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Capodanno, innalzati i livelli di sicurezza a Cosenza

COSENZA – Si è tenuta nella Prefettura di Cosenza una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, Gianfranco Tomao, a cui hanno preso parte il Procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo, il sindaco, Mario Occhiuto, ed i vertici delle forze dell’ordine e del Comando provinciale dei vigili del fuoco. «Tra gli argomenti all’ordine del giorno la pianificazione delle misure di vigilanza e controllo del territorio in vista dei programmati eventi di fine anno. Nel corso della riunione sono stati previsti specifici dispositivi di sicurezza e di controllo ed è stato deciso di innalzare i livelli di sicurezza e di rafforzate le misure in particolare per la notte del 31 dicembre, in occasione del programmato concerto in piazza Bilotti a Cosenza. Interventi che sono stati decisi – conclude la Prefettura – pur in assenza di specifici allerta per il territorio cosentino, ma necessari in relazione alla situazione generale, che richiede la massima attenzione».

Antonio Visconti incontra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali

CATANZARO – Il Vicepresidente ed Assessore al Personale, prof. Antonio Viscomi, ha ieri incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del Personale regionale per fare il punto sul percorso fin qui compiuto e per verificare le prossime tappe da percorrere. L’obiettivo principale dell’incontro, che si è svolto in un clima di grande cordialità e che è durato oltre quattro ore, è stato di assicurare la più ampia trasparenza e condivisione delle questioni, anche al fine di stroncare la diffusione di informazioni del tutto erronee, e talvolta anche volutamente tendenziose, il cui unico effetto è di provocare, senza motivo, disagio e ansia immotivata nel personale regionale. Tutte le parti presenti hanno manifestato la consapevolezza e anche l’orgoglio di essere parte di un necessario processo riformatore ed hanno condiviso l’auspicio che la stagione delle parole al vento e del mormorio diffuso possa lasciare il passo ad una stagione di lavoro nell’interesse della Calabria e dei suoi cittadini, che certo non attraversano momenti felici, nella prospettiva di un processo che porti ad un graduale rientro dell’attività e dell’organizzazione regionale in un quadro di ordinaria normalità. In questa logica, la prima parte dell’incontro è stata dedicata a verificare quale era il punto di partenza ad agosto 2015 e quali passi sono stati fatti, nell’anno appena trascorso, fino ad agosto 2016. La seconda parte alla verifica delle iniziative in corso e dei relativi tempi di attuazione.

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COSE FATTE – Per quanto riguarda l’anno trascorso, il Vicepresidente ha inteso evidenziare come l’azione del Dipartimento si sia svolta lungo due vie parallele: per un verso, si è operato al fine di riportare la gestione del personale in una condizione di ordinaria normalità; per altro verso, si è però operato al fine di introdurre innovazioni di carattere straordinario da tempo attese in regione. «Seguire contemporaneamente entrambe le vie– ha detto il Vicepresidente Viscomi – è stato possibile solo grazie al confronto continuo ed al consenso delle organizzazioni sindacali: in questo anno abbiamo veramente dimostrato che si può lavorare per un obiettivo comune pur nella diversità degli interessi rappresentati. Ciò non vuol dire che non ci sono problemi o che tutto va bene; vuol dire invece che i problemi si possono affrontare con uno spirito positivo e ricercando soluzioni nell’interesse generale».

INNOVAZIONE – Per quanto riguarda le innovazioni a carattere straordinario è del tutto evidente che l’elemento più importante è dato dalla riorganizzazione dell’apparato burocratico, che ha consentito di assicurare autonomia e dignità professionale ad ogni dirigente ma che ha subito e continua ancora a subire, da parte di soggetti interni ed esterni all’apparato regionale, azione ostruzionistiche e di contrasto, ovviamente del tutto prevedibili, ed in qualche misura anche scontate, in presenza di cambiamenti importanti  in grado di incidere significativamente sugli assetti di potere. Al riguardo, però, il prof. Viscomi ha inteso fortemente ribadire che la riorganizzazione effettuata non si identifica con la nomina dei dirigenti, ma ha comportato tutto un lavoro preparatorio di individuazione ed assegnazione dei procedimenti ai singoli settori, di pesatura ed articolazione delle posizioni dirigenziali,  di riallocazione del personale e delle risorse, con un indubbio effetto positivo sul piano della trasparenza e della responsabilizzazione del personale preposto ed in particolare dei Dirigenti generali che sono ovviamente i primi responsabili del funzionamento della macchina burocratica. Anche per questo, le parti hanno riaffermato il principio che i problemi del personale non sono solo problemi del Dipartimento “Personale”, ma riguardano tutti i singoli dirigenti nell’esercizio dei propri poteri di organizzazione; a tutti loro si chiede dunque una particolare attenzione al rispetto delle regole delle relazioni sindacali. Naturalmente l’attuazione della riforma non può dirsi conclusa, tant’è che molte sono le iniziative in corso che sono state meglio precisate nella seconda parte dell’incontro. Sul piano degli interventi di carattere straordinario è stata ancora evidenziata la capacità positiva della Regione, in questo caso anche a differenza di altre e più blasonate regioni, di dare attuazione alla legge Delrio portando nella struttura regionale 481 dipendenti provenienti dalle province: dipendenti che avrebbero altrimenti rischiato di finire nel limbo della disponibilità fino al limite dello stesso licenziamento con evidenti conseguenze sul piano sociale e familiare. Peraltro, il governo della vicenda, sempre condiviso con le organizzazioni sindacali, ha consentito il trasferimento, dalle province più deboli, di un numero maggiore sia di dipendenti che di dirigenti anche al fine di alleggerire i bilanci delle province di origine, in dissesto o a rischio di dissesto. Per consentire a tali dipendenti di continuare a svolgere le funzioni già svolte presso le province, ed ora passate nelle competenze della Regione, sono state costituite delle strutture temporanee il cui governo manageriale è stato opportunamente affidato agli stessi dirigenti provenienti dalle province.Tuttavia, anche queste unità temporanee sono in via di ridefinizione perché è intenzione del governo regionale creare uffici di prossimità, razionalizzando le strutture sulla base di un progetto in corso di stesura denominato, in modo emblematico, “Fitti Zero” ed arricchendo le funzioni e i compiti delle sedi periferiche, e dei lavoratori che vi lavorano, non essendo plausibile che dai punti più estremi della Calabria sia necessario arrivare alla Cittadella regionale di Catanzaro per risolvere un qualche problema o recuperare un documento.

