Archivi tag: san ferdinando

Contrabbando di sigarette e detenzione di armi. Due denunce

SAN FERDINANDO (RC) – Avevano in casa sigarette clandestine e un caricatore di pistola. Due persone sono state denunciate dai carabinieri a San Ferdinando con l’accusa di contrabbando di sigarette e detenzione abusiva di armi. I carabinieri della compagnia di Gioia Tauro e della stazione, a seguito di una perquisizione nell’abitazione dei due hanno trovato 68 stecche di sigarette di varie marche senza il bollino dei Monopoli di Stato e un caricatore per pistola di cui non si conoscono la marca, il calibro e il modello. Tutto il materiale e’ stato sequestrato

Migranti in protesta alla tendopoli di San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – Un centinaio di migranti, residenti nella tendopoli di San Ferdinando, sta inscenando una protesta nel comune di San Ferdinando per chiedere l’attenzione delle istituzioni sulle loro condizioni e il ripristino della corrente elettrica staccata per evitare situazioni di rischio.

I manifestanti sollecitano maggiori diritti compreso quello alla casa, condizioni migliori di vita, lo snellimento delle procedure per il rinnovo del permesso di soggiorno e il ripristino della corrente elettrica nella tendopoli che, nei giorni scorsi, era stata staccata per prevenire possibili incidenti o incendi visto che molti allacci erano stati realizzati senza alcun criterio di sicurezza.
Dopo un’assemblea nella tendopoli, promossa dall’associazione “Campagne in Lotta”, i migranti, in corteo, dietro uno striscione con scritto “Uniti e unite contro sfruttamento, confini e repressione”, hanno raggiunto il municipio per chiedere un incontro al sindaco Andrea Tripodi.

Gelo impietoso, a fianco dell’agricoltura calabrese restano i migranti di Rosarno

SAN FERDINANDO (RC) – Le neve ed il gelo, si denuncia da più parti, hanno portato danni a diverse colture. A rischio anche gli agrumeti, ma a sette anni dalla rivolta di Rosarno, la tendopoli di san Ferdinando sembrerebbe essere addirittura cresciuta. Una baraccopoli con strutture di legno, plastica e cartoni che dovrà essere smantellata per fare posto ad un diverso sistema di accoglienza secondo il piano della Prefettura di Reggio Calabria. Una situazione ad estremo rischio incendi, come quello che si è verificato alcune settimane fa, fortunatamente senza conseguenze e che costituisce una polveriera sempre pronta ad esplodere. Nonostante il tempo inclemente dell’ultimo periodo, il comparto agricolo calabrese sembra ancora poter contare su una massa di operai a basso costo in continuo aumento.

(immagine di repertorio)

Nascondeva pistola e munizioni nell’armadio, arrestato 49enne

SAN FERDINANDO (RC) – Un uomo di 49 anni, Roberto Laganà, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato in flagranza di reato a San Ferdinando dai carabinieri per detenzione abusiva di armi e munizioni, armi clandestine e munizionamento di guerra. L’ uomo aveva nascosto in un armadio di casa una pistola clandestina e diverse munizioni non dichiarate.
I militari della Compagnia di Gioia Tauro, a seguito di una perquisizione domiciliare nell’abitazione di Laganà, hanno trovato, all’interno di un involucro di plastica nascosto dentro l’armadio le armi e il munizionamento. A Laganà, in misura cautelare, sono stati ritirati un fucile e 104 cartucce ” a pallini”, trovate durante la perquisizione ma risultate regolarmente denunciate all’autorità.

Baraccopoli San Ferdinando, Ferrara (M5S): “Situazione vergognosa, impegni disattesi”

