitale; un contesto che potrebbe generare squilibri anche nella gestione dei bilanci e nella programmazione quotidiana delle risorse familiari: abbiamo notizia, infatti, di solleciti di pagamento e messa in mora da parte di società fornitrici di utenze, alle quali risultano crediti non riscossi o riscossi in ritardo».Dall’analisi della situazione, invero assai delicata, alla proposta conclusiva, il passo è breve: mediante una perentoria richiesta, De Bartolo sollecita «l’immediato potenziamento dell’organico della filiale moranese», affinché presto si «ristabilisca la piena fruibilità del servizio».

Borse di Studio all’Unical, CdA e Senato si interrogano sulla mancata erogazione

 ARCAVACATA DI RENDE (CS) –  Successivamente alla mancata consegna delle Borse di Studio da parte dell’Università della Calabria, i rappresentanti Tulino e Caruso sono intervenuti sulla questione. Di seguito i quesiti posti dai membri del Cda e del Senato dell’Unical.

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29 Aprile : «E’ stata intrapresa una strada economicamente difficile ma eticamente necessaria», queste sono le parole del prorettore al Centro Residenziale Luigino Filice che annuncia lo scorrimento delle graduatorie per le borse di studio con un intervento congiunto con la Regione Calabria. Uno dei tanti impegni presi e puntualmente disattesi, sottolineano i rappresentanti, che stanno condizionando negativamente la vita degli studenti di Arcavacata. Ben 676 studenti diventano idonei beneficiari. Il provvedimento riguarda uno stanziamento di soldi pubblici di quasi 6 milioni di euro in due anni. Per l’anno accademico 2015/2016 la somme è ripartita cosi : 1,2 milioni di euro sono risorse regionali , 200 mila euro risorse Unical. Entro il 30 maggio ( come da regolamento) verranno erogate le borse.

 30 Maggio : Per un ritardo non ascrivibile all’Unical le borse verranno erogate entro il 30 giugno

 30 Giugno : Per un ritardo non ascrivibile all’Unical le borse verranno erogate entro il 31 Luglio.

 31 Luglio : nessuno studente riceve la borsa di studio.

 Settembre : Al Centro Residenziale arriva il mandato di pagamento ed entro fine Settembre verranno erogate parte delle borse di studio, poiché la Regione Calabria ha erogato solo una prima trance pari a 600 mila euro.

 3 Ottobre: nessuna borsa di studio è stata erogata.

 «Ad oggi la “strada eticamente necessaria” è rimasta solamente un’utopia. Mancanza di una presa di responsabilità delle istituzioni che non hanno ancora erogato un contributo che risulta di vitale importanza per alcuni studenti, senza il quale non potranno continuare il proprio percorso accademico. », ribadiscono i rappresentanti degli studenti in seno a Senato e CdA.

«Dietro ogni tesserino e dietro ogni matricola c’è una persona con i propri sogni, le proprie esigenze e le proprie ambizioni.  Chiediamo lumi alle forze politiche titolari di questo provvedimento, tanto sbandierato durante l’A.A. e fino ad ora rimasto un lavoro incompiuto. L’istanza ad oggi -viene fatto notare dai rappresentanti – è stata portata avanti solamente da noi. Non un reclamo da parte dell’Unical e dal suo Rettore, nemmeno una risposta concreta dalla politica. Non vogliamo che la nostra Università diventi una vetrina per scopi politici, ma che vengano date risposte certe agli studenti che la vivono».