NORMALIZZAZIONE  – Sul diverso piano degli interventi destinati ad assicurare una normalità di gestione, Viscomi ha voluto ricordato, in primo luogo, il recupero delle annualità in ritardo di contrattazione decentrata (tre per la dirigenza e due per il personale del comparto) mediante la sottoscrizione dei relativi contratti che hanno assicurato il riconoscimento ai dipendenti degli emolumenti da tempo attesi. In secondo luogo, sono state ricordate le azioni intraprese per l’applicazione delle sanzioni conseguenti all’accertamento dello sforamento del fondo contrattuale certificato dalla relazione ispettiva del MEF. In proposito, il Vicepresidente ha ricordato, anzitutto, il lavoro di riordino delle controdeduzioni alla relazione ispettiva ed ha informato le parti sociali che tutta la documentazione è ormai da tempo presso il Ministero e che si è in attesa della relazione finale che il medesimo Ministero deve formulare per confermare o non confermare le proprie originarie osservazioni, anche al fine di evitare l’insorgere di plurimi, inutili, costosi e defatiganti contenziosi individuali che potrebbero anche vedere la Regione soccombente. Ha poi evidenziato il fatto di essere riusciti a dare applicazione alle sanzioni previste dalla legge, e in particolare al decreto c.d. “Salva Roma”, senza provocare effetti negativi sul piano individuale, sia per quanto riguarda la stabilità del posto di lavoro (avendo realizzato la doverosa riduzione di almeno il 20% delle posizioni dirigenziali senza ricorrere a licenziamenti), sia per quanto riguarda il piano economico, fatta salva la ridefinizione al ribasso delle retribuzioni di posizione dirigenziale, riportata nei doverosi limiti dei contratti collettivi, e la decurtazione pluriennale del fondo contrattuale. In terzo luogo, il Vicepresidente ha ricordato la regolarizzazione, mediante convenzione, di tutto il personale degli enti strumentali operante in Regione, che dopo almeno quindici anni ha finalmente visto riconosciuta la propria identità professionale, possiede un badge regionale, è presente negli elenchi del personale che opera nella regione e che da qui a breve potrà vedere compensato il lavoro straordinario svolto. Anche per consentire questo risultato, sarà necessario sollecitare il completamento delle procedure convenzionali per quanto riguarda il personale dell’Agricoltura. In quarto luogo, è stata ricordato l’avvio della procedura di gara per il servizio bar-ristorazione veloce. a questo prposito il Vicepresidente ha comunicato di essere stato informato dalla SUA della nomina della commissione di gara per la selezione dell’offerta la cui attività, secondo quanto affermato dalla stessa Stazione Unica Appaltante, dovrebbe, concludersi entro un mese. Al riguardo, i sindacati hanno segnalato l’opportunità che, nelle more, siano individuati almeno degli spazi idonei per consentire ai dipendenti di consumare, comunque, il pasto fuori dall’ufficio in cui lavorano: il Vicepresidente ha condiviso ed ha richiesto al Dipartimento una sollecita verifica degli spazi adattabili allo scopo. In quinto luogo, Viscomi ha ricordato, fra le varie attività volte a normalizzare la Regione: la creazione di una banca data on line avente ad oggetto i rapporti di lavoro flessibili deputata a garantire il rispetto dei limiti di legge e la conoscibilità immediata dei contratti stipulati; la definizione di linee guida per le richieste di mobilità interdipartimentali; la razionalizzazione delle risorse per il lavoro straordinario; la precisazione degli indirizzi per la presentazione dei progetti obiettivi; la partecipazione di 1780 dipendenti ai corsi di formazioni organizzati con costi inferiori, e di molto, rispetto al passato anche per la fattiva collaborazione del sistema universitario; la riduzione del parco macchine; l’approvazione del regolamento per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dei dipendenti della Giunta regionale con qualifica dirigenziale. “Talvolta, soprattutto nei momenti di scoramento, rivedere il percorso svolto e la strada già percorsa» – ha detto ancora Viscomi – è necessario per capire il senso del proprio lavoro, per acquisire la consapevolezza che nonostante tutto le cose possono cambiare, che le cose cambiano se lavoriamo insieme per cambiarle, sostituendo la logica perdente dell’io con l’azione vincente del ‘noi’“.

