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Le zuppe, piatto ideale per le serate invernali

Con la neve  e il gran  gelo,cosa c’è di meglio di una bella zuppa calda e fumante?

Zuppe, minestre, minestroni e vellutate sono infatti piatti tipici che riscaldano le serate invernali, sono davvero buoni e piacevoli da gustare ed arricchiti da ingredienti tutti calabresi.

Non solo, questi piatti oltre che buoni fanno anche bene al nostro organismo.

Le basse temperature impongono al nostro corpo di difendersi e adattarsi. Una buona alimentazione è importante perché aiuta il corpo a tenersi caldo e a mantenere la sua temperatura di 36-37°. Per trasferire calore al corpo e combattere il freddo è bene scegliere alimenti molto nutrienti. Le zuppe e le minestre rispondono bene sia perché sono ricche di sostanze nutrienti e vitamine, sia perché il loro metodo di cottura, lento e prolungato, permette di trasferire al corpo nutrimento e calore. Una bella minestra fumante aiuta a scaldare e rinforzare l’organismo in una stagione che lo mette a dura prova e a prevenire gran parte dei malanni da raffreddamento.

Protagonista assoluta sulla tavola, specie nelle zone montuose della Calabria ,è la calda zuppa di patate e borlotti preparata con cura  dalle donne di casa.Un primo piatto rustico, gustoso e molto nutriente dove richiede una  cottura di un minimo  20 minuti .

Ingredienti per 5 persone:

1 kg di patate della Sila

400 gr di fagioli borlotti

pancetta stagionata (q.b)

olio d’oliva

uno spicchio d’aglio

sale e pepe

un cucchiaio di pepe rosso macinato

Preparazione:

Lessare patate e fagioli separatamente, nel frattempo far rosolare in una pentola olio, aglio e pancetta per circa 1 minuto, inserire un cucchiaio di pepe rosso senza farlo bruciare, dopo un secondo mettete un mestolo d’acqua dei fagioli gia lessati e a seguire le patate ben scolate, dopo qualche secondo i fagioli. Pepate e salate. Fate cuocere il tutto per circa 20 minuti. Per chi lo preferisci la zuppa può essere accompagnata da croccanti fette di pane tostato, può costituire un abbondante e ricco piatto unico.

Anna Maria Schifino

Viticoltura locale, nasce l’Accademia del Magliocco

COSENZA – È nata pochi giorni fa a Cosenza l'”Accademia del Magliocco”, associazione con l’intento di valorizzare e promuovere i vini prodotti dalle uve dei vitigni autoctoni calabresi, con particolare attenzione al vitigno “Magliocco”, prodotto nel territorio delle Terre di Cosenza Dop e del Savuto Dop. Come soci fondatori, ne fanno parte 16 professionisti del settore vitivinicolo, della comunicazione enogastronomica, della promozione territoriale, della ristorazione, dell’imprenditoria e della cultura, che nella serata di costituzione del sodalizio hanno scelto all’unanimità, in qualità di presidente, Anna Sacco. Funzionario pubblico, esperta in processi di internazionalizzazione e di sviluppo del territorio con 15 anni di esperienza tra Italia e Paesi esteri, la Sacco sarà affiancata dal comitato direttivo composto da Francesco Mauro Minervino, Maurizio Rodighiero, Simona Crea e Mario Reda. L’associazione “Accademia del Magliocco” nasce con lo scopo di attivare studi e attività di ricerca in ambito storico, culturale e tecnico-scientifico sui vitigni autoctoni calabresi e sui vini da essi derivanti, allo scopo di colmare le lacune di conoscenze che attualmente ne rallentano e penalizzano la competitività sui mercati nazionali e internazionali, promuovere attività di ricerca sul territorio di prodotti gastronomici e ricette storiche e tradizionali oltre a particolari emergenze di carattere ambientale, architettonico, storico-artistico di ambito materiale e immateriale che possano valorizzare gli aspetti più tipici e tradizionali del Magliocco dolce e dei vitigni autoctoni presenti nel territorio delle Terre di Cosenza DOP e del Savuto DOP. Tra le attività previste anche l’ambito della formazione finalizzata alla diffusione della conoscenza dei vitigni autoctoni calabresi, dei vini da essi derivanti e dei territori dai quali essi hanno origine, rivolte ai consumatori e agli operatori del commercio e della ristorazione; la valorizzazione delle produzioni vitivinicole e la attività di sperimentazione e divulgazione anche attraverso la pubblicazione di materiali cartacei e multimediali. «C’è tanto lavoro da fare – ha commentato Anna Sacco – e sono certa che la passione comune ci guiderà e ci consentirà di realizzare iniziative ed interventi significativi per la promozione e la valorizzazione del Magliocco e del territorio in cui esso si produce. Nasciamo con la volontà di mettere insieme le risorse umane e culturali di cui l’associazione è ricca con le altrettanto poderose ricchezze di cui il territorio a cui facciamo riferimento è pregno, certi che la valorizzazione del nostro vitigno innescherà sinergie utili allo sviluppo della nostra area».

