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[#NerdCuriosity] Itasha, Auto giapponesi targate “anime”

Il Giappone è conosciuto in Occidente come il “paese delle stranezze”. E’ nota la sua incontestabile capacità di sorprendere grazie alle bizzarrie, che diventano ben presto mode, nonostante possano sembrarci davvero assurde.

È il caso dell’Itasha (letteralmente “auto dolorante), un termine slang che si riferisce a un fenomeno otaku in cui più estremisti decorano le proprie vetture con immagini di personaggi (prettamente femminili) provenienti non solo dagli anime più famosi, ma anche dagli eroge, genere videoludico molto popolare tra i maschietti, in cui si divertono a intraprendere relazioni con dolci donzelle virtuali.

Il fenomeno appare per la prima volta negli anni ’80, quando le prime auto venivano decorate con stickers e pupazzetti.

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Con il passare del tempo il fenomeno diventa sempre più popolare, fino a far spendere milioni di yen nella decorazione della propria auto con ogni genere di accessorio, dallo sticker ai pupazzi, dallo sterzo a forma di cuore alle tendine rosa pastello messe sui finestrini. Il termine Itasha si riferisce proprio a questo: il dolore per il portafoglio nel sostenere ogni volta spese così esose e che spesso portano il malcapitato fan ad avere difficoltà economiche.

L’Itasha però non è l’unica moda dispendiosa del Sol Levante sul fronte otaku: anche l’Ita-bag, ovvero decorare la propria borsa con i personaggi preferiti è molto popolare, soprattutto tra le ragazze, che usano decorazioni come luci, portachiavi, pupazzi e soprattutto spille, spesso spendendo cifre molto simili alla decorazione di un’automobile.

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Nel 2007 viene inaugurato il primo salone dedicato all’Itasha, ad Ariake, vicino al Comiket, ma possono essere ammirate in luoghi come Akihabara (Tokyo), Nipponbashi (Osaka) o Ōsu (Nagoya), luoghi frequentati dai giovani che espongono con orgoglio le loro “quattroruote”. Anche nell’industria dello sport molti professionisti usano decorare le loro auto da corsa, contribuendo a diffondere questa particolare moda anche in Occidente.

Questa è solo una delle pazzesche mode che ci fanno sorridere e ci sconvolgono al tempo stesso e chissà quali altre stramberie sforneranno questi “pazzi” giapponesi!

Vittoria Aiello

[#NerdFunding] Parte il crowdfunding per Yenzeim, nuova avventura di Ernest Egg

YENZEIM è il titolo del nuovo libro illustrato realizzato dai creatori di Ernest Egg, Francesco “Paul Izzo” Polizzo e Stefano “The Tree” Bosi Fioravanti.

Dopo Diario di viaggio di Ernest Egg e In scena, una fiaba “circolare” per il pubblico dei piccoli, il duo si è lanciato in una nuova, frizzante avventura illustrata iniziata il 21 marzo 2019 con una campagna di crowdfunding su Eppela: Yenzeim.

COS’È YENZEIM?

Yenzeim significa letteralmente “in scena” nella lingua Yulan, che i due autori hanno creato proprio per il nuovo racconto. Con l’aiuto di un linguista, infatti, è stata realizzata una vera e propria lingua, con tanto di regole grammaticali, lessico e sintassi. Come la traduzione suggerisce, perciò, Yenzeim è frutto della traduzione in Yulan di quanto già narrato in In scena.

Nella finzione metanarrativa, nelle vesti di traduttore troviamo proprio Ernest Egg il quale travisa il contenuto, creando da zero un testo che inneggia alla reciprocità tra due popoli, dalla cultura, storia e tradizioni differenti. Il risultato, perciò, non è più un amore impossibile tra un Gigante circense e una Principessa del piccolo popolo. Quello ch troviamo tra le pagine è infatti un racconto basato su valori universali, quali l’amicizia e la tolleranza, che riescono ad abbattere ogni barriera e diversità. In tal modo, questo terzo libro è svincolato dalle precedenti pubblicazioni dal punto di vista narrativo, ma alle stesse è profondamente legato, rendendo In scena un tassello essenziale nel mondo di Ernest Egg.