IN CANTIERE – La seconda parte dell’incontro è stata dedicata a fare il punto sullo iniziative in corso e su quelle da avviare nel periodo finale dell’anno.

COMPLETAMENTO – In proposito,Viscomi ha informato le parti sociali delle iniziative in corso per completare il processo di riorganizzazione, segnalando che fin dal mese di agosto ha inteso istituire due tavoli permanenti di lavoro: uno composto dai Direttori generali e uno dai Dirigenti del settore, comune a tutti i Dipartimenti, denominato “Affari generali, giuridici ed economici”, che sono, per quanto riguarda i profili organizzativi, i primi e necessari collaboratori dei Direttori generali. Lo scopo della costituzione di detti tavoli è duplice: assicurare una chiara partecipazione e corresponsabilizzazione di tutto il management nella riorganizzazione del sistema burocratico ed evitare soluzioni differenziate tra i Dipartimenti e quindi differenziazioni tra il personale. Le iniziative per il completamento del processo di riorganizzazione, secondo la logica sperimentale e progressiva adottata dalla DGR 541 del dicembre 2015, sono, allo stato, essenzialmente tre: a) la revisione dei settori e degli uffici operativi al fine di eliminare o ridurre, sulla base della prima esperienza, duplicazioni o superfetazioni inutili, riportando lo schema organizzativo all’essenziale; b) la definizione delle funzioni e degli uffici di prossimità, con conseguente superamento delle UOT; c) la definizione dei processi di distribuzione del personale in ambito intersettoriale e interdipartimentale, basati sul comprovato possesso di competenze professionali. Su queste questioni si sono già svolte tre riunioni con i Dirigenti Generali, ai quali è stato formalmente chiesto di formulare le proprie proposte entro il termine del 26 p.v., prevedendo, in caso di mancato rispetto di tale termine, l’intervento sostitutivo del Dipartimento “Organizzazione e Risorse Umane” al fine di non bloccare il processo in atto. Tutte le parti presenti hanno rimarcato e condiviso l’importanza di effettuare procedure trasparenti per la mobilità del personale, abbandonando la prassi della negoziazione individuale. Sul punto il Vicepresidente ha concordato in modo pieno, segnalando per un verso come la mobilità è per legge doverosa quando connessa ad esigenze tecniche e produttive ed evidenziando, per altro verso, che le procedure di mobilità interdipartimentali saranno collocate in una cornice di trasparenza informativa così come si è fatto per le posizioni dirigenziali: anche quelle ora vacanti o che si renderanno vacanti nei prossimi mesi saranno tutte oggetto di interpello aperto. Il Vicepresidente ha rimarcato poi l’esigenza di aumentare l’attività e la funzionalità degli uffici periferici, trasformandoli in uffici di prossimità nell’esclusivo interesse del cittadino, valorizzando in massimo grado le potenzialità dei sistemi tecnologici di informazione e comunicazione.

 PO/AP – Anche al fine di agevolare i processi di mobilità e di rispettare le regole di legge e di contratto, è giunto finalmente in porto il nuovo regolamento per le posizioni organizzative e le alte professionalità, oggetto di concertazione conclusasi con posizioni differenziate delle parti sociali. Ora, come richiesto anche dal MEF, tutte le posizioni saranno pesate e quindi tra loro differenziate in termini di responsabilità e di retribuzione. Percorso tutto l’iter procedurale previsto in questi casi, in una delle prossime giunte sarà approvata la relativa DGR. Sarà compito della Giunta distribuire le posizione tra i vari dipartimenti, tenendo conto, a fini di equità, anche della distribuzione delle posizioni su misure Por e della presenza di strutture, mentre la pesatura delle posizioni, in quanto atto gestionale, sarà affidata ai dirigenti generali. La procedura di assegnazione della posizione sarà pubblica, selettiva e meritocratica. In proposito, il Vicepresidente ha segnalato la necessità di ripensare in modo organico ed in un quadro unitario l’insieme delle posizioni speciali gravanti sul fondo contrattuale, sul bilancio della Regione e sui fondi comunitari, e ciò non solo per esigenze di equità o di contenimento dei costi ma anche e soprattutto per esigenze organizzative, dal momento che le varie posizioni devono essere destinate ad incentivare effettivamente il miglioramento dell’organizzazione e la qualità dei servizi resi, che devono avere carattere aggiuntivo rispetto alla quantità ed alla qualità del lavoro che risulta già compensato con la retribuzione ordinaria.