Epifania tutte le feste porta via

L’Epifania è la festa liturgica più solenne della Chiesa Cattolica. Essa è detta anche “Prima Pasqua” e rappresenta nella cultura popolare il culmine delle cerimonie cicliche che scandiscono il corso dell’anno.

La notte che precede la festa dell’Epifania è considerata notte di eventi miracolosi . Gli animali parlano e per questo sono capaci di maledire il padrone e fare in modo che la sua famiglia vada incontro a misteriose disgrazie. Per evitare ciò, la sera della vigilia, bisogna nutrirlo abbondantemente. Inoltre la si racconta che durante questa suggestiva  notte, le fontane versano olio e nei fiumi scorre vino ma nessuno è in grado di accorgersene.

Nella festività dell’epifania si inserisce la figura  della befana che vuole ricordare, tra le altre cose,  i tre Magi che portarono in dono a Gesù Bambino l’oro, l’incenso e la mirra.  Fenomeni questi che, secondo la cultura popolare, avvengono solo se si è sinceri e inconsapevoli. Tradizionalmente in questa notte si celebra anche la messa della Stella, dove tre persone impersonano i tre Magi venuti dall’Oriente, si dirigono  a cavallo verso la chiesa seguendo una stella di carta adagiata su un filo e illuminata da dentro da una candela e, se la stella si brucia, questo è inteso come un segno infallibile della mano di Dio.

In alcuni paese della Calabria le ragazze, la notte della vigilia, prima di addormentarsi, recitano una canzoncina augurale: se sogneranno una chiesa in festa o un giardino fiorito sarà per loro un anno fortunato se per caso sognano brute cose sarà presagio di un brutto anno.

La notte dell’Epifania i bambini sono soliti appendere la calza vicino al camino o lasciare le proprie scarpe con la speranza di trovarvi dentro cose buone da mangiare. Attendono tutti l’arrivo della befana mentre ormai si disfa il presepe o l’albero di Natale. La befana è un personaggio mitico, di estrazione popolare, e viene rappresentata come una strega brutta e vecchia ma altrettanto benefica che porta tanti doni ai bambini buoni. Ella è vestita di stracci e scende dal cielo viaggiando su una scopa, si infila poi nel camino e giunge nelle case nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. L’Epifania, infatti, è un giorno speciale perché vi ricorrono più eventi legati alla vita di Gesù: innanzitutto la sua manifestazione ai Magi, come già detto, ma anche il suo battesimo e il suo primo miracolo (l’episodio delle nozze di Cana); non sorprende dunque che nella cultura popolare la si consideri una notte fuori dall’ ordinario in cui possano continuare ad accadere dei prodigi. Protagonista assoluta di questa notte magica carica di mistero, è ancora la tavola dove si prepara una cena a base di pesce preparato in vario modo.

Un tradizionale dolce è rappresentato da i “bocconotti o boconotti” preparati con pasta frolla farcita con la mostarda o altre marmellate, dove il ripieno varia a seconda delle località di provenienza. Una variante ad esempio prevede l’utilizzo anche di pasta di mandorle e amarene per il ripieno.

