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Cosenza, aborti al Sacro Cuore. L’Azienda Ospedaliera precisa: «Servizio alternativo all’Annunziata»

COSENZA – «Non c’è stata alcuna scelta discrezionale da parte dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza in merito al protocollo d’intesa con l’unica Struttura Sanitaria ricadente nella provincia di Cosenza, autorizzata ed accreditata con il servizio sanitario, in grado di garantire il servizio di Interruzione Volontaria di Gravidanza chirurgica, come attestato dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute».

E’ quanto si legge in una nota dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza in replica alle critiche sollevate dal Centro Sociale Roberta Lanzino dopo la sottoscrizione di un accordo con la casa di cura Sacro Cuore di Cosenza, dove sarà possibile praticare l’aborto.

«Il suddetto protocollo d’intesa – prosegue il comunicato – non nega nessun diritto alla salute, né preclude alcuna facoltà di scelta alle donne che volessero comunque decidere di essere assistite in ospedale. Fornisce semmai un’opzione alternativa, proprio a garantire questo servizio a chi ne avesse bisogno.  Le interruzioni di gravidanza chirurgiche, dunque, continueranno ad essere eseguite nel reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale di Cosenza. Stupisce, piuttosto, che anziché apprezzare ogni azione tesa al miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari, questa finisca immancabilmente per essere criticata. Sembrava doveroso intervenire per fare chiarezza su una questione che sta generando non pochi fraintendimenti».

Indagini serrate sulla morte della piccola Matilde Anna

COSENZA – Si continua a lavorare per chiarire se vi siano responsabilità per la morte della piccola Matilde Anna, venuta alla luce lo scorso 25 luglio nella casa di cura Sacro Cuore di Cosenza e deceduta poche ore dopo all’ospedale dell’Annunziata, dove la bimba era stata trasferita d’urgenza nel reparto di terapia intensiva neonatale. Sette le persone iscritte nel registro degli indagati. Si tratta di quattro medici, B.T., F.P.G., G.S. e M.C., e di tre ostetriche, R.S., R.S. e M.B., tutti in servizio presso la clinica privata. Il fascicolo è nelle mani del pubblico ministero Antonio Bruno Tridico il quale, in attesa della relazione del medico legale che ha effettuato l’autopsia, con ogni probabilità sentirà in qualità di persone informate sui fatti, i medici del nosocomio bruzio che hanno tentato di salvare la vita alla neonata. Come si ricorderà la madre, la sera prima del parto, accusando dei dolori, si era recata al Sacro Cuore, ma era stata rispedita a casa non avendo dilatazione. Il giorno dopo, secondo quanto dichiarato dal papà della piccola, Pilerio Ruffolo, la donna era tornata in clinica e soltanto dietro l’insistenza del marito, era stata ricoverata. Quando si è proceduto al parto cesareo, la bambina era atonica, con il battito cardiaco pressoché impercettibile. Per circa venticinque minuti i sanitari hanno provato a rianimarla finché, recuperato il battito, la neonata è stata trasferita all’Annunziata dove però ha cessato di vivere qualche ora più tardi. Non vi sono notizie circa eventuali provvedimenti disciplinari assunti nei confronti degli indagati dai vertici della casa di cura Sacro Cuore, né sarebbe stata avviata alcuna indagine interna. Peraltro dalla clinica non è giunto neppure un messaggio di cordoglio ai familiari della piccola. Si tratta di una vicenda piuttosto delicata, che ha molto scosso l’opinione pubblica e che la procura bruzia segue con la massima attenzione, tanto che il procuratore capo Mario Spagnuolo, potrebbe anche decidere di condurre personalmente le indagini.

 

 

Celebrati i funerali della piccola Matilde Anna

COSENZA – Si sono svolti questa mattina nella chiesa del SS. Crocifisso a Cosenza, in forma strettamente privata, i funerali della piccola neonata venuta alla luce nella casa di cura Sacro Cuore in condizioni di estrema sofferenza e deceduta poco dopo il parto, nonostante il trasferimento d’urgenza al reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale dell’Annunziata. I genitori avevano dato alla bimba il nome di Matilde Anna. Intanto ieri pomeriggio il medico legale nominato dalla procura, la dottoressa Katiuscia Bisogni, ha effettuato l’autopsia alla quale hanno assistito anche i periti nominati dalle persone indagate. Secondo quanto si è appreso, da un primo esame la bimba non presentava malformazioni. Il medico legale depositerà i risultati dell’esame autoptico entro novanta giorni.

La Procura della Repubblica di Cosenza ha intanto iscritto sette tra medici e assistenti sanitari nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Matilde Anna, la neonata deceduta nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza poche ore dopo il parto, avvenuto nella clinica privata Sacro Cuore. Ieri sul corpo della piccola è stata effettuata l’autopsia. «Da un primo esame – ha spiegato Alessandra Masala, legale della famiglia – la bimba non aveva alcuna malformazione, ora aspettiamo l’esito dell’autopsia che dovrebbe arrivare tra novanta giorni. I genitori non chiedono vendetta, ma pretendono di sapere la verità su quanto accaduto alla loro piccola».