PEO – Dopo tanti anni, i dipendenti regionali hanno finalmente la possibilità di un incremento economico (sia pur minimo, ma comunque a carattere continuativo, stabile e rilevante sul piano previdenziale) grazie all’attivazione delle procedure per la progressione orizzontale, anche questa con carattere di selettività al fine di non incorrere negli errori già segnalati dalla relazione ispettiva del MEF. Il lavoro istruttorio è in corso, le valutazioni per il 2015 relative ad alcune corpose categorie sono state effettuate, sì che è stato chiesto ai Direttori generali di avviare l’iter per l’anno 2016 per le categorie già completate. Per connessione, il Vicepresidente ha informato di aver sollecitato la consegna del parere esterno in ordine alla sentenza del Consiglio di Stato intervenuta sulle progressioni verticali al fine di consentire all’amministrazione di potersi finalmente determinare.

CCDI – Nei prossimi giorni sarà avviata la sessione contrattuale del 2016. Il ritardo, almeno questa volta, non può essere fatto gravare sulla regione per almeno due motivi: da un lato, ci sono stati i ritardi delle amministrazioni ministeriali nel dare gli indirizzi per la composizione del fondo contrattuale dal momento che quest’anno comprende anche le quote rivenienti dalle province; dall’altro lato, c’è da considerare il ritardo di alcune province calabresi, e di una in particolare, nel fornire le informazioni necessarie per la composizione del fondo. In ogni caso, dalla parti è stato condiviso l’auspicio che l’attenzione e il rispetto verso tutti i lavoratori porti a sottoscrivere il contratto entro l’anno in corso, anche perché con il nuovo sistema di armonizzazione contabile la mancata sottoscrizione entro l’anno potrebbe determinare conseguenze nefaste per i lavoratori medesimi. Prima si approva il contratto prima sarà possibile operare in condizioni di normalità. Il Vicepresidente ha informato ancora che della delegazione trattante di parte pubblica faranno pare anche i dirigenti generali del Bilancio, per disposizione di Giunta, e dell’Ambiente, quest’ultimo individuato di comune accordo dai dirigenti generali quale loro rappresentante. Per quanto riguarda i contenuti contrattuali, tutte le parti hanno condiviso l’obiettivo di continuare a destinare, come già si è fatto a partire dalla fine dell’anno scorso, la maggior parte delle risorse alla produttività, riducendo i vincoli e le rigidità derivanti dal privilegiare istituti contrattuali a carattere automatico. Inoltre, alla richiesta delle organizzazioni sindacali di regolamentare la banca delle ore, il Vicepresidente ha risposto in modo immediatamente positivo, preannunciando anche che è in corso di elaborazione una DGR per introdurre in via sperimentale il telelavoro per specifiche attività e funzioni professionali che dovrà essere poi oggetto di uno specifico confronto con le organizzazioni sindacali. Una particolare attenzione è stata richiesta e condivisa per i percorsi di formazione e di riqualificazione del personale, in una prospettiva che sappia accompagnare l’amministrazione verso forme di organizzazione del lavoro più moderne e coniugare la tutela della professionalità dei dipendenti, anche mediante una verifica delle effettive competenze possedute o maturate nel corso degli anni. Infine, tutte le parti hanno concordato sulla necessità di elaborare un protocollo sulle relazioni sindacali per evitare fraintendimenti ed incomprensioni che possono derivare da non chiari meccanismi di condivisione delle informazioni.

FABBISOGNI – Il Dipartimento sta operando per la definizione del piano dei fabbisogni del personale, con un primo obiettivo strategico: trovare finalmente spazio e risorse per le categorie protette, ponendo fine ad una prassi negativa della regione Calabria. Per connessione, pur essendo di competenza del Dipartimento Lavoro, il prof. Viscomi ha richiamato la questione dei lavoratori del bacino storico, ricordando come l’anno  scorso la giunta ha inscritto in bilancio le poste necessarie a garantire il percorso di stabilizzazione e come sia intenzione della Giunta portare a compimento questa annosa vicenda secondo i tempi di legge. A tal proposito ha riferito che il Dipartimento Lavoro sta preparando la delibera con il riconoscimento dell’elenco dei soggetti interessati, atto propedeutico a tutto il percorso di stabilizzazione che costituisce la necessaria conclusione di una vicenda che rischia altrimenti di essere oltremodo lesiva della dignità stessa delle persone.

LOGISTICA DECENTRATA: “FITTI ZERO” – Il Vicepresidente ha annunciato che in una delle prossime sedute di giunta sarà presentato il piano “Fitti Zero”, redatto congiuntamente dai tecnici del Patrimonio e dell’Economato. Il piano è mosso da due obiettivi: ridurre le spese, essendo inconcepibile che la Regione paghi affitti per appartamenti dove allocare dipendenti, nelle stesse città dove la Regione ha già immobili di sua proprietà; raccogliere tutti i dipendenti sul territorio in un numero ridotto di sedi al fine di consentire una razionalizzazione delle attività, un maggior controllo del personale, una semplificazione della vita dei cittadini. A tal proposito, il Vicepresidente ha informato di aver formalmente richiesto a tutti i Dipartimenti di individuare le funzioni e le attività che, nell’interesse esclusivo del cittadino, possono essere svolte in sede decentrata, al fine di arricchire le competenze delle professionalità presenti sul territorio. In questa prospettiva, nelle parole del Vicepresidente, «è auspicabile superare, anche sul piano linguistico, la nozione di ufficio periferico per adottare quella di ufficio di prossimità: si è periferia rispetto ad un centro burocratico, cioè la Cittadella; si è prossimi rispetto a qualcuno, cioè ai bisogni del cittadino».