Ingredienti (per 12 bocconotti)

Per la Pasta Frolla:

500 gr di farina 00

200 gr di zucchero

3 uova

150 gr di strutto

1 bustina di vanillina

1 bustina di lievito per dolci

Per Farcire:

q.b. di confettura a piacere

Per Spolverizzare:

q.b. di zucchero a velo

Per preparare i bocconotti iniziate a preparare la pasta frolla: riunite un una ciotola la farina, lo zucchero, la vanillina, il lievito e le uova.

Iniziate a lavorare gli ingredienti con una forchetta, poi aggiungete lo strutto a temperatura ambiente e lavorate ancora, prima nella ciotola, poi trasferite l’impasto su un piano da lavoro e lavoratelo ancora fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo.

Avvolgete il panetto nella pellicola per alimenti e fatelo refrigerare per 10-15 minuti, poi riprenderlo e stenderlo su un piano da lavoro infarinato, aiutatevi con un matterello, in una sfoglia di 3mm di spessore.

Prendete gli stampini per le tartellette, imburrateli o ungeteli con un olio secco, ritagliate dei pezzi di pasta un po’ più grandi delle formine e sistemateli negli stampi, tagliando la pasta che fuoriesce

Farcite l’interno del bocconotto con la confettura del gusto che preferite, io ho scelto frutti di bosco, gustosa e dal colore intenso.

Ricoprite il bocconotto con un altro pezzo di pasta frolla, sigillando bene i bordi e tagliando le eccedenze.

Infornate i bocconotti in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti circa, o fin quando non li vedrete ben dorati, quindi sfornateli e lasciateli raffreddare.

Prima di servirli e una volta raffreddati spolverizzateli con dello zucchero a velo.

Anna Maria Schifino

Passulate calabresi, il “dolce” portafortuna per il 2017

Messe da parte le abbondanti cene dell’antivigilia di Natale, della vigilia e del venticinque Dicembre, eccoci pronti per il cenone di Capodanno.

Il mondo è bello perché è vario, e lo è nella lingua, nei dialetti, nelle tradizioni popolari, culturali e gastronomiche. A tavola in ogni posto del mondo si festeggia  l’ultimo dell’anno in maniera differente, portando sulle tavole dal pesce alla carne, dalla verdura ai formaggi, e poi ancora i dolci classici del pandoro o del panettone, spumante o champagne. Insomma l’imbarazzo della scelta c’è, eccome.

In vista del prossimo cenone di questo lungo mese di feste, ecco che arriva la vigilia di capodanno dove, anche in Calabria, la tavola si arricchisce pietanze a base di carne e pesce a partire all’antipasto di salumi e formaggi a cui segue un primo a scelta tra pasta con ragù di maiale oppure una più leggera minestra di verdure miste. Tra i secondi degni di nota nelle varie zone calabresi, il pesce accompagnato ad un contorno di broccoli, oppure del capretto al forno. Tra i dolci, i fichi al cioccolato e le mitiche “Passulate calabresi” che chiudono il pasto della tradizione. Non possono assolutamente mancare per il veglione di San Silvestro alcune pietanze ricche di simbologia. Tradizione vuole che la notte del trentuno dicembre si mangino le lenticchie, perché come tutti i legumi, simboleggiano l’abbondanza. L’uva passa pare che porti fortuna economica per il nuovo anno. Il melograno rappresenta invece la fedeltà tra i coniugi, quindi simbolo di un legame indissolubile. Lo zampone e il cotechino promettono un nuovo anno ricco di prosperità vista l’abbondanza e la poca magrezza del maiale. Infine i fichi secchi portano un po’ di dolcezza. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Chi vuole lasciarsi cullare dalla tradizione, chi vuole trasgredire e chi cerca, anche nella tavola e nel cibo, riti propiziatori per l’anno che verrà.

Di seguito la ricetta delle passulate, biscotti che fanno parte della tradizione della cucina calabrese e che vengono preparati durante le festività di Natale e Capodanno.

