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Cuzzocrea parla di rifiuti e sanità

RENDE – Andrea Cuzzocrea, capolista di Centro Democratico alle prossime elezioni regionali è intervenuto sul problema rifiuti, sottolineando quanto sia necessario sfruttare al massimo le potenzialità produttive della raccolta differenziata piuttosto che continuare a mandare i rifiuti in Francia. Il candidato sottolinea quanto la politica regionale debba concentrarsi sulla riconversione di rifiuti che si prestino alla produzione di energia elettrica e termica, un percorso attuabile attingendo prima di tutto ai fondi strutturali europei. Seguendo questa direttrice, secondo Cuzzocrea, il territorio calabrese trarrà vantaggio in termini di pulizia, di creazione di nuovi posti di lavoro e di una riduzione delle tasse. Il candidato CD ha poi proseguito spostandosi sulla sanità, sottolineando tra gli altri temi la necessità di assicurare il buon funzionamento degli ospedali di frontiera, in modo da arginare l’emigrazione sanitaria.

Beatrice Lorenzin in visita agli Ospedali Riuniti di RC

REGGIO CALABRIA – Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, affiancata  dal candidato presidente del Nuovo Centrodestra Nico D’Ascola, visiterà gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. L’incontro è previsto per  domani, alle ore 11:00 presso il nosocomio reggino. Alle ore 14:00 il Ministro si recherà all’ospedale di Melito Porto Salvo, mentre alle ore 18:00 è previsto un incontro presso la sede dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria, in via Sant’Anna . “La visita del Ministro della salute, Beatrice Lorenzin rappresenta  un cambio di passo da parte di una  politica che vuole  verificare di persona  sul territorio le condizioni  della sanità calabrese”. Ad affermarlo è il candidato presidente di NCD Nico D’Ascola. “L’incontro p fondamentale per verificare la  situazione della sanità, attuata non attraverso le relazioni fornite dai dirigenti, ma attraverso una percezione  diretta della condizione reale . Si tratta di un fatto di grande rilevanza, che trasformerà radicalmente il percorso  attuato sino a questo momento e che punta a non trascurare  lo stato dei presidi ospedalieri calabresi”.

Il Presidente Confapi Candida Tucci sulle strutture socio-assistenziali : “Azioni concrete e non encomi verbali, affinchè la Calabria diventi produttiva”

Il Presidente Candida Tucci

Confapi Sanità Calabria: il Presidente Candida Tucci interviene sulla nota dell’assessore regionale al lavoro ed alle politiche sociali Nazzareno Salerno sul tema dei servizi sociali

Il Presidente del Confapi Sanità Calabria Candida Tucci ha risposto alla nota dell’assessore regionale al lavoro ed alle politiche sociali Nazzareno Salerno in merito al tema dei servizi sociali. La Tucci si è detta piacevolmente colpita dall’intenzione dell’assessore Salerno di far fronte alle emergenze lavorative e alla difficoltà occupazionale, e del suo aver sottolineato quanto alcune imprese sociali operino con intenti che vanno oltre la semplice logica del profitto. Il presidente Confapi continua dicendo che “Nella nota, però, nulla dice l’assessore richiamato sulle eventuali azioni poste in essere in questi anni di governo per far si che quelle bellissime imprese sociali possano ancora continuare ad operare in questo settore. Trascura, infatti, di evidenziare che, nonostante i numerosi incontri avuti con le varie strutture del sociale, ad oggi le stesse non hanno ricevuto nessuna risposta e nessun intervento volto a migliorare il settore. Trascura di spiegare come mai, metodicamente oramai, i decreti di pagamento delle richiamate strutture stazionano per lunghi periodi in ragioneria perché non ci sono soldi sul capitolo di bilancio riservato al pagamento delle stesse.