UN DESIGN PREZIOSO

Ma come sarà fatto Yenzeim? Il libro è incorniciato in una copertina in legno di bambù incisa al laser, con una speciale apertura “a fisarmonica” che mostra agilmente le due narrazioni parallele. Da un lato, infatti, sono presenti le iscrizioni in Yulan e le note scritte a mano dall’insolito traduttore, mentre sul retro troviamo l’intera opera di traduzione che racconta la nuova e riveduta versione della novella. Si tratta di un oggetto di design prezioso, stampato in edizione ultra-limitata e ogni copia sarà numerata.

L’intera parte visuale è stata realizzata partendo da fotoillustrazioni manipolate digitalmente, con un risultato grafico ibrido, a metà tra analogico e digitale. Il libro ha un formato di 24×19 cm ed è composto da 24 ante per un totale di 48 pagine. Ad occuparsi della realizzazione sarà Fontegrafica.

GLI AUTORI

Francesco “Paul Izzo” Polizzo ha iniziato a pubblicare web comics utilizzando la piattaforma Verticalismi.it, creando la saga di Viole(n)T Hill. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni per editori nazionali, alcune per il mercato anglofono e ha collaborato alla stesura di storie per Diabolik, per L’Insonne e Robotics (Shockdom). Ha realizzato 3 episodi di “Azarov – L’Orso di Kodiak” (su The Steams di Noise Press), American Feed (autoproduzione targata Masnada – due numeri usciti) e una prima graphic novel dal titolo “Le Due Nazioni” (Manfont). In passato è stato candidato come miglior sceneggiatore al premio Gran Guinigi per Racconti Indiani (Passenger Press). È co-autore di Ernest Egg, progetto multimediale declinato in libro illustrato, realizzato insieme a Stefano Bosi Fioravanti e diventato corto animato in stop motion per la regia di Claudio Di Biagio e con la partecipazione di Pino Insegno e Giobbe Covatta in qualità di doppiatori.

Di Stefano “The Tree” Bosi Fioravanti si dice che “è stato un creativo italiano nato nel 1989 e morto nel 2067”. Ha lavorato come illustratore, grafico, insegnante e autore. Ha viaggiato spesso e ha trascorso molti anni in Messico. I suoi collaboratori e amici l’hanno sempre definito “determinato”, “insopportabile” e “pignolo”. Co-autore di Ernest Egg, ha illustrato i sette famigerati diari di viaggio dell’esploratore e lavorato attivamente alla realizzazione dei primi due film.

IL CROWDFUNDING

Per Yenzeim è in corso una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela. La campagna è iniziata il 21 marzo 2019 e terminerà il prossimo 30 aprile: 40 giorni per partecipare e non perdersi questa nuova avventura di Ernest Egg.

Per informazioni, riferimenti e curiosità questi sono i contatti da ricordare:

sirernestegg@gmail.com

bosivsizzo@gmail.com

oppure le pagine Facebook:

https://www.facebook.com/BosiVSIzzo/

https://www.facebook.com/ErnestEgg/

 

 

Roka Produzioni presenta “Tutto Torna”, il nuovo singolo di Quarto

CORIGLLIANO ROSSANO (CS) – Roka Produzioni,​ etichetta discografica con sede a Tarsia e Corigliano, presenta il nuovo singolo del giovane artista rossanese ​Quarto (all’anagrafe Fabio Micciullo)​.

A soli tre mesi dall’uscita del singolo d’esordio “Giulia”, dedicato alla sua nipotina, e che ha riscosso tanto successo, in un momento di improvvisa felicità scrive “Tutto torna”.

Il brano racconta di un amore che sta sbocciando dopo un momento buio del cantautore, in un periodo in cui non riusciva più a ritrovare se stesso. L’ interesse per questo amore è la chiave di svolta che gli permette di raccontare in musica il ritorno della felicità nella sua vita. Un’emozione che sembrava smarrita da tempo e che l’ha ricondotto sulla retta via.

Il brano è stato scritto dall’artista con il supporto dell’autore Giorgio Sprovieri, l’arrangiamento è stato curato da Roberto Cannizzaro, responsabile Roka Produzioni, e Gianfranco Varani che ha supportato la produzione musicale.

Il videoclip, da oggi visualizzabile sul canale You Tube Roka Produzioni, è stato girato nella splendida Napoli, tra Pozzuoli e Capo di Monte, dallo Studio Art Genny Esposito Ph. Il brano sarà disponibile tra pochi giorni su tutti i Digital Stores. In bocca al lupo Quarto e Ad Majora. https://www.youtube.com/watch?v=I1Eoae9-ixo
www.rokaproduzioni.com

[#NerdReview] American Gods – La recensione della prima stagione

Seguire una moda è facile per le case di produzione, ma andare controcorrente è un atto di fede. La prima stagione di American Gods si crea uno spazio tra Game of Thrones e la moda del revival portando su schermo un’opera magna di Neil Gaiman.

