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San Fili, tornano le Notti delle magare con il concerto di Mimmo Cavallaro

SAN FILI (CS) – Domenica 9 luglio, in piazza San Giovanni alle 21.30, si terrà il concerto di Mimmo Cavallaro all’interno della XIII edizione de “Notti delle magare”. Un percorso lungo un anno che si conclude con tre eventi musicali in questo luglio 2023. Il festival è voluto fortemente dalla sindaca Linda Cribari e dalla sua amministrazione comunale con la direzione artistica di Vera Segreti, presidente della cooperativa Teatro in note.

La XIII edizione del festival, cofinanziato dalla Regione Calabria – Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività culturali – Annualità 2022, continuerà poi giorno sabato 15 luglio, sempre in piazza San Giovanni alle 21.30, con il concerto della Davis Muccari band feat. Antonio Grosso e si conclude domenica 16, stessa location e stesso orario, con l’esibizione musicale dei Cumededé.

Le “Notti delle magare” è un evento organizzato dal Comune di San Fili, allo scopo di promuovere la filiera turistico-culturale del territorio, attraverso la valorizzazione di un elemento di forte identità popolare – le Magare – attorno alle quali ruotano tradizioni e antiche leggende.

 

Si svolge nel centro storico del borgo e si compone di micro-manifestazioni di diversa natura: premi letterari, performance artistiche e musicali, laboratori, proiezioni, mostre, fiere, degustazioni e vendita di prodotti tipici ed artigianali.

 

«La tredicesima edizione delle “Notti delle magare” 2023 – dice il sindaco Linda Cribari – continua il 9 luglio con il concerto di Mimmo Cavallaro, interprete autorevole della tradizione musicale calabrese e della musica popolare italiana. L’estate a San Fili proseguirà fino al 23 settembre, con oltre 40 appuntamenti. Arte, cultura, mistero, magia, musica, educational, impegno civile, sport, ambiente, tradizioni, si incontrano per vivere una grande narrazione di emozione e bellezza, di futuro etico e responsabile, di tempo condiviso e immaginario, nel nostro incantevole Borgo. Il festival è un invito a condividere la scintilla vitale della creatività: quella gioia, ora intima e poetica, ora brillante ed euforica, che l’arte genera ogni volta. L’arte, d’altronde, in ogni tempo di incertezza, ha sostenuto la resistenza, contrastato la deriva, confortato la fiducia, acceso la speranza, inventato il domani. In questo i festival artistici assumono un ruolo “di servizio”, verso i singoli e la comunità, eticamente imprescindibile, socialmente necessario. Per questo continueremo a costruire armonia».

«Essere il direttore artistico di un festival così importante e sentito dalla popolazione di San Fili è un piacere oltre che un onore – dice Vera Segreti – Completiamo le attività finanziate nel 2022, con la presenza di realtà artistiche del territorio che devono essere valorizzate. Le chiudiamo con tre concerti di grandi artisti della nostra regione che hanno fatto della musica popolare il loro credo artistico sapendo innovare i suoni della tradizione arrivando così anche alle nuove generazioni. Il festival – prosegue Vera Segreti – vuole riannodare il filo delle tradizioni, il vissuto popolare legato a queste e ai rituali magici di un tempo, dare senso al ritorno all’origine, come direbbe Pasolini, perché solo se conosciamo le nostre radici storiche, culturali e antropologiche, noi possiamo dare significato al nostro presente e pensare al futuro di una comunità, riconoscerne l’identità. In questo percorso attraverso la musica, linguaggio delle emozioni che parlano al cuore, vogliamo recuperare la poetica che abita nell’uomo, creare momenti di aggregazione e incontri per dare spazio alla comunicazione alla creatività. Invito tutti a venire a San Fili per scoprire le bellezze del territorio e passare tre serate di grande musica».