Nell’emotività che contrassegna la nota dell’assessore non emerge una parola di giustificazione per la grave responsabilità politica che sottende a tale situazione deficitaria. Non una parola, inoltre, che spieghi il perché vengano spesi diversamente i soldi sul capitolo di bilancio destinato al pagamento delle strutture! Di più: le strutture socio-assistenziali sono ad un passo dalla chiusura poiché l’attuale sistema politico che sta causando sistematici ritardi nei pagamenti, l’inadeguatezza delle rette regionali a fronte di servizi sempre più organizzati tanto da un punto di vista amministrativo che professionale, non ne consente più la sopravvivenza. Questo determinerà che l’assessorato regionale sarà impegnato sempre di più a far fronte alle emergenze occupazionali e che le criticità del settore si amplificheranno a macchia d’olio in quanto, il crollo delle imprese sociali determinerà la perdita di numerosissimi posti di lavoro.

Si soffermi un attimo l’assessore a pensare che il comparto delle strutture socio assistenziale consta di circa 500 unità di accoglienza e di oltre 1000 posti di lavoro. È necessario porre in essere azioni concrete oltre che encomi verbali per far si che questa nostra terra smetta di essere martoriata ed incominci a diventare terra produttiva. È necessario che si intraprendano azioni politiche serie ed incisive, perché non si debba più lavorare solo sulle emergenze ma anche sulla crescita, affinché la Calabria non sia più solo il bacino elettore dell’assistenzialismo, ma diventi terra libera di esprimere il proprio consenso elettorale sulla base di scelte di programmi politici e non di ‘promesse politiche’. È allarmante, infine, che la definizione di terra martoriata provenga proprio da coloro che hanno la responsabilità politica delle sorti della regione.”

Nuovi interventi per la sanità nella Locride

REGGIO CALABRIA – Si è tenuto presso gli uffici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria un importante incontro promosso dal Comitato di Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci per discutere le principali problematiche organizzative ed assistenziali, con particolare riferimento all’ambito sanitario della Locride.

Il Comitato di Rappresentanza ha ritenuto opportuno estendere la partecipazione anche ai rappresentanti dei Comuni maggiormente e direttamente interessati alla questione. Sono stati infatti invitati ad intervenire anche Giovanni Calabrese, Sindaco di Locri (sede del principale ospedale dell’Azienda), i rappresentanti della Commissione Straordinaria del Comune di Siderno (sede del Distretto Sanitario), Tommaso Mittiga e Giovanni Riccio, rispettivamente sindaci di Bovalino e di Caulonia (sedi del Distretto Territoriale), il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Locride Giorgio Imperitura, e il Presidente del Comitato dei Comuni della Locride Giuseppe Strangio.

I sindaci intervenuti hanno apprezzato la disponibilità al confronto del Commissario Straordinario Francesco Sarica e hanno condiviso la necessità di concentrare gli sforzi organizzativi per promuovere azioni concrete e direttamente visibili orientate a sostenere l’impegno degli operatori professionali dell’Azienda che, pur disponendo di elevate e qualificate doti professionali, spesso si trovano a dove operare in condizioni poco agevoli, caratterizzate da carenza di risorse strumentali e umane. Tra gli esempi più ricorrenti negli interventi dei Sindaci quello del Pronto Soccorso: sale d’attesa ingolfate, posti letto esauriti e medici, infermieri ed operatori costantemente impegnati ad affrontare centinaia di accessi giornalieri, la gran parte dei quali dovrebbe trovare risposta in altre sedi.

Il Direttore Sanitario Aziendale, Ermete Tripodi, ha informato i sindaci presenti che da poco è stata potenziata la squadra aziendale che si occuperà del monitoraggio dei fattori di rischio clinico all’interno dei nosocomi. Si tratta di un interevento organizzativo, a costo zero, che permetterà di individuare eventuali elementi di pericolo nei percorsi diagnostico-terapeutici.

Vincenzo Scali, Direttore Amministrativo, ha espresso il proprio favore per il metodo di lavoro proposto dai sindaci, basato sul confronto e la condivisione delle problematiche. Lo sforzo e l’impegno deve essere e deve rimanere comune, orientato al raggiungimento di obiettivi condivisi, evitando di promuovere posizioni negative preconcette da parte dell’Utenza.

