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[#NerdMovies] Death Note, ancora una volta sul grande schermo

Pensavi che non avesse più nulla da dire? Invece no! Abbiamo, ormai, capito che Death Note ha sempre qualcosa di nuovo da offrire. Anche in questo 2016 l’opera di Tsugumi Ōba e Takeshi Obata, diventato quasi un marchio, torna a far parlare di sé con un nuovo live-action, sequel degli eventi del manga, e una trasposizione hollywoodiana della storia originale. Ricordiamo che Death Note ha già visto la produzione di tre film e una serie tv.

Andiamo per gradi: la notizia del produzione del live action è stata annunciata lo scorso settembre, dopo un masahirocountdown che ha anticipato alcuni spoiler sulla trama. Ambientato nel 2016, la storia seguirà le vicende dei successori di Light e L, in un mondo in cui gli attacchi di cyber terrorismo sono all’ordine del giorno; inoltre sulla Terra saranno presenti sei Death Note, quindi sei Shinigami.
Il nuovo adattamento cinematografico sarà diretto da Shinsuke Satoh (Gantz e I Am a Hero) e avrà come protagonisti Sosuke Ikematsu (Higen ne “L’ultimo Samurai”) nei panni di Ryuzaki, successore di L; Masahiro Higashide (Hideo Shimada in “Kiseiju – L’ospite Indesiderato” – in foto) nel ruolo di Tsukuru Mishima, un detective impegnato nel rintracciare i Death Note; Masaki Kuda (Karma in “Assassination Classroom”) sarà Yugi Shion, un terrorista informatico seguace di Kira; Sakura Aoi, assassina in possesso di un Death Note, sarà impersonata da Rina Kawaei (ex membro dell’idol group “AKB48”) e, infine, Erika Toda interpreterà Misa Amane, che ha recitato lo stesso personaggio nei precedenti adattamenti del manga. Le riprese del live-action sono appena iniziate e uscirà nelle sale giapponesi il 29 ottobre 2016.

Discorso un po’ più complesso per l’adattamento hollywoodiano: sin dal 2011 si parlava di una Nat Wolfftrasposizione dell’opera affidata a Shane Black, ma poi l’idea è stata messa da parte perché il regista è stato chiamato a dirigere Iron Man 3. Si è pensato, quindi, di affidare la regia a Gus Van Sant (Milk e Psycho), ma alla fine è stato deciso, si spera definitivamente, che il film sarà realizzato da Adam Wingard (The Guest), regista esperto del genere horror. Alla sceneggiatura lavorerà Jeremy Slater (Fantastic 4 – I Fantastici Quattro). Tra i protagonisti troviamo Nat Wolff (Colpa delle Stelle e Città di Carta – in foto) e Margaret Qualley (The Nice Guy). Ciò che fa sperare bene è che gli stessi autori dell’opera, Tsugumi Ōba e Takeshi Obata, lavoreranno alla storia, anche se l’esperienza insegna che, per entusiasmarsi è meglio aspettare l’opera compiuta: come non ricordare che, nonostante la collaborazione di Akira Toriyama, “Dragonball Evolution”, trasposizione hollywoodiana del celebre manga, non è riuscito a soddisfare molti fan! Ma sperare non costa nulla e, anzi, ci aiuta a essere carichi. Non si hanno ancora molte informazioni, se non che Netflix se ne è assicurato la produzione e che le riprese del film inizieranno a Giugno 2016.

Paolo Gabriele De Luca

[#Romics2016] Il comunicato stampa di Shockdom riguardante quanto accaduto in fiera