San Fili, ultimo appuntamento di Teatro Rossosimona con “Tenimmoce accussì”

SAN FILI (CS) – Ultimo appuntamento domenica 18 dicembre per la prima parte della rassegna “Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali” prodotta da Teatro Rossosimona con la direzione artistica di Lindo Nudo.

Alle 18 il Teatro Gambaro di San Fili accoglierà uno spettacolo della compagnia Porta Cenere dal titolo “Tenimmoce accussì”, scritto e diretto da Elisa Ianni Palarchio e interpretato da Mario Massaro.

Una rappresentazione che oscilla fra umorismo amaro e arguta ironia con protagonista una donna in costume da bagno, seduta ad un tavolino in plastica sovrastato da un ombrellone, presso un lido in spiaggia che sorseggia un bicchiere di latte di mandorla sfogliando un giornale di pettegolezzi in completo relax. Una situazione comune a molte spiagge italiane in cui la protagonista si muove e si produce in una riflessione sul senso minimo della vita, a partire dal saper fare un latte di mandorla per esaltarne le qualità e il gusto sublime, fino a lambire un certo senso di beata rassegnazione circa un corpo che ha oltrepassato l’età della giovinezza e perde tono col trascorrere del tempo. Il culmine della digressione si raggiungerà per un imbarazzante contrattempo: ha un seno scoperto, ma lei non se ne accorgerà finché un uomo, passando accanto a lei, glielo farà notare. Da quel momento in poi, per coprire un evidente imbarazzo, la protagonista si ergerà in un crescendo arguto e aggressivo, che spaventerà l’uomo facendolo fuggire e ci consegnerà una donna abbandonata senza freni inibitori alle emozioni inaspettate che scaturiscono dai piccoli avvenimenti della vita quotidiana.

Hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo Antonella Carbone (costumi), Matteo Costabile (direzione tecnica), Antonio Arena (sonorizzazioni), Lorenzo Vommaro (gestione audio). La voce fuori campo è di Renato Costabile.

La rassegna “Tutti a teatro”, realizzata in condivisione  con l’amministrazione comunale di San Fili guidata da Linda Cribari, riprenderà a gennaio 2023 con nuove interessanti proposte.

Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione dal 2003 e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria come compagnia professionale (L.R. n. 19/2017).

A San Fili “I Cavalieri di Aristofane”, reading musicale di e con Max Mazzotta

Nuovo appuntamento per la rassegna “Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali” realizzata con la condivisione dell’amministrazione comunale  di San Fili (Cs) e con la direzione artistica di Lindo Nudo, fondatore della compagnia Teatro Rossosimona.

Arriva sul palcoscenico del Teatro Gambaro, domenica 4 dicembre alle ore 18, “I Cavalieri di Aristofane”, reading musicale di e con Max Mazzotta, uno spettacolo che va ad arricchire un cartellone che sta riscuotendo grandi consensi di pubblico.

In questo lavoro, presentato per la prima volta la scorsa estate alla Villa Romana di Casignana durante la rassegna teatrale “Letture dalla Magna Grecia”, Mazzotta fa un lavoro di riscrittura contemporanea del testo del commediografo greco spostando i personaggi in Calabria, compiendo un riadattamento in cui i protagonisti paiono figure politiche e mecenatesche della nostra epoca. Aristofane è l’autore che per primo consegna al popolo l’arma affilata della satira, del riso sovversivo, che mette a nudo le bassezze di un potere grottesco, falso ed egoista, ed è sorprendente scoprire l’attualità dei suoi personaggi, la straordinaria somiglianza dell’Atene del V secolo a.C. alla società dei nostri giorni.

In scena con l’attore e regista cosentino, il musicista Antonio Belmonte esegue dal vivo una partitura originale composta appositamente per lo spettacolo dallo stesso Mazzotta.

La rassegna teatrale del Gambaro proseguirà con lo spettacolo di burattini “Zampalesta u cane tempesta”, di e con Angelo Gallo – l’11 dicembre alle 18 e il 12 dicembre in matinée per le scuole – e con la pièce “Tenimmoce accussì”, di Elisa Ianni Palarchio, con Mario Massaro – il 18 dicembre alle 18.

Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione dal 2003 e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria come compagnia professionale (L.R. n. 19/2017).

San Fili, sequestrata pista abusiva realizzata per l’esbosco

COSENZA 29 settembre 2021 – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Paola hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro in località “Carrera” nel comune di San Fili (cs) in un terreno privato una strada in terra battuta, lunga 300 mt circa con larghezza media di 3,50 metri. La strada, è stata realizzata per essere usata da una ditta boschiva che in quel luogo aveva in atto un taglio di un bosco di faggio regolarmente autorizzato. Dal controllo dei militari è però emerso, che la strada utilizzata per l’esbosco del materiale legnoso, è stata realizzata senza nessun titolo autorizzativo previsto, ovvero del necessario permesso di costruire, e la mancata acquisizione dei necessari pareri degli enti preposti in quanto essa ricade in area sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico. Si è pertanto proceduto al sequestro della strada e alla denuncia del legale rappresentante della ditta boschiva e del tecnico che ha curato il progetto esecutivo di miglioramento del bosco.

Fred De Palma incontra le Magare di San Fili

SAN FILI (CS) – Le Notti delle Magare” si colorano della musica di Fred De Palma, fenomeno musicale dell’estate italiana, che fa delle sonorità ballabili uno dei segreti del suo successo.

Domani sera, alle ore 22.00, San Fili regalerà a tutti gli appassionati della musica pop e dell’hip hop un concerto gratuito, unico evento in Calabria tra gli eventi del rapper torinese.

Un’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale e dal sindaco Antonio Argentino, sostenuta dalla Publiepa di Pino De Rose e dal direttore artistico Melissa Acquesta, con il contributo di Luca Francesco Pezzi, che ha curato gli aspetti organizzativi dell’atteso evento.

Le migliaia di fans che invaderanno il borgo delle magare intoneranno con Fred De Palma tutti i suoi successi, a partire da quello dello scorso anno, “D’estate non vale”, cantata in collaborazione con Ana Mena – tormentone estivo che ha ottenuto il doppio disco di platino -, al nuovo singolo “Una volta ancora”, eseguito nuovamente con l’artista spagnola, che ha già ottenuto quasi 29 milioni di visualizzazioni su YouTube e che è attualmente al secondo posto dell’Italy Top 50 di Spotify.

Solo ieri Fred De Palma ha annunciato ufficialmente che il prossimo 13 settembre uscirà il suo nuovo album, che si intitolerà Uebe.

L’annuncio è avvenuto con un post davvero singolare, che ha condiviso sui propri canali ufficiali social: «UEBE vuol dire baby. UEBE rappresenta il cambiamento, inventare qualcosa che prima non c’era e renderla tua. UEBE è l’inizio di un movimento. UEBE è il titolo del mio nuovo disco che uscirà il 13 settembre. Dillo a tutti, UEBE».

E a San Fili, nel mezzo de “Le Notti delle Magare”, Fred De Palma urlerà Uebe.

A San Fili si rivivono le “Notti delle Magare”

SAN FILI (CS) – Da giovedì 1 a domenica 4 agosto, quando il Sole inizia a tramontare, mentre le ombre cominciano ad allungarsi, prima di sparire nel buio, torna uno degli appuntamenti serali più attesi dell’estate calabrese: “Le Notti delle Magare”, kermesse di spettacoli ed eventi culturali, unica nel suo genere, che si tiene nel borgo di San Fili (CS), il paese delle streghe buone.

Un festival della cultura popolare, patrocinato dalla Regione Calabria, che celebra il fascino delle sue tradizioni e l’identità di un luogo suggestivo e affascinante.

Nello storico Caffè Renzelli del centro storico di Cosenza, alla presenza del sindaco Antonio Argentino, del direttore artistico Melissa Acquesta e del giornalista Valerio Caparelli, è stato presentato alla stampa il nutrito cartellone della manifestazione.

