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Sei spettacoli al Rendano per il “Teatro di Primavera”

COSENZA – Si chiama “Teatro di Primavera” ed è la rassegna di sei spettacoli di prosa, patrocinata dall’Amministrazione comunale e promossa da “Musica & Musica”, dall’Associazione culturale “Le Pleiadi” e da “GF Management” che prenderà il via il prossimo 21 marzo (ore 20,30) al Teatro “Rendano” con lo spettacolo “Di padre in Figlio”, interpretato dal comico Max Giusti.

“Non si tratta della stagione ufficiale del “Rendano” che, come è noto, slitterà al prossimo autunno – afferma l’assessore al Teatro del Comune di Cosenza Rosaria Succurro – ma di un gruppo di spettacoli, votati al divertissement, che certamente incontreranno il favore del pubblico di Cosenza. Nel frattempo – sottolinea ancora Rosaria Succurro – ci è sembrata meritevole di attenzione la proposta che ci è stata sottoposta dal direttore artistico della “storica” rassegna “L’altro Teatro” Enzo Noce, dal presidente dell’Associazione culturale “Le Pleiadi” Pino Citrigno e da Gianluigi Fabiano, coordinatore organizzativo di “GF Management” ed è per questo che abbiamo deciso di dare anche il nostro imprimatur.”

Questi gli altri titoli del cartellone di “Teatro di Primavera”: il 29 marzo il musical “Cantando sotto la pioggia”, produzione della compagnia di Corrado Abbati, che firma anche la regia e che gli spettatori del “Rendano” ricorderanno certamente come grande confezionatore e specialista di spettacoli di operetta. Chi ha amato il film con Gene Kelly sarà inevitabilmente coinvolto dall’energia di questo nuovo e sorprendente allestimento teatrale.

Il 3 e il 4 aprile torna la compagnia di Vincenzo Salemme, con lo spettacolo “Il diavolo custode”. Due le serate per venire incontro a tutte le richieste degli appassionati. “Il diavolo custode” torna nei teatri dopo lo straordinario successo dello scorso anno, che l’ha consacrata commedia campione d’incassi. In questo spettacolo l’attore napoletano sa come stuzzicare la voglia di sorridere dei nostri difetti umani. Lo spettacolo di Salemme è legato ad una raccolta di fondi a favore della sezione cosentina dell’AIRC, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

Dopo Salemme, il 15 aprile “Teatro di primavera” proseguirà ospitando la plurirappresentata commedia di Neil Simon “California Suite”, vivacizzata dalle interpretazioni di Gianfranco d’Angelo e Paola Quattrini. Un classico della cosìddetta sophisticated comedy in cui il ritmo delle battute, la vivacità dei dialoghi e le situazioni paradossali fanno la differenza. I due protagonisti, D’Angelo e la Quattrini, non hanno necessità di esagerare per suscitare ilarità, trasformando i loro personaggi in vere e proprie caricature.

“L’amore e la follia” è, invece, il titolo dello spettacolo in scena il 24 aprile, protagonista Max Tortora. Un autentico one man show nel quale Tortora torna sulle tavole del palcoscenico per la gioia di tutti coloro che ne hanno apprezzato in tv le sue performance imitative e comiche, alle prese con personaggi come Alberto Sordi, Luciano Rispoli, Adriano Celentano, Franco Califano e Michele Santoro. In scena con Max Tortora, una band di sei musicisti, due splendide ballerine e, inoltre, Stefano Sarcinelli e Roberto Andreucci. Insomma, un viaggio a zonzo tra racconti, gag, imitazioni e tanta musica.

“Teatro di primavera” chiuderà il 6 maggio con “Come un Cenerentolo”, rivisitazione in chiave moderna della favola di Cenerentola volta al maschile, più o meno quello che fece Jerry Lewis nel film “Il Cenerentolo”, del 1960. Una trasposizione delle identità di genere dei due ruoli centrali della fiaba, ovvero dell’eroina discriminata e della fatina buona. Nei panni dei due personaggi, gli esilaranti Biagio Izzo e Peppe Barra. La regia è di Claudio Insegno.