Ingredienti per le Passulate calabresi:

Nocciole Tostate E Spellate: 250 Gr

Mandorle Tostate E Spellate: 250 Gr

Uvetta Sultanina: 400 Gr

Cannella In Polvere: 1 Cucchiaio

Chiodi Di Garofano: Qb

Farina: Qb

Miele: Qb

Limone: 1

Olio d’oliva: 2 Cucchiai

Procedimento:

Prendete un tagliere e usando la mezzaluna fate un trito di nocciole, mandorle, uvetta sultanina e scorza di limone, poi aggiungete cannella e i chiodi di garofano tritati, mescolate il tutto e poi aggiungete farina e miele quanto basta per avere un composto omogeneo. Stendete il composto con un mattarello e fate una sfoglia di un centimetro, poi tagliate i biscotti a forma di quadrati e losanghe, metteteli su una teglia oliata e cuoceteli in forno caldo a 180°C per 30 minuti circa.

Servite i biscotti quando si saranno raffreddati.

Anna Maria Schifino

La cena di Natale

Per festeggiare il Natale, i calabresi rimangono legati alla tradizione: tutto inevitabilmente in famiglia, dal cenone del 24 dicembre allo scambio dei regali, anche per non tradire il vecchio detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”.

A tavola accade la stessa cosa, la tradizione che vuole portare a tavola non meno di 13, chiaro riferimento ai 13 apostoli.

Ma non è per tutti così. A Cassano allo Ionio, ad esempio, le pietanze devono essere 9, tante quanto i mesi di una gravidanza.

Nei preparativi concorrono tutti, anche i vicini di casa, perché sedersi attorno ad una tavola non abbondante, non è di buon auspicio. Gli ingredienti principali utilizzati legati alla vecchia tradizione sono: baccalà, broccoli, finocchi, zucca fritta. E durante tutto il periodo natalizio. I piatti più popolari, senza i quali non sarebbe Natale, sono quasi per tutti quelli provenienti da una “cucina povera”. Per il cenone della Vigilia, protagonista assoluto è il pesce: frittelle di baccalà e baccalà fritto, frittura mista, pesce al forno e capitone. Sempre presenti i broccoli di Natale, chiamati in gergo “piere ‘e vruoccole”, ma guai se manca “l’insalata di rinforzo”, cavolfiore lesso, insaporito da alici salate, olive e sottaceti . Il peperoncino, ovviamente, non manca mai anche sulla sempre valida ricetta degli spaghetti con mollica di pane e alici.

Ovviamente oltre al pane non deve mancare in assoluto la pitta liscia calabrese ,la sua  caratteristica è di essere un pane basso, molto morbido e dalla superficie bruciacchiata. E’ particolarmente buono se, appena sfornato, viene farcito con verdure e provola.

Ancora in voga in Calabria è il “Fuoco di Natale” un enorme falò che si accende in alcune piazze la notte del 24 e viene alimentato per tutta la notte dalla legna che i giovani hanno accumulato appositamente nei giorni precedenti. I paesani dopo la messa di mezzanotte si riuniscono attorno alla fòcara cantando accompagnati dall’organetto e dalla fisarmonica, mangiando e bevendo. Il fuoco, infatti, rappresenta il simbolo della purificazione dal peccato originale quindi accenderlo significa bruciare tutto ciò che di negativo ha caratterizzato il vecchio anno.

 

Ricetta di “Spaghetti con mollica e alici “

 

In un pentolino si scalda in un po’ di olio extra vergine, con due 2 spicchi di aglio, e si fanno sciolgliere le alici sotto sale precedentemente dissalate in acqua. Nel frattempo si fa tostare la mollica di pane casareccio in forno o in padella. Per un kg di spaghetti, cotti al dente vengono così conditi con l’olio in cui sono state sciolte le alici, con la mollica di pane oltre, naturalmente, per chi lo desidera, il peperoncino.

Cittadella regionale scenario della manifestazione “Rosso Calabria”

CATANZARO – Si terrà venerdì 16, presso la sede della Cittadella regionale, l’appuntamento con “Rosso Calabria” per la valorizzazione delle eccellenze calabresi. A partire dalle ore 15,30, nella sala “verde” della Cittadella, avrà inizio la manifestazione. L’evento si aprirà con una tavola rotonda su: “Rosso Calabria Sensi e Sapori”, occasione di dibattito tra diversi esperti del settore enogastronomico e di quello turistico, alla quale seguirà una degustazione di prodotti tipici curata dai Consorzi di tutela Dop e Igp calabresi e da alcuni istituti alberghieri regionali. L’evento nasce per comunicare la qualità delle produzioni agroalimentari calabresi, il patrimonio costituito dai territori, dalla loro storia e dalle loro tradizioni. “Rosso Calabria” ha lo scopo di valorizzare le eccellenze calabresi e di creare una forte sinergia tra i Consorzi di Tutela, le aziende vitivinicole, gli istituti alberghieri ed i presidi “Slow Food”.