Naturalmente gli amministratori locali si aspettano e pretendono azioni concrete e la risposta del Commissario Straordinario è arrivata prima ancora della domanda: proprio ieri, infatti, è stato conferito l’incarico di Direttore del Dipartimento Ospedaliero al dottor Domenico Calabrò, primario della Struttura di Allergologia dell’Ospedale di Locri, una di quelle strutture che assieme a molte altre – tra cui la Pediatria, la Dermatologia, la Anestesia e Rianimazione, la Chirurgia, ecc. –, esprimono elevatissimi livelli professionali, costanti nel tempo nonostante le note difficoltà organizzative e la carenza di risorse.

A questo si aggiungono i numerosi provvedimenti già realizzati dall’attuale management e orientati al potenziamento contestuale dell’ospedale ma anche e soprattutto del territorio che, istituzionalmente, rappresenta il filtro principale dell’assistenza sanitaria di prossimità. Sono stati, infatti, conferiti ben dieci incarichi di medico di medicina generale nel solo territorio della Locride. Dieci nuove professionalità che saranno in grado di gestire direttamente buona parte dell’offerta sanitaria sinora impropriamente rivolta al pronto soccorso.

Una vera e propria innovazione è poi quella delle Unità Cure Primarie, unità organizzative attive presso le principali sedi distrettuali dell’Azienda composte da profili multidisciplinari (medici di base, pediatri, specialisti, ecc.) che opereranno per garantire l’assistenza sanitaria primaria.

Sul piano dell’assistenza ospedaliera il dottor Sarica ha confermato il proprio impegno personale e quello della direzione e dello staff tecnico per attivare finalmente i lavori di ristrutturazione già finanziati ormai da oltre dieci anni ma mai partiti. A tale proposito ha preteso l’impegno da parte dei dirigenti apicali dell’Assessorato alla Sanità di assegnare in via definitiva le risorse, presentando ancora una volta il progetto di massima.

Altrettanta attenzione è stata riservata al settore della Prevenzione. A giorni sarà presentato il progetto sperimentale di lotta al randagismo che vedrà l’impegno congiunto di Comuni, professionisti, Ordine dei Veterinari e ASP articolato nelle attività di monitoraggio e controllo del territorio e di campagna di contenimento delle nascite.

Stasi: preoccupazioni per il Mezzogiorno

CATANZARO – La presidente facente funzioni della Regione Antonella Stasi, partendo dai dati Istat sullo sviluppo economico, esprime le sue preoccupazioni per “un Mezzogiorno che perde più occupazione rispetto al Nord” e, rivolgendosi anche al presidente del Consiglio Matteo Renzi, segnala una serie di provvedimenti urgenti su cui puntare.

“Finiti i comizi e le promesse elettorali – evidenzia – si ritorna nella quotidianità, con una fotografia ancora più drammatica fornita dai dati resi noti oggi dall’Istat che segnalano che da un lato se la recessione forse è finita dall’altro la situazione del Paese, soprattutto del Sud, è allarmante. I numeri mostrano, infatti, una Italia divisa in due con il Mezzogiorno fanalino di coda dello sviluppo economico nazionale e con una situazione ritenuta altamente critica sia dal punto di vista economico che sociale. Un Mezzogiorno che si allontana sempre più dal resto del paese e dell’Europa e che perde più occupazione rispetto al Nord.

Alla luce di questo contesto – rimarca – non possiamo non esprimere le nostre preoccupazioni. Ora più che mai serve un governo nazionale che supporti ed affianchi i territori e in questa direzione va anche il recente sollecito che abbiamo rivolto al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi in occasione della recente costituzione della cabina di regia sulla Calabria in cui devono essere presenti anche le istituzioni locali. Nessuna delle questioni più urgenti richieste sono state al momento trattate e neanche approfondite rispetto alle istanze presentate. Mi riferisco al riconoscimento della Zes per Gioia Tauro che potrebbe rappresentare la vera chiave di volta per il rilancio economico non solo della Calabria ma di tutto il Mezzogiorno, l’emanazione di un provvedimento che autorizzi la nostra Regione all’utilizzo dei fondi Fas a supporto del trasporto pubblico locale che vive un momento di grande criticità e lo sblocco del turn-over nella sanità.