Già partita la vendita, presso l’Agenzia “In Prima Fila”, degli abbonamenti alla rassegna dei 6 spettacoli.

Cosenza si prepara alla lunga notte di Capodanno

Dall’isola pedonale fino al centro storico, la notte del 31 dicembre la città di Cosenza attende il nuovo anno all’insegna del divertimento, di quello che accontenta tutti i gusti e tutte le generazioni, grazie allo sforzo e all’impegno di due enti, il Comune e la Provincia.
Un invito a partecipare ai festeggiamenti di fine anno e a fruire del ricco cartellone di eventi viene rivolto dal Sindaco Mario Occhiuto ai cosentini, ma anche a quanti arriveranno in città da tutta la provincia, dal resto della Calabria e da fuori regione. “Siamo certi – sottolinea il Sindaco Occhiuto – che il Capodanno cosentino ha tutte le credenziali per accogliere tantissima gente, sia sotto il profilo delle proposte musicali che per quel che riguarda i fattori fortemente attrattivi sui quali abbiamo deciso di puntare. Invitiamo, pertanto, i cittadini e quanti, da ogni dove, arriveranno a Cosenza a lasciare le automobili nei parcheggi e ad utilizzare le circolari veloci che funzioneranno ininterrottamente per tutta la notte, gratuitamente, al servizio di tutto il territorio, seguendo i percorsi abituali.
“E’ una vigilia carica di attese – sottolinea l’Assessore alla Comunicazione, agli spettacoli e agli eventi Rosaria Succurro. Anche quest’anno è stato compiuto ogni sforzo possibile per assicurare un Capodanno in piazza degno della migliore tradizione, legando la città storica e la Cosenza dell’isola pedonale in una mescolanza di suoni, colori e attrazioni di ogni genere che costituirà un vero e proprio caleidoscopio intergenerazionale, in grado di accontentare tutti i gusti, dalle famiglie, ai giovani, dalla musica dei favolosi anni ’70, alle sonorità trascinanti di Vinicio Capossela e della Banda della Posta”.

Brindisi di mezzanotte…ricordando gli Anni ‘70
La mezzanotte si aspetta in piazza Kennedy, al ritmo delle musiche anni ’70. Due gli artisti che ci riportano in quelle atmosfere, l’italianissimo ed eccentrico Ivan Cattaneo che sul finire dei Settanta venne battezzato la nuova star del rock italiano, colui che introdusse le prime scenografie tecnologiche. Tanti i suoi successi che ancora oggi si ballano in versione dance.
Rimanda a quegli anni anche l’anglosassone Barry Mason, songwriter di alcune icone musicali, da Tom Jones a Rod Stewart, da Barbara Streisand a The Drifters,e ancora autore di testi per Englebert Humperdink, Charles Aznavour, The Fortunes, Edison Lighthouse, Des O’Connor and Elvis Presley.
Sull’isola pedonale la magica atmosfera del circo
Contemporaneamente corso Mazzini è animato dal Circo Bianco, che raccoglie tra i migliori artisti circensi sul territorio nazionale.
Un mondo fantastico, personaggi inventati, costumi mai visti, musiche e scenografie d’impatto, per attendere il nuovo anno…. a bocca aperta. Un mix di fascino e suggestione, grazie a giocolieri e acrobati, ed ‘insoliti’ animali che vestono il ruolo di personaggi fiabeschi, in linea con l’atmosfera che il Circo Bianco vuole creare.
Il tutto è supportato da musiche e coreografie, con ballerini professionisti.