Di seguito il comunicato stampa di Shockdom riguardante quanto accaduto durante il Romics 2016, a proposito dei disordini accaduti in riferimento al volume “Quanto C’era LVI”. A fine pezzo potrete trovare anche il video dell’accaduto.
“Domenica 10 Aprile, nel tardo pomeriggio, durante la manifestazione Romics 2016, tre uomini si sono avvicinati allo stand Shockdom, con una videocamera. Uno di essi, fingendo un inciampo, ha versato della coca cola su alcuni volumi. Nel momento in cui gli standisti si sono avvicinati per pulire le copie, queste tre persone hanno iniziato a lanciare alcune pubblicazioni contro lo staff riprendendo il tutto con la videocamera. Nel fare questo hanno chiesto del fumetto “Quando c’era LVI”.
Un visitatore presente in quel momento allo stand, anche lui bersaglio del lancio delle copie, ha risposto che il fumetto era finito, invitando con tono deciso le tre persone ad andare via.
Gli eventi si sono svolti molto velocemente, per cui lo staff, colto di sorpresa e anche intimorito dal comportamento dei tre uomini, non ha avuto tempo e modo di fare loro fotografie e/o riprese.
Per fortuna non ci sono stati scontri fisici e quindi nessuna conseguenza per le persone.
La casa editrice ringrazia lo staff presente per il proprio comportamento che non ha ceduto alla provocazione ricevuta.
La polizia è subito intervenuta raccogliendo testimonianze e prove dell’avvenuto. Shockdom ringrazia l’organizzazione del Romics per il supporto avuto, consapevole che un fatto come questo non sia prevedibile da parte della sicurezza di un evento.
I danni ai volumi sono stati valutati tra i cinquecento e i mille euro.
Shockdom sporgerà denuncia contro ignoti.
La posizione di Shockdom.
Shockdom è una casa editrice indipendente e pubblica fumetti, anche di satira. La pubblicazione di “Quando c’era LVI” di Daniele Fabbri e Stefano Antonucci ha scatenato forti reazioni, specie sul piano dialettico e mediatico, come è giusto che sia. Siamo in un paese democratico, in cui vige la libertà di parola ed espressione. Probabilmente l’argomento di cui tratta l’opera, il fascismo e il Duce, è ancora un nervo scoperto per una parte degli italiani e l’emotività può portare a comportamenti non leciti. Shockdom è aperta a qualunque opera di qualità, indipendentemente dal colore politico, dal credo religioso, dall’appartenenza etnica e siamo da sempre disponibili al confronto purché rientri nella discussione aperta e costruttiva e ovviamente nell’ordine della legalità.
La pubblicazione dei quattro numeri di “Quando c’era LVI” andrà avanti con la programmazione già definita e non subirà rallentamenti o modifiche.”>

Ecco il link del video diffuso dagli autori dell’accaduto.

[#SpecialeComiCS] Affluenza e Dati Statistici

La scorsa domenica si è conclusa la seconda edizione del Cosenza ComiCS, uno degli eventi più attesi in Calabria non solo dai nerd, ma anche da tanti curiosi. La fiera del fumetto, infatti, è stata visitata dagli appassionati più accaniti e da persone che volevano scoprire un evento che, per il secondo anno consecutivo, si è rivelato una manifestazione quasi trionfale, registrando più di 30.000 presenze.
Ma qual è stato esattamente il successo in dati del Cosenza ComiCS 2016? Per rispondere a questa domanda, la redazione di Nerd30 ha girato in lungo e in largo per la fiera al fine di scoprire l’entità del suo pubblico.

Il campione analizzato ha riportato i seguenti dati:

  • Venerdì 1° Aprile, giorno di apertura: gli scrigni della Città dei Ragazzi hanno ospitato, soprattutto, visitatori provenienti da altre zone della Calabria. In molti provenivano da Lamezia Terme, Castrovillari, Crotone, Corigliano, Santa Maria del Cedro e tanti altri luoghi non proprio vicini alla sede del ComiCS. Nel pomeriggio, poi, il pubblico cosentino è aumentato considerevolmente.

statistica provenienza comics

  • Sabato 2 Aprile è stato il giorno di punta: sin dalla mattina, questa volta, i curiosi di Cosenza e provincia hanno invaso la fiera e, tra loro, c’era anche chi aveva preferito marinare la scuola per non perdersi i migliori gadget in vendita! La presenza del restante popolo calabrese si è fatto sentire: chi proveniente da Praia, chi da Colosimi, Lamezia Terme e, ovviamente, molte zone limitrofe alla città dei Bruzi.statistica preferenze comics
  • Domenica 3 Aprile, il Cosenza ComiCS chiude in bellezza: l’affluenza è stata piuttosto elevata e anche equilibrata dal punto di vista della provenienza dei visitatori. Molti cosentini, ma anche tanti giunti dalle altre città più grandi della Calabria. Finalmente si fanno vedere un po’ Catanzaro e Vibo Valentia, poi Trebisacce, Nocera Terinese e, ancora una volta, i lametini si sono dimostrati il gruppo extraurbano più numeroso come presenze!