«Valorizzare le nostre eccellenze agroalimentari  – ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio – equivale a promuovere  la nostra terra ed il turismo in una regione bellissima, che non è solo mare, ma anche montagne, colline, borghi e, soprattutto, tante tradizioni uniche, che meritano la giusta attenzione. Attenzione che si può conquistare rafforzando la cooperazione tra gli operatori del settore e le istituzioni regionali. Con “Rosso Calabria” puntiamo molto anche a diffondere il concetto di dieta mediterranea, nel quale le nostre produzioni di qualità rientrano a pieno titolo, e i cui effetti benefici sulla salute sono stati rimarcati da recenti e attendibili studi internazionali».

I lavori si apriranno con il saluto del Consigliere regionale, delegato del Presidente per l’ Agricoltura Mauro D’Acri. Interverranno Sergio Bruni del Dipartimento “Scienze Statistiche” dell’Università della Calabria, che relazionerà su “Il ciclo economico ed i dati dell’agricoltura e del turismo. Un commento al Rapporto Svimez”; Silvio Greco  dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che parlerà delle “Opportunità di sviluppo e nuovi mestieri”; Carlo Pietrasanta, Presidente Nazionale del Movimento del Turismo del vino, che affronterà il tema: “Il ruolo delle aziende vitivinicole nei percorsi enoturistici”; Jole Piscolla della “Città del vino”, il quale parlerà di “Sviluppo dell’enoturismo: numeri e prospettive”; Luigi Canino, Presidente “Unasco” che illustrerà  la “Strategia futura dell’olio calabrese”; Filippo Teramo, giornalista de “I Viaggi del Gusto” sul tema: “Collaborare per competere. Nessun vincitore crede al caso”.

[#Games] Chiaccherata con la bestia, Creature Mitologiche nei Videogames

L’ordine naturale delle cose ci insegna che ogni creatura è il naturale predatore di un altro essere.

Entità create con il solo scopo di infliggere dolore e sofferenza ad altri. Ma, come spesso accade in altri frangenti, la scala evolutiva non è la più equa delle madri, rivelandosi decisamente più generosa con alcune sue creazioni a discapito di tutte le altre. Quando tali episodi d’ingiustizia prendono forma poco può fare l’uomo, se non inchinarsi a simili capolavori.

E dove, se non nella mitologia, possiamo trovare i migliori tra questi eccessi? Abbandonate qualsiasi cosa che ritenete possa esservi utile, durante questo viaggio nient’altro che i vostri occhi potranno servirvi.

Pronti a sfogliare le raccapriccianti pagine del mito videoludico con Nerd30?

“Il mondo stesso condivide il mio strazio, i suoi miserabili regni tremano davanti alla mia rabbia. Ma alla fine tutta Azeroth si spezzerà e brucerà sotto l’ombra delle mie ali” – Deathwing, World of Warcraft Cataclysm

L’ultima volta che ci siamo incontrati mi chiesi se vi avrei rivisto, ma ad un primo sguardo nulla tradisce un contagio riconducibile al nostro ultimo viaggio. Evitiamo il consueto teatrino per la scelta della divisa più adatta questa volta: una giacca da domatore poco potrebbe risolvere contro i miei squisiti ospiti. Con la preghiera di mantenere la calma dinanzi a loro, preparatevi ad oltrepassare il sottile velo che ci separa dal fantastico

Nome: Ogre Alpha

– Creatura di riferimento: Ogre  

– Serie d’origine: Dragon Age

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Flagelli di tutto il Thedas, gli Ogre Alpha sono temuti da tutti i fan di Dragon Age per la loro proverbiale resistenza unita ad una garguantesca forza fisica. Essi rappresentano l’elite tra i ranghi di fanteria dei prole oscura, capaci di mandare k.o. tutta la frontline del giocatore se non tenuti opportunamente a bada. Nati da Broodmother Qunari, compaiono per la prima volta nella serie durante la prima boss fight di Dragon Age: Origins sviluppato da Bioware nel 2009.

