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Saldi in Calabria dal 5 gennaio, raccomandazioni e consigli per gli acquisti

COSENZA – Parte tra pochi giorni il periodo dei saldi. I commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. È invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso. A spiegarlo è Pietro Vitelli, responsabile del Comitato Difesa Consumatori: “l’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre, indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare”.

Comitato Difesa Consumatori rammenta che essendo in emergenza pandemia è importante sempre seguire questi comportamenti durante gli acquisti:

– Distanziamento sociale. Va mantenuta la distanza di almeno un metro tra i clienti in attesa di entrata ed all’interno del negozio (salvo eventuali ulteriori prescrizioni regionali).
– Disinfezione delle mani. Prima di toccare i prodotti è obbligatoria la pulizia delle mani attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.
– Mascherine. I clienti devono obbligatoriamente indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti stessi.
– Cambi. Controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo.

Ricordarsi sempre di conservare lo scontrino e, un’altra cosa importante, è la prova del capo poiché il cambio è a discrezione del commerciante e bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. È bene prosegue Vitelli anche controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo.

Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Ricordarsi sempre di conservare lo scontrino.

Calabria, saldi invernali dal 4 gennaio

CATANZARO – In Calabria saldi invernali di fine stagione dal 4 gennaio al 5 marzo 2021 ; dal 3 luglio al 1° settembre ci saranno quelli estivi. Lo ha deciso la Giunta regionale presieduta dal presidente facente funzioni, Nino Spirlì.

«Ancora una volta – sottolinea Spirlì – si tratta di una scelta condivisa con i rappresentanti di tutte le categorie interessate. Le altre regioni del Sud hanno anticipato i saldi invernali. Pertanto, per evitare di favorire lo shopping in altri territori, abbiamo previsto l’apertura al prossimo 4 gennaio. Non vogliamo che i nostri commercianti, i quali, nonostante gli aiuti che siamo riusciti a dare, stanno patendo moltissimo, non solo in termini economici, perdano un solo cliente».
«Mi auguro – dice ancora il presidente Spirlì – che i cittadini calabresi apprezzeranno questa decisione. Per queste feste natalizie in moltissimi hanno preferito regalare dei buoni. Mi farebbe piacere se, in questi giorni di saldi, fossero spesi nei negozi della nostra regione».

 

 

Saldi che passione, in Calabria al via dal 5 gennaio

COSENZA – L’inizio del nuovo anno segna come sempre anche l’avvio della stagione degli sconti che in Calabria partiranno ufficialmente il prossimo 5 gennaio e fino al 28 di febbraio. Ai nastri di partenza oggi Basilicata e Sicilia.

Secondo le stime di Confesercenti si spenderanno in media 122 euro a persona e circa 325 euro a nucleo familiare. Come quasi sempre accade saranno presi di assalto perlopiù negozi di abbigliamento, calzature, articoli per la casa ed elettronica.

E sempre Confesercenti ha ricordato alcuni principi base, come la possibilità di cambio (obbligatoria in caso di prodotti danneggiati o non conformi) e l’obbligo di accettare i pagamenti con carte di credito e di indicare prezzo di partenza, sconto e prezzo finale.

Gli esperti garantiscono, quest’anno i saldi invernali saranno meglio del Black Friday appena trascorso

 

E’ tempo di saldi, Confcommercio: «In lieve calo la spesa media procapite»

COSENZA – Come ogni anno nei primi giorni di luglio prendono il via i saldi estivi. Già partiti in Sicilia (1 luglio) e Basilicata (2 luglio), nella nostra Regione il via ufficiale è fissato per sabato 7 luglio (leggi qui) e proseguiranno per i successivi 60 giorni. Con l’avvicinarsi della partenza dei saldi l’Ufficio studi Confcommercio Nazionale ha diffuso i dati sulle intenzioni di spesa degli italiani. Le stime mostrano un lieve calo rispetto allo scorso hanno sul valore complessivo degli acquisti in saldo. In particolare emerge che ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo poco meno di 227 euro (erano 230 nel 2017), per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.

ELABORAZIONE STUDIO CONFCOMMERCIO

In lieve calo anche la spesa media pro capite che si attesta intorno ai 98 euro (erano 99 lo scorso anno). Gli sconti tra il 30% e il 40% si confermano le scelte di partenza da parte degli imprenditori con incrementi fino al 70% nel corso delle vendite promozionali.