A questo si aggiungono i provvedimenti sugli ammortizzatori sociali già annunciati da alcuni ministri e di cui chiediamo di avere al più presto chiarimenti. Questioni concrete, importanti, strategiche, ma soprattutto a costo zero per il governo nazionale. Per cominciare a dare una mano al Sud – specifica infine la presidente Stasi – c’è bisogno di uno sforzo in più, e questo governo nazionale potrebbe avere le carte in regola per farlo, ci vuole solo più interesse verso questa parte dell’Italia e più coraggio”.

Sanità: sicurezza e prevenzione

Catanzaro – Si è tenuto nel Presidio ospedaliero di Lamezia Terme dell’Asp di Catanzaro il convegno “Sicuramente in Ospedale: la prevenzione del rischio biologico e la sicurezza dell’operatore alla luce della Direttiva 32/2010/UE”, al quale tra gli altri hanno preso parte il Dott. Gerardo Mancuso, Direttore Generale dell’Asp, la dott.ssa Annalisa Spinelli, direzione sanitaria ospedale, Dott.ssa Raffaela Renne, Medico competente, Dott.ssa Micaela Scalese, Servizio di Farmacia.

L’iniziativa, promossa dalla Direzione Medica del Presidio e dalle Unità operative Farmacia e Medico Competente, è stata finalizzata a favorire l’adozione nella pratica clinica dei nuovi dispositivi di sicurezza che garantiscono una riduzione significativa delle punture accidentali e delle ferite da taglio. Ogni anno si registrano nel mondo oltre due milioni di infortuni biologici negli operatori sanitari, causati da ferite con oggetti taglienti ed acuminati, contaminati da pazienti affetti da malattie trasmissibili per via ematica. In Italia sono attesi circa centomila infortuni biologici ogni anno, con un costo diretto stimato di 72 milioni di €.
Gli sforzi tesi a ridurre la percentuale di tali complicanze, oltre che sull’utilizzo dei medical device  dotati di appropriati sistemi di sicurezza e nell’adozione delle precauzioni standard, devono essere incentrati sulla “cultura della sicurezza” nel luogo di lavoro e sulla promozione della “best practice” per rendere più sicure le pratiche operative a rischio.

Negli ultimi anni, il personale sanitario a rischio, in maggior parte quello infermieristico, ma non solo, ha potuto notare una diminuzione dei casi di puntura accidentale grazie a molti fattori: adozione di dispositivi di sicurezza, maggiore informazione e formazione sul tema, adozione di linee guida dedicate al problema e di adeguate normative.
Il Direttore dell’UO Farmacia, Dr. Josè Aloe, ha dichiarato che “L’adozione della Direttiva Europea 32/2010, che recepisce l’accordo quadro siglato da HOSPEM e FSESP si accompagna all’utilizzo, da parte degli operatori sanitari, di dispositivi medici, come siringhe, aghi-cannula, aghi a farfalla, che, rispetto ai precedenti, sono provvisti di un meccanismo di sicurezza. Il traguardo raggiunto da tali dispositivi si concretizza nella coniugazione della massima qualità della cura associata al minor rischio per l’operatore e per il paziente, con un positivo impatto economico, poiché i costi indiretti sono ridotti entro un limite accettabile, se non del tutto annullati.”

Seconda assemblea pubblica sulla sanità reggina

REGGIO CALABRIA – Domani, venerdì 14 febbraio, alle ore 10 presso la sala visite specialistiche (piano terra) del Presidio Ospedaliero di Gioia Tauro avrà inizio l’assemblea convocata dal Comitato di Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e aperta ai primi cittadini dei comuni ricadenti nel territorio dell’ex A.S.L. n°10 e agli operatori della sanità.

L’incontro di domani è il secondo di tre assemblee pubbliche – la prima ha infatti avuto luogo il 1° febbraio scorso all’Ospedale di Locri – che il Comitato di Rappresentanza, durante la riunione dell’8 gennaio 2014, ha concordato di organizzare nei territori delle ex Aziende Sanitarie Locali n°9, 10 e 11.