…………Verso Capossela e la Banda della Posta
Tanta musica anche nel centro storico, cominciando da piazza Duomo, ulteriormente impreziosita da installazioni e proiezioni artistiche, dove si propone un dj set rigorosamente Anni ’70.
Concerto clou in Piazza XV Marzo, che vede protagonisti il cantautore Vinicio Capossela e la Banda della Posta. L’esibizione del cantautore irpino è prevista intorno all’una del 1° gennaio, ma a fare da apripista, per creare la giusta atmosfera e scaldare gli animi, è la cantautrice calabrese Giorgia Mollo, appena ventenne, trasferitasi a Londra da qualche anno, da quando, a 18 anni, si diplomò alla londinese Music school.
Fortuito quanto fortunato l’incontro a Roma, di ritorno dall’Inghilterra, con il chitarrista Phil Spalding, noto nel panorama internazionale per aver collaborato con Elton John, Robbie Williams e Mick Jagger. Dal sodalizio con Spalding è nato “Georgia’s Dream”, primo progetto discografico di Giorgia Mollo. Dopo aver regalato ai cosentini, in duo con Phil Spalding, alcuni dei brani contenuti nel suo primo album, la cantautrice calabrese lascerà il posto, sul palco di Piazza XV Marzo, a Vinicio Capossela.
Il colpo di fulmine tra il cantautore irpino e i compagni di viaggio della Banda della Posta arriva da lontano. La Banda della Posta è infatti nata a Calitri, il piccolo centro della provincia di Avellino, di cui sono originari i genitori di Vinicio Capossela. La fanfara si chiama così perché si ritrova proprio all’ufficio postale del paese, dove, all’arrivo della pensione, suona per festeggiare. Una storia che sembra cucita su misura per lo spirito dello chansonnier, che ci ha visto una versione nostrana del Buena Vista Social Club cubano. Così Capossela ha deciso di calarsi, per la prima volta nella sua vita, nei panni del produttore artistico, per l’incisione del disco “Primo ballo”. E’ poi arrivato il tour estivo all’aperto, per far rivivere in tutta Italia l’atmosfera di feste patronali, matrimoni e compleanni d’Irpinia. E ora, il concerto che saluterà a Cosenza l’arrivo del 2014. Un concerto che potrebbe ben considerarsi una suonata tra amici, in cui quello più famoso (Capossela) si mette al servizio degli attempati complici, mantenendo un ruolo di anfitrione, di padrone di casa che dirige da par suo polche e mazurche, valzer e foxtrot, quei balli tipici dell’Italia degli anni 50 e ’60, in un periodo nel quale lo ‘sposalizio’ è stata la principale occasione di musica e di incontro. Ovviamente, senza rinunciare a riproporre una selezione di suoi brani, ammantati di una nuova veste e accanto ai quali Capossela schiera canzoni di migrazione, lanciate a suo tempo da Salvatore Adamo, Adriano Celentano, da Rocco Granata, nativo di Figline Vegliaturo, interprete e autore delle celeberrima “Marina” ed al quale il Comune di Cosenza dedicherà presto un omaggio, fino ad arrivare al folk di Matteo Salvatore. I magnifici musicisti della Banda della Posta che affiancheranno Capossela nel concerto di Cosenza sono: Giuseppe Caputo, “Matalena” , al violino, Franco Maffucci , “Parrucca”, chitarra e voce, Giuseppe Galgano, “Tottacreta”, alla fisarmonica, Giovanni Briuolo (chitarra e mandolino), Vincenzo Briuolo (mandolino e fisarmonica), Giovanni Buldo , “Bubù”, al basso, Antonio Daniele (batteria), Crescenzo Martiniello, “Papp’lon” (organo) e Gaetano Tavarone , “Nino”, alle chitarre. Completano il quadro, la chitarra surf di Asso Stefana, in veste di special guest, e ancora Vito “Tuttomusica” e Canio Zarrilli per le fotografie e le proiezioni. Del suono si occuperà Taketo Gohara.
E si torna a casa al ritmo dei balli caraibici
Il colpo di coda di questo Capodanno è tutto caraibico. Si torna a casa dunque a ritmo sfrenato, con Cecilia Gayle che, dalle 02.00, intrattiene e coinvolge in piazza Kennedy. La cantante costaricana – famosa particolarmente per il suo ‘Tipitipitero’ – è dagli anni ’90 che ci regala tante canzoni tutte da ballare.
Informazioni di servizio
Le Circolari veloci viaggeranno gratuitamente e ininterrottamente per tutta la notte dell’ultimo dell’anno, seguendo i percorsi consueti che copriranno dunque l’intero territorio. E per chi proprio non potesse fare a meno di prendere l’autovettura, l’Amministrazione comunale garantisce parcheggio gratuito in tutte le strisce blu, oltre che nelle seguenti aree sosta situate su via Bendicenti, in prossimità dell’ingresso autostradale di Cosenza sud e a Vaglio Lise.