«I saldi sono sempre un momento importante per l’economia del paese e della nostra regione. Ha dichiarato Klaus Algieri presidente di Confcommercio Calabria. Spingono migliaia di famiglie e di persone ad invadere le vie dello shopping a caccia dell’occasione migliore. Ed è per questo che vogliamo supportare i negozi di vicinato proponendo loro, attraverso corsi di formazione ad hoc, nuovi approcci alla vendita e nuove forme di comunicazione e promozione dei prodotti che li contraddistinguono, consentendogli di offrire ai loro clienti un servizio di qualità sempre più alta».

«Dopo una stagione non proprio esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento e calzature, c’è attesa per questi saldi estivi che rappresentano un banco di prova per il dettaglio moda multibrand. I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell’anno scorso, continuano ad essere un punto di riferimento per i consumatori nonostante le promozioni anticipate praticate da alcune catene e negozi monomarca. Ma per far fronte a ciò i commercianti si stanno attrezzando incrementando la qualità del servizio offerto e facendo leva su quel rapporto di fiducia consumatore/negoziante che caratterizza i negozi di vicinato».  A dichiararlo è Maria Cocciolo, Direttore della neocostituita Confcommercio Calabria, a commento dei dati sui saldi estivi 2018.

Confcommercio ricorda alcune semplici regole per un corretto acquisto degli articoli in saldo

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Calabria, arrivano i saldi! Ecco qualche consiglio

COSENZA – Estate vuol dire anche saldi. E’ la Sicilia la regione che inaugura oggi la stagione delle vendite ribassate, che da sempre costituiscono quella spinta in più per acquistare, alla ricerca dell’affare giusto. Domani sarà poi la volta della Basilicata mentre in tutte le altre regioni, Calabria compresa, i saldi partiranno sabato 7 luglio.

Un rito che questa stagione, secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio vale complessivamente intorno ai 3,5 miliardi di euro

A fare shopping secondo l’associazione dei commercianti saranno 15 milioni e mezzo di famiglie che spenderanno in media 227 euro: poco meno di 100 euro invece l’acquisto medio per persona. 

Qualche consiglio

Confcommercio, commercianti e i gruppi dei consumatori ricordano le tradizionali regole da seguire per evitare i raggiri: i capi si possono cambiare; le carte di credito devono essere accettate; il prezzo originario e la percentuale dello sconto devono essere indicati; diffidare di sconti oltre il 50%; girare e guardare prima di acquistare.

Insomma, saldi sì ma… consapevolmente!

Saldi invernali, Confcommercio: «Ogni famiglia spenderà 331 euro»

COSENZA – Come ogni inizio di anno tornano anche per il 2018 i saldi invernali. In Calabria avranno inizio il 5 gennaio e si concluderanno il 28 febbraio.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio Nazionale ogni famiglia spenderà in media 331 euro. Il budget a persona sarà di 143 euro per un giro d’affari complessivo di 5,2 miliardi di euro.

Le stime di Confcommercio 

STIMA DEI SALDI INVERNALI 2018:

VALORE SALDI INVERNALI (miliardi di euro) 5,2

NUMERO FAMIGLIE ITALIANE (milioni) 25,9

NUMERO FAMIGLIE CHE ACQUISTA IN SALDO (milioni) 15,6

ACQUISTO MEDIO A FAMIGLIA PER SALDI INVERNALI (euro) 331

NUMERO MEDIO DEI COMPONENTI PER FAMIGLIA 2,3

ACQUISTO MEDIO A PERSONA NEI SALDI INVERNALI (euro) 143

Fonte: Ufficio Studi Confcommercio Nazionale

A Cosenza

Per quanto riguarda la provincia di Cosenza, dalle indagini condotte dal Centro Studi di Confcommercio Cosenza, emerge che il 59% degli intervistati acquisterà almeno un prodotto in saldo, segno che la propensione agli acquisti rimane tendenzialmente in linea con quella dello scorso anno (erano il 60% nel 2017).

Propensione agli acquisti

Dall’analisi condotta su un campione rappresentativo emerge inoltre la netta preferenza all’acquisto di capi d’abbigliamento e calzature. Seguono accessori e prodotti tecnologici.

Principali prodotti acquistati in saldo

Con riferimento alle percentuali di sconto applicate, i 2/3 delle imprese intervistate hanno dichiarato che applicheranno inizialmente una diminuzione tra il 30% e il 50%, che successivamente sarà incrementata fino al 70%.
“La spesa per gli acquisti in saldo per valore sarà leggermente inferiore a quella dell’anno scorso, ma in linea con il momento. Di certo anche quest’anno non assisteremo alla corsa agli acquisti dopo un Natale ancora sospeso tra una crisi che sembra volgere al termine ed una ripresa ancora debole almeno nel fashion retail. Le vendite di fine stagione saranno sempre una straordinaria opportunità per i consumatori, ma per le imprese continuano a non essere sufficienti a colmare il gap di consumi”. E’ quanto ha dichiarato Maria Cocciolo, Direttore di Confcommercio Cosenza, a commento dei dati.

