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Orrore a San Calogero, trovato un cadavere carbonizzato all’interno di un’auto

VIBO VALENTIA – L’auto completamente carbonizzata con all’interno i resti di un cadavere è stata ritrovata in una campagna di Calimera, non lontana dalla linea ferroviaria, nella frazione di San Calogero nel vibonese. Non è stato possibile al momento risalire al proprietario dell’auto a causa dei danni causati dalle fiamme che hanno divorato il mezzo.

Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla Procura di Vibo Valentia, ma non viene escluso un prossimo coordinamento con la Procura di Palmi.

Saranno necessari specifici esami medico-legali per capire se i resti umani ritrovati carbonizzati all’interno di un’auto nelle campagne di Calimera, in una zona al confine con la provincia di Reggio Calabria, appartengano ad un uomo del quale non si hanno più notizie dal 27 dicembre scorso e per il quale la Prefettura reggina aveva attivato il Piano di ricerche per le persone scomparse. Nei giorni scorsi le ricerche erano state estese ad una vasta zona a ridosso delle campagne di Rosarno e del fiume Mesima che segna il confine con la provincia di Vibo Valentia. 

Migrante ucciso, fermato Antonio Pontoriero

VIBO VALENTIA – E’ finito sotto inchiesta Antonio Pontoriero, 43 anni di San Calogero, accusato dell’omicidio di Soumaila Sacko, il migrante maliano di 39 anni. L’uomo è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto. Si attendono ancora i risultati dell’esame autoptico e la relazione del perito balistico.

Il migrante ucciso a San Calogero sabato scorso era un attivista dell’Unione sindacale di base contro lo sfruttamento dei migranti, che con due compagni cercava lamiere per costruire ripari di fortuna nella vecchia tendopoli. Si attendono poi i risultati dei rilievi da parte dei Ris di Messina che effettueranno sulla Fiat Panda bianca vecchio modello, identica a quella che i due africani sopravvissuti hanno riferito essere stata in uso al presunto omicida. Si attendono poi gli esami effettuati sui vestiti dell’uomo, compresi quelli recuperati nella lavatrice della sua abitazione dai militari dell’Arma a sole cinque ore dalla fatale sparatoria.
 Foto Ansa del 07 giugno 2018

Vacanza “armata” per un autotrasportatore originario del vibonese

SAN CALOGERO (RC) Un autotrasportatore di 64enne originario di  San Calogero, ma residente in Svizzera, nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione locale, nel corso di un controllo a casa sua, hanno trovato all’interno di una credenza in cucina una pistola calibro 6.35 e 48 munizioni calibro 7.65. Accanto all’arma ed ai proiettili vi erano anche 2.300 euro in banconote di diverso taglio. Una vacanza armata che grazie al tempestivo intervento dei militari ha permesso un ulteriore risultato positivo nell’ambito delle attività di contrasto alla detenzione abusiva di armi clandestine nel territorio. Terminate le operazioni tutto il materiale è stato sequestrato, mentre l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. (foto di repertorio)

 

Sorpresi a rubare carburante, arrestati

SAN CALOGERO (VV) – Quattro ragazzi, di età compresa tra i 21 e i 29 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato e posti ai domiciliari dai carabinieri a San Calogero con l’accusa di furto. I quattro sono stati sorpresi dai militari con le loro auto piene di taniche di carburante per un totale di 500 litri.

Contattato il titolare dell’impianto, i carabinieri hanno scoperto che per un malfunzionamento del sistema erano stati sottratti, senza essere pagati, quattromila litri di carburante, tra benzina e gasolio, da un distributore.
   

San Calogero, vasto rogo danneggia bar nella piazza centrale

SAN CALOGERO (VV) – Un rogo ha danneggiato, nel corso della scorsa notte, un bar a San Calogero. L’episodio si è verificato poco prima della mezzanotte, quando i vigili del fuoco di Vibo Valentia hanno ricevuto l’allarme. Il personale è immediatamente intervenuto, ma alcuni arredi del locale, ubicato nella piazza centrale del paese, sono stati danneggiati dal rogo. Le operazioni di spegnimento si sono concluse dopo qualche ora. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri della stazione di San Calogero, tuttora in corso.