«Si tratta – spiega il Vice Presidente del Comitato di Rappresentanza e Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli – di una campagna di ascolto che il Comitato ha deciso di realizzare per avviare un confronto ed una discussione sulla situazione in cui versa la Sanità nelle diverse aree della Provincia di Reggio Calabria, e in particolare degli ospedali che servono i cittadini residenti in tali aree, al fine di meglio interagire con il management dell’A.S.P. di Reggio Calabria nell’ambito della programmazione sanitaria provinciale».

Al via le assemblee pubbliche presso l’ASP di Reggio Calabria

GERACE (RC) – Sabato 1° febbraio alle ore 10 presso la sala riunioni dell’Ospedale di Locri avrà inizio l’assemblea convocata dal Comitato di Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e aperta ai primi cittadini dei comuni ricadenti nel territorio dell’ex A.S.L. n° 9 e agli operatori della sanità.

L’incontro di sabato prossimo è il primo di tre assemblee pubbliche che il Comitato di Rappresentanza, durante la riunione dell’8 gennaio scorso, ha concordato di organizzare nei territori delle ex Aziende Sanitarie Locali n° 9, 10 e 11.

«Si tratta – spiega il Vice Presidente del Comitato di Rappresentanza e Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli – di una campagna di ascolto che il Comitato ha deciso di realizzare per avviare un confronto ed una discussione sulla situazione in cui versa la Sanità nelle diverse aree della Provincia di Reggio Calabria, e in particolare degli ospedali che servono i cittadini residenti in tali aree, al fine di meglio interagire con il management dell’A.S.P. di Reggio Calabria nell’ambito della programmazione sanitaria provinciale».

Occhiuto su emergenza Sanità

COSENZA – Sanità, il sindaco Mario Occhiuto minaccia un’ordinanza contingibile e urgente nel caso non si garantiscano più i livelli di assistenza minimi essenziali.

“Ciò che purtroppo continuiamo a registrare nella Sanità calabrese, è una sempre più preoccupante incapacità di programmazione direttamente proporzionale all’aumento delle problematiche presenti nei nostri ospedali”.
Il sindaco Mario Occhiuto, che solo il 17 dicembre scorso era intervenuto sulle criticità della Sanità regionale, annunciando che avrebbe convocato a breve la conferenza dei Sindaci dell’Asp della quale è presidente, torna sull’argomento per anticipare un’eventuale conseguenza che si prospetta proprio dopo il prossimo tavolo.
“Se – sottolinea Occhiuto – nel corso della conferenza dei Sindaci che riunirò molto presto dovessero emergere irresponsabilità gestionali a danno dei cittadini e degli operatori che lavorano ormai al limite delle condizioni consentite, mi troverò costretto a emettere un’ordinanza cittadina contingibile e urgente per la tutela della salute pubblica, specie nel caso venissero chiusi quei reparti ospedalieri che ci garantiscono i livelli di assistenza minimi essenziali”.

Precari, Riga si rivolge alla Siarc

COSENZA –  Il coordinatore dei precari di base della sanita’ calabrese, Antonio Riga: ”Ci rivolgiamo alla Siarc, che gestisce in appalto i servizi di ristorazione dell’azienda ospedaliera di Cosenza, affinche’ non lasci a casa i tre stagisti in servizio da alcuni mesi il cui contratto scade il prossimo 31 dicembre. Anche grazie a queste tre unita’ assunte con un contratto dimezzato si e’ potuto organizzare al meglio il servizio e migliorare le performance. Lasciare a piedi tre unita’ che percepiscono 450 euro mensili netti non rientra nello stile della famiglia Albano il cui capostipite, il compianto cav Pino, e’ stato un imprenditore coraggioso e innovativo. Invitiamo la Siarc e l’azienda ospedaliera di Cosenza in attesa della definizione del nuovo appalto a prorogare i tre contratti con formule flessibili per non creare ulteriori sacche di disoccupazione e per non incidere sulla qualità dei servizi erogati all’utenza”.