statistica età comics

E le altre regioni d’Italia? Dal resto del Paese l’affluenza è stata, purtroppo, scarsa ma, ehi, la fiera del fumetto bruzia è solo alla seconda edizione! Avrà sicuramente modo di farsi un nome tale da attirare appassionati e curiosi da tutte le parti d’Italia.
Proseguendo con le statistiche, secondo il campione preso in considerazione, l’evento è stato visitato da un pubblico che, in media, va dai 18 ai 21 anni e che, almeno per la maggior parte, aveva già visitato la fiera dello scorso anno. Naturalmente è da tenere presente anche la consistente presenza di adulti e bambini.
Infine, per quanto riguarda il fronte degli appassionati, abbiamo trovato molti visitatori spinti dalla voglia di dare un’occhiata al ComiCS principalmente per anime e videogiochi e, subito dopo, troviamo fan di manga, serie tv, fumetti, cosplay, saghe e tutto ciò che concerne il mondo nerd.

E’ palese, dunque, che quest’anno il Cosenza ComiCS ha avuto un’affluenza molto variegata, ospitando un pubblico proveniente da tutta la Calabria e questo dato non può che essere assolutamente positivo per la città bruzia, che aveva scommesso, ancora una volta, su questo evento.


Paolo Gabriele De Luca
Pasquale De Rose

[#SpecialeComiCS] Video-Intervista ad Adrian Fartade di Link4Universe

In occasione del Cosenza ComiCS, abbiamo avuto il piacere di intervistare un ospite molto interessante, che gioca un ruolo importante nella diffusione della conoscenza scientifica e astronomica tra i giovani. Sto parlando di Adrain Fartade di Link4Universe. Di seguito la nostra intervista!

Intervista a cura di Miriam Caruso.
Riprese ed Editing Video: Daniele Ferullo.
Ph. Luca Pizzimenti

 

I consigli di Nerd30: Serial Experiments Lain

Ritorna la nostra rubrica di consigli con un anime che in un certo senso rappresenta un punto di svolta sia per l’animazione giapponese, sia per lo spettatore medio degli anime. In questo momento vi starete chiedendo “che c’entra lo spettatore medio?”. La risposta è semplice: questo anime è un ottimo trampolino di lancio per passare allo stadio di “spettatore di qualità”, ovvero quell’appassionato di animazione giapponese che riesce a sopportare anche l’eccessiva lentezza narrativa a favore di una visione più matura, non confondendo il concetto di “lentezza” con quello di “noia”. Forse il più grande problema di chi si approccia a produzioni che fanno dell’introspezione il loro punto di forza. Stiamo parlando di Serial Experiments Lain, anime sperimentale psicologico del 1998, prodotto dallo studio Triangle e diretto da Ryūtarō Nakamura. L’anime conta 13 episodi ed è distribuito in Italia da Dynit, sia in home video che sulla piattaforma di streaming legale VVVVID.

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Trama: alcune studentesse ricevono una serie di strane e-mail, inviate da una ragazza che si è suicidata poco tempo prima. Il contenuto della mail recita:“mi sono voluta liberare del mio corpo, perché qui c’è Dio”. Lain Iwakura, una dei destinatari dell’e-mail, rimane molto incuriosita dal messaggio. Grazie ad un NAVI (una sorta di computer futuristico) decide di connettersi al Wired (l’equivalente di internet) per cercare risposte. Lain scopre quindi l’esistenza di un’altra se stessa, fisicamente identica ma diversissima caratterialmente. Da questo momento in poi si dipaneranno una serie di eventi assurdi che accompagneranno la vita della giovane Lain.

Commento: “13 episodi che sembrano 1000” è il primo pensiero che passa per la mente di chi ha visto Lain. Per alcuni sarà a causa della lentezza nella narrazione. Non li biasimo, non è affatto semplice guardare Lain.”

Io invece credo che questo anime abbia la profondità di 1000 episodi concentrati in 13.