baraccopoli-2

SAN FERDINANDO ( RC) – <<La vergognosa situazione che si vive ormai da anni tra Rosarno e San Ferdinando è una vera e propria bomba ad orologeria>>. E’ quanto dichiara Laura Ferrara, eurodeputata del M5S, ritornata a distanza di un anno nella baraccopoli di San Ferdinando, luogo che nel periodo della raccolta degli agrumi arriva ad ospitare anche più di 2000 migranti in condizioni drammatiche e disumane, con un reale rischio di tensioni sociali crescenti.  Situazione più volte denunciata dalla stessa Ferrara insieme ai colleghi del parlamento italiano Bernini e Parentela, e che purtroppo è peggiorata rispetto al passato. <<Anziché essere dismessa, la baraccopoli cresce anno dopo anno in dimensione, popolazione e in “organizzazione interna”. Sono sempre più numerose le baracche, costruite dagli stessi migranti con legno e cellophane, prive di impianti idrici o elettrici, in situazioni igienico-sanitarie ai limiti dell’immaginario. Latrine a cielo aperto, acqua riscaldata con fuoco a legna, macellerie improvvisate e mercatini all’aperto di abbigliamento usato. Abbiamo constatato la presenza di un nutrito numero di donne, molto probabilmente nigeriane vittime di tratta, che si prostituiscono, nonché l’allarmante presenza di due bambini, che insieme alle famiglie vivono in condizioni che mortificano la dignità umana>>.  Il 19 febbraio 2016 il Presidente della Regione Calabria aveva sottoscritto con Prefettura e Provincia di Reggio Calabria, Comuni di Rosarno, San Ferdinando e alcune ONG, un Protocollo in base al quale alla Regione competeva una funzione di coordinamento logistico e l’ assunzione delle necessarie iniziative di temporanea riorganizzazione del campo volte a migliorarne le generali condizioni di vivibilità.

<<Cosa ne è stato del progetto e dei 300 mila euro stanziati dalla Regione per smantellare la baraccopoli ancora esistente, creare una nuova tendopoli per le emergenze logistiche, di fatto mai realizzata, e dare avvio a pratiche di accoglienza diffusa? Tocca constatare ancora una volta come gli impegni assunti dalla Regione Calabria non siano stati rispettati. Così come registra forti ritardi la realizzazione del progetto da 3 milioni di euro del Piano di Azione Coesione (PAC) finalizzato alla creazione su Rosarno di una rete di accoglienza abitativa e di inclusione sociale per i lavoratori immigrati e le loro famiglie. Ulteriori risorse economiche per far fronte a tale situazione emergenziale potrebbero essere rinvenibili nell’Asse 9 del Por Calabria 14/20, qualora solo vi fosse una concreta e chiara volontà politica diretta in tal senso”>>.
<<Oltre agli ospiti della baraccopoli -continua l’eurodeputata Ferrara – a farne le spese sono evidentemente tutti i cittadini di Rosarno e di San Ferdinando, rassegnati oramai all’abbandono da parte degli amministratori locali e regionali. Famiglie che devono fare i conti con la disperazione e la mancanza di lavoro, piccoli imprenditori agricoli che faticano a coprire i costi della raccolta con il ricavato della vendita.
Ciò che indigna tutti i cittadini onesti di questo territorio è lo spreco o la perdita di risorse e l’abbandono di opere, nonostante la situazione esistente, da parte di quelle istituzioni che dovrebbero invece garantire e tutelare diritti fondamentali>>.
<<Mi auguro di non dover assistere da qui a breve, in occasione dell’ormai prossimo anniversario della rivolta che avvenne 7 anni fa a Rosarno, all’ennesima passerella del Presidente Oliverio. Piuttosto- conclude Laura Ferrara – dia conto a tutti i cittadini della Piana dei fondi inutilizzati, del progetto inattuato e del protocollo sottoscritto e disatteso>>.

Incendiata baraccopoli di migranti

SAN FERDINANDO (RC) – A San Ferdinando, nel reggino, un incendio è divampato stanotte nella baraccopoli creatasi all’interno della tendopoli realizzata dal Ministero dell’Interno che accoglie oltre mille migranti di origine africana nella Piana di Gioia Tauro per la raccolta delle arance. Due migranti sono rimasti feriti lievemente dal rogo che sarebbe di natura accidentale.
Le fiamme si sarebbero sprigionate da un falò acceso nei pressi di una baracca per difendersi dal freddo, e poi propagate distruggendo una decina di altre costruzioni precarie realizzate con materiale di fortuna tra legno e plastica. Distrutta anche una piccola baracca adibita a chiesa e dove ogni domenica veniva celebrata la messa.

Sul posto agenti del Commissariato di Gioia Tauro, carabinieri della Stazione di San Ferdinando e della Compagnia di Gioia Tauro e i Vigili del Fuoco del distaccamento di Palmi che hanno spento l’incendio evitando che si allargasse a tutta la tendopoli e alla baraccopoli. (Foto di repertorio).