Nome: Mytha, la regina distruttiva

– Creatura di riferimento: Naga, mitologia induista

– Serie d’origine: Dark Souls

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Stando alla scarna lore, reperibile in tutta Drangleic, Mytha era una delle pretendenti al cuore di Vendrick. Tuttavia qualcosa corruppe il suo animo e con esso mutò il suo aspetto. Sovrana indiscussa della Valle del Raccolto, la rinata Regina Distruttiva torreggia sull’ignaro giocatore in un’area circondata da una letale pozza di veleno. La presenza di quest’ultimo elemento rende la boss fight tra le più frustranti se non si riesce ad arginare la presenza della venefica sostanza. Mytha compare per la prima volta in Dark Souls 2 sviluppato da From Software nel 2014.

Nome: Alecto

– Creatura di riferimento: Kraken, mitologia norrena

– Serie d’origine: God Of War

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God of War: Ascension rappresenta il primo titolo in ordine cronologico della fortunata serie God Of War. Il titolo, sviluppato da SCE Santa Monica Studio nel 2013, vede come principali antagoniste dell’ormai famosissimo Kratos le tre furie: Tisifone, Megera e Alecto. Proprio quest’ultima, durante lo scontro finale con il semidio, assumerà le sembianze di un gigantesco mostro marino. Tuttavia, malgrado la nuova forma dell’erinni, lo spartano riesce ad avere la meglio conficcando ciò che rimane della nave, terreno che fino a quel momento l’aveva sostenuto, nelle fauci spalancate di Alecto.     

Nome: Samael

-Creatura di riferimento: Demone, mitologia cristiana

-Serie d’origine: Darksiders

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Samael: uno dei pochi alleati del Cavaliere Guerra, protagonista del primo titolo della serie e nemico di Morte, protagonista del seguito di Darksiders, incarna alla perfezione il concetto di demone cristiano. Il prigioniero stringe un patto con il Cavaliere caduto garantendogli l’accesso presso il Trono Oscuro in cambio di quattro cuori. Una volta conclusa la cerca, il demone rivelerà a Guerra che i quattro organi non erano necessari per quanto richiesto, ma manterrà la sua parte dell’accordo garantendo al bellicoso Nephilim l’accesso al passaggio.  

Nome: Deathwing

-Creatura di riferimento: Drago, mitologia multiculturale

-Serie d’origine: World Of Warcraft

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Poteva mancare in un’apologia al mito un passo su i draghi? Ovviamente no… e chi meglio di Deathwing poteva coprire il ruolo di emissario dei draghi in una notte horror? Conosciuto in origine come Neltharion il guardiano della terra, Deathwing il distruttore  era uno dei 5 Dragoni e capo dei draghi neri. Secoli prima degli avvenimenti di Cataclysm, espansione di WoW in cui Deathwing fa la sua prima apparizione, Neltharion venne in contatto con i Titani di Azeroth, che potenziarono notevolmente le capacità del drago. Tuttavia a causa dell’influsso di ancestrali e potenti manifestazioni del Vuoto, note come Grandi Antichi, il guardiano della terra impazzì rivoltandosi contro i rimanenti dragoni.    

Dopo aver fatto conoscenza con Alamorte possiamo concludere anche questa discesa nell’immaginario collettivo e, prima che l’Ogre inizi a stuzzicare le mie vesti chiedendomi se siete la prossima pietanza della sua cena, vi suggerirei di lasciare queste stanze, magari evitando di correre, risulterebbe sgarbato.