Ideato e promosso dalla Publiepa di Pino De Rose, con il supporto di Luca Francesco Pezzi e la direzione artistica di Melissa Acquesta e la collaborazione del Comune di San Fili, l’evento storicizzato si animerà lungo il corso principale e negli angoli più caratteristici delle stradine che si snodano nel centro storico.

Tutti i giorni, dalle ore 19.30 a notte inoltrata, mentre per le vie del borgo si succederanno gli spettacoli degli artisti di strada, sarà possibile prendere visione di due importanti eventi di arte contemporanea, curati da Melissa Acquesta e presentati in Italia per la prima volta in assoluto:

la mostra fotografica di Margarita Kareva e le video installazioni di Oliver Latta Aka Extraweg, dal titolo Plastic Love, patrocinata da Legambiente Calabria per il suo importante messaggio di lotta al mondo della plastica e alla promozione di azioni rivolte a favore dell’ecosostenibilità ambientale.

Contemporaneamente, mentre i palati dei presenti possono scoprire i tanti gusti delle tipicità agroalimentari ed enogastronomiche del territorio, amplificati e resi protagonisti dalla presenza alternativa dello Street Food Italiacartomanti e maghe saranno le protagoniste principali della serata con le loro pozioni di erbe e segreti elementi, oltre che con la lettura dei cristalli.

Anche i bambini potranno divertirsi tutti i giorni con l’animazione pensata appositamente per loro con un’Area dedicata per giochi e laboratori ludico-educativi (lettura di favole, truccabimbi, laboratori manuali, caccia al tesoro, ecc.).

Anche il cinema sarà presente nelle prime due serate del festival, con proiezioni gratuite all’aperto per gli amanti della celluloide.

IL PROGRAMMA DEGLI altri eventi collaterali e appuntamenti con la musica:

Giovedì 1 agosto, alle ore 21.30, tutta l’attenzione sarà rivolta allo spettacolo di danza che terranno le scuole “Arte Danza”“Ehlani Dance”“Associazione Scarpette Rosse”.

Al termine dello spettacolo di danza si continuerà a ballare con la musica di Provenzano DJ, un evento imperdibile per tutti i giovanissimi che seguono le performance musicali  del disck jockey romano.

Venerdì 2 agosto, dalle ore 19.30, la musica invaderà le strade del borgo con l’esibizione de “I ragazzi del Juke Box”, della “Discopatici Live Band” e dell’”Ica’s Acoustic Trio”.

Alle ore 21.30, in prima nazionale, si terrà lo spettacolo teatrale, scritto e diretto da Barbara Bruni eFrancesco Antonio Conti, dal titolo “Malìa – InCanto del Sud”.

Sabato 3 agosto, alle ore 19.30, a cura della Modgard Eventi, si terrà nell’Area Game il Super Smash Bros su Nintendo Switch.

Nel frattempo, insieme ai tre gruppi che già la sera prima hanno colorato di note le strade del borgo, si potrà ascoltare anche l’intrattenimento musicale della band WhiteBread 69 Jazz-Blues.

Alle ore 22.00, nell’apposita area disco all’aperto, tutti potranno ballare seguendo i ritmi e le selezioni diWalter Pizzulli, che introdurrà il momento clou con DJ SET, special guest di Radio M2O.

Domenica 4 agosto, a partire dalle ore 19.30, mentre la musica introdurrà gli appuntamenti previsti per la serata di chiusura del festival, nell’Area Game si terrà il Torneo FIFA19 su PS4, sempre a cura della Midgard Eventi.

Alle ore 21.00, la musica sarà ancora la protagonista della serata con l’esibizione della “Banda Destino Zero”Cover Band di Luciano Ligabue.