Per chi proprio non vuole o non può muoversi da casa, ci pensa Fabio D’Ippolito, in diretta televisiva su Telitalia Canale 71 e in diretta radiofonica su Antenna Bruzia e Prima Radio, a farci vivere tutti gli eventi del Capodanno cosentino. Ed anche in rete, Pippo Gatto non fa mancare la diretta sulla ‘web tv’ alla quale si accede dalla home page del sito istituzionale www.comune.cosenza.it.

L’Assessore Succurro al convegno per commemorare Mons.Francesco Spadafora

COSENZA- “Mons.Francesco Spadafora appartiene a quella genìa di biblisti straordinari che partono dalla concezione dell’uomo e dall’interpretazione delle parole di Cristo non in senso tautologico, ma come chiave autentica di approfondimento, senza esclusione alcuna, senza distinzione tra la fede e il laicismo.”

Lo ha detto l’Assessore alla Comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro che ha rappresentato nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale al convegno nel corso del quale è stato ricordato, in occasione del centenario della nascita, il biblista cosentino, Mons.Francesco Spadafora, docente di Esegesi Biblica all’Università Lateranense e Perito per la Sacra Scrittura durante il Concilio Vaticano II, nel Pontificato di Paolo VI.

La commemorazione di Mons.Spadafora si è tenuta nell’Auditorium “Salfi” del Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza per iniziativa del Centro Studi “Gregorio Nigro Imperiale”.

Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il Preside del Liceo scientifico “Scorza”, Prof. Mario Nardi e Mons. Mario Merenda, delegato dell’Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari.

Il convegno è stato introdotto dallo scrittore e drammaturgo Francesco Nigro Imperiale che ha illustrato la biografia di Mons. Francesco Spadafora, autore di oltre 30 volumi di Saggi religiosi e di un Dizionario Biblico (tradotto in più lingue), nonché direttore spirituale di suor Elena Aiello.

Nigro Imperiale ha, infine, rivolto un appello all’Assessore Rosaria Succurro, per farsi interprete, presso il Sindaco Occhiuto, della volontà popolare dei cosentini, al fine di poter intitolare, nella toponomastica cittadina, una strada all’illustre biblista.

Suggestivi gli intermezzi pianistici del Maestro Ornella Cauteruccio con le note del celebre “Concerto di Aranjuez” di Joaquin Rodrigo e di altri brani di Mozart e Michael Nyman.

In chiusura di serata, particolarmente significativa la testimonianza della Professoressa Anna Spadafora, nipote di Mons.Spadafora, che ha ricordato “il sorriso bonario, la semplicità, la schiettezza, la lealtà, la riservatezza,la discrezione di uno zio meraviglioso, innamorato di Cristo e della sua Chiesa”.

 

L’Amore spiegato dai neurotrasmettitori

COSENZA – L’amore oltre a essere il sentimento per eccellenza e anche la forma più estrema della contraddizione, potente e totalizzante ma anche devastante e spaventoso quando diventa il solo veleno di cui puoi nutrirti.

E sono proprio i diversi volti che l’amore può assumere il tema dell’incontro che si è tenuto ieri nella Sala Quintieri del Teatro Rendano durante il quale sono interventi l’assessore alla comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, il giornalista Mario Campanella e la neuroscienziata di fama internazionale Donatella Marazziti.