Cosenza, assessore Lanzino: «Ritardo servizio mensa non dipende da Amministrazione»

COSENZA – «L’Amministrazione comunale non è responsabile del mancato avvio del servizio mensa nelle scuole cittadine. Anzi, per ciò che è di nostra competenza, eravamo pronti già il primo giorno di scuola». L’assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino fa chiarezza su un argomento che sta a cuore a molte famiglie, rispondendo contestualmente alla registrazione di alcune. «Ci siamo preoccupati con largo anticipo, il 5 settembre – afferma ancora l’assessore alla scuola – di inviare una lettera a tutti i dirigenti scolastici interessati per chiedere loro quando intendessero avviare il servizio nella scuola di competenza; è noto, infatti, che ogni istituto, in base ai propri schemi organizzativi, decide in assoluta autonomia».

spadafora-lanzino«In data 11 Settembre, in pieno spirito collaborativo, – conclude l’Assessore – ho comunque  inteso esortare ufficialmente  i Dirigenti scolastici ad andare incontro, nei limiti delle loro possibilità organizzative,  alle esigenze delle famiglie. Assicuriamo che in questi giorni tutto andrà a regime, ma è corretto, per amor di verità, precisare la nostra estraneità al ritardo».

Con l’occasione l’Amministrazione comunale rinnova gli auguri di buon lavoro a tutte le componenti scolastiche, ma in particolare ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze, «che rappresentano – è ancora l’assessore alla scuola – il centro della nostra attenzione e che abbiamo il piacere e il dovere di   accompagnare in questo cammino di formazione  e di crescita,   offrendo loro un clima di serenità e di amore».

Maltempo, clima migliora ma ancora notevoli disagi per la viabilità. Invocato lo stato di calamità naturale

I ritardi segnalati questa mattina alla stazione di Paola
I ritardi segnalati questa mattina alla stazione di Paola

REGGIO CALABRIA – Le previsioni volgono al meglio, anche se rimane ancora lo stato di allerta soprattutto nella locride, la più colpita dal maltempo che ha sferzato la Calabria nelle ultime ore. Comincia la conta dei danni in attesa che il governo dichiari lo stato di calamità richiesto dal presidente Mario Oliverio e reclamato anche dal senatore Antonio Gentile e dal capogruppo di Forza italia in consiglio regionale Alessandro Nicolò. La sensazione è che la portata del disastro sia molto maggiore di quella fin qui descritta dai media. Significative le immagini che in queste ore circolano sui social network. Proseguono intanto i disagi nella viabilità. La ferrovia jonica è interrotta da Catanzaro a Roccella jonica e la statale 106 non è chiesa bovalinopercorribile in più punti, in particolare nell’area di Brancaleone. Anche la tratta ferroviaria jonica, a sud di Gioia Tauro, è stata danneggiata dalle piogge che hanno fatto franare in più punti il terreno su cui poggiano i binari. I tecnici di Rfi hanno lavorato per tutta la notte per mettere in sicurezza la tratta, ma i convogli transitano a velocità ridotta per sicurezza, accumulando notevoli ritardi. Al lavoro anche i vigili del fuoco. oltre 250 gli interventi compiuti. A supporto delle squadre di Reggio Calabria è giunto personale in appoggio da Cosenza, Catanzaro, Napoli, Avellino, Taranto e Potenza. La situazione più critica si registra ad Ardore, S. Ilario, Bovalino, Bianco e S. Lucia. Numerosi gli interventi per la messa in sicurezza delle case a Vibo Valentia, con lo sgombero precauzionale di una famiglia per l’inagibilità della propria abitazione. Intanto si susseguono le dichiarazioni dei rappresentanti delle istituzioni.

Maltempo: esonda torrente, spazzata via ferrovia e statale 106Il presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti, parla di situazione insostenibile e di bilancio pesantissimo. “E’ arrivato il momento di invertire la tendenza del passato – afferma in una nota – di mettere in atto una seria pianificazione territoriale soprattutto in termini di prevenzione. C’è bisogno di consentire finalmente alle imprese agricole di fornire un supporto concreto nel rendere sicuri i versanti, produttive le terre abbandonate, di esercitare, insomma, quel ruolo naturale e fondamentale a difesa del territorio”. Parla invece di vera e propria ecatombe la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli: “La Calabria sprofonda, non solo dal punto di vista degli indicatori economici e sociali, ma anche a ferrovia jonicacausa delle piogge incessanti, soprattutto per il grave dissesto idrogeologico. Si chiede al governo un intervento urgente per sostenere le amministrazioni locali a superare questo stato di emergenza”.