TRASPARENZA INCARICHI E COMPENSI – Il piano anticorruzione prevede specifiche disposizioni in materia di incarichi e compensi aggiuntivi. Il Vicepresidente informa che la Responsabile per la Prevenzione della Corruzione ha avviato una verifica sui criteri di gestione dei compensi erogati a titolo aggiuntivo anche al fine di verificare se siano rispettati i criteri di pubblicità, trasparenza e rotazione nell’assegnazione degli incarichi. Sulla base degli stessi criteri è in corso la ridefinizione del regolamento per gli incentivi c.d. “Merloni” ed è stato approvato il regolamento per le propine degli avvocati. Si sta inoltre operando per la costituzione e la piena operatività del registro cronologico dei pagamenti e si dovrà operare, come previsto dal Piano anticorruzione, per la creazione di un’unica short list per le collaborazioni e gli incarichi esterni. Sul punto, il Vicepresidente ha ricordato le positive esperienze degli applicativi già creati in specifici Dipartimenti da alcuni dipendenti regionali ed ha affermato che «sarebbe veramente privo di logica acquistare sul mercato esterno a caro prezzo ciò che si può avere all’interno gratuitamente grazie alla bravura dei propri dipendenti. Se è vero che la luce del sole è il miglior disinfettante, allora rendere trasparente ciò che succede in Regione è veramente l’unica possibilità per rimettere a posto le cose, prima ed oltre l’intervento della magistratura».

RAZIONALIZZAZIONE SPESE – E’ in corso di elaborazione un atto di indirizzo per ribadire le condizioni inderogabili che legittimano il ricorso al lavoro straordinario e per precisare che richieste di risorse aggiuntive devono essere supportate da una completa e chiara rendicontazione delle spese già sostenute, anche al fine di superare la logica proprietaria che fa sentire un settore importante sulla base delle risorse assegnate anziché sulla capacità di spendere e di spendere bene le stesse risorse. Peraltro, la razionalizzazione delle spese, già avviata in questi giorni con uno specifico decalogo inviato dall’economato sull’uso e l’abuso della carta e con l’invito, ove possibile, ad utilizzare la teleconferenza piuttosto che la trasferta fisica in altre città, è necessaria per realizzare i piani di razionalizzazione e così trovare risorse aggiunte per la contrattazione decentrata. Razionalizzare le risorse è dunque un interesse di tutti.

PERFORMANCE – Come già l’anno precedente, anche quest’anno le linee guida per il ciclo della performance saranno approvate entro ottobre al fine di consentire il tempestivo avvio del ciclo per l’anno 2017. Lo snodo più importante è dato dalla individuazione degli obiettivi che la legge vuole “sfidanti”: e tuttavia, è evidente che in una regione come Calabria «il carattere veramente sfidante è dato dal riuscire a soddisfare l’ordinaria quotidianità».

STRUTTURE – Sulle strutture ausiliarie a carattere burocratico è necessario porre mano per una radicale opera di revisione. A seguito della riorganizzazione avvenuta in data successiva alla delibera sulle strutture in questione e consapevole della stratificazione normativa e regolamentare che caratterizza la disciplina delle strutture ausiliarie e tecniche, il Dipartimento personale ha dato avvio ad una più completa ed attenta ricognizione della materia anche al fine di elaborare un atto di indirizzo che, su richiesta della Giunta, dovrà determinare una radicale revisione regolativa, tenendo conto anche delle migliori esperienze delle altre regioni e della conformazione della nuova struttura organizzativa, in particolare per quanto riguarda: sul piano strutturale, la precisa individuazione dell’allocazione delle strutture ausiliarie e tecniche; sul piano funzionale, la puntuale definizione dei compiti delle medesime strutture che non potranno mai identificarsi con le attività ordinarie della struttura burocratica di riferimento; sul piano quantitativo, mediante una razionalizzazione della distribuzione del numero di personale impegnato; sul piano economico, assicurando un più significativo abbattimento degli oneri complessivi; sul piano procedurale, prevedendo condizioni e requisiti minimi di selezione degli interessati. Salvo circostanze sopravvenienti, l’atto di indirizzo sarà portato all’attenzione della prossima Giunta.

ASILO NIDO. Le organizzazioni sindacali hanno segnalato l’opportunità di istituire un asilo nido presso la Cittadella. Il Vicepresidente ha immediatamente accolto con favore questa richiesta che sarà quanto prima sottoposta al CUG e che comunque vedrà una diretta e sollecita interlocuzione della Regione con il Ministro delegato.

APPUNTAMENTO FUTURO – Alla fine dell’incontro, le parti hanno assunto l’impegno di avviare quanto prima i tavoli tematici per la delegazione trattante e di istituzionalizzare un incontro politico periodico con il Vicepresidente, dandosi appuntamento, per l’effetto, al mese di dicembre per una verifica e un monitoraggio delle cose fatte.

Rende, riunione di giunta nel Centro Storico

RENDE (CS) – Questa mattina il sindaco di Rende Marcello Manna ha convocato la riunione di giunta al centro storico. Non un gesto simbolico, ma questa è la voglia del sindaco di fare molte riunioni con gli assessori proprio nelle stanze comunali a pian terreno che dopo i lavori della Rende Servizi sono tornate pulite, senza polvere, ma soprattutto funzionali.

