Archivi tag: San Pietro Lametino

Stefania morta con i suo figli nell’alluvione, il marito a processo per maltrattamenti

LAMEZIA TERME – Va a processo Angelo Frija, il marito di Stefania Signore, strappata alla vita insieme a Cristian e Nicolò nell’ottobre 2018, quando tutti e tre vennero travolti da fango, acqua e detriti. Angelo Frijia, 39 anni, è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti proprio ai danni della moglie Stefania e l’udienza è fissata al 10 febbraio. Il marito avrebbe agito “con le aggravanti di aver agito per futili motivi dovuti alla morbosa gelosia nei confronti della moglie e di aver commesso i fatti alla presenza dei figli minori”.

I presunti maltrattamenti risalirebbero all’anno precedente alla scomparsa della donna che sarebbe stata aggredita in più episodi dal marito e alla presenza dei figli. Il 39enne le avrebbe procurato anche lesioni. E oltre alle ulimiazioni, sofferenze e privazioni, ad agosto 2018, qualche mese prima di morire, Stefania era finita in pronto soccorso per un “trauma cranico minore” come da referto.

San Pietro Lametino, ritrovato il corpo del piccolo Nicolò

LAMEZIA TERME (CZ) – Il corpo del piccolo Nicolò due anni travolto dall’ondata di piena del torrente Caltagalli è stato ritrovato nelle campagne di San Pietro Lametino.

Lo si apprende da fonti dei Vigli del Fuoco. Le ricerche non si erano mai fermate dallo scorso 5 ottobre quando a causa dell’ondata di maltempo persero la vita anche  la madre Stefania Signore e il fratello Crhistian di sette anni.

E proprio oggi pomeriggio si sarebbero dovuti tenere i funerali si Stefania Signore e del suo bambino Chtistian di soli sette anni. Da ieri è aperta la camera ardente dove migliaia di persone si sono recate per salutare le vittime dell’esondazione del torrente Cantagalli. Il rito funebre è stato rinviato a data da destinarsi

Ecotec Srl: “L’azienda non è coinvolta nell’inchiesta Blak Out”

Lamezia Terme ( Cz) – “In riferimento all’articolo pubblicato sui quotidiani di informazione in data 29/03/2016, relativo all’operazione “Black out” condotta dalla Procura di Cosenza, che ha sgominato una banda del rame tra Cosenza e Catanzaro, l’Amministratore Unico di ECOTEC S.R.L., fa presente quanto segue: la ditta ECOTEC srl, con sede in Lamezia Terme, frazione San Pietro Lametino, non è assolutamente coinvolta nella suddetta inchiesta”. Questo quanto riportato in un comunicato diffuso dalla società.  “L’azienda coinvolta- si legge ancora-  è invece la ECOTEK srl, che però non ha la propria sede nella frazione di San Pietro Lametino, come invece riportato dall’articolo. Una lieve, e comunque poco percepibile, differenza tra la denominazione della nostra società (ECOTEC srl) e quella dell’azienda indagata (ECOTEK srl), che  tuttavia, avendo scritto che la ditta incriminata si trova nella frazione di San Pietro Lametino, ha provocato una falsa informazione, vale a dire che la ditta sottoposta ad indagine fosse la nostra, circostanza a noi resa evidente dalle innumerevoli segnalazioni e richieste di informazioni ricevute tra la giornata di ieri e quella odierna. Pertanto, ribadiamo che la ditta ECOTEC srl, con sede in San Pietro Lametino, non ha nulla a che vedere con l’indagine in argomento e che la stessa opera in tutt’altro settore (costruzione e gestione di impianti di depurazione) rispetto a quelli accostati al filone di indagine cui il menzionato articolo fa riferimento.”