Africo e San Ferdinando hanno eletto i loro sindaci

REGGIO CALABRIA – Ufficializzata l’elezione dei nuovi sindaci di Africo e San Ferdinando, comuni sciolti, rispettivamente, nel luglio e nell’ottobre del 2014 per presunti condizionamenti da parte della ‘ndrangheta. Ad Africo, dove ha votato il 65,6% degli aventi diritto, è stato eletto sindaco Francesco Bruzzaniti, candidato della lista “Per Africo”. Bruzzaniti ha ottenuto il 58,4%, mentre l’altro candidato, Francesco Talia, di “Risveglio democratico”, ha riportato il 41,5%. Andrea Tripodi, sostenuto dalla lista “Identità e rinascita”, è invece il nuovo sindaco di San Ferdinando, dove ha votato il 58% degli elettori. Tripodi é stato eletto con una percentuale del 64,7%, prevalendo su Michele Oliva, della lista omonima, che ha riportato il 35,2%.

Tentano di sfuggire ai carabinieri su auto rubata, arrestati due stranieri

SAN FERDINAND (RC) – Due cittadini stranieri, B.Y, di 50 anni, gambiano, e N.J., di 26, del Camerun, domiciliati nella tendopoli di San Ferdinando, sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di tentate lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. I due hanno tentato di sfuggire ad un posto di blocco, in contrada Focoli di San Ferdinando, su un auto rubata finendo peraltro contro una vettura in transito.
In un primo tempo hanno anche tentato di speronare l’auto dei militari per poi proseguire a forte velocità nella speranza di riuscire a dileguarsi. Durante la fuga, però, sono andati a sbattere contro un’altra autovettura in transito e sono stati bloccati.

Immigrato ucciso, alta tensione a San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – “Italia mafia”, “Italia razzista”, “Carabinieri assassini”: sono le scritte sugli striscioni sorretti dai circa 300 migranti che stanno protestando a San Ferdinando, il comune della Piana di Gioia Tauro dove ieri un carabiniere ha ucciso un immigrato che lo aveva ferito al volto con una coltellata. Tensione alta, con le forze di polizia in borghese a controllare la zona, e i migranti, alcuni incappucciati, che urlano slogan e cori nella piazza del Municipio. Chiaro il messaggio, come ha affermato anche uno dei migranti nel corso della protesta: «Non siamo qui per fare la guerra o per creare il caos, siamo qui per lavorare e per mangiare. I carabinieri devono venire per mettere pace e non per uccidere. Quello che è accaduto ieri – ha aggiunto – non è giusto. Vogliamo che tutta l’Italia e tutta l’Europa lo sappiano».

E’ improntato ad indifferenza l’atteggiamento dei cittadini di San Ferdinando in merito alla protesta messa in atto dai migranti ospiti della tendopoli dopo l’episodio di ieri in cui è morto un cittadino maliano di 27 anni. Nella piazza del Municipio del centro della Piana di Gioia Tauro ci sono alcuni cittadini che assistono alle proteste seduti sulle panchine o ai bordi della piazza. Non c’è alcuna reazione e nessuno ha voluto commentare quanto sta accadendo.

Provenienti dalla Calabria le arance della salute e della legalità

arance della saluteSAN FERDINANDO (RC)-Le arance della salute e della legalità con il 10 in condotta provenienti dalla Piana di Rosarno-Gioia Tauro, nei giorni 18,19,20,21 febbraio  saranno distribuite in 1010 punti vendita di Carrefour in tutta Italia, la raccolta di fondi sarà destinata all’AIRC per l’attività di ricerca sul cancro. Questo progetto nasce “con i canoni della solidarietà – ha affermato in apertura Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – nell’incontro con la Stampa che si è svolto nello stabilimento dell’.O.P. Spagnolo SCARL., a San Ferdinando. “E’ una iniziativa  – ha commentato Molinaro – che contribuisce anche a far tenere accesi i fari sulla Calabria positiva che lavora e produce  e noi – ha ribadito –   continueremo con un impegno costante e continuo su questo territorio, che, dopotutto, con la mobilitazione  “Non lasciamo sola Rosarno…Coltiviamo gli stessi interessi” non ha avuto soste”.  Parole di grande incoraggiamento e apprezzamento sono venute dal Consigliere Regionale Arturo Bova, Presidente Commissione Regionale contro la ‘ndrangheta, – presente all’incontro –  che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, “che è un contributo formidabile per l’affermazione della legalità fatta di concretezza, si nutre di lavoro vero e di attenzione e soluzioni ai problemi del territorio. Dalla piana di Rosarno- Gioia Tauro  – ha concluso -deve venire un grande segnale di svolta.   Il  protagonismo della Coldiretti e dell’agricoltura è sotto gli occhi di tutti, è questo sarà tenuto in grande considerazione, con un confronto continuo, nel programma e attività della Commissione consiliare contro i fenomeni ‘ ndranghetisti”.