Lo scetticismo è dovuto quando si affronta la visione di un prodotto del genere. Da una parte abbiamo il titolo che ha portato Gaiman ad essere uno dei Re della scrittura contemporanea, mentre dell’altra una serie tv che si protrae appena per 8 episodi.

Come può una serie racchiudere tutte le informazioni, le storie e lo spessore dei personaggi senza sradicarne l’essenza? La risposta è semplice, in realtà: Non Lo Fa.

Era impossibile riuscire a farlo e per questo, già una volta, nel 2011 il progetto fallì. Gli showrunner Bryan Fuller e Michael Green si sono mossi così in un’altra direzione, hanno raccontato i concetti salienti, hanno mostrato i personaggi più importanti e lo hanno fatto bene, senza sminuire e senza tagliare.

Andiamo per gradi, però, così da non perderci.

AMERICAN GODS: DALLA CARTA ALLO SCHERMO

Alla direzione si alternano molteplici registi che hanno lavorato insieme ad alcuni episodi portando il loro tocco singolare e raccontando le sottostorie con uno stile sempre differente ma con un occhio attento a ciò che viene raccontato nel libro. Lo hanno fatto tramite i colori, tramite le scelte di luci, di abbigliamento, di cast, di ambientazione, seguendo le parole di Gaiman (che figura anche tra i produttori) e portando scene che spaziano tra il comico e il violento con la potenza di un tuono. Nessuna delle sequenze viste è montata a caso, nessun filo è staccato dal tutto e perfino una luce in una determinata posizione ha in sé il rispetto di un significato metaforico.

Siamo di fronte a una delle prime opere che ha distribuito Amazon, una scommessa forse per il colosso che contava al tempo pochissimi titoli sulla sua piattaforma di streaming on demand. La critica in una prima fase è rimasta scettica. Come dicevo, American Gods uscì in un contesto in cui Il Trono di Spade dominava i cuori del pubblico insieme a La Casa di Carta, 13 e le serie Marvel e questo non ha di certo giovato alla diffusione, complice delle pecche che le recensioni hanno individuato nella serie.

CAST E PERSONAGGI

Seppure, infatti, Ian McShane (Dallas, John Wick) sia un attore di tutto rispetto, non è stato in grado di portare il giusto carisma necessario al personaggio che interpreta. Allo stesso modo il protagonista, che sembra avere nel susseguirsi degli episodi reazioni espressive molto simili tra loro. Emily Browning (Sucker Punch, Una serie di sfortunati eventi)  invece sorprende. La sua interpretazione è eccellente nonostante un personaggio estremamente complesso come quello di Laura Moon, che ha un crescendo emozionale ed espressivo ingente.

IN CONCLUSIONE

Tirando le somme, possiamo dire che la prima stagione è sicuramente un buon inizio, una buona rappresentazione del libro ma qualche cosa poteva andare meglio. La regia e gli effetti speciali mascherano bene le mancanze insieme alla bellezza della storia e questo basta a farvi dimenticare tutto il resto.

Vale la pena vedere AMERICAN GODS? Sì, decisamente, soprattutto in vista della seconda stagione.

Daniele Ferullo

Il cantautore cosentino Luca Andrieri in radio con il nuovo singolo “Vivo di te”

COSENZA – “Vivo di te” è il nuovo singolo del cantautore calabrese Luca Andrieri. Una canzone dedicata alla musica, descritta quasi come una cosa imprescindibile nella vita del cantautore, un viaggio attraverso note e parole in cui l’artista si rifugia quando ha bisogno di trovare le proprie energie e le giuste forze per affrontare le sue giornate.

«”Vivo di te” è un passaggio fondamentale, perché senza musica non si può stare – racconta Andrieri -. Le rondini, la natura, il mondo che ci abbraccia in una danza di colori, che tutto avvolge e tutto trasforma tra note ed armonie. Questo brano farà da apertura a questo nuovo progetto, con altre 12 tracce tra new version e qualche inedito».