La chiusura col botto, come si suol dire, sarà tutta per il concerto live (inizio ore 22.00) del fenomeno musicale italiano, Fred De Palma, rapper torinese amatissimo da tutte le generazioni e in testa alle classifiche più importanti: 23 milioni di visualizzazioni su YouTube e attualmente al secondo posto dell’Italy Top 50 di Spotify. Importante sottolineare che l’organizzazione ha voluto rendere gratuito l’ingresso al concerto, unica iniziativa in Calabria.

Interessante anche l’iniziativa voluta dalla Publiepa, che ha incluso nel ricco programma del festival il gruppo della #SelfyBox: nelle serate del 3 e 4 agosto si potrà pubblicare su Instagram una foto dell’evento postandola con l’hashtag #lenottidellemagare2019.

Indipendentemente teatro, domani in scena a San Fili “Tutto può succedere”

SAN FILI (CS) – Lo spettacolo, scritto e diretto da Francesco Arno e interpretato insieme con Raffaella Reda sarà il terzo spettacolo programmato nel festival diretto da Dante de Rose e organizzato da Teatro della Ginestra. Gli spettacoli sono in programmazione al Teatro Gambaro di San Fili dall’11 al 27 giugno.
“Tutto può succedere” è una commedia che racconta la storia di Francesco, un disoccupato che sognava di fare l’attore, e Raffaella, un’attrice di scarso successo. La coppia, a causa dei problemi legati al lavoro, sta vivendo una crisi matrimoniale. Un giorno Raffaella riceve una telefonata con la quale le comunicano di aver superato il provino per il ruolo da protagonista di uno spettacolo che farà una tournée a Parigi. Francesco, tormentato dal suo fallimento, non accetta il fatto che la moglie possa avere successo e cerca in ogni modo di dissuaderla a firmare il contratto. Nei ritmi comici dell’azione Francesco drammatizza molto la situazione fino al punto di minacciare il suicidio. Con “Tutto può succedere” si vuole sottolineare che i sogni possono avverarsi in ogni momento.

 

A San Fili riparte “Indipendentemente teatro”. Intervista al direttore artistico Dante de Rose

SAN FILI (CS) – Domani al teatro “Gambaro” di San Fili avrà inizio la rassegna “Indipendentemente teatro”. Ne ho parlato con Dante de Rose, direttore artistico della rassegna.

Domani il ritorno della rassegna “Indipendentemente teatro”, rassegna giunta a quale edizione?

L’ottava edizione

Perché è stato scelto il nome “Indipendentemente teatro”?

La rassegna è nata nel 2004 dall’esigenza di una serie di artisti prevalentemente dell’hinterland cosentino che non avevano le possibilità economiche ed organizzative di esibirsi. Dagli incontri con vari colleghi veniva fuori sempre il concetto “Indipendentemente da tutti”, da qui abbiamo preso il nome. La prima edizione si basava su monologhi, alla fine di ogni monologo si svolgevano incontri con il pubblico, incontri in cui c’era l’estrazione di un libro da consegnare ad uno spettatore fortunato, un modo per avvicinare ancor di più gli spettatori, soprattutto quelli non educati al teatro. Le prime tre edizioni hanno avuto esito positivo, il quarto non ha avuto ottimi esiti per cui ci siamo fermati ed abbiamo ripreso nel 2011; siamo andati avanti fino al 2015, anno in cui ci siamo nuovamente fermati per motivi organizzativi. Quest’anno abbiamo partecipato ad un bando regionale ed abbiamo vinto presentando un progetto che aveva come tema la presenza delle donne nel mondo dell’arte.

Qual è il fil rouge che collega gli spettacoli?

Oggi spettacolo, ad eccezione di “Dafne non pensare”, che ha debuttato lo scorso anno all’interno di un altro progetto, è stato scritto e pensato per questo festival.