L’arte arriva sempre prima di ogni cosa infatti sono stati i grandi romanzi, le canzoni, i dipinti i soli a raccontare l’amore passionale, tragico, tormentato ma da qualche decennio a questa parte la scienza decide di abbandonare quel timore reverenziale che nutriva verso questo sentimento per occuparsene totalmente, lo spoglia da tutte le costruzioni sociali, squarcia quell’alone magico di mistero che lo contraddistingue per ricondurlo a delle semplici, si fa per dire, interazioni molecolari.

La dottoressa Marazziti da sempre interessata ai disturbi ossessivi-compulsivi ha condotto un interessante esperimento confrontando 20 persone innamorate, 20 persone affette da doc e 20 persone normali non innamorate, i risultati hanno dimostrato che le persone innamorate così come le persone affette da doc trasportavano nel sangue la stessa quantità di serotonina, dunque la prima fase dell’innamoramento è una vera e propria ossessione che ovviamente si risolve nel tempo.

La dottoressa Marazziti spiega che l’amore è un’unica forza che si incarna in ognuno di noi, è come una luce che però si scompone quando entra in un prisma e che è proprio la scienza a dirci che siamo fatti per amare, è scritto nei nostri geni e sempre la scienza può aiutarci a estrinsecare meglio questa capacità intervendo, qualora fosse necessario, nella correzione di alcune distorsioni.

Quando siamo innammorati il cervello è un’esplosione di luce, tutte le aree di cui è fatto comunicano fra di loro, ancora di più quando si tratta di amore materno perché si attiva un’area supplementare.

L’amore è un processo fatto di inizi e tappe, naturali fallimenti e nuove costruzioni, bufere di ormoni e neurotrasmettitori e momenti di quiete ma ha un unico fine che è la gioia e non la semplice riproduzione altrimenti non si spiegherebbe l’amore omosessuale, probabilmente ancora più autentico rispetto a quello tra uomo e donna. L’amore fa bene perché innesca il circuito del piacere e della dipendenza, riduce lo stress, fortifica il sistema immunitario ma questo implica una condizione necessaria, per amare bene bisogna essere amati, in primis dalle proprie fugure genitoriali che sono la base delle future scelte affettive.

La dottoressa sul finire ci spiega che non c’è amore vero senza gelosia ma che deve essere come una spezia che metti ovunque ma non la senti, che nessuno di noi è libero quando si innamora ma che nell’amore siamo totalmente implicati e questo richiede impegno, volontà e dedizione. Amore è necessità di rinnovare continuamente gli stati di equilibrio di una gioia che deve essere incostante, fatta di rassicurazioni e pretese di libertà personali, è la necessità di scegliersi ogni giorno, di divertirsi, di fare l’amore, di ascoltarsi e capirsi anche se distanti, bisogna amare ma tornare di tanto in tanto a innamorarsi, preferibilmente della stessa persona.

Gaia Santolla

“La Fiera dei sapori” arriva a Cosenza dal 6 al 9 dicembre su Viale Mancini

Sono 1000 i metri quadrati per 42 aziende che rappresentano quanto di meglio è in grado di esprimere il territorio regionale nel comparto dell’agroalimentare. Questa mattina a Palazzo dei Bruzi la Fiera dei sapori è stata presentata alla stampa durante una conferenza che ha visto la partecipazione dell’Assessore Vigna, della collega di giunta Rosaria Succurro, assessore alla comunicazione, di Eugenio Bruni, responsabile tecnico di “Autori di Eventi”, di Rocco Colacchio, Coordinatore regionale della sezione agroalimentare di Confindustria e presidente provinciale della stessa sezione vibonese, e di Antonio Crispino, rappresentante legale dell’azienda “Calabria Food”. Colacchio è anche Coordinatore della rete agroalimentare “Calabria di gusto” che raggruppa le eccellenze produttive made in Calabria che troveranno ospitalità all’interno della Fiera dei sapori. La manifestazione aprirà i battenti alle 15,30 di giovedì 6 dicembre nel primo tratto di Viale Giacomo Mancini. Venerdì 7 dicembre degustazione gratuita per tutti dei tipici cuddrurieddri , alimento principe del periodo natalizio al quale persino il jazzista cosentino Enrico Granafei, nativo di Lauria, ma residente nel New Jersey, dove gestisce il “Trumpets jazz club”, crocevia di importanti musicisti della scena jazzistica internazionale, ha dedicato una ballad in stile bossa nova. Sabato 8 dicembre e domenica 9 dicembre gli stand della Fiera dei Sapori resteranno aperti ininterrottamente dalle 10,00 alle 20,00.