 

Chi è Luca Andrieri

Cantautore classe ’75, è nato a Castrovillari (CS) ed è cresciuto e ha vissuto la sua adolescenza in Calabria e precisamente a Bagnara Calabra (RC) per poi trasferirsi a Roma, dove attualmente vive e dove  ha raffinato e perfezionato la sua grande passione, collaborando con diversi musicisti e frequentando locali di musica live. Proprio la passione per la musica arriva all’età di 11 anni e la chitarra sarà sua fedele compagna nelle tournée e negli spettacoli in tutta Italia, dove Luca si racconta attraverso proprie  composizioni e cover di cantautori quali De Gregori, James Taylor, Baglioni, De Andrè ecc.

Andrieri si è esibito in tante città (Reggio Calabria, Catania, Palermo, Siracusa, Roma, Bagnara Calabra, Scilla, Bologna, Milano, Cosenza, ecc. ) e nelle cover proposte, privilegiando nel suo repertorio i grandi cantautori della musica leggera italiana, ha sempre riscosso un grande consenso da parte pubblico. 

Del cd inedito “Io e Luca”, sono stati realizzati due video clip di due canzoni “La mia piccola città”, la cui canzone è stata dedicata alla città di Bagnara Calabra, omaggiando il paesaggio e la gente, anche con un videoclip, ed “Era lei”, con la regia del grande regista di fiction e film per la televisione ed il cinema Raffaele Mertes (Carabinieri, Solo per amore, Le Tre Rose di Eva, Questa è la mia terra, La Sacra Famiglia).

Inoltre la canzone “Io Penso” sempre contenuta nel cd “Io e Luca”, è stata scelta come colonna sonora dall’ Associazione onlus per il sociale “Il muro del sorriso”, con sede in Roma e che si occupa dell’adozione a distanza dei bambini nei Paesi in via di sviluppo.

Il secondo cd “Attimi”, è stato presentato a Casa Sanremo 2015 e Sanremo 2016  “La vetrina dei talenti”, ottenendo ampi consensi e un discreto successo della critica musicale.

Altri singoli che hanno riscosso un ottimo riscontro sono stati “Cammino”, seguito dal videoclip e la canzone “Per te”. Anche una canzone dedicata alla Regione Calabria “In Calabria è sempre estate”.

Roka Produzioni presenta “Come la pioggia”, il singolo d’esoodio di Camilla

CORIGLIANO ROSSANO – È da oggi online sul canale you tube Roka Produzioni e sui principali Digital Stores, “Come la pioggia”, il singolo d’esordio della giovane artista lucana Camilla.

Camilla Buompastore nasce ad Acquaviva delle Fonti il 7 maggio 2000, risiede a Montescaglioso, in provincia di Matera, città nella quale frequenta anche il Liceo Musicale dove studia canto lirico e pianoforte. Nonostante la sua giovane età si ritrova ad aver già accumulato diverse partecipazioni a concerti e concorsi che hanno fatto della musica, soprattutto del canto, la sua passione principale, che ha coltivato crescendo nel corso degli anni fino a darle la possibilità di partecipare ad un importantissimo contest, quale è Area Sanremo, arrivando tra i semifinalisti nazionali.

Grazie a questo traguardo Camilla ha la possibilità di incontrare la Roka Produzioni, etichetta discografica calabrese e di confrontarsi con la sua voce e con un brano tutto suo, “Come la Pioggia”, scritto dall’autore Giorgio Sprovieri, che firma la maggior parte dei brani dell’etichetta Roka, e arrangiato da Roberto Cannizzaro.

Il brano racconta una parte di vita di ognuno, di tante porte che si chiudono, nell’amore come in ogni altra cosa,  spesso perché non si ha il coraggio di amare qualcuno e spesso ci si sente soli, ma pian piano si supera tutto, tanto da diventare più forti rispetto a tutto il resto. “Come la pioggia”, perchè la pioggia fa sentire smarriti, ma poi torna a risplendere il sole.

Il brano di Camilla è prodotto e distribuito da Roka Produzioni, ed è presente sui principali Digital Stores: Itunes, Google Play, Deezer, Spotify.

https://www.youtube.com/watch?v=Uj5ZO7VJWy0

Roka produzioni presenta l’esordio discografico di Maleducato

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – E’ online sul canale You Tube Roka Produzioni il primo singolo dell’artista Maleducato, all’anagrafe Tommaso Sabatino, giovanissimo cantautore sedicenne di Corigliano Calabro.