Lain nasce in un periodo in cui internet iniziava ad assumere l’importanza che ha raggiunto oggi. Probabilmente gli autori di questo anime hanno voluto esternare il loro timore verso un’invenzione che ha rivoluzionato e unito il mondo, ma che nel contempo ha allontanato l’uomo dalla realtà che lo circonda, in particolare oggi, con l’utilizzo dei social network. Lain offre una semplice spiegazione a questo fenomeno: su internet possiamo essere chi vogliamo. La rete offre infinite possibilità per rifugiarsi da una vita che il più delle volte non ripaga i nostri sforzi, anche sul piano affettivo, grazie alla possibilità di stringere legami anche a lunghissime distanze. Si potrebbe dire che internet ha abbattuto il concetto di “distanza” a favore di una connessione globale, quasi come se ogni singolo utente fosse uno dei tanti neuroni che compone il cervello del mondo (nell’anime viene fatto capire che il numero di abitanti del pianeta è paragonabile a quello dei neuroni di un cervello umano). L’uomo potrebbe aver raggiunto il limite delle sue possibilità evolutive, limite che tenta di trascendere attraverso il mondo della rete. Tutto questo porta ad una semplice domanda: “Un giorno internet andrà a sostituirsi alla normale vita quotidiana?”. Immaginate un mondo in cui ogni persona è connessa alla rete, abbattendo la barriera della connessione tramite supporto hardware (la capacità di interagire con la rete senza un computer o uno smartphone). Internet diventerebbe la nostra realtà. A quel punto, se dovesse esistere qualcuno capace di controllare l’immensità della rete, allora avremmo la concretizzazione del concetto di Dio.

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Lain è questo e molto altro ancora.

Sul piano tecnico abbiamo delle animazioni molto buone, ma in linea con tutte le produzioni sperimentali. In Lain è la regia il vero punto di forza, con inquadrature e colori estremamente distorti, che vogliono simboleggiare una realtà per certi versi “irreale”. Questa distorsione la ritroviamo nelle ost, un altro punto di forza di questa serie. Altra nota di merito per la bellissima opening, canzone che non ci si aspetterebbe da un anime di questo genere.
Ottimo il doppiaggio italiano.

Insomma, ci troviamo di fronte ad un anime da 10 pieno, un vero capolavoro dell’animazione nipponica.

Ora, se siete tra quelli che puntano al puro intrattenimento, che considerano un capolavoro Fairy Tail, o che abbandonano un anime al primo episodio perché “non si capisce nulla”, probabilmente questo anime non fa per voi. Se invece cercate qualcosa di più dagli anime, allora Lain sarà pane per i vostri denti.

Antonio Vaccaro

[SpecialeComiCS] Video-Intervista a Marco Mete

Il Cosenza ComiCS ci ha dato la possibilità di incontrare e intervistare uno dei doppiatori, registi e attori più apprezzati nell’ambito italiano. Sto parlando di Marco Mete, voce di Robin Williams, Daffy Duck e tanti altri.

Intervista a cura di Paolo Gabriele De Luca, Video Pasquale De Rose, Editing Daniele Ferullo.

Buona visione!

[#Anime] Tutte le Nuove Uscite della Primavera 2016

Venerdì 1° aprile è iniziata ufficialmente la stagione primaverile 2016 degli anime. Di seguito l’elenco in ordine di uscita e con i rispettivi Studi di produzione:

  1. Kagewani Shou – 01/04/2016 – Tomovies
  2. Mayoiga – 01/04/2016 – Diomedea
  3. Space Patrol Lucuco – 01/04/2016 – Studio Triggeranime2
  4. Ushio e Tora II – 01/04/2016 – MAPPA
  5. Ace Attorney – 02/04/2016 – A-1 Pictures
  6. Bonobono – 02/04/2016 – Eiken/ TYO Animation
  7. Future Card Buddyfight DDD – 02/04/2016 – Bushiroad
  8. Jojo: Diamond is Unbreakable – 02/04/2016 – David Production
  9. Terra Formars: Revenge – 02/04/2016 – Liden Film/ TYO Animation
  10. The Asterisk War II –  02/04/2016 – A-1 Pictures
  11. My Hero Academia – 03/04/2016 – Bones
  12. Duel Master VSRF – 03/014/2016 – ShoPro
  13. Endride – 03/04/2016 – Brains Base
  14. Kumamiko – 03/04/2016 – EMT Squared, Kinema Citrus
  15. Macross Delta – 03/04/2016 – Satelight
  16. Pan de Peace! – 03/04/2016 – Asahi Production
  17. 12-Sai – 04/04/2016 – Studio OLM
  18. Bayblade Burst – 04/04/2016 – Studio OLM
  19. Kaitou Joker III – 04/04/2016 – Shin-Ei Animation
  20. Re: Zero kara Hajimeru Isekai Seikatsu – 04/04/2016 – WHITE FOX
  21. Sailor Moon Crystal: Infinity – 04/04/2016 – Toei Animation
  22. Seisen Cerberus: Ryuukoku no Fatalie – 04/04/2016 – Bridge
  23. Bakuon – 05/04/2016 – TMS Entertainment
  24. Shounen Ashiba: Go, go, Goma-chan – 05/04/2016 – Bridge
  25. Hakuouki: Otogisoushi – 05/04/2016 – DLE
  26. Hundred – 05/04/2016 – Production IMS
  27. Joker Game – 05/04/2016 – Production I.G
  28. Battle Spirits Double Drive – 06/04/2016 – Sunrise
  29. Neko Neko Nihonshi – 06/04/2016 – Joker Filmsanime3
  30. Super Lovers – 06/04/2016 – Studio DEEN
  31. Twin Star Exorcist – 06/04/2016 – Studio Pierrot
  32. Aikatsu! Stars – 07/04/2016 – Bandai Namco Pictures
  33. Bungou Stray Dogs – 07/04/2016 – Bones
  34. Kuromokuro – 07/04/2016 – P.A Works
  35. Netgame no Yome wa Onna no Ko janai no omotta? – 07/04/2016 – Project N°9
  36. Onigiri – 07/04/2016 – Pierrot Plus
  37. Unhappy – 07/04/2016 – Silver Link
  38. Kabaneri of the Iron Fortress – 08/04/2016 – Wit Studio
  39. Sakamoto Desu ga? – 08/04/2016 – Studio DEEN
  40. Shounen Maid – 08/04/2016 – Studio 8bit
  41. Kyoukai no Rinne II – 09/04/2016 – Brain’s Base
  42. Tanaka-kun Wa Itsumo Kedagure – 09/04/2016 – Silver Link
  43. Concrete Revolution: The Last Song – 10/04/2016 – Bones
  44. Flying Witch – 10/04/2016 – J.C Staff
  45. Hai-Furi – 10/04/2016 – Productions IMS
  46. Nameko: Sekai no Tomodachi – 10/04/2016 – Beeworks/Studio DEEN
  47. Tonkatsu DJ Agetarou – 10/01/2016 – Studio DEEN
  48. Sansah Sayo – 11/04/2016 – Doga Kobo
  49. Usakame – 12/04/2016 – Milpensee
  50. Wagamama High Spec – 12/04/2016 – Studio AXsiZ/ Madosoft
  51. Big Order – 16/04/2016 – Asread
  52. Kamiwaza Wanda – 16/04/2016 – TMS Entertainment
  53. Magi: Sinbad no Bouken – 16/04/2016 – Studio Lay-Duce
  54. Cardfight Vanguard G: Stride gate-hen: 17/04/2016 – TMS Entertainment
  55. Kiznaiver – 27/04/2016 – Studio Trigger

Buon divertimento!

                                                                  Paolo Gabriele De Luca

[#SpecialeComiCS]Intervista al Vincitore del torneo di Mortal Kombat X

Finito il Cosenza Comics emergono i vincitori dei vari tornei che si sono tenuti all’area games dello scrigno blu. Abbiamo raccolto le opinioni di uno di loro, per la precisione del vincitore del torneo di Mortal Kombat X.

Carmine: Vincitore del torneo di Mortal Kombat X di questa seconda edizione del Cosenza ComiCS. Come ti chiami? Quanti anni hai?

Gabriele: Ciao, mi chiamo Gabriele Citrigno e ho 20 anni.

Carmine: Allora dicci, come ti è sembrato questo torneo?

Gabriele: Beh, ero molto emozionato in quanto è stato il primo torneo a cui io abbia mai partecipato e ci tenevo molto a fare bella figura. Le mani hanno tremato per tutto il tempo e temevo di non riuscire a giocare come volevo. Alla fine anche se è stata abbastanza dura sono riuscito a farcela. E’ stata una bella soddisfazione.

Carmine: E’ sempre gratificante quando si vince. E’ da molto che giochi a Mortal Kombat?

Gabriele: Non molto, ho giocato per un po’ di tempo a Mortal Kombat 9 e mi è piaciuto molto. Poi sono venuto a sapere del torneo al Cosenza ComiCS e cosi chiesi a un amico di prestarmi il gioco per provare ad allenarmi. Ho giocato a Mortal Kombat X per circa 2 settimane e mi è davvero piaciuto come titolo. Spero un giorno di poterlo recuperare per poter giocare la modalità storia con calma.

Carmine: Allora complimenti doppi, perché giocando per cosi poco tempo hai battuto ragazzi ben più allenati.
Un’ ultima domanda, come ti è sembrata la fiera?