San Calogero, a breve monitoraggi ambientali Arpacal

SAN CALOGERO (VV) – Si è concluso oggi il ritiro dei dosimetri per il monitoraggio della presenza di gas radon nel Comune di San Calogero, in provincia di Vibo Valentia. Su iniziativa del Sindaco Nicola Brosio e dell’assessore Maria Concetta Occhiato, il Comune di San Calogero è stato il primo ad aderire al progetto che l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), sulla base di una convenzione siglata con l’INAIL, ha realizzato per il monitoraggio del radon in provincia di Vibo Valentia. Il gas radon è un gas radioattivo naturale, derivante principalmente dal suolo e dai materiali da costruzione che, in concentrazioni elevate, può comportare effetti dannosi sulla salute; in Italia è considerato, infatti, la seconda causa di morte per tumore polmonare, dopo il fumo di sigaretta. La valutazione del livello di concentrazione del radon in un dato ambiente confinato, domestico o pubblico che sia, è fondamentale al fine di valutare la dose assorbita da un individuo che vi staziona all’interno, ed individuarne, di conseguenza, le più opportune azioni di rimedio. Quello del monitoraggio del gas radon si inserisce, per il Comune di San Calogero e tutto il suo comprensorio, in un contesto più ampio di controllo delle diverse matrici ambientali. Oltre alla radioattività ambientale, infatti, sono stati valutati anche i Campi Elettromagnetici sia da alta e sia da bassa frequenza. Il posizionamento ed il ritiro dei dosimetri è stato effettuato dall’ing. Pietro Capone ed il dr. Saverio Rizzo, tecnici del Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia, diretto dalla dr.ssa Angela Diano. Le analisi saranno svolte dal Laboratorio fisico “E. Majorana” del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal. Così come per il Comune di Rombiolo e per la frazione Triparni di Vibo Valentia, il report conclusivo delle indagini su San Calogero sarà presentato in occasione di un pubblico incontro con la cittadinanza.

San Calogero,fermato l’omicida dell’agricoltore

Carabinieri SAN CALOGERO (VV)- È stato fermato per omicidio l’imprenditore agricolo di San Calogero che nel pomeriggio di ieri, dopo l’ennesima lite per questioni di confini, ha sparato otto colpi di pistola, uccidendolo, contro Domenico Antonio Valenti, agricoltore di 74 anni. Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Cosma Damiano Sibio di 49 anni, è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Tropea che da ieri sera lo avevano avevano condotto in caserma. Interrogato nella notte dal pm Claudia Colucci della Procura di Vibo Valentia, Cosma ha ammesso le proprie responsabilità confermando la circostanza che tra lui e Valenti non correva buon sangue e che c’erano litigi per questioni legati ai confini del loro terreni. Sibio ha detto di avere portato con sé la pistola e di avere sparato esasperato per la situazione venutasi a creare. La vittima è stata raggiunta al fianco sinistro, al polpaccio e ad un braccio ed è morta sul colpo.

 

 

 

 

 

 

 

Giovane ciclista senegalese investito e ridotto in fin di vita

SAN CALOGERO (VV) – E’ rimasto vittima, con ogni probabilità, di un pirata della strada, il giovane di nazionalità senegalese di circa 20 anni trovato questo pomeriggio, a San Calogero nel vibonese, riverso sull’asfalto, in gravi condizioni. Il ragazzo  sanguinante ed impossibilitato a parlare, viaggiava a bordo di una bicicletta, rinvenuta danneggiata poco distante. Alcuni passanti hanno avvertito i carabinieri che hanno prestato le prime cure al giovane, ricoverato poi nell’ospedale di Catanzaro in prognosi riservata, dopo l’intervento del personale del 118.

Avvicina ex moglie nonostante ordinanza restrittiva, arrestato

SAN CALOGERO (VV) –  I carabinieri hanno eseguito a carico di Bruno Benedetto, 49 anni residente a San Calogero, un’ordinanza di aggravamento del regime cautelare, emessa dal Tribunale della cittadina di Termini Imerese (Palermo) che ne ha disposto la detenzione in carcere. L’accusa è di aver avvicinato, nella città suddetta, l’ex moglie malgrado il divieto dell’autorità giudiziaria, attuando di nuovo gli stessi atteggiamenti violenti che gli erano costati il provvedimento.