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La scommessa di ripopolare il borgo antico è una scommessa difficile, ma il sindaco di Rende ricorda che “noi ci stiamo impegnando per riuscire a far ritornar tanta vita in un posto meraviglioso. In giunta oggi abbiamo parlato anche degli sgravi fiscali per chi vuole aprire l’attività commerciale (in pratica è confermata anche per il 2017 la no tax area), ma c’è anche la possibilità- continua il sindaco- di ottenerli per chi vuol andare a vivere nel nostro bel borgo antico. Di questo argomento nei prossimi giorni ritorneremo a parlare con informazioni più dettagliate”. Un annuncio che vuole esser un rilancio ancora più forte alle tante attività avviate in questi due anni. Basti pensare al ritorno di un museo civico che ,oltre ad esser museo, è diventato sala convegni e sala laurea. La sedute di laurea di luglio sono solo un esempio di come si vuole procedere. Con quella una spinta propulsiva che deve essere data, non solo dalle attività commerciali, dai ristoranti, che hanno ripreso vigore e spinta nell’ultimo periodo, ma anche e soprattutto dal riuscire a portare al borgo antico la vita di giorno. E l’amministrazione Manna con la riunione di giunta al Castello testimonia la volontà di accelerare un percorso difficile, ma non “ impossibile” sottolinea ancora il sindaco. Un centro storico pronto anche ad accogliere le serate teatrali del Settembre Rendese. Mercoledì saranno comunicate nel corso della conferenza stampa al Museo del Presente.

Dichiarazione del Presidente Oliverio sulla problematica Porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) «E’ stata una riunione importante e proficua. Credo che la richiesta delle organizzazioni sindacali di assumere il contratto di solidarietà a garanzia dei lavoratori  e per avere maggiore tempo a disposizione per la realizzazione dei necessari interventi strutturali,  quali il  bacino di carenaggio, sia una decisione ragionevole. Mi sono rivolto all’azienda per chiedere di considerare questa proposta,  pur nel rispetto delle argomentazioni che ha espresso. Noi dobbiamo in questa fase utilizzare strumenti adeguati per tranquillizzare i lavoratori , per garantirne il reddito.»

This 2010 photo made available Saturday, Jan. 18, 2014, shows an aereal view of the Gioia Tauro port, Italy. Italian officials say the southern Italian port will be the site for the transfer of a shipment of chemical weapons materials from Syria to a U.S. ship. Transport Minister Maurizio Lupi identified the port in a joint meeting of the parliamentary foreign affairs commissions. The raw materials for poison gas and nerve agents currently are on board a Danish ship, and Italy has agreed to serve as the transfer port to a U.S. ship. Lupi said a total of 60 containers of the material would be transferred ship-to-ship at the port in Calabria, near the toe of the Italian boot, and none would be brought to shore. (AP Photo/Adriana Sapone)
(AP Photo/Adriana Sapone)

E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Regione Mario Oliverio- informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta-  al termine  della riunione, aggiornata,  tenuta oggi presso  Palazzo Campanella a Reggio Calabria sulla problematica relativa al Porto di Gioia Tauro, la richiesta di cassa integrazione della Mct per 442 lavoratori.

«Naturalmente- ha detto ancora Oliverio-  in questo quadro c’è un impegno forte della Regione ad investire sul Porto di Gioia Tauro. Abbiamo sottoscritto con il Governo il Patto per la Calabria , nel quale abbiamo allocato risorse: 40 milioni di euro per il bacino di carenaggio e , complessivamente, altri 150 milioni di euro per realizzare altri interventi strutturali, il gateway, i collegamenti con l’asse ferroviario, altro. Un pacchetto di proposte che consentirà di allargare l’occupazione  e di avere ricadute nell’arco di un tempo necessario per realizzare gli interventi. L’aggiornamento della riunione di qualche  giorno- ha spiegato  inoltre-  deve servire  ad approfondire le posizioni delle parti sociali  per una  soluzione che sia rispondente alle garanzie per i lavoratori nell’utilizzazione degli ammortizzatori sociali  ed alla fine di questo percorso avere, però,   un rilancio delle attività infrastrutturali del Porto di Gioia Tauro. Gli  ammortizzatori sociali- ha concluso il Presidente della Regione-  non devono essere intesi come anticamera per licenziamenti,  ma garanzia per il reddito dei lavoratori in fasi di crisi,  al fine di rilanciare l’occupazione.»

Elezioni Cosenza, Ncd e Paolini attesi al tavolo dell’Alleanza Civica

COSENZA – E’ in corso a Cosenza la riunione della coalizione politica che sostiene la candidatura a sindaco di Carlo Guccione. Nella sede del Pd di Viale Trieste viene segnalata anche la presenza del consigliere regionale oltre a quella dei rappresentanti delle diverse anime che compongono l’Alleanza Civica. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato rivolto un invito al Nuovo Centro Destra ed al candidato sindaco del Pse Enzo Paolini ad unirsi al tavolo delle trattative per giungere ad una intesa condivisa. Anche per chiarire le posizioni in queste ultime ore rese piuttosto ambigue dalle tante indiscrezioni giornalistiche circolate in merito alla volontà degli alfaniani di ritirare l’appoggio a Paolini per convergere su Guccione. La riunione allargata è stata fissata per le ore 21,30.