Daniele Pezzolla

 

L’Immacolata Concezione nella tradizione enogastronomica

Chi Natale vuole fare dall’Immacolata deve iniziare

Come tutte le giornate a scadenza religiosa la vigilia dell’Immacolata Concezione  ha una ferrea tradizione culinaria, per cui in alcune parti della Calabria si osservano delle tradizioni particolari, a volte anche un po’ contraddittorie. Le tradizioni hanno una cosa in comune, l’astinenza dalla carne, come fioretto in attesa della festa vera e propria. Dunque niente ricette a base di carne. In osservanza delle tradizioni religiose, quindi, ci si dà al pesce in tutte le salse, il baccalà in primis, ma anche il pesce azzurro.  A rendere particolari ed originale la Vigilia dell’Immacolata  è il racconto di Edda sulla  tradizione di Tarsia (CS) che  mantiene inalterate le antiche usanze. Viene preparato con cura:  la pasta con le acciughe, pesce in umido o al forno oppure baccalà con cipolla, pomodori, patate, olive e i vari odori, al forno oppure fritto, frittelle di broccoli e frittelle di cavolfiore, peperoni secchi  (chiamati  zafarani) fritti, croccanti come le patatine, accompagnati con le olive nere (arraganati). Frutta secca, lupini e finocchi. Inoltre si prepara i dolci Natalizio, come da tradizione: i turdiddri (Turdilli al Miele), i scaliddri (Scalille), le vecchiaredre o pittuliddri. (crespelle).

Il Pranzo della vigilia dell’Immacolata, in ogni caso, è l’occasione per riunirsi con parenti e amici e mangiare tutti insieme. La maggior parte delle persone preferisce trascorrere questa giornata in casa per addobbare la casa a festa per il Natale.

RICETTA DEGLI STRUFFOLI (a cicerata)  per 10 persone, ingredienti:

– Farina 600 gr ,

– Uova 4 + 1 tuorlo,

– zucchero 5 cucchiai ,un pizzico di cannella

– burro 80 o un bicchiere da tavola di olio di semi

– 1 bicchierino di limoncello o rum,

– Scorza di mezzo limone grattuggiata

– Sale un pizzico

– olio di semi per friggere.

Per condire e decorare: -Miele 400 gr , – 100 gr. di codette -confettini cannellini colorati -100 gr di arancia candita, 100 gr di cedro candito, 50 gr di zucca candita

Anna Maria Schifino

Nasce Vinarte, la prima enoteca culturale in Calabria

COSENZA – C’è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. E’ il cibo, che diventa identità e legame con la propria terra. Da questo assunto si dispiega la storia che narra Carmine Abate nel suo ultimo libro “Il banchetto di nozze ed altri sapori” che sarà presentato Mercoledì 7 dicembre, alle ore 19.00, nel nuovo spazio di Vinarte, la prima enoteca culturale calabrese della cantina La Pizzuta del Principe.

Si tratta del primo esperimento in Calabria di luogo di degustazione del buon vino calabrese unito alla promozione culturale del territorio. Nato dall’omonima associazione, Vinarte si candida ad essere luogo di cultura e di valorizzazione delle produzioni locali. Mercoledì 7 Dicembre, dunque, il primo appuntamento di un cartellone di eventi che regalerà momenti culturali di diverso genere e di alto livello, con la presentazione dell’ultimo libro dello scrittore Carmine Abate a colloquio con Ginetta Rotondo. Nel corso della serata ci saranno, inoltre, i contributi musicali di Francesca Loria (voce) e di Raffaele Zumpano (pianoforte) e Domenico Stumpo (chitarra). Un evento nato dalla collaborazione dell’associazione Vinarte con Paolo Cerrelli .Un luogo dove conoscere ed apprezzare anche talenti emergenti, sorseggiando un buon bicchiere di vino della rinomata cantina calabrese di Strongoli.

[#NerdEvents] Fantastica Reggio, la fiera del fumetto incastonata nel Castello Aragonese

L’incantevole Castello Aragonese di Reggio Calabria ospiterà la prima edizione di “Fantastica fiera del gioco e del fumetto” .

L’evento è stato possibile grazie al patrocinio di Palazzo San Giorgio e della sua Amministrazione, dall’ Associazione culturale Voyager con i collaboratori Roberto Palaia, Francesco Guida, Patrizia Cristiano, Caterina Madaffari, Tiziana Spinola, Federico Pugliese e Marco Ielo.

Nei giorni 8-9-10 dicembre 2016, i locali dell’antica struttura, insieme all’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Galileo-Pascoli”, saranno teatro di un susseguirsi di eventi ludici e culturali, con un programma arricchito ancor di più dalla presenza di ospiti nazionali e internazionali.