Il percorso di Maleducato

All’età di 8 anni il suo primo approccio con la musica studiando violoncello e pianoforte per poi passare al canto leggero a 13 anni. Nonostante la sua giovane, età si confronta con vari concorsi canori, tra cui il Premio Mia Martini, dove giunge alla finale radiofonica con il brano “Maleducato” e, nell’ottobre 2018,  Area Sanremo, dove entra nella rosa dei 70 finalisti con il brano “Se non ci sei”.

Sceglie questo nome d’arte prendendo spunto dal singolo omonimo, pubblicato daRoka Produzioni, il 1 Gennaio 2019, contro ogni regola e tendenza, per segnare l’inizio di un nuovo percorso che delinei, musicalmente, la sua personalità fuori dalle righe e dagli schemi.

Per l’artista, infatti, Maleducato esprime la sua identità, perché non vuole omologarsi ai generi che oggi fanno  tendenza, ma vuol creare uno spazio tutto suo prendendo spunto dalla musica jazz con contaminazioni pop. A breve il singolo “Maleducato” sarà presente su tutti i principali DigitalStores.

https://www.youtube.com/watch?v=GQb0ChuxXKE

“Se ci fossi stata tu”, l’esordio discografico di Davide Stasi targato Roka produzioni

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Dal 14 Dicembre è online e sui digital stores Google Play, Itunes, Spotify “Se ci fossi stata tu”, il singolo che segna l’esordio discografico del giovane artista calabrese Davide Stasi, prodotto dall’etichetta Roka Produzioni.

Davide, 20 anni e le idee chiare

Davide Stasi, nasce a Rossano il 2 giugno 1998. Vive a Mirto Crosia, un piccolo paese nella provincia di Cosenza, cresce con la consapevolezza che la musica sia l’unica cosa in grado di dare un senso a tutto. Comincia all’età di sette anni a studiare chitarra, all’età di 14 anni compone le prime strofe, sperimenta il suo modo di fare musica  esibendosi in giro per locali e piazze insieme ad una band con la quale arriva alla semifinale nazionale del Cantagiro nel 2015. Dopodichècontinua da solista a raccontare il suo vissuto attraverso le canzoni che ancora compone, ed entra a far parte dell’etichetta discografica Roka Produzioni” con la quale porta a termine, insieme all’autore Giorgio Sprovieri, la lavorazione del brano accompagnato dal videoclip, a cura della Clément Film House, e che lo porta fino alle finali nazionali di Area Sanremo 2018.

Davide sa quello che vuole, ed è pronto a tutto affinchè i suoi sogni più grandi possano realizzarsi.

 «“Se ci fossi stata tu” è il mondo in cui voglio stare – dice l’artista -. Quest’anno ho partecipato per la prima volta ad Area Sanremo, questo brano mi ha portato in finale, e per me è stata una gioia immensaRingrazio il mio coautore Giorgio Sprovieri perchè c’è anche la sua penna qui dentro, rimanendo nel mood giusto. Una persona straordinaria, con il quale spero di poter lavorare anche in futuro.
Ringrazio Roberto Cannizzaro per l’arrangiamento e la professionalità nel gestire tutto ciò. Inoltre, non smetterò mai di ringraziare tutto il resto del team Roka Produzioni e sono felice di aver iniziato questo nuovo percorso artistico con loro».

Il brano e il videoclip sono sul canale you tube Roka Produzioni e sui digital Google Play, Itunes, Spotify.

GDD Fashion Week 2019, pubblicato il bando

COSENZA – Tre diverse fasi operative, una borsa di studio da 2 mila euro, un tema da sviluppare e ben nove diversi appuntamenti che si snoderanno per l’intero arco dell’anno. La GDD FASHION WEEK edizione 2019 ha preso forma: gli organizzatori del contest internazionale, dedicato alla promozione della moda e al sostegno dei giovani talenti, hanno pubblicato il nuovo bando, invitando i fashion designer a presentare i propri outfit.

Il tema prefissato è la “strada”, intesa come materiali, colori, architetture, stili, ambienti, sensazioni, luci e non come tipologia contemporanea di abbigliamento: la strada come concezione di vita, di approccio alla quotidianità, come dinamismo e movimento.

Il contest, tutte le informazioni sono a portata di click sul sito www.gddfashionweek.it, è indirizzato agli stilisti, agli studenti degli istituti pubblici e privati di design, moda e modellistica, agli allievi delle università di moda e delle scuole professionali.