La Regione presente all’ incontro sui beni confiscati alla criminalità

Si ricaverà frumento biologico dal terreno confiscato alla mafia nel cuore del Nisseno dove il piccolo Giuseppe Di Matteo trascorse un periodo della sua prigionia prima di essere sciolto nell'acido su ordine di Giovanni Brusca. Sono appena iniziate, infatti, a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) le operazioni di aratura dei 20 ettari di terreno confiscati al boss Alfonso Scozzari. Successivamente verrà seminato il frumento biologico necessario per produrre la pasta, che sarà commercializzata su scala nazionale. ANSA

 

CATANZARO (CZ) – La Regione Calabria è intervenuta alla riunione promossa, a livello nazionale, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella sede di Palazzo Chigi, sui beni confiscati e la politica di coesione. L’incontro, organizzato d’intesa con l’Anbcs. L’incontro è stato promosso in occasione del ventennale della Legge 108/96, sul riutilizzo, a fini sociali, dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Per la nostra Regione, a testimonianza dell’importanza del rapporto tra contrasto alle mafie, gestione dei beni confiscati e corretto utilizzo delle risorse comunitarie, hanno partecipato le Autorità di Gestione del POR 2014/2020 e del PSR 2014/2020 Paolo Praticó ed Alessandro Zanfino.  Praticó ha confermato gli impegni sui programmi operativi regionali a contrasto della criminalità organizzata, sia con componente infrastrutturale che immateriale e sociale. “Quella di oggi è un’iniziativa positiva – ha detto Praticò – perché nella fase di avvio dei programmi è molto importante porre l’accento su questi argomenti. Siamo qui insieme all’Autorità di Gestione del PSR Alessandro Zanfino, per testimoniare che la Regione è avanti per quanto riguarda i controlli ed è un segnale rilevante. Come sostiene il Presidente Oliverio, il controllo sociale sui programmi comunitari è fondamentale, ma è necessario un rapporto forte e concreto tra amministrazione centrale e regionale”. La riunione è stata aperta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti, che ha parlato del Piano di azione nazionale dei beni confiscati e delle politiche di coesione. I lavori sono stati coordinati e conclusi da Vincenzo Donato, Capo Dipartimento Politiche di Coesione, il quale ha sottolineato che sarebbe opportuno mettere insieme ed evidenziare le migliori esperienze di gestione dei beni confiscati, assumendosi l’impegno di trasferire a tutte le Autorità di Gestione dei programmi comunitari nazionali e regionali il piano d’azione nazionale. È, quindi, intervenuto Umberto Postiglione, Direttore Anbcs, che ha parlato del ruolo e delle attività dell’Agenzia, della necessità di una buona “governance”  dei beni confiscati e della sensibilizzazione degli enti locali e del rafforzamento del tessuto sociale. Sono poi, tra gli altri, intervenuti  Roberto Garofoli, Capo di gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pia Marconi, Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, Matteo Piantedosi, rappresentante del Ministero dell’Interno AdG PON Legalità 2014/2020; Davide Pati, membro della Presidenza Nazionale di Libera ed il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà

Riunione Giunta, approvata la rimodulazione dei PAC: 20 milioni per il porto di Catanzaro

CATANZARO – Nel corso della riunione di ieri la Giunta regionale ha approvato la rimodulazione dei PAC che prevede il finanziamento di venti milioni per il porto di Catanzaro

Su proposta del Presidente Oliverio è stato approvato anche  un disegno di legge su “modifiche alla legge regionale, n.14/2009, (nuova disciplina per l’esercizio dell’attività agrituristica, didattica e sociale nelle aziende agricole)”; ma anche la “social media policy”, esterna ed interna, per la gestione dei profili della Regione sui social media relativamente al PSR-Calabria 2014-2020 (feasr);  la  proposta per l’utilizzo delle risorse del programma di azione e coesione (PAC) complementare alla programmazione europea 2014 – 2020; la rimodulazione del Piano di azione coesione (PAC) che prevede, tra l’altro, il finanziamento degli interventi di potenziamento del porto di Catanzaro per un importo di venti milioni di euro e di ripristino della strada provinciale n.25 per Magisano per un importo di dieci milioni di euro; la presa d’atto del programma operativo regionale (POR) fesr/fse 2014-2020, già approvato dalla commissione europea, e dell’informativa sulla decisione finale nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica (vas) del por fesr/fse 2014-2020.

Su proposta dell’Assessore allo Sviluppo Economico Carmela Barbalace,  è stato approvato il Regolamento per l’esercizio, il controllo e la manutenzione ed ispezione degli impianti termici sul territorio regionale; Su proposta dell’Assessore alla scuola Federica Roccisano, è stata approvata un’integrazione alla delibera della ripartizione territoriale del Fondo per il diritto allo studio e sono stati stabiliti i criteri ed i parametri che prediligono la spesa per l’ inclusione degli alunni disabili.