“Valorizzare i prodotti enogastronomici di eccellenza non solo della città e della provincia, ma dell’intera regione, perché la promozione delle eccellenze resta tra gli obiettivi più importanti e significativi dell’Amministrazione comunale ed è la chiave di volta della crescita economica del territorio”. Parola di Luciano Vigna, Assessore alla crescita economica urbana e titolare della delega alle attività economiche e produttive e al turismo.“Cosenza – ha detto ancora in conferenza stampa l’Assessore Luciano Vigna – deve riacquistare quella centralità dal punto di vista commerciale che ha sempre avuto e che negli ultimi tempi è venuta un po’ meno. Si può risalire la china anche in tempo di crisi – ha aggiunto Vigna – purché si favoriscano gli scambi commerciali. Solo così si potranno manifestare segnali di ripresa. Ecco perchè l’Amministrazione comunale ha creduto nelle potenzialità di una manifestazione come la Fiera dei sapori che offre una significativa, duplice opportunità: istituire un confronto tra i produttori di eccellenza ed avviare un percorso di virtuosa contaminazione tra ciò che si produce in città e in provincia e quel che è in grado di esprimere il territorio regionale per sondare la possibilità di “piazzare” i prodotti made in Calabria anche sul mercato nazionale ed internazionale.” La Fiera dei sapori è un segmento interessante della seconda edizione di “Buone feste cosentine”, l’articolato programma di iniziative che l’Amministrazione comunale ha organizzato per il periodo natalizio. Un aspetto questo messo in evidenza, nel corso della conferenza stampa, dall’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro. “La Fiera dei sapori – ha detto la Succurro – si inserisce in un contesto più ampio che comprende una serie di attività pensate per i giovani, ma anche per i meno giovani e che accompagneranno le festività natalizie e di fine anno, fino al 6 gennaio.”

Per Eugenio Bruni della società “Autori di eventi” “bisogna invertire la tendenza e trainare il Nord a rendersi conto delle nostre eccellenze ed acquistarle. La Fiera dei sapori intende perseguire l’obiettivo di promuovere i migliori prodotti regionali senza bisogno di andare a Milano. Sta in questo la nostra scommessa.”

Rocco Colacchio, coordinatore regionale della sezione agroalimentare di Confindustria, ma anche della rete di produttori “Calabria di gusto” ha, invece, insistito sulla necessità di portare avanti il made in Calabria che può contare su un ampio paniere di prodotti di eccellenza. “Comprare e spendere calabrese – ha detto – fa bene all’economia locale e a quella regionale. Prima di rivolgere l’attenzione al mercato nazionale e internazionale, bisogna acquisire credibilità nella propria regione.”

Nel corso dell’incontro con i giornalisti sono intervenuti inoltre Antonio Crispino di “Calabria Food”, azienda, con sede a Mangone, nata 45 anni fa e specializzata nella produzione di conserve e prodotti vegetali, e l’agronomo Mario Reda che ha lanciato il monito secondo il quale “non occorre guardare ai mercati lontani, ma è sufficiente diffondere la cultura della qualità. La Fiera dei sapori è l’occasione giusta per educare il consumatore a gustare i prodotti calabresi di eccellenza.”