Regolamento

Possono partecipare, altresì, gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di otto anni. Si possono presentare anche gli stilisti con meno di diciotto anni, purché autorizzati dai propri genitori o da chi ne fa le veci. È prevista la presentazione di tre modelli: il primo in stile casual, il secondo in stile elegante ed il terzo a scelta del designer. Nella richiesta di partecipazione dovrà essere riportato anche il concept della collezione. I nominativi degli stilisti prescelti ammessi alla fase finale verranno pubblicati direttamente online sul sito www.gddfashionweek.it entro il prossimo 15 maggio 2018.

 PROGRAMMA

L’evento è strutturato in tre diverse fasi: la fase preview avrà luogo tra gennaio e maggio 2019; la fase finale tra luglio ed agosto 2019; la fase di premiazione tra settembre e novembre 2019.

Da gennaio a maggio verranno organizzate tre serate di anteprima nella città di Roma. Per ogni serata verrà decretato, da un giudice esperto del settore, un vincitore che accederà direttamente alla fase finale della GDD fashion Week.

La fase finale, prevista tra luglio ed agosto, verterà su tre diversi appuntamenti. Nella Serata di Anteprima ognuno dei 12 stilisti prescelti sfilerà con un abito casual, partecipando al talk – show di approfondimento che consente di spiegare come è stato interpretato e rappresentato il tema. Nella serata dedicata alle donne il défilé avverrà con un abito in stile elegante. Un referente della rivista “La Mia Boutique” assegnerà, a suo insindacabile giudizio, il “Premio della Stampa” che consiste in un servizio fotografico corredato da relativa intervista al vincitore. È facoltà dei referenti della rivista scegliere il numero di stilisti che godranno della pubblicazione.

Nella Serata di gala ogni stilista sfilerà con i due abiti già presentati più il terzo libero. La giuria tecnica, composta da professionisti e rappresentanti della stampa e del mondo della moda, assegnerà una borsa di studio di 2.000,00 euro, che sarà consegnata nel corso di un’apposita cerimonia che avrà luogo tra il mese di settembre e quello di novembre 2019. È inoltre prevista la possibilità per ogni singolo sponsor di assegnare riconoscimenti ai candidati prescelti.

E’ uscito “Fell for you” di Elle & The Rest

RENDE (CS) – “Fell For You” è il nuovo singolo di Elle & The Rest, progetto musicale che nasce e si sviluppa in Calabria, a Soverato (Cz).

Elle è l’iniziale di Lucy Teti, la frontwoman del gruppo. Italo-canadese, classe ’90, già a 10 anni si rende conto che le “formalità” di una scuola di musica non fanno per lei e si forma ascoltando rock americano (Alanis Morissette per citarne una). Spinta dal bisogno di trasmettere le sue emozioni scrive la sua prima canzone a 16 anni, ma la sua umiltà non l’ha portata ad esibirsi in pubblico fino all’età di 25 anni, e da quel momento non si è più fermata! Nell’estate del 2016 registra presso lo studio di registrazione Reservoir Audio di Montreal (Canada) uno dei suoi brani. Inoltre, dal 2007, è ideatrice e conduttrice del programma radiofonico ROCK in FM, nato con l’intenzione di dar spazio alle band emergenti.

Elle scrive musica con l’ispirazione che trae dalla vita quotidiana e dalle esperienze che ha vissuto, insieme a tutti i suoi sentimenti. Dall’altra parte “The Rest”, sono i musicisti, le persone che la supportano, i fan, le persone capaci di provare (sentire) qualcosa, persone che lei rispetta e persone in grado di mostrare rispetto l’un l’altro.

“Fell For You” è stata scritta ed incisa con l’intento di catturare in maniera diretta ed immediata l’attenzione di chi la ascolta. Il testo è semplice, la musica orecchiabile ed il suono accattivante. Il testo, scritto da Lucy Teti, nasce in seguito ad un periodo di delusioni della vita, delusioni amorose, ma non solo: emozioni e sensazioni che ognuno di noi può provare nella vita di tutti i giorni. La canzone è stata prodotta, arrangiata e registrata da Vincenzo Maida, componente del gruppo, presso MVM Recording Studio di Soverato. Il singolo, disponibile su tutte le piattaforme digitali, è corredato da un videoclip disponibile sul canale YouTube che in poche ore dal lancio ha subito raggiunto numerose visualizzazioni.

Elle and The Rest sono già a lavoro per regalare al pubblico altri brani, in cantiere anche una ballad.

Si tratta dunque dell’esordio di un progetto musicale che saprà arrivare dritto all’anima, con la semplicità di un “sentire” tradotto in musica di qualità.