Ad aprire la rassegna “Virginia e i fiori” di Nunzio Scalercio, da sempre noto per l’ilarità…

È un Nunzio Scalercio totalmente diverso da quello che siamo abituati a vedere. Chiude lo spettacolo con un classico doppiaggio, però tutta la parte precedente è attore vero. Ha frequentato la scuola di attore negli anni ’90, a me piace definirlo one man show perché fa più cose (canta, recita, fa doppiaggio, scrive), però in questo spettacolo interpreta il personaggio come un attore. Lo spettacolo si intitola “Virginia e i fiori” e parla di Virginia Woolf.

Cinque spettacoli a cui si aggiungono il concerto dei Coram populo e la mostra fotografica al castello di Cleto…

Il 6 luglio al castello di Cleto si terranno il concerto dei Coram popolo, dedicato alle donne nei brani di Fabrizio de Andrè, e la mostra fotografica. Abbiamo scelto questo luogo ricco di suggestioni che ci consente al contempo di distaccarsi dal tipico teatro come quello di San Fili che ospiterà i 5 spettacoli.

Perché avete deciso di aggiungere anche il concerto e la mostra fotografica?

Il tema della rassegna è la figura femminile nel mondo dell’arte, per cui è opportuno aggiungere anche altre arti come la musica e la fotografia. Mi piaceva l’idea di contaminare generi artistici coinvolgendo più tecniche diverse.

Una rassegna che parte pochi giorni prima dell’arrivo dell’estate in un periodo in cui altre rassegne teatrali sono giunte a termine…

Una scelta dovuta intanto a motivi climatici , poi perché è il periodo in cui non sono in corso altre rassegne. In inverno a San Fili le temperature sono rigide, per cui sarebbe stato difficile fare la rassegna in quel periodo; abbiamo stipulato una convenzione con un ristorante del luogo, per cui gli spettatori, terminato lo spettacolo, potranno fermarsi a cena con noi, un modo per socializzare ed effettuare uno scambio di idee tra attori e pubblico.

Una rassegna che è un po’ un modo per combattere e cercare di abbattere gli ostacoli che il teatro si trova di fronte…

Ogni volta che partecipò ad un incontro dedicato a tematiche teatrali si sente spesso dire “crisi del teatro”, ma non c’è la crisi del teatro, perché se osserviamo attentamente possiamo vedere che c’è tanto teatro. Forse ciò che manca è una visione più generale da parte di chi amministra la cosa pubblica.

Rita Pellicori

Ritorna “Indipendentemente teatro”, cinque spettacoli a San Fili

SAN FILI (CS) – Ritorna Indipendentemente Teatro. Il festival organizzato da Teatro della Ginestra e diretto da Dante de Rose ha avuto diverse edizioni negli anni passati.

Quest’anno ha avuto una veste più ampia che ha previsto altre attività oltre agli spettacoli, e terminerà nel mese di luglio con una mostra fotografica all’interno del Castello di Savuto a Cleto.

Dall’11 al 27 giugno saranno in programma cinque spettacoli teatrali al Teatro Gambaro di San Fili. Quest’anno la scelta degli spettacoli ha privilegiato una poetica precisa mirata a percorrere le tracce dei mondi della donna artista, più punti di vista attraverso la letteratura, la poesia, la pittura, la fotografia, la danza, il teatro, il cinema.

Il direttore artistico Dante de Rose dice: «Ci piace pensare che la forza del festival risieda nella sua capacità di parlare ai giovani e a quelle persone che non si riconoscono (almeno, non ancora) nella definizione di “amanti del teatro”, per offrire momenti culturali alternativi a quelli dilaganti fondati sulla fruizione, purtroppo anche a teatro, di spettacoli televisivi o comunque mutuati dalla televisione. Pur nel segno della continuità, IndipendeMente teatro festival, rispetto alle edizioni precedenti, presenta delle novità con altre attività oltre agli spettacoli teatrali, in modo da dar loro nuovi stimoli per uscire da una quotidianità noiosa e che a volte diventa pericolosa».