 

Da domani al via la terza edizione del “Cosenza shopping Temporary Sores”, aspettando il Natale

La lunga passeggiata del centro storico, c.so Telesio, si prepara a indossare i colori del Natale ed i Temporary Stores – anima commerciale della parte antica della città – rinnovano il binomio qualità-prezzo per favorire gli acquisti natalizi ad una platea il più ampia possibile.

Da domani, 14 novembre 2012 al 7 gennaio 2013, nuovi accattivanti marchi si presentano in versione Temporary, altri rinnovano la loro presenza in quello che è ormai diventato un distretto commerciale. Grande spazio alla moda così come agli accessori per la casa, cresce la presenza di luoghi nei quali trovare ristoro al freddo invernale sorseggiando gustose bevande made in Calabria, e si rafforza la vena creativa dell’hand made. La produzione artigianale, che riguarda il tessile così come l’oggettistica, si sposa al riciclo dei materiali e alle botteghe solidali. Prosegue poi l’esperienza artistica della Trend Line Gallery che da mesi ospita eventi e mostre di grande attrattiva.
All’ingresso di corso Telesio è presente un Info Point al quale attingere informazioni sui negozi e sui prodotti che offrono, ma anche per preziosi suggerimenti sugli itinerari più suggestivi del centro storico.
“L’esperienza cosentina dei Temporary – sottolinea Rosaria Succurro, assessore alla comunicazione – è stata di recente sotto i riflettori di una importante iniziativa, il Temporary World 2012, che a Milano ha riunito i vari progetti sui Temporary che si stanno realizzando in Italia. Quello di Cosenza – riferisce la Succurro – ha riscosso molto successo per la sua impostazione ed anche per essere nato dall’iniziativa di un Amministrazione comunale laddove i Temporary, nel loro luogo di massima diffusione che è il Nord Italia, sono perlopiù frutto di iniziative private. Diversi amministratori – conclude l’assessore Succurro – hanno chiesto un supporto per replicare il progetto nei loro Comuni”.
Giorni e orari per lo shopping nei Temporary di corso Telesio: fino al 30 novembre, da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Dal 1° dicembre al 7 gennaio: da martedì a giovedì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 20; venerdì e sabato, dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 22; domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Cosenza e Capitignano sempre più unite

COSENZA – Un’accoglienza straordinaria quella ricevuta dalla delegazione del Comune di Cosenza a Capitignano, in provincia dell’Aquila, dove nei giorni scorsi è stato sottoscritto un patto d’amicizia tra le due amministrazioni comunali per ricordare e rinverdire la bella pagina di solidarietà scritta nell’aprile del 2009, subito dopo il sisma che colpì l’Aquila e i territori vicini, dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Cosenza, guidati dal capo reparto Giuseppe Motta, che si distinsero non solo per l’aiuto portato alla locale comunità, colpita dal terremoto, ma anche per gli interventi di recupero portati a termine nelle Chiese del piccolo centro a pochi chilometri dal capoluogo.

Se molte delle opere d’arte contenute nelle Chiese di Capitignano furono tratte in salvo il merito fu proprio dei vigili del fuoco di Cosenza. Un episodio sul quale è stata ora costruita la salda amicizia anche tra le due Amministrazioni.

A guidare la delegazione cosentina a Capitignano è stata, in rappresentanza del Sindaco Mario Occhiuto, l’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro che ha sottoscritto il patto di amicizia insieme al Sindaco del piccolo centro abruzzese Maurizio Pelosi. La cerimonia si è svolta nella sala consiliare del municipio di Capitignano, presenti il Sindaco Pelosi e la sua giunta al completo, i consiglieri comunali, il consigliere regionale Luca Ricciuti e il consigliere provinciale dell’Aquila Gabriele Fulvimari. La cerimonia è stata organizzata dal comune abruzzese grazie alla partecipazione della Consulta dei giovani che ha tributato alla delegazione cosentina una calorosissima accoglienza.