Infine, su proposta dell’Assessore alle infrastrutture Roberto Musmanno, è stato approvato un atto d’indirizzo di rimodulazione del programma di edilizia sociale di cui alla legge regionale n. 33 del 2009. Si tratta di una riprogrammazione di cinque milioni di euro da destinare ad un programma di interventi di edilizia a favore alle forze dell’ordine e venti milioni di euro a cofinanziamento del programma di interventi da attivare sull’azione 9.5.6 del Por Fesr 2014-2020.

Reggio Calabria, emergenza criminalità

REGGIO CALABRIA – L’esecuzione dell’imprenditore edile Giovanni Vilasi, freddato a colpi di pistola in pieno giorno a Reggio Calabria, ha riacceso i riflettori sull’escalation criminale che soffoca la regione, in particolare l’area dello Stretto. Il fatto di sangue, sul quale indagano polizia e carabinieri, si è consumato nel pomeriggio. L’uomo, ritenuto dagli investigatori vicino alla cosca Libri, era appena uscito da una pasticceria e mentre si accingeva ad entrare nella sua auto, è stato ucciso con tre colpi di pistola alla testa. Secondo una prima ricostruzione del fatto, il killer è giunto a bordo di un motorino sul quale si è poi dileguato insieme ad un complice. Non ci sarebbero testimoni. Immediatamente il prefetto Claudio Samartino ha convocato una seduta del comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a cui hanno preso parte il Procuratore della della locale Direzione Distrettuale Antimafia, il Questore ed i Comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza.
Nei giorni scorsi il ripetersi degli attentati di ndrangheta, anche nei confronti di pubblici amministratori, aveva spinto il Ministro dell’Interno Alfano a presiedere a Reggio Calabria la Conferenza delle Autorità di Pubblica Sicurezza. Un segnale della presenza dello stato in un territorio che continua però a rimanere ostaggio della criminalità.

Catanzaro, primo incontro di coalizione al Centrodestra

CATANZARO (CZ) Primo incontro di una coalizione  alternativa al governo di centrodestra a Catanzaro, finalizzata all’avvio di un percorso ufficiale per  l’individuazione di idee, progetti e programmi. Una riunione molto partecipata quella che questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo de Nobili, convocato dal segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Enzo Bruno. Presente, in rappresentanza dei consiglieri regionali eletti nel territorio, Enzo Ciconte; il capogruppo del Pd Lorenzo Costa, i consiglieri comunali del Pd Nicola Ventura, Franco Passafaro e Vincenzo Capellupo; i consiglieri “Socialisti e democratici” Roberto Guerriero e Antonio Giglio; i consiglieri del gruppo “Bene in Comune” Pino Celi, Rosario Mancuso e Mauro Notarangelo; i consiglieri del gruppo misto Sergio Costanzo, Manuel Laudadio e Domenico Concolino; il consigliere di Italia dei Valori, anche nella sua veste di segretario provinciale, Domenico Iaconantonio. Presente anche come osservatore attento e interessato al percorso, “Catanzaro da Vivere”, rappresentato da Marco Polimeni. L’incontro di questa mattina è stato organizzato dal segretario provinciale del Partito democratico su input del Partito nazionale e regionale, anche in virtù del proprio peso politico. Il Pd ha assunto la responsabilità dell’iniziativa politica e di aprire un processo dialettico che punti a consentire la realizzazione di una coalizione forte e innovativa, democratica e civica, che metta in piedi una idea progettuale vincente, assieme all’individuazione di una squadra coesa e solidale, costituita da componenti caratterizzate da pari dignità, su cui far camminare tale progettualità. Si parte, quindi, da un primo confronto a cui sono stati chiamati a sedere i consiglieri comunali che costituiscono l’opposizione al governo Abramo sin dal suo insediamento, ma anche da quanti hanno preso le distanze dalla sua politica fallimentare, e altri consiglieri che hanno deciso di mettere a disposizione le proprie idee e il proprio consenso del progetto elettorale che ha portato all’elezione del presidente della Regione Mario Oliverio. Una partenza “formale” voluta per definire l’alleanza alternativa al centrodestra di Abramo e Tallini, chiamata a lavorare con ampio anticipo alla definizione di un progetto vincente, pronto ad aprirsi alle forze espressione del civismo democratico, delle categorie professionali, delle associazioni che operano in città su diversi livelli.

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L’intento, dunque, è quello di creare una coalizione capace di definire una politica che metta al centro una visione alternativa di città, le istanze e gli interessi dei cittadini. Il progetto deve essere individuato in maniera condivisa, seguendo un crono-programma capace di consolidare le diverse componenti per vincere la sfida del governo della città.

Gli intervenuti – Lorenzo Costa, Roberto Guerriero, Antonio Giglio, Franco Passafaro, Sergio Costanzo, Marco Polimeni, Rosario Mancuso, Nicola Ventura, Mimmo Iaconantonio, Domenico Concolino, Pino Celi, Manuel Laudadio, Fabio Guerriero – hanno espresso soddisfazione per il percorso tracciato. Quello che si configura di fatto come un tavolo di confronto permanente per l’individuazione di programma e alleanze avrà anche il compito di individuare, con metodo democratico e largamente condiviso, la figura del candidato sindaco.