A San Fili, martedì 11, il primo a salire sul palco del Teatro Gambaro sarà Nunzio Scalercio con uno spettacolo scritto a quattro mani con Stella Romano e prodotto da Teatro della Ginestra e Spigaweb.org “Virginia e i Fiori”;  il lavoro mette in scena il paludato Professor X, personaggio citato da Virginia Woolf in “Una stanza tutta per sè”, che alla vigilia di un convegno in cui è chiamato a conferire cerca di scrivere un intervento che possa compiacere gli accademici che glielo hanno commissionato. Inizialmente, preso dal furore tutto maschilista che gli nega una visione chiara della realtà, con l’aiuto di un’attenta lettura del saggio della Woolf capisce che c’è qualcosa che non va nel suo ragionamento e i preconcetti iniziano a vacillare.

Magna Grecia, la sconfitta della tirannia da GOT a Sybaris

La storia della nostra terra è ricca di eventi seppelliti dalla polvere di città e memorie dimenticate.

A volte, però, queste memorie riescono a riscattare la loro ricerca di giustizia nelle opere di chi ne comprende e coltiva l’importanza, portando il proprio studio e tempo su di un palcoscenico e diffondendo quella storia che è nostra, nel sangue e nella discendenza.

Abbiamo visionato da poco la tanto attesa ottava stagione di Game of Thrones e il finale ci ha riportato alla mente, per somiglianza di eventi, una messa in scena teatrale del 2015 a opera della Compagnia delle Stringhe: Magna Grecia. Un musical con un cast di 29 elementi, scritto da Antonio Malfitano con musiche e arrangiamenti di Nicola Bortone. Una tragedia greca in chiave moderna, che ha schiuso il sipario sull’antica città di Sýbaris, la grande guerra contro i Crotoniati alla fine del VI secolo a.C. e una tormentata storia d’amore.

LA TRAMA

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La messa in scena si svolge nelle poleis di Sybaris e Kroton. L’opera Magna Grecia racconta le vicende che porteranno il protagonista Telys (interpretato da Danilo Minervino), personaggio realmente esistito nella storia della nostra terra, a cambiare le sorti di Sybaris, innalzando una rivolta per soverchiare l’oligarchia aristocratica. In nome della democrazia, il consiglio dei mille viene scacciato dalla polis, ma presto questo sogno di vittoria per il popolo si trasformerà in tirannia da parte del demagogo. Nella sotto-trama, due storie d’amore: la prima tra il figlio dell’aristocratico Leuco (Giuseppe Zuccarelli), Asterio (Valter Lombardo), e la giovane Emera (Danila Palazzo); la seconda avrà come protagonista la sorella di Asterio, Dafne (Alba Onofrio), perdutamente innamorata di Telys. Il primo un amore che non conoscerà l’alba per la dipartita del giovane guerriero per mano di Telys, il secondo un amore proibito, a causa di intrecci politici che porteranno a un malaugurato epilogo per i due amanti.

La guerra sarà inevitabile, portata avanti dalla tirannia di Telys e guidata da un fato avverso, i fiumi Crati e Sibari (odierno Coscile) si coloreranno di rosso del sangue dei Sibariti, finché la vittoria di Kroton, guidata al tempo da Pitagora (Francesco Cauteruccio) e Milone tra le milizie (Sante Onofrio), sarà compiuta e la tomba del tiranno riempita.

IL COMMENTO

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Ripercorrendo eventi storici realmente accaduti, quali la guerra tra le due città che portò Sybaris alla disfatta, la compagnia ha mostrato quanto l’amore possa sconvolgere le decisioni e la vita di due intere popolazioni. In apertura di sipario, ci troviamo davanti il tipico coro greco rivisitato per l’occasione in chiave moderna, che ricorda allo spettatore quanto possa essere importante la conoscenza della storia. L’elemento corale sarà presente in tutta la rappresentazione, impreziosendo i momenti culmine di decisione importanti per i protagonisti. Lo stesso ribadirà il concetto d’apertura a fine opera, mettendo in guardia dagli errori compiuti da chi non conserva memoria. I testi dei brani eseguiti, così come l’intera sceneggiatura, è a cura di Antonio Malfitano, studioso di storia antica presso l’Unical e l’Università Orientale di Napoli, che con grande cura ha riordinato i frammenti storici di Sibari, tramandatici da Erodoto, Diodoro Siculo, Strabone e Filarco di Atene. Un lavoro minuzioso, a cui si è unita la componente romanzata, al fine di trasmettere al pubblico un messaggio storico fruibile tramite emozioni e musica.