Gabriele: Ti ringrazio di cuore. Questa è stata per me la “prima” edizione della fiera in quanto lo scorso anno per motivi di salute non ho potuto visitarla. E’ stata un’emozione grandissima. Già il primo giorno, quando sono entrato, ho potuto respirare un’aria diversa, un’aria finalmente a me familiare in tutto e per tutto. Mi sono davvero sentito nel mio mondo e a casa. Ho avuto anche la fortuna e l’occasione di incontrare persone speciali come Dadobax che vorrei ringraziare per il tempo che ha trascorso con me, ma anche altri che hanno reso questa fiera davvero splendida. Spero che il prossimo anno si punti sempre a fare di più perché questa città, così ricca di appassionati, se lo merita. Un grazie di cuore a tutti quelli che si sono spesi per rendere il Cosenza ComiCS ciò che è.

Carmine: Perfetto, è bello sapere che la gente apprezza il duro lavoro svolto da questi ragazzi. Ti ringrazio per il tempo dedicato. E’ stato un piacere e speriamo di vederci l’anno prossimo in fiera!

Gabriele: Grazie infinite a te, sicuramente ci rivedremo anche il prossimo anno.

Carmine Aceto

Cosenza ComiCS–Seconda Edizione: Apre domani la Fiera Cosentina del Fumetto

COSENZA – Dopo il successo dello scorso anno, l’associazione culturale Cosenza ComiCS è lieta di annunciare l’apertura della seconda edizione della fiera del fumetto bruzio prevista per i giorni 1-2-3 Aprile 2016 dalle 10.00 alle 19.00.

Il “Cosenza ComiCS – Seconda Edizione” proporrà al suo pubblico una tre giorni piena di giochi, film, attività, ed intrattenimento per grandi e piccini.

L’evento si terrà presso la Città dei Ragazzi (Via Panebianco, traversa Madre Elena Aiello), patrocinato dal comune di Cosenza.
Tra gli ospiti di maggior spicco, leggiamo nomi del calibro di: Adrian Fartade, divulgatore scientifico su YouTube; Giada Pancaccini, in arte Giada Robin, cosplayer italiana professionista vincitrice dell’Italian One Piece Contest che fa la spola tra l’italia e gli U.S.A. dove è molto conosciuta; Andrea Franchini cosplayer professionista nonché sosia di Johnny Depp; Studio Laboratorio 51, fucina artistica che realizzano effetti speciali cinematografici, costumi e scenografie: a Cosenza porteranno costumi e set cinematografici del film CULT Alien VS Predator; i NANOWAR OF STEEL, gruppo musicale parodistico nato nel 2003, divenuti popolari per le canzoni parodiche sulle band musicali più famose, si esibiranno sabato 2 Aprile al concerto serale.

L’evento ospiterà dibattiti dalla letteratura al cinematografia, associazioni locali, stand commerciali del settore, cosplayers, area ristoro, attrazioni sportive e tanto altro. Durante la sera avranno luogo i concerti. Per conoscere il programma nel dettaglio visitare il sito: www.cosenzacomics.itwww.facebook.it/CosenzacomiCS.

[#Anime] Erased, la recensione

Pasqua è appena passata e Marzo sta giungendo al termine. In questo periodo noi appassionati di anime siamo sempre molto carichi per l’inizio della stagione primaverile con le nuove produzioni, ma siamo inoltre costretti a salutarne molte della stagione passata.
Lo scorso 25 Marzo è andato in onda l’ultimo episodio di “Erased – La Città in cui Io non ci Sono“, serie tratta dall’omonimo manga di Kei Sanbe. L’adattamento, composto da 12 episodi, è stato trasmesso per la prima volta in Giappone il 7 Gennaio su NoitaminA, contenitore di Fuji Tv. In Italia ne abbiamo potuto usufruire in versione  sottotitolata grazie a VVVVID, piattaforma di streaming legale. L’anime è stato prodotto dallo studio A-1 Pictures, famoso per la grande quantità di titoli di qualità quali Your Lie in April, Sword Art Online e Ano Hana.