Importante la partecipazione di David Lloyd, imponente nome del panorama fumettistico mondiale, co-creatore e disegnatore di “V for Vendetta”, albo storico da cui è stato tratto l’omonimo film, che con i suoi profondi contenuti politici e sociali e il forte impatto visivo, ha influenzato generazioni di autori e l’immaginario collettivo generale, diventando un simbolo di lotta.

Altri due ospiti d’eccezione Lelio Bonaccorso, già noto per “Peppino Impastato, giullare contro la mafia”, che presenterà il suo ultimo lavoro The Passenger (Tunuè) e Vincenzo Filosa con l’autobiografico “Viaggio a Tokyo” (Canicola) e una sua personale mostra.

Dalla vicina Catania, saranno presenti i ragazzi dell’AC Press Diego Fichera e Giusy Nicosia, reduci da un grosso successo nell’ultima edizione di Lucca Comics.

Grosso spazio agli autori e artisti locali: Carlo Lauro e Roberto MegnaDick and Cok”, collaboratori della manifestazione e creatori del bellissimo manifesto; Federica Oliva con  “Piemme Interior Design” per la stampa della grafica;  Patrizio Politi “Gra’phen studio” che ha omaggiato la fiera con un video promozionale di animazione, i disegnatori Umberto Giampà; Vincenzo Giordano; Maria Novella Sinicropi Bluemind”; Vincenzo Zerov Salvo; Cecilia Latella; Armando Valvo; Federico Pugliese e Gaspare Orrico.

Livio Tallini, impaginatore di Flashbook Edizioni illustrerà e spiegherà la creazione di un manga, tipico fumetto nipponico, passo dopo passo.

Inoltre, grazie alla disponibilità della Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Galileo- Pascoli”, sarà possibile visionare, nell’aula magna della scuola, il documentario “Animeland – Racconto tra manga, anime e cosplay”, opera prima del regista Francesco Chiatante che sarà presente alla proiezione.

Numerosi gli ospiti degli incontri in programma: Luca Scornaienchi, Francesco Graziadio, Thomas Cardinali, Paolo La Marca e Giampiero Bronzetti.

Di forte impatto e interesse la mostra, concessa dal Museo del fumetto di Cosenza,“Alice nel paese delle meraviglie” dell’illustratrice napoletana Martina Peluso.

La struttura del Castello Aragonese della città, ha reso possibile la realizzazione, all’interno di un’intera torre, di uno spazio dedicato al divertimento con i Cyberludus per i video games, l’Associazione Cavalieri di Enotria e  Role e Roll per i giochi da tavolo, mentre sarà possibile assistere  e partecipare ad esibizioni di soft air con Sturmtruppen Softair Club, laser game con Splatter Zone, rooMEscape , tiro con l’arco, battaglie medioevali, percorso stile spartan race CrossFit The Path, spade larp, con tornei locali e nazionali.

Immancabili i cosplay, che porteranno una nota di colore e caotico divertimento sfidandosi amichevolmente fra il pubblico e sul palco.

Le tre giornate, dedicate all’evento (dalle 10 di mattina fino alle 21 di sera), si arricchiranno della presenza della Multiofficina e degli Smack, ospiti di apprezzabile livello, con la particolare partecipazione di Marco Ielo, Emanuele Brigandì, Maria Francesca Focarelli, Roberta Albano e Diana Tamiyo .

Per chiudere in bellezza lo youtuber Marco Merrino, adorato dal popolo del web, che si esibirà prima da solo e poi con il suo gruppo musicale i Maghi Merrino.

Fantastica”, dunque, si preannuncia come un grande evento – condiviso e patrocinato dall’Amministrazione Comunale e dal suo Primo Cittadino, Avv. Giuseppe Falcomatà, al quale tutti gli appassionati e i visitatori potranno partecipare con ingresso libero negli spazi dedicati alla fiera.

Per seguire tutte le notizie riguardanti l’evento ed avere maggiori informazioni, bisogna non perdere di vista la pagina facebook ufficiale della fiera https://www.facebook.com/FantasticaReggio/ o scrivere a fantasticareggio@gmail.com.