Le cinque buone regole di Confcommercio per il corretto acquisto degli articoli in saldo

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Parte la grande corsa ai saldi, in Calabria ufficialmente dal 5 gennaio

COSENZA – Sta per partire ufficialmente il prossimo 5 gennaio la grande corsa ai saldi invernali, anche se molte regioni hanno già dato il via alle promozioni nei giorni scorsi. La nostra regione, così come altre nel Sud Italia, è tra le prime ad inaugurare la grande maratona di sconti, ad accezione della Sicilia che aprirà la stagione dei saldi il giorno dell’Epifania.

LA CORSA AI SALDI CON LE IDEE CHIARE

Secondo la Confesercenti e da un’indagine svolta su un campione di 600 commercianti e circa 1500 consumatori, pare che un italiano su due abbia già le idee chiare su come e cosa acquistare durante questa mega caccia alle occasioni. L’abbigliamento resta la categoria che sarà maggiormente presa d’assalto, seguita da prodotti per la casa e l’elettronica. Sempre secondo le stime di Confesercenti si spenderà di media 150 euro a persona, una media che rispecchia quella dello scorso anno.

 

Raffaella Aquino 

 

 

 

 

Saldi: la Confcommercio di Cosenza mostra l’ottimismo di imprese e consumatori

COSENZA (CS) Sarà un weekend all’insegna dei saldi quello dei calabresi, pronti a dare il via, domani 4 luglio, alla stagione promozionale estiva. Un periodo particolarmente caldo, non solo per le temperature quanto per il previsto, e sperato, brulicare di persone a caccia di capi a prezzi scontati.

Il Centro Studi Confcommercio Cosenza, come ogni anno, ha effettuato una rilevazione sul sentimento generale, mediante un questionario rivolto ad un campione rappresentativo di consumatori e di aziende dei settori abbigliamento, calzature ed accessori della provincia.

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Le previsioni sono tendenzialmente ottimistiche: gli sconti estivi faranno registrare un moderato segno positivo sul fronte della vendite rispetto allo scorso anno. Non un’impennata vertiginosa, ma senz’altro una lieve crescita che emerge dalle risposte dei commercianti intervistati: il 47% è convinto che vi sarà un trend in leggero aumento.

Il dato espresso dagli imprenditori risulta coincidente con i propositi dei consumatori, che si dichiarano intenzionati ad aumentare lievemente il proprio budget di spesa. Su questa positiva inversione di tendenza e sul mutato atteggiamento hanno giocato senza dubbio un ruolo determinante i timidi segnali di ripresa già emersi nei primi mesi del 2015.

Per quel che riguarda l’incidenza dei saldi sui volumi fatturati nel corso dell’anno, è emerso che una buona fetta dell’imprenditoria provinciale continua a ritenerli particolarmente importanti: ben il 65% dei partecipanti all’indagine li considera “fondamentali” a fronte di un 25% che li valuta “rilevanti”.

Il direttore di Confcommercio Cosenza, Maria Cocciolo, nel commentare i dati previsionali, ha affermato: “È indubbio che i saldi continuino a rappresentare un momento clou per negozianti ed acquirenti. Nonostante il periodo di crisi e la forte contrazione dei consumi registrata negli ultimi anni, sembra si inizino ad intravedere piccoli ma significativi segnali di miglioramento attestati da una maggiore propensione al consumo delle famiglie calabresi. I commercianti puntano sulle vendite di fine stagione che, almeno nei propositi, continuano ad esercitare un forte richiamo”.

Al fine di offrire informazioni complete a negozianti e consumatori sui comportamenti più opportuni da tenere nel periodo degli sconti, Confcommercio torna anche quest’anno con la consueta campagna #SaldiChiari:

  • Indicazione del prezzo: il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
  • Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti alle stagioni precedenti.
  • Prova dei capi: non sussiste alcun obbligo in tal senso, la decisione è rimessa alla discrezionalità del negoziante.
  • Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In tal caso scatta l’obbligo alla riparazione o alla sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, alla riduzione o restituzione del prezzo pagato. Il compratore è in ogni caso tenuto a denunciare il vizio entro due mesi dalla data della scoperta.