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La storia si incentra attorno al ventinovenne Satoru Fujinima, aspirante mangaka disilluso che si ritrova oppresso nella società in cui vive. Purtroppo non riesce a esternare la sua arte e, per mantenersi, lavora part-time come fattorino di una pizzeria. Il ragazzo ha l’abilità particolare di poter tornare indietro nel tempo, anche se solo di qualche minuto, per evitare il compiersi di avvenimenti pericolosi nelle vita delle persone che stanno intorno a lui. Un processo involontario che Satoru battezza come “Revival”. La sua vita prende tutt’altra piega quando la madre viene misteriosamente uccisa e Satoru, incriminato dell’omicidio, si ritrova catapultato a diciotto anni prima a causa di un revival. La scena si sposta esattamente quando era ancora in quinta elementare e il quieto vivere della sua cittadina era messo in subbuglio dalla presenza di un pedofilo serial killer. Riuscirà Satoru a modificare il passato per salvare il presente?
Le tematiche affrontare in questa trama fanno sembrare questo titolo un vero gioiello: disagio sociale, viaggi nel tempo, thriller, giallo, c’è tutto, e saper gestire un complesso del genere richiede davvero tanta maestria. Partendo dal presupposto che prenderò in considerazione esclusivamente l’anime, Erased è un buon prodotto, ma con alcuni difetti.

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Partiamo dai personaggi, poco caratterizzati, molti dei quali stereotipati, senza una storia concreta alle spalle, a cui manca una vera evoluzione e alcuni dei quali non si inseriscono per niente nella trama, come la giovane Airi Katagiri. L’unico protagonista che ha davvero qualcosa da offrire è la piccola Kayo Hinazuki, bambina vittima di una vita familiare difficile, che risulta particolarmente matura, tanto da riuscire a sostenere discorsi di profondità sconvolgenti con un Satoru di ben ventinove anni – nel corpo di se stesso a undici anni, ovviamente -. Sarebbe stato sicuramente un personaggio molto interessante anche il villain in questione, ma per la scarsità di puntate proposte  è risultato impossibile un approfondimento a mio avviso necessario. Solo in alcuni frammenti ci viene rivelato un piccolo aneddoto della sua vita infantile, che lascia presupporre che già in tenera età avesse maturato disturbi sociali utili ai fini della trama, ma la caratterizzazione del personaggio si ferma pressoché qui, ed è un vero peccato.

Nonostante ciò Erased non è tutto da buttare via, anzi! È un prodotto che riesce a interessare anche molto, nonostante i suoi limiti, e che presenta una regia di alto livello.
Ma andiamo per gradi: l’anime è un thriller dalle tinte gialle strutturato alla perfezione, si sente tutta la pressione e la suspense che un prodotto di questo genere deve trasmettere e, inoltre, è quasi geniale come tutto sia ben orchestrato fra due linee temporali diverse. Gli indizi, i vari pericoli che si trovano ad affrontare i piccoli protagonisti sono tutti funzionali a uno scopo ben preciso che farà trattenere il respiro dello spettatore per oltre metà serie. Non mancherà nemmeno quella che può considerarsi una sorta di storia sentimentale, anche se vissuta da due bambini che ci appariranno molto più maturi di quanto la loro età lasci pensare. Un’ottica non banale nello sviluppare con molta delicatezza questi particolari sentimenti in personaggi così giovani.
E poi cosa succede? La fretta nel concludere la storia non giova mai alla riuscita di un buon progetto ed è esattamente questo uno dei problemi principali del titolo; forse sarebbe stata necessaria una seconda serie per spalmare meglio tutti gli avvenimenti, gli indizi e, soprattutto, le storie dei personaggi.
Traendo le conclusioni, quindi, sembra quasi che Erased faccia leva sulla sensibilità degli spettatori, trattando temi molto delicati e complessi come l’abuso di minore e l’omicidio, per poi non concludere nulla di ché.  Forse, per molti, non si è rivelato all’altezza delle aspettative, viste le numerose incongruenze della storia, ma comunque è un anime che merita di essere visto.

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Lo consiglierei soprattutto a un pubblico più maturo, non tanto per la profondità degli argomenti trattati, ma per un messaggio in particolare che, forse, non si riesce a cogliere a una prima occhiata: il mondo visto con lo sguardo dei bambini. Notiamo infatti come i problemi dei piccoli, quali il dichiarare una cottarella o il semplice atto di stringere amicizia, siano in realtà molto complessi per quell’età e non così sottovalutabili come spesso fanno apparire gli adulti.

Può non sembrare, ma è molto difficile essere bambini e Erased ce lo ricorda con molta eleganza.

Buona visione!

Paolo Gabriele De Luca