“Non c’è gloria senza memoria, sotto la terra giace la Storia”

La Compagnia delle Stringhe di San Fili ha portato in scena sei musical inediti, dimostrando che l’auto-produzione e l’amore per il teatro possono essere manifesti efficaci di messaggi forti e complessi. In questa particolare opera, gli attori si sono imbattuti nella difficoltà di portare in scena una realtà lontana dai nostri giorni, con dialoghi ricchi di termini arcaici e ricercati, ma che stimolano la mente di chi li ascolta. Convincenti nei dialoghi politici e struggenti in amore, colpiscono le trovate sceniche in cui le fazioni dei due eserciti si confrontano, ruotando su se stessi in vista della grande battaglia che porterà Kroton ai fasti.

Altro punto di forza dell’opera è l’ausilio di un corpo di danza nelle scene portanti della trama, che snoda i propri passi sui brani amorosi e lo struggimento dei protagonisti. Un plauso in particolare per le voci limpide e potenti di Emera, interpretata da Danila Palazzo, ed Eris, interpretata da Anica Giraldi. Queste ultime ci offrono un atto recitativo di altissima qualità nel cantare insieme come se fossero un’unica entità.

L’elemento divino cammina tra gli uomini

In molti dialoghi della rappresentazione, traspare con forza la componente della credenza divina che caratterizza azioni e umori dei personaggi. Nelle opere greche questo elemento era fortemente adottato e anche in questa le è stata resa giustizia. Eris, la dea della discordia, intreccia i suoi fili nelle menti dei protagonisti, generando scontri e guerre, fino a giungere a epiloghi mortali. Più volte è ribadito, però, che l’uomo è artefice del proprio destino, come è compito dell’uomo retto non cadere nell’inganno di chi prova a contaminare la sua anima con il germe del male.

Amicizia e lealtà

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Il tema dell’amicizia e della lealtà in Magna Grecia porta il nome di Fileta, alleato di Telys, pronto a morire per la completa fiducia riposta nel suo compagno. Interpretato da un talentuoso Salvatore Storino, il personaggio acquista tantissimi punti di forza: è un uomo d’onore, un guerriero, una spalla fedele e un donnaiolo. Sfaccettature che sono rese con abile credibilità dall’attore.

Infine, il bacio dell’addio

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Nel climax dell’opera, con una Sibarys dalle porte sbarrate e il sangue di guerrieri e cittadini morti per la resistenza, la giovane Dafne deciderà di porre fine alla sofferenza del proprio popolo con il sacrificio più grande. Incontrerà, così, Telys e in un bacio profondo, che ci ricorda l’altrettanto ultimo scambiato tra Jon Snow e Daenerys Targaryen sullo sfondo di una Westeros in cenere, lo conduce alla morte colpendolo con un pugnale. L’emozione è forte, le lacrime amare, ma la guerra è finita per entrambe le poleis.

IN CONCLUSIONE

Un’opera monumentale, dedicata a un pubblico che ha desiderio di conoscenza e intrattenimento educativo. Antonio Malfitano, poliedrico nella sua produzione teatrale e non, ci consegna una rappresentazione pregna di sangue e amore, in grado di conquistarci totalmente. Semplici nei loro costumi, ai nostri occhi gli attori sembrano portare le sete più preziose, come prezioso è il loro contributo nel realizzare la messa in scena Magna Grecia, fruibile gratuitamente sul sito dell’autore https://www.antoniomalfitano.it/.

Miriam Caruso