Confcommercio: saldi estivi meglio dello scorso anno

COSENZA – A quasi un mese dall’inizio della stagione dei saldi estivi, il Centro Studi di Confcommercio Cosenza ha tracciato un primo bilancio sull’andamento delle vendite di fine stagione per verificare il livello di soddisfazione dei commercianti e dei consumatori della provincia di Cosenza.
L’Ufficio Studi di Confcommercio Nazionale per quest’anno ha stimato che ogni famiglia italiana spenderà in media 237 euro per abbigliamento ed accessori, con un acquisto medio per persona pari a circa 101 euro e un aumento del 2% rispetto all’anno precedente.

VALORE DEI SALDI PER L’ABBIGLIAMENTO E LE CALZATURE – ESTATE
2013     2014

Valore dei saldi estivi (miliardi di euro)                                                          3,6         3,7

Incidenza (%) dei saldi estivi sulle vendite totali dell’anno                     12,0       12,0

Numero famiglie italiane (milioni)                                                                     24,4        25,8

Numero famiglie che acquista in saldo (milioni)                                          15,7         15,4

Acquisto medio a famiglia per saldi estivi (euro)                                         229           237

Numero medio dei componenti di una famiglia                                            2,3            2,3

Acquisto medio per persona (euro)                                                                   99              101
Sulla base di queste stime è stata effettuata un’indagine conoscitiva per individuare la dimensione della spesa media, comprendere le dinamiche dei processi d’acquisto dei consumatori e il grado di soddisfazione dei negozianti della provincia di Cosenza.
A tal proposito, l’analisi è stata realizzata su un campione rappresentativo di aziende dei settori dell’abbigliamento, dei prodotti per la casa, delle calzature e accessori, oltreché su un campione di persone rappresentative del mondo dei consumatori. Sono stati somministrati due questionari: uno prima dell’inizio dei saldi, per analizzare le aspettative di consumatori ed imprenditori; l’altro dopo tre settimane per monitorare l’andamento delle vendite.
Dall’indagine condotta, emerge che prima dell’inizio dei saldi le aspettative degli imprenditori erano particolarmente alte: veniva riposta infatti grande speranza negli effetti positivi del bonus di 80 euro in busta paga. Il 62% degli intervistati, prima del 5 luglio, riteneva i saldi “fondamentali” nel determinare i volumi di vendita della stagione ed il 20% li considerava “rilevanti”.
Il 48% degli imprenditori li considerava come un’opportunità per incrementare gli incassi.

Nonostante le aspettative, il bilancio non può considerarsi particolarmente roseo. Dopo tre settimane il 70% degli intervistati ha registrato un calo delle vendite compreso tra il 3% ed il 10%, rispetto all’anno precedente evidenziando così un trend negativo e solo il 15% del campione ha riscontrato una certa stabilità o un lieve incremento.
Molti negozianti evidenziano che con il livello particolarmente alto di sconti applicati, si è ridotta notevolmente la possibilità di realizzare degli utili. E anche se venisse confermato l’aumento di fatturato medio previsto del 2%, questo da solo non basterebbe a recuperare le perdite registrate dall’inizio del 2014, che ammontano al 3,34%.
È evidente che sull’andamento delle vendite sta incidendo il generale contenimento della spesa delle famiglie. Per il 40% delle famiglie intervistate la soglia massima di spesa durante tutta la stagione dei saldi estivi sarà di 210 euro e lo scontrino medio pro capite, fino ad ora, è stato tra 50 euro e 100 euro, dato comunque in linea con le previsioni nazionali.
Per quel che riguarda i consumatori la metà degli intervistati prevede di mantenere invariato l’ammontare di spesa complessiva nel periodo dei saldi estivi rispetto all’anno precedente.

Il direttore di Confcommercio Cosenza, Maria Cocciolo, nel commentare i dati rilevati dal Centro Studi ha affermato: “Il bilancio in questo momento pur non essendo definitivo evidenzia che la propensione agli acquisti delle famiglie si è raffreddata. Il bonus degli 80 euro non ha avuto quell’effetto sperato di stimolo ai consumi che serviva tanto all’economia. I dati ci dicono che i risultati migliori arrivano dai centri e dalle vie commerciali più importanti della provincia, mentre continuano le criticità delle periferie e dei centri minori”.
“I saldi – ha concluso il direttore Cocciolo – dimostrano di mantenere ancora un forte richiamo per i consumatori, ma in questo quadro economico complessivo bisognerà lavorare ancora tanto affinché tornino ad essere un’opportunità per gli imprenditori e non solo uno strumento necessario ad incrementare la liquidità per pagare fornitori”.